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TWF - Tex Willer Forum

[07/08] Il Patto Di Sangue


Pedro Galindez
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Voto alla storia  

35 utenti hanno votato

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Soggetto e sceneggiatura: G. L. Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini
Periodicità irregolare: Gennaio 1960 - Marzo 1960
Inizia nel numero 7 a pag. 67 e finisce nel numero 8 a pag. 120

Willer viene catturato dai Navajos durante le indagini su un contrabbando d'armi: rischia la morte al palo della tortura, ma Lilyth, figlia del capo Freccia Rossa, lo salva sposandolo. Tex, usando il campo indiano come base, e con indosso una maschera e un nero costume, compie letali incursioni contro i trafficanti capeggiati da Jerry Stone. Nasce così il mito di Aquila della Notte!
Con Tex e Dinamite c'è adesso anche il cane Satan! Il formidabile terzetto colpisce implacabile i trafficanti d'armi e i loro complici Piedi Neri che si sono serviti di Tagua, un Navajo rinnegato, per rapire Lilyth. Salvata la moglie e riunitosi a Kit Carson, Willer assesta il colpo finale ai contrabbandieri, ma poi lascia il corpo dei Rangers per avere più libertà d'azione.



? Sergio Bonelli Editore

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  • 4 mesi dopo...

Eccoci qua, allora questa storia si può classificare, secondo me, tra le prime 10 in classifica della saga di Tex, una storia, un mito epocale.

Parto innanzitutto nel dire che l'atto di compassione, si tratta proprio di compassione, da parte di Lilyth nei confronti di Tex, salvandolo dal palo della tortura dei Navajos
mi ha lasciato un sentimento fortissimo dentro di me, una bellezza immane e naturalmente mi ha segnato la bellezza di Lilyth, Tex ha fatto bene a sposarla, perchè oltre alla bella donna, era una persona intelligentissima , si rispettavano l'un l'altro, perchè Tex sapeva che gli doveva la vita.
Il rapimento da parte di Tagua fu per me una cosa davvero ignobile da ultimo in classifica per la sua vigliaccheria. Il salvataggio da parte di Tex
forse a quei tempi non aveva dato scalpore (non sapevano ancora del suo mito) ma adesso è una cosa davvero indimenticabile per chi ha quell'albo, ma anche per chi non ce l'ha e lo ha solo sentito nominare o sa soltanto la trama. Voto: 8 per la bellezza delle immagini, della sceneggiatura e per tutte le cose che ho detto sopra.
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Ho già avuto occasione di esprimere il mio parere sulle storie del primo centinaio, cioè che tra esse non se ne trova una definibile "capolavoro". Ma pur così "Il patto di sangue" merita pienamente il massimo dei voti, per essere stata la storia che ha iniziato il mito di Aquila della Notte. Si potrebbe recriminare sulla così breve parentesi di Lilyth nella saga, ma consoliamoci pensando che forse una presenza più lunga avrebbe creato uno scompenso difficilmente risolvibile nell'epopea di un uomo che necessariamente trascorre la maggior parte della sua vita lontano dal focolare domestico, a meno di non creare anche per Lilyth un ruolo di eroina avventurosa, ma alcune reazioni stupite alla sua abilità e freddezza di tiratrice accennata in "Il sentiero dei ricordi" lasciano dei dubbi sull'opportunità di tale scelta. Cosè, la prematura scomparsa della giovane navajo, per quanto spiacevole, ha evitato il peso di una donna relegata in un'attesa inutile e non funzionale alle avventure del marito e dei pards. E soprattutto ha permesso, successivamente, di dar vita ad una storia che ben si può definire epica negli albi dal 103 al 106.

