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TWF - Tex Willer Forum

[431/435] La Strage Di Red Hill


bressimar
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Soggetto e sceneggiatura: Guido Nolitta
Disegni: Alberto Giolitti e Giovanni Ticci

Periodicità mensile: Settembre 1996 / Gennaio 1997


Tex e Tiger Jack, in visita agli Assiniboin di Red Dog durante un'indagine segreta in Montana, vengono sorpresi dall'attacco dei sanguinari cacciatori di lupi di stanza in Canada, a Fort Whoop-Up. Quando Kit Willer e Carson tornano al campo, trovano come unici superstiti Aquila della Notte e il suo pard navajo, gravemente ferito. Raggiunto il ranch dei Mac Dougal, Tiger Jack viene affidato alle cure del dottor Jack Webb di Green Meadowsè Mentre Tiger Jack si cura al ranch, i pards seguono le tracce dei ferocissimi Wolfers di Jason Ducaux, un gruppo di violenti cacciatori di lupi che nel trading post di Fort Whoop-Up hanno piantato la bandiera a stelle e strisce e hanno avviato un traffico di pestilenziale whisky con il quale avvelenano gli indiani, ottenendo in cambio merce di valore. Incontrato Jim Brandon delle Giubbe Rosse, i rangers spiegano che si trovano in Canada in missione segreta per conto del governo americano con l'obiettivo di sgominare i pericolosi fuorilegge. Tex e Carson si infiltrano a Fort Whoop-Up! I due pards si fanno subito notare come uomini duri e vengono assunti come pistoleri dal capo Jason Ducaux. Il loro primo incarico è quello di punire Jean Feraud, un ex tirapiedi del boss che si è messo in proprio, ma un gruppo di cavalieri mascherati li precede, facendo piazza pulita dei gaglioffi. Come mossa successiva, Willer progetta di convincere il sakem dei Sioux Ska-Wom-Dee ad attaccare Fort Whoop-up, per stroncare definitivamente le losche attività dei Wolfers. Diretti al villaggio sioux, Tex e Carson vengono aggrediti da tre giovani e spavaldi pellerossa. Tornati al campo con la coda fra le gambe, i bellicosi lupacchiotti, e tra questi il figlio del capo, subiscono un'umiliante punizione per aver attaccato il celebre e rispettato Aquila della Notte. All'alba del giorno dopo, i Sioux assaltano il fortino dei Wolfers, mentre i pards li aiutano dall'interno, dopo essersi impadroniti di una torretta armata di cannone! Fort Whoop-Up arde con tutto il suo whisky! E Ducaux, capo dei Wolfers, finisce all'inferno per una fucilata sparata da Tuke, amico del figlio del sakem sioux, morto nell'attacco! Quanto agli ignoti vigilantes mascherati che contrastavano illegalmente i trafficanti, si scopre che sono tipi fatti della stessa pasta dei pards!

 

 

 

© Sergio Bonelli Editore

 

 

 

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Storia lunghissima questa, forse troppo, ma che personalmete ho sempre apprezzato.. Nel ruolo già visto dell'infiltrato, Tex fa comunque bella figura in tutti gli albi... Purtroppo Giolitti non ha potuto completare questa storia... :capricci:

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  • 6 mesi dopo...

E grazie..... lo sceneggiatore è Nolitta. Spesso in passato qualcuno, sul forum, ha dichiarato di non gradirne le interpretazioni su Tex. Opinione rispettabilissima, ci mancherebbe , ma sulla quale si può anche non essere d'accordo...... io adoro Bonelli figlio come sceneggiatore, e ho sempre trovato molto gradevoli le sue "incursioni" su Tex. Ci ha regalato storie lunghe e molto poetiche ed epiche....... questa della Strage di red Hill è stupenda dall' inizio alla fine. Anzi, una menzione particolare la merita proprio lo struggente finale, metafora del crepuscolo storico della "nazione" Sioux.

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  • 3 settimane dopo...

Ragazzi seguendo questa discussione mi sono andato a rileggere "La strage di Red Hill", bhe è una delle storie sempre piacevoli da leggere che fila via in modo molto interessante vista la trama. A mio giudizio personale una pieytra miliare nelle avventure di Tex.

