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TWF - Tex Willer Forum

[596/597] Oltre Il Fiume


Sam Stone
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Cominciamo male:a ) un filo conduttore c'era già: la vendetta

Sandro, non c'era già un filo conduttore, ma IL filo conduttore : la vendetta è e deve essere il fulcro dell'azione ! Ma scherziamo, un capo indiano che, scalpato e abbandonato in mezzo alla prateria, mira all oro prima che a Tex Willer? Ave Maria, piena di grazia , il Signore è con te...
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  • Rangers

Sono d'accordo anch'io, il ritorno di Cane Giallo deve basarsi sulla vendetta e null'altro, altrimenti sarebbe uno dei tanti indiani ribelli teste calde che abbiamo incontrato!!Se non torna per la Vendetta, un cattivo come Cane Giallo che torna a fare?L'accenno all'oro dei Navajos, mi fa purtroppo pensare a qualche bianco che si è alleato a Cane Giallo, sfruttando i suoi vecchi rancori e mandandolo avanti contro Aquila della Notte!! :(Speriamo non sia così!!

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Il fatto è però che la vendetta in quanto tale può interessare soltanto a Cane Giallo, non alla sua tribù che ( se non ricordo male ) era stata lasciata andare incolume da Tex e dai Navajos dopo l'infelice esito della guerra scatenata contro di loro ( a parte i morti in battaglia, soltanto Cane Giallo aveva pagato il fio delle sue colpe ): per mobilitare gli indiani ( ma anche chiunque altro: del resto se ci ricordiamo, in "Guerriero Apache", il mio caro nickname vuole sè la vendetta su Tex, ma più ancora l'oro, senza il quale non potrebbe affatto ottenere la complicità del capitano Baker ) ci vuole qualche obiettivo concreto e l'oro può essere utile allo scopo, anche perchè gli indiani dopotutto lo usano nelle loro transazioni coi bianchi. Anche l'eventuale presenza di complici bianchi non credo sia così censurabile: Cane Giallo non è n° Cruzado n° Lucero ( e anche Lucero - lo testimonia Nico Medranos - non disdegnava di usare qualche messicano come complice e informatore ). Il problema è semmai un altro, essenzialmente aritmetico: con 346 pagine ( quelle de "Il cerchio di sangue" ) si possono dire e fare molte più cose che con 220......... Quanto alle obiezioni sul periodare, mi sembrano eccessive: se volessimo misurarlo con i parametri di oggi, anche il GLB del centinaio d'oro potrebbe essere giudicato verboso......

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  • Collaboratori

Il problema è semmai un altro, essenzialmente aritmetico: con 346 pagine ( quelle de "Il cerchio di sangue" ) si possono dire e fare molte più cose che con 220.........

Quello delle 220 pagine in fondo è solo un falso mito. Altrettante ne ha il texone Patagonia e non mi pare che lo spazio fosse venuto meno nel raccontare quella che è stata quasi un'epopea. Diciamo semmai che le pagine sembrano poche quando le idee sono poche ( caso Nizzi ) oppure sembrano poche quando le idee sono moltissime, cioè largamente più del dovuto ( caso Boselli ). L'esempio del texone mi sembra peraltro perfetto per poter affermare che con la giusta misura nello sceneggiare, anche con 220 pagine si può scrivere il capolavoro! non credo che sarà il caso di questa "Oltre il fiume", che già dal titolo sembra evocare tristi scenari.
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Il problema è semmai un altro, essenzialmente aritmetico: con 346 pagine ( quelle de "Il cerchio di sangue" ) si possono dire e fare molte più cose che con 220.........

