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capitano mendoza

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  1. capitano mendoza

    Domande A: Claudio Villa

    Ciao Claudio. In questi giorni ho copiato una tavola di Ticci dal Tex 500, e ora la cerco di inchiostrare con pennino e pennello. Ora, io ho un dubbio, e mi posso rivolgere solo a te:riguardo al pennino, è normale andare a ficcarlo nella boccetta di china ogni due secondi?Perchè io faccio un tratto, e poi non scrive più. Vorrei sapere se è normale, o sono io che sbaglio qualcosa (molto probabile). Spero di non essere troppo seccante con le mie solite domande tecniche.
  2. capitano mendoza

    Della Decadenza Di Galep

    Beh, Paco, questo dipende. Dipende con che tipo di lettori si devono confrontare i disegnatori. Se si confrontano con lettori poco attenti, che guardando solo di sfuggita la copertina, allora possono puntare, come dici tu, sull'effetto di insieme della composizione. Ma se i lettori hanno un minimo di attenzione, come sicuramente molti texiani avranno, allora il disegnatore devi curare di più i particolari, per far piacere la sua opera al pubblico. E questo è uno dei motivi per cui Ticci, per esempio, viene considerato da molti il più grande disegnatore apparso su Tex in tutti i 62 anni di storia del ranger. Ma naturalmente questo è il mio punto di vista.
  3. capitano mendoza

