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TWF - Tex Willer Forum

Domande Al Grande Pasquale Frisenda


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Ciao pasquale, rinnovo anche a te i miei auguri di buone feste e ti rivolgo una piccola domanda: Dopo il tuo esordio su Tex con scenari che si allontanano moltissimo da quelli abitudinari del nostro ranger( Ovvero deserti, piste polverose, assalti e rapine) nella tua prossima storia avrai modo di affrontare queste classiche ambientazioni oppure dovremo aspettarci qualcosa di altrettanto particolare?

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Del tipo qualche elemento magico con il quale ti sei magistralmente confrontato su Magico Vento? Ricordo ad esempio la grotta degli antichi e gli antichi stessi: disegni strabilianti ed indimenticabili!

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Pasquale, prima di approdare a Tex, come sappiamo, hai avuto gia' diverse esperienze western nel campo fumettistico, come Ken Parker e Magico Vento. Che differenza c'e' dal punto di vista stilistico tra il West di questi due personaggi con quello di Aquila della Notte?in qualche modo, aver gia' disegnato questo genere, ti ha agevolato nel difficile compito di illustrare le storie di Tex?

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Ciao Pasquale, volevo chiederti:prima di diventare suo disegnatore, in che rapporti eri con Tex?Lo leggevi?Ti piaceva, o lo sentivi distante dai tuoi gusti di lettore?E tutto ciò ha influito sul tuo approccio al personaggio?E in che misura?Scusami per il bombardamento :trapper:

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Due

Del tipo qualche elemento magico con il quale ti sei magistralmente confrontato su Magico Vento? Ricordo ad esempio la grotta degli antichi e gli antichi stessi: disegni strabilianti ed indimenticabili!

No, sarà una storia molto realistica.

Cose più "bizzarre" arriveranno in storie successive...
Grazie per l'apprezzamento sulle tavole di MV!

Anthony Steffen

Pasquale, prima di approdare a Tex, come sappiamo, hai avuto gia' diverse esperienze western nel campo fumettistico, come Ken Parker e Magico Vento.
Che differenza c'e' dal punto di vista stilistico tra il West di questi due personaggi con quello di Aquila della Notte?in qualche modo, aver gia' disegnato questo genere, ti ha agevolato nel difficile compito di illustrare le storie di Tex?

Si, le differenze ci sono.

Ognuno di questi personaggi ha una sua dimensione ben definita e delle esigenze narrative (e anche grafiche) precise e molto diverse tra loro.
Bisogna impararle, e gestirle in maniera corretta, principalmente per non snaturare i vari personaggi, ma anche per poter trovare il modo di realizzarli "facendoli propri", per quanto è possibile.
L'esperienza accumulata sulle (difficili) pagine di KP o MV mi ha senz'altro aiutato, sopratutto per come arrivare a ritrarre graficamente un paesaggio, i costumi, gli oggetti, ma la differente ambientazione che il texone ha presentato è stata comunque impegnativa come sfida.

Raul e Gianluca

Con ritardo ti d' il Benvenuto qu? sul Forum anche da parte mia, Pasquale, e complimenti davvero per l'eccellente lavoro visto su PATAGONIA.
Auguri di Buone Feste!

Grazie di cuore, e ricambio gli apprezzamenti per l'appassionato lavoro che state svolgendo!


Paco Ordonez

Ciao Pasquale, volevo chiederti:prima di diventare suo disegnatore, in che rapporti eri con Tex?Lo leggevi?Ti piaceva, o lo sentivi distante dai tuoi gusti di lettore?E tutto ciò ha influito sul tuo approccio al personaggio?E in che misura?

Tex è sempre stato un "compagno di viaggio" costante nella mia vita di lettore.

A volte è capitato che, complice la scoperta, tanti anni fa, delle riviste "d'autore" che contenevano le tavole di incredibili disegnatori a me sconosciuti, l'attenzione verso il ranger sia venuta meno, ma mai del tutto.
Ho comunque sempre seguito la serie, magari concentrandomi di più su alcuni disegnatori, e sulle storie che mi ispiravano di più.
Prima di iniziare il lavoro sul texone mi sono riletto decine e decine di storie, recenti e non, e mi è sembrato davvero di ritrovare il "compagno di viaggio" di sempre.
Il mio approccio al lavoro su Tex è stato di grande attenzione e rispetto, per l'immenso lavoro che tutti gli autori che mi hanno preceduto sono stati in grado di fare, portando Tex ad essere quello che ?, anche all'alba del 2010.
La "forza" del personaggio (e della storia di Boselli in particolare) ha fatto il resto, e l'impegno nel realizzare il gigante è stata continuo e costante in tutte le 224 tavole.

