Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[49/51] I Figli Della Notte


Pedro Galindez
 Share

Voto alla storia  

21 utenti hanno votato

Non sei abilitato/a a votare al sondaggio o a vederne i risultati. Si è pregati di collegarsi o iscriversi per poter votare in questo sondaggio.

Messaggi consigliati/raccomandati

8b6c1e1bedfed283b2ff4e501365010d.jpg--i_figli_della_notte.jpg

Soggetto e sceneggiatura : Gianluigi Bonelli
Disegni: Virgilio Muzzi - Aurelio Galleppini
Periodicità mensile: Novembre 1964 - Gennaio 1965
Inizia nel numero 49 a pag. 117 e finisce nel numero 51 a pag. 68


La spedizione archeologica del professor Nizon, che aveva portato alla luce sul confine messicano un antico tempio azteco, nel quale riposavano tredici macabre mummie di grandi sacerdoti, è misteriosamente scomparsa. Tex e i pards indagano nella zona della sparizione e assistono a incredibili fenomeni soprannaturali: i tredici stregoni mummificati sono tornati in vita, grazie all'inavvertita lettura di una formula magica, si sono proclamati Figli della Notte e hanno fondato un piccolo impero azteco sotto la guida di Amaxos, Colui-Che-Non-Può-Morire! A proteggere i resuscitati dagli enormi poteri arcani, sono gli agguerriti indiani Yaqui, nominati Guardiani del Grande Serpente. I Navajos, alleati con Hopi e Chiricahuas, attaccano gli Yaqui soggiogati da Amaxos e dalle sue mummie redivive: distrutta una magica pergamena, gli stregoni si polverizzano!

Copyright Sergio Bonelli Editore

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 mese dopo...
Guest Wasted Years

Una storia decisamente articolata, che io personalmente porrei tra gli esempi della differenza strutturale che Tex manifesta necessariamente tra la versione con gli albetti a striscia e quella attuale gigante, specie nella visione delle storie di Mauro Boselli. La storia vive diverse fasi, tutte molto belle ed interessanti, ma l'azione non cala mai e c'è sempre un colpo di scena dietro l'angolo. Le diverse fasi della storia sono tutte, IMHO, ugualmente belle e godibili, anche se la migliore, sempre IMO, è quella centrale, in cui Carson e Tex combattono da soli con i messicani guidati dallo Yaqui. I disegni di Muzzi/Galep sono ormai storici, e, dato che li conosco da una vita, mi sembrano bellissimi, anche se non mancano imperfezioni. La miscela di elemento magico ed avventuroso riesce perfettamente, l'alchimia col disegnatore/i pure, direi una storia che merita un bel 9. Edito per precisare. Rileggendomi ho capito che è facile fraintendere il discorso. Gli intrecci di Mauro Boselli, come ad esempio la storia di Tornado, i cui nodi si sciolgono verso la fine, mentre si annodano lungo la storia, all'epoca non erano ovviamente possibili. Per cui la storia apparentemente divagava, ma era solo un modo per tenere sempre alta l'attenzione del lettore. Questo tipo di costruzione dell'intreccio mi è sempre piaciuta molto, e ne sento la mancanza. GLB la usava anche quando Tex gigante era una realtà affermata, credo per ragioni stilistiche o storiche della serie.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Anche per me la storia è di livello piuttosto alto, anche se IMHO non così alto come la successiva "Sangue navajo": se infatti, come ha detto Wasted, la vicenda è molto ricca ed articolata ( oltre che destinata a fornire numerosi spunti a storie più tarde come "El Morisco" [ nn. 101 - 103 ] o "La nave perduta"[ nn. 328 - 330 ] ), specie se si considera che siamo ancora nel periodo degli albi di 32 strisce, mi pare però di poter sostenere che le parti iniziale e centrale siano superiori alla conclusione.
A mio parere infatti è suscitata molto bene un'atmosfera di paura e di mistero nelle primissime pagine, occupate dalla vicenda della spedizione Nizon, mentre successivamente GLB fa brillantemente nascere un clima di odio, avversione e misteriose insidie contro Tex e Carson a Huerta; il successivo scontro in campo aperto con gli Yaqui è coinvolgente ed emozionante ( infatti

