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TWF - Tex Willer Forum

[593/595] La Mano Del Morto


Sam Stone
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Voto alla Storia  

84 utenti hanno votato

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Per me è incredibile il tuo 1. Che vuol dire che l'apparizione di Calamity Jane è senza senso?Non ti sei accorto che lei è uno dei motori di tutta la vicenda?E che proprio per questo, a una lettura retrospettiva, lei compare in tutto l'arco della storia-tutt'altro, quindi, che una semplice comparsata-?E che vuoi dire con questo "speculazione"?

Quoto, non ho capito neanch'io i motivi del tuo giudizio. Potresti essere più chiaro?
Innanzitutto grazie per il benvenuto, devo dire che non ci ho messo molto a sollevare quello che si prospetta come un [mezzo] polverone, su questo filone narrativo almeno. Detto questo, andiamo con ordine. La storia comincia, come ben sapete, con l'omicidio di Wild Bill Hickok. Già non si capisce bene il perchè di tutto ciò e cosa possa aver a che fare con la storia, ma come se non bastasse alla pagina 12 la parentesi già si chiude con un cliffhanger [qualcosa che rimanda a spiegazioni postume]. Ma, dico:era proprio necessario, al solo scopo di rimpolpare un numero per fargli raggiungere la fatidica centoquattordicesima pagina, inserire ben 67 pagine di roba che non solo non spiega un accidenti di niente ma è per di più pesante e noiosa da leggere? [Perchè dalla 12 alla 79 si ritorna alle vicende dei nostri eroi, ma non in maniera entusiasmante purtroppo]Perchè stai l', facendo una fatica enorme per capire qualcosa.. e come se non bastasse le cose vengono ulteriormente complicate. Ora, veniamo al perchè le apparizioni di certi personaggi sono senza scopo. Per il semplice motivo che sono dei miseri tentativi di allungare il brodo..? per questo che il filone dura ben 3 albi. Perchè hanno allungato a tal punto il brodo da farci un polpettone di quelli memorabili [per pesantezza, non per altro]. Proprio perchè secondo me non sapevano cosa fare, hanno deciso di impizzicarci Buffalo Bill, così:ed anche l'uccisione in teatro,? un espediente ormai notorio e che avviene già nel numero 436 "Wild West Show" [ed anche in "Oppio!&quot]. Non è un qualcosa che d' corpo all'avventura, bensì l'allunga e la complica inutilmente ed ha come solo risultato quello di stuzzicare l'impazienza del lettore nell'arrivare alla conclusione.. ma perchè forse questi vorrebbe finalmente capirci qualcosa in questa storia. Insomma alla pagina 79 c'è un flashback con il processo a Jack McCall, che è un'altra breve parentesi che si intreccia con la lunghissima e noiosissima chiacchierata tra i nostri eroi,Buffalo Bill e lo sceriffo. Un'accozzaglia di nomi, di luoghi, senza capo n° coda.. cioè ci volevano tre albi per spiegare tutto?Ne bastavano e avanzavano due. Gli altri due numeri,"Quel treno a mezzogiorno" e "Deadwood" sono altresè faticosi da leggere, perchè d'altronde se una storia si presenta dall'inizio indigesta non vedo come possa risultare congeniale sorbirsela per altri due numeri. Chi ha letto storie vecchie, tra il numero 1 ed il 100 ma anche un p? più in l', sa che sono storie che ci si mette un ventennio a leggerle:i numeri sono composti da ben 125 pagine ed ogni pagina è strapiena di vignette. Ecco, prendiamo per esempio Black Baron:dura circa 2 albi e mezzo, come storia, ma è come se ne durasse di più perchè è ricchissima. Ma ricchissima nel vero senso della parola!Nel contenuto, nella forma, in tutto. Ed è un piacere leggerla, avrei voluto durasse anche di più. Mentre quello è un tentativo riuscitissimo di composizione di una storia lunga ed intensa, qui siamo di fronte ad un caso opposto:la storia è lunga ma allungata a forza, grazie ad espedienti privi di significato senza i quali sarebbe durata un solo numero. Perchè quindi parlo di speculazione:perchè già dopo il filone, a mio avviso, mediocre de "L'uomo di Baltimora", con questa triade di albi non hanno fatto altro che confermare un calo clamoroso [riconfermato ancora di più da "Oltre il fiume/Il ponte di roccia", mio Dio non mi ci far pensare], quindi sembrava quasi che gli autori volessero mandare avanti le avventure di Tex in maniera molto flemmatica, giusto per spillare quei 2 euro e 70 senza troppa fatica. Per me, come ho già detto in altri topic, i numeri dal 589 al 597 sono state delle autentiche prese in giro:e se sono così duro è proprio perchè mi aspetto tanto, perchè tra i 129 albi che posseggo ci sono storie talmente belle che ho riletto 4 volte o anche 5 ["Delitto nel porto" non mi stancherei mai di leggerla, pur conoscendola ormai praticamente a memoria]. Voglio fare un altro esempio, a questo proposito, di storia lunga e ben riuscita:"La congiura", che dura veramente parecchio ma è poesia allo stato puro. E poi, una delle mie preferite:"Il lungo viaggio/La cripta/Il serpente piumato", capolavoro assoluto [che qui è stato commentato in maniera non proprio entusiastica.. a volte mi chiedo se sono io ad avere gusti assurdi o cosa ^_^ ]. Insomma non sono neppure in grado di commentare, sommariamente, il n°594 ed il 595:proprio non ci riesco, mi viene il mal di testa.. penso siano buoni solo da tenere per collezione oppure da contemplare come quadri grazie alle bellissime copertine. Spero di essere stato esaustivo, perchè più di così non so cosa dire su questa porcheria di filone.
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Be', padronissimo di pensarla così, per quanto non riesca ad essere per niente d'accordo! :trapper: In effetti le storie che hai citato, come "La congiura" e "Missione a Boston" erano stupende, ma questa, a mio avviso, sta tranquillamente accanto a loro. Sovente non sono le caratteristiche essenziali, ma le divagazioni apparentemente superflue a fare la grandezza di una storia... sia ben inteso, sempre a parer mio. ;)Tuttavia, sentir stroncata categoricamente quella che secondo me è una delle migliori storie dell'ultimo (buon) periodo mi fa un effetto strano...

