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TWF - Tex Willer Forum

Thor983

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Messaggi pubblicato da Thor983

  1. <span style="color:red">22 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

    Se un autore ha scritto quel pezzo di sceneggiatura e un disegnatore l'ha tradotta in grafica, con dispendio di fatica, tempo e soldi da parte di tutti, ma poi in redazione hanno ritenuto di avere solidissime ragioni per cestinare quelle pagine, perchè riesumare qualcosa che non deve esserci (e che, aggiungo, è pure insignificante nel contesto di un'opera già di per sè mediocre)?

    Gli scarti, proprio perchè tali, sono sempre stati tenuti A PARTE, mai reinseriti nell'opera ufficiale rilasciata: i DVD e blu-ray ci campano da sempre con i tagli di scena messi come bonus nei "contenuti extra". (N.B. Completamente opposto è il caso di film tagliati in seguito per esigenze varie ma che in originale erano integrali e conosciuti come tali).

    Non è detto che sia proprio uno scarto. Il problema potrebbe essere stato l'eccessiva lunghezza, visto che con 624 tavole si sarebbero sforati i sei albi. Magari si trattava di una parte di storia con zero legami col resto che poteva essere tolta senza troppi problemi, cosa che è stata fatta per accorciare un po' quello che è a tutti gli effetti un bel  mattone (venendo al paragone cinematografico, ci sono stati film che sono stati massacrati in fase di montaggio perchè la produzione riteneva che il pubblico si sarebbe addormentato in sala per l'eccessiva lunghezza). Servirebbe il parere di qualcuno che abbia letto la parte tagliata

  2. Sono sostanzialmente d'accordo con chi la vorrebbe ristampare, più che altro per le tavole tagliate di Lettieri. Certo, se la fai cartonata di volumi ne servirebbero un paio, visto che sono 600 e passa tavole. Sulla qualità della storia non mi pronuncio: a me all'epoca piacque per i temi affrontati (aztechi, uomini giaguaro, Morisco, la cripta) ma non sono mai riuscito a leggerla in un'unica volta ed alcune parti effettivamente conciliavano il sonno...

  3. 46 minuti fa, Gunny dice:

    Da come sono disegnati, i fucili (Henry) risulterebbero scarichi (o al massimo con un paio di cartucce rimaste). Non un errore madornale o che non sia stato fatto in passato da tanti altri, ma chi ha curiosità verso le armi se ne accorge di questi "errori".

    Ottima osservazione, quella sui fucili quasi scarichi. Però, vuoi mettere, fa molto "ultima resistenza" :D e poi ci sono sempre le colt :colt:

    P.S. Non conosco nel dettaglio gli Henry, quindi mi sono andato a cercare un video su youtube. Il video è questo, https://www.youtube.com/watch?v=NbfXjqDzago dura 20 minuti ma basta arrivare al minuto 3 e si capisce bene la giusta osservazione del pard Gunny (spoiler: c'è un dischetto dorato sotto la canna, che "va indietro" mano a mano che i colpi vengono sparati. Quando arriva nei pressi del castello, ovvero il blocco in ottone sotto cui sta il grilletto, in pratica li hai quasi finiti)

     

    Ho risposto insieme a @Letizia:lol:

     

    • Grazie (+1) 1
  4. Copertina molto bella e storia che promette di essere interessante

    <span style="color:red">4 ore fa</span>, Gunny dice:

    Mi piacerebbe proprio vedere come Tex e Tiger pensano di sparare con i fucili scarichi (o con al massimo due-tre cartucce). Qui errore di Villa in copertina.

    Mi spiegheresti per favore? Non ho capito la tua obiezione

  5. <span style="color:red">36 minuti fa</span>, Letizia dice:

    L'AI è sempre ispirata ad altro (senza il "po' troppo", ma "tutta"), testi o immagini che siano (o anche altro).

    Quello sicuro. Il punto è se questa "ispirazione" si configuri o meno come violazione di copyright. Il punto è che siamo di fronte ad uno strumento nuovissimo, dalle enormi potenzialità e che ad oggi si muove in un vuoto normativo praticamente totale 

  6. <span style="color:red">23 ore fa</span>, Red Arrow dice:

    Ma non avevano disabilitato l'accesso alle chat ai in Italia? 

    Solo di ChatGPT, però volendo ci si può accedere lo stesso con una VPN, in rete è pieno di guide.

     

    <span style="color:red">18 ore fa</span>, Letizia dice:

    Le cosiddette Intelligenze Artificiali sparano delle stupidaggini spaventose.

