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TWF - Tex Willer Forum

[581/582] Lo Sceriffo Indiano


Sam Stone
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  • Rangers

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Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci
Disegni: Raul e Gianluca Cestaro
Periodicità mensile: Marzo / Aprile 2009
Inizia nel numero 581 e finisce nel numero 582



Figlio di un'indiana e di un trapper, Jerry Norton è riuscito a guadagnarsi il rispetto e la fiducia degli abitanti di Greystroke, diventando sceriffo della cittadina. Ma quando si ritrova accusato del brutale omicido di Rita Kent, fidanzata con Rick Rowen, figlio di uno dei padroni del paese, Norton è costretto a scappare per salvarsi la pelle. Tex non può credere che il suo vecchio amico Jerry sia colpevole e si mette sulle sue tracce per cercare di appurare la verità e consegnare alla giustizia il vero assassino!

 

 

 

©  Sergio Bonelli Editore

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Finalmente la seconda storia di Tito Faraci!

La trama, per certi versi, si ricollega a mio parere al texone "Il Soldato Comanche":

Charlie Kid è nei guai! Il giovane comanche, adottato dal sergente Brickford e da lui introdotto alla carriera militare, è accusato di aver ucciso la donna che amava. Lizabeth, figlia del colonnello Connelly e fidanzata al tenente Allister, si era innamorata di Charlie Kid ed era fuggita con lui. Poi la giovane fu rinvenuta massacrata e il soldato indiano catturato e condannato all'impiccagione. Brickford, sicuro della sua innocenza, l'ha fatto evadere, gli ha trovato un sicuro rifugio e si rivolge ai suoi vecchi amici Tex e Carson per scovare il vero colpevole!

Infatti ci si ritrova con un nativo più o meno inserito in una realtà "bianca":

Charlie Kid è nell'esercito (più o meno accettato), Jerry Norton è in una cittadina (sembrerebbe ben inserito)

Il "problema" è estremamente simile:

Charlie Kid è accusato d'aver ucciso la donna che lui amava, Jerry è accusato d'aver ucciso anch'egli una donna

La "soluzione" ?, pure qui, più o meno la stessa:

La fuga


Il legame con Tex è anch'esso estremamente simile:

L'amicizia... Tex aiuta Charlie Kid perchè chiamato da un amico, Tex aiuter? Jerry perchè amico.




L'idea di fondo quindi non risulta essere così innovativa, ma conoscendo lo stile di Tito penso che potremo assistere comunque a dei bei colpi di scena ed azione, abituato com'? a scrivere storie per Diabolik e Brad Barron.

Vedremo un po' cosa ne uscir? :)

... specialmente con quanto Ym ci ha già "anticipato" nella discussione sulle storie in lavorazione:

La storia è ambientata tra le montagne nevose di Window Rock. Come recita il titolo provvisorio, ha come singolare protagonista un U. S. Marshall indiano. Faraci, in una vecchia intervista parla di questa avventura: "Tex è centrale nella storia. Assolutamente centrale. Il cardine centrale della storia in senso totale. Non c'è n° Kit Carson n° nessuno dei pards. E? in solitario. Non vuol dire che non sia circondato di personaggi importanti, anzi mi sono inventato dei personaggi importantissimi, per certi versi classici, altri meno classici. Ma è una storia in cui lui è in scena molto. Ed è determinante, assolutamente determinante, anche se deve superare delle prove dure". I fratelli Cestaro in un'altra intervista aggiungono qualche interessante particolare: "Abbiamo già disegnato i due Nick Raider con sue sceneggiature ( di Faraci, n. d. a. ) e, nel caso di Tex, ci ha spiegato che sarà una grande storia di azione con un po' di poliziesco (grande passione di Tito), molto movimentata, in ogni caso. Tito ha confessato di voler riportare il personaggio agli albori, anticipandoci di volergli mettere in bocca qualche espressione tipica gergale degli inizi e restituirgli una certa ?scanzonatura? e sbruffoneria che aveva in passato figlia dell'autore Bonelli padre. Contiamo di divertirci molto nel realizzarla perchè è una storia con molto ritmo".

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L'idea di fondo quindi non risulta essere così innovativa, ma conoscendo lo stile di Tito penso che potremo assistere comunque a dei bei colpi di scena ed azione, abituato com'? a scrivere storie per Diabolik e Brad Barron.

