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  1. Finito di leggerla ora... Bella storia, a me è piaciuta molto. Come avevo già scritto il mese scorso dopo averne letto la prima parte, mi manacava questo modo di scrivere, e sono molto contento di aver potuto apprezzare Nizzi ancora una volta sugli inediti, contando che sarà l'ultima (a questo proposito mi ha strappato un sorriso già nostalgico la battuta tra Tex e Carson nell'ultima vignetta). Che dire: soggetto molto classico, che comunque è gestito con evidente maestria e si lascia apprezzare in pieno. Abbiamo modo di vedere il solito Tex spaccone e con un senso della giustizia che non guarda in faccia nessuno, seguito dal fido Carson che, tra un brontolio e l'altro, non manca mai al suo ruolo decisivo in ogni scontro. Completano il quadro la banda dei veri lestofanti, i peggiori, quelli che stanno dietro una scrivania. In ogni caso tutto è bene ciò che finisce bene: non ho trovato il finale troppo affrettato, anzi, credo che tutto si sia concluso nel modo migliore: Nizzi ha chiaramente mostrato le sorti della vicenda e lo ha fatto lasciando intravedere che non c'è alcuna possibilità che qualcuno dei complici si salvi, senza limitarsi alla solita prospettiva del giusto processo, ma in qualche modo introducendolo e mostrandone chiaramente l'inequivocabile epilogo. Ottimi i disegni, direi che non ho trovato una minima sbavatura; in compenso ho trovato uno stile molto classico ma allo stesso tempo decisamente intrigante e personale. Voto 8, mi è davvero piaciuta.

  2. Una casa editrice ragiona come una qualsiasi azienda, e se il suo ritorno economico viene eccessivamente messo in discussione da comportamenti che magari sarebbero giusti sul piano "umano" verso i lettori (o verso la maggior parte di essi) allora giustamente ci passa sopra. Tra i casi sopra riportati io penso questo: -GP Publishing probabilmente pubblica con una logica del tipo "just in time", valutando l'andamento del numero precedente appena uscito, e credo che per queste piccole realtà dove l'utile si gioca sulla copia in più o in meno che viene venduta un comportamento del genere sia comprensibile. Anche se una pagina di comunicato, perlomeno sul loro sito (se non c'è stata) sarebbe costata davvero poco.-Forse Panini ha avuto (come già sottolineato da altri) problemi in fase di stampa o di distribuzione.-Disney probabilmente è una realtà a cui frega relativamente poco di problematiche tipo quella che hai evidenziato: stampano tot copie e tot copie devono bastare. Per chissà quali logiche, ma sono sicuro che sono logiche più che sensate (perlomento da un punto di vista economico). La SBE non fa eccezione più di tanto: di certo non è una casa che snobba i lettori, ma forse certi comportamenti (tipo il chiudere le serie con un certo preavviso) se li può permettere perchè lavora con volumi e margini tali che a meno di un crollo devastante di vendite da un numero all'altro c'è la possibilità di chiudere progressivamente le testate che non sono evidentemente destinate a sopravvivere.

  3. A me è sembrato un buonissimo primo albo: difficilmente rimarr? impresso negli annali come il capolavoro di Nizzi, ma credo decisamente che ci fosse bisogno di rileggere pagine scritte in questo modo, secondo me potrebbe uscirne fuori una gran bella storia. Sono sempre stato favorevole al cambiamento e alle idee che avrebbero portato aria nuova nella serie, ma leggere dialoghi "alla vecchia maniera" o storie con il classico soggetto degli indiani sottoposti a soprusi da parte del bullo di turno fa sempre piacere. Non mi sorprende che si sia tirata fuori una lente d'ingrandimento gigantesca per esaminare il lavoro complessivo alla ricerca dell'"errore"; se al posto del nome di Nizzi ci fosse stato quello di una qualsiasi altra persona credo che il termine "piccionate" (tanto per dirne uno) sarebbe rimasto in soffitta ancora per un po', ma tant'?. Ho trovato una trama in crescendo e che ci riporta ad un'ambientazione che mancava da un po', in generale mi sembra che tutto prometta molto bene, staremo a vedere come si risolver? la faccenda. Disegni anch'essi molto buoni, direi che nel complesso (a scanso di cali nella seconda parte) questa si possa ritenere una delle storie migliori degli ultimi mesi.