    Ho provato a far eseguire una somma e una differenza nella notazione a base 18 ad AI diverse.

    Le risposte facevano paura.

     

     

    Concordo. Va detto che su certe cose sarebbe facile controllare, dato che parecchie ti mettono alla fine del testo le fonti che hanno usato. Solo che bisognerebbe avere la pazienza di andare a verificare, cosa che non tutti fanno: se io utilizzo un'intelligenza artificiale per generare un testo, nella stragrande maggioranza dei casi è perchè non voglio perdere troppo tempo a scriverlo... Figuriamoci a ricontrollarlo.

     

    <span style="color:red">9 ore fa</span>, PapeSatan dice:

    L'intelligenza artificiale ha la sua utilità ed efficacia quando integra quella umana, non quando la sostituisce. Chi la usa al posto di quella umana dimostra di non avere intelligenza, che appunto ha omesso di usare.

    Concordo anche in questo caso. Inoltre, se tutti useranno l'intelligenza artificiale per produrre testi, questi avranno caratteristiche simili e non saranno particolarmente originali (e quindi efficaci). La vera differenza saranno quelli capaci di integrare ciò che produce l'AI (il termine "scrivere" quando si parla di intelligenza artificiale proprio non riesco ad usarlo, è un mio limite lo ammetto) con la loro inventiva, creando quindi contenuti utili e soprattutto originali, capaci di distinguersi dalla massa.

     

    Se poi passiamo alle immagini, secondo me si apre una questione micidiale dal punto di vista del diritto d'autore. A chi appartengono i diritti di un'immagine generata con l'AI? E se l'AI si fosse ispirata un pò troppo ad altre immagini e foto (anche di persone reali) già esistenti e qualcuno mi accusasse di plagio, chi paga? L'AI (o meglio il suo gestore) che non è stata troppo originale, o io che ho usato uno strumento che ha copiato a mia insaputa?

     

    Spero di non essere andato troppo OT :)

     

     

  7. <span style="color:red">35 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

    L ipotesi che poi Nizzi abbia fatto perdere lettori al personaggio per me é campata in aria. Qualcuno magari sarà successo,uno zero virgola ma il calo di Tex é stato comunque lo stesso di titte le serie a fumetti,anzi minore.

    Anche Zagor aveva una qualità più alta all' epoca( oddio,le storie di Boselli su Tex dell epoca erano comunque superior) ,eppure é calato ugualmente,anzi di più

    Completamente d'accordo. Il calo delle copie vendute rientra in una crisi generale del fumetto, di cui si è già ampiamente parlato altrove.

     

    <span style="color:red">49 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Prima di tutto, come ha detto Borden, il 95% dei lettori fa i complimenti a "Tex", chiunque lo scriva, e non si accorge nemmeno di voragini nella logica delle storie. Magari notano le storie "troppo difficili", ma altrimenti non si accorgono nemmeno quando Tex lascia andare degli assassini per sbafarsi una torta... non bisogna vedere la percentuale di apprezzamento per Nizzi come "per Nizzi", pnma bisognerebbe levare la percentuale che dice le stesse cose di Ruju....

     

    Poi, c'è il diverso tipo di interazione. Un forum è fatto per certo tipo di post. Anche la STESSA PERSONA su Facebook scrive cose più brevi, e invece di scrivere un analisi della storia dice "bravo".  Pensare che siano diversi tipi di lettore è come pensare che ad un assemblea di condominio vada gente che non va in autobus e viceversa. No, è il tipo di interazione che è diverso.

     

    Fatte queste premesse, il perchè i lettori ATTUALI di Tex sembrino apprezzare Nizzi è molto semplice: chi non apprezza Nizzi, dopo 20 anni di Nizzate, sarebbe ancora un lettore di Tex?

     

    QUI c'è la vera differenza: fra quelli un po' "fanatici" che hanno resistito su Tex per anni nonostante le nizzate, e sono gli stessi che poi quando c'è una nuova storia di Nizzi perdono tempo a stroncarla in un forum.

     

    Il 90% dei lettori non stronca su un forum. Il 90% smette semplicemente di leggerlo.

     

    Lasciamo stare gli 800.000 acquirenti (e, si dice con conti spannometrici, i 4 milioni di lettori) dei tempi di GL Bonelli, negli anni 80 con le prime storie di Nizzi dicevano che Tex vendeva 400.000 copie. Quando l'ha preso in mano Boselli se non ricordo male si parlava di circa 200.000.

