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TWF - Tex Willer Forum

[333/335 ] La Leggenda Della Vecchia Missione


Voto alla storia  

59 members have voted

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Per Giove, qui la standing ovation ci sta tutta! :Ave: "La leggenda della vecchia missione" se non è un capolavoro, è un gemello monozigote :D. Ma procediamo per gradi. Un Nizzi in stato di grazia creativa, opta per dare un seguito all'infelice prova "Il disertore" data alle stampe pochi anni prima da Nolitta. Premetto che visto l'esito finale e la mia scarsa considerazione per la trama nolittiana precedente, il confronto risulta impietoso a mio modo di vedere, ma cerchiamo di lasciar fuori le considerazioni personali. Il capitano Morrow, archiviate definitivamente matite, prototipi e risme di carta, avvisa Tex di aver localizzato il rifugio di Manuel Pedrosa oltre confine. Ovvia la reazione del ranger, che non si lascia crescere l'erba sotto i piedi, pur di ottene la sacrosanta (e doverosa, oserei aggiungere!) vendetta. Non starò qui a descrivere i vari passaggi narrativi che rendono memorabile la prova dello sceneggiatore modenese, d'altronde suppongo che ogni texiano che si rispetti, l'avrà imparata a memoria dopo le innumerevoli riletture. Straordinario il mix di azione, umorismo, suspence e colpi di scena. Geniale l'idea di sfruttare la superstizione dei bandidos in merito al tesoro, utilizzando Carson e Kit in saio di frate. La scena del primo arrivo a Charango è da spanciarsi dalle risate! Carson in questo episodio raggiunge picchi elevatissimi e alcune sue battute sono da oscar della risata, come è pur ovvio che la sua presenza accanto a Tex sia da sempre fondamentale (mi chiedo a tal proposito, come poter giustificare chi preferiva lasciarlo spesso fuori dalle scene :furiosi75:). Molto ben pensata la rivalità tra Juanito e Manuel, per non tacere dell'eccellente caratterizzazione dell'eremita Ramon. Tex è Tex, non la pallida copia di rintronato pistolero fornita da Nolitta. Deciso, acuto, molto abile nel tessere tranelli e sfruttare a suo vantaggio ogni situazione. Una sceneggiatura scoppiettante, che ti fa immergere nella lettura e perdere la concezione del tempo; dialoghi di alta scuola che richiamano lo stile bonelliano e non lo fanno affatto rimpiangere. In mezzo a cotanta ironia e polvere da sparo, non mancano piccoli melodrammi, quale l'ingenua fine di Ramon o il vigliacco omicidio di Rosita che ci mostra un Pedrosa nella sua reale condizione di detestabile assassino col pelo sul cuore. Molto dura la lezione a suon di dinamite scelta da Tex nei titoli di coda, ma in fondo il turbolento epilogo ci sta tutto, compresa la frana sulla vecchia missione e la definitiva scomparsa del maledetto carico di lingotti di argento. Mi perdoni il buon Sergio, ma gli unici aspetti che ricollegano la sua incolore prova a questo classico della saga, sono solo la presenza di Pedrosa e la magia che si sprigiona dalle incantevoli vignette di Ticci. Il mio voto finale è 10   

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Storia  molto bella, anche se per me non un capolavoro, ricca di umorismo( Kit e Carson frati fanno morir  dal ridere, specialmente  quando  spaventano i banditi; molto  divertente  anche Ramon). Decisamente  ben caratterizzato Pedroza, rappresentato  come un grosso desperado a ragione, quando nella precedente  avventura  Tex veniva messo nel sacco da un semplice  barista:azz: Anche Juanito è  ben caratterizzato. Diamo  freschi  come spesso in questo  periodo. Ticci splendido. Voto 9.

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  • co fondatore
6 ore fa, Grande Tex dice:

Diamo  freschi  come spesso in questo  periodo.

Traduzione :o ?

 

15 ore fa, Condor senza meta dice:

Premetto che visto l'esito finale e la mia scarsa considerazione per la trama nolittiana precedente, il confronto risulta impietoso a mio modo di vedere, ma cerchiamo di lasciar fuori le considerazioni personali.

