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TWF - Tex Willer Forum

[253/254] Artigli Nelle Tenebre


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  • Sceriffi
25 minuti fa, Diablero dice:

 

Ma.. alla fine, qual è l'effetto PRATICO di questi tuoi problemi, PER NOI? E per il forum in generale?

Mah. L'unico problema qui che vedo è il tuo continuo citare Bonelli e quell'altro autore in ogni topic. Io sto parlando di Nolitta: "Per me è un grande, l'idea di portare una storia con andata e ritorno per me è geniale (si parla di oggettività, beh è stato il primo a fare questo esperimento su Tex)". Esprimendo un mio parere personale sull'autore. E rispondendo ad un altro forumista che ha una visione opposta con cui concordo e non concordo. È lecito? No, chiedo, perché ormai sembra che esprimere pareri puramente personali e fuori dal coro sia reato. Si va avanti, rispondi al mio messaggio debuttando con: "Certo. "San Francisco" e la trasferta nelle isole del pacifico non esistono..." Oltre ad essere un esempio opposto al mio, è di un autore che non c'entra una verza col topic. Poi c'è tutta la discussione sul resto, ma non intaserei pure questo topic. Io lascio. 

Modificato da MacParland
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8 minutes ago, MacParland said:

Oltre ad essere un esempio opposto al mio, è di un autore che non c'entra una verza col topic

Aspetta... tu affermi, tipo sparata, "Questa cosa che ha fatto Nolitta non l'ha fatta nessun altro"

 

E risponderti con un esempio di UN ALTRO AUTORE CHE TI SMENTISCE per te è OFF-TOPIC?????

 

Siamo al delirio.

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Perdonami Mac, ma la similitudine fra le due continuity la riscontro pure io.

 

Nella storia di Bonelli padre, i nostri, a bordo del tre alberi del capitano Bart, sono già sulla via del ritorno e la tempesta, che li costringe a naufragare sull'isola dei canachi, funge da imput al secondo episodio.

Idem con Nolitta, ma il secondo capitolo è "giustificato" dal dirottamento della nave a opera di Brooke e soci. Onestamente non mi pare un esempio opposto.

 

Sui toni e i gusti personali, mi astengo dal dare giudizio. :)

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Anch'io mi astengo da giudizi o quant'altro, come il buon Condor, ma - giusto per amor di discussione - ci sarebbe anche un altro caso di trasferta con andata e ritorno...

Ossia la storia "Il tranello", in cui Tex si reca per la prima volta in Canada, e quella successiva, "L'impronta misteriosa", in continuità con la precedente, in cui Tex, prima di ripartire verso l'Arizona, accetta una missione nell'Alto Yukon insieme a Gros-Jean (appena conosciuto), per poi - una volta risolto il caso - riprendere il viaggio di ritorno verso gli Stati Uniti in nave; viaggio in cui avverrà anche un tentativo di impadronirsi del veliero da parte di banditi in cerca di oro.

 

Comunque sia... Nolitta aveva difetti e pregi. "Artigli nelle tenebre" non me la ricordo bene, ma la precedente invece sì, e "Giungla crudele", come mi è già capitato di dire, è una gran bella storia, a mio avviso. E una storia di Tex (a parte qualche dialogo "strano").

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13 hours ago, virgin said:

 

Grazie, Led Zepp. Io di solito mi limito a un più sobrio: "Le storie di Nolitta fanno cagare", ma è sempre bello vedere spiegato in poche righe uno dei moltissimi motivi per cui fanno cagare davvero.

E quello che tu dici si ritrova in tutte le storie di Nolitta, da "Cacc(i)a all'uomo" a "La strage di Red Hill".

Ma il Tex di Nolitta non è solo così: è anche gradasso, pomposo, isterico, logorroico, idiota e completamente incapace.