     

    Certo che chi è rimasto digerisce Nizzi, quelli che non digerivano le Nizzate sono soprattutto in quei 200.000 che hanno smesso. (ovvio che non si può dire che senza Nizzi non avrebbe comunque perso lettori, magari se c'era un altro autore ad affiancare Boselli ne perdeva pure di più: ma sarebbero probabilmente stati lettori DIVERSI. Nizzi ha fatto una SELEZIONE PARTICOLARE, scacciando (1) chi ragiona sulle storie, (2) chi bada alle storie, e (3) chi si accorge quando Tex viene preso in giro, e sono rimasti gli altri.

     

    (salvo appunto noi fanatici che invece di smettere, scriviamo e ci sfoghiamo così)

    Non concordo assolutamente sul discorso dello sbafarsi le torte e della logica, di cui i lettori non si accorgerebbero. Per me la faccenda è molto più semplice: non gli interessa. La maggior parte dei lettori compra un fumetto per rilassarsi, passare un'oretta di svago e pure per farsi qualche risata o provare delle emozioni. Non si mette a sezionare le storie vignetta per vignetta per valutare la coerenza di quanto è scritto con le idee di GLB oppure per vedere se sono stati rispettati alla lettera i canoni (veri o presunti) del personaggio. Questo lo possiamo fare noi su un forum (che come hai giustamente notato è diversissimo da facebook), ma la maggior parte dei lettori se ne sta stravaccata in poltrona con il fumetto in mano, e se alla fine della lettura è soddisfatto, disegnatore e sceneggiatore avranno fatto il loro lavoro, indipendentemente da chi siano e per la gioia della casa editrice. Ed il lettore, spesso, non conoscerà nemmeno i nomi di sceneggiatore e disegnatore, e non per ignoranza ma perchè non gli interessa saperlo: non è rilevante per quello che lui (il lettore) cerca in una storia.

    Il lettore medio non è stupido, ed è in grado di distinguere una buona storia da una ciofeca: ma non sta scrivendo una tesi su come si fa una sceneggiatura, vuole solo svagarsi. Quindi, certe "cadute" (vere o presunte) non gli interessano, o comunque non le considera rilevanti nell'ambito complessivo della storia.

    Non è che la gente abbia abbandonato Tex per le nizzate (qualcuno sicuramente lo avrà fatto, ma in numeri limitati), ma perchè c'è stato un calo fisiologico che ha coinvolto (e continua a coinvolgere) l'intero mondo del fumetto. Sennò il calo ci sarebbe stato solo su Tex, e non sulle altre testate. Uscendo dall'ambito Bonelli, Topolino arrivò a vendere anche più di un milione di copie per certi numeri. Oggi credo viaggi intorno alle 20-30.000 copie, probabilmente pure meno. E qui le politiche di marketing della Bonelli o Nizzi non c'entrano nulla.

    Poi, dire che Nizzi abbia scacciato tutti quelli che ragionano sulle storie (la "selezione particolare"), IMHO è abbastanza offensivo per la stragrande maggioranza degli attuali lettori della testata, che così appaiono come una banda di ingenui incapaci di riconoscere una buona storia e che in sostanza continuano per inerzia a comprare un fumetto, incuranti dei contenuti. Può essere una tua opinione, che hai tutto il diritto di avere e che rispetto, ma che ma non condivido. E comunque eviterei una simile generalizzazione.

    • +1 3
  8. Ho letto il Maxi: per me, storia piuttosto buona con alcune riserve sui disegni.

    La storia (CON SPOILER). La vicenda è abbastanza intricata, diciamo che per cogliere tutte le varie fasi ed i personaggi bisogna stare abbastanza "sul pezzo". Ad una seconda lettura si apprezza di più, o meglio, per me è stato così. La storia di base è di base è molto classica: congiura contro gli indiani ordita da un politico di Washington con l'aiuto di affaristi locali, tentativo di far fuori Tex estromettendolo da agente della riserva, intervento dell'esercito con relativo ufficiale ottuso... Insomma, niente di veramente nuovo. La cosa che mi piace è come viene sviluppato il tutto: l'intreccio è valido, i dialoghi interessanti e divertenti, alcune situazioni veramente spassose (Tex che usa la testa del segretario del cattivo di turno per bussare ad una porta è bellissima). Bello poi rivedere Tex in azione contro i militari.