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  • 1 mese dopo...

che Jim Bradon è molto atipico :indianovestito: :trapper:in questa storia poi non so le altre perchè questa è l'unica storia con lui(almeno per adesso :trapper::indianovestito: )

Cioè.... dici che Brandon qui è atipico, però poi ammetti che è l' unica storia in cui lo hai visto ?E allora in base a cosa lo consideri così se non hai termini di paragone ?
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Effettivamente il termine atipico indica l'essere non tipici, ovvero avere un atteggiamento diverso da quello che è consueto. Ma non conoscendo l'atteggiamento consueto di una persona non la si può giudicare atipica. Comunque la storia è molto bella, anche se l'ho letta parecchio tempo fa e dovrei rispolverarla un pochino. haha haha haha

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A parte le divagazioni (cancellate), rieccomi come promesso a discutere su questa storia, anche se ne parler? per ricordi non avendo avuto la possibilità di rileggerla come m'ero promesso. In ogni caso, la giudico una storia memorabile, una delle poche che si prolungano, ma come ogni storia su più di due albi certamente di spessore. Una banda che attacca un villaggio nativo come per certi versi è capitato al massacro di Sand Creek, lasciandosi dietro una spaventosa scia di sangue. Un attacco d'una ferocia tale non può certamente passare inosservato, e se si viene a sapere che a compierlo è un gruppo che commercia illegalmente alcool e pelli f? si che le giubbe rosse non possono far finta di niente. Il problema è come sempre l'impossibilità di fare qualcosa a livello ufficiale, ed ecco allora Brandon che chiama Tex, il quale non tarda a presentarsi con Carson in risposta alla chiamata dell'amico. In precedenza ho detto d'un Brandon atipico, e lo confermo, in quanto il personaggio canadese della saga (oltre al simpatico boscaiolo Gros Jean), sempre estremamente ligio ai regolamenti, per una volta agisce in base ad un proprio impulso... come? Quello tocca a voi scoprirlo leggendo la storia. Un Tex ed un Carson nella loro -previo errore- ultima missione in quanto infiltrati, missione che li porta nel cuore d'un immenso fortino, una prigione per chi come loro rappresenta la legge. I nativi che chiedono vendetta (prima ho fatto il nome di Sand Creek... come nota storica posso dire che è stato uno dei peggiori massacri subiti da parte dei Cheyenne, e la vicinanza alla strage dell'albo, è la seguente: una banda di miliziani attaccarono un campo all'alba, uccidendo sui 160 membri Cheyenne, praticamente tutti donne, vecchi e bambini... i guerrieri erano a caccia!), specialmente i guerrieri della tribù trucidata. Il paese è sull'orlo d'una nuova guerra indiana. Tex deve tenere a bada da una parte i nativi, dall'altra deve smantellare l'organizzazione di Jason, il tutto senza perder la pelle. Una storia da leggere, in cui vengono usate molte carte, in modo totalmente impeccabile.------Ulteriore nota storica: l'integrazione della banda Sioux nella storia sembrerebbe riportare alla battaglia di Wounded Knee, ma per "i dettagli" combacia piuttosto con quella presentata da me nella mia "analisi"

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  • 3 mesi dopo...
Guest Colonnello_Jim_Brandon

Indiscutibilmente un capolavoro!!! A mio pare in questa storia Nolitta ( o bonelli che dir si voglia ) è riuscito a creare, assiema ad un buon Nizzi, una storia epocale, memorabile, dalle tinte oscure in cui la tragicit? della morte si manifesta con estreme crudezza soprattutto nell'attacco al villaggio di Red Dog! Bellissimi i disegni di Gilbert ( purtroppo venuto a mancare durante il lavoro ma sostituito da un Ticci più in forma che mai ) i quali sono riusciti a rendere appieno l'idea di "decadenza" e squallore che attorniava i Wolfers di J. Ducaux e i loro loschi traffici! Un Tex e un Cason più affiatati e duri che mai nelle vesti di "agenti sotto copertura". E soprattutto in Jim Brandon in grande spolvero, un uomo che seppur consapevole di rappresentare la legge in una terra vasta e senza regole se non quelle dettate dall'odio e dal tornacono, decide di affrontare la piaga rappresentata dai delinquenti di fort woop up con un deciso colpo di mano. Indubbiamente è una delle mie storie preferite e, a mio parere, un capolavoro che difficilmente riusciranno nuovamente ad eguagliare!!!

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La strage di Red Hill con gli albi seguenti rappresenta secondo me un vero capolavoro:ho apprezzato in particolare la figura di Kit Carson e la scena in cui Tex si precipita nella mischia per vendicare l'amico che credeva morto... penso che sia davvero significativa per rappresentare il profondo legame di amicizia che caratterizza i due ranger!Ottimi anche i disegni e spettacolare quel passo della vicenda dove si scatena la furia di Tex contro i wolfers che hanno fatto strage del villaggio indiano dove si trovava con Tiger;inoltre le "inquadrature" del volto e dei movimenti di Tex sono perfette per trasmettere lo stato d'animo del ranger in quel momento! :generaleN:

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Guest Wasted Years

Me la ricordo come una storia bella e commovente con tutti i personaggi in grande forma. E ricordo anche i disegni di Ticci ad un certo punto intervallre i disegni di Gilbert, prima di prenderene il posto. Prendo spunto per rileggerla, così da avere un idea chiara, perchè magari mi sbaglio e comunque mi mancano dei pezzi. La collezione è grande, e non tutte le storie le conosco nello stesso modo...

