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TWF - Tex Willer Forum

[Texone N. 23] Patagonia


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Voto alla storia  

95 utenti hanno votato

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<span style="color:red;">14 minuti fa</span>, virgin dice:

Vedi di darti una calmata, ragazza.

Potresti darti una calmata tu, marmocchio.

Il fatto che tu sia un moderatore, Briareo, non ti permette certo comportamenti non consoni alla tue mansioni, anzi dovresti dare il buon esempio.

Se le persone sono educate con me, io sono uno zuccherino ma, se qualcuno mi pesta i piedi, non si illuda di trovare una povera donzella indifesa.

Andatevi a guardare tutti i miei commenti e, se ne trovate anche uno solo dove ho cominciato io, farò ammenda.

 

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Non compromettere la tua già non eccelsa situazione, Letizia. Ad ogni modo, dato che stiamo esaminando la tua posizione a livello di staff, smetto di dare da mangiare al troll, per rispetto verso me stesso e verso tutti.

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  • Sceriffi

Bon, direi che gli ultimi messaggi li cancelliamo perché non penso interessino particolarmente alla comunità.

Procederò in serata, quando smetto di lavorare. E analizzeremo con calma l'accaduto tra i membri dello staff.

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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, Letizia dice:

 

Ah, dimenticavo, un'altra cosa inesatta che hai detto.

La gravità non è una forza, ma rappresenta il modo in cui una massa curva lo spazio e lo spazio dice alla massa come curvare.

 

Che vuoi farci Letizia, noi attempati siamo legati alla fisica classica newtoniana, queste cose moderne della relatività le guardiamo con sospetto

D'altra parte la fisica, checchè se ne dica, non è matematica :D

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<span style="color:red;">1 minuto fa</span>, natural killer dice:

 

Che vuoi farci Letizia, noi attempati siamo legati alla fisica classica newtoniana, queste cose moderne della relatività le guardiamo con sospetto

D'altra parte la fisica, checchè se ne dica, non è matematica :D

In fisica tutto è approssimato (non esiste, e forse non esisterà mai, una teoria del tutto) e tutto è pragmatica osservazione da verificare.

La matematica invece è perfezione e, proprio per questo, in natura non esiste.

Pi greco è un numero irrazionale e non definito, perciò non esiste un cerchio perfetto.

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<span style="color:red;">11 ore fa</span>, Diablero dice:

Mentre Tex è, sin da quando lo leggevo da bambino, un mondo diverso da quello reale. Un mondo dove la giustizia esiste, i "buoni" vincono, i malvagi vengono puniti. un mondo quindi migliore di quello reale.

 

Ma per me non è nemmeno questo. Mi avete "accusato", parlando di Nizzi, di essere un texiano non ortodosso, perché "mi piace" quando Tex perde. In questo caso lui non perde, ma è calato in un contesto drammatico. Come ho amato Le colline del vento, con il suo tragico finale, dovrei amare anche questa, no? Quindi non è per la sconfitta o per il fatto che Tex qui è calato nel mondo reale.

 

<span style="color:red;">8 ore fa</span>, Letizia dice:

La vittoria strepitosa (sì, sì, avete capito bene, ho detto proprio vittoria strepitosa) sta nell'aver resistito una settimana contro forze sovrastanti e meglio armate (tra l'altro, lo sapevate che le armi ai militari argentini le avevano fornite gli USA?) permettendo la fuga e la salvezza della maggior parte degli indios, donne, vecchi e bambini compresi.

Ad Alamo chi è stato lo sconfitto?

Alle Termopili chi è stato lo sconfitto?

Domande retoriche.

Santa Ana e Serse non solo persero molte più forze di quante ne avevano eliminate, ma persero soprattutto il tempo che gli avversari utilizzarono per vincere la guerra.

In Argentina non è quello che è successo, ma gli esempi rendono l'idea.

Tex qui, anche se naturalmente è una libertà letteraria, risulta vincitore.

 

Concordo su tutta la linea.

 

<span style="color:red;">8 ore fa</span>, borden dice:

Creo che la stessa lieve irritazione e per gli stessi motivi abbia colpito alcuni di voi, non perché Patagonia non sia ottima, lo è, ma perché davvero se ne è parlato troppo e troppa esposizione non fa bene a nulla.

 

Non è nemmeno questo. Che se ne sia parlato poco o molto, me ne frega zero. Anche de Il Passato di Carson si è parlato tanto, ma a me non viene a noia mai. La conosco letteralmente a memoria.

 

<span style="color:red;">4 ore fa</span>, Diablero dice:

idem i primi di Buzzelli e Zaniboni

 

Ma sono di Nizzi! :o  Che mi combini, Diablero?  ;)

 

<span style="color:red;">4 ore fa</span>, Diablero dice:

Questo per me la merita. Ma non lo rileggo.

