Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[24] La Traccia Di Sangue


 Share

Voto alla storia  

7 utenti hanno votato

Non sei abilitato/a a votare al sondaggio o a vederne i risultati. Si è pregati di collegarsi o iscriversi per poter votare in questo sondaggio.

Messaggi consigliati/raccomandati

5215ada08692287e5dac6dace0982282.jpg--l_enigma_del_feticcio.jpg

Soggetto e sceneggiatura : Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini
Periodicità mensile: Luglio 1962
Inizia nel numero 24 a pag. 45 e finisce nello stesso numero a pag. 141


Il sedicente generale Quantrell ruba le armi agli eserciti in lotta nella Guerra Civile per rifilarle ai Piutes, ai Corvi e agli Shoshoni: raggiunto dai Rangers, il vile tenta la fuga ma cade da cavallo rompendosi il collo!

 

Copyright Sergio Bonelli Editore

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 anno dopo...

In questa storia ed in altre dello stesso periodo i richiami insistiti e disseminati alla Guerra Civile sono presenti e continui. Per storie come questa Gianluigi Bonelli si trover? poi in difficolt? a scrivere della stessa guerra (es.: "Tra due bandiere") perchè ne veniva stravolta la coerenza narrativa.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 anno dopo...

Veniamo ora a commentare la seconda parte. Come già detto prima, per quanto mi riguarda, questa storia è la prosecuzione della precedente, con cui, di fatto, forma un tutto unico. Anche qui abbiamo una storia tutto sommato intrigante e piacevole.1) Per la prima volta in questa storia vediamo Tex e Kit vestire panni indiani, anche se non sono quelli a cui ci hanno, in seguito, abituato. 2) Nella storia s'ipotizza che Corvi e Shoshones intendano allearsi ai Sioux di Nuvola Rossa. Nella realtà storica i Corvi furono sempre nemici giurati dei Sioux; furono scout della Cavalleria contro questi ultimi e si vantano addirittura di non aver mai ucciso un uomo bianco. Molto diversi insomma dai Corvi qui presentati. 3) Bisogna notare anche che i Corvi, indiani delle Grandi Pianure, sono agghindati alla maniera delle tribù del Sud Ovest come gli Apaches, i quali, invece, erano spesso raffigurati con l'abbigliamento delle tribù del nord-ovest, penne comprese. Ingenuit? dei tempi eroici che saranno in seguito evitate.4) Per sfuggire ad un assalto indiano, Kit si allea con un trafficante di whisky destinato agli indiani, che gli uomini di Quantrell vogliono pagare a suon di pallottole. Sfuggiti all'assedio, il trafficante si rimetter? sulla retta via e si arruoler? nell'esercito. Potenza dei Willer. laughing 5) Il personaggio di Quantrell ?, ovviamente, ispirato al famoso guerrigliero sudista Charles Clarke Quantrill, che, aldil' delle leggende, era anche lui un vero bandito, anche se di tipo molto diverso da quello tratteggiato da G. L. Bonelli in questa storia. 6) Al termine della storia Tex e Kit, entrambi feriti, si separano da Carson per trascorrere la convalescenza alla Riserva Navajo.7) Per l'ultima volta la Guerra Civile fa da sfondo alla storia. 8) Disegni, come sempre in questo periodo, dell'accoppiata Galep alle matite e Pietro Gamba alle chine.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 2 anni dopo...

3) Bisogna notare anche che i Corvi, indiani delle Grandi Pianure, sono agghindati alla maniera delle tribù del Sud Ovest come gli Apaches, i quali, invece, erano spesso raffigurati con l'abbigliamento delle tribù del nord-ovest, penne comprese. Ingenuit? dei tempi eroici che saranno in seguito evitate.

E a rischio di essere appesa al primo robusto albero io grido a gran voce: bei tempi! bei tempi! :indianovestito: :capoInguerra: :indiano::colt::cowboy: _ahsisi
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

3) Bisogna notare anche che i Corvi, indiani delle Grandi Pianure, sono agghindati alla maniera delle tribù del Sud Ovest come gli Apaches, i quali, invece, erano spesso raffigurati con l'abbigliamento delle tribù del nord-ovest, penne comprese. Ingenuit? dei tempi eroici che saranno in seguito evitate.

