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TWF - Tex Willer Forum

Carlo Monni

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Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Furono una necessità inevitabile. Il contratto con il distributore prevede che l'editore consegni un determinato albo alla data stabilita altrimenti lo paga lo stesso o comunque paga una penale. Per evitarlo gli editori piuttosto mandano in edicola una ristampa che mal che vada non rappresenterà una perdita secca. Nel caso specifico fu il disegnatore Mario Milano a sforare ripetutamente le scadenze. Per il settembre 2017 la SBE approfittò della coincidenza del centenario della nascita di Galep per mandare in edicola "Gli sterminatori" nella veste per cui era stato originariamente pensato. Nel settembre 2019 il problema si ripresentò e stavolta toccò rimontare in fretta e furia "A sud di Nogales". Nel febbraio 2020 il cartonato fu invece sostituito dal Texone di Villa fortunatamente pronto Per il resto, non ti basare esclusivamente sui consigli e di conseguenza sui gusti altrui, ma decidi con la tua testa, Da quello che credo di aver capito, tu dovresti essere piuttosto tradizionalista e quindi c'è una probabilità abbastanza alta che molti non incontrino il tuo gradimento a causa anche dell'impostazioni grafica non bonelliana, ma secondo me valgono il tentativo.
  2. Carlo Monni

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Che la sceneggiatura sia berardiana, almeno nelle intenzioni, credo che sia indiscutibile. Che sia una delle migliori dell'intera saga è, invece, molto discutibile.
  3. Carlo Monni

    [04] L'eroe Del Messico

    Premesso che la penso come te e non solo sui fumetti mi auguro che non sarai altrettanto severo co, la nuova versione che vedremo su Tex Willer tra un annetto circa e che sarà ambientata nel 1860 durante la Guerra della Riforma, quindi non potrà avere telefoni. La cosa non mi tange. Le retcon di questo tipo sono frequentissime nella narrativa di genere e non ho problemi ad accettarle. La versione originale la posso rileggere quando voglio.
  4. Carlo Monni

    [Tex Willer N.50/55] Il passato di Cochise

    Certo che sì perché Juan Cortina è un personaggio storico ed è morto nel 1894, ma la cosa non mi dà alcun fastidio. Mi ha forse rovinato la lettura di "Pinkerton Lady" sapere che Lincoln non sarebbe morto nel 1858? La risposta è no. Sei tu che ti poni troppi problemi secondo me.
  5. Attento a non giudicare affrettatamente. La risoluzione sullo schermo di un computer o cellulare può essere ingannevole. Io sospendo il mio giudizio finché non avrò l'albo tra le mani.
  6. Vi ringrazio per la gentilezza e la solidarietà Io cerco sempre di essere equilibrato e soprattutto di non offendere anche perché si può benissimo evitare di farlo quando si esprime la propria opinione quindi perché non farlo. Confesso poi di non capire perché se dici che una storia ti è piaciuta allora sei allineato o peggio ancora un lecchino. Se il Tex attuale mi piace perché non dovrei dirlo? Trent'anni fa avevo deciso che il n. 400 sarebbe stato l'ultimo numero che avrei comprato e la sua lettura non bastò da sola a farmi cambiare idea, ma nel 401 iniziava una storia di Canzio, autore che apprezzavo e raramente mi aveva deluso, poi ci sarebbe stata una storia di Medda e la curiosità mi spinse a comprare anche i numeri successivi. Infine arrivò "Il passato di Carson" e fu una folgorazione. Sono rimasto un lettore sopportando perfino il ritorno di Nizzi ed eccomi ancora qui per la vostra gioia . Ora non esagerare che mi fai arrossire. Tu, a cui era diretta, hai capito che la mia era una battuta, ma altri, uno in particolare, si sono sentiti in dovere di intervenire in modo anche offensivo . In ogni caso, avevo ragione: le due storie , più la seconda che la prima a dire il vero, mi sono tutto sommato piaciute ed anche se ha indubbiamente avuto performance migliori, Saudelli non è stato affatto male.
  7. Carlo Monni

