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TWF - Tex Willer Forum

james

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  1. Però bisogna tenere presnete che Tex e Tiger hanno "consacrato" la loro vita alla memoria di due grandi amori (anche se, rileggendo le storie scritte da GL Bonelli, si resta un po' imbarazzati: a volte Tex sembra quasi "anaffettivo" verso Lilith) perduti drammaticamente. A volte, si potrebbe pensare che, se le cose fossero andate diversamente, Tex e Tiger si sarebbero ben presto "ritirati" a vita privata, con le rispettive famiglie. Ben diversa la situazione di Carson (ricordate la risposta di Carson alla domanda di Tex circa possibili spose indiane, nel n. 8?). Kit Carson si presneta come un uomo amantedell'avventura (nonostante i brontolii che - a volte in modo stucchevole ed eccessivo - gli vengono affibbiati). Carson è una specie di D'Artagna del Far West, un guascone dedito all'avventura, sempre per una buona causa, intendiamoci (e infatti è già eroe, quando Tex entra in scena), profondamente amante dell'azione e del combattimento. Non ha mai pensato di accasarsi, neppure nel pieno della passione per Lena (e, chissà, forse di qualche amore intenso precedente, non ancora raccontato), neanche quando la ritrova dopo 25 anni!
  2. james

    Chi ? Tiger Jack?

    Anche a me piace molto Tiger. E' un grande combattente ed è un vero "ponte" tra il mondo dei nativi e quello dei bianchi. Però, attenzione a dire che è al pari di Tex - e a volte anche di più - perchè in diversi albi gli avversari affermano che i due più pericolosi del quartetto sono Tex e Carson.
  3. james

    Se Si Chiudesse La Serie....

    Le possibilità sono molte. Oltretutto, si potrebbe immaginare storia "finale" come una sorta di speciale fuori serie. Una specie di sguardo sul futuro, tornando poi alla serie regolare. Alcuni esempi:1) primi del '900: la frontiera è oramai finita. Tex non è più agente della riserva. I 4 pards affrontano un'ultima epica battaglia, contro il nascente gangsterismo (un po' come nel film L'uomo dai sette capestri) o qualche altra minaccia per il popolo Navajo;2) stessa epoca: i pards si ritirano nella riserva, solo Kit Willer resta in attività, come ranger, ma agendo in un contesto diverso (automobili, cinema, mano nera, lotte sociali, ecc...);3) 1917: Kit Willer è diventato un ufficiale dell'esercito, ora è un colonnello, sui 50 anni, e partecipa alla Prima Guerra Mondiale. Durante gli orrori della guerra di trincea, Willer figlio ricorda le passate avventure sulle piste del West con Tex, Carson e Tiger, rievocando anche le loro ultime drammatiche imprese;4) 1910 circa, Kit Willer è stato assassinato a tradimento. Tex e Tiger, sui 65 anni, e Carson, con una decina di anni in più (opportunamente Boselli, nel romanzo, trona a ridurre la differenza di età, che era stata dilatata a 15 anni), stanno diventano l'ombra di quel che erano stati, oggetto di umiliazioni un tempo impensabili. Ma viene il tempo del riscatto: per contrastare un'atroce ingiustizia, oppure, per non deludere un giovane ammiratore che sperava di trovare gli stessi eroi della sua infanzia, ritrovano l'antico orgoglio e affrontano l'ultima battaglia, senza speranza. 5) stessa epoca: i 4 pards vengono invitati da Buffalo Bill a partecipare alle riprese di uno dei suoi film sul vecchio West. Ben presto la finzione diventa realtà. Dalla farsa, un po' umiliante, della recitazione, i vecchi combattenti devono riprendere le armi per affrontare una gang che spadroneggia nella zona.
  4. james