Carson, mentre lui e Tex proteggono successivamente l'uno la ritirata dell'altro, pensa di essere giunto alla fine della pista e forse sarebbe così se Tex non intervenisse in suo soccorso
e il lettore ( e i pards con lui ) si aspetta tremende insidie dai misteriosi "Figli della Notte" che ci vengono infine rivelati come i principali avversari di Tex e Carson. Tuttavia ( a differenza di quanto accaduto con Mefisto, a cui sono paragonati da Tex ) il ranger riesce rapidamente a prendere le misure ai poteri paranormali dei suoi nemici evitando che possano servirsene contro i suoi alleati indiani e portando infine il confronto con loro e con gli Yaqui sul suo terreno
in una gigantesca battaglia tra i Navajo, gli Apache e altri indiani suoi alleati e gli Yaqui, in cui questi ultimi si ritrovano addirittura in inferiorit? numerica
, anche il confronto finale coi Figli della Notte si svolge corpo a corpo, cioè in una maniera in cui è quasi impossibile che Tex ( specie nelle sceneggiature di GLB ) venga battuto; tutto ciò, a mio giudizio, diminuisce alquanto la tensione narrativa.

I disegni della coppia Muzzi - Galep ( con Muzzi che, per l'ultima volta, almeno a quanto mi risulta, realizza un buon numero di facce di Tex nella parte iniziale della storia ) non sono male, anche perchè i contributi dei due disegnatori sono più distinti di quanto non capita di solito ( con le teste del Tex di Galep sui corpi di Muzzi ).
In sintesi, a mio parere:
soggetto 9
sceneggiatura 8,5
disegni 8.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 5 mesi dopo...
  • Rangers

Si, è una grande storia. Mi piace rileggere la serie in ordine di uscita, per ammirare anche della bravura del grande GLB, che passava con estrema facilit? e senza mai scadere nel noioso, da avventure con temi classici, al filone fanastico o come in questo caso quasi orrorifico. Una storia come avete detto, con un colpo di scena dietro l'altro. Intanto l'inizio con il ritrovamento del tempio e delle varie mummie è stupendo, anche dal punto grafico. Indimenticabile la distruzione di Huerta, con la caccia allo yaqui, nascosto in una cantina del villaggio. Mi ha sempre colpito la grande battaglia di Tex coi Navajos e delle tribù alleate, contro gli Yaqui (pochi e male armati), che vengono sterminati tutti fino all'ultimo senza pietà. :trapper::trapper: Per il resto condivido pienamente i post di Pedro e di Wasted. :generaleN: Direi che è una storia da 9, i disegni di Muzzi e Galep sono stupendi. Muzzi secondo me si trovava molto a suo agio nel raffigurare le mummie.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Come dice Pedro, la storia - seppure di alto livello qualitativa - viene inevitabilmente surclassata dall'avventura che segue. Non è però il 9 che voglio dare, e d', a "I figli della notte" ad essere superiore al merito, è il 10 che spetta a "Sangue navajo" che non rende pienamente onore a quel capolavoro. Concordo con Sam sulla grande capacità di pap? Bonelli nel passare da avventure del west classico a storie molto particolari come questa. Senza scadere nel noioso, dice Sam; senza scadere nel ridicolo, aggiungo io, cosa molto facile quando si parla di classici dell'orrore come mummie, zombie, e chi più ne ha più ne metta. E sono infine concorde con Wasted nel giudicare epica la battaglia di Tex e Carson contro i messicani di Huerta, e fondamentalmente contro lo yaqui Gayuma.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 9 mesi dopo...