    Tex ovviamente è il solito risolutore, anche se pure gli altri pard non sfigurano affatto, così come MacParland e Parker. Valido pure il personaggio di Samuel: non so se sia stato un modo per "allungare il brodo", ma l'ho trovato azzeccato (così come tutta la vicenda che gli gira intorno, con Kit Willer ferito dai due indiani). I vari personaggi, insomma, li ho trovati ben caratterizzati.

    Capitolo colpi di fortuna. Si, Nizzi li ha usati, ma niente di così eclatante, almeno per me. La parte dove il tizio confessa nel sonno concordo che possa essere eccessiva, ma a parte questo è ben costruita. E poi non l'ho trovata così strana: insomma, la gente a volte parla nel sonno :P

    I disegni. Ammetto che certe volte mi sembrava di leggere Martin Mystere: i volti mi hanno fatto tornare in mente il BVZM, Java, Dee & Kelly... Una sensazione strana su Tex :D Lo stile è quello, c'è poco da fare. Tuttavia, per me non è quello il problema: se un disegnatore ha un certo stile, cambiarlo è difficile e poi presumo che la cosa sia stata considerata quando gli è stato affidato il lavoro. La vera questione è che certe volte non si distinguono i vari personaggi, che in certi casi sono poco caratterizzati graficamente. Tex ed il figlio Kit in certe scene insieme sono praticamente identici. Stesso discorso per alcuni degli affaristi cattivi, che non riuscivo a distinguere.

    Nel complesso una buona storia, che non entrerà in nessuna top ten ma si fa leggere volentieri.

  9. <span style="color:red">58 minuti fa</span>, Diablero dice:

    ...ma la fanno anche MALE non "mescolando" le copie nelle varie edicole! Così persino i pochi disgraziati che si sarebbero comprati la doppia copia devono pure fare il giro delle edicole per trovarle tutte!  :lol:

    Completamente d'accordo. Pure nella mia edicola stessa storia, le minicopertine erano le stesse e non si poteva scegliere. Questo sia per l'inedito, sia per il Maxi sia per Dragonero (quello che compro io, le altre uscite non le ho viste). Non che mi sia cambiato molto, dato l'interesse che ho per l'iniziativa...

    In effetti lato distribuzione IMHO poteva (doveva) essere gestita diversamente

  10. Leggere gli interventi su questo sondaggio è molto interessante, complimenti al pard PapeSatan per l'iniziativa (al prossimo sondaggio di questo tipo non dimenticare l'opzione "quella che capita/mi da l'edicolante" :P ). Solo una cosa, OT ma non troppo: ho dato un'occhiata su facebook alle pagine Bonelli, ed un simile ed unanime coro di critiche all'iniziativa non l'avevo mai visto. I numeri finali reali di questa iniziativa ovviamente li conoscerà solo la Bonelli stessa, ma se l'andazzo è questo non la vedo bene...

    • +1 1
  11. <span style="color:red">23 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Certo, si può benissimo aumentare le uscite mantenendo la qualità, tanto gli autori capaci si scrivere Tex si trovano ad ogni angolo, che ci vuole?  :laugh:

     

    A volte mi chiedo cosa si intenda per "qualità": mi sa che non diamo tutti lo stesso significato a questa parola... 

     

    E qual è il nostro "ruolo" come acquirenti paganti? Richiedere qualità, o essere contenti se la qualità cala, purché la casa editrice guadagni ancora?

     

    Nemmeno io.

     

    Perchè dovrei fare beneficenza alla Bonelli?

     

    Non so, vedo questa filosofia "fantozziana". abbastanza diffusa fra i lettori..

     

    Tutta questa "comprensione", questa "benevolenza", per politiche tese a PRENDERCI PIÙ SOLDI dandoci MINORE QUALITÀ.

     

    Perché "la qualità non è poi precipitata a zero, poteva fare di peggio, com'è umano lei..."

     

    E nessuno che mi sappia spiegare questa cosa... perchè dovremmo FARE BENEFICENZA alla Bonelli?

     

    Tutta questa comprensione per la Bonelli che "non è un ente di beneficenza", ma poi appena uno inizia a dire che non siamo NEMMENO NOI enti di beneficenza, iniziano le proteste, come se fosse commesso un delltto di lesa maestà...

     

    "Com'è umano lei, megapresidente Bonelli"...

    Gli autori capaci di scrivere Tex non si trovano in ogni angolo, ci mancherebbe. Però quelli che hanno trovato fino ad ora a me personalmente mi hanno soddisfatto. Non tutti, certo, ma niente che mi abbia fatto gridare allo scandalo, almeno negli ultimi anni.

