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TWF - Tex Willer Forum

Le Domande A Giovanni Bruzzo


TexFanatico
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Nato il 26 maggio 1961 a Genova, Giovanni Bruzzo inizia la carriera di disegnatore all'età di diciassette anni presso lo studio di "Immagini e parole" di Torino, illustrando un album di figurine dedicato a Goldrake, il celebre cartoon giapponese.

Continua a lavorare per lo staff di IF illustrando alcune storie d' "Oltretomba" e "Storie blu".

Collabora poi con la rivista "La Bancarella" di Gualtiero Schiaffino, scrivendo e disegnando alcune storie, e con "1984" illustrando racconti fantascientifici.

In seguito lavora per le edizioni italiane delle riviste "Mad" e "Creepy", realizzando copertine e illustrazioni.

Per l'editore Adelfo disegna "Sumission" e "Violence".

Nel 1984, inizia una collaborazione (durata fino al 1986) con Primo Carnera Editore, scrivendo e disegnando (in coppia con Ugo De Lucchi) una serie di storie brevi per le riviste "Frigidaire" e "Tempi supplementari".

In seguito, si dedica esclusivamente, per un certo periodo, all'attività di illustratore pubblicitario, impegno che interrompe nel 1989 per una breve collaborazione con Renzo Barbieri Editore e con "Intrepido".

Dopo aver realizzato quattro storie horror per la serie "Demon Story" (Fenix), mai pubblicate a causa della chiusura della testata, contatta la Sergio Bonelli Editore.

Nel 1995, entra ufficialmente a far parte dello staff della serie intitolata all'anticonformista pilota amazzonico Mister No. La sua prima storia "Frontiera", viene pubblicata nel numero 250 della serie. Segue l'albo "New York City Blues" nel 1997 e l'albo " Serial killer" nel 2000. L'anno prima suo era stato l'acclamato maxi "C'era una volta a New York". Illustra quindi i due albi di " Morte a Manaus ", che figurano nelle edicole nel 2001.

Dopo questalunga militanza tra le fila dei disegnatori di Mister No fa una puntatina tra le pagine di Dampyr, disegnando l'albo n° 42 intitolato "L'uomo di Belfast" del settembre 2003, su testi di Alberto Ostini.

Torna quindi a Mister No, suo è infatti il n. 344 "Sotto il cielo di Manaus", del gennaio 2004.

Il 2005 lo vede inserito nello staff della mini-serie Brad Barron, personaggio per il quale disegna tre storie, il n° 4 "I conquistatori" dell'agosto 2005, il n° 11 "Il culto del dolore" del marzo 2006 e il n° 18 "Vincitori e vinti" dell'ottobre dello stesso anno.

Bruzzo si unice quindi allo staff di disegnatori di Tex Willer, dove realizza la storia "L'uomo di Baltimora, sempre su testi di Tito Faraci, nelle edicole nel gennaio e febbraio del 2010.

E' attualmente al lavoro su una nuova sceneggiatura texiana di Tito Faraci.





************************************************






Ecco lo spazio dove porre le vostre domande a Giovanni Bruzzo.

Da parte mia rammento che la sua presenza sul forum, così come quella di tutti gli altri autori/disegnatori, è una disponibilit? nei confronti di tutti noi che non significa un obbligo da parte sua a rispondere.

Tagliando corto, un "BENVENUTO!" a Giovanni Bruzzo ed un immenso grazie per l'onore che fa al forum.

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Mi aggiungo anch'io nel dare il benvenuto a Giovanni Bruzzo!E' un onore averti qui nel forum, e personalmente vorrei dirti che ho molto apprezzato il tuo intervento nel topic de "L'Uomo di Baltimora": posso soltanto lontanamente immaginare la difficolt? nel disegnare prima di tutto un fumetto, e soprattutto un fumetto com Tex!I tuoi disegni non mi sono sembrati affatto male, l'unica cosa sono appunto le piccole differenze che a volte si vedono nei disegni dei volti dei protagonisti, e comunque quoto in particolare questa frase del tuo intervento:

A mio giudizio, la nota positiva dei miei disegni sta nell'atmosfera Western creata a seconda degli ambienti e nella recitazione

Grazie ancora per la tua disponibilit?!
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Giovanni, avrei una domanda da farti: hai detto che per prepararti a disegnare questa storia hai guardato vari film western e riletto alcuni Tex risalenti al periodo della tua infanzia: hai scelto dei film e dei numeri di Tex particolari che si avvicinassero come ambientazione e trama a "L'Uomo di Baltimora"?