    [177/179] Fantasmi Nel Deserto

    I disegni di Nicol', secondo me, son piuttosto gradevoli. Le figure umane, in particolare, hanno una certa eleganza. Ecco, magari si potrebbe dire che i volti non sono molto espressivi. In più, Tex appare molto, molto giovane, mentre Carson, sembra il padre. La storia è ben costruita. Capisco le perplessit? sul finale, però nel complesso è una storia originale. E' stato già detto che prende spunto da fatti storici (che, tra l'altro, sono stati alla base anche di un bellissimo albo de La storia del West, con protagonista un giovane Bill Adams e l'iracondo piccolo scozzese di cui ora mi sfugge il nome). Nel apprendere i rimaneggiamenti dei testi, per ragioni di "opportunità" (per intenderci, il famigerato "politically correct"), devo dire che rimpiango i tempi in cui non vigeva la somma ipocrisia delle parole, imperante oggi."Muso rosso", "palla di neve", "muso di catrame", "muso giallo": vi sembrano epiteti improbabili in bocca a uomini in lotta con bande di indiani ostili (salvo, poi, difendere intere tribù dalle angherie dei bianchi), o a uomini in lotta con sette di negri o di cinesi. S?, allora il linguaggio era libero dagli onanismi moderni. Non esistevano i neri, ma i negri: ma quando mai il termine "negro" ha avuto un senso spregiativo, in italiano? Neglu ultimi anni, qualcuno, affetto da provincialismo acuto, deve aver orecchiato che negli Usa, il termine negro (comunque migliore di "nigger") aveva assunto una valenza spregiativa, in favore del neutro "black". Peccato che "negro" significhi esattamente "nero". Ora, però, chiudo: mi rendo conto che ho divata troppo.
  5. In poche parole, si tratta di una storia magistralmente disegnata e più che dignitosamente scritta e sceneggiata. Tra l'altro, torvo particolarmente interessanti tutti gli spunti che mettano in collegamento il mondo texiano con la vecchia Europa. Resta anche a me, come han detto Leo e Ymalpas, assolutamente incomprensibile la ragione per cui si è voluta far fare a Carson una tale figuraccia. Insomma, che Tex sia un po' più forte (non fosse altro che per l'età) è ragionevole, ma vedere Kit Carson atterrato senza fatica da un avversario, che poi viene invece sconfitto da Tex, lascia davvero l'amaro in bocca. E c'è da chiedersi perchè mai? E soprattutto, come fare a ristabilire un minimo di coerenza tra situazioni di questo tipo ed altre storie in cui il vecchio Kit sembra valere "quasi altrettanto" (cito una frase pronuciata da un lugubre segretario del boss di turno, mi pare che l'abo sia Mexico o Il sicario)?Ripeto, se si vuole evidenziare che nello scontro fisico Tex supera Carson, non occorre sbattere in faccia al lettore una tale "disfatta" del secondo, a fronte della (scontata) vittoria del primo. Ultima nota curiosa, in un'altra storia, precednete al 400, sempre disegnata da Civitelli, ci fu un'analoga situazione, con Carson battuto da un bullo da saloon e Tex che interviene per evitargli troppi lividi. Spero che queste trovate appartengano al passato.
  6. james

    Tex vive o sopravvive?

