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Don Fabio Esqueda

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Tutto il contenuto pubblicato da Don Fabio Esqueda

  1. In primis, auguri di buon lavoro!Sulla querelle, dopo una veloce lettura, posso dire che l'accusa è senz'altro grave. E' tuttavia sbagliato reagire cercando di spingere i moderatori a rivelare l'identit? di un utente (cosa che peraltro penso sarebbe illegale). Moderatori che non sono responsabili di quanto espresso dai singoli utenti. In casi come questo, in cui gli estremi per la diffamazione mi pare ci siano tutti, o ci si rivolge alla magistratura (la Polizia Postale il Jiro di turno lo trova subito) o - cosa che farei io, noto campione di pigrizia - inviterei l'accusatore a rivolgersi lui alla magistratura, se pensasse davvero di esser stato derubato (di idee e di stipendio), ribadendo naturalmente la propria totale estraneit? alle accuse rivolte.
  2. Ti ringrazio, Gabriele!Anzi, colgo l'occasione per ringraziare anche i pards che mi hanno dato una dritta nell'altro post, anche se - probabilmente - taglier? le scene nella riserva !
  3. Don Fabio Esqueda

    [530/533] Athabasca Lake

    Chemako, un consiglio da utente con una certa esperienza: motiva i tuoi giudizi. Che pregi hai notato in questa storia? Puoi ben capire che altrimenti il tuo post è infruttuoso per una discussione!
  4. Come vi ho detto, mi son buttato a scrivere una sceneggiatura per "Tex". Naturalmente è solo un gioco, ma mi piace fare le cose bene ed evitare errori grossolani. Mi servirebbe dunque un esperto di West, che mi desse qualche informazione su:a - Quando fu creata la linea ferroviaria che collega il Texas ad Abilene (nel Kansas)? Lo chiedo perchè in un punto vorrei parlare della "Pista Chisholm", ma non vorrei che ai tempi di Tex (intorno al 1885) fosse già in disuso. b - Esistevano librerie o biblioteche nel Far West (in particolare in Texas)?Grazie in anticipo!
  5. Don Fabio Esqueda

    [618/620] Gli Schiavisti

    Beh, sei tu che hai tirato in ballo la discussione di qualche settimana fa sulle frequentazioni femminili dei pards. Il senso del tuo intervento mi sembra che si potesse tradurre così: "Quanto siete retrogradi e bacchettoni, appena si apre a una novità avete da ridire". Premesso che - te l'ho già detto - di sicuro non sono un bacchettone, e che l'idea di una camicia slacciata (quella di Carson dopo lo spasso sotto le lenzuola: proposta di Carlo, ndr) mi fa venire i brividi perchè non c'entra nulla con Tex e non perchè offende il pudore del lettore casa e chiesa, penso che la tua posizione sia del tutto acritica. Manzoni - certo non un pensatore conservatore - diceva: "Non sempre ciò che viene dopo è progresso". Il che non significa che non possa invece essere così, ma che non lo sia necessariamente. Io, che onestamente penso di essere una persona saggia, tendo a valutare se la novità è positiva o negativa rispetto alla situazione preesistente. E per il mio gusto, se novità dovessero essere Carson che scopa e pallottole in bocca (scena volgarissima, ha già detto tutto West10), a quelle novità mi opporrei, mentre magari sarei favorevole ad altri cambiamenti.
  6. Don Fabio Esqueda

    [618/620] Gli Schiavisti

    Marie Gold - classica dark lady - è una cosa, Carson che si riallaccia la camicia un'altra (Havasu, ancora con quest'argomento?). E francamente la scena della pallottola in bocca è sopra le righe e assai volgare. Se fossi il curatore la segnerei con la matita blu. Poi, ognuno ha le sue opinioni.
  7. Don Fabio Esqueda