@ a tutti

Auguroni di buon anno!!!

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No, sarà una storia molto realistica. Cose più "bizzarre" arriveranno in storie successive...

Sono molto contento di sentirlo! :indianovestito:

Grazie per l'apprezzamento sulle tavole di MV!

Ci mancherebbe altro: valeva la pena di leggerlo già solo per le fantastiche copertine che facevi!
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Ciao Pasquale;oggi mi sono rivisto"Patagonia":davvero, farti i complimenti è ancora poco!!Quella storia è davvero coinvolgente, e più passano le pagine e più tale coinvolgimento si fa maggiore.... Tu, da disegnatore della storia, questi sentimenti da lettore appassionato li hai provati, mentre la disegnavi?Voglio dire, mentre disegnavi le 4 pagine mute, hai provato nulla che si avvicinasse alle sensazioni di cui ti dicevo?E a proposito:quanto è stato difficile realizzare quelle 4 pagine?(Genialata il riflesso del soldato sulla lancia!!). ps... scusami per il nuovo bombardamento di domande.. :trapper:

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Dopo aver iniziato la lavorazione del volume, c'era solo una vaga sensazione di avere tra le mani una storia speciale, e non solo per l'ambientazione anomala. Sensazione che si è fatta certezza dopo una cinquantina di tavole. Mauro Boselli, con l'appoggio di Sergio Bonelli, stava andando in una direzione che non mi aspettavo. La partecipazione del sottoscritto per premiare graficamente quello che la sceneggiatura richiedeva è stata sempre costante. Ero consapevole, ormai, che quell'albo poteva essere qualcosa di particolare, e, in ogni caso, aver avuto la possibilità di realizzare un texone è sempre stata considerata da me un'oppurtunit? enorme (considerando i nomi di chi mi ha preceduto), da non sprecare con tavole sotto tono o ordinarie. La sequenza "muta" che citi è stato un passaggio cercato e voluto da Boselli. Passaggio non facile da rendere, ma alla fine le tavole lo hanno convinto. E' uno degli aspetti che hanno reso il gigante particolarmente apprezzato dai lettori e dalla critica. A me fa anche piacere che si sia chiarito, spero una volta per tutte, quello che un personaggio come Tex ha ancora da dire, e questo nonostante i suoi 60 anni di vita alle spalle (o grazie a quello). Tutto dipende da chi lo fa e come lo fa, ma il personaggio ha ancora tante cose da offrire ai suoi lettori. Per chiudere, ti ringrazio davvero molto del rinnovato apprezzamento a "Patagonia"!!

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Tex è sempre stato un "compagno di viaggio" costante nella mia vita di lettore. Ho comunque sempre seguito la serie, magari concentrandomi di più su alcuni disegnatori, e sulle storie che mi ispiravano di più.

Pasquale, mi e ci piacerebbe conoscerti di piu' "texianamente". Quali sono quelle storie di Tex che hai piu' apprezzato o che porti da sempre nel cuore?
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Ciao Pasquale, visto che in Patagonia un ruolo di tutto rispetto viene affidato a una figura spesso messa da parte all'interno della serie ovvero Kit willer, tu personalmente sei d'accordo con l'interpretazione che ne ha fornito Boselli ( ovvero quella di un adolescente desideroso di muoversi e conoscere nuove realtà e quindi crearsi uno spazio tutto suo all'interno della serie ) oppure preferisci gli schemi più classici di altri autori?

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Anthony Steffen

Pasquale, mi e ci piacerebbe conoscerti di piu' "texianamente".
Quali sono quelle storie di Tex che hai piu' apprezzato o che porti da sempre nel cuore?

Beh, sono davvero troppe le storie da nominare per riuscire ad elencarle tutte senza annoiare.