    Mi pare, caro Pippo, che con quest'ultima tua precisazione, sia proprio tu ad assumere una posizione anacronistica. Lasciamo stare la banalizzazione dell'aggettivo "fascista", che ricorda il linguaggio degli anni '70 (secondo te basta essere violenti per essere fascisti? un po' poco, non ti pare? guarda un po', il maestro di Predappio si illudeva di aver fondato un nuovo movimento e non si era accorto che al di l' dell'Atlantico, mentre lui giocava nell'aia, i rudi uomini del far west ne applicavano già i principi!A parte l'amenit? littoria, non credi che sia sbagliato pretendere da un fumetto ambientato nel vecchio west - immaginario, mitizzato, fantasioso o fantastico, fin che si vuole, ma pur sempre collocato, direi "inchiodato", grosso modo, al "ventennio" (passami l'accostamento, non voluto ,,,) 1860 - 1880 - dicevo, non credi sia sbagliato pretendere da un tale fumetto che rispecchi esattamente e solamente la sensibilit? e la mentalit? diffusa nel XXI secolo? Io ho letto molti albi di Ken Parker e devo dire che mi son pure piaciuti. Però ho sempre visto con fastidio l'ostentata sensibilit? da progressista anni '70 affibbiata al povero sig. Parker. In certe situazioni, direi che si sfior? anche il ridicolo, per l'inverosimiglianza dei rovelli parkeriani (che comunque, sia detto per inciso, non impedivano al nostro di collezionare una ragguardevole lista di morti ammazzati; beninteso, sempre dolorosamente, problematicamente, nella misura in cui ....). Ora tu potrai anche pensare che io ami un Tex spaccamontagne, spietato massacratore e picchiatore. In realtà, Tex non è solo questo. Tex e Carson, soprattutto, sono due cavalieri indomiti in perenne lotta per la giustizia - a volte, molto realisticamente, soltanto per la minore ingiustizia possibilie - nel caso concreto (e non per massimi sistemi) e che in ciò esibiscono anche straordinarie capacità di combattenti. Dunque, cuore e azione (e non "libro e moschetto"). Verrebbe, poi, anche voglia di ricordare - ma è stato fatto così tante volte! - l'estrema "modernit?" della rappresentazione degli indiano nel fumeto Tex. Attenzione, però, in Tex si è addirittura riusciti ad evitare i due clich? estremi (indiano-feroce selvaggio / indiano-nobile essere incontaminato), evitando accuratamente di presentare i nativi sempre e comunque come vittime innocenti. Tex e pards combattono, pestano e uccidono (se necessario) le "carogne" di ogni razza: con ciò sono forse multiculti? Tex e pards combattono, pestano e uccidono (se necessario) le carogne altolocate: con ciò son forse dei socialisti rivoluzionari? Tex e pards combattono, pestano e uccidono (se necessario) le carogne violente da strada (oggi è di moda parlare di "piccola criminalit?" o di "criminalit? comune"): con ciò son forse dei violenti reazionari?Io credo che il nucleo ideale di Tex e compagni non sia mai cambiato ed è ciò che i suoi lettori amano. Ai gusti dei tempi devono certamente adattarsi gli stili, il modo in cui si racconta una storia, il modo in cui la si disegna, il tipo di personaggi, anche le tecniche e gli accorgimenti narrativi, ma il resto è sempra la granitica forza e volonta di quattro paladini della giustizia nel far west. Ed è ancora più incredibile il successo di Tex, se si pensa a quanto poco successo abbiano oramai i film western. Forse Tex è letto dagli ultimo nostalgici del cinema western° forse i suoi lettori sono in prevalenza over 40 (e anche very very over!!!), che dispongono oramai di sufficienti risorse per acquistare le varie stampe e ristampe?Non lo so. Però so che moltissime storie degli ultimi anni sono delle gran belle storie.
  7. james

    [621/622] Mezzosangue

    Paco ha ragione. L'estrarre a quel modo la pistola, non impediva certo di essere tiratori micidiali e temuti. Sui vari modi, tra l'altro, si veda la rubrica sull'argomento, scritta da Albertarelli, proprio nel volume dedicato a Wild Bill, nella serie I protagonisti. Però, anche l'osservazione sulla velocit? - che sarebbe tutto secondo Jack65 (ma anche secondo la maggior parte dei film, romanzi e fumetti wester) - merita un commento. In realtà, caro Jack65, la realtà era proprio opposta. Nessuno dei grandi gunfighter - a cominciare da Wil Bill (probabilmente il migliore e certo il più temuto) - riponeva tanta importanza sull'estrazione veloce. Era molto più importante avere i nervi saldi, la mira sicura e sapere dove colpire. Sull'argomento sono illuminanti i saggi scritti da J. Rosa (alcuni anche tradotti in italiano). Ciò detto, mi rendo conto che oramai, l'estrazione rapida è diventata un aspetto così sottolineato, a cominciare dai film, che è quasi un requisito indispensabile per un eroe western che si rispetti, come Tex e Carson. Per cui, sarei il primo a dolermi se in un'avventura facesse la sua comparsa un avversario più veloce dei nostri due eroi!
  8. james

    Tex Willer - Il Romanzo Della Mia Vita

    Mi associo ai complimenti a Boselli e aggiungo che mi piacerebbe anche vedere proprio una storia con il nostro Tex invecchiato, dopo la fine della cosiddetta Frontiera. Un Tex sui 55 o 60 anni, insomma, che affronti una qualche avventura in un mondo diverso dal suo vecchio west. Chissà perchè, ma mi torna in mente il finale del film L'uomo dai sette capestri. Unico appunto, che credo di avere già scritto, l'aver dichiarato già morto, nel 1899, Carson. Direi che avrebbe anche potuto essere vivo, con 70 anni ben portati. Chissà poi quale morte si è immaginta Boselli, per il vecchio Kit? Anche questa, forse, meriterebbe di essere oggetto di uno speciale.
  9. james

