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TWF - Tex Willer Forum

Integralismo E Avanguardismo Dei Lettori Di Tex


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Rivolgendomi a quel blogger volutamente provocatore (altrimenti chi lo legge?): non deve sorprendere il calo di vendite di Tex in confronto ai numeri straordinari degli anni ‘70 e ‘80, quando NON C'ERANO gli smartphone, internet, i socials, netflix, la playstation (al massimo si andava in sala giochi o al bowling), ma al contrario bisogna lodare il fatto che Tex vende ancora COSI' TANTO nonostante la concorrenza dei succitati media. E‘ chiaro che il grosso é costituito da gente che lo legge da decenni, ma trovami un altro fumetto che vive di vita propria da decenni e che per decenni mantiene una così vasta schiera di appassionati! Tra i quali mi pregio di far parte, comprando ogni inedito texiano che esce in edicola, di qualunque collana.

Modificato da PapeSatan
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<span style="color:red">2 ore fa</span>, borden dice:

E adesso, per favore , non chiedere perché mai le riunioni le facciamo   riservate e non ci riuniamo in piazza... Politica editoriale, tutto qui.

In trenta e passa anni, di riunioni redazionali ne ho fatte alla media di una alla settimana; dunque, al di là delle diverse attività specifiche, ne conosco bene i meccanismi. Che riguardano solo ed esclusivamente gli addetti ai lavori nel vero senso della parola, come è giusto che sia e come accade in qualsiasi altro ambiente lavorativo quando si deve parlare e discutere dell'attività professionale. Non sono riunioni carbonare né di élite: sono, appunto, professionali.
E i dati di tiratura, di diffusione e di vendita ne rimanevano fuori, essendo di competenza e a disposizione solo dell'editore e di pochi altri. Giusto, perché era poi in quelle riunioni ancora più ristrette che venivano discusse le strategie diverse da quello del prodotto in sé (oggetto invece delle riunioni di redazione): dalle copie stampate, alla diffusione, al marketing ecc.
In quanto alle supposizioni di quel soggetto, Pennacchioli, la sua attendibilità sarebbe discutibile fin dalla forma dei suoi interventi. Per chi un po' ne mastica, quelle attribuzioni generiche e quei sentito dire, sputtanano - scusate il termine oxfordiano - da subito il costrutto. Ammiccano, vorrebbero lasciar intendere conoscenza delle persone e delle cose, ma in realtà non citando mai le fonti - regola base del vero giornalismo - restano, se mai avevano avuto l'intenzione di discostarsene, nella palude della diceria e delle insinuazioni gratuite. Peggio, costruite a bella posta. Non saprei direi perché, anche se lo immagino finisce con il non interessarmi.
E dunque a lasciarmi più modo e tempo di essere soddisfatto da quanto affermato da una fonte principale: Borden. Ancora più affidabile, in quanto disponibile ed anzi portato a non essersi comportato nella più comoda delle maniere: smentendo seccamente quell'esemplare di tanghero maldicente. No, è andato oltre ed è tornato volutamente sull'argomento e di certo non l'ha fatto (solo) per tranquillizzare qui, qualcuno, ma anche spinto da un qualcosa che i Texiani dovrebbero conoscere bene, visto tante volte nelle storie del loro personaggio: lo spirito di indignazione per l'amor di verità. 
 

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, borden dice:

 

 

Ma certo. Solo che mi sembrava che tu insinuassi che io non stessi dicendo la verità... Dimmi solo che mi sono sbagliato. ;)

ASSOLUTAMENTE si. ;)

 

<span style="color:red">5 ore fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

Mi associo alla contentezza di cui sopra. 

Questo lo penso sinceramente. 

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, San Antonio Spurs dice:

smentendo seccamente quell'esemplare di tanghero maldicente.

Ci sono persone che non meritano di essere smentite.

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Il 26/10/2021 at 19:51, Dix Leroy dice:

Mi rincuora saperlo. Come ampiamente già discusso a me dei risvolti romantici non interessa nulla.

Non mi interessa sapere se a tizio piace tizia, caio o si chiude in bagno con Playboy e ho sempre letto Tex perché Bonelli dimostrava di pensarla come me.

Da sempre quando in un film si sbaciucchiano ne approfitto per andare a vedere cosa c'è in frigo.

 

Caro Dix, come fai a controllare il frigo mentre Wayne bacia così Maureen O'Hara:dubbioso:

A mio parere dipende tutto da come è gestita la situazione sentimentale..un esempio positivo recente su Tex Willer è quello di Pinkerton lady!