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Guest Wasted Years

Benvenuto anche da parte mia. Io, da fan di Tex e Brad Barron e grande estimatore dei tuoi lavori, sono felicissimo della tua iscrizione, e spero ti troverai molto bene tra di noi. A presto sul forum.:)

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Caro Giovanni, il tuo post di ieri mi ha davvero colpito... davvero,? molto bello sapere che un disegnatore di Tex, che contribuir? a mandare avanti la "baracca" in futuro, ama il personaggio da sempre, tanto da essere cresciuto a "pane e Tex". Mi sembra quasi un marchio di garanzia per il tuo lavoro, un affidare Tex in buone mani. Io ho criticato il tuo lavoro, e me ne sono pentito dopo aver letto il tuo post:infatti immagino che per chiunque non deve essere facile affrontare Tex-e figuriamoci quanto deve essere difficile per uno che lo legge da una vita:percui se imprecisioni o indecisioni ci sono state davvero, per quanto mi riguarda sono più che giustificate!Su una cosa, come tu stesso dicevi, non ci possono essere dubbi:il west che hai disegnato in "L'uomo di Baltimora" è puro west, realizzato graficamente come meglio non si potrebbe!!Quindi:avanti così Giovanni!!

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Saludos amigos!ringrazio tutti per il calorosissimo benvenuto. Mi ha fatto davvero piacere. Rispondo alle vostre domande:

Giovanni, avrei una domanda da farti: hai detto che per prepararti a disegnare questa storia hai guardato vari film western e riletto alcuni Tex risalenti al periodo della tua infanzia: hai scelto dei film e dei numeri di Tex particolari che si avvicinassero come ambientazione e trama a "L'Uomo di Baltimora"?

AtTheRocks, no, non ho cercato solo film che avessero ambienti sul genere della sceneggiatura. Più che altro mi è servito per entrare in ambiente western. Riderai, ma all'inizio ascoltavo musica western per lo stesso motivo. Comunque sono partito dai classici di John Ford per passare poi a Sam Peckinpah e finire con tutte le interpretazioni western di Clint Eastwood e Charles Bronson.

Riguardo Carta matite, pennelli pennini o penne a china, che materiali usi?Hai un tuo blog o un sito dove posti i tuoi "work in progress"?Più difficile disegnare Tex, "Mister No" o "Brad Barron" ?

Jim Davis, la carta che uso è normalissimo F4 liscio. In quanto al resto uso china e pennello ma anche pennarelli brush, pennarelli vari. Ad alcuni modifico la punta con una lametta. Il pennino mi piace molto, però l'ho abbandonato parecchio tempo fa per una questione di comodit?. Ti posso dire inoltre che non ho un blog o roba del genere e per la verità preferisco non averlo. Infine, Tex è sicuramente più difficile di Mister No e Brad Barron. Prossimamente, in un'intervista che comparir? sul blog portoghese di Tex del nostro Zeca, spiegher? nel dettaglio proprio questo tipo di differenze.

Caro Giovanni, il tuo post di ieri mi ha davvero colpito... davvero,? molto bello sapere che un disegnatore di Tex, che contribuir? a mandare avanti la "baracca" in futuro, ama il personaggio da sempre, tanto da essere cresciuto a "pane e Tex". Mi sembra quasi un marchio di garanzia per il tuo lavoro, un affidare Tex in buone mani. Io ho criticato il tuo lavoro, e me ne sono pentito dopo aver letto il tuo post:infatti immagino che per chiunque non deve essere facile affrontare Tex-e figuriamoci quanto deve essere difficile per uno che lo legge da una vita:percui se imprecisioni o indecisioni ci sono state davvero, per quanto mi riguarda sono più che giustificate!Su una cosa, come tu stesso dicevi, non ci possono essere dubbi:il west che hai disegnato in "L'uomo di Baltimora" è puro west, realizzato graficamente come meglio non si potrebbe!!Quindi:avanti così Giovanni!!

paco ordonez, non pentirti! le vostre critiche sono davvero uno stimolo a migliorare. Oltretutto le ho condivise sinceramente quasi tutte. Comunque ti ringrazio. Credo tu abbia capito in quali problemi sono incappato. A presto!
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Io invece Giovanni, vorrei domandarti se per la caratterizzazione grafica di lord Hodson hai avuto precise indicazioni da Faraci o se hai avuto mano libera, una volta lette le caratteristiche del personaggio in sceneggiatura....

Hai fatto diversi studi o schizzi prima di giungere alla versione definitiva?