  4. Nel post a commento del primo albo, avevo definito la storia fino a quel momento eccellente. Non pensavo che Stanton stesse tornando dalla sua banda e ritenevo che i contadini lo stessero inseguendo per la stessa ragione per cui Mitch invece lo voleva morto. Avevo immaginato che Stanton avesse fregato i suoi ex complici portandosi a casa un ingente bottino e che i contadini in qualche modo lo sapessero e per questo lo inseguissero. Peraltro Faraci era stato ben attento a non scoprire le sue carte, gestendo la storia in maniera perfetta e lasciando il lettore in preda alle domande e alla curiosità: ribadisco che il primo è stato davvero un ottimo albo. Purtroppo il secondo a mio parere tradisce le attese. Le motivazioni per cui i contadini si sono messi sulle tracce di Stanton sono oggettivamente improbabili, ed è sorprendente vedere Stanton tornare dai suoi vecchi sodali quando invece potrebbe scappare col denaro: quest'ultima, in particolare, è un'incongruenza bella e buona, che invalida la bontà della trama. Un'incongruenza (il ritorno di Stanton dai suoi complici) e una forzatura (le motivazioni dei contadini) rendono la storia troppo zoppicante perchè possa mantenere il giudizio positivo del primo albo, quando ancora non si sapeva nulla e tutto poteva andare diversamente da come poi è stato. La cosa più bella dell'ultimo albo è senza dubbio l'ultima scena, con Tex che piomba alle spalle di un ormai sicuro Stanton: un'ottima trovata. In sostanza, all'8 pieno che avevo dato al primo albo segue un 6 per il secondo: l'aritmetica vorrebbe che alla storia assegni un 7 complessivo, ma poich? la conclusione e la coerenza della trama sono più importanti di tutto il resto, non vado oltre il 6,5. Disegni di Mastantuono: capisco che i suo stile "estremo" e glaciale possa dividere: a me piace tantissimo.

    Quoto in toto, è sostanzialmente anche la mia opinione. Ho trovato questa seconda parte un po' evanescente, credo sia mancato quell'elemento capace di far decollare definitivamente la storia e rendere giustizia alle tante aspettative create con un certo alone di mistero e tensione che in ogni caso il primo albo era riuscito a creare. Invece si è chiuso tutto con un po' troppo fumo e troppo poco arrosto, anche se certamente non si può dire che questa storia, complessivamente, sia da buttare. Credo che come voto sarebbe adattissimo un 7: l'unico problema è stato che la prima parte ha aperto diversi "percorsi" che sembravano tutti promettere bene ma che poi si sono chiusi in un modo scontato. Tito è un autore che personalmente apprezzo molto, e sono sicuro che sapr? fornirci un'ottima prova fin dalla sua prossima storia! ;)Grande soddifazione invece è arrivata dai disegni di Mastantuono, che a mio parere non sta facendo altro che spingere sempre più in alto l'asticella del livello del suo lavoro su Tex: trovo che il suo stile sia sempre in continuo miglioramento, nonostante già da tempo si attesti a livelli decisamente elevati.
  5. Questa prima parte a me è sembrata piuttosto promettente, i continui cambi di scena personalmente hanno l'effetto di rendere più avvincente tutto l'intreccio, per cui possono benissimo starci. Inizialmente ho pensato che a Tex e Tiger si sarebbe aggiunto almeno un altro dei pards, ma in fin dei conti questa coppia non ha mai molte chances di apparire, quindi anche questa scelta mi è sembrata molto buona. In generale ho visto una coppia ben affiatata, due pards alla pari e un Tiger anche piuttosto loquace, che non si limita a fare il guardaspalle di Tex. Per il resto non sono ancora ben riuscito ad inquadrare il personaggio di Stanton, ma sono sicuro (anche per la sequenza vista nel finale) che lui e la banda di Mitch Fraser renderanno tutto davvero molto interessante! I disegni mi sono piaciuti davvero tanto, ormai Mastantuono (dopo un primo periodo in cui in tutta onest? non mi piaceva) è diventato uno dei miei disegnatori preferiti, lo considero senza dubbio uno delle punte di diamante dell'intera squadra di disegnatori Texiani. Speriamo che le diverse parentesi che sono state aperte nel primo albo vengano chiuse con i giusti tempi nel secondo, perchè altrimenti l'intera storia credo potrebbe risultare compromessa.