Non sono personali, bensì oggettive :D .

  • +1 1
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1 ora fa, Carlo Monni dice:

 

Soggettivissime. :laugh:

Non mi dire che tu apprezzi il finale di quell' avventura nolittiana!  E poi critichi Nizzi se fa slacciare i cinturoni?:azz:

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Sicuramente una bella storia, anche se un pò sopravvalutata. Il mistero delle morti all'interno della vecchia missione viene risolto troppo presto ed in modo banale, in compenso vi é uno stratosferico Carson che regge da solo metà della storia.

Dimenticavo: grandissimo Ticci!

Voto alla storia: 7,5

Voto ai disegni: 9

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  • 1 year later...

Allora...Letta oggi. Veramente una bella storia. Esilarante Carson, siparietti sfiziosi, momenti drammatici, Pedroza e Juanito ben caratterizzati. Interessante la sfida tra due personalità forti in una banda( bella tematica). Poi la vecchia missione con il suo custode e la sua storia. Un Ticci perfetto per questo soggetto. Il bicchiere per Nizzi sarà sempre mezzo pieno non c'è Rupe del Diavolo che tenga...:-)

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<span style="color:red;">5 ore fa</span>, Diablorojo82 dice:

Il bicchiere per Nizzi sarà sempre mezzo pieno non c'è Rupe del Diavolo che tenga...:-)

 

Come non quotarti...

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La rilettura di oggi è una storia tra le migliori del terzo centinaio (o quarto che dir si voglia) e dell'intera saga, probabilmente.

C'è una vecchia missione, ci sono due galli in un pollaio, ci sono Tex, Kit e Carson in forma stratosferica, c'è un Carson frate irresistibile, c'è un tesoro e c'è un eremita stranissimo che ci lascia le penne.

Sceneggiatura impeccabile, dialoghi divertentissimi (tra i migliori dell'intera storia di Tex), situazioni esilaranti..insomma un Nizzi al suo meglio e una storia che non annoia mai.

Stratosferici i disegni di un Ticci al suo zenith.

Cosa manca? Forse le vicende dei cattivi alla vecchia missione si risolvono troppo in fretta, ma è davvero cercare l'ago nel pagliaio.

Nizzi 9

Ticci 9

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  • 6 months later...
On 12/9/2018 at 18:42, virgin dice:

Simpatiche facezie a parte, concordo pienamente, tranne su un dettaglio: altro che da porre un gradino sotto i capolavori, questa storia è secondo me un capolavoro senza se e senza ma.

 

Dopo l'ennesima rilettura di qualche tempo addietro, non posso che rivedere il mio primo giudizio - generoso ma con qualche timida riserva - e concordare con te: questa storia è insindacabilmente un CAPOLAVORO ;)!!! 

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<span style="color:red;">5 ore fa</span>, juanraza85 dice:

 

Dopo l'ennesima rilettura di qualche tempo addietro, non posso che rivedere il mio primo giudizio - generoso ma con qualche timida riserva - e concordare con te: questa storia è insindacabilmente un CAPOLAVORO ;)!!! 

 

Capolavoro è la parola, d'accordo tutti ;)

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  • 2 months later...

Letta quand'ancora non avevo 10 anni, ma gia' leggevo Tex da 3-4 anni. Rimasi impressionato, anche data la giovane eta', dall'idea del fantasma, un po' come Carson. Ma la dissacrante sequenza dei frati Carson e Kit, lo scoprire che il fantasma era il vecchio missionario, e le battute a ripetizione, mi tolsero gia' allora dagli occhi quell'ingenuita' di chi veniva magari da Topolino e affrontava i primi fumetti per "adulti".

E tuttavia non do 10 come voto, solo perche' raramente mi piace la dinamite come trucco di sceneggiatura - mi pare una scorciatoia. Un po' come Stan Laurel, quando non sapeva come uscire da un vicolo cieco della sceneggiatura, si metteva istericamente a piangere.

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  • 2 months later...

Non mi dilungo molto a commentare questa avventura di Tex e dei due Kit, perché il coro quasi unanime di lodi è, secondo me, pienamente meritato.