    [621/622] Mezzosangue

    La storia, per ora, promette bene. Mi spiace solo che, ancora una volta, l'aspirante campione veda solo in Tex l'avversario da battere. In sostanza, Carson, che pure è stato a volte rivalutato (basti pensare a Igiustizieri di Vegas), in questi frangenti non vien neppure considerato.
  10. james

    [293/295] Il Passaggio Segreto

    Anche a me ha dato molto fastidio la scazzottata nel saloon. LO stesso avversario prima atterra Carson e poi viene, invece, facilmente sconfitto da Tex. Va bene che Tex dev'essere il primo, ma speravo di vedere in Carson un amico che valga "quasi altrettanto" (citazione da un vecchio albo di Tex). In questo caso, la distanza tra i due ?, al contrario, enorme. Guarda caso, poi, in un'altra storia, sempre disegnata da Civitelli, ambiantata a Boston (Omicidio nel porto, ma vado a memoria), si ripete una situazione simile. Come siamo lontani dal Carson di altre avventure (si pensi, per stare a quelle più recenti, al Color Tex).
  11. james

    [463/465] I Sette Assassini

    Condivido in pieno le considerazioni di Carlo Monni, non solo per quanto riguarda il giudizio sulla storia de I sette assassini, ma anche per il desiderio di vedere più spesso Lena e Donna. Circa il ritorno, dato per sicuro, di Kid Rodelo, devo dire che mi pare di avere capito che, purtroppo, se la dovr? vedere soprattutto con Kit Willer, per rappresnetare uno scontro tra i due giovani combattenti. Io, invece, preferirei che fosse Carson ad affrontarlo in duello (dopo averlo rifiutato, per un improbabile senso paterno verso uno spietato assassino). A suo tempo, Boselli mi rispose che non se l'era sentita di rappresnetare l'uccisione di un ragazzino da parte di Kit Carson. Però, se pensiamo al "curriculum" di Rodelo, non mi paiono scrupoli molto fondati. Un'ultima notazione sulle età. Se non sbaglio, Rodelo, avendo sui 17-18 anni, dovrebbe essere più giovane di Kit (che dovrebbe avere almeno 20-21 anni. Su Donna, poi, fin dalla sua prima apparizione, mi è sembrato che apparisse un po' troppo ragazzina, per i suoi 24 anni (la "liaison" di Carson con Lena risale a 25 anni prima) e, nella storia di Jack Thunder viene messa addirittura sullo stesso piano del diciassettenne Rodelo!
  12. james