    Sul significato della parola "qualità", ovviamente abbiamo tutti delle sensibilità diverse. Dato che stiamo parlando di fumetti, per me un fumetto di qualità è una storia che:

    - mi ha fatto passare del tempo senza rimpianti (della serie: invece di leggere questa roba potevo fare altro);

    - mi ha distratto dalla realtà di tutti i giorni;

    - mi ha fatto divertire;

    - si fa leggere una seconda volta.

    Che poi sono (o dovrebbero essere) gli scopi di un fumetto. Se poi mi ha anche trasmesso emozioni (come nel finale de Gli Invincibili) o è un capolavoro (la saga delle navi nell'artico, per rimanere in tempi recenti) ovviamente meglio, vorrà dire che la rileggerò più spesso.

    Per il resto, io non ho alcuna comprensione o benevolenza per le politiche della Bonelli: fosse per me, gli albi sarebbero tutti in bianco e nero, avrebbero 150 tavole e costerebbero 3 euro l'uno, senza aggiunte e gadget vari. Questi sono i miei desideri come lettore, ma la casa editrice ovviamente fa i suoi conti e le sue scelte. Fino a quando le condivido (o per me sono sostenibili) continuo a comprare, poi qualcosa taglio. In altre parole:

    - la Bonelli non fa beneficenza. E' un'azienda, deve pagare il personale, remunerare gli azionisti e versare le tasse allo Stato. Quindi fa delle scelte, sia strategiche (nuove serie) sia di marketing (le mini copertine). Alcune di queste scelte puntano solo ad un determinato target (i "completisti" per le mini copertine, così come per le più vecchie medagliette), altre riguardano tutti (l'aumento del prezzo di copertina). E' la nostra fabbrica dei sogni preferita, ma è pur sempre un'azienda con un bilancio da far quadrare.

    - i lettori non fanno beneficenza. Ripeto quanto detto sopra: noi lettori non siamo obbligati a comprare tutto quello che fa uscire la casa editrice. Siamo esseri razionali, possiamo scegliere in base ai nostri gusti, alle nostre possibilità e (non secondario) allo spazio che abbiamo in casa. Quindi se una nuova iniziativa non ci piace siamo liberissimi di non seguirla. Ma se uno può farlo, perchè impedirglielo?

    Ti faccio il mio esempio. Io di Tex prendo solo la regolare e tutto quello che è legato ad essa. Seguo pochissimo Tex Willer e per niente i cartonati. Dell'altra serie che seguo assiduamente, Dragonero, prendo praticamente tutto a parte Senzanima (per motivi di costo). Ho fatto delle scelte, e come me tantissimi altri. Anni fa avevo iniziato a comprare le raccolte di Dylan Dog, poi ad un certo punto ho smesso perchè le storie non mi piacevano più. Stesso discorso con la serie Le Storie, che ad un certo punto (secondo me) ha iniziato a non valere più il prezzo di copertina.

    Detto in brutali termini utilitaristici, è un trade off: fino a quando Tex (e Dragonero) continuerà con l'attuale livello (che a me soddisfa) con gli albi venduti al prezzo che reputo congruo per ciò che mi offre, io continuerò a comprarlo. Se dovessero cambiare le condizioni (un aumento eccessivo del prezzo o uno scadimento della qualità percepita delle storie secondo i miei parametri, oppure una diminuzione delle mie disponibilità) farò altre scelte. E non credo di essere l'unico a fare questi ragionamenti.

    Nessuno fa niente per niente e nessuno giustifica nessuno, né la Bonelli né la stragrande maggioranza dei lettori.

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  12. Il 17/3/2023 at 00:18, Carlo Monni dice:

     

    Ti dirò che quale che sia il numero di uscite, non mi dà alcun problema finchè la qualità rimane abbastanza alta e per me lo è

     

    Completamente d'accordo pure io. Avere un numero alto di uscite (sempre mantenendo una qualità elevata) per me è buono: chi vuole compra tutto, diversamente fa delle scelte e taglia qualcosa. Il punto è che possiamo scegliere, e nessuno è obbligato a prendere qualunque cosa la Bonelli decida di far uscire su Tex (o qualunque altro personaggio). Poi possiamo criticare la casa editrice perchè sta "mungendo" i lettori della sua serie di maggiore successo, ma la Bonelli non è un ente di beneficenza ed a fine anno i suoi costi devono superare i ricavi, sennò chiude. Il proliferare delle uscite è una strategia editoriale, sicuramente decisa ai piani alti dopo attente valutazioni: se le vendite saranno buone vorrà dire che hanno fatto bene i conti, diversamente si taglierà qualcosa. Ma ripeto, questo non è un problema nostro: noi lettori dobbiamo (e possiamo) solo decidere cosa comprare, ma nessuno ci punta una colt 45 alla tempia per farci prendere acriticamente tutti i numeri della serie regolare di Tex (o una Colt Walker per quella di Tex Willer :P ) con tutti gli extra.