    Della Decadenza Di Galep

    Sono d'accordo con questo che hai detto, e, ha conferma delle tue parole: Questa è un'alternativa alla cover "La Danza Del Fuoco", Tex N. 160. E in effetti questo albo è stato pubblicato nel periodo forse di maggiore ispirazione di Galep, però la gamba di Tex rispetto al corpo è molto sproporzionata!
  4. Altro capolavoro di Villa sotto il profilo grafico ?, senza dubbio,?La Tigre Nera?. è il Luglio del 1992, quando arriva in edicola questo nuovo personaggio, nato dalla penna di Nizzi, e della matita, naturalmente, del disegnatore comasco. Il cattivo di turno, appunto la Tigre Nera, alias il Principe Sumankan, viene rappresentato magnificamente da Claudio Villa: Come si può vedere da questa vignetta, Villa è riuscito a dare questo aspetto sinistro, misterioso, a questo personaggio. Sono da brividi le orecchie a punta e gli occhi. Gli occhi, soprattutto, che non fanno trasparire emozioni di nessun tipo, contribuiscono a rendere la Tigre Nera un personaggio spietato e privo di qualsiasi sentimento. Ed eccoci arrivati a questa scena da brividi, oserei dire horror, di cui mostrer? la vignetta più significativa. Infatti, Villa dimostra tutta la sua bravura nel rappresentare le emozioni e gli stati d'animo dei personaggi. Ed, in questo caso, è bravissimo a rappresentare la disperazione che prova Jean Morel, perchè, in un certo senso, avverte che la sua ora è arrivata, che si è andato a cacciare in un vicolo cieco, da dove ormai non può più uscire. Questo vicolo cieco ha un solo nome: ?La Tigre Nera?! Ed ecco, infatti, dopo sole quattro vignette, Jean, si ritrova faccia a faccia con il suo incubo, ed è così che Villa, in un particolare stato di grazia, ci mostra la faccia di Morel, letteralmente disperato: Qui, in questa vignetta, in questo intenso primo piano, ci sono tutti i particolari, i quali, messi insieme, danno un'espressione perfetta: gli occhi spalancati, il leggero allargamento delle narici, le sopracciglia che si alzano, e i muscoli della testa in tensione, ci mostrano un Morel che è arrivato ad un livello di paura e di disperazione estremi, perchè sa che ormai, per lui, non c'è più niente da fare. Ma non solo le espressioni, rendono questa storia un capolavoro grafico. Infatti contribuiscono anche le ottime caratterizzazioni degli ambienti da parte di Claudio Villa. Ed, in particolare, è degna di nota ?la reggia? (come la definisce lo stesso Tex) del Principe Sumankan. Il pavimento lucido, i bracieri, e il trono, rendono il covo della setta un luogo misterioso, degno di un cattivo come La Tigre Nera. Questi disegni di Villa possono avere un solo voto: 10 e lode! Grazie, Claudio?
  5. L'ho letta pochi giorni fa sul TuttoTex. Devo ammettere che, dando prima una piccola sfogliata ai due albi, non mi aspettavo molto da questa storia, in quanto composta da solo 1 albo e mezzo. Quindi, quando ho iniziato a leggere, non avevo molte pretese, il che mi ha reso la storia ancora più piacevole, perchè nel vedere cosa è riuscito a fare Boselli in poco spazio mi sono davvero meravigliato. Ma il fatto è che quel poco spazio è stato quello di cui Boselli necessitava, n° più n° meno, il che è un'ulteriore prova del fatto che se gli autori godono dello spazio da loro richiesto, possono sfornare veramente delle buone storie. Ora, comunque, torniamo alla storia. Il personaggio su cui ruota tutta la vicenda, ?, chiaramente, Narvaez, questo capo così cruento e spietato, tanto da far paura ai suoi uomini( il che mi ricorda la Tigre Nera, non trovate?). Ed è stato bello vedere la reazione di Tex di fronte a tanta crudeltà, dimostrandosi quasi un'entit? superiore, irraggiungibile, tanto da spaventare Narvaez, precisamente in questa scena: Ed ecco la reazione di Narvaez: Si noti questa espressione di stupore di Narvaez, il quale ormai credeva già di aver trionfato su Aquila della Notte, ed è qui, proprio in questa sequenza, che Narvaez, a mio modo di vedere, capisce che Tex gli è troppo superiore, per poterlo battere. E da qui, poi il duello breve, e completamente dominato da Tex, ai danni di Narvaez. In quanto ai disegni di Marcello, non sono n° dei capolavori, ma non sono nemmeno troppo brutti: godibili. Riguardo le copertine, invece, sono, come al solito, molto belle, sia quella di è Terra di Confine? e sia quella di ?Il Diavolo della Sierra?. In breve: Soggetto e sceneggiatura: 8. Disegni: 7 e mezzo. Per un totale di: 8.
  6. Io non accetterei minimamente dei cambiamenti radicali nella fisionomia dei pards, perchè grazie a quelle determinate caratteristiche assunte negli anni, sono riconoscibili. Un Kit Carson senza i baffi e il pizzetto, per esempio, non sarebbe più Kit Carson. Quindi, io non accetterei questo genere di cambiamento. Più che altro, accetterei una piccola evoluzione dei 4 pards, questo sè. Per esempio, come dice Sam, accetterei un Kit Willer più cresciuto, o magari qualche ruga in più sul volto di Kit Carson. D'altronde, lo stesso Tex è cresciuto, sotto la matita di Galep. Basti confrontare il Tex delle vignette de "La mano rossa", con la copertina del Tex gigante in questione. Le vignette e la cover si passano più o meno una decina di anni. E in effetti, in copertina, vediamo un Tex più maturo.
  7. Ed ecco, come promesso, altre vignette comiche: anche questa volta, le ho tratte da una storia sempre di Nizzi e Villa, ma si tratta di "La Congiura". Iniziamo con la prima: Tex e Carson vanno da Sam Brennan, per poter ricevere dei documenti falsi, in modo che possano entrare nel carcere a liberare Barbanera. Ecco il momento in cui Sam "crea" i documenti falsi: E poi, c'è un'altra scena, anch'essa molto divertente: E invece, soltanto tre pagine più avanti: Questi siparietti tra i due pards, che Nizzi metteva nelle sue storie, possono avere solo un aggettivo: Divertentissimi haha .
  8. capitano mendoza