    [618/620] Gli Schiavisti

    No, Paco. forse non ho spiegato bene quel che intendo: sulla scelta specifica del proiettile in bocca concordo con la Bonelli non perchè sia una scena che può nuocere ai minorenni, bensì perchè antitetica a Tex. E, di queste stonature, ne ho colta qualcuna anche nelle storie dello stesso GLB - hai giustamente citato il caso del "Fu" Natanis in "Gringos". Il dettaglio crudo e macabro è - non so se sei appassionato anche di cinema - tipico degli Spaghetti Western, In Europa, e del Western crepuscolare (si pensi, su tutti, a Peckinpah e a "Soldato blu"), negli Stati Uniti. Sono modelli tuttavia estranei a GLB, molto più vicino al Western classico, che è invece estremamente pudico: si pensi a "Sentieri selvaggi", in cui la cinepresa si ferma sulla porta del ranch distrutto dai Comanche, senza mostrarci nulla dell'orrendo massacro perpetrato ai danni della famiglia di Ethan Edwards/John Wayne. O pensiamo a un film (magnifico, lo consiglio a tutti) come "L' dove scende il fiume" di Mann, in cui tutto è giocato sul nascondere i segni della corda sul collo di Glyn McLyntock/James Stewart: e sto parlando di un film in realtà molto violento. In sostanza, penso che l'esibizione diretta della violenza non significhi di per sè rendere il fumetto adulto. Di sicuro, non lo rende tale quando l'elemento macabro è fine a sè stesso, come nella scena che abbiamo citato di Segura. E' una questione di sensibilit?: quando ho visto il proiettile in bocca, mi son detto "Cominciamo bene...": e davvero - anche se qualcuno lo penser? - non credo di essere alla ricerca del minimo cavillo.
  8. Don Fabio Esqueda

    [618/620] Gli Schiavisti

    Il problema non è IMHO ciò che è realistico ma ciò che è Tex. E Tex non è la realtà. Ricordo un'intervista (? su youtube, ma in questo momento non riesco a ritrovarla) in cui Sergio Bonelli, alla domanda se fosse realistico che un personaggio andasse in giro con una pistola e una clava (Zagor, ovviamente), rispondeva che c'è un patto col lettore: quando si legge un'opera di fantasia, si deve far finta che in quel momento la fantasia sia la realtà. Si è mai visto un corpo volar via dopo esser stato colpito in pieno petto, e magari morire dopo atroci dolori? No, eppure sarebbe certo più realistico. Allo stesso modo, è realistico che un ranger sia allo stesso tempo capo indiano, che incontri i Tuareg, i Vichinghi, i Thugs, che si muova dall'Argentina all'Alaska, fino a giungere in Melanesia? Chiaramente no, nella realtà. Lo è però nella fantasia. Ed è un mondo, quello fantastico di Tex, con regole di verosimiglianza diverse da quelle del mondo reale ma altrettanto valide: una di queste è che il dettaglio non è quasi mai macabro e cruento. Se fosse tale, del resto, non si sarebbe mai creato il mito di Tex, cowboy scanzonato i cui pugni fanno, prima di tutto, sorridere il lettore. P. S. In effetti, la scena di "Thonga il tiranno" non l'ho mai digerita per le ragioni suddette.
  9. Don Fabio Esqueda