    Tex Willer - Il Romanzo Della Mia Vita

    Vorrei aggiungere che se anche Mauro Boselli decider? di scrivere altri racconti (o romanzi) su Tex, ispirandosi alle storie a fumetti, modificandole (e, data la sua bravura, arricchendole), o anche creandone di nuove, non me li lascer? certo scappare!Dovremmo tutti cercare di leggere questa "biografia" - e gli eventuali futuri seguiti - tenendo a mente solo "i fondamentali" di Tex e pard, senza pensare ai dettagli delle storie. Io mi son messo in quest'ottica: vediamo un po' come mi verrebbe raccontata una parte della saga texiana, se non esistessero i fumetti. E poi, non mi stancher? mai di ripetere che, anche se apprezzo e ammiro ciò che ha creato il grande vecchio (Gian Luigi Bonelli), Boselli è in grado di raccontare anche il passato, ricreandolo e avvicinandolo alla sensibilit? e ai gusti dei lettori di oggi. Lo confesso: pur con tutta la partecipazione emotiva verso le vecchie avventure (e mi riferisco senz'altro ai primi 20 numeri della serie gigante e forse anche oltre) e il fascino di quei disegni, i ritmi frenetici delle storie, la loro originalità (per i tempi) , resto convinto che se Boselli le riscrivesse oggi, le renderebbe migliori, saprebbe adattarle ai gusti moderni e, soprattutto, svilupperebbe, arricchendoli, quegli aspetti liquidati 60 anni fa con poche vignette e battute!L'unico appunto che mi sento di fare a Boselli, l'ho già scritto stamane e riguarda la scelta di dichiarare Carson già defunto, pare in modo naturale, nel 1899. Che diamine, non mi pare potesse avere già un'età dolce trapasso (circa 70 anni). Avrei sperato, piuttosto, avesse mantenuto vivi i tre pard (per Kit Willer, il discorso cambia), in modo da poterli utilizzare in una qualche impresa eroica senza speranza (qualcuno ricorda il finale de "L'uomo dei sette capestri"?). Per Kit Willer si possono fare, poi, mille ipotesi (che potrebbero essere sviluppate da Boselli):- attrazione del Wild West Show, in giro per il mondo;- carriera nei ranger, magari come ufficiale (Carson era maggiore dei ranger), magari alle prese con il nascente nuovo banditismo americano (mi vien da pensare all'ironico "Intrigo a Hollywood" di Blake Edwards oppure al vecchissimo "La foresta pietrificata", con Bogart e Leslie Howard);- arruolato come ufficiale nell'esercito, partecipando alla guerra Ispano-Americana e poi alla I Guerra Mondiale (ricordate "Cimarron"?);- oppure perfettamente inserito nella vita civile, nella riserva o meno, ma con qualche ritorno di fiamma per l'avventura. Un saluto a tutti e di nuovo complimenti a Mauro Boselli!!!
  13. james

    Tex Willer - Il Romanzo Della Mia Vita

    Ciao a tutti. Il mio giudizio è sostanzialmente molto positivo. Le differenze rispetto al fumetto, tra l'altro, a volte sembrano addirittura migliorative. Penso ad esempio all'incotro con Carson, che nel fumetto è una fugace stretta di mano mentre nel romanzo di Boselli è senz'altro più interessante. A differenza di Cheyenne e di Paco Ordonez, però, io non ho trovato molto scontata la morte di Carson. Ecco, questa mi è parsa una forzatura, proprio perchè sembra essere presnetata come una morte naturale, di vecchiaia. Ma se così ?, allora mi pare un po' prematura. Siamo nel 1899, una quindicina di anni dopo le storie narrate nel fumetto "in presa diretta". Ne deriva che Carson avrebbe potuto avere circa 70 anni. Onestamente, non mi sembra un età irraggiungibile.
  14. james

    [593/595] La Mano Del Morto

    [quote SAM STONE Se poi l'autore avesse messo questo personaggio accanto ai nostri, sono strasicuro che qualcuno avrebbe avuto qualcosa da criticare, cominciando a brontolare sul fatto che troppi personaggi di Boselli rubano la scena ai pards, che Tex non è il vero protagonista, che viene sminuito, ecc ecc] Probabilmente hai ragione. Resta il fatto che avrebbe potutto essere un'occasione d'oro per fare incontrare Wild Bill con i due pard e, magari dopo qualche schermaglia da concludere alla pari, renderli alleati in qualche avventura. Sono un fedelissimo lettore di Tex e sono particolarmente affezionato anche alle vecchie storie (almeno, per ragioni anagrafiche...). Però, non mi è mai andato già quel che Bonelli senior fece ne La sfida: un Tex che stravince e umilia Buffalo Bill addirittura nel tiro con il fucile. Non era assolutamente necessario ed appariva forzato. Con Hickok (e Boselli), speravo che vi fosse l'occasione per una correzione di rotta. Circa i personaggi "rubascena", non mi pare vi sia il rischio. Se i comprimari occasionali sono figure di spessore ed interessanti, nel bene o nel male, ne guadagna la storia nel suo insieme. L'importante è che vi sia una certa coerenza (a questo proposito, in effetti l'abilità di Raza, a volte, mi è sembrata eccessiva, rispetto ai pard) e che Tex, Carson e c. sian sempre valorizzati.
  15. james