Buongiorno Virigin,

sul gradasso in questo numero non l'ho notato molto anche se ho notato altri lati del carattere che anche tu riporti (isterico a manetta, idiota e incapace abbastanza, pomposo quel che basta per farlo risultare odioso), ma devo dire che per farmi del male sto leggendo la storia successiva (ho letto solo le pagine conclusive dell'albo e non l'albo della valle infuocata), che inizia nello stesso albo, e devo dire che Tex continua ad avere strani comportamenti. 

Come ad esempio, quando fa a gara col figlio a chi arriva prima all'accampamento degli uomini della compagnia. Cito solo questa per non andare troppo off topic dato che poi quella storia semmai la commenterò nella sezione apposita.

Sarebbe anche una bella scena, padre-figlio, ma Tex non si preoccupa minimamente della reazione degli uomini all'accampamento, che li scambiano per indiani non potendoli riconoscere nel mega-polverone che sollevano, e che li attendono infatti a fucili spianati rimproverando addirittura Tex del suo comportamento, il quale si rende conto di essere uno spaccone e quasi si scusa, ammettendo in fondo di essere stato poco attento. Tra l'altro Tex si rende conto di essere sotto tiro solo una volta arrivato all'accampamento. In sostanza, si comporta come il classico vaccaro da saloon, che piscia fuori dal vaso e che di solito è la vittima predestinata dei pugni di Tex. 

Insomma, questo Tex (il Tex che fa a gara a chi solleva più polvere in faccia agli uomini dell'accampamento), a mio avviso verrebbe preso a calci dal Tex di GLB, in un ipotetico incontro, ma è solo la mia opinione.

Insomma, anche qui al di là della bellezza delle storie e della bravura dell'autore che non metto in dubbio (non serve scomodare Zagor e Mister No, penso che nessuno voglia del male o voglia screditare il grande editore prima e lo sceneggiatore di tante belle storie poi).... ma faccio fatica ad immedesimarmi nella storia perché mi trovo spiazzato di fronte a questo Tex. Forse Nolitta potrebbe far per me su altre testate (sto iniziando a leggere Zagor e potrei recuperare qualche suo numero), ma il Tex di Nolitta per adesso lo riconosco troppo, lo becco al volo, cosa che non accade ad esempio tra il primo Nizzi e Bonelli padre o anche col primo Boselli (che oggi riconosco alla grande ma in modo positivo).

Il Tex di GLB, che poi è il Tex modello a cui tutti dovrebbero comunque ispirarsi, secondo me, è si, sicuro di sé, al limite dell'arroganza, ma non da l'idea di essere un pirla saccente, ma solo uno che sa il fatto suo e te lo sbatte in faccia... per cui la sua arroganza è forza, mai limite.

Aggiungo che per me, ogni autore dovrebbe poter apportare il suo stile, soprattutto nel modo di sceneggiare, Boselli oggi racconta le storie in modo diverso da come lo faceva il primo Bonelli, vuoi i tempi che cambiano, vuoi che gli autori sono diversi. 

Ma mi sento di poter dire che Tex, seppur possa avere evoluto alcuni lati del carattere, resta fedele, puoi dire che il Tex di Bonelli padre è oggi il Tex scritto da Boselli, sono la stessa persona.

Il limite del Tex di Nolitta, per quel poco che posso dire, non sta nell'umanizzazione di Tex, nell'uso dei dinosauri, ma nello stravolgimento del carattere. 

Tex sembra sotto effetto di qualche sostanza e diventa un'altra persona. 

Date a un ragazzino un Tex di GLB, non necessariamente uno dei primi, vi dirà che in quelle pagine c'è un eroe nitido, che può avere qualche lato grigio, ma è riconoscibile, imperturbabile, dategli il Tex di Nolitta e vi dirà che sembra un nevrotico nel pieno della crisi di mezza età... 

12 hours ago, Diablero said:

 

 

Se ti comprassi le strisce, o ti leggessi le vecchie storie, sapresti che la continuity su Tex c'era già quando Nolitta aveva solo 16 anni. Ma all'epoca c'era un disegnatore solo (con aiuti) che le disegnava in fila. Poi è stata abbandonata.