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  • Collaboratori

Come sempre in Sergio Bonelli, questa avventura affonda le sue radici nella storia con la S maiuscola. Storicamente infatti è esistito un Fort Woop-Up in terra canadese. Era stato costruito nel 1869 a pochi chilometri da Lethbridge, Alberta, da Joe Healy e Al Hamilton, di Fort Brenton, Montana fornitori del... commercio di whisky!

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  • 1 mese dopo...

L' ho riletta tutta d' un fiato tra ieri sera e oggi... Nolitta è Nolitta e non c'è che dire.... le sue storie sono uniche. Però non siamo troppo abituati a un tale genere di storie con Tex (neanche col buon Glb) nonostante, ripeto l'apprezzo molto! La lunghezza per me è inifluente, non si sente...(anche se però si è un po' sentita la prima volta nell'impazienza di aspettarla ogni mese eh eh!)Un Carson caratteristico, decisamente un lui "atipico" visto sotto tutti gli aspetti più "viziosi" ma fatti esprimere in modo tale da dagli quei connotati che lo rendono una persona fiera e allo stesso tempo "giocherellona"... infatti, nonostante le continue bevute, le frasi buffe pensate nei silenzio o meno non ci tolgono dagli occhi e dalla mente la sua figura importante. I due pards in questa storia saltano dal sorriso al tragico in meno di una vignetta, ma quando l' uno o l'altro esplodono sulle pagine, si riesce a metabolizzare in un secondo il passaggio... quasi ad entrare in un doppio fumetto, in una doppia storia... e di questo a Nolitta vivi complimenti!Tutto il contesto non lo trovo esagerato, sicuramente diverso, soprattutto xk? i 4 sembrano provare strade ed emozioni completamente nuove rispetto ad altre storie(scritte anche dallo stesso autore). I dialoghi sono una magistralit? di cultura, umorismo e strategia. danno frutto a scene davvero belle e non comuni...(vedi tipo quando tex sta pensando sotto le stelle o quando parla da solo, oppure quando i due fanno i "beccaccioni" sotto falso nome davanti a Jim...) Nota dolente: mi dispiace che Tiger e Kit come in altri frangenti, fanno solo da cornice alla partita, ma in questa storia da un lato mi va bene.... con i due tra i piedi di Tex e Carson, forse non avremmo avuto tutta quella maestria di dialoghi e beccamenti! :) L'entrata in scena di Jim con le battute al saloon, per finire, è uno spettacolo e soprattutto la sua azione di protezione ancora di più... Non so se avremmo modo di rivedere tali "scanzonature" con nuovi autori... lo spero tanto, danno un ritmo importante alle storie. Voto complessivo: 9!

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  • 3 settimane dopo...
Guest Kerzhakov 91

Ragazzi, volevo assolutamente leggerla ma ho scoperto che mi manca il numero 433 :( Come posso fare, credo che sia impossibile da trovare...

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  • 8 mesi dopo...

Una curiosità: il capo Ska-wom-dee (a proposito, la versione corretta del nome "Aquila Bianca"in Lakota-Sioux è "Wambli Ska" ;) ) sembra una sintesi delle figure di due capi Lakota: l'Oglala Nuvola Rossa (che, come Ska-wom-dee, distrusse, dopo averlo praticamente messo sotto assedio, Fort Phil Kearny durante la "guerra Bozeman") e lo Hunkpapa Toro Seduto (che, dopo la vittoria di LBH, fu costretto a rifugiarsi in Canada, da dove poi dovette ritornare negli States).

Sempre a proposito di Ska-wom-dee, mi sembra che Ticci abbia ripreso vistosamente il personaggio del Cheyenne Kento (a sinistra):

Immagine postata

Entrambi i personaggi mi ricordano poi un capo Lakota Brul' realmente esistito, di nome Yellow Hair:

Immagine postata

Qualcuno sa se Ticci nel suo lavoro si ispiri a foto storiche ben precise?