  6. Su DyD certe scene vanno bene ( anche se poi stufano pure, talmente sono ripetitive ), su Dampyr, su Nathan, ecc. anche perchè sono albi "recenti" ma su Tex o Zagor...... -_nono :old:

    E' proprio l'ultima faccina il riassunto del problema! A volte mi sembra di vedere dei ragionamenti fatti con le logiche dei tempi di quando Tex era appena nato...

    Le cose sempre uguali a sè stesse non hanno mai futuro: ciò non vuol dire che bisogna stravolgerle o che il cambiamento sia sempre un bene (com'era quella frase di Manzoni?) però di sicuro il non cambiamento è sempre un male.

  7. Molto bella questa prima parte, non ho letto tutti i commenti che mi precedono ma credo che in molti saranno d'accordo sulla buona prova di Kit Willer, che in fin dei conti da dimostrazione di essere il personaggio che ci si aspetta, e non un bamboccio che di Willer ha solo il cognome. Certo, sul finale si è fatto raggirare e poteva agire diversamente, ma d'altronde nessuno è perfetto, e più di tanto non credo si possa fargliene una colpa. Bella la divisione in tre dei pards che si mettono ciascuno su una pista, così come ho trovato molto più avvincente del solito una sequenza che invece è molte volte abbastanza "statica" sotto il punto di vista delle emozioni che trasmette, e cioè quella dell'inseguimento iniziale da parte di Tex e Carson, che questa volta ho trovato più coinvolgente ed avvincente del solito. Tutto sommato credo che il livello generale della storia sia aumentato dalla metà circa in poi, e non vedo perchè dovrebbe calare nella seconda parte, quando ci sarà la resa dei conti. Sono ansioso di vedere come si comporter? il giovane Kit, e quale sarà il suo ruolo nella soluzione della vicenda: spero anche che tra lui e Sarah succeda qualcosa; alla fin fine se lo merita, e come ho detto prima che uscisse l'albo, sono sicuro che questo qualcosa non potrebbe fare che bene alla serie. Per quanto riguarda i disegni devo dire che sono molto soddisfatto, Andreucci mi è sempre sembrato piuttosto bravo e questa ne è l'ennesima conferma, anche perchè lo trovo migliorato rispetto alla sua ultima prova.

  8. Mi fa piacere che si riveda il giovane Willer, e anche una presenza femminile, che spero abbia anche un ruolo attivo: onestamente non mi dispiacerebbe che si creasse qualcosa tra i due, che magari possa proseguire anche in futuro, chi lo sa... So che in molti storceranno il naso, ma sicuramente sarebbe una ventata di freschezza!