Quoto, come anche riportato da qualcuno dopo il tuo post, già nel Tranello GLB usa una continuity vera e propria, finisce una storia e ne parte un'altra, non solo collegata in termini di luoghi (il nord) ma anche di tema (se non ricordo male Tex e Gros-Jean partono per un'avventura/missione che è direttamente collegata a quella precedente, con Jim Brandon che ferito li raggiunge dopo; spero di non aver detto fesserie).

Anche fosse, io non vedo la continuity di questa storia come un qualcosa di strabiliante, in una seria longeva oltre 70 anni, dove questo stratagemma compare di rado (in genere nella mensile le storie non sono collegate, almeno non da un filo diretto), aver messo due storie di fila non mi pare una rivoluzione, al massimo un espediente carino, ma per me finisce li... Non basta questo a tenere in piedi una storia senza capo ne coda...

11 hours ago, MacParland said:

Mah. L'unico problema qui che vedo è il tuo continuo citare Bonelli e quell'altro autore in ogni topic. Io sto parlando di Nolitta...

Se posso permettermi, credo che in un topic dove si parla di una storia nella quale si "accusa" Tex di comportarsi in modo assurdo, citare il modello di riferimento (GLB) sia normale, non per fare paragoni su chi sia più bravo, ma perché Tex è prima di tutto quello nato dalla penna di GLB.

Poi quel Tex, evolve, matura, cambia un po' in 70 anni di uscite, con la necessità anche di arruolare diversi autori, con i tempi che cambiano etc.,

Ma un conto è dare qualche sfumatura ad un personaggio, farne risaltare un lato, magari già caratterizzato dal suo creatore, un conto è stravolgerne i tratti salienti.

Un Tex ironico, che fa qualche battuta in più con Carson, magari quel Tex di Nizzi ancora ispirato, che a mio parere tirava fuori grandi dialoghi, non va fuori dal seminato, ma attinge da un lato del carattere di Tex che GLB aveva previsto e mostrato già.

Un Tex che sbrocca ogni 10 pagine, che si sottomette ai ricatti, che non è in grado di vedere un'accetta (che io ho notato subito nella vignetta) per liberarsi preferendo nuotare con le mani legate, che si fa riprendere dal figlio, che si fa sfuggire il nemico lasciandogli l'onore di un ultimo delitto, etc., sono cose non da Tex.

Intendiamoci, il TEX di GLB non è infallibile, e magari alcune di queste cose sopra descritte gli capitano pure ogni tanto (e questo rende l'eroe già abbastanza umano, non serve demitizzarlo oltre), ma ad oggi non ho mai letto un albo di TEX made by GLB dove sono concentrate tutte queste cose allo stesso tempo e dove Tex è perennemente isterico. Ma forse non ho accumulato abbastanza letture e il tempo mi smentirà...

Lo capirei poi in presenza di nemici fuori dall'ordinario, ma in questa storia i nemici sono ridicoli, una banda di matti che nemmeno Tex prende sul serio se non fosse che la banda di matti ha "in ostaggio" il figlio. 

Per me siamo nell'ambito dei fatti, non delle opinioni, ma rispetto il fatto che questo Tex possa piacere...

Io pur amando la serie dei Texoni e il fatto di avere tante interpretazioni grafiche di Tex, non sono un amante del Tex tratteggiato da Magnus, per cui so di avere anche io dei gusti strani ! Ma riconosco che oggettivamente siano capolavori i suoi disegni... Ma mi fa meno strano una variazione sul disegno, che per me non intacca il personaggio, più grave è stravolgerne l'essenza che lo ha reso grande e riconoscibile. Tex non è Tex per la mascella grande o il capello più o meno ribelle, è anche quello, ma la gente legge Tex perché sa cosa vi trova dentro, di certo non un frignone...

 

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<span style="color:red">18 ore fa</span>, virgin dice:

Grazie, Led Zepp. Io di solito mi limito a un più sobrio: "Le storie di Nolitta fanno cagare", ma è sempre bello vedere spiegato in poche righe uno dei moltissimi motivi per cui fanno cagare davvero.