    [593/595] La Mano Del Morto

    Salve a tutti. E' da un po' che non intervengo nel forum ma ci tengo ad esprimere una mia opinione, anche se tardiva, sulla storia di Boselli "La mano del morto". Dico fina da subito che mi è sembrata molto bella (trama originale e interessante, personaggi ben caratterizzati, Carson valorizzato a dovere). Insomma una gran bella avventura, degna dello standard boselliano. Mi permetto però di fare due osservazioni critiche, una oggettiva ed una soggettiva. La prima, oggettiva, è che fa un po' meraviglia che Wild Bill entri in scena (da morto) nell'universo texiano, senza alcun commento da parte di Tex e C. sul medesimo. Se qualcuno non sapesse che fu Hickok, dalla storia si arguisce solo che è stata una delle leggende del West. Nessun giudizio su di lui da parte dei pard (se non qualche esclamazione) del tipo: "il grande Hickok", il "principe dei pistoleri", il "magnifico", il tiratore più micidiale del suo tempo. No, nulla di tutto ciò. Molto più articolata e piena di valutazioni positive e negative, è stata la presentazione che Tex fa dei giustizieri di Vegas (Hoodoo Brown e Mysterous Dave). Direi che questo è più che una nota stonata, mi pare una vera incongruenza. La seconda osservazione, assolutamente soggettiva, è invece che mi è sembrata un'occasione sprecata. Mi spego meglio: la storia è bella ed entusiasmante, però mi è dispiaciuto che Boselli abbia rinunciato all'idea di far entrare, per un po', Hickok, nelle avventure di Tex, preferendo passare direttamente al "post mortem". Capisco che non sia facile gestire i personaggi storici e che sarebbe stato un po' delicato (ma molto interessante) far interagire il campione storico dei gunfighter con Willer e Carson. Son certo, tuttavia, che Boselli avrebbe saputo trovare il modo di far brillare i tre fuoriclasse senza sminuirne alcuno e senza, perciò, cadere nel grottesco de La sfida. Cosa ne pensate?
  16. james

    Pards In Solitaria.

    La vedrei bene eccome! Aveveo addiruttura chiesto, anni fa, alla SBE se non ritenessero di creare una serie (anche solo annuale o semestrale) con storie di cui fosse protagonista Kit Carson. Allora mi fu cortesemente risposto che non era nei programmi. Ed è un gran peccato, a mio modesto parere. Ovviamente, vedrei molto bene anche il semplice fatto d inserire nella serie regolare delle storie di cui fosse protagonista assoluto - o quasi - uno dei tre pards. Anzi, secondo me si potrebbe anche "riscrivere" (un remake) qualche episodio del passato, arricchendolo di molti particolari (un po' come è stato fatto per Spider Man, Batman, in cui episodi cruciali del loro passato, originariamente liquidati con poche vignette, sono poi stati ripresi e sviluppati successivamente). Penso, ad esempio, all'incontro con Carson e ad altre episodi del periodio che va fino all'infanzia di Kit Willer.
  17. james

    Tex ? Un Buon Padre?

    Mi permetto di aggiugere anche la mia opinione. Tex è un ottimo padre nei confronti di Kit, perchè assolve a tutti i tradizionali ed essenziali compiti di un genitore. Certo, lo coinvolge (dopo averlo preparato) in centinaia di rischiose avventure. Ma questo è semplicemente la dimensione da fumetto, cioè da favola, da leggenda. Del resto, nessun personaggio reale del vecchio West ha mai vissuto così tante avventure e persino quello che è stato, probabilmente, il migliore e più temuto, gun-fighter del tempo, cioè Wild Bill Hickok, ha mai, neppure lontanamente, eguagliato gli exploit texiani. Lo stesso Far West era molto meno pericoloso di certe parti del mondo odierno. Per restare in zona, è certo molto più pericoloso vivere oggi a Ciudad Juarez (appena sotto il confine con il Messico) che nella Abilene del 1870. La stessa potenza di fuoco consentita dalle armi moderne a squallidi e vigliacchi killer fanno impallidire i "punteggi" (in termini di tacche, ci siamo capiti) dei più loschi individui del West (si pensi a Wes Hardin). Eppure, per tutti i veri amanti e appassionati del Far West, quello è stato il teatro di mitiche avventure, vissute da moderni ed attualizzati eroi omerici. E vivendo in questo mondo leggendario, perchè mai Tex non dovrebbe fare del figlio un "pard"?Comunque, ora mi fermo, perchè rischio di andare "fuori tema". Ciao a tutti
  18. james

