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TWF - Tex Willer Forum

[68/69] Piombo Caldo


Pedro Galindez
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Voto alla storia  

14 utenti hanno votato

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Soggetto e sceneggiatura: G. L. Bonelli
Disegni: Guglielmo Letteri
Periodicità mensile: Giugno 1966 - Luglio 1966
Inizia nel numero 68 a pag. 75 e termina nel numero 69 a pag 89


Una serpe in seno: è quella che si è allevato il ricco ranchero "King" Chris Mac Kennet viziando troppo il figlio Red, un vile che depreda il bestiame del padre ricorrendo ai servigi della banda Carleton. Complice di Red è il bieco soprastante Bull Hocker, interessato alla figlia del padrone, la bella Loren: i due infami avevano incastrato e fatto spedire in gattabuia l'innocente Jim Mander, rampollo di una famiglia rivale e fidanzato di Loren. Ma Tex fa giustizia.

Copyright: Sergio Bonelli Editore

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  • 8 mesi dopo...
  • Rangers

Questa storia la considero tra le migliori di GLB. Ogni volta che la rileggo, risulta sempre migliore. Il tema è classico, abbiamo i soliti piccoli rancheros, che vengono pian piano divorati e distrutti dalla solita famiglia prepotente. Ma abbiamo molti risvolti e colpi di scena che vanno ad esaltare aspetti che fanno di questa storia un piccolo capolavoro. Intanto i dialoghi sono tra i più brillanti, e me ne accorgo leggendo la saga texiana in ordine cronologico; infatti con questa storia GLB sembra curare meglio i dialoghi (sia quelli tra Tex e Carson ma anche quelli tra gli altri personaggi), assumendo quasi un tono da film. Memorabile, da 10 e lode il dialogo tra Tex e Carson, quando quest'ultimo più o meno dice di aver già visto una storia come quella in cui si sono imbattuti, in un teatro qualche tempo prima, in uno spettacolo intitolato: "Giulietta e il Rodeo". :) :inch:

La storia è piena zeppa di scene memorabili, sparatorie, scazzottate, personaggi interessanti, tra cui uno sceriffo legato ai Mac Kennet che poi si redime e passa nettamente dalla parte dei nostri, prendendo coraggio e mostrando anche i denti. Un gruppo variegato di cattivi: il losco Bull Hocker soprastante dei Mac Kenneth, Red Mac Kenneth, il figlio che ruba al padre, finisce in modo tragico. La banda Carleton, i cui componenti sono degli assassini senza scrupoli e rimorsi, non esitano ad ammazzare a sangue freddo un povero barman, che tempo prima era stato testimone ad una rapina. Indimenticabile quando i nostri requisiscono tutte le armi e le distruggono dal fabbro Olaf. Da incorniciare anche la sparatoria verso la fine con i Carleton e il finale tragico del figlio dei Mac Kenneth. Da ricordarsi che questa è la primissima prova di Letteri, il cui segno ancora acerbo mostra già qualità elevatissime, sia nel raffigurare le persone che le ambientazioni. Una svista: a pagina 67 troviamo Tex a piedi avanzante verso i Carleton, mentre poco prima e subito dopo è a cavallo. Per concludere darei alla storia un bel 10 tondo tondo. :trapper:

  • +1 1
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  • Collaboratori

La copertina del numero 69, "Piombo caldo", segna una tappa decisiva nel modo di disegnare le copertine da parte di Aurelio Galleppini. Con i ritagli delle copertine degli albi d'oro e ( a partire dal numero 44 ) con le nuove copertine di Galep, che metteva in posa il ranger, l'editore perseguiva una precisa strategia di marketing, cercando di mettere Tex sempre in primo piano, con un logo molto grande, in modo che l'albo, tra le tantissime proposte editoriali allora in edicola, potesse subito essere riconosciuto dal lettore. Con "Piombo caldo" invece, per la prima volta, Tex viene mostrato non più come l'elemento centrale della copertina, seppure lo sfondo praticamente bianco nel quale è inserito riesce a conferirgli comunque una certa visibilità, accresciuta da un logo che assume, ai giorni nostri, delle dimensioni leggermente spropositate.

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  • 1 anno dopo...