 

Ecco, questo è il dato di fatto. Non sento il desiderio di rileggere la storia.

 

<span style="color:red;">10 ore fa</span>, borden dice:

Ma  in sé, come storia, sono persino più affezionato a storie minori che nessuno si fila come "La lunga pista", "Morte nella nebbia", "Huron", "Il grande fiume" (ho  apposta messo anche Zagor e Dampyr). Va sapere perchè. Inutile chiederselo. 

 

La storia merita. Ribadisco che per me la storia merita davvero. Da qui nasce la discussione di questi giorni, da questa dissonanza tra il riconoscimento di un merito oggettivo e la percezione soggettiva che non spinge alla rilettura. Ma ha ragione Borde, inutile chiederselo. Misteri di lettori...  

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3 minutes ago, Leo said:
4 hours ago, Diablero said:

idem i primi di Buzzelli e Zaniboni

 

Ma sono di Nizzi! :o  Che mi combini, Diablero?  

 

Era un altro Nizzi...  :(

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Il 5/5/2020 at 19:39, valerio dice:

Insomma, alla fine non hai scoperto perchè non ti prende questa storia. Nonostante la lunga psicanalizzazione e autopsicanalizzazione.😀

 

Macché. Ma ringrazio tutti per l'aiuto :) 

 

Il 5/5/2020 at 19:43, Diablero dice:

Era un altro Nizzi...  :(

 

Quindi non è vero, come pensavo io evidentemente in malafede, che tu abbia rimesso in discussione tutta la produzione nizziana :D   

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Mi piacerebbe vedere i disegni del Texone di Frisenda nel formato del cartonato rosso del Texone di Villa, credo che sarebbe stupendo, così come quello di Magnus. Immaginate che spettacolo. 

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18 ore fa, Leo dice:

Quindi non è vero, come pensavo io evidentemente in malafede, che tu abbia rimesso in discussione tutta la produzione nizziana :D   

 

Con questa sua apertura a Nizzi, Diablero mi ha perfino commosso, non scherzo!

 

Tornando al discorso della Conquista del Desierto: è un periodo storico che non ho mai approfondito più di tanto. Sono molto appassionato dell'Argentina (e non potrebbe essere altrimenti, amando molto la letteratura, l'automobilismo e il fumetto), ma mi sono sempre concentrato su altro: l'ambiente porteno, il peronismo, le Malvinas, il Processo di riorganizzazione nazionale (nell'arte della nomenclatura gli Argentini sono insuperabili: detto così sembrerebbe un piano di investimenti di Amazon e invece è, se possibile, qualcosa di ancora meno rispettoso dei diritti umani :D ).

Sono perciò andato a leggermi, giusto stamattina, la pagina relativa sulla Wikipedia in lingua spagnola:

https://es.wikipedia.org/wiki/Conquista_del_Desierto

E l'ho trovata davvero ben fatta: un'ottima testimonianza di quanto il fatto sia storiograficamente dibattuto e complesso da affrontare, in un processo cardine per la formazione dello Stato e della Nazione argentina.

Leggendo così la pagina di Wikipedia mi sembra che Boselli abbia fatto un ottimo lavoro e quindi che la parte se vogliamo didattica (per usare la definizione di Diablero) sia decisamente ben fatta; anche l'idea di riadattarla fumettisticamente sembra ben riuscita. Forse dovrei rileggere la storia in quest'ottica e vedere l'effetto che mi fa.

Una cosa che di sicuro mi disturba, e forse qui anche le sensazioni di @Leo possono avere una qualche attinenza, è vedere Tex combattere contro un esercito in maniera così realistica: sono cresciuto con "Sangue Navajo" e "Le colline del vento", in cui la guerra indiana diventava una straordinaria gara di beffe degna quasi di una commedia, in un'atmosfera certo non realistica, ma davvero divertente; già Nizzi ne "Le colline dei Sioux" si era spinto in una direzione più cupa e realistica. Qui Boselli compie un ulteriore passo avanti, molto nolittiano; e del resto lui per primo ha detto di aver voluto dare questo tono in segno di rispetto a chi gli fornì lo spunto di fare una storia su questi argomenti.  C'è, come dice giustamente lui, molto Mister No in questa storia violenta, in una guerra disperata e senza consolazione.

Penso che l'abbia fatto anche molto bene. Però le mie capacità e le mie abitudini, ahimé, temo che mi impediscano di apprezzare appieno qualcosa del genere con Tex come protagonista. C'è sempre qualcosa che mi stona, che mi sembra fuori posto.