    La Biografia Di Tex Willer

    Tra le due biografie, mi pare che quella di Carlo Monni sia più coerente con la piega che ha preso la serie dopo la prima fase (su cui ?, invece, fondata, la versione Bonelli). C'è solo un aspetto della cronologia di Monni che mi lascia un po' perplesso. La serie ?, attualmente, incentrata in un momento virtuale, fisso, immaginario in cui Yex ha 40 anni. Dalla versione di Monni, invece, ne avrebbe qualcuno in più. Inoltre, il fare nascere Kit, tra la fine della guerra civile e il 1867, farebbe concludere che le storie ambientate nel "presente", si svolgono tra il 1885 e il 1887 (se Kit ha 20 anni), il che può anche essere, visto che oramai si d' per scontato che lo sfondo siano gli anni '80. Certo ?, però, che in quegli anni la frontiere si stama oramai chiudendo e il selvaggio West era al tramonto.
  19. james

    Chi ? Kit Carson?

    Secondo me è (o dovrebbe essere) l'unico uomo della saga all'altezza di Tex, quasi in grado di rivaleggiare con lui. Un figura complessa: un giustiziere impavido, ironico, galante. Legato indissolubilmente a Tex, come e più di un fratello maggiore, non riesce, a volte, a non mostrare una certa rivalit? e spirito critico nei confronti di Tex. Un abilissimo combattenze, quasi apri a tex, e che - a differenza di Tex - ha passato un certo numero di anni negli alti comandi dei ranger (se non ricordo male, Carson indossa ancora la divisa nell'albo "Sangue Navajo"!) e mostra spesso una certa qual dimestichezza con gli ambienti militari. Per molti albi, è stato ritenuto avere circa un decina d'anni in più rispetto a Tex (quando Kit Willer aveva l'aspetto di un quindicenne, a KC venivano attribuiti 45 anni; più tardi a Tex e Carsono sono stati spesso indicati come "uno sui quaranta e forse più e l'altro sui cinquanta), poi, durante un'avventura a San Francisco, viene stabilita una differenza di 15 anni, con KC fsalito alla soglia di 55 anni. Del suo passato si è vista solo una storia (bellissima) che risale ai suoi 30 anni. In definitiva, mi sembra che questo guascone del West sia una "miniera" ancora poco sfruttata.
  20. james

    Il Tex Degli Anni '60/70

    S?, certo, il film fu una grande delusione, per la regia, l'aria da western andaluso/ciociaro, gli attori. Sotto quest'ultimo aspetto, fu senz'altro sbagliata la scelta di Gemma - dal volto troppo giovanile, nonostante avesse allora circa 47 anni (classe 1937)- e pure quella di Berger - che, nonostante avesse circa 57 anni (classe 1927), pareva un Kit Carson ottuagenario. Devo avere letto che Galep si è ispirato, per il primo Tex a Gary Cooper. Non so poi a quale o, più probabilmente, a quali modelli si sia ispirato in seguito. A me piace pensare che, a seconda delle storie, delle situazioni e delle atmosfere, il grande Galep abbia avuto - magari, inconsciamente - presenti i volti di Randolph Scott, Charlton Heston e Joel Macrea (scusate, se ho sbagliato la grafia di qualcuno dei nomi citati: non ho tempo di controllare!). Ciao
  21. Sono nuovo del forum, per cui sto scorrendo le varie discussioni solo ora. Questa ?, per me, particolarmente interessante, dato che - come ho già detto in altra sede, è Kit Carson il mio personaggio preferito della serie. Ebbene, trovo naturalmente allettante l'ipotesi di uno "spin-off" che abbia Carson come protagonista. Ricordo che molti anni fa (penso negli anni '90) scrissi a Sergio Bonelli per proporre la creazione di una serie autonoma dedicata a Carson. Serie che potrebbe raccontare tutte le avventure del passato di Carson. Ricordiamoci, infatti, che KC è già una leggenda quando incontra Tex: in quel momento dovrebbe essere sui 35 anni e quindi Tex ne avrebbe 20. Poi compare solo sporadicamente al fianco di Tex, fino a che Kit Willer non raggiunge l'apparente età di 14 o 15 anni. Questo significa che Tex e Carson "fanno coppia fissa" solo da circa 5 anni (visto che la saga è fissata ad un KC cinquantinquenne e ad un Tex quarantenne). In alternativa, suggerii di prendere in considerazione la possibilità di fare, ogni tanto, degli "speciali" (un po' come avveniva con Cico), ognuno dedicato a qualche avventura di Kit Carson. Peccato che ciò non sia ancora accaduto e che, probabilmente, non accadr? mai! Tra l'altro, le storie avrebbero potuto godere - oltre che del fascino del personaggio KC - anche di un'ambientazione, secono me, più epica ed eroica. Si sarebbe potuto iniziare da un Carson ventenne nella guerra con il Messico (quello storico partecip? alla esplorazione e alla conquista della California), proseguendo poi con l'epoca delle grandi carovane, le esplorazioni, le lotte pre-guerra civile in Kansa e in Missouri, le guerre indiane, via via arrivando anche a colmare i famosi vuoti temporali degli inizia della saga texiana. Tra l'altro, questi salti temporali dei primi numeri (fino a "Il figlio di Tex") avrebbero potuto essere riempiti sia con storie del solo Carson sia con entrambi i pard (anticipando il futuro "sodalizio").
  22. james