Capolavoro assoluto!Questa è una delle storie più belle di Bonelli e Galep;storia che, tra l'altro, se fosse stata scritta qualche anno più tardi o oggi, sarebbe stata, in quanto a numero di pagine, molto più lunga. Bonelli dimostra ancora una volta la sua maestri suprema nell'arte dell'intreccio narrativo;la storia infatti è una storia a due facce, ambedue perfette:una è la faccia del western classico, fatto di agguati, sparatorie e assedi sanguinosi;l'altra è la faccia del fantasy, farcita da elementi di suspance con un certo accenno "antropologico"e "archeologico". La genialit?, la maestria inarrivabile di Bonelli sta nel saper incastrare il tutto alla perfezione, nel dare alla storia la sua unit? d'insieme, svolgendo ottimamente una trama stratificata e complessa. Il linguaggio di Bonelli è meraviglioso in questa storia;riesce a non far essere banali i discorsi pomposi dei "pezzi grossi" della vicenda narrata:per esempio lo stregone dei papagos è ovviamente un personaggio che, dato il suo rango, non può che usare paroloni e frasi altisonanti;tuttavia provate a leggere pag.8 del n.50... una pagina intera unicamente col discorso dello stregone:stupenda!La storia poi vive di momenti esaltanti:dalla battaglia a Huerta con conseguente distruzione ai vari scontri con gli yaqui, fino alla scure di guerra dissepolta con l'arrivo di centinaia di guerrieri;stupende anche alcune delle scene fantasy-horror della storia:quella in cui appare una delle mummie a Tex e Carson è stupenda, ma sopratutto quella dei guerrieri bendati e delle apparizioni omicide delle mummie al campo dei guerrieri:in quella parte la storia sembra davvero un thriller. Se non ricordo male questa è una delle storie preferite di Boselli:lo credo bene... I disegni.... quelli di Muzzi sono come al solito insignificanti(ovviamente è solo un mio modesto parere, espresso sempre nel massimo rispetto dell'autore e della sua professionalità);sono convinto che se non fosse intervenuto Galep questa storia non sarebbe diventata il Capolavoro che ?... Galep dimostra ancora una volta di essere un maestro nelle ombre;e nelle apparizioni fantasmatiche è straordinario, e per averne conferma basta rivedere una scena qualsiasi in cui appare una delle mummia. Inoltre il Maestro dimostra anche qui di essere un disegnatore versatile, che può realizzare qualsiasi tipo di storia senza problemi!..vabb?, inutile aggiungere altro su Galep, tranne che è il mio disegnatore preferito, e sarà difficile che possa essere un giorno sostituito da qualcuno..(tra l'altro la copertina del n.50 nelle varie ristampe non mi ha mai colpito più di tanto;invece di quella originale mi sono innamorato!). In conclusione:erano anni che non rileggevo questa storia, e non la ricordavo così bella, articolata, esaltante, piena di suspance;per me è uno dei Capolavori assoluti della saga!-e a questo, proposito, siamo ben certi che il periodo d'oro di Tex non inizi molto prima di quanto si crede?

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 3 mesi dopo...

Storia speciale, molto articolata, che vive di diverse fasi, tutte molto belle ed interessanti, con ritmo e azione che si mantengono sempre alte attraverso continui colpi di scena. E' una splendida miscela di magico ed avventuroso, un ottimo connubio tra autore e disegnatori, per una storia eccellente.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 4 mesi dopo...
Guest Gilbertfan

Una gran bella storia, questa, in cui Giovanni Luigi Bonelli riprende un tema classico:il risveglio della mummia. Ma non lo fa in modo noioso, anzi! Il suo genio riesce a far intrecciare splendidamente il western al fantasy, alternando sparatorie a misteri delle piramidi. Vediamo un Galleppini ancora un po' acerbo, qualche sproporzione qua e l', ma già avviato verso l'eccellenza. Un'eccellenza che, come vedremo un centinaio di numeri più avanti, si dimostra soprattutto nei primi piani, vero punto forte del disegnatre. Ispirato ai classici dell'horror è anche il finale della storia:la distruzione della pergamena provoca la scomarsa di tutti i Figli della Notte. Voto storia:8,5Voto disegni:7,5Voto complessivo:8

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 anno dopo...

Proseguendo con i commenti alle storie in rigoroso ordine cronologico, eccoci, finalmente arrivati ad un'altra pietra miliare della saga texiana, scritta da un ispiratissimo G. L. Bonelli e disegnata tutto sommato bene sia da Virgilio Muzzi che da Aurelio Galleppini, chiamato a portare a termine il compito.

 

1) Quarta storia su 13 in cui l'elemento fantastico gioca un ruolo notevole (e se si pensa che almeno altre tre storie di questo gruppo faticano ad esser definite semplicemente western il numero delle storie anomale potrebbe salire).

 

2) L'inizio di questa storia è chiaramente ispirato ai tipici horror degli anni 30 in cui viene scopetta un'antica tomba o qualcosa di simile risvegliando così un orrore sepolto. In particolare impossibile non pensare, per ovvi motivi, al film La mummia con Boris Karloff. Certo, siamo in Messico e non in Egitto, ma grazie al fatto che anche lì ci sono antiche tombe da ritrovare e costruzioni simili a piramidi, il gioco è fatto.

 

3) Da notare che i componenti della spedizione archeologica rispettano in tutto e per tutto i clichè più classici. Abbiamo, infatti: il professore non più giovane, la figlia del professore, il giovane assistente e la guida esperta e pronta all'azione.

 

4) Il prologo (a proposito, non vorrei sbagliare, ma forse questa è la prima volta che in una storia di Tex abbiamo un vero e proprio prologo. Il formato a 32 pagine a striscia imponeva, di fatto, che Tex ed i suoi pards entrassero in scena praticamente da subito) segue i classici clichè del genere. I primi assaggi li abbiamo con la scoperta del pozzo da cui emana una misteriosa radiazione che fa la radiografia a chi la intercetta per così dire. Ma il vero clou è quando il professor Nixon legge la profezia e gli occhi di Amaxos si aprono lentamente, poi la scena si sposta all'esterno, dove si ode l'urlo di terrore che fa scappare gli indiani che avevano accompagnato la spedizione. Una scena che ancor oggi ricordo con un certo brivido.

