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Civitelli:cosa Vi Piace O Non Vi Piace Del Suo Stile.


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Dato che piu' di una volta il tratto pulito e ordinato di Civitelli ha dato adito a diverse discussioni aventi punti di vista differenti riguardante lo stile dell'artista toscano(c'e' chi non lo trova adatto per il West) apro questo topic dove ognuno ha la possibilita' di esprimere le proprie opinioni su gli aspetti che piacciono di piu' o che apprezzano di meno inerente al suo lavoro ormai venticinquennale sulle pagine di Aquila della Notte.

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Civitelli... grandissimo Maestro!!Dico solo che lo ritengo il miglior disegnatore di Tex di oggi!I suoi pards sono stupendi, azzeccatissimi, e anche nella loro fisionomia ha dimostrato con "La grande sete" una fantasia e una bravura di pochi:il suo Kit giovane è fenomenale!... questo perchè Civitelli ama e conosce a fondo Tex e il suo mondo.. Vogliamo poi parlare del suo stile a puntini, mai meccanico, ripetitivo, particolarissimo, personale, sempre al posto giusto?.. altro che disegni poco particolari!!E le sue ombre?Magnifiche!E che dire del suo west?... non riesco proprio a comprendere quelli che definiscono il suo tratto poco adatto al western;il suo west, anzi,? uno dei più veri, proprio perchè le sue ambientazioni si fondano su documentazioni fotografiche(vedi ancora "La grande sete").. Altra caratteristica che fa di Civitelli un disegnatore eccezionale:in ogni sua storia si migliora!!.. leggi "Il presagio" e pensi:questo è il suo capolavoro;quando poi hai sottomano "Anasazi" o "La grande sete" sei costretto a ricrederti, perchè Civitelli "progredisce" sempre, come se non fosse mai contento dei suoi risultati, come se la sua perfezione non gli bastasse... Inoltre:il guaio dei disegnatori di oggi è la lentezza;Civitelli, disegnatore accuratissimo,? invece velocissimo:come diavolo fa??In più è maestro in ogni ambientazione:da Boston innevata al Messico, dalla Lousiana infestata di zombie alla vita nelle riserve indiane:Civitelli ti f? sentire dentro la scena, ti fa quasi provare i morsi del sole e il freddo della neve... Infine:credo che ogni lettore di Tex non può che ADORARE Civitelli... secondo me è lui oggi, per produttivit?, storia consolidata, genialit?, il "disegnatore principe" di Tex... Indubbiamente è il mio preferito:semplicemente lo amo!Grazie,Maestro!

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Sono in parte d'accordo con quanto detto da paco. Civitelli è uno dei disegnatori che più apprezzo, ha uno stile unico e inconfondibile, davvero molto personale, molto più di quello di altri disegnatori. Con questo naturalmente non voglio dire che altri disegnatori scopiazzino bellamente gli stili altrui (mi pare naturale che ci si ispiri a professionisti più esperti ed affermati!), ma voglio semplicemente dire che il modo di diseganre di Civitelli è uno dei più unici e riconoscibili. Non penso comunque che sia il più adatto per i paesaggi western: personalmente ce lo vedo di più in un'ambientazione cittadina (come Letteri) o comunque non in un genere di storie ambientate perlopiù all'aperto e dove i paesaggi hanno un ruolo predominante. Insomma, reputo Civitelli un grande maestro che migliora di storia in storia!

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Inutile negarlo, per me Civitelli e' attualmente il piu' bravo disegnatore di Tex. Il suo stile pulito, chiaro e raffinato, la sua cura per i dettagli e la sua attenzione storica nel disegnare le varie ambientazioni(da quelle messicane a quelle texiane fino a quelle urbane) hanno fatto si' che il maestro toscano entrasse nelle simpatie anche dei piu' esigenti lettori di Tex.
Il suo stile e' sempre in continua maturazione e il suo Tex dapprima prendendo come riferimento Ticci, ha acquistato una sua caratterizzazione grafica personale e inconfondibile. Un Tex bello, elegante e dallo sguardo accattivante sono tra le sue prerogative principali:

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Ho sempre trovato azzeccata anche l'interpretazione degli altri pards:

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Il suo Tiger e' una delle versoni piu' ruscite insieme a quello di Villa e il suo Carson e' praticamente perfetto sia nelle scene d'azione e sia nei siparietti comici, dove l'artista conferisce al vecchio ranger delle espressioni veramente comiche e molto azzeccate per la situazione.
A differenza di coloro che giudicano il suo stile pulito poco adatto al western io invece credo che la sua rappresentazione del West e' fantastica. A mio avviso per disegnare dei fumetti western non e' ncessariamente indispensabile essere dotati di un tratto sporco. Si puo' benissimo disegnare un ambiente polveroso con un tratto pulito, e i risultati sono agli occhi di tutti:

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Di sicuro il suo stile viene esaltato soprattutto nelle scene notturne, dove Civitelli da' il meglio di se':

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Ma e' anche vero che e' il suo stile si adatta ancora meglio nelle storie cosiddette "cittadine" con albi come "Intrigo a Santa Fe'" o "Delitto nel porto":

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La storia dove secondo me,Cvitelli ha raggiunto il suo picco massimo di qualita' nei disegni e' senza dubbio "Il presagio" e seguiti. Qualcosa di eccezionale!
Ripercorrendo la serie a colori di Repubblica, mi accorgo che i suoi disegni, a differenza degli altri, sono molto adattibili ai colori e non perdono il loro fascino. Ci sarebbe ancora molto da dire e da far vedere ma mi fermo qua. E' difficile trovare qualcosa che non mi piace sul lavoro di Civitelli, ma se proprio lo devo fare, e su Kit Willer che ho qualche dubbio. Non vado pazzo per la sua caratteizzazione grafica. Trovo il figlio di Tex rappresentato un po' troppo adolescente. Credo che ci sarebbe qualcosa da modificare.

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Per me il suo disegno troppo pulito non è adatto a tutte le storie.

Uh.. non e' adatto a tutte le storie?ti dispiacerebbe formulare commenti un po' piu' approfonditi e non telegraficiò
Non è adatto a tutte le storie nel senso che secondo me per le storie ambientate, tanto per citare un esempio, nel polveroso Sud-Ovest americano è migliore il tratto tipo quello di Ticci. Ne "La grande sete" avrei preferito un altro disegnatore, per quel genere di storia. Spero di essermi spiegato; è una sensazione che provo quando leggo...
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Caro Texone, anzitutto hai ben presente cosa vuol dire "tratto pulito"?Anche quello di Ticci è un tratto pulito, così come quello di Galep,Letteri,Villa,Del Vecchio,Spada... non parliamo poi di Magnus:se il tratto pulito non v? bene per Tex allora il suo Texone è una schifezza... Quello di Civitelli è un tratto, pulito o sporco che sia, che v? bene per ogni ambientazione, così come per ogni ambientazione va bene il tratto di Galep,Letteri o Fusco.... questo perchè stiamo parlando di grandissimi disegnatori!Civitelli lo ?, e quindi non ha problemi a realizzare tante ambientazioni diverse... questo anche perchè non è un disegnatore che va allo sbaraglio, ma uno che si documenta, e che fedelmente riporta le foto d'epoca, anzi, lo spirito di quelle foto, sulla tavola... Civitelli è unico!! Grande fortuna, la nostra, di poter avere nella scuderia texiana, un simile Maestro!!

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  • Collaboratori

Gli albi di Civitelli hanno accompagnato la mia adolescenza con una serie di capolavori come "I cospiratori" oppure "La città corrotta". Sono stato subito attratto da quel tratto nitido e pulito, tagliato e deciso come quello di Guglielmo Letteri. La fisionomia dei quattro pards, originale e personale allo stesso tempo, che non li stravolgeva come nei disegni di un altro esordiente come Blasco. Ho amato il Civitelli delle storie cittadine dove ha dato il meglio di se, raggiungendo il suo apice creativo con la Boston innevata di "Delitto nel porto". In questi scenari, come il maestro Fusco che l'aveva preso in simpatia insegnandogli alcuni rudimenti del mestiere, si rivela tuttora insuperabile. Capace di dar vita a personaggi memorabili, di riprenderne altri come la Tigre Nera o Galindez senza sfigurare con gli illustri predecessori, eredita da Giovanni Ticci una scarsa dimestichezza con i personaggi femminili, con rare eccezioni come la bella Lohana per il quale si è peraltro liberamente ispirato a una celebre modella.

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L'unica piccola critica che mi sento di fare a un grandissimo del nostro fumetto preferito è la scarsa dinamicit? di certe scene. Molte volte trovo i personaggi "cristallizzati" e intrappolati nel tempo. Per il resto, mi piace tantissimo . La rappresentazione dei pard rappresenta il mio ideale. Un altra cosa che mi fa letteralmente impazzire è la capacità , che hanno in pochi imho, di rendere letteralmente ACCECANTE e torrido il deserto. Un esempio perfetto , in tal senso , è la grande sete. Non so se sia un impressione solo mia o se l'abbiate riscontrata anche voi :)