    Domande A: Claudio Villa

    Ciao Claudio. Potresti farci il solito resoconto sulle copertine in lavorazione?Inoltre, ho una domanda, alla quale, naturalmente, sei liberissimo di non rispondere:nei giorni passati, nella discussione riguardante "La Tigre Nera" (la storia tua e di Nizzi) , si è discusso sulla plausibilt? della scena che vede Tex che viene battuto dai due guardiani della Tigre Nera. Tu che ne pensi al riguardo?Secondo te ci può stare che Tex venga sovrastato così?
  9. Riporto in vita questo topic molto divertente, postando due immagini spassosissime tratte dalla storia "La Tigre Nera", di Villa e Nizzi: La prima, famossissima direi, è la scena in cui Tex e Carson arrivano in teatro per parlare con MacParland, e Carson , per curiosità, va a vedere un p? di spettaccolo, ed ecco la sua reazione: Mentra la seconda vignetta, e la scena che precede l'entrata dei due pards nel covo della setta, in cui Tex dimostra di sapere come convincere il suo amico, conoscendolo alla perferzione: A domani per altre vignette!
  10. capitano mendoza

    Domande A: Claudio Villa

    Ciao Cluadio. Per le copertine dei Tex di Repubblica, ti concedono più libertà, e quindi di fare meno tentativi, vista l'enorme quantit? che ne devi sfornare al mese (4?) ?
  11. Sicuramente, un altro caso in cui si vede un Tex "perdente", è la recente storia "Little Bighorn", la quale ancora, mi sembra, non è stata citata da nessuno. Infatti, in questa storia vediamo un Tex che alla fine perde, perchè non raggiunge il suo scopo di far ragionare Custer, il quale, senza pensarci due volte, si butta in battaglia contro gli indiani, pur essendo in inferiorit? numerica. Ed in seguito a questa inferiorit?, il generale subisce un'inesorabile sconfitta. In generale, a mio modo di vedere, la sconfitta per Tex è iniziata quando è diventato capo dei Navajos, perchè alla fine sappiamo già che perder?, sappiamo già che non riuscir? a far prevalere i diritti degli indiani. Però il coraggio che il ranger ha dimostrato facendo questa scelta, la scelta di stare con i più deboli, fa di lui un vero eroe. Quindi per questo motivo, sono assolutamente d'accordo con chi sostiene che queste sconfitte esaltino la figura del ranger.
  12. capitano mendoza

    [382/384] La Tigre Nera

    Si, ma infatti io non dico che Tex debba maltrattarli come fa di solito con tutti i cattivi, ma almeno che lo scontro sia equilibrato. Per farti un esempio, guarda lo scontro tra Tex e Leòn, in "Le Campane Di San Rafael": Leòn è pure lui un bestione, ma lo scontro è equilibrato. Invece, questa volta non lo è. Infatti, come hai detto anche tu stesso, Tex si libera del gigante solo tramite un colpo basso. Secondo me, GLB, una scena (due scene) del genere non l'avrebbe mai messa. E infatti non mi ricordo che nelle sue numerossissime storie ci sia una scena in cui Tex, a cazzotti, venga battuto. Almeno così è come la vedo io, poi ci sono gusti e gusti .
  13. capitano mendoza