E a rischio di essere appesa al primo robusto albero io grido a gran voce: bei tempi! bei tempi! :indianovestito: :capoInguerra: :indiano::colt::cowboy: _ahsisi
Lungi d me il volerti appendere da qualche parte, mi limito solo a farti notare che forse indirizzi la tua nostalgia verso il punto sbagliato: quello che c'è davvero da rimpiangere di quei tempi è la freschezza e la spontaneit? di quelle storie (oltre al fatto non trascurabile che quelli di noi che erano già vivi all'epoca della loro prima uscita avevano qualche decennio di meno sul groppone :lol2:). Gli errori nel raffigurare gli Indiani o le armi e le sviste cronologiche sono tutte cose gi stessi autori dell'epoca avrebbero volentieri evitato se avessero avuto la corretta documentazione cosa di l' a non molti anni è avvenuta.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Certo avvocato, ma fanno appunto parte della freschezza e della spontaneit?. Ci credo sulla parola che GLB non avrebbe trasferito d'ufficio i Seminoles accanto ai Cheyennes sfrattando i più appropriati Arapahos, se avesse avuto una più completa documentazione della dislocazione delle tribù all'epoca di cui raccontava. Ma così è nata la storia di Mano Gialla, e sinceramente mi sento molto disturbata dalla successiva correzione ;)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 7 mesi dopo...

Questa seconda parte della storia è un vero e proprio turbinio di situazioni fra loro intercambiabili e lungaggini in cui la violenza mostrata o descritta si esprime al massimo livello. Abbastanza fuori luogo il comportamento di Tex da vero e proprio punitore, rispetto alla figura più tradizionale da eroe. Si potrebbe obbiettare che anche nelle primissime storie egli fosse più violento, ma qui ne combina di tutti i colori stupendo perfino il figlio Kit che, già da un pò di numeri a questa parte, non soltanto ferisce gli avversari, ma li uccide con una certa dose di piacere.

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 6 mesi dopo...

Con questa seconda parte, si chiude la storia dei Piutes.

Smascherato Milligan, Tex e il figlio partono a spron battuto sulle tracce di Quantrell, per saldargli il conto.

 

Episodio breve ma carico di azione e sparatorie.

Pur di rintracciare l'anima nera in divisa confederata, i nostri eroi non esitano a fronteggiare orde di indiani inferociti e gli eventi si susseguono con ritmo forsennato, rendendo la lettura avvincente.

 

Per una volta Tex viene parzialmente oscurato dal figlio; proprio il giovane Kit riesce con astuzia e decisione a sventare un assedio dei Corvi escogitando la trappola del carro pieno di rocce e, ancor più spietato, il fiume incandescente di alcol infiammato.

 

Sempre Kit riuscirà a liberare il padre legato al palo della tortura e, incredibile ma vero, toccherà a lui rincuorarlo sul finale, quando un quasi irriconoscibile Tex, sebbene ferito, sembra sfiduciato e sul punto di gettare la spugna. Bonelli ha voluto così mostrarci uno sprazzo di umanità nel suo eroe e in fondo ci sta, queste sfaccettature rendono più "vivo" e reale un personaggio di fantasia.

 

L'epilogo mi ha convinto meno, visto che occorre il consueto arrivo della cavalleria per salvare i nostri e soprattutto la caduta di cavallo fatale a Quantrell sa di stratagemma per poter chiudere in fretta l'episodio.

 

Il comparto grafico affidato all'instancabile Galep (con l'aiuto di Gamba) si mantiene di alto livello. Uno stile ormai collaudato e funzionale, dinamico e molto narrativo che rende scorrevole e piacevole la lettura. Considerando i ritmi di lavorazione di allora, era un'autentica impresa riuscire a mantenere una media qualitativa così alta. Il mio voto finale è 7

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.