 

Carson torna a vestire il saio, e il risultato è - come nella prima occasione - grandioso. I dialoghi sono brillanti, la trama articolata.

 

A quest'ultimo proposito, rilevo che in altro topic si è sviluppato un ampio dibattito che prende le mosse da un'intervista di Nizzi. Ebbene, l'Autore sostiene che le storie di Tex, sin da quando le scriveva GLBonelli e anche con lui al timone, si sviluppano su un canovaccio standard, su cui si innestano poi delle variazioni.

Ma, a mio giudizio, la lettura de La leggenda della vecchia missione e delle altre grandi storie sfornate da Nizzi nella prima metà degli anni '80 smentisce clamorosamente il suo pensiero: come si fa a sostenere che queste grandi avventure abbiano tutte lo stesso canovaccio? (1)

 

Menzione speciale per un Ticci sontuoso.

 

(1) Ovviamente, tutte le storie di Tex seguono lo stesso schema, se questo viene ridotto alla sequenza: (1) situazione iniziale (Tex viene a conoscenza di una situazione problematica); (2) svolgimento (Tex risolve la situazione problematica); (3) conclusione (Tex torna a percorrere la sua strada lungo le strade polverose del West).

 

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11 minutes ago, F80T said:

(1) Ovviamente, tutte le storie di Tex seguono lo stesso schema, se questo viene ridotto alla sequenza: (1) situazione iniziale (Tex viene a conoscenza di una situazione problematica); (2) svolgimento (Tex risolve la situazione problematica); (3) conclusione (Tex torna a percorrere la sua strada lungo le strade polverose del West).

 

No, nemmeno questo.  A volte è una vendetta personale (o per altri), tipo Il giuramento o Massacro. A volte si difende (Mefisto) o difende la tribù (le storie con i cercatori d'oro). in realtà anche questo schema semplificato non rispecchia la serie nel periodo di GL Bonelli.

 

L'unico schema che la rispecchia è (1) Tex si trova in una sorta di conflitto con un qualche tipo di avversario o avversari, e (2) La situazione si risolve nel finale (di solito con la vittoria di Tex ma questa può avere diverse modalità o aspett)

 

Che è semplicemente uno degli schemi classici delle storie di avventura e si può applicare tranquillamente persino a quasi tutti i Dylan Dog o ai Ken Parker...

 

Ovvio che NELL'OTTICA DI QUALCUNO CHE CERCA UNA FORMULA DA RIPETERE, se la cerca LA TROVA.. ecchissenefrega se non copre manco il 20% delle storie in realtà? Non gli serve per fare una onesta analisi critica di GL Bonelli, gli serve come schema per imitarlo "quanto basta". Poi è un attimo autoconvincersi che quello schema corrisponde all'originale e non lo tradisce...

 

Ciò non toglie che nemmeno Nizzi, per quanto dica oggi, ha mai seguito sempre quella formula...

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<span style="color:red">58 minuti fa</span>, F80T dice:

Non mi dilungo molto a commentare questa avventura di Tex e dei due Kit, perché il coro quasi unanime di lodi è, secondo me, pienamente meritato.

 

Carson torna a vestire il saio, e il risultato è - come nella prima occasione - grandioso. I dialoghi sono brillanti, la trama articolata.

 

A quest'ultimo proposito, rilevo che in altro topic si è sviluppato un ampio dibattito che prende le mosse da un'intervista di Nizzi. Ebbene, l'Autore sostiene che le storie di Tex, sin da quando le scriveva GLBonelli e anche con lui al timone, si sviluppano su un canovaccio standard, su cui si innestano poi delle variazioni.

Ma, a mio giudizio, la lettura de La leggenda della vecchia missione e delle altre grandi storie sfornate da Nizzi nella prima metà degli anni '80 smentisce clamorosamente il suo pensiero: come si fa a sostenere che queste grandi avventure abbiano tutte lo stesso canovaccio? (1)

 

Menzione speciale per un Ticci sontuoso.

 

(1) Ovviamente, tutte le storie di Tex seguono lo stesso schema, se questo viene ridotto alla sequenza: (1) situazione iniziale (Tex viene a conoscenza di una situazione problematica); (2) svolgimento (Tex risolve la situazione problematica); (3) conclusione (Tex torna a percorrere la sua strada lungo le strade polverose del West).

