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Carlo Monni

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Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Mio padre era juventino, ma non fanatico. Era un appassionato di sport e da giovane ha perfino giocato a calcio ed a rugby da dilettante. In seguito ha fatto l'arbitro in serie C e D ed il guardialinee in B e forse anche in A fino ai primi anni 60. Stando a quanto mi ha raccontato, mollò in polemica con la commissione di designazione degli arbitri perché promuoveva solo i suoi favoriti. Ho sorriso amaro pensando a cosa avrebbe detto se fosse stato ancora vivo quando scoppiò lo scandalo delle designazioni arbitrali. Era forse il più grande esperto di calcio che abbia mai conosciuto oltre che un incredibile conoscitore della geografia. Sarà per quello che ho sviluppato una notevole idiosincrasia sia per l'uno che per l'altra=Da lui ho comunque il metodo e l'ho applicato ai fumetti ed alla Storia. E dopo questo sfogo autobiografico, perché non torniamo in topic?
  2. Carlo Monni

    Razzie Awards texiani - Commenti

    Lo escluderei. Era abbastanza evidente che Sergio si riferiva ai tre big della Universo.
  3. Il calcio non mi ha mai interessato.
  4. Carlo Monni

    Razzie Awards texiani - Commenti

    D'Antonio fu contattato per ben due volte. La prima quando stava finendo la Storia del West, quindi intorno al 1980, e la seconda nel 1984 alla chiusura di Bella e Bronco. Entrambe le volte rifiutò perché convinto che Tex non fosse nelle sue corde. Una ventina di anni dopo si rese conto di essersi sbagliato, ma purtroppo il destino aveva deciso che era ormai troppo tardi. Più di una volta, lo sai, mi sono chiesto cosa vi siamo persi. L'ultima volta che ho incontrato Sergio Bonelli, nella tarda primavera del 2011a Bergamo in un incontro con il pubblico a cui partecipavano anche Boselli e Civitelli, lui rivelò che all'epoca in cui suo padre ebbe i primi guai di salute e si pensò di affiancargli un altro sceneggiatore lui suggerì uno degli sceneggiatori del Monello ed Intrepido. Io pensai istintivamente a Luigi Grecchi e lo dissi, ma Sergio replicò che era uno degli altri due, ma non ricordava quale. I due in questione, per chi non lo sapessero, erano Angelo Saccarello ed Antonino Mancuso. Sergio disse anche che suo padre bocciò la proposta perché, a suo dire, gli sceneggiatori in questione erano troppo abituati a scrivere storie di 13 pagine circa e non si sarebbero trovati bene a scrivere storie lunghe.
  5. Come avevo previsto, alla fine questo Magazine non mi è dispiaciuto. La storia principale è carina. Nulla di eccezionale intendiamoci, ma si lascia leggere piacevolmente. Da avvocato ho storto un po' il naso sulla scena in tribunale, ma è un peccato veniale tutto sommato. Molto buona la storia di Boselli che introduce ufficialmente i vampiri anche su Tex. Sviluppo prevedibile? Certo, ma non per questo meno interessante almeno per me. Capitolo disegni : Saudelli è... Saudelli. Chi apprezza il suo stile lo apprezzerà anche qui. Chi non lo digerisce, non sarà soddisfatto. A me non è dispiaciuto ed io non sono tra i suoi grandi fan. Bocci è bravissimo come sempre .
  6. Io lo sono sempre, ma essere critico non significa non apprezzare mai quello che si legge. Qesta è un'offesa bella e buona. Mette in dubbio, se non peggio, la mia onestà intellettuale e lo trovo assolutamente intollerabile. Hai decisamente perso qualsiasi stima avessi nei tuoi confronti. Sono serissimo e molto arrabbiato sia chiaro. E qui finisco per non dire cose di cui poi potrei pentirmi.
  7. Quante storie per una battuta.
  8. Non l'ho ancora letto, ma se i precedenti contano qualcosa, visto il tuo giudizio, ho la sensazione che mi piaceranno entrambe le storie.
  9. In un suo intervento di qualche tempo fa Boselli disse che Tex Willer vendeva circa la metà di Tex e che tutte le uscite diverse dalla serie regolare sommate insieme arrivavano al doppio della stessa, quindi la tua stima sarebbe molto bassa.
  10. All'epoca, lo sai bene anche tu, non c'era altra scelta perché Galep non aveva potuto rispettare le scadenze, ma l'albo doveva comunque uscire. Per lo stesso motivo fu ripescata dal cassetto, dove era finita per ignoti motivi, una storia in tre albi (sempre a striscia ovviamente) disegnata da Uggeri che sarebbe dovuta uscire prima de "Il tranello" tanto è vero che è citata nell'albo "L'orma della paura" la cui didascalia iniziale recita: "Di ritorno dalle Montagne Lucenti ..." Quanto ai motivi per cui Galep saltò ben sei settimane io ho sentito due versioni: secondo la prima si era ammalato, mentre secondo un'altra si era sposato ed era partito in viaggio di nozze.
  11. Disegnare in digitale significa solamente che non si usa la carta, ma la mano è sempre umana.
  12. Carlo Monni

    Chi volete sui prossimi Texoni?