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Come ben dice Cheyenne, questa è ?l origine del mito?, storia che ci porter? a scoprire nuovi orizzonti, nuovi scenari. Il mio unico rammarico è che forse seguente morte di Lilith è stata decisa troppo frettolosamente, senza neppure provare a considerare una vita ?coniugale? per Tex. Contrariamente a quanto detto da Cheyenne , secondo me, se Lilith fosse rimasta viva non avrei visto come peso la sua posizione, o addiruttura "relegata in un'attesa inutile e non funzionale alle avventure del marito e dei pards". In molti altri fumetti abbiamo avuto mogli, compagne che hanno aspettato il loro marito o compagno senza per questo sentirsi inutili, parlo di Betty, Claretta, o la moglie di Pat Mcdonald e madre di Bill Adams (non ricordo il nome adesso), e tante altre che non sto qui a nominare; e comunque anche nella nostra realtà molte mogli/donne stanno ?nell'ombra?, fiere dell'operato del proprio compagno, senza la necessit? di dover utilizzare un fucile per mettersi in mostra. Se Tex dopo aver fatto il suo dovere, eliminato il ?cattivo di turno?, tornasse a casa tra le braccia della cara moglie?sarebbe solo più umano, dopotutto... Voto:8 testo e disegni.

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Forse hai ragione Jim Davis, ma il fatto è che (parlo per me, naturalmente) donne come la Betty del Comandante Mark, o la Claretta di Kit Teller, o anche la Susy di Capitan Miki io le ho conosciute già sotto un certo aspetto, e mi sono abituata a loro così; probabilmente è stata proprio la scomparsa così rapida di Lilyth a darmene un'idea troppo "romantica" per accomunarla a queste altre protagoniste, anche se devo chiarire che non trovo assolutamente svilente una posizione come la loro (che sono in realtà sufficientemente decise e determinate, sia pur dietro i fornelli).

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  • 2 mesi dopo...
  • 1 anno dopo...
  • 1 anno dopo...