E quello che tu dici si ritrova in tutte le storie di Nolitta, da "Cacc(i)a all'uomo" a "La strage di Red Hill".

Ma il Tex di Nolitta non è solo così: è anche gradasso, pomposo, isterico, logorroico, idiota e completamente incapace.

Dovrei indignarmi, fare fuoco e fiamme, minacciare ritorsioni inenarrabili.

Invece mi fai ridere come un cretino:D

<span style="color:red">17 ore fa</span>, virgin dice:

E io davvero ritengo che sia legittimo apprezzare il Tex di Nolitta: è bello che ci sia spazio per la merda, perché altrimenti a questo mondo tutti ascolterebbero Bryan Ferry e gli a-ha e io sarei terribilmente mainstream.

:lol2::lol2::lol2:

 

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<span style="color:red">5 ore fa</span>, LedZepp dice:

Insomma, anche qui al di là della bellezza delle storie e della bravura dell'autore che non metto in dubbio (non serve scomodare Zagor e Mister No, penso che nessuno voglia del male o voglia screditare il grande editore prima e lo sceneggiatore di tante belle storie poi).... ma faccio fatica ad immedesimarmi nella storia perché mi trovo spiazzato di fronte a questo Tex. Forse Nolitta potrebbe far per me su altre testate (sto iniziando a leggere Zagor e potrei recuperare qualche suo numero), ma il Tex di Nolitta per adesso lo riconosco troppo, lo becco al volo, cosa che non accade ad esempio tra il primo Nizzi e Bonelli padre o anche col primo Boselli (che oggi riconosco alla grande ma in modo positivo).

Che pressappoco coincide con il mio pensiero, che ho spesso ripetuto sul forum.

 

Nolitta fu indubbiamente un grande autore delle nuvole parlanti e le sue creazioni lo dimostrano, ma su Tex non era per nulla adatto. Anzi a tratti sembra lo facesse di proposito a forzare la caratterizzazione dell'eroe creato dal padre, perchè è ovvio che ognuno si approcci alle sceneggiature con il proprio stile compositivo, ma in una saga seriale è assurdo stravolgere i paletti che la identificano e uno del mestiere dovrebbe saperlo. Come se i Led Zeppelin (riferimento non casuale visto il tuo nickname :D) avessero aggiunto un buon musicista per sostituire Bonzo e il prescelto, si mettesse a suonare i tempi della mazurca: per quanto ben suonata quanti pomodori avrebbero tirato i fans? :D)

 

Il suo personaggio non è Tex, più che altro sembra uno Zagor mal riuscito che indossa una camicia gialla e una stella di ranger e, per quanto possano essere ben confezionate alcune sue prove, con l'universo di Aquila della Notte non ci azzeccano proprio. Senza l'arrivo di Nizzi in soccorso negli anni 80 il buon Sergio avrebbe affossato la serie e oggi non saremmo ancora qui a parlarne. 

 

Ciò però non vuol dire denigrare il Nolitta autore, poichè nelle serie in cui era più a suo agio, se la cavava benissimo.

Ho recuperato di recente alcune vecchie storie di Zagor sulla CSAC ed è indubbio che leggendo episodi come "Cavie umane" o "Intrigo a Norfolk" , per non tacere delle classiche del primo centinaio come "La sabbia è rossa" e similari, il livello è alto e il suo stile narrativo perfetto per il contesto (per il contrappasso invece GLB quando aiutò il figlio nei primi numeri su Zagor, faticò parecchio: questione di attitudini!)

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<span style="color:red">51 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

Come se i Led Zeppelin (riferimento non casuale visto il tuo nickname :D) avessero aggiunto un buon musicista per sostituire Bonzo e il prescelto, si mettesse a suonare i tempi della mazurca: per quanto ben suonata quanti pomodori avrebbero tirato i fans? :D)

E' successo: LIVE AID con Collins alla batteria. Non hanno tirato i pomodori ma avrebbero dovuto.:D

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  • Sceriffi
<span style="color:red">18 ore fa</span>, Diablero dice:

Aspetta... tu affermi, tipo sparata, "Questa cosa che ha fatto Nolitta non l'ha fatta nessun altro"

 

E risponderti con un esempio di UN ALTRO AUTORE CHE TI SMENTISCE per te è OFF-TOPIC?????