  9. Secondo me è una buonissima storia, che purtroppo viene affossata dai disegni. Io sono sempre stato un ammiratore di Ortiz, però (nonostante sia innegabile il suo calo negli ultimi anni) credo che anche rispetto al Maxi ci sia stato un ulteriore peggioramento. Certe vignette non si possono proprio vedere, sembrano buttate già di fretta; spesso il volto di Tex cambia anche sensibilmente, è irregolare, poco curato... Non capisco perchè alla SBE si ostinino a pubblicare cosa di questo genere sulla testata di punta. La storia invece mi è sembrata tutto l'opposto dei disegni: interessante la figura di padre Clemente alias Guillermo Blanco, che non è un finto redento ma dimostra una devozione e una vocazione al bene davvero molto decisa. Entra anche in gioco la questione morale: può un tale cambiamento riscattare una vita criminale come lo è stata la sua? Difficile dirlo, qui il confine tra cosa è giusto e cosa non lo è appare davvero sottile. Di certo va riconosciuto all'ex-fuorilegge il merito di aver seguito fino in fondo la sua nuova strada, dopo averla intrapresa. Davvero notevoli sono le sequenze dello scontro finale, e anche il modo in cui Blanco fronteggia gli uomini di Gallardo alla stazione di posta (la battua sulle quattro pallottole di troppo è davvero azzeccata). La storia è molto buona, però ripeto, peccato per i disegni.

  10. A quando le pubblicit? sul Dixan, l'Heineken e Mediaset premium è Tex ne ha fatto a meno per 60 anni. Bah...

    Però ormai siamo nel 2012 e non negli anni '50... Se fanno così tanta pubblicit? ai maxi e alle pubblicazioni "fuori serie" o alle altre testate, è perchè o vendono poco, o giustamente usano chi vende di più per fare pubblicit? agli altri. E' chiaro che l'Adidas preferisce mettere le sue tre strisce sulla maglia del Bayern piuttosto che su quella della Concorezzese che gioca in prima categoria. Io sinceramente non capisco tutto questo fossilizzarsi sul passato. Non è detto che tutto quello che si faceva una volta fosse giusto, o comunque tante cose oggi non vanno più bene: a che serve dare tanto spazio al prossimo numero quando tanto il 99% di chi compra Tex poi ricompra il numero successivo in ogni caso? Per vedere la copertina in grande e a colori? Emb??Meglio dare spazio ad altre serie, secondo me, perchè la qualità è di un buon livello anche su altre pubblicazioni, e perderesele solo perchè vengono pubblicizzate male o non vengono pubblicizzate affatto è un peccato.
  11. Finalmente l'ho letta anch'io, e in generale sono abbastanza soddisfatto. Ho avuto anch'io l'impressione che in diverse occasioni Tito abbia cercato di annacquare il più possibile certe sequenze, ma complessivamente penso che il suo intento fosse più che altro quello di dare alla storia un ritmo abbastanza blando, mostrando tante scene riflessive e che fanno semplicemente vedere i gesti che ciascuno fa nella vita di tutti i giorni. Per quanto mi riguarda sono d'accordo che non sia necessario tentare questo esperimento troppo spesso, ma questa volta credo sia riuscito abbastanza bene, io l'ho apprezzato. Cosè come ho apprezzato la trama della storia, nonchè la risoluzione finale; nel momento in cui è stato svelato come Starker ha assunto la carica di sceriffo mi è parso che Tito avesse scelto la via più facile, però non dimentichiamoci che all'epoca (e non solo all'epoca) le persone erano in media piuttosto credulone e facili da raggirare, per cui penso che l'idea di Faraci, per quanto semplice, possa essere verosimile. Buoni sia Tex che Carson, e bella la sequenza finale dove si nota un grande affiatamento: chiaramente sappiamo tutti quanto è forte, ma inserire ogni tanto sequenze del genere fa solo un gran bene. Mi sono piaciuti anche i disegni di Repetto: personalmente l'ho sempre trovato un grande artista, decisamente uno dei miei preferiti, e anche se non è più un ragazzino (ed è innegabile che abbia avuto un calo) penso che i suoi disegni siano stati anche questa volta di buon livello.