Veniamo, finalmente al commento a questa storia che si può solo definire con un aggettivo: mitica. Anche se non la metter? di certo tra le migliori dieci di Tex o del solo GLB, ha un'importanza senza paragoni perchè è qui che Tex trova una moglie e, di fatto, una casa. Qui si forgia il suo legame con i Navajos che lo porter? addirittura a diventarne il capo. Certo, la cosa non avviene esattamente secondo i canoni di un buon corteggiamento, ma quel che importa è il risultato no?Quanto alla storia, c'è poco da dire: mitica, per l'appunto, come quasi tutte quelle di quel periodo. Innanzitutto si segnala per la sua lunghezza, ben 22 albetti settimanali a striscia, pari a 213 pagine e una striscia, ovvero quasi due albi moderni, cosa decisamente insolita per quel periodo. Praticamente la più lunga storia di Tex fino ad allora. Bonelli mette molta carne al fuoco e la cucina molto bene, direi. Abbiamo un p? di tutto: gli indiani in rivolta, la banda di fuorilegge che fomenta la rivolta stessa, la cricca che tiene in pugno la città, sceriffi e funzionari corrotti, l'innocente ingiustamente perseguitato e perfino il giustiziere mascherato. Non parliamo poi dell'estrema varietà di scenari divisi abbastanza equamente tra cittadine violente e spazi aperti. Quasi una summa del cosiddetto canone bonelliano, allora in via di formazione. Veniamo ora ad un po' di osservazioni:1) A suo tempo ci fu (sul Forum di TWO) chi storse il naso di fronte alla rapidit? con cui si svolsero le cose ed alla credibilit? del susseguente innamoramento di Tex. Ci fu anche, peraltro, chi defin°, Llilyth una sciacquetta, priva della sensualit? e del carisma di una Tesah o di una Lupe Velasco. Non dico che in critiche del genere non ci fosse un minimo di fondamento ma giusto un minimo. Per chiarire il mio pensiero non credo di aver di meglio che riportare alla lettera quello che ritengo un dialogo da non sottovalutare (Lo trovate a pag. 83 del n° 7). Tex si congeda da Lilyth dopo la cerimonia e dopo aver convinto Freccia Rossa ad una tregua e si prepara a proseguire le sue indagini a Durango. monta a cavallo e lei gli chiede: "Tornerai Tex?" E lui risponde: "Torner? Lilyth, e non solo per seppellire per sempre la scure di guerra!" Già da queste parole si capisce secondo me che Tex non prende il suo impegno alla leggera. Nessuno, nemmeno la stessa Lilyth, se la prenderebbe con lui se dimenticasse questo matrimonio forzato che chiunque considererebbe non valido a causa della costrizione, ma questo non è lo stile di Tex. Nel periodo in cui Tex si rifugia dai Navajos poi è chiarissimo che le cose si sono evolute, che il legame è divenuto reale, basta vedere come Tex reagisce al rapimento, a tutto il suo atteggiamento nei confronti di Lilyth nel resto della storia. Certo, questa evoluzione non ci viene mostrata nei dettagli, Bonelli padre non era il tipo da perdere tempo in romanticherie. Anche se avesse avuto a disposizione tutte le pagine del formato moderno, secondo me, non avrebbe agito molto diversamente. Ciò che conta è che il legame tra i due ora esiste, il matrimonio di convenienza è divenuto un vero matrimonio. Tex ha incontrato la sola donna che potrebbe fargli abbandonare una vita vagabonda ed anche dopo la sua morte Tex ha comunque trovato quello che gli è mancato da quando ha lasciato il ranch paterno: una casa. Non è una cosa da poco. 2) A dire il vero, Tex trova anche un cane. Si chiama Satan e glielo regala Lilyth durante il ?periodo Aquila della Notte?. Probabilmente è una citazione del cane dell'Uomo Mascherato, che si chiama Diavolo. Onestamente non c'era molto spazio per lui nelle storie di Tex, che non poteva certo andarsene in giro per il west con un cane al seguito. Ecco quindi Satan scomparire quasi subito. Almeno però Bonelli se lo ricorda facendolo ululare fuori dalla capanna della morente Lilyth ne "Il giuramento" (e Civitelli non dimentica di farlo vedere al villaggio Navajo in ?Sul sentiero dei ricordi?).3) Ritornando a Lilyth ed al suo rapporto con Tex ecco un altro pezzo di dialogo interessante: a Kit Carson sorpreso di trovarlo sposato, Tex risponde: "Avevo già il cerchio della morte tracciato sul petto, e ho pensato che al governo sarebbe stato più utile un ranger sposato, MA VIVO, che uno scapolo morto." . In effetti, se anche voi foste costretti a scegliere tra il morire crivellati di frecce e spesare la bellissima figlia del capo, cosa scegliereste? :lol2: 4) Incongruenze? In quei tempi eroici di mancanza di documentazioni gli indiani hanno tutti le piume in testa, i