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Riguardo Carta matite, pennelli pennini o penne a china, che materiali usi?Hai un tuo blog o un sito dove posti i tuoi "work in progress"?Più difficile disegnare Tex, "Mister No" o "Brad Barron" ?

Jim Davis, la carta che uso è normalissimo F4 liscio. In quanto al resto uso china e pennello ma anche pennarelli brush, pennarelli vari. Ad alcuni modifico la punta con una lametta. Il pennino mi piace molto, però l'ho abbandonato parecchio tempo fa per una questione di comodit?. Ti posso dire inoltre che non ho un blog o roba del genere e per la verità preferisco non averlo. Infine, Tex è sicuramente più difficile di Mister No e Brad Barron. Prossimamente, in un'intervista che comparir? sul blog portoghese di Tex del nostro Zeca, spiegher? nel dettaglio proprio questo tipo di differenze.
Premetto che non ho ancora l'albo (spesso mi arriva in ritardo...), ma in questa tua risposta c'è un punto che mi ha "sorpreso". Magari è un aspetto talmente usuale che la maggior parte degli artisti non lo dicono, ma sino ad ora ho sentito solo Civitelli parlare di modifiche ai pennarelli. La mia è quindi una curiosità legata a quest'aspetto. Come sei giunto alla modifica della punta dei pennelli? Parlando magari una volta con Civitelli stesso? Oppure a seguito di risultati "insoddisfacenti" ottenuti con i pennelli classiciòInoltre, come curiosità "personale", come hai scoperto il forum? Tramite Tito o lo conoscevi già?Detto ciò, rinnovo i ringraziamenti per la tua presenza/disponibilit? e ti auguro di trovarti bene tra noi.
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  • 3 settimane dopo...

benvenuto tra le file dei disegnatori di tex. ho letto la tua storia e mentre sono in attesa della conclusione devo dire che stimo il tuo tratto infatti dopo villa e civitelli sono pochi i disegnatori che ammiro tra le fila di tex. tra le quali ormai ti annovero, considerando che sei in procinto come leggevo pocanzi di disegnarne un'altra per faraci. ti saluto cordialmente ed auguri per il tuo lavoro.

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benvenuto tra le file dei disegnatori di tex. ho letto la tua storia e mentre sono in attesa della conclusione devo dire che stimo il tuo tratto infatti dopo villa e civitelli sono pochi i disegnatori che ammiro tra le fila di tex. tra le quali ormai ti annovero, considerando che sei in procinto come leggevo pocanzi di disegnarne un'altra per faraci. ti saluto cordialmente ed auguri per il tuo lavoro.

Beh, in procinto proprio no... a dir la verità l'ha iniziata da un bel p? di tempo... visto che questa l'ha finita da un bel pezzo. Fu Faraci stesso ad annunciarlo in un incontro coi forumisti di TWO nel giugno scorso. Fatti un p? di conti, Bruzzo dovrebbe essere almeno a pag. 50, se non oltre. :trapper:
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  • Collaboratori

Guardando e riguardando le pagine de "L'uomo di Baltimora" più mi convinco di come il disegnatore Bruzzo sia un acquisto azzeccato nello staff degli autori di Tex. Di quest'ultimo, malgrado le incertezze del volto delle tavole iniziali, risulta riuscitissima l'impostazione ticciana, per le pieghe, i volumi, il cinturone basso, il cappello, in breve il tratto che mantiene un'originalità tutta sua, ma che appunto ricorda vagamente il più grande ( forse ) dei disegnatori di Tex. Tutto questo per dire che spero molto che tu non abbia deciso di, nella nuova storia, impostare diversamente le tue tavole.

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  • 2 settimane dopo...

Io invece Giovanni, vorrei domandarti se per la caratterizzazione grafica di lord Hodson hai avuto precise indicazioni da Faraci o se hai avuto mano libera, una volta lette le caratteristiche del personaggio in sceneggiatura....

Hai fatto diversi studi o schizzi prima di giungere alla versione definitiva?