    Le mini copertine rientrano in questa strategia: sono una scelta di marketing e si possono prendere tutte o no. Ci sarà chi comprerà più copie per averle tutte, e chi (tipo io) ne acquisterà solo una perchè più che il gadget interessa la storia. Ma sono scelte personali: non siamo costretti a comprare tutto, e ben venga la possibilità di scelta!

     

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  13. Il 14/3/2023 at 07:29, gilas2 dice:

    Ehm.. gli uomini giaguaro? :P

    Esempi di trasformazioni in Tex ce ne sono, oltre agli uomini giaguaro (che comunque sono dovuti ad un "fenomeno naturale", passami il termine) mi vengono in mente le persone trasformate dai bacilli alieni nella storia del meteorite nel pozzo (non mi ricordo i numeri, sorry), Diablero (non l'utente del forum, ma la storia del n.135 :P ) e soprattutto gli uomini rettile dei Misteri di Villa Diago. Quello che volevo intendere è che su Tex non è una tematica molto usata, pariamo di 4-5 storie in oltre 700 numeri della serie regolare. Invece è una tematica che in Zagor si trova più spesso, dato il tipo di fumetto (le tematiche sono molto più fantasy). Per la cronaca, la storia di esordio di Burattini su Zagor, pericolo Mortale, n.311 e seguenti, parla proprio di un gruppo di soldati che diventano dei mostri a causa di un esperimento finito malissimo.

    P.S. Scusa il ritardo nella risposta, ma è stata una settimana di fuoco :)

    Il 16/3/2023 at 14:36, Testa di Vitello dice:

    Che sembrava alludere a scenari Lovecraftiani con creature antichissime che prosperano nelle viscere della terra, venerate da libri alchemici proibiti e terribili culti segreti.

    Se fossimo stati su Zagor, quasi sicuramente ci sarebbe stato almeno un terzo albo con le cose che scrivi tu ;) Idea mia, potrebbe essere che Moreno si sia auto limitato su questo aspetto, decidendo di non spingere troppo sull'aspetto fantasy dato che si trovava su Tex? Anche perchè diverse cose vengono lasciate in sospeso, non tanto l'aspetto alchemico della vicenda, quanto piuttosto quello magico (il laboratorio di Morisco che "reagisce" alle ossa).

    Altra considerazione. I pards risolvono il problema, ma non ne eliminano le cause. I chupacabras vengono sterminati, ma il laboratorio segreto (ed i suoi insalubri vapori) rimangono intatti sulla Mesa della Locura. Lo stesso Morsico, alla fine, dice che scriverà un rapporto alle autorità locali ma dubita che gli daranno retta. Insomma, ci sono i presupposti per un sequel, magari tra 2-300 numeri...

  14. La storia non è sicuramente memorabile, ma si fa ben leggere. La prima parte era più promettente, mentre il secondo albo secondo me va un pò calando. La trama in generale mi è piaciuta, anche perchè le tematiche "misteriose" le ho sempre apprezzate. Storia tutto sommato originale, con forti elementi fantastici che però non diventano mai eccessivi e non vanno a snaturare le caratteristiche dei personaggi. Vado di spoiler.