Direi che la mancanza di novità dell'idea non è necessariamente un handicap, se - come tu dici - a metterci mano è un autore in gamba come Faraci. Alla base di una storia, d'amore o western, di guerra o poliziesca, ci sono sempre alcune idee che a lungo andare si ripetono. Potrebbe essere il giustiziere in azione o la guerra indiana, il boss di paese o la rapina al treno, è come viene lavorato che fa la differenza.
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Son d'accordo con Cheyenne:? difficile trovare idee nuove o davvero innovative sopratutto nel filone "western", e ancor di più in "Tex", dove tantissimo è stato detto, raccontato in tutte le maniere possibili; ma da un avvenimento raccontato da un punto di vista diverso, potrebbe risultarne qualcosa di davvero avvincente. Infine, consideriamo che Tito Faraci "alle prime armi" (con tex) prover? a fornirci una sua nuova, personale, immagine di Tex.

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Ciao a tutti. Intervengo al volo. I riassuntini che si mettono in rete o in fondo agli albi per forza di cose devono essere brevissimi, molto sintetici. Si riduce una storia (di 220 tavole) ai minimi termini. A questo punto, è chiaro che non trovano posto tutte le sfaccettature che rendono la storia unica, che le danno carattere.? vero: c'è il tema classico dell'indiano dapprima ben inserito in una comunit? e poi... Ma c'è anche altro. C'è il mio modo di raccontare la storia. Ci sono i personaggi che ho creato. C'è il Tex che ho voluto raccontare, in un modo che fosse mio seppure nel rispetto della tradizione. E poi nel western, spesso, il COME si racconta diventa anche più importante del COSA.

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Finalmente la seconda storia di Tito Faraci!

O migliore, davvero la prima storia di Tito Faraci :trapper:
Verissimo Zeca. Tito stesso l'ha detto nella "mini-intervista" :lupod: Concordo pienamente anche con chi dice che il genere non lascia spazio a chissà quali trame, ma come dice bene Tito:

Ma c'è anche altro. C'è il mio modo di raccontare la storia. Ci sono i personaggi che ho creato. C'è il Tex che ho voluto raccontare, in un modo che fosse mio seppure nel rispetto della tradizione. E poi nel western, spesso, il COME si racconta diventa anche più importante del COSA.

Come già detto, personalmente leggo sempre con piacere le storie scritte da lui/te. Inoltre, i disegni dei fratelli Cestaro visti sin'ora contribuiranno sicuramente a creare un clima unico. :indianovestito:
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Quindi in poche parole,"Lo sceriffo indiano" e' la prima scritta da Faraci, ma cronologicamente nella serie e' la seconda dopo "Evasione"?
Non lo sapevo!
Suppongo che questo sia dovuto alla lentezza dei fratelli Cestaro, a differenza di Ortiz("Evasione")che e' molto piu' veloce.

Per quanto riguarda la trama, ha ragione Tito Faraci!
A parte il fatto, che nelle storie western, gli spunti e gli elementi non sono molti, ma l'importante e' come venga raccontata una storia, e leggendo l'unico lavoro su Tex che conosciamo fino ad ora("Evasione") di Faraci, son convinto che cio' che vedremo in edicola il mese prossimo sia un buon lavoro. D'altra parte, i Cestaro hanno detto che si son divertiti un mondo a disegnare questa storia, quindi e' gia' qualcosa!

Modificato da Anthony Steffen
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  • Rangers

Sono davvero in grande attesa per questa storia, che come già ricordato nei post precedenti è la prima scritta da Tito. Sicuramente una storia avventurosa, dalle poche vignette che abbiamo visto in anteprima (tra i forum, il sito della Sbe e quelli nel numero attualmente in edicola). E a proposito di vignette in anteprima, ho notato anche una battaglia contro un grizzly. Attendiamo con pazienza il prossimo mese, anche per i bellissim disegni dei Cestaro Brothers. :inch:

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Anch'io aspetto con interesse questa storia di Faraci, tanto più in quanto è la prima da lui scritta ( e sarà probabilmente anche la prima che legger?, in quanto non possiedo ancora "Evasione" ). Il soggetto è in sè classico ( gli sforzi di Tex per salvare un innocente ), ma, a parte il fatto che una situazione di base analoga può dar vita a storie molto diverse per, struttura svolgimento ed esito ( basti pensare alla nolittiana "Caccia all'uomo" e alla storia di GLB "Taglia: 2000 dollari" ) il tema del rapporto tra il coprotagonista di sangue indiano e la comunit? bianca in cui si è ritrovato inserito d' l'opportunità di conferire un sapore particolare alla storia ( cui in ogni caso possono comunque provvedere i personaggi e le soluzioni narrative creati dall'autore, sui quali siamo per ora in buona misura al buio ). Di conseguenza, ci sono tutte le possibilità che la vicenda risulti bella e appassionante; non ci resta che aspettare....

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Guest Wasted Years

Io, da fan di Tito e di Brad Barron non vedo l'ora di leggere. Ho la massima fiducia che ne vedremo delle belle, e poi che disegnatori, ragazzi!!!Finalmente l'aspettativa si fa concreta, la famosa prima storia di Tito per Tex che esce dopo la seconda e dopo averne sentito tanto parlare. C'e da essere impazienti... :)

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In certi momenti, provo a mettermi nei panni di Tito Faraci. Sicuramente mi farebbe piacere, a distanza di un mese dall'uscita dell'albo, avvertire tanto interessamento e attesa per questa storia, ma allo stesso tempo avrei anche il timore di deludere le aspettative, e mi rendo conto che non e' facile il ruolo di un autore di fumetti, specie se si tratta del personaggio di carta piu' famoso e venduto d'Italia, e cioe' Tex. Sapere soprattutto che quel fumetto e' considerato un patrimonio italiano e letto da tante persone comuni e non comuni, come politici, vip ed etc, e' una responsabilita', come diceva qualcuno,"da far tremare i polsi". C'e' ne abbastanza, per chi ne soffre, avere crisi d'ansia. haha haha

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Guest Colonnello_Jim_Brandon

Beh se qualcuno soffrisse d'ansia posso intervenire io per il supporto psicologico... haha haha haha haha haha.
Per quanto riguarda l'imminente uscita de lo sceriffo indiano non posso che aggregarmi al nutrito gruppo di coloro che strappano leziosamente i giorni dal calendario in attesa che giunga il giorno della sua uscita!!! :) :)
La prima soria Texiana marchiata Tito Faraci ci ha regalato un Tex attivo e dinamico, un eroe che, grazie alla linfa vitale del suo nuovo autore, ha saputo regalarci emozioni incredibili per ben 220 pagine!!!
Inoltre, e qui parlo a titolo profondamente personale, il sottoscritto proviene da una "formazione" BradBarroniana che rappresenta, a mio parere, una delle più belle microsaghe pubblicate dalla SBE negli ultimi anni, e questa saga è "faraciana" sino al midollo!!!!
E' normale che tutti noi ci aspettiamo tanto da questa ultima fatica di Tito, è normale per il semplice motivo che tutti quanti noi conosciamo il suo valore e la qualità delle sue storie, è normale che noi tutti, sapendo che Tito ci può dare tanto, ci aspettiamo tanto!!! E sono pronto a scommettere che Tito non ci deluder?!!!! :D :D :D

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ti ringrazio a nome di chi soffre di ansia e per quanto riguarda il commento alla storia aspetto di leggerla ma da adesso posso dare un elogio ai cestaro per il tratto dei disegni anche se io personalmente sono un appassionato del tratto nitido chiaro come civitelli insegna un bravo a villa per la cover anche se non ho afferrato bene la postura della colt io con il mio polso non potrei fare una postura identica nel reggere l'arma e voi? ma bravo nel contesto villa. per quanto riguarda faraci lo apprezzo molto per le storie su dylan dog, non mi sono mai interessato a brad barron non mi piaceva il genere.

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Guest indians plains

wow!!! sembra molto promettente :w00t: :w00t: :w00t: Sono anche sicuro che il grande tito faraci (di cui sono un estimatore) sarà in grado di sorprenderci tutti con dei colpi di scena tipici della sua sceneggiatura (basta guardare qualche numero di Brad Barron). La trama non credo sia poi così scontata. Ottima la scelta del titolo e sono curiosoissimo di vedere le tavole dei grandissimi Cestaro Bros. :inch::colt:

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  • 2 settimane dopo...