Quello delle 220 pagine in fondo è solo un falso mito. Altrettante ne ha il texone Patagonia e non mi pare che lo spazio fosse venuto meno nel raccontare quella che è stata quasi un'epopea. Diciamo semmai che le pagine sembrano poche quando le idee sono poche ( caso Nizzi ) oppure sembrano poche quando le idee sono moltissime, cioè largamente più del dovuto ( caso Boselli ). L'esempio del texone mi sembra peraltro perfetto per poter affermare che con la giusta misura nello sceneggiare, anche con 220 pagine si può scrivere il capolavoro! non credo che sarà il caso di questa "Oltre il fiume", che già dal titolo sembra evocare tristi scenari.
Sempre la solita questione: queste c**** -perdonate l'espressione, se potete... mi devo sfogare - di 110 , 220, 330 , 440, 550, 660 pagine !Cosa significa questa regola delle storie contenute in un preciso numero di albi?Torniamo alle pagine che si vogliono, lasciamo allo sceneggiatore un po' di briglia libera, lasciamo gestire l'avventura secondo l'avventura e non secondo il geometra.... Quanto mi manca il Tex di un tempo... P. S. Scusate l' Off Topic
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IMHO, comunque, il discorso di Ymalpas sembra valere, almeno nell'esperienza recente, soltanto per i Texoni, comunque "speciali" per disegni e/ o ambientazione ( del resto, sempre IMHO, non è impossibile trovare qualche smagliatura anche nella sceneggiatura di "Patagonia" ). Nella serie regolare, invece, è molto più frequente che il confronto tra una storia di 220 pagine e una di 330 vada a finire come il duello tra "l'uomo con la pistola" e "l'uomo col fucile" di leoniana memoria: la storia più corta soccombe. Questo è magari il caso, come dice Ymalpas, di "Dieci anni dopo" ( comunque IMHO di buon livello nei suoi limiti ) versus "Terra promessa", ma mi pare che lo stesso discorso potremmo farlo anche se paragonassimo "Spedizione in Messico" ( come sopra ) con "L'uomo con la frusta" o con "Tucson". In ogni caso, per citare un proverbio e l'antiproverbio corrispondente, "se son rose fioriranno" e "se son spine appassiranno": non ci resta che aspettare.....

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Quoto gli interventi di Pedro... a cui aggiungo solo un invito:non commettiamo l'errore che si fa da anni su altri forum e siti!Cio?, non giudichiamo la storia prima di averla letta e mettiamo da parte i pregiudizi!!E non attacchiamoci alla singola vignetta, che diamine:in ogni storia, anche grande, può esserci una frase riuscita male!!

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Ho visto adesso il sito della Bonelli, e ho letto un paio di cose che mi rendono ancora più ghiotta l'attesa per questo albo:1)"i QUATTRO PARDS non hanno intenzione di stare a guardare", o una cosa del genere. Vi sembrer? eccessivo nel mio entusiasmo, ma ci rendiamo conto che, dopo tanta attesa e dopo tante invocazioni, finalmente rivedremo il quartetto AL COMPLETO?E per di più a sorpresa?2)"La violenza degli Utes sorprender? perfino Tex", o una cosa del genere... Questo particolare, unito all'altro che parlava di questa storia come di "una storia tutta sparatorie", a me rende ottimista-ma forse è perchè sono un idiota, ma io con Nizzi lo sono sempre, ottimista!:-)

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  • Collaboratori

... non giudichiamo la storia prima di averla letta e mettiamo da parte i pregiudizi!!E non attacchiamoci alla singola vignetta, che diamine:in ogni storia, anche grande, può esserci una frase riuscita male!!

Per questa idea mi sono battuto per anni. Questo per dire che sarebbe illusorio aspettarsi dal Nizzi odierno un capolavoro, e vero è anche il fatto che qualche sua storia negli ultimi dieci anni è riuscita pure a sorprendermi piacevolmente ( vedi il texone di Ambrosini ). Ma non riesco a togliermi di dosso questo brutto presentimento. Ricapitolando, se la memoria mi assiste, il soggetto di questa storia nasce intorno al 2006 per essere disegnata da Fusco che nel frattempo deve ancora finire l'almanacco del West 2010. Succede che Fusco si tira indietro decidendo il suo ritiro dalla scena texiana... vola il 2007 e il soggetto sembra essere ben lontano anche dall'affidamento ad un altro disegnatore, tanto che si parla anche di un suo accantonamento ( in questo Carlo Monni potrebbe essere più chiaro ). Comunque sia, se ne sa poco, se non che improvvisamente torna d'attualit?, con Ortiz ai disegni che brucia i tempi, realizzando le tavole a tempo di record tra un maxi e l'altro ( con dei disegni che forse faranno storcere il naso a più di uno, ma per questi sospetti aspettiamo ancora un mese ). Con un Nizzi con le valigie già in mano, ormai mentalmente completamente proiettato sulla scrittura dei suoi romanzi, rimasi sorpreso che questa incertissima storia avesse finalmente trovato un disegnatore. Mi chiedo se alla SBE sia stato concesso l'onore delle armi a Nizzi per questa che forse non è neanche la sua ultimissima sceneggiatura, o semplicemente la si sia volutamente lasciata passare al varco come lo sono state la recente di Del Vecchio o lo stesso almanacco di Fusco, storie che strappano a fatica la sufficienza, diciamolo compitini scritti senza voglia, senza fantasia, solo per rispettare le ultime consegne e salutare la compagnia. Spero di sbagliarmi, da nizziano, come sempre mi sono firmato.
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... non giudichiamo la storia prima di averla letta e mettiamo da parte i pregiudizi!!E non attacchiamoci alla singola vignetta, che diamine:in ogni storia, anche grande, può esserci una frase riuscita male!!