    Due Come Noi!

    Io non ricordo un esplicito riferimento ad una casa posseduta da Carson a Santa Fe, così come non so perchè oramai è diffusa la convinzione che KC sia nato nel Kansas. Pu? essere che quest'ultima convinzione derivi dall'albo "Gli sciacalli del Kansas", in cui Carson afferma di avere prestato servizio (direi nell'esercito) proprio in quella zona. Difatti, poco dopo il vilain di turno riconosce KC.
  23. james

    Due Come Noi!

    La ricostruzione cronologica di ymalpas è ammirevole (attenzione, però, che nel n. 8 "Due contro cento" Carson compare. Anzi, viene addiruttura inviato alla ricerca di Tex, nuovamente fuorilegge, e con lui sostiene l'assedio degli uomini dello sceriffo Stone (così mi pare si chiamasse). In ogni caso, è vero che la cronologia è assolutamente ingarbugliata. Fiumi di inchiostro (e di bit) son stati versati sulle incongruenze temporali. Resta il fatto che le storie "attuali" dovrebbero avere come sfondo, anche se un poco generico e approssimativo, gli anni '80. Però, circa i buchi, mi permetto di esprime qualche dubbio circa il fatto che in quei periodi Tex e Carson non potessero agire assieme. E ciò, non solo e non tanto per il desiderio di immaginare avventure con il mio personaggio preferito (KC, appunto), ma soprattutto per il fatto che non si spiegherebbe l'amicizia, la confidenza reciproca che i due dimostrano. Voglio dire che quando iniziano ad agire, sempre più spesso, assieme, sembra siano già stati compagni di mille avventure. Salvo una - penso breve - parentesi di un periodo in cui Carso fa lo "scaldasedie: ricordate l'albo "Il fuoco" con KC con un improbabile divisa da maggiore dei rangersè. A questo incarico "amministrativo" di KC, Tex fa riferimento in due albi successivi per criticarne gli effetti negativi su Carson ("Dodge City" e "Un vile attentato"). In sostanza, penso che storie ambientate nel passato potrebbero essere ancora essere create, con diverse modalit?:a) altri episodi del passato del solo Carson, con aggancio poi al presente (tipo la banda degli innocenti); avventure in coppia con il giovane Tex. C'è poi la possibilità offerta dalla guerra di secessione. Mi rendo conto che a quell'epoca - secondo la ricostruzione cronologica più accreditata - i due ancora non si conoscevano. Tuttavia, perchè non potrebbe essere rievocata una grande, epica avventura bellica, alla quale Tex e Carson potrebbero avere partecipato, indipendentemente uno dall'altro. In sostanza, si tratterebbe di narrazioni parallele, con successivo intreccio conclusivo nel presente.
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