Dato che siamo in vena di tavole, posto quelle relative all'albo che sara' in edicola tra qualche settimana e cioe' "Lo sceriffo indiano", sempre tratte dal sito della Sergio Bonelli Editore:

Immagine postata

Immagine postata

Non c'e' che dire!Queste tavole sono la testimonianza di quanto sono bravi i Cestaro, e se non sbaglio il loro stile e il loro tratto, rispetto all'ultima loro storia, e' migliorato di parecchio. Da notare nella penultima vignetta della seconda tavola il Tex molto "Villano"(come Claudio intendo :P ).

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  • Collaboratori

Ho letto il primo albo di questa storia che giudico in maniera estremamente positiva sia per i testi e la sceneggiatura di Faraci, che riesce a essere originale, distanziandosi sia da Nizzi che da Boselli, sia per gli spettacolari disegni dei fratelli Cestaro, per i quali se proprio si vuole avanzare una critica, sarebbe da rivolgere ad alcune vignette che ritraggono un volto di Tex non proprio perfetto ( ma già dal secondo albo, da quanto ci hanno riferito loro stessi, ci sarà un netto cambiamento nella fisionomia del ranger... che li ha lasciati decisamente soddisfatti ). Il tema principale di questa storia è l'AMICIZIA che lega Tex allo sceriffo indiano di Greystroke, ma anche l'amicizia che unisce quest'ultimo agli abitanti della cittadina che lo hanno eletto e che è messa a dura prova dalla taglia di 5000 dollari che pende sul capo del presunto assassino, l'amicizia di Jerry per il giudice, e quella che lega il giudice stesso a Tex, che va costruendsi poco a poco lungo la storia. Largo spazio è lasciato alla NATURA e alle STAGIONI. Il caldo sole primaverile e il lento cadere della neve, la comparsa di pericolosi animali selvatici ( ne ho individuato finora almeno tre specie ), la presenza inquinante delle miniere che si moltiplicano a vista d'occhio in una natura incontaminata, che suscita il risentimento degli apaches. Un altro tema è proprio quello RAZZIALE, ovvero la facile/difficile integrazione di un marshall indiano nel mondo civilizzato dei bianchi che è un ideale rovesciamento di quello che vede un bianco a capo di una comunit? di nativi. C'è il tema del GIALLO legato alla morte misteriosa di Rita Kent e di suo padre, che si ricongiunge a quello del PEZZO GROSSO che domina la cittadina di Greystroke. Per il momento è sembrato dei minori, ma confido che acquister? un notevole spessore già nelle prime pagine del secondo albo. Resta da parlare di TEX. Il Tex di Faraci. E' un personaggio, come dicevo prima, poco riconducibile a quello di Nizzi e Boselli. Il Tex di Faraci cerca di rifarsi a quello Bonelliano, nei dialoghi che sono pieni di trovate e frasi da antologia, nell'atteggiamento sbruffone e sbarazzino, attaccabrighe ( anche se qualche scena mi è sembrata forzata, c'è qualcosa in effetti da ritoccare e ne riparleremo, ma la strada giusta è indubbiamente questa e dal mio piccolo cantuccio consiglio vivamente al buon Tito di seguirla con tutte le sue forze ). Rispetto alla sua "seconda" storia, "Evasione", questa mi sembra avere una marcia in più e d'altronde basta dare uno sguardo a quanto ho scritto sopra per rendercene conto. Mi sono piaciute le innumerevoli sorprese sulle quali va a sbattere piacevolmente il muso il lettore durante la lettura, i frequenti colpi di scena, l'interesse crescente che va assumendo la storia dopo le stentate pagine iniziali. E la grande voglia che ho di leggere il seguito di questa avventura la dice lunga sui suoi meriti. Con i fratelli Cestaro, conto sin dalla prossima settimana, quando tutti avranno letto l'albo, di passare al setaccio alcune delle loro tavole!Per i fortunati lettori che non hanno ancora avuto modo di sfogliare le pagine di quest'albo, auguro un buon divertimento. Il voto alla storia, per me, non può essere inferiore a 8.

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