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TWF - Tex Willer Forum

[22/23] La Croce Tragica


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18 utenti hanno votato

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Soggetto e sceneggiatura : Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini
Inizia nel numero 22 a pag. 99 e finisce nel numero 23 a pag. 130


I Rangers affrontano i Daniti dello Utah, un gruppo di Mormoni incappucciati che massacra e scaccia i Gentili, ovvero chiunque non appartenga alla loro setta... Per i sanguinari Daniti la religione è un pretesto: i loro avversari vengono trucidati e messi in fuga soltanto per poterne arraffare le terre. Devono essere fermati! Con l'aiuto del saggio vescovo mormone di Tidwell, Tex e i pards riescono a calare definitivamente il sipario sui Daniti e sul loro capo Tim Butler.

Copyright Sergio Bonelli Editore

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  • 1 anno dopo...

Una storia che ha fatto epoca, (scritta negli eroici anni cinquanta) la seconda grande storia dopo ?Il tranello?. Spettacolare la scena dei tre pards nel villaggio Mormone di Tildwell. La copertina è stata montata in redazione. L'immagine di Tex è presa dalla copertina dell'albo d'oro n. 54 della prima serie mentre gli indiani sono disegnati da Franco Bignotti.

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  • 1 anno dopo...

Storia molto particolare questa, perchè porta Tex a contatto con quella che sembra quasi la civilt? di un altro popolo ed invece quelli con cui ha a che fare sono americani come lui e perchè lo poeta per la prima volta a confrontarsi col tema della religione e non parliamo delle pratiche religiose degli indiani ma di una confessione che si proclama cristiana.1) Per la prima volta compaiono nella saga di Tex i Mormoni descritti come una comunit? che non ama troppo le interferenze esterne, il che corrisponde abbastanza a com?erano i Mormoni a quell'epoca. 2) I Daniti, che compaiono in questa storia erano, in effetti, una fratellanza segreta paramilitare mormone creata nel 1838 e dissolta ufficialmente nel tardo 1938, in seguito agli eventi della cosiddetta Guerra Mormone del 1838, che port? all'espulsione dei Mormoni dal Missouri. Ci furono voci che i Daniti continuassero ad esistere anche in seguito e che avessero assunto il ruolo di punire i dissenzienti e gli apostati dalla Chiesa. La voce ebbe un'enorme diffusione anche grazie al romanzo ?Uno studio in rosso? di Arthur Conan Doyle, che ne da una vivida e romanzesca descrizione. 3) In ogni caso i Daniti di questa storia non sono davvero molto interessati a rafforzare con la violenza i precetti religiosi od a proteggere i Mormoni dalle violenze dei non Mormoni o semplicemente a scacciare i non Mormoni dalla zona, ma sono piuttosto una vera associazione a delinquere che agisce per lucro personale. 4) Tutti i Mormoni maschi, senza eccezioni sfoggiano una barba fluente, che sembra quasi un segno di distinzione dai c. d. "gentili". Pu? darsi che fosse effettivamente così all'epoca. I pochi Mormoni che ho conosciuto personalmente erano tutti ragazzi che avevano tutti la faccia pulita ed un aspetto da bravo ragazzo che aiuta le vecchiette ad attraversare la strada. :lol2: 5) Come hanno già sottolineato altri prima di me, Tex chiarisce molto bene al Vescovo Horne (a proposito, per coloro a cui interessasse, nella gerarchia Mormone il Vescovo non corrisponde al nostro Vescovo ma al nostro parroco, non chiedetemi perchè) che a suo parere Stato e confessioni religiose devono convivere in armonia e senza interferenze (Ok non dice esattamente questo, ma questo è il succo).6) Non posso non citare questa ormai celeberrimo scambio di battute tra Tex ed un barista Mormone: "Siete "gentili" vero?" (intendendo dire che non erano Mormoni ). ?Siamo sempre gentili noi tre, finch? non ci rompono gli stivali". :lol2: 7) Alcuni dei personaggi di questa storia che appartengono alla religione Mormone hanno i nomi propri (in genere di tipo evangelico/biblico come Matteo e Abramo) tradotti in italiano, forse per sottolineare meglio l'ascendenza biblica degli stessi? Mah!8) Per qualche oscuro motivo molti confondono I Mormoni con i Quaccheri. In realtà non potrebbero esserci due gruppi religiosi più diversi. Tanto per dire la più grande differenza: i Quaccheri credono nella più rigida non violenza e praticano di conseguenza l'obiezione di coscienza in campo militare; i Mormoni accettano la pena di morte e non hanno mai avuto problemi ad usare la violenza contro i loro oppositori, per tacere del fatto che sono una religione rigidamente teocratica che fa apparire l'organizzazione cattolica come ispirata ai principi della democrazia più spinta.9) Mentre il resto della storia è disegnato dai soliti Galep alle matite e Pietro Gamba alle chine, ben tre albetti a striscia, corrispondenti alle prime 32 pagine del n° 23, vedono alle matite Angelo Corrias, già allievo di Galleppini e suoi aiutanti nelle prime quattro storie di Tex. Le chine dovrebbero essere dello stesso Galleppini. La segnalazione viene da Corrias stesso. Perchè Corrias fu chiamato in soccorso del maestro? Possiamo solo presumere che ci fossero degli strascichi dell'emergenza di poco tempo prima.

