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TWF - Tex Willer Forum

[228/229] La Piramide Misteriosa


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Storia dal grande fascino, scritta da un ispirato GL Bonelli e resa magnificamente da un Letteri in stato di grazia.

Rileggendola resto ancora oggi stupito dai tanti richiami sugli elementi misteriosi, ma reali, dell'antico Egitto e di come siano inseriti perfettamente nella trama.

Resta nella memoria la figura inquietante di Rakos/Sokar, mummia-vampiro millenaria, dalla malvagità inesauribile con un leggerissimo velo di tristezza a coprirne lo sguardo.

Ma è tutto il racconto che è attraversato da un'atmosfera cupa e misteriosa con ancora una volta la notte come portatrice di sventure e tragedia, proprio come negli indimenticabili "Diablero" e "Il fiore della morte".

Senza dubbio le storie con protagonista El Morisco riescono sempre benissimo a Bonelli padre (molto meno al figlio), portando una ventata di novità e freschezza rispetto alle più "comuni" storie di pura ispirazione western.

Fa un po' impressione vedere poi come Rakos faccia devastare la casa del Morisco dalla torma di belve inferocite modellate dalle sue mani: anni di ricerche, reperti di inestimabile valore, sacrifici di una vita tutti distrutti in una notte.

Immagino la gioia del Morisco e soprattutto Eusebio al ritorno a casa...

 

Letteri grandioso, un'altra delle sue prove maiuscole.

Magnifica la realizzazione dell'orripilante figura di Rakos, l'affascinante dea Uadiit e tutto il contesto della valle dove sorge la piramide.

In particolare considero splendida la tavola in cui un rabbioso Rakos scaglia dalla cima della piramide la torcia, nella cui fiamma è rappresentato il suo volto che si tramuta in un teschio, presagio della sua prossima fine.

Ben disegnati anche i tanti animali che popolano la storia, cosa che fa un po' a pugni con la sua ritrosia nel raffigurare gli animali come dichiarò in futuro Nizzi (vedi il gatto della "Locanda dei fantasmi" e i falchi di "Attentato a Washington"): non è che non gli piacessero solo quelli ideati dal buon Claudio?:D

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  • 1 mese dopo...

Le avventure con El Morisco sono sempre una garanzia. In questa il nostro brujo ruba quasi la scena ai due pards, nel duello a distanza con il sacerdote egiziano Rakos.

Che belli i disegni di Letteri, alcune immagini ed inquadrature sono da antologia del filone "soprannaturale" di Tex. E c'era anche il rischio di cadere me trash dato il soggetto "esotico", ma i disegni sono nel segno del puro classicismo texiano, al contrario di altre storie in cui invece il risultato è distonico (penso a "fantasmi nel deserto" o a quella dell'incontro con i vichinghi).

Pur non essendo particolarmente misteriosa o paurosa, questa storia è semplicemente bella: dai disegni appunto, al modo in cui è tratteggiato Rakos il cui destino è malinconico più che infernale.

Una storia d'orrore intrisa quindi di un certo romanticismo, con fantastici disegni, molte parti in cui ci si dilunga in spiegazioni ma anche molte sparatorie contro nemici di ogni sorta e winchesters in azione 

 

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