    [618/620] Gli Schiavisti

    Certo è che quando la SBE decide di cadere nel ridicolo diventa insuperabile! Guardate cosa hanno censurato in questa tavola, il colpo in bocca al bandito! E io invece, per una volta, concordo con la casa editrice: avevo notato il particolare del colpo in bocca e l'avevo trovato texiano quanto io potrei essere cinese. Non c'è un perchè: Tex colpisce i nemici sempre sul petto o, quando va loro bene, in un braccio o una mano. P. S. Un perchè in realtà c'è: il dettaglio cruento (per quanto certamente realistico) è antitetico a Tex. Se non mi piacciono i rigoli di sangue, i cadaveri beccati dai corvi, i proiettili in bocca, non significa che cerco cavilli - e qui mi direte che è un'excusatio non petita - ma che considero fondamentale il dettaglio.
  10. Più tardi dico la mia, ma se non sbaglio Kit è barbuto in "La mano del morto", quando, perso nel deserto, è salvato dalla fiasca d'acqua lasciatagli dall'indiano (spero di ricordarmi bene la scena: son pigro e non ho voglia di andare a controllare ).
  11. Ho appena completato anch'io la lettura: ho trovato la storia con buoni pregi ma neppure priva di difetti. Tra i primi, sicuramente un'ottima interpretazione del personaggio Tex: duro senza essere spavaldo, affidabile senza essere maestrino. Faraci - come Nolitta - predilige chiaramente il Tex in solitaria: bisogner? vedere se, quando entreranno in scena i pards, riuscir? a farne emergere il lato più guascone e simpatico. Ad ogni modo, mi è parsa riuscita la gestione dei comprimari (come sottolinea AtTheRocks, ognuno ha un suo perchè nella vicenda). Dialoghi secchi (da notare il frequente uso di punti fermi, che prediligo nettamente rispetto ai puntini di sospensione e ai punti esclamativi) e mai superflui. I difetti. Uno su tutti: totale inconsistenza degli antagonisti, privi di un bench? minimo spessore psicologico (e non è un problema di oggi, se consideriamo storie come la recente "Il ciarlatano" o "Destini incrociati"). Appaiono pericolosi solo in relazione al loro numero. Peraltro, scene come quella del racconto di Buster (lo sgozzamento del soldato) e la descrizione dell'angoscia degli assediati stridono decisamente con la presentazione iniziale da "rubagalline" dei Torrent, con Jack che si mette a derubare il non certo facoltoso Keith Benson (sincerandosi oltretutto dell'allontanamento dei figli Rod e Toby, certo più abili come taglialegna che come pistoleri): è come se Faraci stesse cercando di convincerci di un qualcosa che non è riuscito a mostrare nei fatti. Da un altro lato, mi paiono un po' stucchevoli i tormenti interiori del giovane Devin, in considerazione del fatto che un personaggio simile non è mancato quasi mai nelle storie dello scrittore lombardo: tra i primi a venirmi alla mente, Cameron ("Destini incrociati") e il nero Samuel ("La Belva umana"). Last but not least, splendidi i disegni di Gianluca e Raul Cestaro, efficaci nella resa dei personaggi e degli ambienti: IMHO forse i più adatti al Western, tra le nuove leve. Tra gli omaggi, mi sembra essercene uno - pag.19 del secondo albo - al Ticci di "Trading Post", nella scena in cui Tex "massaggia" il malcapitato Harport. Più tardi chieder? conferma agli interessati, che abbiamo la fortuna di ospitare sul forum . In sintesi:Soggetto: 7Sceneggiatura: 7Disegni: 9,5Valutazione complessiva in stelle: ***