 

Siamo al delirio.

Si, vero, proprio al delirio. Come te lo devo dire che la storia "Il tiranno dell'isola" non è un esempio adeguato ed uguale al mio. La storia finisce con una doppia vignetta dove vediamo Tex sopra l'imbarcazione che lo riporterà a casa. "Artigli nelle Tenebre" è la storia in cui Tex torna a casa. Sono due cose diverse. La prima è un'idea di Bonelli, la seconda è in pieno stile zagoriano in cui il viaggio per tornare a casa è sempre accidentato come vedremo e come abbiamo visto in tutte le trasferte e odissee. 

 

<span style="color:red">7 ore fa</span>, LedZepp dice:

Se posso permettermi, credo che in un topic dove si parla di una storia nella quale si "accusa" Tex di comportarsi in modo assurdo, citare il modello di riferimento (GLB) sia normale, non per fare paragoni su chi sia più bravo, ma perché Tex è prima di tutto quello nato dalla penna di GLB.

Ma il mio discorso ed il mio post è totalmente diverso. Io facevo i complimenti a Nolitta per la sua idea e le sue contaminazione zagoriane in Tex. L'esempio di Bonelli non c'entra una verza col mio. 

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25 minutes ago, MacParland said:

Si, vero, proprio al delirio. Come te lo devo dire che la storia "Il tiranno dell'isola" non è un esempio adeguato ed uguale al mio. La storia finisce con una doppia vignetta dove vediamo Tex sopra l'imbarcazione che lo riporterà a casa. "Artigli nelle Tenebre" è la storia in cui Tex torna a casa. Sono due cose diverse. La prima è un'idea di Bonelli, la seconda è in pieno stile zagoriano in cui il viaggio per tornare a casa è sempre accidentato come vedremo e come abbiamo visto in tutte le trasferte e odissee. 

 

Ma il mio discorso ed il mio post è totalmente diverso. Io facevo i complimenti a Nolitta per la sua idea e le sue contaminazione zagoriane in Tex. L'esempio di Bonelli non c'entra una verza col mio. 

Secondo me c'entra se tu vuoi far passare il messaggio che Nolitta abbia introdotto un colpo di genio con le due storie in continuity, cosa che Bonelli padre aveva già fatto. Questo è un fatto.... 

Sulle contaminazioni Zagoriane, onestamente non ne vedo il bisogno, le trovo sbagliate e per me assurdo desiderarne.

Contaminare Tex con Zagor non ha senso, Tex è Tex, Zagor è Zagor, se voglio leggere Zagor, compro Zagor (cosa che faccio).

Se poi Nolitta introduce un modo di narrare Tex un po' diverso, con temi anche Zagoriani (che poi i temi spesso possono accavallarsi), anche  risaltando lati del carattere di Tex che Nolitta magari amava, ben venga, ma se si stravolge un personaggio mi dispiace, questo genere di contaminazione non ha senso.

Tanto vale chiudere Tex è andare avanti con Zagor, o con personaggi nuovi che si piangono addosso... 

L'eroe ha un'identità, a sto punto facciamo Batman con i superpoteri, così da contaminarlo con un po' di Superman e diamogli il carattere di Spiderman, così da renderlo un ibrido (magari attira più lettori!)

Modificato da LedZepp
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  • Sceriffi
<span style="color:red">4 minuti fa</span>, LedZepp dice:

Secondo me c'entra se tu vuoi far passare il messaggio che Nolitta abbia introdotto un colpo di genio con le due storie in continuity, cosa che Bonelli padre aveva già fatto. Questo è un fatto.... 

Sulle contaminazioni Zagoriane, onestamente non ne vedo il bisogno, le trovo sbagliate e per me assurdo desiderarne.