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Carissimo Anthony Steffen, le indicazioni di Tito a riguardo di Hodson sono state quelle di un Lord inglese con capelli neri ben pettinati e con barba corta e curata. Vestito elegantemente con tanto di bombetta in testa. Mi ha descritto brevemente il carattere. Io inizialmente mi sono immaginato una specie di Lord nel bel mezzo di una caccia alla volpe tra verdi colline inglesi, con stivali alti a tacco basso, pantaloni chiari con sbuffi laterali e giacca rossa... ma mi pareva un p? troppo azzardato :-)... così ho deciso per quello che è uscito fuori in queste tavole. Riguardo agli schizzi, ne ho fatti un paio a matita. Li ho cercati perchè volevo postarteli qui, ... ma credo di averli buttati via... Pazienza! cmq, se escono fuori li inserir? prossimamente


Beh, in procinto proprio no... a dir la verità l'ha iniziata da un bel p? di tempo... visto che questa l'ha finita da un bel pezzo. Fu Faraci stesso ad annunciarlo in un incontro coi forumisti di TWO nel giugno scorso. Fatti un p? di conti, Bruzzo dovrebbe essere almeno a pag. 50, se non oltre.

In effetti hai ragione... ho superato tavola 50... anche se mi piacerebbe essere oltre la 100 :-)


QUOTE (Bruzz)
QUOTE 
Riguardo Carta matite, pennelli pennini o penne a china, che materiali usi?
Hai un tuo blog o un sito dove posti i tuoi "work in progress"?
Più difficile disegnare Tex, "Mister No" o "Brad Barron" è


Jim Davis, la carta che uso è normalissimo F4 liscio. In quanto al resto uso china e pennello ma anche pennarelli brush, pennarelli vari. Ad alcuni modifico la punta con una lametta. Il pennino mi piace molto, però l'ho abbandonato parecchio tempo fa per una questione di comodit?. Ti posso dire inoltre che non ho un blog o roba del genere e per la verità preferisco non averlo. Infine, Tex è sicuramente più difficile di Mister No e Brad Barron. Prossimamente, in un'intervista che comparir? sul blog portoghese di Tex del nostro Zeca, spiegher? nel dettaglio proprio questo tipo di differenze.



Premetto che non ho ancora l'albo (spesso mi arriva in ritardo...), ma in questa tua risposta c'è un punto che mi ha "sorpreso".

Magari è un aspetto talmente usuale che la maggior parte degli artisti non lo dicono, ma sino ad ora ho sentito solo Civitelli parlare di modifiche ai pennarelli.

La mia è quindi una curiosità legata a quest'aspetto. Come sei giunto alla modifica della punta dei pennelli? Parlando magari una volta con Civitelli stesso? Oppure a seguito di risultati "insoddisfacenti" ottenuti con i pennelli classiciò



Inoltre, come curiosità "personale", come hai scoperto il forum? Tramite Tito o lo conoscevi già?

Dear TexFanatico, il fatto della modifica a pennelli, pennarelli ecc, credo sia una cosa abbastanza comune tra i disegnatori. Ne ho sentite e viste di vario genere. Ognuno cerca un determinato effetto che dia soddisfazione. A qualcuno serve avere un pennello sottile ma più rigido, qualcun'altro si trova meglio con un pennello più grande ma con una punta più sottile per fare in modo che anche la minima pressione determini un maggior inspessimento del tratto o che lo si possa modulare a proprio piacimento. Personalmente ho iniziato ad intervenire sulla punta di un pennello quando, circa a 17 anni cercavo di creare un effetto tipo retino. Sporcai il pennello, lo spettinai e ne tagliai le punte. Mi serviva per creare quel grigetto che Dino Battaglia o Alberto Breccia usavano tantissimo relizzandolo con cotone e spugnette.

Comunque io mi riferivo alla punta dei pennarelli che mi servono per creare il tratto. A volte taglio la punta in diagonale per creare un effetto tipo pennino.

Riguardo a come ho conosciuto il forum... Ho digitato Tex Willer forum su Google et voil'.


Infine voglio ringraziare davvero tutti quanti per i bellissimi complimenti!
Alla prossima!!!!

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Riguardo agli schizzi, ne ho fatti un paio a matita. Li ho cercati perchè volevo postarteli qui, ... ma credo di averli buttati via...

Buttati via, carissimo maestro Giovanni? Ma come???? :bisonte: Per la prossima invia i tuoi "scartafacci" per il "museo" texiano di Portogallo :indianovestito:
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Caro Giovanni, innanzitutto sento di dovermi scusare con te ancora una volta per l'impietosit? esagerata dei miei giudizi sui tuoi disegni del primo albo. Ma soprattutto voglio farti i miei complimenti più sinceri per "Destini incrociati"!In particolar modo, la resa del paesaggio western l'ho trovata davvero stupenda!... così come le scene d'azione, piene di forza e dinamismo. Complimenti, benvenuto su Tex!

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  • 2 mesi dopo...