Modificato da Carlo Monni
  • +1 1
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  • 2 anni dopo...

Bella storia, anche per le caratteristiche indicate da Carlo. Interessante proprio per la presenza, all'interno della comunit? mormone, del gruppo dei "daniti", che per inciso in questo particolare caso non si occupa solo di mantenere la "legge" in mezzo alla collettivit? religiosa (prescindendo da ogni giudizio sui motivi e sui modi), ma dietro questa facciata di devozione nasconde, e nemmeno troppo bene, intenti delittuosi e avidit?.

4) Tutti i Mormoni maschi, senza eccezioni sfoggiano una barba fluente, che sembra quasi un segno di distinzione dai c. d. "gentili". Pu? darsi che fosse effettivamente così all'epoca. I pochi Mormoni che ho conosciuto personalmente erano tutti ragazzi che  avevano tutti la faccia pulita ed un aspetto da bravo ragazzo che aiuta le vecchiette ad attraversare la strada. :lol2:

Già, va a capire perchè adesso i Mormoni sono tutti giovani, biondi e decisamente gradevoli d'aspetto :P Credo che la predicazione all'estero sostituisca per loro il servizio militare.

(a proposito, per coloro a cui interessasse, nella gerarchia Mormone il Vescovo non corrisponde al nostro Vescovo ma al nostro parroco, non chiedetemi perchè)

Il termine greco ep?scopos significa sorvegliante, così come presbyteros significa anziano. Da l' sono venuti vescovo e prete, ma non ci sarebbe motivo di intenderli come una gerarchia, in quanto un pastore, ministro di culto, o lo si chiami come si vuole è sia "anziano" sotto l'aspetto della maturit? spirituale acquisita, sia "sorvegliante" sotto l'aspetto della cura che dovrebbe avere dei bisogni della comunit?. Comunit? che potrebbe essere più ridotta, come una parrocchia nel mondo cattolico, o più estesa, come una diocesi :)

6) Non posso non citare questa ormai celeberrimo scambio di battute tra Tex ed un barista Mormone: "Siete "gentili" vero?" (intendendo dire che non erano Mormoni ). ?Siamo sempre gentili noi tre, finch? non ci rompono gli stivali". :lol2:

:lol2::lol2::lol2: Mi sono chiesta spesso se Tex avesse voluto fare una battuta o se realmente non sapesse cosa intendeva il barista. E' uno dei casi in cui ci si chiede quale lingua parli effettivamente Tex. Se il termine utilizzato dagli anglofoni per gentili, nel senso qui indicato ovviamente, è l'ebraico "goyim", va da sè che nel west un simile gioco di parole non avrebbe avuto senso :cowboy:
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C'era una discussione o un sondaggio sulla lingua parlata da Tex (quella del lettore, dello scrittore, del suo ambiente...), ma non sono riuscit

Era un sondaggio al quale avevo partecipato anche io. Il percorso è TEX WILLER -> TUTTO SU TEX -> Sondaggi Texiani -> I personaggi -> Quale lingua parla Tex. Al di l' del sondaggio le storie di Tex nascono in Italiano e sulla nostra lingua si basano gli eventuali giochi di parole. Forse il Tex di Segura era concepito in spagnolo..... D'altra parte ti immagineresti Tex apostrofare un avversario in inglese usando il classico "liar, liar, your pants on fire" (bugiardo, ti bruciano le mutande) assai familiare agli inglesi, ma incomprensibile per noi, così come poco comprensibile a un anlgofono il gioco di parole con i gentili?
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"liar, liar, your pants on fire"