    Non hai più bisogno di sperare: Boselli l'ha già annunciato anche se bisognerà aspettare almeno tre anni perché Piccinelli possa iniziare a disegnarlo a causa dei suoi attuali impegni. Probabilmente lo vedremo nel 2029 o 2030
  13. Carlo Monni

    Chi volete sui prossimi Texoni?

    Non è colpa di Boselli se non ci sono quasi più disegnatori esterni disposti a realizzare un Texone. Ogni tanto ne capita uno, come Palumbo quest'anno, ma è sempre più raro. Per quel che vale, io candiderei Barison e Bertolini.
  14. Carlo Monni

    [Tex Willer N.61/63] Il palo della morte

    Questa cosa dell'abbigliamento per me è ridicola... Devi prendertela con Galep, è stato lui a fare la camicia in quel modo nei primi sei albi a striscia. Tu che ti alteri per minimi cambiamenti come se fossero chissà che retcon, dovresti apprezzare questa fedeltà grafica. Tranquillo, con il numero 66 le frange spariranno.
  15. Carlo Monni

    [Tex Willer N.61/63] Il palo della morte

    L'ovvietà era riferita a questa mia frase: Tex porta la camicia a frange dall'inizio della serie e continuerà a portarla fino alla fine della storia della Mano Rossa. Che abbia quella camicia non significa nulla, quindi.
  16. Carlo Monni

    [Tex Willer N.61/63] Il palo della morte

    A meno che non sia diversamente specificato o chiaramente ricavabile dal contesto , le storie sono sempre ambientate nel momento in cui sono pubblicate. Quando sono state scritte e disegnate è in genere assolutamente irrilevante. C'è un dialogo, una didascalia, un qualsiasi particolare che faccia pensare che la storia sia ambientata intorno ai primi numeri? No, quindi si colloca dopo la precedente o prima della successiva . Scusa l'ovvietà.
  17. Dipende da Mastantuono: quanto gli manca a finire? Magari la prima parte esce già a dicembre o dovremo aspettare il 2025?
  18. Visto che l'albo era già disponibile il primo novembre a Lucca e che Ambrosini è morto proprio il primo novembre, direi che la risposta sia ovvia.
  19. Tutti bei discorsi... come reagirete quando tra non molto sulla serie regolare ad opera di Boselli e Mastantuono appariranno Juan Cortina nonché, a quanto sembra, anche Pedro e Miguel? Che ne sarà delle vostre teorie?
  20. Carlo Monni

    [Tex Willer N.61/63] Il palo della morte

    Nella presentazione della serie si faceva espressamente riferimento oltre che a Brindisi e De Angelis, anche a Valdambrini, Giardo, Atzori e Zaghi. passiamo, quindi dire con ragionevole certezza che le prime storie da loro disegnate risalgono a quel periodo quantomeno come inizio dei lavori, diciamo.
  21. Carlo Monni

    [Tex Willer N.61/63] Il palo della morte

    In che senso? Come inizio della sceneggiatura risale al 2018
  22. Per ora solo poche parole; non sono assolutamente d'accordo.
  23. Mi permetto solo un paio di osservazioni: 1) Rock Spring in Texas non esiste e non è mai esistita . Esiste una una Rocksprings fondata nel 1891 che non ha nulla a che vedere con la Nueces Valley da cui è anche abbastanza lontana. 2) lo sceriffo ha un ruolo che definire marginale è già tanto e la sua sostituzione con lo Sceriffo della Nueces County non ha il minimo riflesso nella storia. Una retcon minore rispetto ad altre fatte dallo stesso Bonelli.
  24. Carlo Monni

    Chi volete sui prossimi Texoni?

    Boselli ovviamente. Lo ha detto lui stesso nel recente video con Piccinelli Credimi: Pedro Mauro disegna abitualmente molto meglio.
  25. Carlo Monni

    [Tex Willer N. 37/40] Il Mio Amico Hutch

    Meglio che ti ci abitui perché è un classico che si ripete dall'inizio della serie e si ripeterà ancora e ancora.
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