  12. Dico brevemente la mia: a me, in generale, i Maxi non hanno mai deluso. Non vedo perchè ci si debba aspettare dei capolavori di storie: non è per fare una critica, però onestamente non mi sembra che in questa collana siano state pubblicate storie (all'infuori di quelle di Segura, che comunque a me sono sempre piaciute) che avrebbero sfigurato sulla serie regolare. Credo che si potrebbe tranquillamente mantenere questa serie, anche riducendo il numero di pagine: perchè non se ne potrebbero fare, che ne so, 239° E l'anno dopo 163° Non vedo perchè si debba arrivare per forza a più di 300... Si potrebbe usare la serie per cercare di dare più spazio ai giovani esordienti di talento, che mi pare in SBE non manchino. Io sono contrario ad un raddoppio dei Color Tex: per il semplice motivo che sono colorati da schifo!Che me ne farei di due pubblicazioni all'anno dedicate al colore, se poi proprio il colore fa pena?Tanto vale fare dei maxi da 160 pagine! Senza contare che, a parte pochi disegnatori, quasi tutti perdono molto con il colore. La serie dei Maxi non è morta, ha solo bisogno di una revisione.

  13. Io la vedo molto semplice, al di la di tutti i vostri discorsi che sono comunque giusti e condivisibili, ovviamente! ;)Per valutare se Tex vive o sopravvive, basta partire dai freddi numeri, e cioè i dati di vendita che in SBE conoscono benissimo. E' sufficiente guardare il trend delle vendite. Anche perchè, nonostante tutte le innovazioni o i ripescaggi dal passato che si vogliono o che si cercano di proporre, se il fumetto non vende è tutto quanto perfettamente inutile. Poi è chiaro che si può, anzi si deve discutere (ed è giustissimo farlo, perchè in fondo lo leggiamo per questo motivo) su come Tex è cambiato nel tempo, su cosa si può fare per conquistare nuovi lettori e per non perderne di vecchi, perchè il mero dato delle copie vendute dipende anche (seppure non esclusivamente) dalla gestione della testata. Ma si può capire se c'è qualcosa che non va, e quindi se c'è qualcosa da cambiare, soltanto se si parte dal fondo, e cioè se si è a conoscenza del fatto che Tex stia continuamente perdendo lettori o meno.

  14. Sarà che in questo periodo sono critico verso tutto e tutti, però parto anche in questo caso dalla (enorme) nota dolente di questo albo, e cioè dalla colorazione. Se per l'inedito della serie regolare attualmente in edicola mi sono sentito, per la prima volta da quando leggo Tex, derubato a causa dei disegni (secondo me) pessimi di Font, per quanto riguarda questo secondo Color Tex mi sento ancora più derubato proprio per la colorazione, che è semplicemente imbarazzante e indegna. In una pubblicazione creata apposta per il colore, mi aspetto che proprio la colorazione sia eccelsa. Invece qui ci troviamo davanti a qualcosa che sembra uscito dai pastelli di un bambino delle elementari. Tinte piatte, monotone e monocromatiche, completamente uniformi, senza un minimo di profondit?... Poi ci sono sequenze tipo quella con il fuoco sul finire dell'albo, quando viene attaccato il campo di Imala, che sono davvero ridicole... Non è accettabile un livello così infimo su una collana creata apposta con il preciso scopo di valorizzare il colore. Non ci siamo proprio per niente: soprattutto perchè basta guardare il Color Fest di Dylan Dog per vedere quanta poca cura viene riservata al Color Tex. E io, come lettore, mi sento davvero preso in giro. Per il resto la storia mi è sembrata davvero buona, soprattutto perchè perfettamente dosata nelle 160 pagine e perchè è tutto al posto giusto: Carson e Tex in ottima forma, un piacevole ritorno di Gros Jean, una banda di criminali degna di questo nome e una sceneggiatura che mi è parsa veramente ben fatta. Belli anche i disegni di Cossu: un p? diversi dal solito, ma che secondo me si adattano bene con il colore, anche se sono convinto che avrebbero comunque reso molto di più con il solito bianco e nero, soprattutto per come tali disegni sono stati colorati. La storia si merita un bell'8, così come i disegni, ma la colorazione è rivoltante.

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