villaggi sono tutti composti da tepee e c'è quasi sempre un totem. Questa storia non fa eccezione. Freccia Rossa, capo dei Navajos, popolo affine etnicamente e culturalmente agli Apaches (il nome completo dei Navajos o Navahos dato loro dai loro avversari era: ?Apachu de Navaho?, che voleva dire: ?Nemici dei o dai campi coltivati? indicando che tra una scorreria e l'altra coltivavano la terra ed allevavano le pecore. Loro stessi si chiamavano semplicemente Dineh, ovvero: il Popolo?) porta in testa un copricapo di piume più adatto al capo dei Lakota Nuvola Rossa. Volendo c'è un modo per sanare questa incongruenza: lo stesso Freccia Rossa nel n° 10 ricorda di aver ricevuto diversi anni prima la mitica fascia di Wampum da un capo dei Dakotas durante un suo viaggio al nord. In quell'occasione potrebbe aver ricevuto in dono un bel casco di piume che da allora ha portato orgogliosamente anche se non era nel costume della sua gente farlo. 5) Storia memorabile anche per la varietà di personaggi che mette in campo. Mi preme ricordare la vecchia Bessie, tanto cattiva e furba quanto grassa (ed era molto grassa laughing).6) Tex si ritrova ancora una volta incastrato per un omicidio non commesso (e siamo alla terza volta in 13 storie, se non vado errato) e torna ad essere, sia pure per poco, un fuorilegge. Per continuare le sue indagini si inventa il personaggio del Cavaliere Nero che i Navajos battezzeranno col nome di Aquila della Notte con cui da allora in poi Tex sarà conosciuto tra gli Indiani. Qui GLB si diverte a citare i classici giustizieri mascherati del romanzo d'appendice.7) Primo esempio di tentata applicazione di quella che i messicani chiamano: ?Ley de Fuga? su Tex. Lo sceriffo corrotto di Durango finge di voler far fuggire Tex, ma in realtà è solo un piano per farlo fuori. Tex non ci casca ed è lo stesso sceriffo a morire per mano dei suoi al posto di Tex. A quei tempi erano pochi gli sceriffi a cui non portava male incontrare Tex. :lol2: 8) Appaiono Brennan & Teller, ma sono solo due figure di secondo piano, fornitori di armi alla banda di Bessie e Jerry Stone. Nessuno all'epoca, nemmeno lo sceneggiatore, immaginava il ruolo e l'importanza che avrebbero avuto in futuro per i lettori texiani.9) Ritorna Kit Carson, stavolta con un look un po' diverso: capelli più lunghi ed giacca anch?essa più lunga e portata fuori dai pantaloni. Non cambia però il suo atteggiamento su Tex: ancora una volta è convinto della sua innocenza. Dopo un divertente siparietto con Marshall il vecchio Kit si mette sulle tracce di Tex ed ancora una volta non esita a schierarsi al suo fianco.10) Vorrei segnalare che proprio in questa storia c'è una scena che io mi diverto a citare spesso, paragonando quel Tex allo svelto slaccia cinturoni di certe storie più recenti. Interrogato da uno sceriffo che gli chiede: "Chi siete?" Tex risponde: "Siccome ho la memoria molto labile, ho fatto incidere il mio nome nella canna della pistola... perciò se proprio volete leggerlo... ditelo chiaro e tondo. Io farà uscire il proiettile che c'è in canna e voi... " Inutile dire che lo sceriffo si ritira borbottando.11)Il finale, poi, merita una citazione a parte: Tex e Carson soli contro un intero paese o quasi e da soli riescono a tenerli in scacco tutti in una memorabile battaglia in cui l'arrivo dei nostri, rappresentati dai Navajos, non stona affatto. Siamo ben lontani dai due vecchietti timorosi di affrontare anche una dozzina di avversari visti in certe storie più recenti.12)Dopo aver sistemato Brennan e Teller (i soli che sopravvivono di tutta l'organizzazione e mal gliene incoglier? a Tex), Tex si dimette ancora una volta dal corpo dei Rangers. Non disdegner? di collaborare ancora con loro, ma dovremo aspettare il n° 17 per vederlo pienamente reintegrato.13) Parlando dei disegni, siamo nella classica media del periodo: tratto essenziale e sfondi ridotti al minimo. Del resto, le scadenze erano sempre incombenti. Galleppini riesce comunque a fare un lavoro all'altezza della sua fama, aiutato, dalle chine di Mario Uggeri . Quando poi, nella seconda parte si trova a cedere le matite a Guido Zamperoni, sono le sue chine a mantenere comunque l'unit? stilistica della storia e se certo la differenza è notata dall'occhio più o meno esperto, specialmente per le pose dei personaggi, il risultato resta piacevole. La mano di Zamperoni (che comincia il suo lavoro dall'albo a striscia n° 43, ovvero da pag. 131 del n° 7). Si distingue anche dal modo con cui sono disegnati i cappelli. E con questo ho concluso.