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Va benissimo, caro Legend, se a te la storia non è piaciuta. Ma usare il termine "speculazione" continua a sembrarmi fuori luogo-oltre che un non senso (perchè se a ogni storia che non ci piace dovessimo gridare sempre alla speculazione, sarebbe la fine!). Allungamento di brodo? Secondo me no. Certo è che leggendo il tuo post mi è venuta questa idea per migliorare la storia:il tipo uccide Wild Bill, e subito escono fuori i mandanti gridando "Siamo noi i mandanti!!";dopodich? esce Tex (senza pards e senza Calamity Jane-per non allungare il brodo) e li fa fuori tutti... BANG BANG ZIP ZIP e FINE DELL'EPISODIO:venti pagine veloci veloci senza allungamenti di brodo!A parte gli scherzi, io così difficili questi albi non li ho trovati. E' vero, sono albi più complessi della media... ma comunque non stiamo parlando della "Divina commedia".

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Tuttavia, sentir stroncata categoricamente quella che secondo me è una delle migliori storie dell'ultimo (buon) periodo mi fa un effetto strano...

Anche a me! Ci sta che a te non sia piaciuta, però io non ho proprio percepito la volont? di allungare la storia a tutti i costi, anzi!Mi è sembrato che il tutto fosse dosato molto bene, a me è piaciuta molto, e anche "L'Uomo Di Baltimora", per la precisione!Non riesco a capire il tuo metro di giudizio, se dai 1 a una storia come questa, allora per storie tipo l'ultima di Nizzi, tanto per restare nei numeri che hai citato tu (storia che io ho valutato accettabile, cioè da 6/6,5, e non ho cambiato idea) dovresti andare sotto zero! :indianovestito:
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Beh questa storia nemmeno a me e' piaciuta moltissimo. Trama troppo complicata da seguire e poco avvincente. In piu', i disegni non l'hanno aiutata per niente. Ma dare un 1 mi sembra veramente esagerato Legend.

Tuttavia mi trovi d'accordo quando affermi che una storia come "La congiura" e' poesia allo stato puro. :trapper:

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Va benissimo, caro Legend, se a te la storia non è piaciuta. Ma usare il termine "speculazione" continua a sembrarmi fuori luogo-oltre che un non senso (perchè se a ogni storia che non ci piace dovessimo gridare sempre alla speculazione, sarebbe la fine!).

Io non ho parlato di "ogni storia" :DHo parlato di ben 9 albi, vale a dire ben 4 storie consecutive. Praticamente un'annata intera. La sporadica stecca in un concerto può sempre starci, ma non una trafila di stonature durante tutta la durata di esso.

Allungamento di brodo? Secondo me no. Certo è che leggendo il tuo post mi è venuta questa idea per migliorare la storia:il tipo uccide Wild Bill, e subito escono fuori i mandanti gridando "Siamo noi i mandanti!!";dopodich? esce Tex (senza pards e senza Calamity Jane-per non allungare il brodo) e li fa fuori tutti... BANG BANG ZIP ZIP e FINE DELL'EPISODIO:venti pagine veloci veloci senza allungamenti di brodo!

Capisco l'ironia, ma tu non hai ben capito lo spirito della mia critica. Io non dico che il tutto, non essendo consono a concludersi in ben 3 numeri, debba necessariamente risolversi in poco. No, io dico che si poteva proprio evitare!Cio? se tu devi fare tutta questa confusione, devi mettere in mezzo tutte queste faccende e tutti questi nomi.. ma non la scrivere proprio la storia. Cambia, pensa a qualcos'altro. Io ho trovato decisamente più interessanti storie come quelle della "Dama di Picche", dalla trama semplice e lineare, senza troppi fronzoli. O anche "La miniera del terrore" dove si, c'è il mistero, ma perlomeno sei invogliato a leggere per scoprire cosa c'è dietro.. e l'atmosfera è molto bella, i colpi di scena non mancano. Qui invece il mistero non c'è, c'è semplicemente un intruglio di cose in cui ci hanno spinto a forza Buffalo Bill ed il clich? delle pallottole che dovrebbero essere a salve ma invece non lo sono. No ragazzi il punto non è "se la storia per te è troppo complicata, allora forse avresti preferito che tutto si risolvesse più facilmente". No, ripeto:se la storia è fatta male e non si sa cosa dire, meglio proprio non andarsi a infilare in certi gineprai. Si boccia il progetto e si rif? daccapo. Come posso non pensare ad una speculazione se fanno durare per 3 albi una storia così?Quando ci sono albi come "La morte nera" che racchiudono una storia molto bella in un solo numero?
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Quindi, storie complesse secondo te non le si possono fare,Legend' Devono essere tutte lineari come "La dama di picche"?... mah!Allora che dire di quello speculatore di Bonelli padre, che scrisse una storia lunga e arzigogolata come "In nome della legge"? :rolleyes: La storia, in questo caso "La mano del morto", può anche non piacere, giustamente;ma non per questo bisogna scagliarsi contro le storie complesse a priori... anche perchè io credo che il texiano abbia le facolt? intellettive adatte a "sopportare" una storia lunghe e arzigogolate :cowboy:

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Quindi, storie complesse secondo te non le si possono fare,Legend' Devono essere tutte lineari come "La dama di picche"?... mah!

Ma non mi sembra di aver detto questo. Esistono storie semplici e storie complesse:l'importante è che siano fatte bene, stop. Secondo me questa è fatta abbastanza male, mentre ce ne sono altre complesse e variegate che sono fatte bene. La complessit? non deve diventare il fulcro principale dell'opera, dev'essere semplicemente un pungolo, un qualcosa che stimoli la curiosità e l'attenzione del lettore. Se si infarcisce di tante cose inutili e prive di interesse una storia, la si rende probabilmente lunga e noiosa e si fa della complessit? un fine. Se la storia è di per sè "vincente" ed è ricca di elementi che avvalorano il tutto, allora la "complessit?" è solo un "semplice" tramite.

Allora che dire di quello speculatore di Bonelli padre, che scrisse una  storia lunga e arzigogolata come "In nome della legge"? :rolleyes:

Non l'ho letta. Se è ben fatta, niente da dire.

La storia, in questo caso "La mano del morto", può anche non piacere, giustamente;ma non per questo bisogna scagliarsi contro le storie complesse a priori... anche perchè io credo che il texiano abbia le facolt? intellettive adatte a "sopportare" una storia lunghe e arzigogolate :cowboy:

Ripeto, io non sono contro le storie complesse, per me l'importante è che ci sia un nucleo narrativo considerevole e non una serie di cose messe l' giusto per allungare una storia. Quando lessi la storia del tesoro azteco dei numeri 515-517, non mi sarebbe dispiaciuto se fosse continuata ancora. Stesso discorso vale per la storia in cui c'è quel complotto internazionale i cui capi risiedono ad Ottawa, che dura addirittura quattro albi [530-533] ma per quanto mi riguarda poteva durarne anche 8. Li avrei letti tutti ed avidamente.
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Hai ragione,Legend, il tuo post precedente l'ho letto con troppa fretta e disattenzione!... ti ho travisato e me ne scuso! :trapper: Allora rimaniamo sulla storia in questione:io continuo a pensare che usare il termine "speculazione" sia sbagliato. Perchè non puoi sapere se l'intenzione degli autori era davvero quella di speculare:non ne hai le prove-e il gusto personale (il fatto che a te la storia non sia piaciuta) non rappresenta una prova. Poi:a me "La mano del morto" è sembrata davvero molto misteriosa;molto più misteriosa che complessa. Ed è davvero poi così complessa? La storia si può riassumere anche brevemente:un gruppo di speculatori per impossessarsi delle terre dei Dakota uccide Wild Bill Hichock. Anni dopo Calamity Jane comincia a farli fuori per vendetta, senza mostrare la sua identit?. A quel punto i capi degli speculatori cominciano a far fuori gli anelli deboli della catena. E' qui che entra in gioco Tex, che dopo alterne vicende si alleer? con Calamity contro i capi del complotto. Con questo non nego che la storia sia complessa, ma nego il fatto che sia difficile da leggere:ci vuole solo un p? di attenzione in più del solito :cowboy: E comunque "La mano del morto" è tutt'altro che un giallo "palloso" alla Aghata Christie:ci sono sparatorie, inseguimenti, vere e proprie battaglie contro nemici numericamente superiori... le pallottole volano che è un piacere e i morti ammazzati muoiono che è un piacere (un p? sadica questa ultima frase :-)

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Con questo non nego che la storia sia complessa, ma nego il fatto che sia difficile da leggere:ci vuole solo un p? di attenzione in più del solito

Ti dico onestamente quel che penso, caro Paco. Mi sembra che, un po' da tifoso texiano, tu difenda qualsiasi storia. Come si fa a dire che non è una storia difficile da leggere? C'è da diventare pazzi, specie nel terzo albo. Non è una storia piacevole, non ti fa compagnia, non scorre. Io non capisco l' 1 di Legend, ma capisco ancor meno gli otto ( otto) 10 che son stati assegnati a questa storia. Sommiamoci pure gli orrendi ( con il massimo rispetto per l'autore) disegni di Font, spiegami il tutto. Talvolta mi sembra che i voti vengano assegnati come ai bambini alle elementari: mai insufficienze, altrimenti gli alunni ( specie se presenti sul forum) ci rimangono male. Bah.
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Ti dico onestamente quel che penso, caro Paco. Mi sembra che, un po' da tifoso texiano, tu difenda qualsiasi storia.