Per questa idea mi sono battuto per anni.
E qui sono d'accordo con te al 100%. Sa il cielo se, dopo le ripetute delusioni delgi ultimi anni, io ormai sia decisamente scettico su ogni nuova storia di Nizzi, ma priam di dare giudizi preferisco leggerla la storia, sperando sempre che le m, ie funeree previsioni siano smentite. :colt:


Questo per dire che sarebbe illusorio aspettarsi dal Nizzi odierno un capolavoro, e vero è anche il fatto che qualche sua storia negli ultimi dieci anni è riuscita pure a sorprendermi piacevolmente ( vedi il texone di Ambrosini ). Ma non riesco a togliermi di dosso questo brutto presentimento. Ricapitolando, se la memoria mi assiste, il soggetto di questa storia nasce intorno al 2006 per essere disegnata da Fusco che nel frattempo deve ancora finire l'almanacco del West 2010. Succede che Fusco si tira indietro decidendo il suo ritiro dalla scena texiana...

No: le cose non sono andate esattamente così. Quando Nizzi abbaia esattamente scritto questa storia non saprei dirlo, ma so che lui aveva sicuramente terminato di sceneggiarla per il giugno 2006, quando si prese uan pausa estiva insolitamente lunga (prodromo al suo addio avvenuto, di fatto, due anni fa)

La storia era effettivamente destinata a Fusco che all'epoca non stava affatto disegnando l'Almanacco 2010, bensì, presumibilmente, "Moctezuma". Fusco (che, dopo aver finito di disegnare "Athabaska Lake" si era sottoposto ad una operazione agli occhi dopo la quale rimase a riposo per molto tempo) aveva, in effetti, in animo di ritirarsi definitivamente, ma Sergio Bonelli lo convinse a continuare. Fusco accett?, ma a patto che gli fossero affidate solo storie brevi. Rifiut?, quindi, la sceneggiatura di "Oltre il fiume" e Nizzi scrisse per lui due storie brevi. Oltre alla citata "Moctezuma" ci fu anche "La banda dei Messicani" (l'Almanacco 2010), scritta nel 2007.
Nell'estate 2008, terminata di disegnare questa storia, Fusco avrebbe dovuto disegnarne una di Faraci, ma stavolta prefer? ritirarsi sul serio e declin° l'incarico. La storia in questione (il cui titolo di lavoro è "Medicine show") fu affidata a Giacomo Danubio, che sta terminandondola proiprio di questi tempi.

vola il 2007 e il soggetto sembra essere ben lontano anche dall'affidamento ad un altro disegnatore, tanto che si parla anche di un suo accantonamento ( in questo Carlo Monni potrebbe essere più chiaro ).

Questo corrisponde a quanto ne so anch'io. :trapper:


Comunque sia, se ne sa poco, se non che improvvisamente torna d'attualit?, con Ortiz ai disegni che brucia i tempi, realizzando le tavole a tempo di record tra un maxi e l'altro

Se la memoria non m'inganna, Ortiz dovrebbe averlo disegnato interamente nel 2008, visto che a dicembre di quell'anno era già al lavoro sulle prime pagine di sceneggiatura della storia di Segura su cui dovrebbe essere ancora al lavoro (anche se per poco, credo :indianovestito:).


( con dei disegni che forse faranno storcere il naso a più di uno, ma per questi sospetti aspettiamo ancora un mese ).

Ben detto.


Con un Nizzi con le valigie già in mano, ormai mentalmente completamente proiettato sulla scrittura dei suoi romanzi, rimasi sorpreso che questa incertissima storia avesse finalmente trovato un disegnatore. Mi chiedo se alla SBE sia stato concesso l'onore delle armi a Nizzi per questa che forse non è neanche la sua ultimissima sceneggiatura

La sua ultima sceneggiatura, se non vado errato, è stata "Inferno bianco", scritta nel 2007 assieme a quella di "Sul sentiero dei ricordi".