    [382/384] La Tigre Nera

    In questi ultimi giorni ho riletto la storia, e devo dire che è di una bellezza quasi unica. Bellezza che deriva dal fatto che ci sono tutti gli elementi texiani che formano un tutt'uno. C'è l'ironia, l'indagine, le scazzottate, le sparatorie, e anche un po' di horror, come giustamente sottolinea Luca Raffaelli nel Tex di Repubblica N. 154. L'ironia si vede almeno in due scene: In quella iniziale, in cui i due pards arrivano in teatro, vediamo un Kit Carson spassosissimo. Poi, c'è dell'ironia anche nella scena in cui Tex e Carson stanno per entrare nel covo della setta, in cui Tex dimostra di conoscere alla perfezione il suo pard. Io ne ho citato solo due, ma, naturalmente, ce ne sarebbero molte altre. L'indagine, è tutta la prima parte della storia, ed è questo tipo di Tex che piace a me: il Tex che per arrivare ai risultati voluti usa la testa, e anche un po' di fortuna, come quando trova il fazzoletto di Morel nello studio del notaio Madison. Le scazzottate e le sparatorie, beh, quelli sono degli elementi che non possono mancare in Tex (o almeno non dovrebbero mancare). E quindi siamo nella norma. Però l'azione che vi è nel covo della setta è davvero strepitosa, con quelle trappole davvero infernali, e Tex e Carson, che, superandole, dimostrano la loro enorme caparbietà. L'horror, secondo me, è l'elemento in più che appassiona il lettore, grazie anche ai disegni di Villa, che ci riesce quasi a mettere nei panni, per esempio, di Morel, quando, quest?ultimo, va dal notaio Madison, e suda come una fontana. Ed è qui che i disegni di Villa svolgono un ruolo importantissimo. Infatti, il Maestro (con la M maiuscola ), riesce a rendere alla perfezione lo stato d'animo del povero Jean. In definitiva, se fosse solo per questo (ironia, indagine, etc.), la storia riceverebbe da me un bel 10. Ma c'è una scena che proprio non mi è andata già: Tex e Carson che vengono battuti ampiamente dai due giganti (veramente troppo giganti). Io sono completamente d'accordo con chi dice che questa scena non è texiana, perchè in Tex, a mio modo di vedere, non esiste che i due pards vengano umiliati così! Quindi, invece di dare 10, do 9, però la storia resta ugualmente un capolavoro. Invece, per quanto riguarda i disegni di Villa, non dare 10 sarebbe un'eresia assoluta! P. S: io non avevo letto questo episodio, quando uscì "L'artiglio della Tigre", e quella la giudicai una buona storia, ma adesso capisco tutte le critiche nei confronti dell'ultimo ritorno della Tigre Nera, che con questa di Villa e Nizzi, non ne regge minimamente il confronto.
  14. Tex N. 161 "L'Antico Guerriero" La copertina prende spunto dalla vignetta sottostante: Come si può vedere, c'è qualche differenza tra cover e vignetta: Intanto nella copertina c'è solo Tex. Poi, il nostro eroe non porta il giubbotto. E, naturalmente l'inquadratura è diversa, infatti nella vignetta Tex è inquadrato da destra mentre nella cover da sinistra.
  15. Riguardo a "Little Bighorn", non scordiamoci di Giovanni Martini, un italiano originario di Salerno, realmente esistito! E su Wikipedia c'è scritto che è stato il primo sergente maggiore dell'esercito americano! Il Giovanni Martini di Ticci è abbastanza fedele a quello reale...
  16. Finalmente dico la mia su questa storia, che secondo me non è poi tanto male, visto e considerato anche il poco spazio che aveva Nizzi per sviluppare questo soggetto, cosa che, a quanto pare, non è stata considerata da qualcuno che ha postato interventi precedentemente. A mio modo di vedere, è proprio lo spazio ridotto che penalizza Nizzi, perchè il soggetto in sè è buono. E per questa mancanza di spazio, succede anche che i banditi sembrano essere degli stupidi ingenui. Un esempio lampante di questa ingenuità, si trova nella scena in cui Tex trova Bonner morto, ma esce tranquillamente dall'ufficio. Ed è qui che c'è la stupidit? del bandito. Infatti Baker, si chiede se qualcosa sia andato storto nell'eliminazione di Bonner, però non va a sincerarsi del reale svolgimento dei fatti. E perchè Baker non esce? Semplice, perchè non c'era lo spazio di infilare questa scena. E non perchè Nizzi non sa più sceneggiare Tex! L'unica cosa che secondo me Nizzi ha realmente sbagliato, è stata l'errata gestione di Kit Willer. Infatti, come già sottolineato da qualcuno in precedenza (mi sembra), questo non è il vero Kit Willer. Infatti, a mio modo di vedere, il vero kit Willer, non sarebbe stato ad ubbidire senza fiatare agli ordini del padre, anzi avrebbe fatto qualcosa di testa sua, comportandosi proprio come un ragazzo ingenuo e spericolato. Per quanto riguarda i disegni del grande Fusco è beh, che dire, il suo calo non è drastico come quello dell'ultimo Galep, però sono chiaramente visibili delle leggere sproporzioni dei corpi dei personaggi rispetto ai cavalli. Il che si nota però solo in alcune vignette. In generale, comunque, i disegni sono buoni. Invece, tralasciando la storia, direi che i dossier sono stati molto interessanti, e quello che ha catturato di più la mia attenzione, è stato ?Alba di Sangue?, quello che parla del massacro del ?Sand Creek?. Quindi, in poche parole: Soggetto: 7. Sceneggiatura:6. Disegni: 7. Dossier: 8.
  17. capitano mendoza