 

 

Qui parliamo di uno degli esiti più alti di tutta la produzione texiana e nizziana. Una storia pienamente western, con antagonisti sporchi e cattivi, con i due contendenti nella città dei fuorilegge e la bruja messicana; a tinte inquietanti, con la campana della vecchia missione che suona a morto; piena d'ironia, con uno dei Carson migliori di tutti i tempi; con dialoghi semplicemente perfetti, pieni di brio e freschezza. Praticamente un capolavoro.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, F80T dice:

Non mi dilungo molto a commentare questa avventura di Tex e dei due Kit, perché il coro quasi unanime di lodi è, secondo me, pienamente meritato.

 

Carson torna a vestire il saio, e il risultato è - come nella prima occasione - grandioso. I dialoghi sono brillanti, la trama articolata.

 

A quest'ultimo proposito, rilevo che in altro topic si è sviluppato un ampio dibattito che prende le mosse da un'intervista di Nizzi. Ebbene, l'Autore sostiene che le storie di Tex, sin da quando le scriveva GLBonelli e anche con lui al timone, si sviluppano su un canovaccio standard, su cui si innestano poi delle variazioni.

Ma, a mio giudizio, la lettura de La leggenda della vecchia missione e delle altre grandi storie sfornate da Nizzi nella prima metà degli anni '80 smentisce clamorosamente il suo pensiero: come si fa a sostenere che queste grandi avventure abbiano tutte lo stesso canovaccio? (1)

 

Menzione speciale per un Ticci sontuoso.

 

(1) Ovviamente, tutte le storie di Tex seguono lo stesso schema, se questo viene ridotto alla sequenza: (1) situazione iniziale (Tex viene a conoscenza di una situazione problematica); (2) svolgimento (Tex risolve la situazione problematica); (3) conclusione (Tex torna a percorrere la sua strada lungo le strade polverose del West).

 

Io credo che dica questo per dire che Tex non dovrebbe essere messo in mezzo a trame troppo intricate e restare sul lineare, sua idea sempre sostenuta.

Poi c'è lineare e lineare...

Questa è una storia piena di cose ma sempre diretta nella sua comprensibilità, certo non ci sono i 1000 comprimari e le controvicende di Boselli. E' probabile che si riferisca a questo quando dice che Tex deve seguire uno schema.

Poi, sul fatto che abbia o meno ragione, la discussione è aperta.

 

<span style="color:red">17 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Qui parliamo di uno degli esiti più alti di tutta la produzione texiana e nizziana. Una storia pienamente western, con antagonisti sporchi e cattivi, con i due contendenti nella città dei fuorilegge e la bruja messicana; a tinte inquietanti, con la campana della vecchia missione che suona a morto; piena d'ironia, con uno dei Carson migliori di tutti i tempi; con dialoghi semplicemente perfetti, pieni di brio e freschezza. Praticamente un capolavoro.

Il miglior Carson di sempre assieme a quello Boselliano del Passato di Carson, se pensiamo a una singola storia (poi chiaro, il Carson di Bonelli era spesso monumentale).

Se dovessi indicare la storia più divertente della saga, certamente metterei questa tra le prime tre.

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<span style="color:red">2 minuti fa</span>, valerio dice:

miglior Carson di sempre assieme a quello Boselliano del Passato di Carson, se pensiamo a una singola storia (poi chiaro, il Carson di Bonelli era spesso monumentale).

Se dovessi indicare la storia più divertente della saga, certamente metterei questa tra le prime tre.

 

Sono due Carson diversi: questo è il più divertente di sempre, quello il più epico.

  • +1 1
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<span style="color:red">9 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Sono due Carson diversi: questo è il più divertente di sempre, quello il più epico.