Non credo sia così,Don Fabio:in primis, non mi sono mai fatto scrupoli a criticare Boselli per la questione dei "personaggi rubascena" -termine, tra l'altro, che credo di aver coniato io :soldaton: :infatti, appena entrato nel forum, ebbi col nostro Borden una bella discussione (tanto che c'è un topic creato apposta). Inoltre basta vedere cosa ho scritto a proposito de "Il ponte di roccia"... :trapper: Nemmeno con i disegnatori mi faccio scrupoli:Piccinelli era iscritto al nostro forum, e io comunque non esitai a crticarlo per il disegno con Tex e la bandiera. Però è vero che ogni volta che devo parlar male di una storia o di un autore mi dispiace molto:quando ho parlato male de "Il ponte di roccia" mi è dispiaciuto perchè non mi piace parlar male di Tex e di Nizzi, però l'ho fatto comunque, e in maniera-credo- più che severa. Il fatto è che se buona parte delle storie attuali mi piacciono, che ci posso fare?E' ovvio che le difenda. E mi sembra sacrosanto difenderle nel momento in cui la "sindrome di ubc" ha aumentato il criticismo generale. Per tornare a "La mano del morto":io ne ho parlato come di un Capolavoro, e sono tutt'ora convinto che lo sia-mi piace molto di più de "Il passato di Carson";per me Font è un grande (solo qualche piccola imprecisione nel fare Tex). Inoltre questi tre albi li ho "usati" per "lavorarmi" un paio di amici miei non texiani:e la cosa ha dato i suoi frutti :trapper:
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Ragazzi, non so se sono io ad essere diventato un genio leggendo "L'Orlando Furioso" (che a livello di trama è talmente ingarbugliato da far sembrare le storie di Boselli quasi elementari), ma non ho provato la minima difficolt? a leggere questa storia. S?, l'intrigo è più complesso del solito, tuttavia non mi sembra ci sia nulla di così difficile da travalicare le capacità umane. Ma vi ripeto, non fateci caso: forse sono io ad essere un genio (peccato che abbia le incontestabili prove del contrario :D). Tuttavia, vorrei chiedere un po' di clemenza a Legend of the West: "Oltre il fiume-Il ponte di roccia" mi ha fatto davvero schifo, ma non mi sarebbe mai passato per la testa di darle 1 (mi sono fermato al 4). Per carit?, ognuno è libero di dire ciò che pensa, soprattutto è libero di pensarlo, ma definire l'ultimo periodo "una trafila di stonature" mi sembra tremendamente ingeneroso, soprattutto ingiusto nei confronti degli autori: certo, ci sono state le storie di Nizzi, ma sono diminuite di quantit?, Boselli ha fatto qualche scivolone, ma non mi sembra sia mai sceso sotto il 5, cadendo a volte a livelli forse non convincenti, ma certamente decenti. Poi dico, mi sembra strano che nessuno trovi dei difetti a "I ribelli di Cuba", che per me è una trafila di imperfezioni, e poi qualcuno stronchi in questo modo "La mano del morto", che personalmente ritengo poco al di sotto della definizione "capolavoro". Ma forse quello strano sono io... :P

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Hai ragione,Legend, il tuo post precedente l'ho letto con troppa fretta e disattenzione!... ti ho travisato e me ne scuso! :trapper:

Figurati :generaleS:

Allora rimaniamo sulla storia in questione:io continuo a pensare che usare il termine "speculazione" sia sbagliato. Perchè non puoi sapere se l'intenzione degli autori era davvero quella di speculare:non ne hai le prove-e il gusto personale (il fatto che a te la storia non sia piaciuta) non rappresenta una prova.

E' solo una mia ipotesi e non sono comunque così convinto che gli autori abbiano intenzionalmente speculato. Magari è stata una speculazione indiretta, che è scaturita da una mia esecrabile visione dei 9 albi dal 589 al 597. Ma è una mia visione personale e mi posso sbagliare :generaleS:

Poi:a me "La mano del morto" è sembrata davvero molto misteriosa;molto più misteriosa che complessa. Ed è davvero poi così complessa? La storia si può riassumere anche brevemente:un gruppo di speculatori per impossessarsi delle terre dei Dakota uccide Wild Bill Hichock. Anni dopo Calamity Jane comincia a farli fuori per vendetta, senza mostrare la sua identit?. A quel punto i capi degli speculatori cominciano a far fuori gli anelli deboli della catena. E' qui che entra in gioco Tex, che dopo alterne vicende si alleer? con Calamity contro i capi del complotto. Con questo non nego che la storia sia complessa, ma nego il fatto che sia difficile da leggere:ci vuole solo un p? di attenzione in più del solito :cowboy: E comunque "La mano del morto" è tutt'altro che un giallo "palloso" alla Aghata Christie:ci sono sparatorie, inseguimenti, vere e proprie battaglie contro nemici numericamente superiori... le pallottole volano che è un piacere e i morti ammazzati muoiono che è un piacere (un p? sadica questa ultima frase :-)