Cos'è, una cantilena in rima tipo "Niente male, caporale, con la testa di maiale :P :P :P "? :lol:
Approssimativamente.... Tornando on topic, devo dire che la storia mi è sempre piaciuta. Successivamente l'ho poi guardata con occhio diverso, dopo aver saputo che era stata parzialmente realizzata dal mio conterraneo Angelo "Tatano" Corrias, fotografo pubblicitario, pittore e autore di fumetti, venuto a mancare lo scorso 3 agosto 2013. Il mio voto alla storia è 9
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8) Per qualche oscuro motivo molti confondono I Mormoni con i Quaccheri. In realtà non potrebbero esserci due gruppi religiosi più diversi. Tanto per dire la più grande differenza: i Quaccheri credono nella più rigida non violenza e praticano di conseguenza l'obiezione di coscienza in campo militare; i Mormoni accettano la pena di morte e non hanno mai avuto problemi ad usare la violenza contro i loro oppositori, per tacere del fatto che sono una religione rigidamente teocratica che fa apparire l'organizzazione cattolica come ispirata ai principi della democrazia più spinta.

Basti pensare a John Moses Browning, (decimo!) figlio di un fabbricante d'armi mormone e geniale costruttore (se si può definire genio costruire strumenti di morte...) che assembl' un fucile tutto suo, realizzato e costruito a soli 10 anni. In seguito modificando un Winchester, introdusse il ciclo di riarmo automatico dell'otturatore alla fine dell'800, citando la famosa frase:''Se gli europei vogliono scannarsi, cerchiamo di creargli lo strumento adatto''Pochi decenni dopo insieme all'infelice scoperta di Nobel, il Vecchio (e Nuovo) Mondo non sarebbe stato più lo stesso. Un pensiero a quell'Immane conflitto che proprio in quest'anno ricorre il centenario. Fine OT
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  • 1 anno dopo...

Una bella storia, il ruolo dei daniti... Tex che scopre il mistero che aleggiava.... una lettura piacevole, secondo me poteva essere sviluppata con più calma questo aspetto religioso... magari mettendoci un pò di magia "bianca" per i disegni niente da dire, ottimi!
Sceneggiatura: 6,5
Disegni: 7
Tex: 6,5

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Una bella storia, il ruolo dei daniti... Tex che scopre il mistero che aleggiava.... una lettura piacevole, secondo me poteva essere sviluppata con più calma questo aspetto religioso... magari mettendoci un pò di magia "bianca" 

 

In che senso, scusa? I Mormoni mica sono maghi. La loro religione è una branca del Cristianesimo Protestante mica qualcosa di esoterico. Non solo non praticano la magia ma la considerano superstizione.

Dei Mormoni, specie quelli dell'800, si può esaminare l'aspetto di società parzialmente chiusa o la rigidità delle loro convinzioni ma con loro la magia ci sta come i cavoli a merenda.

Modificato da Carlo Monni
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Non sono un esperto della religione mormone ma può anche essere possibile che qualche frangia possa essere legata alla magia... Senza fare paragoni esagerati, la chiesa cattolica pratica l'esorcismo in modo nascosto attraverso i vescovi per quanto la bibbia condanni pratiche esoteriche, stona no? In ogni caso quando si parla di mistero, e i mormoni attorno ce ne hanno parecchio, un pò di magia é sempre bene accetta e al lettore piace, basta vedere quanto viene riproposta negli ultimi tempi.

Modificato da Grande Proteus
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  • 6 anni dopo...

Questa storia giustifica il desiderio di ritornare alle origini di Tex. Avvincente, trascinante, con cambiamenti di scena, iniziative di Kit da vero scavezzacollo e non da patetico bamboccione come a volte nel prosieguo. Pure un certo alone di mistero nella figura di questi daniti. GLB ai massimi livelli di fantasia e scrittura. E chi se ne importa delle incongruenze temporali della vicenda. Voto 9

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  • 7 mesi dopo...

Una bella storia, scritta bene e disegnata altrettanto. Molti dialoghi permettono di comprendere come un fumetto come Tex potesse già allora essere portatore di messaggi positivi di tolleranza, a fronte d'interessi mascherati da credo religioso. E vi ricompaiono donne parlanti ...

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  • 6 mesi dopo...

Un Bonelli in perfetta vena compositiva, confeziona un episodio molto particolare ed efficace, usando come spunto (per la prima volta nella saga) la comunità Mormone.

 

Ciò che salta subito all'occhio durante la lettura, è la scorrevolezza e il grande ritmo che il grande autore riesce a dare alla sceneggiatura.

Come da suo consolidato stile, non mancano gli sviluppi narrativi e i vari cambi di scena e soprattutto è molto accattivante l'azione, con agguati, inseguimenti e piani, spiegati con maestria dall'autore, che in più di un'occasione si serve di vignette-mappe per meglio far comprendere al lettore lo svolgimento dei fatti.