    [Tex Willer N.50/55] Il passato di Cochise

    Ho incontrato gente convinta che fosse assolutamente vietato avere rapporti sessuali con minorenni e rimaneva sbalordita quando gli dicevo che non era vero. In Italia fino alla riforma del diritto di famiglia del 1975 l'età minima per sposarsi per una donna era 14 anni e scendeva a 12 in casi particolari. Indovina qual era il più frequente, per non dire l'unico, di questi casi particolari? E parliamo di 49 anni fa, io avevo già 17 anni, non del medioevo. Personalmente, penso che nel fissare l'età del consenso a 14 anni, prevedendo alcune specifiche eccezioni sia verso l'alto che verso il basso, il legislatore italiano abbia fatto una scelta tutto sommato realistica.
  8. Le due cose non sono incompatibili, sai? Questa è una cosa che sospetto da tempo. Ti sei mai fermato a pensare che forse li meriti ? Già non mi è andato giù che con il tuo atteggiamento hai spirito Boselli ad abbandonare il forum, ma potevo anche passarci sopra, poi però mi hai insultato personalmente insinuando che i miei giudizi e pareri siano orientati in un certo modo per compiacere la redazione e questo non lo tollero né da te né da chiunque altro. Non avrai commenti dispregiativi da me, perché, semplicemente, non ne avrai più. Non mi metterò più al tuo livello. E con questo chiudo.
  9. Carlo Monni

    [Tex Willer N.50/55] Il passato di Cochise

    Un chiarimento da avvocato giusto perché ci sono molti equivoci di terminologia e non solo al riguardo: per pedofilia si intende l'attrazione sessuale nei confronti di soggetti che non hanno ancora raggiunto la pubertà ovvero hanno un'età sicuramente non superiore ai dieci anni, massimo 12. La nostra legislazione, ad esempio, prevede espressamente un'aggravante specifica per chi compie atti sessuali su un minore di anni dieci. L'età per il consenso ad atti sessuali è quasi dovunque nel mondo inferiore alla maggiore età. In Italia è fissata a 14 anni . Quindi Tex non sarebbe un pedofilo in ogni caso Ehm... ti ricordo che nello Speciale Tex Willer "Minstrel Show " ambientato nel 1866, Tex dice a fine storia che ha un famiglia in Arizona e non vede l'ora di tornare da loro. Loro, chiaro?
  10. Carlo Monni

    Il Pugno Di Tex A Carson...

    Attenzione, però a non fare confusione: ogni autore, e non parlo solo di Tex o di fumetti, ha un suo stile personale, un modo di scrivere che è suo proprio. Riguarda il modo di costruire le scene, l'uso di certe parole piuttosto che altre e così via. Nolitta, ad esempio, seguiva il protagonista in soggettiva. La storia si sviluppava seguendo il suo punto di vista quasi fosse una narrazione in prima persona e questo vale praticamente per tutto ciò che ha scritto. G.L. Bonelli preferiva un montaggio alternato in cui veniva mostrato anche il punto di vista di altri personaggi, cattivi compresi. Nessuno dei due metodi è di per sé migliore dell'altro ed entrambi si possono tranquillamente applicare a Tex perché non riguardano la sua caratterizzazione. Se il personaggio, in questo caso Tex, è rispettato e non stravolto, a me personalmente imposta poco o nulla del modo in cui la storia è narrata. Può anche essere il diario della maestrina del villaggio per quanto mi riguarda. Né Boselli né Ruju scrivono come G.L. Bonelli, ma questo non è importante finché quello che scrivono è Tex.
  11. Mio padre era juventino, ma non fanatico. Era un appassionato di sport e da giovane ha perfino giocato a calcio ed a rugby da dilettante. In seguito ha fatto l'arbitro in serie C e D ed il guardialinee in B e forse anche in A fino ai primi anni 60. Stando a quanto mi ha raccontato, mollò in polemica con la commissione di designazione degli arbitri perché promuoveva solo i suoi favoriti. Ho sorriso amaro pensando a cosa avrebbe detto se fosse stato ancora vivo quando scoppiò lo scandalo delle designazioni arbitrali. Era forse il più grande esperto di calcio che abbia mai conosciuto oltre che un incredibile conoscitore della geografia. Sarà per quello che ho sviluppato una notevole idiosincrasia sia per l'uno che per l'altra=Da lui ho comunque il metodo e l'ho applicato ai fumetti ed alla Storia. E dopo questo sfogo autobiografico, perché non torniamo in topic?
  12. Carlo Monni

    Razzie Awards texiani - Commenti

    Lo escluderei. Era abbastanza evidente che Sergio si riferiva ai tre big della Universo.
  13. Il calcio non mi ha mai interessato.
  14. Carlo Monni