Contaminare Tex con Zagor non ha senso, Tex è Tex, Zagor è Zagor, se voglio leggere Zagor, compro Zagor (cosa che faccio).

Se poi Nolitta introduce un modo di narrare Tex un po' diverso, con temi anche Zagoriani (che poi i temi spesso possono accavallarsi), anche  risaltando lati del carattere di Tex che Nolitta magari amava, ben venga, ma se si stravolge un personaggio mi dispiace, questo genere di contaminazione non ha senso.

Tanto vale chiudere Tex è andare avanti con Zagor, o con personaggi nuovi che si piangono addosso... 

L'eroe ha un'identità, a sto punto facciamo Batman con i superpoteri, così da contaminarlo con un po' di Superman e diamogli il carattere di Spiderman, così da renderlo un ibrido (magari attira più lettori!)

Non cambiare significato a quello che ho scritto. Ho detto che per me mettere due storie: Una con un viaggio in posti non canonici ed una con il ritorno pieno di insidie, è un'idea geniale. Non parlo di Bonelli, se l'aveva già fatto o meno. E non l'ha fatto. Quelle sono le contaminazioni zagoriane. Neanche a me fanno piacere tutti gli stravolgimenti del Tex di Nolitta, ma in qualche storia se ti sforzi sembra quasi Tex. 

  • Confuso (0) 2
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Non voglio fare il pignolo di turno, ma un conto è l'apporto dello sceneggiatore/soggettista, che ha un suo modo di scrivere, anche riconoscibile (che è normale e direi auspicabile), un conto lo stravolgimento del personaggio.

Per intenderci, e facendo un paragone col disegno, Tex lo puoi disegnare anche con delle deviazioni dai modelli che credo si possano identificare in Galep, Villa, Ticci etc., (per citare tra i più riconoscibili per me e forse tra i più visti nella serie), e questo ci regala grandi interpretazioni che nei casi estremi ci deliziano nella serie speciale.

Ed in quel caso poi, lo scopo è dichiarato, sappiamo che Tex sembrerà diverso dal solito in alcuni connotati.

Ma non puoi disegnarlo con una polo, un paio di pantaloni in velluto e una bombetta. 

Tex puoi farlo un po' più ironico, qualche volta più fallibile, in alcuni casi mostrarlo preoccupato e più umano.

Ma non puoi farcire un albo (canonico e della mensile) di frignate, ricatti subiti e vere ingenuità....con un'ambientazione esotica e dinosauri per giunta, e nemici non credibili.

Il troppo stroppia

3 minutes ago, MacParland said:

Non cambiare significato a quello che ho scritto. Ho detto che per me mettere due storie: Una con un viaggio in posti non canonici ed una con il ritorno pieno di insidie, è un'idea geniale. Non parlo di Bonelli, se l'aveva già fatto o meno. E non l'ha fatto. Quelle sono le contaminazioni zagoriane. Neanche a me fanno piacere tutti gli stravolgimenti del Tex di Nolitta, ma in qualche storia se ti sforzi sembra quasi Tex. 

scusa, ma perché dovrei sforzarmi di leggere Tex e credere di vederci Tex? Nelle ultime storie di Tex in edicola non mi sono sforzato ed ero piuttosto felice dei soldi spesi....

Comunque se non la ricordi, rileggi la storia del Tranello... Sono ignorantissimo ma quando posso suggerire una storia lo faccio, secondo me li hai la continuity di Bonelli padre, col viaggio in ambiente inusuale e il continuo in viaggio con una slitta trainata da cani..

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1 ora fa, MacParland dice:

Una con un viaggio in posti non canonici ed una con il ritorno pieno di insidie, è un'idea geniale. Non parlo di Bonelli, se l'aveva già fatto o meno. E non l'ha fatto.

 

Mi duole contraddirti, ma lo fece: "L'uragano" è il ritorno pieno di insidie dopo "Lotta sul mare" che racconta un viaggio in posti non canonici come le Hawaii e la Polinesia.