 

Interessante l'idea di inserire i Daniti, una sorta di corpo di vigilantes mormone, che si accolla il compito di punire i "gentili".

Come vedremo, nello specifico, la banda incappucciata diretta dal duro Dene Fish (avversario davvero tosto che arriva vicino a stendere il giovane Kit) ha pure altri interessi meno nobili e, in combutta con biechi personaggi come Sam Sharp e Tim Butler, mette in atto un'autentica associazione a delinquere ai danni di sprovveduti coloni e allevatori.

 

L'episodio raggiunge un bel ritmo sul finale, dove la tensione si taglia col coltello e porterà i nostri a salvare le due povere donne prigioniere dei Daniti e smantellare la banda, punendone i maggiori colpevoli. Da notare la perfetta gestione del giovane Kit da parte di Bonelli: in questa storia il marmocchio si fa rispettare sia per propositività, abilità e coraggio. Commette solo un pericoloso errore di valutazione (come fattogli saggiamente notare da Carson) quando sottovaluta Fish rischiando di farsi impiombare dalla sua inattesa reazione, ma per il resto è davvero molto attivo ed efficace. Un po' in ombra invece Carson, ma alcuni siparietti e scambio di battute con Tex si fanno apprezzare.

 

Storia divertente ed effervescente, resa molto bene graficamente da un ritrovato Galleppini, coadiuvato alle matite dal solito Gamba e in alcune sequenze da Angelo Corrias (come apprendo qui sul forum). Considerati i ritmi serrati di produzione, con una mole immane di strisce da sfornare settimanalmente, la qualità grafica era davvero impressionante. Di stakanovisti del pennello di questo calibro, si è perso la stampo. Il mio voto finale è 8

  • +1 1
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  • 3 mesi dopo...

Bella storia di GLB e Galep che in alcuni aspetti mi ricorda un po' "Il figlio di Tex": una banda di misteriosi incappucciati (lì erano banditi mascherati contro la Ferrovia, qui i Daniti, una specie di corpo paramilitare dei Mormoni, realmente esistito) un'atmosfera abbastanza simile, ma soprattutto un Kit Willer particolarmente intraprendente, pieno di spirito d'iniziativa, pronto a lanciarsi in mezzo ai guai senza aspettare il parere di Tex, com'era appunto nella sua primissima avventura.

 

Per il resto la storia è molto diversa e il soggetto è originale, come detto ispirato alla Storia del West: i Daniti cercarono effettivamente di difendere il territorio dei Mormoni dai "gentili" (i non Mormoni) e allo stesso tempo di punire severamente chi trasgrediva le loro leggi (la storia inizia proprio con un uomo frustato a morte e legato a una croce). Qui vengono visti come un gruppo di fanatici che finisce poi per usare la religione come paravento per loschi scopi molto terreni. La critica quindi non è contro i Mormoni, verso cui anzi Tex dimostra massimo rispetto (vedi i dialoghi col capo della comunità e le spiegazioni che dà a Kit), semmai contro certi aspetti particolari, come il maschilismo della loro società basata sulla poligamia, esemplificato dal bel personaggio di Sara, che viene prima manipolata e illusa dal mormone Sam Sharp e poi trattata come oggetto.

Una delle parti più originali è infatti il suo racconto a Tex di come diventa moglie di Sharp, della sua vita sfortunata e del modo in cui si lasciò irretire dal predicatore che "ha sempre saputo mascherare il suo egoismo e la sua avidità con un mucchio di belle parole e modi gentili". I tentativi di fuga della donna dall'Utah, una volta scoperta la vera natura del marito e delle presenza di altre sue mogli, non ebbero esito, anzi venne punita con castighi sempre più duri, fino a quello più crudele: costringere la figliastra a sposarsi con un tipo losco.

 

Insomma, la trama è piuttosto articolata, se si considera anche l'importanza che viene data all'altra comunità della vicenda, quella dei minatori che entrano in contrasto coi Mormoni, in una difficile convivenza che Tex cerca di ricomporre, cercando di capire le ragioni di entrambi ma schierandosi apertamente dalla parte dei più deboli, ossia i minatori.

 

La storia ha dei bei dialoghi e scene d'azione avvincenti dove Kit Willer spesso la fa da padrone. Tex e Carson non sono da meno, lasciandolo però "sfogare", consapevoli che ormai Kit non è più uno sbarbatello, anzi come dice a un certo punto Carson a Tex: "Poverino lo sciagurato che si è messo a caccia del tuo rampollo!"

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