Di Nizzi esiste un'altro soggetto, approvato nel 2008, ma Nizzi ha deciso di lasciare prima di stendere una sceneggiatura e quindi è stato accantonato. Apparentemente esisterebbe anche un'altro soggetto, che sarebbe incentrato sul rapimento della figlia del Generale Davis e vedrebbe tra i comprimari Ely Parker e tra i cattivi gli Indiani dell'Est. La notizia mi fu riferit? nel 2006 da un amico di solito ben informato (che lo dava tra i soggetti in attesa di sceneggiatura nella fatidica estate 2006) e mi fu ripetuta nell'estate 2007 da Rossano Rossi che l'aveva appreso da Nizzi stesso, il quale, però, aveva confuso questo soggetto con quello di "Intrigo militare", che gli era stato effettivamente affidato.

o semplicemente la si sia volutamente lasciata passare al varco come lo sono state la recente di Del Vecchio o lo stesso almanacco di Fusco, storie che strappano a fatica la sufficienza, diciamolo compitini scritti senza voglia, senza fantasia, solo per rispettare le ultime consegne e salutare la compagnia. Spero di sbagliarmi, da nizziano, come sempre mi sono firmato.

Io non sono un nizziano, ma spero anch'io la stessa cosa. :trapper:
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Io concordo con quelli che ritengono giusto aspettare l'uscita dell'albo prima di perdersi in lodi sperticate o in critiche feroci. Già comunque la prospettata presenza dei quattro pards mi crea una speranzosa aspettativa. Non vedo poi tutto quello scandalo nel fatto che Cane Giallo punti all'oro piuttosto - o insieme - allo scalpo di Aquila della Notte. Anzi, io vedo in ciò la personalit? di un capo che si è allontanato dal clich? del guerriero magari feroce ma onorato e leale. Che l'oro gli serva per pagare armi, per assoldare altri guerrieri della sua risma o semplicemente per accrescere il suo potere, non mi sembra niente di trascendentale.

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  • Rangers

A me non d' particolarmente fastidio che un capo indiano ribelle sia in cerca dell'oro per scambiarlo con armi e alcol (di casi simili ce ne sono diversi nella serie e non mi hanno mai disturbato), ciò che mi preoccupa è il far tornare il mitico Cane Giallo (almeno è mitico per i lettori più fedeli alla serie che ancora se lo ricordano e che hanno divorato uno degli ultimi capolavori del tardo periodo Bonelliano), senza un ruolo almeno "decoroso". Da qualche parte nelle anticipazioni ho già letto che la vendetta è comunque presente, quindi sono molto più rilassato.... spero solo di non ritrovare una piccola ombra di quello che è stato questo personaggio, altrimenti sarebbe stato molto meglio creare un altro indiano testa-calda, senza riportare il rasato Cane Giallo in vita!!! ;) Comunque inutile fasciarci la testa prima di essercela rotta, anch'io attendo fiducioso, soprattutto son felice per la presenza del quartetto al completo!!! :D:trapper:

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  • Collaboratori

Di Nizzi esiste un'altro soggetto, approvato nel 2008, ma Nizzi ha deciso di lasciare prima di stendere una sceneggiatura e quindi è stato accantonato.

In un'intervista radiofonica risalente a due anni fa circa ( o forse anche meno ) publicizzata a suo tempo su questo stesso forum e di cui dovrei conservare l' mp3 da qualche parte, Nizzi parlava ancora da autore texiano convinto della bontà del suo lavoro, come se avesse ancora davanti a se anni di immutata texianit?. Dalle sue parole traspariva anche una certa contentezza, insomma eravamo lontani dal sospettare un suo repentino abbandono come di fatto è avvenuto... Mi era sembrato di capire nel frattempo che fossero proprio i rapporti con la SBE ad essersi deteriorati, facilitandone di fatto la fuoriuscita dallo staff autori. Mi sorprende il venire a conoscenza dell'esistenza di un'altro ( se non addirittura due ) soggetti approvati. Sai di cosa parlava questo soggetto Carlo è ( p. s. grazie per le puntualizzazioni del tuo post precedente :indianovestito: )
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Di Nizzi esiste un'altro soggetto, approvato nel 2008, ma Nizzi ha deciso di lasciare prima di stendere una sceneggiatura e quindi è stato accantonato.