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  • 3 mesi dopo...

4) Incongruenze? In quei tempi eroici di mancanza di documentazioni gli indiani hanno tutti le piume in testa, i villaggi sono tutti composti da tepee e c'è quasi sempre un totem.  Questa storia non fa eccezione. Freccia Rossa, capo dei Navajos, popolo affine etnicamente e culturalmente agli Apaches (il nome completo dei Navajos o Navahos dato loro dai loro avversari era: ?Apachu de Navaho?, che voleva dire: ?Nemici dei o dai campi coltivati? indicando che tra una scorreria e l'altra coltivavano la terra ed allevavano le pecore. Loro stessi si chiamavano semplicemente Dineh, ovvero: il Popolo?) porta in testa un copricapo di piume più adatto al capo dei Lakota Nuvola Rossa. Volendo c'è un modo per sanare questa incongruenza: lo stesso Freccia Rossa nel n° 10 ricorda di aver ricevuto diversi anni prima la mitica fascia di Wampum da un capo dei Dakotas durante un suo viaggio al nord. In quell'occasione potrebbe aver ricevuto in dono un bel casco di piume che da allora ha portato orgogliosamente anche se non era nel costume della sua gente farlo.


Si, sarebbe un modo per sanare l'inconguenza del copricapo piumato di Freccia Rossa, ma per quanto riguarda il resto della tribù?


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Insomma, diciamo che all'epoca nell'immaginario collettivo gli indiani erano raffigurati tutti come i classici indiani delle praterie con piume nei capelli, tepee, totem etc.. come hai giustamente precisato tu all'inizio.

Ci sarebbe poi l'incongruenza della vicinanza e alleanza tra Navajo e Piedi Neri, popoli in realtà molto, molto distanti tra loro e che, probabilmente, all'epoca non sono neanche mai venuti in contatto tra di loro.

Ma a G. L. B. e Galep si perdona tutto e l'album resta uno tra i più belli e importanti di tutta la saga.

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  • 1 mese dopo...

Finalmente ho concluso la lettura di questa storia incredibile. Niente da dire, le migliori parole su essa sono già state spese. Voto 10Durante la lettura riflettevo quanto sarebbe interessante e coinvolgente se artisti come Piccinelli o Villa rifacessero queste storie disegnate da loro;senza togliere nulla a Gallep, ma con il tocco del disegnatore moderno riuscirebbero a trasmettere qualcosa di più.

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  • 1 anno dopo...

Storia fondamentale della saga per tutta una serie di motivi ben noti e che è inutile rielencare. Vorrei far notare un piccolo errore nel finale, allorch? Tex consegna un registro a Marshall in cui è contenuta la documentazione riservata dei traffici di Brennan e Teller che ne prova le responsabilità nel traffico di armi, tale registro era stato prelevato da una scrivania del loro ufficio, ma nelle vignette precedenti, quando Tex esce di gran carriera dagli uffici di Brennan e Teller, non ha nulla tra le mani.

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  • 1 anno dopo...

Ho già avuto occasione di esprimere il mio parere sulle storie del primo centinaio, cioè che tra esse non se ne trova una definibile "capolavoro". Ma pur così "Il patto di sangue" merita pienamente il massimo dei voti, per essere stata la storia che ha iniziato il mito di Aquila della Notte. Si potrebbe recriminare sulla così breve parentesi di Lilyth nella saga, ma consoliamoci pensando che forse una presenza più lunga avrebbe creato uno scompenso difficilmente risolvibile nell'epopea di un uomo che necessariamente trascorre la maggior parte della sua vita lontano dal focolare domestico, a meno di non creare anche per Lilyth un ruolo di eroina avventurosa, ma alcune reazioni stupite alla sua abilità e freddezza di tiratrice accennata in "Il sentiero dei ricordi" lasciano dei dubbi sull'opportunità di tale scelta. Cosè, la prematura scomparsa della giovane navajo, per quanto spiacevole, ha evitato il peso di una donna relegata in un'attesa inutile e non funzionale alle avventure del marito e dei pards. E soprattutto ha permesso, successivamente, di dar vita ad una storia che ben si può definire epica negli albi dal 103 al 106.

Concordo, poi Carson fa notare in questo numero che Mr Marshall è contrario al matrimonio dei Ranger!