    Galleria Di Luca Vannini

    Questo Vannini è un buon disegnatore. Riesce a rendere molto bene il movimento nei suoi disegni, specialmente nell'ultimo postato. L'unica cosa che non mi convine molto è il volto di Tex e dei pards, ma è chiaro che se entrasse nello staff texiano, incomincerebbe a disegnare con continuit? i personaggi, e creerebbe un Tex tutto suo. PS.@corvo59: caspita, è vero! quella nuvoletta non l'avevo proprio notata. Che occhio!
  18. capitano mendoza

    Domande A: Claudio Villa

    Claudio, in questi ultimi tempi, per le cover ti stanno dando pure il titolo, o solo le vignette di riferimento?
  19. capitano mendoza

    Domande A: Claudio Villa

    Ciao, Claudio. A che copertina stai lavorando in questo momento?Hai già un'idea sulla cover del 600, o è troppo presto?
  20. Tex N. 160. "L'Assedio" La cover è chiaramente presa da 2 vignette: e anche: ?, a mio modo di vedere, una fusione delle 2 vignette, in quanto nella prima, c'è l'inquadratura simile alla cover, e cioè più "zoommata", mentre nella seconda sono i cavalieri che sono più vicini(come nella cover)...
  21. Dato l'abbandono di questa bella discussione, la riprendo io. Tex N. 131 "LA BANDA DEL FIUME" La copertina di Villa si può dire che è presa dalla seguente vignetta: Come si può vedere, al posto di Carson vi è Tex, mentre la posa del poveretto che prende la sberla è pressocch? la stessa... Claudio, immagino ti abbiano mandato questa vignetta come riferimento, dicendoti di mettere Tex al posto di Carson... confermi?
  22. Non so perchè, ma in questa cover Tex (di faccia) mi ricorda vagamente Pierce Brosnan...
  23. Molto bella la copertina (come al solito), anche se non mi convince troppo la colorazione del cielo e tre strati: viola, blu e giallo chiaro. Soprattutto il viola... Comunque molto ben fatta la figura di Tex. Comunque, già che ci sono, vorrei domandare al nostro Claudio Villa, come mai si è optato per questa colorazione del cielo.
  24. capitano mendoza

    Domande A: Claudio Villa

    Ciao Claudio, vorrei farti due domande:1) Nella tua lunga intervista contenuta nel libro della "Coniglio editore", metti in evidenza le varie differenze tra sceneggiatore e sceneggiatore, dicendo che qualcuno, tipo GLB, d' (dava) molte indicazioni al disegnatore(gli schizzi nelle vignette), altri un po meno. Ecco, tu preferisci avere questi schizzi molto sommari nelle vignette per avere già l'idea, o è troppo limitativo e non ti permette di dare sfogo alla fantasia?2) Ad ogni copertina e cartolina ricevi gli schizzi di Bonelli, o ricevi solo le vignette di riferimento?
  25. Io invece preferisco la cover che è stata scelta alla fine perchè da più l'idea che succeder? qualcosa di epico. Riguardo al punto esclamativo, bisognerebbe chiedere a Boselli.
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