    Spoiler

    I dialoghi li ho trovati simpatici, anche se in certi casi il linguaggio utilizzato mi è sembrato troppo "forbito". Anche i vari personaggi secondo me sono riusciti: i due fratelli, i vari antagonisti e pure Esteban, che non esita a raccontare i fatti del suo ex capo dopo che questi l'ha pubblicamente umiliato... Va detto che alcune situazioni potevano essere IMHO gestite meglio (Morisco che guardando tre secondi un mucchio di ossa capisce che sta di fronte ad una specie sconosciuta, i pard che hanno bisogno di una cassa di proiettili per abbattere un chupacabra quando al messicano erano bastati tre colpi), ma l'insieme è comunque godibile. Piuttosto originale, poi, almeno per i canoni texani, l'idea di esseri umani trasformati in mostri per il contatto con sostanze chimiche e/o alchemiche (una tematica molto più presente in Zagor).
    Vorrei poi fare due osservazioni sul lavoro di Burattini.
    La storia fin da subito aveva parecchia carne al fuoco. Diciamo che sarebbe stato facile, tra mostri, indiani, banditi e misteri vari arrivare a tre albi allungando il brodo. Burattini riesce invece a concentrare il tutto in due soli albi, senza riempitivi o scene aggiunte solo per occupare tavole. Alcune situazioni si potevano approfondire di più? Forse, ma già così la storia non ha tempi morti o "accelerazioni finali" per chiudere. O almeno, questa è la mia impressione.
    Altra cosa che ho apprezzato parecchio, Burattini ha resistito alla tentazione di spiegarci tutto. In effetti, noi dei chupacabras sappiamo pochissimo: non abbiamo idea di come siano stati creati, nè abbiamo visto la stanza dove sono stati sottoposti al gas, per non parlare dei vari rituali alchemici di Tamaimo o dell'elemento sovrannaturale (il laboratorio di Morisco che "reagisce" alla presenza dei resti)... Insomma, certe cose l'autore non ce le spiega e le lascia alla nostra immaginazione. E questo mi è piaciuto.


    Storia: 7
    Disegni: 8

     

    @juanraza85metti spoiler :D

  15. Ecco come ho risposto.
    1) Kit Carson (basta però che la miniserie sia mini sul serio)
    2) Lena e Donna
    3) Ruth, che ho molto apprezzato nell'ultima saga di Mefisto, anche se pure la Gazza Ladra meriterebbe
    4) Eusebio (suona strano, lo so, però secondo me ha parecchie potenzialità)
    5) John Castelman (sarà che mi è piaciuta parecchio la storia)
    6) Nessuno dei precedenti
    7) Non mi interesserebbe e non la comprerei. La storia non è riuscita per tutta una serie di ragioni. Succede, perchè insistere?
    8) Nessuna delle precedenti. Non acquisto mai ristampe o raccolte se posseggo gli originali.
    9) Tigre di Pietra. Assolutamente! Non hanno mai finito di esplorarla, voglio vedere la sala del tesoro e la galleria dei morti! E poi, qualcuno l'ha pure costruita sul serio. Al secondo posto, di pochissimo, le terre dell'abisso, anche se non ho idea di come una tematica del genere (un mondo perduto sotterraneo) possa essere riproposta oggi (al riguardo mi piacerebbe essere stupito)
    10) Gettysburg: vedere la carica di Pickett con gli occhi del nostro ranger mi piacerebbe. Però se vogliamo rimanere in tema orrori della guerra, credo che la caduta di Atlanta sarebbe perfetto
    11) I vampiri del New England, da far scrivere a Jacopo Rauch :D Però anche gli altri mi ispirano parecchio (skinwalkers, Si-Te-Cha e le apparizioni del fiume Platte)
    12) Questi personaggi storici non mi interessano
    13) Sparatoria nella ghost town (le città abbandonate mi piacciono)
    14) Il mistero della montagna: se ho capito bene, è il seguito del Monte Rainier. Se ci ho preso, una bella incursione nella fantascienza ci sta tutta! Se invece ho toppato, Barbanera (le due storie sono quasi a pari merito). Subito dopo, la Tigre.
    15) Sono curioso di leggere il seguito della storia ma non andrei oltre i tre episodi previsti (a proposito, il primo è stato Bandera, il secondo lo speciale di quest'anno ed il terzo?)
    16) Nick Castle
    17) Con scetticismo
    18) Da "Il passato di Carson" a "La grande invasione", ma in realtà avrei potuto scegliere tranquillamente un altro periodo.
    19) Ben vengano se aiutano l'editore a vendere anche solo una copia in più del nostro fumetto! Non ho niente contro i bollini.
    20) Altro, per dire nessuno. Non che non siano grandi personaggi, solo che questo genere di operazioni con personaggi letterari non mi convincono. Favorevole però ad una storia con un personaggio chiaramente ispirato a questi.
    21) Tuco Ramirez. Volevo mettere "altro", per i motivi sopra, ma Tuco è sempre Tuco :D
    22) Altri (non seguo molto Tex Willer, quindi molti non li conosco. Tra il poco che ho letto, mi è molto piaciuto Brian Carswell, oltre ai due disertori messicani che però non vedo in lista).
    23) Molto favorevole, permettono di approfondire la storia e lo spessore umano di personaggi importanti. Certo, devono anche essere belle storie.
    24) Non sarei interessato all'iniziativa
    25) No