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Come ben dice Cheyenne, questa è ?l origine del mito?, storia che ci porter? a scoprire nuovi orizzonti, nuovi scenari. Il mio unico rammarico è che forse seguente morte di Lilith è stata decisa troppo frettolosamente, senza neppure provare a considerare una vita ?coniugale? per Tex. Contrariamente a quanto detto da Cheyenne , secondo me, se Lilith fosse rimasta viva non avrei visto come peso la sua posizione, o addiruttura "relegata in un'attesa inutile e non funzionale alle avventure del marito e dei pards". In molti altri fumetti abbiamo avuto mogli, compagne che hanno aspettato il loro marito o compagno senza per questo sentirsi inutili, parlo di Betty, Claretta, o la moglie di Pat Mcdonald e madre di Bill Adams (non ricordo il nome adesso), e tante altre che non sto qui a nominare; e comunque anche nella nostra realtà molte mogli/donne stanno ?nell'ombra?, fiere dell'operato del proprio compagno, senza la necessit? di dover utilizzare un fucile per mettersi in mostra. Se Tex dopo aver fatto il suo dovere, eliminato il ?cattivo di turno?, tornasse a casa tra le braccia della cara moglie?sarebbe solo più umano, dopotutto... Voto:8

Se Tex tornerebbe a casa della moglie stonerebbe un po'.......Per un personaggio come lui l'amore sarebbe una debolezza......

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  • 2 mesi dopo...

Unica nota negativa di questa ottima storia riguarda Tex che si lascia disarmare alle spalle da una donna, e nota positiva lo scontro con il puma!!!
Sceneggiatura: 7
Disegni: 7,5 (Galep comincia ad ingranare.)
Tex: 7

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  • 2 anni dopo...

Un mito, una storia monumentale. Non solo per quanto accade, e chiaramente siamo nei tempi eroici, con indiani improbabili e tribù spostate arbitrariamente. Ma per il carattere del Tex. Incendia tutto, saloon e uffici, prende a cazzotti in testa un suo superiore, si insubordina di fronte a MR Marshall e, riabilitato, sceglie la libertà invece del corpo dei rangers. Poi si sposa forzosamente e si comporta da fuorilegge mascherato, con Carson che diventa allegramente suo complice.

Bellissima, bellissima, bellissima. La legge è corrotta ma Tex, novello Eracle, travolge il marcio come un fiume e impartisce una lezione alla giustizia stessa.

Poi arriveranno Bufala Soldiers e i pupi rossi. Che vuoi farci è la vita, è la mia vita la mia.

  • +1 1
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Concedetemi un breve momento spam per esprimere la mia gioia... ma dove altro posso trovare un commento a una delle più belle storie di Tex che si chiude con una citazione dei CCCP? Grazie per l'emozione, Wasted! :lol:

  • +1 1
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Non eri tu quello che non faceva paragoni?

E poi che senso ha paragonare delle storie di tempi così diversi?

Quella di GLB è una storia appena sufficiente, stile Blek o Miki, ma i tempi erano quelli...

Le due da te citate di Boselli sono due signore storie.

Come ti ha già detto qualcuno, se non ti piacciono, continua a fare indigestione dei primi 200 numeri.

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E chi sei tu per dirmi cosa devo fare? Uno talmente convinto da oggettivare le sue idee?Quella di GLB è una pietra miliare, le due citate sono due incidenti di percorso. Torna sulla terra, di oggettivo c'è solo che GLB ha creato il personaggio più amato e longevo del fumetto italiano, Boselli Dampyr. Se non ti piace Tex leggi altro. E convincitene, anche i tuoi sono solo gusti personali. E manco Blek conosci, da come parli.

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Forse a te non piace più, quindi potresti smettere di leggerlo.

Che mi significa che mentre si commenta una storia, si vadano a criticarne altre due che con quella non hanno nulla a che fare?

GLB lo ha creato. Ebbene? Chiunque scriva dopo di lui, scriverà peggio? Che sciocchezza!

Ti svelo un segreto: un certo Lavezzolo ha creato il PR, ma Canzio lo ha reso molto più piacevole. E questo è oggettivo.

 

P.S. Sicuramente Blek lo conosci meglio tu. Io non lo leggo da 40 anni.