Non so, il mistero vero preroga curiosità:curiosità nel vedere snocciolati tutti gli aspetti di esso, uno ad uno. Purtroppo io ho ravvisato più complessit? che mistero, ma una complessit? diciamo fine a sè stessa.@Virgin:se non sono clemente è perchè mi aspetto tanto. E' perchè dei 131 albi che posseggo e che ho letto e riletto solo quei famosi 9 mi hanno fatto leggermente schifo. Però 9, a fila, non è una cosa da poco. Tra l'altro, letti in periodi abbastanza delicati:"L'uomo di Baltimora" lo comprai la mattina del 7 gennaio, quando dovevo tornare a scuola ma non entrai, perchè poi scrissi una lettera ai miei dicendo di non voler più frequentare la scuola.. e mi ricordo di essermi ritirato a casa la mattina stessa, di aver letto qualche pagina e di essermi addormentato con il Tex in mano [che non mi aveva n° entusiasmato, n° tirato su, purtroppo].."Oltre il fiume" usc? nel periodo infernale dell'esame di stato e non riusc? affatto a tirarmi su.. insomma ho un p? il dente avvelenato con queste storie non solo perchè le trovo di basso livello ma perchè sono arrivate anche in periodi complicati :D
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Ti capisco perfettamente, pard! Anzi, scusami per la mia invadenza. Allora se hai fatto l'esame di stato quest'anno, se si tratta della maturit? dovremmo essere coetanei! haha Mi spiace tu abbia vissuto un periodo difficile... è successo anche a più di un mio amico di voler mollare tutto, ma fortunatamente hanno desistito. Scusami ancora! ups

Modificato da virgin
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Ti capisco perfettamente, pard! Anzi, scusami per la mia invadenza. Allora se hai fatto l'esame di stato quest'anno, se si tratta della maturit? dovremmo essere coetanei! haha Mi spiace tu abbia vissuto un periodo difficile... è successo anche a più di un mio amico di voler mollare tutto, ma fortunatamente hanno desistito. Scusami ancora! ups

No dai, scusa di che.. nessun rancore pard :generaleS:
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Come si fa a dire che non è una storia difficile da leggere? C'è da diventare pazzi, specie nel terzo albo. Non è una storia piacevole, non ti fa compagnia, non scorre.

Sono d'accordo che non sia una storia delle più facili da leggere, perchè l'intreccio a volte è un p? contorto e il fatto di dover aspettare un mese tra un albo e l'altro non aiuta. Personalmente, prima di iniziare il secondo e il terzo albo, ho preferito dare un'occhiata a quelli precedenti, giusto per riprendere il filo del discorso, diciamo! :DNon sono d'accordo con Legend sul fatto di quegli ultimi numeri che lui ha trovato brutti e "speculativi", anzi credo che, a parte i due albi di Nizzi, si siano susseguite delle grandi storie, sia da parte di Boselli che da parte di Faraci! E con l'ultima storia che abbiamo appena finito di leggere, devo dire che le prospettive per i prossimi numeri sembrano davvero rosee!
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  • 3 mesi dopo...

Salve a tutti. E' da un po' che non intervengo nel forum ma ci tengo ad esprimere una mia opinione, anche se tardiva, sulla storia di Boselli "La mano del morto". Dico fina da subito che mi è sembrata molto bella (trama originale e interessante, personaggi ben caratterizzati, Carson valorizzato a dovere). Insomma una gran bella avventura, degna dello standard boselliano. Mi permetto però di fare due osservazioni critiche, una oggettiva ed una soggettiva. La prima, oggettiva, è che fa un po' meraviglia che Wild Bill entri in scena (da morto) nell'universo texiano, senza alcun commento da parte di Tex e C. sul medesimo. Se qualcuno non sapesse che fu Hickok, dalla storia si arguisce solo che è stata una delle leggende del West. Nessun giudizio su di lui da parte dei pard (se non qualche esclamazione) del tipo: "il grande Hickok", il "principe dei pistoleri", il "magnifico", il tiratore più micidiale del suo tempo. No, nulla di tutto ciò. Molto più articolata e piena di valutazioni positive e negative, è stata la presentazione che Tex fa dei giustizieri di Vegas (Hoodoo Brown e Mysterous Dave). Direi che questo è più che una nota stonata, mi pare una vera incongruenza. La seconda osservazione, assolutamente soggettiva, è invece che mi è sembrata un'occasione sprecata. Mi spego meglio: la storia è bella ed entusiasmante, però mi è dispiaciuto che Boselli abbia rinunciato all'idea di far entrare, per un po', Hickok, nelle avventure di Tex, preferendo passare direttamente al "post mortem". Capisco che non sia facile gestire i personaggi storici e che sarebbe stato un po' delicato (ma molto interessante) far interagire il campione storico dei gunfighter con Willer e Carson. Son certo, tuttavia, che Boselli avrebbe saputo trovare il modo di far brillare i tre fuoriclasse senza sminuirne alcuno e senza, perciò, cadere nel grottesco de La sfida. Cosa ne pensate?

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  • Rangers

La prima, oggettiva, è che fa un po' meraviglia che Wild Bill entri in scena (da morto) nell'universo texiano, senza alcun commento da parte di Tex e C. sul medesimo. Se qualcuno non sapesse che fu Hickok, dalla storia si arguisce solo che è stata una delle leggende del West. Nessun giudizio su di lui da parte dei pard (se non qualche esclamazione) del tipo: "il grande Hickok", il "principe dei pistoleri", il "magnifico", il tiratore più micidiale del suo tempo. No, nulla di tutto ciò. Molto più articolata e piena di valutazioni positive e negative, è stata la presentazione che Tex fa dei giustizieri di Vegas (Hoodoo Brown e Mysterous Dave). Direi che questo è più che una nota stonata, mi pare una vera incongruenza.