 

 

 

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<span style="color:red">21 ore fa</span>, borden dice:

Sulle quali io ho detto la verità (per quanto mi è permesso di dire) e Pennacchioli ha detto una velenosa falsità.

Ieri sera stavo guardando sul canale di Pop Culture una bellissima intervista a Giuseppe Montanari, storico disegnatore di Dylan Dog (e di tanto altro) nonché una delle poche memorie storiche del fumetto ancora rimaste.

Tra parentesi è sempre un piacere ascoltare il maestro Montanari, con la sua verve e i suoi gustosissimi aneddoti!

Parlando dell'argomento "storie ergastolane", ovvero quelle storie concluse ma mai apparse in edicola, Montanari parla del famoso episodio di DD della ragazza nel polmone d'acciaio che Sergio Bonelli non si sentì di pubblicare.

A quel punto viene citato anche Pennacchioli, pure lui autore di alcune storie che hanno subito la stessa sorte.

Sentendo puzza di bruciato, ho fatto qualche ricerchina sul web e, su un forum di Martin Mystere, ho trovato alcune sue dichiarazioni (gennaio 2010) con alcune punte di livore verso la Bonelli, in particolare su una presunta promessa di assunzione in Bonelli mai formalizzata, soggetti per MM mai pagati, sceneggiature sempre di MM mai pubblicate e una astiosa frecciatina a Marcheselli per storie di DD disegnate dal fratello di Pennacchioli anch'esse rimaste impubblicate.

Diciamo che il serbatoio di veleno doveva essere abbastanza pieno...

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Ah, la trasmissione Rai 2 dove hanno parlato benissimo di Nella Terra dei Seminoles si chiama ACHAB. Non so più dove qualcuno ne l'ha chiesto

 

 

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43 minutes ago, borden said:

Ah, la trasmissione Rai 2 dove hanno parlato benissimo di Nella Terra dei Seminoles si chiama ACHAB. Non so più dove qualcuno ne l'ha chiesto

 

 

Ciao Bos, vorrei recuperarmela. Sappiamo la data della puntata?

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  • Sceriffi
15 minuti fa, texwiller.cover dice:

Ciao Bos, vorrei recuperarmela. Sappiamo la data della puntata?

Episodio del 24/10/2021.

Dal Minuto 8:35 

http://www.tg2.rai.it/dl/tg2/rubriche/PublishingBlock-a1e98ec6-5748-4af8-97fd-df8af89e4df0.html

Modificato da MacParland
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1 ora fa, Grande Tex dice:

in realtà non è che ne hanno parlato bene: hanno fatto un riassunto,ma non hanno fatto nessuna osservazione

 

 

Grande Tex, ma ce l'hai con me?:D

 

E' una recensione entusiastica per il solo fatto che ne hanno parlato in TV!:rolleyes:

Modificato da borden
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Nella terra dei Seminoles è un Kolossal, un grande romanzo ottocentesco, una delle cose migliori uscite dalla penna di Boselli. Meritava la presentazione che gli hanno fatto, la cui enfasi sta tutta nel solo raccontare una trama di per sé entusiasmante. L'entusiasmo sta nel riassunto, basta questo. Ottima pubblicità per le strenne natalizie, Vi auguro di venderne a vagonate 

  • +1 2
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<span style="color:red">4 ore fa</span>, borden dice:

 

 

Grande Tex, ma ce l'hai con me?:D

 

E' una recensione entusiastica per il solo fatto che ne hanno parlato in TV!:rolleyes:

no,era così per dire:D 

sono lietissimo che se ne parli in tv,naturalmente,ma mi aspettavo qualche elogio in più ,dato che per me li merita

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<span style="color:red">12 ore fa</span>, Leo dice:

Nella terra dei Seminoles è un Kolossal, un grande romanzo ottocentesco, una delle cose migliori uscite dalla penna di Boselli. Meritava la presentazione che gli hanno fatto, la cui enfasi sta tutta nel solo raccontare una trama di per sé entusiasmante. L'entusiasmo sta nel riassunto, basta questo. Ottima pubblicità per le strenne natalizie, Vi auguro di venderne a vagonate 

Concordo!;)

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  • 5 mesi dopo...
<span style="color:red">4 ore fa</span>, Jack Ryan dice:

Un po' di dati aggiornati sulle vendite di Tex e in generale dei fumetti Bonelli:

 

https://comixarchive1.blogspot.com/2022/04/blog-post_18.html

 

 

Le solite cavolate. Toninelli non può essere autorevole perché non frequenta la Bonelli da trent'anni ed è pressoché persona non grata. Per fortuna, avendolo rivelato il direttore Masiero poche settimane fa posso dire anch'io che Tex attualmente non vende le 100.000 dell'articolo e neppure le 120.000 riportate mesi su analoghi siti. Ne vende invece 150.000. Punto. 