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La sciocchezza l'hai detta tu quando hai detto che le storie di Boselli sono OGGETTIVAMENTE più belle di quelle di GLB. Questo testimonia quanto sei obiettivo. Il tuo parere è sulle cose, non nella testa tua. Ne discende che non sei obiettivo ma è vero solo quello che dici tu. E risbagli di nuovo con Lavezzolo e Canzio. Non è oggettivo, che incidentalmente si scrive con 2 c (E questo è oggettivo secondo il dizionario). Non che sia più piacevole, questa è una tua idea. Condivisibile o meno che sia NON é OGGETTIVA. Levatelo dalla zucca. È un giudizio di valore, e i valori non discendono dai fatti. PUNTO.

GLB ha distinto Tex tra una selva di concorrenti facendolo diventare un mito. Boselli lo conoscono sui forum e quel drappello di texiani che comprano ancora Tex. Gli altri puntualmente fanno incetta di numeri vecchi. Di Blek ho tante ristampe, sì, e ho compreso che non lo conosci. E ne parli a sproposito. E questo la dice lunga su quanto sei obiettivo. Questo è con una sola B. Non accetto questo discorso che se mi piace un Tex brillante devo rileggermi i primi 200 numeri. Lo faccio da anni ciò non significa che non posso aspirare ad un Tex diverso, vicino ad un modello stupendo. Per me, certo. Non oggettivo i miei gusti, solo non accetto lezioni da chi fa uscite come questa. Spero che sia ben chiaro.

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A parte il fatto che capisco la metà delle cose che scrivi, ma questo sarà un mio limite.

Del resto, quando citi il dizionario, giuro che non capisco a che cosa ti riferisci. Ma campo lo stesso.

A quei tempi era un po' più facile sfondare con i fumetti, infatti Blek e Miki vendevano molto più di Tex, e finanche il PR di Lavezzolo restava in edicola.

Riconosco a GLB i meriti della creazione del personaggio, ma da questo ad affermare che quello scritto attualmente non è valido ce ne vuole.

A me piacciono più le storie di Boselli, e quando affermo che sono oggettivamente più belle di quelle di GLB metto in atto una provocazione. Lo capirebbe chiunque tranne chi ha talmente tanti prosciutti sugli occhi da giudicare la storia del topic più bella di altre Boselliane.

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27 minuti fa, Andrea67 dice:

A parte il fatto che capisco la metà delle cose che scrivi, ma questo sarà un mio limite.

 

Si, certo, ne sono convinto anche io

 

 

27 minuti fa, Andrea67 dice:

A quei tempi era un po' più facile sfondare con i fumetti, infatti Blek e Miki vendevano molto più di Tex, e finanche il PR di Lavezzolo restava in edicola.

 

la concorrenza era tanta e agguerrita. Oggi invece che è facile le testate Bonelli stanno chiudendo. Mi chiedo dove stia la logica.

27 minuti fa, Andrea67 dice:

Riconosco a GLB i meriti della creazione del personaggio, ma da questo ad affermare che quello scritto attualmente non è valido ce ne vuole.

A me piacciono più le storie di Boselli, e quando affermo che sono oggettivamente più belle di quelle di GLB metto in atto una provocazione. Lo capirebbe chiunque tranne chi ha talmente tanti prosciutti sugli occhi da giudicare la storia del topic più bella di altre Boselliane.

 

Sempre simpatico, eh? Prima la chiama una provocazione, poi insulta il prossimo e ritorna a giudicare stolti gli altri perché non la pensano come lui.

 

In una battuta, ma ancora là sei? Inventane qualcun'altra, magari che tutto si può accettare tranne l'opinione che quello che tu non ami sia meglio di quello che piace a te, ti pare un buon suggerimento? A me no, perché l'hai già usata con scarsi risultati.

 

 

 

Modificato da Wasted Years
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Vedi che non mi capisci bene? M O L L A M I che mi stai facendo spammare la discussione di una storia mitica.

Trovo che discutere con te sia poco stimolante e sulle doppie ho detto una cretinata. Contento?

Vado ad affettare i prosciutti sugli occhi ché altrimenti potrei anche apprezzare sulle piste del nord e il clan dei cubani.

Accidenti, c'è il vecchio di mezzanotte speriamo di levarci questi prosciutti più in fretta possibile.

TKS...

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