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Civitelli... grandissimo Maestro!!Dico solo che lo ritengo il miglior disegnatore di Tex di oggi!I suoi pards sono stupendi, azzeccatissimi, e anche nella loro fisionomia ha dimostrato con "La grande sete" una fantasia e una bravura di pochi:il suo Kit giovane è fenomenale!... questo perchè Civitelli ama e conosce a fondo Tex e il suo mondo.. Vogliamo poi parlare del suo stile a puntini, mai meccanico, ripetitivo, particolarissimo, personale, sempre al posto giusto?.. altro che disegni poco particolari!!E le sue ombre?Magnifiche!E che dire del suo west?... non riesco proprio a comprendere quelli che definiscono il suo tratto poco adatto al western;il suo west, anzi,? uno dei più veri, proprio perchè le sue ambientazioni si fondano su documentazioni fotografiche(vedi ancora "La grande sete").. Altra caratteristica che fa di Civitelli un disegnatore eccezionale:in ogni sua storia si migliora!!.. leggi "Il presagio" e pensi:questo è il suo capolavoro;quando poi hai sottomano "Anasazi" o "La grande sete" sei costretto a ricrederti, perchè Civitelli "progredisce" sempre, come se non fosse mai contento dei suoi risultati, come se la sua perfezione non gli bastasse... Inoltre:il guaio dei disegnatori di oggi è la lentezza;Civitelli, disegnatore accuratissimo,? invece velocissimo:come diavolo fa??..... Grazie,Maestro!

Non posso che straquotare il tuo intervento. :inch: Faccio mio il tuo grazie per il Maestro, che saluto ( se ci segue, ma credo di si'.... ) :D
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Ecco che entra il nemico ;) ;) ;)Come ben saprete, non sono un amante del buon Fabio. Non è solo l'estrema pulizia del suo disegno, adatta alle atmosfere cittadine, ma non al selvaggio West ( un po' come per il grande Letteri ) , a non convincermi: non vedo una cosa fondamentale nel tratto del disegnatore aretino, e cioè il senso del movimento. Quando, con parole veramente eccessive, di cui mi pento tuttora, definii Fabio un 'non artista' , non intendevo negare certo la sua capacità tecnica, che è eccelsa, ma la sua capacità di emozionarmi. Civitelli è veramente un grande, sotto l'aspetto tecnico: il suo modo di riproporre la luce è veramente notevolissimo: tuttavia, non riesco a vedere quel 'quid' per cui un preparatissimo disegnatore si trasforma in un artista: ecco, non ci vedo quel 'tocco d'artista' , che è un concetto oggettivamente impossibile da spiegare. Cosa mi piace, invece... Innanzitutto, le facce basite del Carson civitelliano sono fantastiche!Poi, una cosa che sembrerebbe secondaria, ma non lo ?: la caratterizzazione dei vecchi sceriffi ( splendida la rappresentazione dello sceriffo de 'La Banda Dei Tre' ). Infine, il fatto che Tiger abbia veramente lineamenti da pellerossa, e non sia un clone di Tex con i capelli lunghi e la penna... Ultima cosa: il colore non trovo doni molto ai suoi disegni, anzi .

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Caro Texone, anzitutto hai ben presente cosa vuol dire "tratto pulito"?Anche quello di Ticci è un tratto pulito, così come quello di Galep,Letteri,Villa,Del Vecchio,Spada... non parliamo poi di Magnus:se il tratto pulito non v? bene per Tex allora il suo Texone è una schifezza... Quello di Civitelli è un tratto, pulito o sporco che sia, che v? bene per ogni ambientazione, così come per ogni ambientazione va bene il tratto di Galep,Letteri o Fusco.... questo perchè stiamo parlando di grandissimi disegnatori!Civitelli lo ?, e quindi non ha problemi a realizzare tante ambientazioni diverse... questo anche perchè non è un disegnatore che va allo sbaraglio, ma uno che si documenta, e che fedelmente riporta le foto d'epoca, anzi, lo spirito di quelle foto, sulla tavola... Civitelli è unico!! Grande fortuna, la nostra, di poter avere nella scuderia texiana, un simile Maestro!!

Io ho sempe considerato quello di civitelli un tratto pulito, come quello di Letteri, Piccinelli e si, anche Magnus. Ma può anche darsi che mi sbagli. Sicuramente Civitelli è un grande disegnatore, credo che nessuno possa metterlo in dubbio.
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il colore non trovo doni molto ai suoi disegni, anzi .