Diciamo che quasi tutti gli aspetti dell'universo di carta in cui Tex si muove, da quelli più classicamente western ("Tra due bandiere, "Gilas", "A sud di Nogales", "Fuga da Anderville", "Sulle piste del nord") a quelli più fantastici ("Magia nera", "Il signore dell'abisso", "Il fiore della morte") o esotici ("Il solitario del west" e seguiti per capirci), mi sono vicini e da me apprezzati.

AtTheRocks

quali sono i disegnatori su cui ti sei concentrato di più a cui alludevi?

Per "Patagonia", e per la caratterizzazione dei personaggi principali, mi sono rifatto perlopiù alle versioni di Giovanni Ticci e di Claudio Villa, ma senza rinunciare a omaggiare, in alcuni dettagli, il lavoro di Galep.

Ad esempio, per Kit Willer mi sono ispirato alla versione di Ticci e Galeppini, e in particolare a come lo si vede in "A sud di Nogales" o "Il segno di Cruzado".

SUMANKAN

Ciao Pasquale, visto che in Patagonia un ruolo di tutto rispetto viene affidato a una figura spesso messa da parte all'interno della serie ovvero Kit willer, tu personalmente sei d'accordo con l'interpretazione che ne ha fornito Boselli ( ovvero quella di un adolescente desideroso di muoversi e conoscere nuove realtà e quindi crearsi uno spazio tutto suo all'interno della serie ) oppure preferisci gli schemi più classici di altri autori?

Non solo sono d'accordo, ma, oggi come oggi, direi che si dovrebbe osare anche di più.
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Pasquale, per quanto riguarda la raffigurazione dei quattro pards, per quale personaggio hai dovuto lavorare di piu' per ottenere quelle caratteristiche grafiche che ti avevi prefissato?


Immagine postata

So che stai lavorando su una nuova storia per la serie regolare, ancora scritta da Boselli, che dovrebbe vedere la squadra dei pards al completo. Troveremo qualche piccola variazione nei loro volti, o credi che l'interpetazone che ne hai dato nel texone sia in linea di massima quella definitiva?

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Il personaggio che mi ha impegnato di più è stato ovviamente Tex. Kit è venuto fuori in maniera più spontanea, e Tiger e Carson si vedono davvero poco. Nella storia che sto disegnando ci sono, per ora, solo Tex e Carson, e la caratterizzazione dei volti sarà simile a quella già vista nello speciale, ma anche con piccole variazioni, dovute alla naturale esperienza che si matura tavola dopo tavola nel ritrarre i vari personaggi. :cowboy:

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Ciao pasquale, fino a qualche tempo fa eri una delle colonne portanti di Magico Vento, fumetto scritto da Gianfranco Manfredi. Circa tre anni fa usc? nelle edicole un'altra serie firmata dall'autore: Mi riferisco a Volto nascosto, hai avuto occasione di leggerlo? Se sè, cosa te ne è sembrato? Molto probabilmente Manfredi ne realizzer? un sequel, se ti venisse proposta l'incarico di realizzarne alcune storie accetteresti?Ciao e grazie per la disponibilit?.

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Ciao Pasquale!La meravigliosa scena iniziale di 'Patagonia' , con l'attacco di Calfucur? nella nebbia, è stata da te rappresentata seguendo un qualche riferimento cinematografico?P. S. Vedo nel tuo tratto una forte impronta di Milazzo : è solo una mia impressione, o c'è qualcosa di vero?Del resto, Ken Parker avrà avuto qualche risvolto, magari... A presto!

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Anthony Steffen

Pasquale, per la realizzazione di "Patagonia", quanto e' stato importante il sostegno che hai sicuramente avuto da Sergio Bonelli e da Mauro Boselli?e tradotto in parole povere, in che cosa e' consistito tale sostegno?