Secondo me: non viene dato alcun giudizio su Hickok, perchè è una leggenda troppo grande del West e non ha alcun bisogno di elogi e presentazioni. Mentre invece nel caso di Dave Mathers e Hoodoo Brown, Boselli cerca di presentarceli come due avversari temibili, per dargli forma e carattere, proprio perchè sicuramente meno conosciuti rispetto a Wild Bill (pur essendo realmente esistiti)!Quindi imho nessuna incongruenza.

La seconda osservazione, assolutamente soggettiva, è invece che mi è sembrata un'occasione sprecata. Mi spego meglio: la storia è bella ed entusiasmante, però mi è dispiaciuto che Boselli abbia rinunciato all'idea di far entrare, per un po', Hickok, nelle avventure di Tex, preferendo passare direttamente al "post mortem". Capisco che non sia facile gestire i personaggi storici e che sarebbe stato un po' delicato (ma molto interessante) far interagire il campione storico dei gunfighter con Willer e Carson. Son certo, tuttavia, che Boselli avrebbe saputo trovare il modo di far brillare i tre fuoriclasse senza sminuirne alcuno e senza, perciò, cadere nel grottesco de La sfida. Cosa ne pensate?

Beh è entrata comunque Calamity Jane e Buffalo Bill. :)A parte questo, la storia prendeva il via dall'omicidio di Wild Bill. Se poi l'autore avesse messo questo personaggio accanto ai nostri, sono strasicuro che qualcuno avrebbe avuto qualcosa da criticare, cominciando a brontolare sul fatto che troppi personaggi di Boselli rubano la scena ai pards, che Tex non è il vero protagonista, che viene sminuito, ecc ecc blablabla blablabla :trapper:
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[quote SAM STONE
Se poi l'autore avesse messo questo personaggio accanto ai nostri, sono strasicuro che qualcuno avrebbe avuto qualcosa da criticare, cominciando a brontolare sul fatto che troppi personaggi di Boselli rubano la scena ai pards, che Tex non è il vero protagonista, che viene sminuito, ecc ecc]

Probabilmente hai ragione. Resta il fatto che avrebbe potutto essere un'occasione d'oro per fare incontrare Wild Bill con i due pard e, magari dopo qualche schermaglia da concludere alla pari, renderli alleati in qualche avventura.
Sono un fedelissimo lettore di Tex e sono particolarmente affezionato anche alle vecchie storie (almeno, per ragioni anagrafiche...). Però, non mi è mai andato già quel che Bonelli senior fece ne La sfida: un Tex che stravince e umilia Buffalo Bill addirittura nel tiro con il fucile. Non era assolutamente necessario ed appariva forzato. Con Hickok (e Boselli), speravo che vi fosse l'occasione per una correzione di rotta.

Circa i personaggi "rubascena", non mi pare vi sia il rischio. Se i comprimari occasionali sono figure di spessore ed interessanti, nel bene o nel male, ne guadagna la storia nel suo insieme. L'importante è che vi sia una certa coerenza (a questo proposito, in effetti l'abilità di Raza, a volte, mi è sembrata eccessiva, rispetto ai pard) e che Tex, Carson e c. sian sempre valorizzati.

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  • 8 mesi dopo...
Guest Schoglurp

storia molto bella e interessante mi è piaciuta molto!!una sola cosa non ho gradito:Calamity jane che fa troppo la più in gamba, la piu forte.. il suo comportamento è davvero molto presuntuosocomunque magari è proprio il personaggio che è fatto così storicamente e lo scenegiatore è stato costretto a farla apparire così.

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  • 5 mesi dopo...