Tra l'altro "L'uragano" e "Artigli nelle tenebre" hanno anche qualche punto in comune, col viaggio di ritorno che si impantana su un'isola.

Poi, be', una è una storia meravigliosa e l'altra fa cagare, ma questo già è stato detto.

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1 hour ago, Lucero said:

A questo punto mi toccherà rileggermi questa storia così mi faccio un'idea del perché abbia scatenato un dibattito tanto intenso...:)

 

Detto, fatto...

Allora, a costo di attirare le ire dei veterani del Forum, devo dire che la storia a me non e' dispiaciuta (un po' leggerina se vogliamo, ma non mi ha "fatto cagare").  Da un lato condivido l'opinione che su un punto preciso la struttura del racconto lascia molto a desiderare 

Spoiler

Tex che cede al ricatto di Brooke prima e poi si fa convincere ad accomodare la versione di quanto accaduto per accelerare il ritorno in patria...cosa che costa anche la vita a Stone

 

ma, i disegni di Letteri sono ottimi, il cattivo di turno (Brooke) e' odioso al punto giusto, e la storia non e' "geniale" ma scorre veloce.  

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<span style="color:red">14 ore fa</span>, Mister P dice:

Parteciperei anche io alla sculacciata virtuale a MacParland ma ve la state cavando benissimo.

 

Basta solo che @MacParland non salti fuori dicendo che gli piace essere sculacciato.

Ma non essendo una ragazza non dovrebbe.

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15 hours ago, virgin said:

 

Mi duole contraddirti, ma lo fece: "L'uragano" è il ritorno pieno di insidie dopo "Lotta sul mare" che racconta un viaggio in posti non canonici come le Hawaii e la Polinesia.

Tra l'altro "L'uragano" e "Artigli nelle tenebre" hanno anche qualche punto in comune, col viaggio di ritorno che si impantana su un'isola.

Poi, be', una è una storia meravigliosa e l'altra fa cagare, ma questo già è stato detto.

Qui si vede la maggior esperienza, questa storia mi manca ad esempio, e dalle poche parole che hai scritto potrebbe anche attirarmi un bel po'. Controllo se ce l'ho! 

Per il resto, GLB era sempre un passo avanti a tutti, secondo me... non solo perché aveva creato Tex, quindi sapeva meglio di altri chi fosse Tex, e di sicuro si immedesimava in lui come nessun'altro. A titolo personale, solo con Boselli ed il miglior Nizzi (senza scomodare sceneggiatori più recenti che sicuramente fanno bene il loro mestiere), riesco ad apprezzare quel Tex, con storie più o meno vecchie, e a trovarlo sempre rinnovato ma mai stravolto. 

 

Confermo che per me questa storia poteva essere una grande opportunità, il soggetto ha un grande potenziale, e secondo me è stato davvero buttato alle ortiche considerando che le indubbie doti dello sceneggiatore (su cui non ho mai inteso discorrere in senso generale)

Modificato da LedZepp
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  • 2 settimane dopo...

Allora...Avventura esotica, dinosauri, professori eccentrici, un gruppo di britannici (rivedremo un giorno Brook?), i meravigliosi disegni di Letteri, il naufragio della Mariposa, un gruppo di messicani "fratelli" di Cico. Insomma Nolitta non ti fa annoiare anche se introduce cose non proprio canoniche.

Avventura sfiziosa.

Modificato da Diablorojo82
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10 hours ago, Diablorojo82 said:

rivedremo un giorno Brook?

Speriamo di no, nemico insipido a capo di una banda di acchiappagalline che inspiegalmente tiene in scacco un pavido Tex.

Speriamo Boselli si sia dimenticato di questo personaggio o non voglia riportarlo in auge... per raccontare cosa poi? 

Se Brooks è un furbo eviterà Tex come la peste, anche perché su di lui pendono accuse non da poco.

A meno che Tex non vada a sbattere su un'isoletta dove il dittatoruccio si sarà rifugiato, non vedo grosse opportunità, e nemmeno quell'escamotage sarebbe granché..