Il sostegno ricevuto è stato essenziale, e si è trattato perlopiù di grande fiducia e disponibilit? da parte di Sergio Bonelli e Decio Canzio (tieni presente che il Texone è un albo che viene realizzato normalmente da nomi del mondo del fumetto noti a livello internazionale e che hanno già una carriera più che consolidata alle spalle, mentre per me la strada da percorrere per arrivare a questi obbiettivi è ancora lunga) e di costante supporto e stimolo da parte di Mauro Boselli (in questo caso è stato un continuo "... no, non va bene, ridisegnala...". E quando non me lo diceva lui la ridisegnavo io... e poi mi chiedono perchè ho impiegato più di tre anni per completarlo!!!) :-)

SUMANKAN

Ciao pasquale, fino a qualche tempo fa eri una delle colonne portanti di Magico Vento, fumetto scritto da Gianfranco Manfredi.
Circa tre anni fa usc? nelle edicole un'altra serie firmata dall'autore: Mi riferisco a Volto nascosto, hai avuto occasione di leggerlo? Se sè, cosa te ne è sembrato? Molto probabilmente Manfredi ne realizzer? un sequel, se ti venisse proposta l'incarico di realizzarne alcune storie accetteresti?

Si, ho letto buona parte della miniserie di Volto nascosto, e mi è sembrata una bella operazione, che ha anche il merito di trattare un momento della nostra Storia davvero poco noto (trovare spunti narrativi inediti e anomali mi sembra una caratteristica di Manfredi).

So ben poco della nuova miniserie, ma credo che lo staff di disegnatori sia comunque al completo, e in ogni caso, a parte la piccola parentesi con la storia breve di Dylan Dog, che ho appena finito di disegnare per il prossimo numero del Colorfest, sarà troppo impegnato con Tex per poter ipotizzare altre collaborazioni.

Don Fabio Esqueda

La meravigliosa scena iniziale di 'Patagonia' , con l'attacco di Calfucur? nella nebbia, è stata da te rappresentata seguendo un qualche riferimento cinematografico?

P. S. Vedo nel tuo tratto una forte impronta di Milazzo : è solo una mia impressione, o c'è qualcosa di vero?
Del resto, Ken Parker avrà avuto qualche risvolto, magari...

Particolari riferimenti no, ma sicuramente può essere "figlia" di tante suggestioni e atmosfere che il cinema mi ha sempre trasmesso e continua a trasmettermi.

Per quanto riguarda il tratto vicino a quello di Ivo Milazzo, beh, come ho raccontato anche nell'introduzione del texone, io ho lavorato per diversi anni con lui, nel suo studio a Chiavari, per la realizzazione delle storie di Ken Parker pubblicate nel "Ken Parker Magazine".
Ed è una di quelle esperienze che lasciano non poche tracce nella formazione grafica di un giovane (allora) disegnatore. :indianovestito:

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Pasquale, e' un domanda che ho gia' posto ai diversi autori di Tex presenti in questo forum... Cos'e' che ti gratifica di piu' o che ritieni piu' importante, i complimenti della massa ovvero dei lettori, o l'apprezzamento o la critica positiva di un addetto ai lavori, cioe', di tutte quelle persone in grado di esprimere un giudizio tecnico piu' professionale?

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Entrambe le cose hanno la loro importanza. Avere dei riconoscimenti da un collega, o da una persona comunque all'interno dell'ambiente, è significativo, perchè significa che, nonostante la quantit? di materiale che esce e che , spesso, molti colleghi leggono (o supervisionano), il tuo lavoro si è comunque fatto notare, si è distinto per alcuni aspetti peculiari. Ed è positivo e costruttivo il poter contare sul giudizio o sui consigli eventuali di un addetto ai lavori, permette di correggere il tiro dove occorre, e di avere sempre stimoli per migliorarsi. Il riscontro nei lettori è ugualmente importante, ma, forse, ancora più appagante, sopratutto se si riesce a destare attenzione con il proprio disegno (o le proprie storie) o addirittura arrivare a dare delle emozioni. Un risultato che spesso va oltre le più rosee aspettative di ogni disegnatore, perchè significa che si è riusciti a fare breccia nella fantasia di migliaia di persone, cosa non semplicissima da ottenere, come si può immaginare, considerando l'eterogeneit? del pubblico di una testata a fumetti.

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  • Collaboratori

Ciao Pasquale, ti faccio una domanda che ho rivolto anche ad altri disegnatori di Tex e che riguarda le tavole di prova che immagino tu abbia immancabilmente realizzato. Dal momento che esordivi su un texone, e soprattutto con una storia dalla particolarissima ambientazione ( le pampas argentine ), che tipo di tavole hai realizzato? Se escludiamo il west, c'è qualche altra ambientazione particolare che ti piacerebbe aver la possibilità di disegnare ?

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