 

5) Molto ben resa l'atmosfera malsana del villaggio di Huerta, dove assistiamo ad una sorta di manifestazione di razzismo al contrario. Qui sono i cittadini di origine messicana a discriminare gli americani.

 

6) Tex qui interpreta benissimo il ruolo (che ogni tanto G. L. Bonelli si divertiva a fargli recitare) di furia vendicatrice. Sotto un certo punto di vista, non le mummie che si risvegliano, non i prodigi di Mefisto, ma il fatto che due soli uomini riescano a distruggere un intero villaggio ed a sbaragliarne gli abitanti dovrebbe essere la vera sfida alla sospensione dell'incredulità. Bisogna pur dire, però, che in fondo gli abitanti di Huerta come combattenti valevano davvero molto poco.

 

7) Scene da ricordare:

A ) Tex che decide di sacrificarsi per far fuggire Carson non rispettando la staffetta che ave vano stabilito e Carson che si arrabbia con lui per questo. Dialogo divertentissimo;

B )il duello verbale con la mummia inviata a spiarli in cui mostra chiaramente di non essere impressionato dalle capacità del loro avversario e di accettare senza troppi problemi l'esistenza di poteri magici pur rimanendo convinto di poterli affrontare.

 

8) Se non vado errato, questa deve essere la prima storia in cui si affronta il tema della ricostruzione dell'Impero Azteco, che ritroveremo ancora in storie future.

 

9) Nel finale Tex dà sfogo alle sue doti di stratega militare, anche se in modo alquanto diverso da come farà nella storia successiva. Non manca, però, anche lo scontro corpo a corpo ed è qui, che ancora una volta GLB ricorre ad un tipico escamotage da avventura pulp: distrutta, sia pure non del tutto consapevolmente, la pelle di toro su cui era incisa la profezia che ha risvegliato le mummie azteche, queste si dissolvono in polvere come nelle miglior storie horror di un tempo.

 

10) Se un giorno qualche autore volesse fare un'altra storia archeologica (che pure non sono mancate in questi anni, ma ultimamente mi pare che latitino) si potrebbe anche rispolverare il professor Nixon (e soprattutto la figlia).

 

11) Capitolo disegni. La storia è stata iniziata da Virgilio Muzzi, che dopo i primi sei albetti deve cedere il turno a Galleppini. Cosa era successo? Qualcuno si è spinto ad ipotizzare che Muzzi sia stato rimosso perchè giudicato non adeguato per la storia epica che si andava delineando. In realtà simili considerazioni non passavano nemmeno perla testa della Redazione all'epoca. Lo stesso Sergio Bonelli spiega che Muzzi non poté finire per problemi sopravvenuti, anche se non ricordava quali. Riflettendoci un po' sopra, questi problemi devono essere stati abbastanza seri o comunque debbono essere durati abbastanza a lungo, visti che la storia precedente di Muzzi risaliva addirittura ad un anno prima. Se non ha avuto altri impegni professionali nel frattempo (e non ne ho idea), allora il suo impedimento doveva essere durato davvero un bel po'. Di sicuro, abbastanza da dover richiamare Francesco Gamba per dare una mano a Galep per la storia precedente. In ogni caso, devo dire che Muzzi riesce benissimo a rendere l'atmosfera horror del ritrovamento e risveglio delle mummie. Su Galep, invece c'è poco da dire: bravo come sempre. 

 

 

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 2 anni dopo...

Di questa storia, bella anche se non eccezionale, ricordo che Tex e Carson definiscono i loro avversari "svelti come gattopardi"... ma davvero GL Bonelli credeva che il gattopardo fosse un animale? doubt Fantastica la frase finale di Tex, quando Carson gli chiede se il professore ha intenzione di fare altri scavi: "Lo ipnotizzo io con una botta in testa!" laughing

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 anno dopo...

Gran bella avventura, articolata perfettamente sebbene con qualche lungaggine di troppo negli scontri a fuoco.

 

In questa storia Tex ricorda le nefandezze di Mefisto, ribadendo come le sue apparizioni non avrebbero alcun esito negativo se lui non coinvolgesse concretamente i suoi "adepti" attraverso l'ipnosi.

 

Il riferimento agli Aztechi e l'approfondimento relativo conferiscono particolare esotico sapore all'intera vicenda.

 

I disegni di Muzzi ricordano lo stile dei fratelli Cestaro. Peccato non abbia potuto disegnare interamente questa storia.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.