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  • co fondatore
<span style="color:red">56 minuti fa</span>, borden dice:

Ne vende invece 150.000. Punto. 

Senza pistoleri vudù e Tex in mutande ne venderebbe qualche decina di migliaia in più.

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Un numero ragguardevole, considerando la situazione attuale del fumetto italiano, tutt'altro che rosea.

Se alla regolare sommiamo le tiratura di Tex Willer, delle varie ristampe e degli albi extra, si capisce benissimo come Tex sia la locomotiva della Bonelli. Di contro, proprio questa consapevolezza tende a far incrementare le pubblicazioni, con le problematiche connesse già discusse e ridiscusse.

 

Saremo lontani dai numeri stratosferici degli anni sessanta e settanta, ma è pur sempre straordinario pensare come un personaggio, nato più di settanta anni fa, riesca ancor oggi a tener botta in edicola, in un'epoca in cui usi e consumi sono del tutto rivoluzionati e le giovani leve leggono pochissimo. 

 

 

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Così a memoria, senza controllare le varie cifre date e quindi a rischio di dire cazzate, il grosso crollo si è avuto nel periodo di Nolitta (Sergio Bonelli in una comparsata televisiva dei primi anni 80 disse che perdeva il 10% dei lettori all'anno, cioe dimezzava le vendite ogni 5 anni circa, e il tono generale se ricordo bene era abbastanza funereo, praticamente diceva che pubblicava finché ci stava con le spese e poi chiudeva...   solo che quell'intervista di pochissime domande dentro un programma del pomeriggio l'ho vista una sola volta, anni fa, e a quanto ne so su youtube non e mai stata postata...)

 

Tex si dice vendesse negli anni 70 sulle 700.000 copie con punte di 800.000, quando fu superato da Dylan Dog alla fine degli anni 80 vendeva 350.000 copie, in meno di dieci anni aveva più che dimezzato i lettori.

 

Anche se personalmente furono le storie di Nolitta a fare smettere me (almeno una mezza dozzina di volte, anche se poi ci ricascavo sempre) non penso che la responsabilità di un crollo simile fosse tutta sua. Era il periodo in cui i fumetti stavano perdendo in generale i lettori che "leggevano per passatempo", e che ora guardavano la TV (anche per questo sentire oggi che i fumetti vendono meno per la concorrenza della TV fa un po' ridere, quei lettori sono stati persi si, ma 40 anni fa. Non esisteva la TV nel 2010?). Inoltre essendo la prima visione "eretica" di Tex dopo 30 anni di GL Bonelli, lo stacco era molto, molto più netto di quelli che verranno dopo.

 

Detto questo...  il suo anti-Tex non fece sicuramente bene alle vendite, e credo ne fosse cosciente prima di tutto lui stesso. Se e vero che "Nizzi salvo Tex", non fu tanto per la bellezza delle sue storie, quanto per il fatto che quando arrivo Nizzi, Nolitta smise di scriverle (e il Tex di Nizzi, anche se era diversissimo da quello di GL Bonelli e quando dice che era più fedele al modello rispetto a Boselli dice una boiata sesquipedale, lo era comunque molto di più di quello di Nolitta. Purtroppo l'influenza dell'anti-tex di Nolitta continuo ad avere effetto come editore, con Nizzi spinto sempre più a fare Nizzate incontrastate. Sono convinto che se a meta degli anni 90 Sergio Bonelli avesse intimato a Nizzi di smetterla di ridicolizzare Tex, ne avrebbero guadagnato in primo luogo proprio le storie di Nizzi. Invece sulle nizzate non gli diceva niente e interveniva le rare volte in cui il Tex di Nizzi agiva come avrebbe agito quello originale...)

 

Andando sempre a memoria, il Tex di Nizzi rimase pressappoco stabile per alcuni anni, ma le vendite tornarono a calare man mano che il livello delle storie di Nizzi crollava.  Da quel momento il calo c’è sempre ma variabile. Credo, ma non ho le cifre per fare conti precisi, che anche se Boselli ha scontentato molti lettori che ormai volevano il Tex di Nizzi, o che avevano proprio cominciato con Nizzi e conoscevano solo quel Tex, in generale abbia rallentato il calo di vendite.