  12. Come Pedro, anch'io ho dovuto aspettare l'intuizione di Cheyenne per dire la mia su questa storia. Appena riletta, l'ho trovata di ottimo livello, con l'unico difetto di qualche passaggio poco verosimile: nessuno in città si accorge della sparatoria al campo di lavoro tra i pards e le guardie (eppure non si tratta di una veloce scaramuccia); strano che Field e compagnia non facciano nulla per dissimulare i buoni rapporti (chiamiamoli così ) tra carcerieri e carcerati, anche all'arrivo dei pards al campo. Queste piccole stranezze, ad ogni modo, IMHO non disturbano per nulla la lettura, che risulta al contempo accattivante e divertente. Ad una situazione iniziale venata di giallo (la scomparsa dell'amico Randy Brandt; misteriose esplosioni sotterranee; improvvisi attentati ai pards; una traccia lasciata dal barman morente, che trae in inganno i pards - come in "Chinatown", in cui i nostri non comprendono l'indizio lasciato da Bolton; un campo di lavoro da cui si levano urla disumane) fa seguito una seconda parte molto più giocata sull'azione, in cui si distinguono un validissimo Carson (in soccorso al suo fraterno Tex) e lo sceriffo (senza nome?), del quale all'inizio si era dubitato e che invece si rivela decisivo nella caccia all'uomo finale. Tra gli antagonisti, spicca il "Prison Governor" Harry Field, freddo calcolatore più che spietato aguzzino (per quanto faccia torturare i forzati che si sono opposti - chissà perchè, peraltro - al piano criminale), totalmente disilluso dalla divisa - suggerisco un confronto con Phil Turner di "Giungla crudele" - e in cerca unicamente del malloppo con cui poter vivere una vita senza pensieri al sole della California ("Nel golfo di Santa Catalina dove l'aria è sempre mite e gli aranci in fiore"). Interessanti queste pagine (38 e 39) dell'ultimo albo, in cui anche i cattivi sono mostrati in un attimo di convivialità che li rende umani. Il pregio maggiore della storia tuttavia IMHO risiede nel perfetto rapporto tra Tex - chiamato curiosamente "Wilver" a pag. 109 (ultima vignetta) del primo albo - e Carson, due amici scanzonati (memorabile Tex nel finale, quando risponde in tal modo al medico che vuole vietare le bistecche all'amico convalescente: "Doc, con la storia del brodo state manifestando l'intenzione di uccidere il mio pard" ). Nicolò, aiutato da Francesco Gamba nelle tavole a cavallo tra i nn. 187 e 188, mi sembra in buona forma, particolarmente abile nel creare l'alone di mistero iniziale ed efficace nel rappresentare i personaggi. In sintesi: Soggetto: 8,5 Sceneggiatura: 8,5 Disegni: 8,5 Valutazione complessiva in stelle: ****
  13. Ciao Punto, vedo che è uno dei tuoi primi messaggi e, quindi, ti do il benvenuto . Un consiglio (non da moderatore, che non sono, ma da utente ormai abbastanza esperto): spiega i tuoi giudizi. Cosa hai apprezzato della storia? Cosa ti ha lasciato perplesso nel finale? In questo modo il tuo intervento si aprirebbe a riflessioni, invece che rimanere fine a sè stesso. Ne gioverebbe tutto il forum :generaleN: .
  14. Don Fabio Esqueda