Quello su cui possiamo essere tutti d'accordo è che questa storia è devvero molto complessa!Però stiamo comunque parlando della complessit? di una storia di Tex, non della complessit? delle ?Illuminazioni? di Rimbaud. Quindi credo che con una lettura attenta risulter? chiaro anche al lettore più ?sempliciotto?(e io sono proprio un lettore sempliciotto che si accontenta di poco) che lo svolgimento di questa storia ?  tutt?altro che ermetico o impossibile da capire. In giro per i forum texiani ho letto da parte di molti utenti che la pecca di questa storia è quella di avere poco phatos. Questo è un giudizio più che legittimo, ma che secondo me non è sufficiente a decretare la riuscita o meno della storia, perchè anche questo è un giudizio troppo personale, non applicabile alla storia in termine oggettivi, e quindi non dimostrabile. A conferma di ciò, dico che contrariamente ad altri, a me(e non solo a me, fortunatamente)questa storia ha preso tantissimo, e in molti punti mi ha perfino entusiasmato!E la rilettura che ho appena terminato mi ha fatto godere maggiormente la storia anche sotto questo punto di vista. Secondo me, infatti, sono tante le scene al cardiopalma che ti legano alla pagina e non ti schiodano dalla lettura:la prima sparatoria al ranch di Varnes, il putiferio a Phoenix con un Kit Willer meraviglioso, la prima scena con il misterioso vendicatore. E oltre a queste, ci sono un paio di sequenze da antologia texiana:quella lunghissima del secondo albo, con Tex e Carson che devono prendere Harrigan;e l'ultimo scontro al saloon n.10, in cui mi è sembrato di stare al cinema a vedere uno dei duelli spettacolari di Sergio Leone. E su tutto si può discutere, ma non sulla maestria di sceneggiatore dispiegata da Boselli, che questa volta usa uno schema narrativo(non so se si dice proprio così) che si ripete:spezzare le scene d'azione. Mente infatti siamo presi da quello che Tex e Carson fanno sul treno,Boselli spezza la scena nel pieno dell'azione, per portarci molto lontano e recuperare Kit che si becca una freccia nel cavallo:questo fatto è geniale, perchè Boselli interrompe l'azione per metterne in mezzo un'altra che ha tutta una sua carica nuova di pericoli e mistero. Infatti ci chiediamo:che diavolo ci fanno i Dakotas l'?E perchè hanno appiedato Kit?Che vogliono?... nemmeno il tempo di cercare una risposta che subito Boselli ci riporta sul treno per Denver. Questo espediente Boselli lo ripeter? più avanti:la dinamite esplode, l'uomo rimane sotto le macerie, non sappiamo(anche se lo sappiamo comunque)se Tex se l'? cavata o no?. che subito il crudele Boselli ci porta da un'altra parte!Non c'è che dire:come sceneggiatore Boselli non si discute, perchè sa benissimo come catturare il lettore. L'altra scena da antologia, l'ultima al Saloon n.10:non ho altro da dire:spettacolare!Il conto delle scene memorabili non finisce qui. C?? quella con Kit assetato, quella della battaglia a Denver, quella in cui Tex e Calamity Jane fanno fuori gli uomini dello sceriffo, quella in cui Carson e Harrigan scappano inseguiti dallo sceriffo?tutte scene in cui i pards sono spettacolari!Si potrebbe obiettare che a parte le scene d'azione non c'è molto altro, della trama, che si possa dire interessante o non noioso:altro giudizio legittimo, ma per me non è stato così. Il modo in cui Boselli ha messo in scena l'intrigo, anzi gli intrighi, con quel lento ampliarsi di morti ammazzati, ipotesi sui colpevoli, spostamenti da una regione all'altra come se il tutto fosse una piccola odissea, a me è piaciuto enormemente, mi ha letteralmente conquistato. E Boselli è riuscito davvero a sorprendermi, anzi, a spiazzarmi!Io stesso avevo paventato l'ipotesi;ma ero il primo a non ritenerla possibile:troppo fantasiosa, perfino troppo spregiudicata per Tex?e invece Boselli l'ha fatto:il misterioso vendicatore è davvero Calamity Jane!!Anche per questo mi complimento con lui, sperando in un ritorno di questo splendido personaggio!E su tutti mi è piaciuto Tex!Questo è il metro principale con cui giudico una storia:nessuno gli ruba la scena?E? lui il più intelligente di tutti e il più micidiale a sparare(straordinaria la prima vignetta di pag.68 di ?Deadwood'!)?Bene, a me basta questo per farmi felice!Quindi, in conclusione, ringrazio Boselli e Font per questo Capolavoro!I due dimostrano ancora una volta di essere, dopo la delusione di ?Tornado?, una grande coppia texiana. Rettifico:non ho concluso, dimenticavo Font!Inutile stare a parlare dei suoi paesaggi magnifici, della sua Deadwood spettacolare, dei suoi interni bellissimi in cui il legno e la pietra sembrano veri?lui condivide con Ortiz e Mastantuono il destino di dividere i lettori:o lo ami o lo odi. Io, pur ammettendo una certa difficolt? nel disegnare Tex e pards, lo adoro.

Straquoto la descrizione della storia fatta da Paco (comprese le parole su Font, ma escluse le parole su "Tornado, che invece a me è piaciuta): è scritta talmente bene, è così efficace nel ricreare la storia, che oso dire che la recensione mi piace più della storia stessa... Scherzi a parte, ritengo che Paco abbia colto e descritto in maniera molto efficace tutti i punti di forza di questa storia e la maestria di Boselli nel saltare da una scena ad un'altra lasciando sempre il lettore con il fiato sospeso... D'accordo, non è affatto una storia semplice, non è rilassante (? vero, Anthony: non la si può leggere a letto perchè ti fa venire il mal di testa tanto è intricata), ma non si può dire che non sia una storia avvincente. E' un concentrato di azione e mistero al tempo stesso. Fino all'ultimo non sappiamo chi sia il vendicatore: Kit Willer lo scopre per primo, ma mentre sta per leggere il diario ecco che la scena cambia nuovamente, ad alimentare ulteriormente la curiosità. Non è una storia scontata, è ricca di movimento, tutti e tre i pards (caso raro) e non il solo Tex sono splendidamente protagonisti di porzioni gustosissime di storia... Per tutto questo straquoto Paco ma, a differenza di lui, e nonostante, ripeto, la storia mi piaccia, non riesco a definire la stessa un capolavoro: alcune situazioni mi sono sembrate davvero un riempitivo: ad esempio, lo sceriffo di Denver che riesce a ritrovare le tracce dei pards mi è parsa una vera forzatura, una difficolt? in più da inserire per guadagnare vignette... ma soprattutto, la forzatura più grossa è a mio parere quella di Deadwood Dick:
viene ucciso in modo plateale (su una platea di un teatro, per l'appunto), su di lui e sui suoi due compagni si perdono un sacco di vignette (non noiose, per carit?: c'è Buffalo Bill), ma a cosa serviva, nell'economia della storia, Deadwood Dick? Perchè viene ucciso? Perchè sapeva che i testimoni erano stati pagati, come si dice a pag.48 del terzo albo? Era una così grande minaccia, questo Deadwood Dick, che comunque, da giurato, vot? a favore dell'assassino di Wild Bill: come poteva ritornare credibile? Doveva smentire, a distanza di anni, sè stesso? La figura di Verne come anello debole della catena poteva bastare, senza ricorrere a Deadwood Dick la cui figura e la cui importanza nella storia vengono poi totalmente abbandonate: si ha la sensazione che sia servito solo ad introdurre Buffalo Bill: ecco, Deadwood Dick io non l'ho proprio capito, e non posso non definirlo uno sterile riempitivo... E qui d' ragione a chi parla di "allungare il brodo"... Per quanto riguarda le altre figure, quella di Calamity Jane e di Luke Harrigan sono azzeccate, ma lamento la totale assenza di antagonisti degni di questo nome: salvo il primo (mr Black), gli altri compaiono solo nel ruolo di vittime e l'ultimo, il giudice Kendall, nonostante il gesto della mano mi sia piaciuto (e sono d'accordo con Paco sul forte sapore cinematografico di questa sequenza) mi ha dato una sensazione di posticcio, o artificiale
. In definitiva, storia senza dubbio avvincente, intricata, soprattutto divertente in molte sue fasi, forse complessa un p? più del dovuto, ma, a parer mio, nient'affatto un capolavoro: il fatto di essermi divertito mentre la leggevo, non esclude che, nel ricordo, il sapore di questa storia sarà guastato dalle forzature anzidette e dagli antagonisti non esaltanti o addirittura "posticci".
  • +1 1
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  • 1 mese dopo...