 

Oggi è anche difficile stabilire le cause. Per anni Nolitta, Nizzi e Boselli si affrontavano praticamente "ad armi pari", con gli stessi disegnatori o quasi, lo stesso numero di storie, etc.  Oggi è saltato tutto, chi lo sa quanti lettori hanno mollato perché continuavano a comprarlo solo perché "avevano la serie completa" ma con l'aumentare delle uscite hanno smesso? Quanti hanno mollato perché si sono trovati disegnatori molto sgraditi troppo spesso ai disegni? Vallo a capire...

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<span style="color:red">45 minuti fa</span>, Diablero dice:

 Oggi è saltato tutto, chi lo sa quanti lettori hanno mollato perché continuavano a comprarlo solo perché "avevano la serie completa" ma con l'aumentare delle uscite hanno smesso? Quanti hanno mollato perché si sono trovati disegnatori molto sgraditi troppo spesso ai disegni? Vallo a capire...

Purtroppo, suppongo, che per ragioni anagrafiche, si sia perso lo zoccolo duro di lettori, che negli anni d'oro contribuivano a raggiungere quelle cifre di vendita da capogiro.

In molti della generazione successiva, come da te ipotizzato, magari hanno ridotto o abbandonato per l'eccesso di uscite (in effetti al giorno d'oggi è diventato quasi impossibile star dietro a tutte) o per stanchezza, ma ciò che preoccupa è il non adeguato ricambio generazionale, che di certo non è dovuto solo alla qualità delle storie o agli autori.

 

I ragazzini di oggi leggono poco e ancor meno fumetti classici come Tex. 

 

Un luogo comune? Non credo, le giovani leve hanno tutt'altri interessi che la lettura purtroppo. 

 

Proprio in quest'ottica, i dati di vendita di Tex hanno ancora la loro rilevanza e non è scontato mantenere simili cifre, il crollo di vendita di collane di passato successo come Dylan Dog ne sono la dimostrazione lampante.   

 

 

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Oltre al fatto che i ragazzi d'oggi leggono poco, e meno che mai fumetti, e ancor meno che mai Tex, legato a un genere, il western, che non tira piú né al cinema né in tv né in letteratura, aggiungo il fatto che quei nuovi lettori che vorrebbero accostarsi a Tex trovano estremamente arduo (e dispendioso) ricostruire una collezione completa, come invece potemmo fare noi che dovevamo recuperare tutt'al più 100 o 200 albi arretrati. Ritengo, dunque, che i nuovi giovani lettori di oggi siano per lo piû occasionali o comunque legati alle uscite odierne, senza particolare interesse a colmare i vuoti conoscitivi delle storie degli anni passati.

Anche le ristampe (Collezione storica a colori di Repubblica, Tex 70 anni di un mito, le strisce anastatiche attualmente in edicola) credo che abbiano annoverato più acquirenti tra i fedelissimi oppure tra appassionati che avevano smesso di leggere Tex e hanno colto l'occasione per rimettersi al passo, piuttosto che tra le nuove generazioni.

Spiace dirlo, ma se un ragazzo non ha in famiglia qualcuno che gli tramandi la passione genitoriale per Tex, dubito fortemente che voglia spendere per acquistare Tex piuttosto che un supereroe o un manga, temendo peraltro di essere bollato dagli amici come vecchio, perché Tex é ormai considerato roba per vecchi.

 

 

Modificato da PapeSatan
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4 minuti fa, PapeSatan dice:

Oltre al fatto che i ragazzi d'oggi leggono poco

Sarà. Nelle librerie, di under 18 che gironzolano nel reparto manga ne vedo molti.

Modificato da Mister P
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<span style="color:red">47 minuti fa</span>, Mister P dice:

Sarà. Nelle librerie, di under 18 che gironzolano nel reparto manga ne vedo molti.

Confermo.

Da Alessandro Distribuzioni, storica fumetteria di Bologna, non ho mai visto così tanti pischelli come negli ultimi mesi.

A Dicembre, con fila interminabile alla cassa, quelli davanti e subito dietro a me erano tutti ragazzini con qualche manga in mano (e gadget vari sempre sullo stesso tema, che sembrano andare forte) oltre a qualche pubblicazione Marvel.

Non credo sia nemmeno un caso che grandi distribuzioni come Feltrinelli e Mondadori abbiano ridotto il reparto fumetti praticamente ai soli manga (almeno qui a BO).

Tirano parecchio e una bella fetta di acquirenti sono ragazzi.

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