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<span style="color:red;">15 ore fa</span>, Apache.kid dice:

Mi piacerebbe vedere i disegni del Texone di Frisenda nel formato del cartonato rosso del Texone di Villa, credo che sarebbe stupendo, così come quello di Magnus. Immaginate che spettacolo. 

Ma volendo, è fattibile?

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, virgin dice:

Una cosa che di sicuro mi disturba, e forse qui anche le sensazioni di @Leo possono avere una qualche attinenza, è vedere Tex combattere contro un esercito in maniera così realistica: sono cresciuto con "Sangue Navajo" e "Le colline del vento", in cui la guerra indiana diventava una straordinaria gara di beffe degna quasi di una commedia, in un'atmosfera certo non realistica, ma davvero divertente; già Nizzi ne "Le colline dei Sioux" si era spinto in una direzione più cupa e realistica. Qui Boselli compie un ulteriore passo avanti, molto nolittiano; e del resto lui per primo ha detto di aver voluto dare questo tono in segno di rispetto a chi gli fornì lo spunto di fare una storia su questi argomenti.  C'è, come dice giustamente lui, molto Mister No in questa storia violenta, in una guerra disperata e senza consolazione.

Penso che l'abbia fatto anche molto bene. Però le mie capacità e le mie abitudini, ahimé, temo che mi impediscano di apprezzare appieno qualcosa del genere con Tex come protagonista. C'è sempre qualcosa che mi stona, che mi sembra fuori posto.

 

Può essere una chiave di lettura, sempre nel dubbio che ormai ho rinunciato a sciogliere :D

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

Ma volendo, è fattibile?

 

Penso che tecnicamente non ci siano problemi e sia fattibile, bisogna vedere poi se ne varrebbe la pena economicamente per la casa editrice. Non so quanti siano disposti ad acquistare una riedizione in grande formato, per L'Inesorabile di Villa alla fine c'era la grande attesa e il fatto che quando hanno realizzato il volumone con la copertina rossa la storia era inedità e sicuramente è stato uno stimolo all'acquisto da parte dei lettori.

Io sicuramente acquisterei entrambi per gustarmi le tavole in formato gigante sia di Magnus che di Frisenda, sarebbe un piacere per gli occhi.

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Improbabile farlo ora. In grande esiste già l'edizione Bao.

 

Ma proporrò di  farlo per Carnevale. DOPO l'uscita in edicola!

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Just now, borden dice:

Improbabile farlo ora. In grande esiste già l'edizione Bao.

 

Ma proporrò di  farlo per Carnevale. DOPO l'uscita in edicola!

 

Buon pomeriggio Mauro.

L'edizione Bao che ho io di Frisenda è della stessa grandezza dei Texoni, ne esiste un'altra versione?

O forse intendi l'introvabile del Texone di Magnus?

Se uscirà quello di Carnevale sicuramente sarà gradito e lo acquisterò, grazie.

 

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Just now, borden dice:

Ah, credevo che fosse più grande, io non ce l'ho. Strano!

 

Io ho la versione normale, ma ne esiste anche una seconda versione variant, ma credo sia uguale in tutto e per tutto, anche nel prezzo, tranne per la copertina che è di Palumbo.

A proposito di Palumbo, c'è la possibilità in futuro di vederlo su Tex? Il suo segno mi piace molto e mi intrigherebbe molto vederlo all'opera con il nostro Ranger, inoltre al Comicon a Napoli una scorsa edizione gli chiesi cosa ne pensasse a proposito di un Texone e la sua risposta fu di sponsorizzare la sua candidatura direttamente con te, che eri in giro per la mostra, infatti, avevo avuto, poco prima, l'onore e l'occasione di conoscerti e salutarti personalmente.

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  • 2 mesi dopo...

Non l'avevo acquistato quando uscì. L'ho fatto solo di recente e ho finito di leggere Patagonia ieri notte.

 

Esprimo tutto il mio disappunto per la scelta di @borden di scrivere una storia così struggente ambientandola addirittura in Argentina.

 

Così, il lettore di Tex, dopo essersi indignato per il massacro del colonnello Arlington, dopo aver compianto Nachite e Labbro Tagliato, dopo aver onorato Nuvola Bianca, si deve fare carico emotivamente anche della strage degli indios della Patagonia.

 

Eppure, grazie @borden, perché così come GLB e Nizzi prima di te, hai trasformato un fumetto popolare, una lettura apparentemente disimpegnata, in un potente mezzo per ricordarci che la nostra civiltà si basa sul sangue dei popoli sopraffatti.

 

È semplicissimo valutare questa storia: 10 pieno per la splendida sceneggiatura e per i disegni così evocativi.

 

Ma non so se avrò la voglia di rileggerla, perché il sapore amaro che provoca è insopportabile. 