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<span style="color:red">11 ore fa</span>, Diablorojo82 dice:

Allora...Avventura esotica, dinosauri, professori eccentrici, un gruppo di britannici (rivedremo un giorno Brook?), i meravigliosi disegni di Letteri, il naufragio della Mariposa, un gruppo di messicani "fratelli" di Cico. Insomma Nolitta non ti fa annoiare anche se introduce cose non proprio canoniche.

Avventura sfiziosa.

La penso esattamente come te!

Storia che ho sempre amato tantissimo proprio per gli elementi che citi tu.

Non vedo l'ora di rileggerla (al momento sono fermo ai "Ribelli del Canada").

 

In effetti potrebbe essere interessante riproporre Brooke anche se, in genere, non amo questo tipo di ritorni perché il 90% delle volte sono protagonisti di storie poco riuscite.

E non mi riferisco solo a Tex ma anche ad altre collane bonelliane (Dylan Dog, Mister No, ecc.).

Mi fanno un po' l'effetto dei tristi sequel al cinema, soprattutto di film (ma anche cartoni animati) che ho molto amato.

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<span style="color:red">9 ore fa</span>, Juan Ortega dice:

La penso esattamente come te!

Storia che ho sempre amato tantissimo proprio per gli elementi che citi tu.

Non vedo l'ora di rileggerla (al momento sono fermo ai "Ribelli del Canada").

 

In effetti potrebbe essere interessante riproporre Brooke anche se, in genere, non amo questo tipo di ritorni perché il 90% delle volte sono protagonisti di storie poco riuscite.

E non mi riferisco solo a Tex ma anche ad altre collane bonelliane (Dylan Dog, Mister No, ecc.).

Mi fanno un po' l'effetto dei tristi sequel al cinema, soprattutto di film (ma anche cartoni animati) che ho molto amato.

Eh sì...Ci vorrebbe un buon soggetto. 

<span style="color:red">9 ore fa</span>, LedZepp dice:

Speriamo di no, nemico insipido a capo di una banda di acchiappagalline che inspiegalmente tiene in scacco un pavido Tex.

Speriamo Boselli si sia dimenticato di questo personaggio o non voglia riportarlo in auge... per raccontare cosa poi? 

Se Brooks è un furbo eviterà Tex come la peste, anche perché su di lui pendono accuse non da poco.

A meno che Tex non vada a sbattere su un'isoletta dove il dittatoruccio si sarà rifugiato, non vedo grosse opportunità, e nemmeno quell'escamotage sarebbe granché..

In questa storia è stato funzionale. Poi dipende sempre da soggetti e sceneggiatura.

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  • 10 mesi dopo...

Ho appena terminato questa storia e devo ammettere di averla trovata davvero terribile.

 

Il giovane Brook è l'apoteosi dello sfigato  (lo zio è diventato un pezzo grosso dell'Oriente e lui, per una evidente crisi di autostima, vuole conquistare un'isola sperduta abitata da due galline e un pollo, ok), Tex subisce continuamente dei ricatti che in altre occasioni avrebbe rispedito al mittente a suon di sganassoni.

 

Infine, i dinosauri buttati lì a caso non come fulcro della vicenda, ma come un "incidente di percorso".

 

A parte la bubbola pseudoscientifica dell'ibernazione, i dinosauri erano tre. Due vengono accoppati, il terzo rimane chiuso nella cassa e quindi non viene risvegliato dal contatto con l'acqua.

Solo che poi la barca affonda, quindi prima o poi si sarebbe dovuto svegliare (poi magari è morto annegato, ma gli altri bestioni sono comunque riusciti a raggiungere la riva, quindi...).

 

Ciliegina sulla torta, Brook che fugge dalla nave e FORSE viene divorato dagli squali.

 

Per quanto mi riguarda è proprio una delle storie più brutte di Tex, nonché una delle più brutte in assoluto di Nolitta (e io non sono un antinolittiano, eh).

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