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ho dato 10, perchè considero questa una delle storie più emozionanti dell'intera serie...... il passaggio fra gilbert e ticci non mi turb? affatto, anche perchè devo dire che è reso con tranquillit?, e poi consente di osservare tutti i personaggi da un duplice punto di vista, cosa ottimale in una storia di questa lunghezza........... anche per questo credo che questa storia sia unica........ fra l'altro, mi pare di ricordare un aneddoto, e cioè che il passaggio fra i disegni di gilbert e ticci non fu netto, cioè fino ad un punto gilbert, poi solo ticci(come avviene in MUDDY CREEK fra monti e brindisi), ma fu più miscelato, ovvero prim agilbert, poi breve apparizione i ticci, poi ancora gilbert, infine(definitivamente)ticci...... anzi, mi pare di ricordare anche che, per consentire un brevissimo inserimento di ticci nella storia(credo per una sola pagina)nolitta aggiunse solo dopo una pagina nuova alla sceneggiatura, se non sbaglio durante il dialogo fra tex carson e jim nell'ufficio del colonnello....... comunque, a mio avviso le scene più incredibili di questa storia restano fondamentalmente 2:quella, all'inizio, in cui tex d' a tiger jack un pugno terapeutico(e l' nolitta si sbizzarr?:non avendolo potuto fare con carsonper non sfaldare l'amicizia, tanto che bisogn° cambiare quella famosa copertina di ORE DISPERATE, allora lo fece con tiger), mentre la seconda indimenticabile scena è quella che vede jim mettere tex e carson in gattabuia per salvare le apparenze, con un carson che sbraita al trattamento ricevuto, e tex che, invece, sa prendere le cose con filosofia.... ah, come dimenticare poi la bellissima scena della scazzottata di gilbert:? una delle più belle mai apparse su tex, pari merito, secondo me, con quella di villa in L'UOMO SENZA PASSATO, e quella di ticci in GOLDER PASS........

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A me il passaggio del testimone da GIolitti a Ticci invece ha turbato eccome! Per carit?, Giolitti è un grandissimo disegnatore, ha un tratto molto espressivo (a tratti, specie nella caratterizzazione di Carson, addirittura "esuberante" ) ma secondo me più adatto a commedie/lieti fini e non a un storia come questa, con un tono e un finale amarissimi. I siparietti ironici, le battute e le "facce" di Carson vanno bene per interrompere la tensione narrativa, ma si può risolverli senza iperboli grafiche e mantenendo la sintonia, anche nel disegno, con il tono generale della storia. Controllo poi se alcune di queste vignette sono già state pubblicate nel topic sulle "Facce basite di Carson" e, in caso contrario, le posto qui per evidenziare la differenza. Un appunto generale sulla storia: mi secca un po' l'atteggiamento di Tex nei confronti degli Oglala di Ska-wom-dee. Possibile che, con tutta l'esperienza che il nostro ha accumulato circa politicanti di Washington, scartoffie e beccaccioni vestiti a festa, non si faccia venire il minimo dubbio sul fatto che l'"incidente" di Fort Whoop-up potrebbe regalare alla Grande Nonna Bianca un pretesto d'oro per impacchettare e rispedire al mittente i poveri Sioux? Lasciando stare il fatto che nel finale più che Tex mi sembra Carson il più amareggiato dall'epilogo dell'intera storia...

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ho dato 10, perchè considero questa una delle storie più emozionanti dell'intera serie......

Pippo mi sembra un po' eccessivo dare un 10 a questa storia, anche se non e' tanto male. D'accordo con te che la scena in cui Tex da un pugno a Tiger e' da ricordare, come e' da ricordare le splendide tavole del massacro iniziale ad opera dei Wolfers, anche se il volto che Giolitti dava a Tex non l'ho mai digerito.
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Con tutto il rispetto e la stima per Giolitti, che era sicuramente un grande, il suo Tex mi d' un'impressione troppo "british", se così posso dire. Non mi suggerisce la giusta dose di "durezza" ma piuttosto un sottile e raffinato humour non adatto per un'avventura così lunga e tragica. In questo senso, la parte migliore IMHO risulta quella illustrata da Ticci. Ciò non toglie che si tratti di una storia ad altissimo livello, forse non da 10 ma da 9 sicuramente.

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Guest Wasted Years

Pippo mi sembra un po' eccessivo dare un 10 a questa storia, anche se non e' tanto male.

Mah... io capisco perfettamente perchè si possa dare 10 a questa storia, anche se IO non glielo darei mai. Non mi piace la caratterizzazione di Carson e Tex, non mi piace il finale amaro, che non è degno di Tex, non mi piace la differenza di interpretazione tra Giolitti e Ticci, quest'ultimo sembra in realtà molto più a suo agio con Nolitta del suo "maestro". Però emozioni, ironia e grande capacità di scrivere ci sono eccome, è davvero una storia memorabile, nolittianamente "sui generis". Credo che il giudizio di pippo sia piuttosto ben fondato, anche se io non lo condivido.
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