    Razzie Awards texiani - Commenti

    D'Antonio fu contattato per ben due volte. La prima quando stava finendo la Storia del West, quindi intorno al 1980, e la seconda nel 1984 alla chiusura di Bella e Bronco. Entrambe le volte rifiutò perché convinto che Tex non fosse nelle sue corde. Una ventina di anni dopo si rese conto di essersi sbagliato, ma purtroppo il destino aveva deciso che era ormai troppo tardi. Più di una volta, lo sai, mi sono chiesto cosa vi siamo persi. L'ultima volta che ho incontrato Sergio Bonelli, nella tarda primavera del 2011a Bergamo in un incontro con il pubblico a cui partecipavano anche Boselli e Civitelli, lui rivelò che all'epoca in cui suo padre ebbe i primi guai di salute e si pensò di affiancargli un altro sceneggiatore lui suggerì uno degli sceneggiatori del Monello ed Intrepido. Io pensai istintivamente a Luigi Grecchi e lo dissi, ma Sergio replicò che era uno degli altri due, ma non ricordava quale. I due in questione, per chi non lo sapessero, erano Angelo Saccarello ed Antonino Mancuso. Sergio disse anche che suo padre bocciò la proposta perché, a suo dire, gli sceneggiatori in questione erano troppo abituati a scrivere storie di 13 pagine circa e non si sarebbero trovati bene a scrivere storie lunghe.
  15. Come avevo previsto, alla fine questo Magazine non mi è dispiaciuto. La storia principale è carina. Nulla di eccezionale intendiamoci, ma si lascia leggere piacevolmente. Da avvocato ho storto un po' il naso sulla scena in tribunale, ma è un peccato veniale tutto sommato. Molto buona la storia di Boselli che introduce ufficialmente i vampiri anche su Tex. Sviluppo prevedibile? Certo, ma non per questo meno interessante almeno per me. Capitolo disegni : Saudelli è... Saudelli. Chi apprezza il suo stile lo apprezzerà anche qui. Chi non lo digerisce, non sarà soddisfatto. A me non è dispiaciuto ed io non sono tra i suoi grandi fan. Bocci è bravissimo come sempre .
  16. Io lo sono sempre, ma essere critico non significa non apprezzare mai quello che si legge. Qesta è un'offesa bella e buona. Mette in dubbio, se non peggio, la mia onestà intellettuale e lo trovo assolutamente intollerabile. Hai decisamente perso qualsiasi stima avessi nei tuoi confronti. Sono serissimo e molto arrabbiato sia chiaro. E qui finisco per non dire cose di cui poi potrei pentirmi.
  17. Quante storie per una battuta.
  18. Non l'ho ancora letto, ma se i precedenti contano qualcosa, visto il tuo giudizio, ho la sensazione che mi piaceranno entrambe le storie.
  19. In un suo intervento di qualche tempo fa Boselli disse che Tex Willer vendeva circa la metà di Tex e che tutte le uscite diverse dalla serie regolare sommate insieme arrivavano al doppio della stessa, quindi la tua stima sarebbe molto bassa.
  20. All'epoca, lo sai bene anche tu, non c'era altra scelta perché Galep non aveva potuto rispettare le scadenze, ma l'albo doveva comunque uscire. Per lo stesso motivo fu ripescata dal cassetto, dove era finita per ignoti motivi, una storia in tre albi (sempre a striscia ovviamente) disegnata da Uggeri che sarebbe dovuta uscire prima de "Il tranello" tanto è vero che è citata nell'albo "L'orma della paura" la cui didascalia iniziale recita: "Di ritorno dalle Montagne Lucenti ..." Quanto ai motivi per cui Galep saltò ben sei settimane io ho sentito due versioni: secondo la prima si era ammalato, mentre secondo un'altra si era sposato ed era partito in viaggio di nozze.
  21. Disegnare in digitale significa solamente che non si usa la carta, ma la mano è sempre umana.
  22. Carlo Monni

    Chi volete sui prossimi Texoni?

    Non hai più bisogno di sperare: Boselli l'ha già annunciato anche se bisognerà aspettare almeno tre anni perché Piccinelli possa iniziare a disegnarlo a causa dei suoi attuali impegni. Probabilmente lo vedremo nel 2029 o 2030
  23. Carlo Monni

    Chi volete sui prossimi Texoni?

    Non è colpa di Boselli se non ci sono quasi più disegnatori esterni disposti a realizzare un Texone. Ogni tanto ne capita uno, come Palumbo quest'anno, ma è sempre più raro. Per quel che vale, io candiderei Barison e Bertolini.
  24. Carlo Monni

    [Tex Willer N.61/63] Il palo della morte

    Questa cosa dell'abbigliamento per me è ridicola... Devi prendertela con Galep, è stato lui a fare la camicia in quel modo nei primi sei albi a striscia. Tu che ti alteri per minimi cambiamenti come se fossero chissà che retcon, dovresti apprezzare questa fedeltà grafica. Tranquillo, con il numero 66 le frange spariranno.
  25. Carlo Monni

    [Tex Willer N.61/63] Il palo della morte

    L'ovvietà era riferita a questa mia frase: Tex porta la camicia a frange dall'inizio della serie e continuerà a portarla fino alla fine della storia della Mano Rossa. Che abbia quella camicia non significa nulla, quindi.
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