Io invece penso che Civitelli sia uno dei pochi disegnatori i cui disegni sono splendidi sia in bianco e nero che a colori! Forse per via del suo tratto pulito: per esempio i disegni di Ticci per il n. 500 mi sono sembrai un p? diversi dal solito, quasi come se avesse cercato di renderli più essenziali per poterli poi colorare...
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  • Rangers

Civitelli è tra i miei disegnatori preferiti, non lo nego. Sono contentissimo ogni volta che esce una nuova storia di Tex, disegnata da lui. Non riesco veramente a trovare un lato negativo, mi piace moltissimo il realismo che esce dalle sue tavole. La continua ricerca storica, la cura per ogni più piccolo dettaglio, le ambientazioni che mi lasciano a bocca aperta. La sua rappresentazione dei pards mi sembra molto più originale di altri artisti, ha trovato un suo segno. Poi dai suoi lavori traspare moltissimo che il suo amore per la serie, è ancora enorme, si può toccarlo con la mano. Non dimentichiamo le idee che ha dato per qualche soggetto, a volte seguiti, altre volte purtroppo non tanto. Poi da ricordare, i personaggi che troviamo tra le vignette, ispirati a vari attori più o meno famosi (mi viene in mente il chiaro omaggio al grande e compianto Jack Elam, attore e molte volte comparsa di moltissimi Western, presente tra i cattivi della storia La Banda Dei Tre e seguente). Che altro c'è da dire? :inch::inch::inch::trapper:

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Altre caratteristiche che apprezzo molto di Civitelli sono gli sfondi "punterellati"(non so come definirli tecnicamente) presenti ormai in tutte le sue storie da piu' di dieci anni a questa parte. Non sono mai messe a caso e non fanno assolutamente rimpiangere gli sfondi reali. Per non parlare dell'effetto che da alle nuvole come in questa vignetta sotto:

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oppure lo straordinario effetto che riesce a dare a dei legni carbonizzati sempre con la tecnica "punterellata":

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Altra caratteristica dell'artista toscano e' il realismo nel disegnare gli oggetti e le persone e la sua continua documentazione. Per esempio, insieme a Villa e' colui che ci propone un indiano con le sue caratteristiche somatiche piu' vicine alla realta':

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Non e' da meno quando disegna i paesaggi che siano del Messico o dell'Arizona. Il suo stile realistico per esempio, lo porta a disegnare alberi che sembrano fotografie come in questa splendida vignetta tratta da "Il presagio":

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Ho conosciuto il maestro Civitelli di persona, e oltre ad essere una persona splendida e molto disponibile con i suoi fans, e' anche un appassionato di Tex e quindi quando lo disegna oltre all'impegno professionale ci mette molta passione e cio' lo si puo' notare osservando le sue tavole. Conosce molto bene tutta la serie di Tex e piu' di una volta ha partecipato alla stesura dei soggetti di alcune storie come "Il presagio","Il duello" (una storia a colori di poche pagine uscita con la rivista Specchio nel 1998),"Ritorno a Culver City" e "La banda dei tre". Un artista a tutto tondo quindi. Non so se Civitelli accede al forum per leggerci (penso di si')ma nel caso lo facesse lo ringrazio pubblicamente per lo splendido lavoro che fa ormai da 25 anni a questa parte per Tex.
Grazie! :inch::inch::inch:

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... e mi accodo alle parole di Antony per consigliare(senza voler imporre niente a nessuno, ci mancherebbe)a tutti coloro che credono che lo stile di Civitelli non sia adatto al western, di rivedersi qualche film di John Wayne, e subito dopo le pagine sul forum dedicate ai disegni del nostro artista... E' ai paesaggi americani dei film di John Ford che Civitelli è fedele, anzi fedelissimo!Se poi qualcuno pensa che per "ritrarre" il west ci voglia un tratto sporco alla Ortiz, deve tener presente che gli spaghetti-western erano girati in Spagna.. :P

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E' ai paesaggi americani dei film di John Ford che Civitelli è fedele, anzi fedelissimo!
:P

Esatto!Quello di Civitelli e' un West romantico e come dice bene Paco Ordonez, e' ispirato ai film western hollywoodiani. Anche se, quando disegna avventure ambientate in Messico, per le locations il maestro aretino sembra ispirarsi al deserto dell'Almeria, dove furono girati la maggior parte degli spaghetti western:


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  • 1 mese dopo...

Un altra caratteristica dell'artista aretino che mi piace molto e' la bravura nel caratterizzare alcuni comprimari con il viso di attori famosi.
Mi vengono in mente solo alcuni:


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Il volto di Lee Marvin per un personaggio dell'albo "Tumak, l'inersorabile"


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Il volto di Al Mulok per un personaggio dell'albo "Tumak, l'inersorabile"


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Il volto di Jack Elam per un personaggio dell'albo ""La banda dei tre"

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  • Collaboratori

Un altra caratteristica dell'artista aretino che mi piace molto e' la bravura nel caratterizzare alcuni comprimari con il viso di attori famosi.

Anthony, gran bel commento! C'è una discussione sul forum sui volti del cinema e i personaggi della serie Tex. Potresti riprenderlo, rivederlo e ampliarlo, ne uscirebbe un lavoro superlativo:clicca qui!
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