    Donne Contro!

    Grazie a un quiz proposto da Cheyenne, ho colto l'occasione per rileggermi "Dramma al circo". Ecco, a proposito di dark ladies, è da ricordare Rosa Seymour. E' sè la mente delle rapine, ma fa anche un po' pena nella sua fragilit? affettiva: è ben chiaro che, in ottima sostanza, l' "amore" del suo Leo non è affatto gratuito. Per un simile personaggio, era inevitabile una fine tragica.
  15. Don Fabio Esqueda

    Donne Contro!

    E' una scelta assai difficile. Tra le tante dark ladies che mi sovvengono in mente adesso (Cora Gray, Ah-Toy, Lola Fuente, Mitla, Janet Brent e chi più ne ha più ne metta), voto il mio amore di giovent? Myra Solano, cui non a caso fa riferimento il nickname di mia sorella (che naturalmente non conosce il personaggio!).
  16. Anatas, onestamente quando sento certe affermazioni da parte di un lettore storico resto allibito. Che coraggio c'è a mettere delle cosce di fuori su una copertina di Tex? E a quale scopo' Mi sembra che il vero coraggio sia mantenere un fumetto che vive dal '48 secondo il carattere con cui lo ha pensato il suo creatore, nonostante siano passati sessantaquattro anni. Carson con la camicia slacciata, copertine sexy: ma di cosa stiamo parlando?
  17. Uhm, fermi un attimo. secondo me stiamo mischiando mille posizioni e argomenti. Per dire: a me vanno benissimo scene come quelle di "Uomini crudeli" o del texone di Kubert, e vado oltre: non mi darebbe nessun fastidio neppure se si vedesse un seno nudo. Mi darebbe estramente fastidio se la cosa riguardasse i pards, da un lato, o fosse leziosa, dall'altro. Bene solo se serve a rappresentare un West crudo. Quanto alla censura, concordo assolutamente con Ymalpas. La scena citata (da Ymalpas e da qualche cittadino rompicazzi: il che non significa che fumare non faccia malissimo) di "Sulla pista di Fort Apache" è cambiata nei dialoghi nel volume di Repubblica: immagino sia lo stesso nelle ristampe.
  18. Cheyenne, io ho la sensazione che tu abbia una mentalit? un po' più conservatrice della mia, e che certe cose a te diano fastidio a prescindere da Tex. Nel caso del sesso messo in piazza, d' fastidio anche a me, che mi trovo perfettamente d'accordo con GLB (a proposito, vi riposto l'intervista: ). La mia posizione è quella del laico fumatore e bevitore (adesso però non immaginatemi come un vecchio puzzolente in un saloon ), che ritiene che una scena come quella della camicia sbottonata non abbia nulla di Tex. E con ciò, non ho detto che non mi piaccia avere la camicia sbottonata in camera mia! In sintesi, non sono un'educanda.
  19. Senza citare le interviste a GLB che vanno prese poco sul serio, perchè spesso poco "serioso" era il tono usato dall'autore, secondo me quello che può stare bene sulle pagine di Tex è quello che già si è visto su quelle pagine. Ora che Carson sia un tombeur de femmes, è un fatto più volte ribadito nella serie. Oltre che in Boselli e Nolitta, la pagina contenuta nell'albo "La caccia", sotto riportata, è piuttosto eloquente e fa il punto sulla questione per quanto riguarda GLB. Ymalpas, mi sembra evidente che c'è una bella differenza tra una scena simile e il riallacciarsi la camicia. Quanto ai toni scherzosi di GLB, nella chiacchierata informale con Formica il grande Bonelli dice la sua in modo disincantato quanto sincero. Havasu, ripeto per la ventesima volta: sono totalmente contrario al sesso (e derivati) su Tex non perchè voglia preservare i bambini (per la cronaca, a dieci anni ero ben contento di vedere le donne un po' svestite ) o perchè sia un puritano, ma perchè non c'entra nulla col modo in cui il suo creatore ha pensato Tex.
  20. Secondo me, sul discorso Lena e Donna, bisogna specificare. Ne "Il passato di Carson", il rapporto tra il vecchio cammello e la cantante di saloon è delizioso: sottile, appassionante senza mai scadere nel sentimentalismo, rende vivi i personaggi. Viceversa, nell'ignobile (IMHO, si intende) seguito il tutto scade in una soap opera. In ogni caso, a proposito di quello che ha scritto Carlo nel messaggio precedente, la scena delle ballerine ne "I ribelli del Canada" non c'entra nulla con la possibilità di vedere Carson riallacciarsi una camicia. Son due cose ben diverse.
  21. Sinceramente, non mi piace la piega che questa discussione sta prendendo. Oltre a trovare piuttosto sgradevoli alcuni toni (in particolare quelli di Havasu: "I soliti tre..."), mi sembra che si stia parlando di tutto e di niente. Stiamo parlando di inserire figure femminili per il sollazzo dei pards o di figure femminili in generale? Sembra quasi che io voglia eliminare le donne dalla faccia della Terra. Penso che una rappresentazione cruda e realistica del West, in cui i cowboy vanno in città non solo per giocare a poker ma anche per andare a prostitute, sia ottima: è quanto è successo in "Bande rivali" di Medda. Mi sembra diverso il caso di cui parla Carlo (che peraltro continua a citare D'Antonio, non "Tex"). Ecco, pensare a Carson che si riallaccia la camicia mi fa rabbrividire. E non perchè io sia un prete negli anni '50 (idea ridicola che qualcuno sta cercando di far passare), sessuofobo e misogino, ma perchè non sarebbe Tex. Sono dettagli del tutto estranei a come Tex è stato pensato. L'intervista vituperata a GLB (a proposito, io mi son stancato del discorso sulle frasi estrapolate: un conto è separare ad arte tre parole dal resto della discussione, un altro citare una frase all'interno di un discorso generale pienamente in linea con essa; e basta con questa storia per cui ogni frase sarebbe detta così per dire: è un trucchetto per mettere a tacere le idee altrui) fa capire molto della persona Bonelli prima ancora che del personaggio Tex. Uno che si faceva i fatti suoi e trasponeva nei suoi personaggi sè stesso.
  22. Fermi un secondo. Ho detto che non voglio sesso e romanzi rosa! Sembra quasi che voglia abolire i ruoli femminili!
  23. Don Fabio Esqueda