Gran bella storia, che in molti passaggi diventa davvero entusiasmante! Il titolo non delude le attese: infatti di piombo tra le pagine dell'albo ne vola davvero tanto! Bonelli infarcisce la storia di spunti narrativi diversi, ben ordinati dalle sue mani sicure. Il primo elemento è a dire il vero inconsueto: una storia d'amore fra due teneri colombi, una storia sfortunata e osteggiata da tutti. Classica nel suo genere (l'amore tra i due pargoli di famiglie rivali) e ben raccontata, non annoia il lettore anche perché è ricondotta subito sui binari della trama vera e propria: non è solo per evitare il nefasto matrimonio che il giovanotto innamorato viene ingiustamente condannato. La love story però, man mano che passano le pagine, comincia a scomparire del tutto; morale della favola: quando vola il piombo, non c'è spazio per bacetti e sviolinate! :-)

Peso maggiore ha invece l'altro elemento che compone la vicenda: il tradimento del figlio verso il padre. Mi ha molto colpito l'ultima vignetta di pag.87: Tex è padre, e non vuole che il vecchio MacKenneth, che già ha visto il figlio morire, subisca l'estremo dolore di sapere tutto, di sapere cioè, nella maniera più dettagliata e provata, quali porcheria il figlio aveva commesso nei confronti del suo stesso padre. Tex entra nei panni di questo povero padre; instaura con lui un rapporto naturalmente empatico: per un attimo immagina come si potrebbe sentire - anzi, riesce a provare realmente, istintivamente, quel sentimento orribile - se una cosa del genere succedesse col suo Kit...

Quando giunge il momento dell'azione, non c'è più posto per sentimentalismi o riflessioni varie. Quando giunge il momento dell'azione si spara e basta!, e Tex e Carson danno una delle prove più entusiasmanti della loro magnificenza!

Non c'è molto altro da dire: a chi non lo ha ancora fatto, non resta che godersi questi due fulmini scatenati!... come tutti sappiamo, nelle storie di Bonelli, Tex è non solo l'assoluto protagonista, ma anche l'assoluto Giustiziere, colui che, della Giustizia, sembra esserne a tutti gli effetti l'incarnazione. Non c'è nessuno come lui, nessuno può sperare di arrivare alla sua statura. Eppure Tex, nelle storie di Bonelli, ha sovente un rivale. Uno che giunge in maniera quasi inaspettata, e che si diverte a prendere il posto del ranger, quasi lo sfidasse a dimostrare chi dei due è il migliore, chi dei due è il vero Giustiziere... Questo qualcuno è il Destino, che anche questa volta ha vinto la sfida... Un altro ottimo motivo per leggere assolutamente questa storia? E' la prima disegnata da Letteri, uno dei più grandi disegnatori della storia di Tex! Qui ancora non raggiunge la perfezione e la magnificenza di "L'asso nella manica" o "Senza tregua" (alcuni volti di Tex sono di Galep), eppure le sue tavole già sono superbe, invitanti l'occhio a leggere la storia. Quindi, se devo dare un voto, dico 8,5... anzi: dico 9, e crepi l'avarizia! :-)

ps.... questa volta, prima di cliccare su "Aggiungi risposta", faccio una preghierina al padreterno :P:D<_<

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  • 2 anni dopo...

Storia che va ricordata principalmente per il debutto di Letteri. Trama piuttosto semplice, ma nella quale risaltano dialoghi vivaci ed azione in ogni scena.

 

Spoiler

La tragica fine del giovane MacKennet ancora una volta enfatizza la giustizia divina, rievocando a grandi linee il Conte di Montecristo, giustiziere come Tex, ma che in diverse occasioni vede il suo compito compiuto non personalmente.

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  • 10 mesi dopo...

Ancora una volta GL Bonelli utilizza un tema molto classico, quello del grande allevatore che vuole i pascoli dei più piccoli (nei primi 70 numeri di storie con questo soggetto ce ne sono parecchie) per scrivere una sceneggiatura molto bella, senza sottotrame o colpi di scena ma che suscita ugualmente l'interesse del lettore. L'unico "cambiamento" è quello dello sceriffo che decide di schierarsi al fianco di Tex e Carson, una crisi di coscienza o semplice attaccamento alla pellaccia? :D Ho notato anche che Letteri lo disegna uguale spiccicato a Gordon:dubbioso: All'inizio era solo un'impressione ma alla fine mi sono convinto che "Bad River" dell'almanacco 1997 sia profondamente ispirata da "Piombo caldo", le analogie sono evidenti: Clint Jackson nello stesso ruolo di Jim Mander esattamente come Linda/Loren, Luke Stoddard/Red Mac Kennet e Lance Stoddard/Chris Mac Kennet. E il destino finale di Luke è molto simile a quello di Red. Ci sono cmq delle differenze e io preferisco questa, "Bad River" è ottima ma la scena del dollaro bucato con il barman ciccione è fantastica :inch:

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