  • +1 1
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  • 3 settimane dopo...
On 3/5/2020 at 11:09, Leo dice:

A parte gli scherzi, chi mi aiuta?

Caro Leo,

ognuno ha la sua "storia" (o le sue storie).

Patagonia è la mia, ma non la tua...cosa c'è di strano? Perchè voler trovare delle motivazioni che forse...non ci sono?

Non ti ha emozionato così intensamente come invece è successo e, succede ancora a me  ogni volta che la rileggo? E allora?

A me diverse storie di Tex, piaciute molto, considerate dei veri capolavori da altri ..non mi dicono più di tanto. Alcune addirittura nulla.

Credo che il rapporto fumetto/adulto (solo lettore) sia un rapporto molto...intimo, fatto di sensazioni ed emozioni strettamente personali che non si vuole  condividere con nessuno....se non con noi stessi. Spesso per il timore  del giudizio degli altri.

Patagonia in me suscita una serie di sentimenti molto forti,  probabilmente legati alle vicende della mia vita ( e non so bene neanche io perchè, no...lo so il perchè ma non mi piace ammetterlo)...alla mia appunto.

Cosa ben diversa quando si è bambini, lì avviene quasi sempre la immedesimazione, la ricerca di modelli da "imitare", di eroi con i quali sognare ad occhi aperti.

Quindi caro Leo per te Patagonia è una bella storia  (Boselli stesso non la inserisce tra le sue preferite) e nulla più. Ma va bene così....come detto prima ognuno ha la sua/e storia/e,

 

Modificato da lety
errore grammatica
  • +1 1
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  • 1 mese dopo...

Questo è uno dei molti Texoni che ho letto ed è il mio preferito, oltre che una delle migliori storie di Tex.
Boselli, in quest'occasione, scrive una delle sue migliori sceneggiature. Per prima cosa, ho apprezzato come in questa storia Tex decida di farsi accompagnare dal figlio Kit e non dal "solito" Carson. Mi è poi piaciuta tantissimo l'insolita ambientazione, quella della Patagonia e della Pampa argentina, e i fatti storici della reale guerra avvenuta tra i popoli indigeni e l'esercito argentino. Ma soprattutto ho apprezzato il cambiamento nella seconda parte della storia che l'ha resa una vicenda molto più complessa: infatti Tex, che prima era con l'esercito argentino (pur cercando la pace), decide di schierarsi con gli indigeni, rassegnandosi all'idea che sia inevitabile dopo i soprusi dell'uomo bianco. E questa scelta (in cui si è comunque consapevoli di essere destinati alla sconfitta), mi ha ricordato molto la decisione di Magico Vento di combattere coi Lakota di Toro Seduto e Cavallo Pazzo contro l'esercito degli Stati Uniti. Ottima la scena dell'addio tra Tex e Kit e bellissimo il finale, in cui Tex e gli indiani comunque in qualche modo vincono. Quindi grandissimi complimenti a Boselli, uno dei più grandi sceneggiatori di tutti i tempi.
Ottimo Frisenda, il mio disegnatore di fumetti preferito, che realizza delle ambientazioni bellissime nella Pampa argentina, e ne rappresenta anche la fauna in modo davvero realistico (vedi lo struzzo). Splendida l'espressività dei volti e tutte le tavole, precise e dettagliate. Superlativa anche la copertina.
In conclusione, uno dei migliori Texoni per disegni e sceneggiatura.
Storia: 10
Disegni: 10
 

  • +1 1
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  • 3 mesi dopo...

Texone davvero all'altezza delle aspettative. La trama scorre benissimo benché non fosse facile: quando Tex si trova a dover fare i conti con la Storia, anche Tex deve soccombere. Eppure, mentre in "Capitan Jack" Tex pareva trascinato dagli eventi senza poter fare nulla, qui è proprio il suo opporsi agli eventi a scolpire la sua caratura morale, di uomo che insegue la giustizia ad ogni costo. I dialoghi li ho trovati bellissimi e alcune scene - su tutte l'abbraccio con Kit - sono magistrali: epiche ma profondamente umane insieme. Un Tex che lascia trasparire i suoi sentimenti è secondo me bellissimo. Rende il personaggio più reale. 

 

I disegni di Frisenda sono ottimi, anche se qualche appunto sui visi dei pards lo avrei, per il resto rimangono tavole molto belle, cariche di drammaticità ed espressività. 

 

Voto complessivo: 9 pieno

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Devo essere l'unico uomo al mondo a cui non piace la cioccolata (e i dolci in genere) e "Patagonia", ma da tempo me ne sono già fatto una ragione. Non infierite, ché siamo sotto le Feste ;-)

Modificato da San Antonio Spurs
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