Bellissima storia, non ho un'altra definizione da dare! Vicenda che, in apparenza, sembra la classica caccia all'assassino (in questo caso quello di Wild Bill, cioè McCall), ma che ben presto si tramuta in un intrigo dalla risoluzione tutt'altro che scontata o prevedibile. L'utilizzo perfetto di alcuni personaggi (Calamity Jane e Hurrigan su tutti, ognuno con una sorta di "tempistica narrativa" da rispettare) fornisce a tutta la storia uno slancio verso un finale molto interessante. Ho apprezzato molto anche il fatto di fornire a Carson, Tex e Kit Willer un ruolo ben definito per ciascuno, in modo da non far pesare la contemporanea presenza di tre dei quattro componenti della "squadra" (questa eventualit? avrebbe, di sicuro, fatto perdere di interesse e di azione lo sviluppo della vicenda); ruoli divisi (soprattutto per quanto riguarda il figlio di Tex), ma convergenti nel medesimo punto, anche se in certi momenti si poteva pensare che uno dei tre potesse essere finito "fuori" dalla portata verso il vero obiettivo. Disegni: continuo a confermare che mi rammarico sempre, perchè secondo il mio parere Font perde molto, in fatto di "popolarit?" tra noi lettori, a causa della caratterizzazione del suo Tex e i relativi pards, troppo distanti dall'immagine collettiva che si ha del personaggio. Peccato, perchè il resto (ambientazioni, altri personaggi, atmosfere) sono veramente da ammirare. Voto 9

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  • 2 mesi dopo...

Questa è davvero un ottima storia e di sicuro va a piazzarsi tra le migliori della fascia 500-600. Graditi i ritorno di Buffalo Bill Cody, dello sceriffo Patterson, la presenza di un personaggio storico come Calamity Jane e di un ottimo avversario-comprimario come Luke Harrigan. La trama inizialmente è abbastanza complessa salvo poi semplificarsi con il proseguire della lettura quando piano piano si vengono a scoprire i mandanti dell'omicidio di Wild Bill e le motivazioni. Molto bello il fatto del lento sentiero di giustizia che porta Calamity a farla pagare ai mandanti dell'assassinio di Wild Bill. Piacevole l'alone di mistero che ricopre tutta la faccenda. Capitolo disegni: Font sebbene non sia tra i miei preferiti si adatta bene a questi scenari ma il punto dolente è sempre la sua personale visione di Tex e degli altri protagonisti. Voto 9 alla tramaVoto 7,5 ai disegni

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  • 1 mese dopo...

Questa storia la definirei come l'ultimo capolavoro di Boselli, attualmente. L'intreccio è abilmente gestito e presenta numerosi colpi di scena, e non trovo mai punti che mi facciano storcere il naso. Personaggi perfettamente utilizzati, sia quelli storici(Calamity Jane) come pure i comprimari, Luke Harrigan su tutti(capace di dare del filo a torcere a Tex e Carson, diventa poi un validissimo alleato). Spero vivamente che Borden lo riutilizzi in un altra storia. Un gran peccato che questa storia non abbia suscitato consenso unanime come in altri capolavori dello stesso autore. Spero che fra un po' d'anni possa godere dello stesso rispetto e fama di storie come ad esempio "Sulla pista di Fort Apache". Lo stesso direi per i disegni di Font: a dire la verità ho notato che in alcune vignette Tex mi ricordava Woody(il giocattolo cowboy di Toy Story). Ciò nonostante è uno dei disegnatori che adoro di più, soprattutto perchè è stato uno dei primi con cui ho conosciuto Tex. L'accoppiata Boselli-Font si dimostra altamente efficace e attendo vivamente una loro riapparizione in campo. Voto 10 e complimenti a Borden. clap clap clap

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