    Francesco Gamba

    Dispiace davvero per questa notizia. Nonostante non conoscessi la persona, ci si affeziona anche attraverso i disegni!Ad ogni modo, esprimo la mia vicinanza alla famiglia e agli amici.
  24. Anatas, non esageriamo: nessuno ti ha dato dell'erotomane (peraltro, anche se fosse, che male ci sarebbe?) !Secondo me però il tuo discorso cade in un punto, quando ti chiedi come immaginare Tex alla soglia della vecchiaia. Ecco, è una domanda mal posta: Tex vive in una fantasia in cui non si invecchia, in cui un quasi sessantenne ha l'agilit? di un ventenne, in cui un bianco è capo dei Navajo. Tra quarant'anni, se Tex sarà ancora in edicola, è giusto che lo sia quarantenne come oggi. Non sarebbe Tex altrimenti. Quanto ai riferimenti alle scene di sesso (come l'immagine ipotizzata da Carlo, con Carson che si riallaccia la camicia), sono totalmente contrario non perchè misogino o sessuofobo (ci mancherebbe altro), ma perchè sarebbe una scena assurda, stridente rispetto ai personaggi.
  25. Non ho capito se parli di una scena che "faccia capire" o di una al limite del referto ginecologico. Su "Lo squadrone infernale" si parla di uno stupro, ma dopo che il criminale ha fatto chiaramente capire le sue intenzioni la porta viene pudicamente chiusa - come traslato, intendo. E questo credo che basti. Si è capito cosa avverr? e non è necessario andare oltre. Idem tra Norton e Bethanie Marsh, nel numero di gennaio sisi Mi sembra che il tuo paragone, Cheyenne, qui regga poco. Un conto è uno stupro, un altro una scena di sesso tra due consenzienti. Non sono favorevole a mostrare nessuna delle due, ma per motivi ben diversi: nel primo caso, perchè l'elemento crudo è davvero poco tipico della saga; nel secondo, non so perchè: forse per rispetto di GLB, che non voleva farsi gli affari di Tex & Co. sotto le lenzuola. Veramente non comprendo questa insopprimibile esigenza di sesso in un fumetto che vive senza da sessant'anni e passa. Non sono un'educanda n° un prete: non sono credente e neppure battezzato. Il sesso mi piace eccome, nel mio letto, ma non mi piacciono le esibizioni pubbliche delle cose intime. Se proprio amate il genere, forse è meglio andare su YouPorn (bambini, non mi ascoltate ) che su Tex!P. S. Prendo in prestito questa acuta e amara riflessione di Manzoni, non certo un conservatore: "Non sempre ciò che viene dopo è progresso". Sembra quasi che chi mette paletti ai cambiamenti sia un bieco retrogrado, magari calvinista, e non uno che riflette in modo critico (nel senso etimologico del termine di "distinzione tra le parti") sulle innovazioni. Bah.
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