  16. <span style="color:red">53 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

    P.s.  La scena in cui Tex rifiuta di andare a mangiare bistecche con lo sceriffo perchè deve ripartire immediatamente sulle tracce di Madera, mi ha fatto sorridere. Non certo perchè non sia corretto l'atteggiamento del nostro ranger nel frangente (anzi impeccabile direi!) ma perchè ho immediatamente pensato alle giuste rimostranze mosse dal pard @Diablerodinanzi una storia recente di Nizzi. Mi chiedo: non è Moreno abbia letto quei post sul forum o è stato avvisato da Mauro a riguardo? :P:D 

     

    Forse Moreno, visto che con Zagor ha già a che fare con Cico, ha colto l'occasione per prendersi una pausa dalle scene con i ristoranti :D

  17. <span style="color:red">5 ore fa</span>, Diablero dice:

    Blacky (non è ancora "Yama" a quel punto e non lo diventerà per decenni) non viene mostrato nella storia del Magazine proprio per evitare di incasinarsi con le date incompatibili di Tex (cosa che invece è successa con l'età di Kit nel primo bis)

     

    Mefisto nelle sue ultime rappresentazioni da vivo era mostrato come molto vecchio. Vero che nelle storie precedenti era stato descritto come precocemente incanutito, ma Galep avrà pensato che non era concepibile che un personaggio che dimostrava almeno 70 anni potesse avere un figklio giovane, e quindi Yama viene disegnato con un aspetto almeno da ultraquarantenne. (e Myriam come una sessantenne)

     

    Arriva poi Boselli con la sua nuova cronologia (non importa se è basata su storie vecchie, se questa cronologia non esisteva prima è nuova), e deve cercare di dare un età anagrafica ad un sacco di personaggi che prima non ce l'avevano. Ringiovanisce parecchio il Tex de "il totem misterioso" e riduce il periodo di campione del Rodeo da tre anni a pochi mesi perchè altrimenti non c'è il tempo per tutte le cose che devono succedere e per ambientarlo alla fine degli anni '50 del 1800, in modo da avere un età compatibile con il Tex odierno (e fa nascere Tex a maggio 1838).

     

    Questo lascia uno spazio di circa 20-25 anni fra la carriera di Mefisto come spia e il suo ritorno con Kit molto giovane, e qualche anni (pochi) di più con la sua morte e un Kit ancora probabilmente minorenne.

     

    Blacky dovrebbe quindi avere 15-20 anni, e Mefisto (pensando a come è stato disegnato nelle ultime apparizioni da vivo) sui 45-50 anni.

     

    Mefisto può essere "sistemato" mettendo in futuro qualcosa che lo faccia incanutire precocemente, e quindi la sua età anagrafica può essere abbassata (ma non di tantissimo) ma Blacky?

     

    Meglio lasciarlo sotto le coperte per non non avere problemi...  :P

     

    La "morale della favola" è che (come ho fatto nella mia cronologia di Tex Willer) questa nuova cronologia NON È TOTALMENTE COMPATIBILE con quella di Tex e NON PUÒ ESSERLO, visto che Tex vive in un universo a-temporale dove decenni di eventi avvengono praticamente in contemporanea. Non può esserci una perfetta concordanza fra le date di una serie con continuity "storica" tipo Tex Willer e una serie in un eterno west di fantasia a-storico come Tex (dove Kit può essere stato nei Pony Express e aver partecipato dalla fine del Mucchio Selvaggio da giovane e incontrare i suoi amici trapper decenni dopo...

    Completamente d'accordo con Diablero. Aggiungo pure una mia considerazione. Le date a volte nei fumetti possono creare problemi, specie se la serie dura parecchio e costringe gli autori a fare i conti, nelle loro storie, con il tempo che passa. Una delle soluzioni vincenti di Tex è che infatti i personaggi si muovono in una sorta di eterno presente di 15-20 anni, il che permette agli autori una enorme libertà. In tutto questo, il lavoro che sta facendo Boselli con Tex Willer (attappare i vari buchi e dare una cronologia il più possibile coerente, nei limiti in cui questo è possibile) è veramente ammirevole, e forse dovrei iniziare pure a seguire la serie :D

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