Anche tu, caro Bruzz, come quasi tutti i disegnatori texiani venuti dopo di lui, hai "subito"(termine sempre più orribile!), l'influenza di Giovanni Ticci. Vorrei chiederti:in cosa maggiormente lo stile di Ticci ti ha colpito(paesaggi, personaggi o altro)?E cosa del suo stile hai maggiormente "portato" nelle tue tavole texiane?Mi piacerebbe anche sapere:quale periodo di Ticci ti è più caro?E cosa ne pensi del suo ultimo periodo?ps. scusami per l'eccesso di domande! :trapper:

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Anche tu, caro Bruzz, come quasi tutti i disegnatori texiani venuti dopo di lui, hai "subito"(termine sempre più orribile!), l'influenza di Giovanni Ticci. Vorrei chiederti:in cosa maggiormente lo stile di Ticci ti ha colpito(paesaggi, personaggi o altro)?E cosa del suo stile hai maggiormente "portato" nelle tue tavole texiane?Mi piacerebbe anche sapere:quale periodo di Ticci ti è più caro?E cosa ne pensi del suo ultimo periodo?ps. scusami per l'eccesso di domande! :trapper:

Caro Paco, dopo la cinese, la messicana e tante altre, ecco in arrivo l'influenza ticciana :-) S?, io l'ho piacevolmente subita. Da ragazzino, ricordo che leggevo la mia prima storia di Tex: "Sulle Piste del Nord" (Ticci) e quasi contemporaneamente "Diablero" (Letteri) e "Il Ritorno di Montales" (Galep). Erano tutte e tr? storie staordinarie. Avventure in grado di conquistare le fantasie ed i sogni di un ragazzino. I disegni erano tutti veramente belli (tralaltro, ricordo che quando con mio fratello giocavamo ai cowboys, sceglievo come mia fidanzata La Regina della Notte :-) e lui mi prendeva in giro... ne ero follemente innamorato). Però, i disegni che rapirono completamente i miei occhi erano quelli di Ticci. Il suo modo così realistico ed allo stesso tempo sintetico di rappresentare l'ambiente del nord, la natura, i fili d'erba che sembravano essere mossi da una brezza leggera. Gli indiani erano davvero indiani. I personaggi e la loro recitazione meglio di un film. L'atmosfera in generale era resa in modo da farti sentire dentro alla storia. Trovavo tutto ciò veramente magico e mi domandavo "ma come cavolo fanno a disegnare così?!?". Su qualche vignetta c'era la firma G. Ticci e mi domandavo per cosa stesse quel "G". Era Giuseppe, Giacomo o... Giovanni? Come me! In quel periodo leggevo anche Tarzan, ed un giorno, con grande stupore, aprendo un piccolo e nuovo albetto trovai in fondo una breve storia con dei disegni che somigliavano tantissimo a quelli di Ticci. Cominciai a cercarne degli altri. Poi, dopo tanti anni seppi che quei disegni erano di Giolitti ed anche che era il maestro dello stesso Ticci, ma per me a quei tempi erano semplicemente di Ticci. Beh, come vedi ero proprio conquistato dal suo modo di disegnare. Nelle mie tavole ho voluto portare il suo Tex (e pards), ma anche ambienti ed un certo modo, direi quasi empatico, per creare atmosfera. Come avrai capito, il suo periodo a me più caro, è proprio quello di "Sulle Piste del Nord". Non tanto per una questione prettamente stilistica, ma per il legame affettivo. Il suo ultimo periodo trovo che sia incredibile. E' un segno in continua evoluzione. Sembra che non si debba fermare mai, e per me migliora sempre. Ad oggi, una delle cose che gli invidio di più, è il suo essere così calligrafico ed istintivo, così poco controllato. Completamente libero. Sicuramente ha ridotto drasticamente il numero dei particolari nelle sue vignette, però il fatto di essere così veloce, istintivo e sintetico, lo ha portato a creare ancor più atmosfera. Per me resta il numero 1. Inarrivabile!!!Saludos Amigo!
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  • 1 mese dopo...

Amici, ecco per vostra conoscenza:

Intervista esclusiva al grandissimo MAESTRO GIOVANNI BRUZZO, nel blog portoghese di Tex!

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Con tre tavole in anteprima della sua storia (inedita) di Tex che sta realizzando!!!!

Versione italiana - http://texwillerblog.com/wordpress/?p=16263

Versione portoghese - http://texwillerblog.com/wordpress/?p=16167

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Guest Gilbertfan

Grande Bruzzo, bellissime le tavole postate in anteprima e quelle che riusciamo a vedere nelle foto dell'intervista sopra... complimentoni!! :inch:

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