Esatto.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

nemmeno questo

nella maggior parte dei casi, invece,sì

<span style="color:red">40 minuti fa</span>, valerio dice:

poi chiaro, il Carson di Bonelli era spesso monumentale).

mah,per me tra i pards,dal 100 in poi,è quello che ha cominciato a interessargli meno

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17 minuti fa, Grande Tex dice:

mah,per me tra i pards,dal 100 in poi,è quello che ha cominciato a interessargli meno

 

Non direi questo. Forse è vero che riusciva a ripartire meglio i momenti di gloria tra i vari pards, inclusi Kit Willer e soprattutto Tiger, che GLB metteva spesso sugli scudi. 

Mentre Nizzi ha voluto sempre molto bene a Carson, mantenendo solo lui e facendo fuori gli altri. La differenza forse sta tutta qui: GLB dava spazio a tutti i pards, Nizzi invece tutti e quattro non li sapeva gestire. È uno scherzo del destino che:

 

- proprio Nizzi abbia scritto le storie campali di Kit Willer e Tiger (due capolavori) nonostante palesemente non li amasse in modo particolare;

 

- proprio Nizzi, del cui amore verso Carson non c'è da dubitare, stesse invece affossando il Vecchio Cammello, rimbambendolo oltre misura, rendendolo l'utile idiota buono a spiegare al lettore (evidentemente considerato idiota anch'egli dall'autore) cose che il lettore poteva intuire da sé, e che invece vedeva bellamente spiegate a quello svampito di Carson.

Edited by Leo
  • +1 1
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Il manierismo di Nizzi su Tex(per me un bene) dimostra in questa storia la capacita del vecchio Volpone di seguire a suo modo uno stile, quello Glbonelliano,"sconfessando"appunto quello apocrifo di Sergione... e di rispettare in pieno la "consegna",pur mantenendo in tale storia dei marchi di fabbrica tipicamente nizziani che analizzerò a breve.Nel tentativo, appunto, di "chiudere i buchi" lasciati aperti nella saga,Nizzi riprende Manuel Pedroza,il capo Villaggio di Pequeno Paraiso, lasciato fuggire con 15000 dollari nella precedente fallimentare storia di Nolitta.

Nizzi capisce che la latitanza di Pedroza è un problema insoluto e un autentico errore da matita blu il fatto che Tex non solo si sia fatto sfuggire un lestofante,ma addirittura debba la sua vita a Pedroza...

In questa storia Nizzi ripresenta inoltre Morrow come semplice causa/effetto dell intervento dei pard, evitando giustamente di dargli un palco di proscenio, valutandolo solo come un personaggio "da innesco". Ottima la riproposizione di Rosita nelle vesti di donna di Manuel ma anche di "bruja".

 

Trama lineare ma molto ben resa. Il mistero della Escondida,con il suo tesoro inestimabile e maledetto, è lo specchietto per allodole che Tex utilizza per "fregare"Pedroza, facendo leva sulla rivalità tra il Big Boss e il giovane desperado che di sua iniziativa decide di cercare il tesoro tradendo il grosso della banda.

Dicevo,due marchi di fabbrica di Nizzi...Carson viene utilizzato con un umorismo spassoso nella parte di Fra Carson...Capelli d Argento si diverte come un matto a terrorizzare il credulone Pedroza sulla maledizione della missione...

L altro marchio di fabbrica è il Ben Gunn eremita, responsabile della sinistra fama della Escondida...una tipica "macchietta" letteraria retaggio del romanzo di avventura,cui si aggiungono un misto di fanatismo religioso e purezza di ideale (la difesa del luogo sacro dai miscredenti).... provo sempre pena per il frate eremita quando,in punto di morte, ucciso dai desperados, afferma "confio mi alma a Dios"...muore da ingenuo, avendo passato tutta la sua lunga vita a difendere il luogo sacro, seguendo a suo modo il motto benedettino "preghiera e lavoro"

Il finale,con la terribile morte di Pedroza e di gran parte dei sui sgherri,chiude il cerchio e elimina sia i Banditi sia la Escondida... nessuno potrà mai più cercare il tesoro.

Una delle migliori storie di Nizzi...e di Tex

 

 

 

 

13 minuti fa, Leo dice:

GLB dava spazio a tutti i pards, Nizzi invece tutti e quattro non li sapeva gestire. 

Predilige il duo...Kit non lo regge proprio (ma anche con Glb è molto sacrificato)... è sempre un po' in penombra

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