In un'intervista radiofonica risalente a due anni fa circa ( o forse anche meno ) publicizzata a suo tempo su questo stesso forum e di cui dovrei conservare l' mp3 da qualche parte, Nizzi parlava ancora da autore texiano convinto della bontà del suo lavoro, come se avesse ancora davanti a se anni di immutata texianit?. Dalle sue parole traspariva anche una certa contentezza, insomma eravamo lontani dal sospettare un suo repentino abbandono come di fatto è avvenuto... Mi era sembrato di capire nel frattempo che fossero proprio i rapporti con la SBE ad essersi deteriorati, facilitandone di fatto la fuoriuscita dallo staff autori. Mi sorprende il venire a conoscenza dell'esistenza di un'altro ( se non addirittura due ) soggetti approvati. Sai di cosa parlava questo soggetto Carlo è ( p. s. grazie per le puntualizzazioni del tuo post precedente :indianovestito: )
La sola cosa che so di questo soggetto, unico lavoro texiano di Nizzi nel 2008 ed ultimo di Nizzi in assoluto, è che avrebbe dovuto parlare di militari ed indiani in un contesto desertico. So anche che al soggetto, sollecitato, peraltro, da Canzio, furono richieste delle modifiche perchè troppo simile ad un altro già in lavorazione. Nizzi, dopo averci riflettuto un p?, decise infine di non farne niente e la cosa mor? l', ponendo fine, di fatto se non di diritto, alla lunga stagione di Nizzi su Tex.


Immagino che qualcuno si stia chiedendo se non sia possibile riprendere quel soggetto, modificarlo quel tanto che basta e farlo sceneggiare a qualcuno degli attuali sceneggiatori. Immagino che tutto dipenda da chi debba essere considerato il proprietario del soggetto in questione. Se Nizzi l'avesse regolarmente ceduto alla SBE allora la casa editrice potrebbe affidarne la sceneggiatura a chi vuole e come vuole, salvo il diritto di Nizzi di vedersene riconosciuta la paternit? ed al compenso se non ancora corrisposto. In caso contrario, ci vorrebbe il suo consenso
Ci sarebbe da chiedersi se alla SBE vorrebbero farlo e se la cosa andrebbe a Boselli o Faraci..
Stesso discorso per l'altro, ipotetico soggetto col Generale Davis.
C'è da dire, comunque che spesso le ultime storie di Nizzi hanno avuto delle buone (per quanto non molto originali, a mio parere) idee di base con una realizzazione, però, che andava dallo sciapo al pessimo. Magari in mano ad uno come Borden potrebbe venirne fuori qualcosa di interessante da leggere. :colt:

P. S. Sono d'accordo con chi ha detto che se alla resa dei conti Cane Giallo dovesse fare la figura di un capo indiano in rivolta qualsiasi, allora tanto valeva non ripescarlo del tuto.
Io voglio essere ottimista e sperare che Nizzi lo sappia sfruttare adeguatamente.

P. S. 2. Parliamo di Utes in rivolta e mi viene in mente una considerazione: non mi aspetto una citazione di "Buffalo Soldiers", ultima storia in cui sono comparsi gli Utes, non solo perchè Nizzi non ha mai praticamente citato una storia di Boselli (mentre Borden ha fatto il contrario anche nell'albo ora in edicola), ma perchè questa storia dovrebbe essere stata scritta o poco prima prima o quasi in contemporanea con quella ed è presumibile che Nizzi ne ignorasse i contenuti. Mi aspetterei, però, al'meno una menzione di Fiore di Luna... ma su questo sono molto molto pessimista. :colt:

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Scusatemi, tornando alla storia "Oltre il fiume", nella seconda di copertina del numero odierno ve n'? l'anticipazione (senza vignette, come era avvenuto per "La rivolta dei Cheyenne", idea che apprezzo). Si cita, fra gli altri personaggi, la presenza di "Ukasi, suo nuovo alleato" "dalla potente magia"... non vi sembra di sentire un po' profumo de "Il presagio"? L'idea di un capo indiano aiutato da uno stregone era presente anche in una delle più belle (se non la più bella) storie del Nizzi degli ultimi quindici anni: chissà se le somiglianze si fermeranno a questo dato oppure se Nizzi riprender? anche qualcosa d'altro... L'idea di cannibalizzare le proprie storie migliori non sarebbe nuova, ma visti i risultati de "L'artiglio della Tigre" forse non c'è molto da augurarselo. In ogni caso, saluto con entusiasmo il ritorno della riserva navajo quale ambientazione di una storia! C'era stata una breve comparsata della riserva nella storia "Morte nella nebbia", poi più nulla, se non sbaglio. Speriamo bene... se la storia fosse sul livello de "La rivolta dei Cheyenne" io non mi lagnerei troppo, viste le ultime uscite di Nizzi, ma chissà che non arrivi qualcosa al livello di "Dieci anni dopo". Forza, Claudio! :mellow:

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Devo essere sincero:a me Cane Giallo, in quanto nemico, non mi è mai sembrato niente di eccezionale. Intendiamoci,"Gli eroi di Devil Pass" è quantomeno un Capolavoro, ma Cane Giallo mi sembrava un capo indiano bellicoso come tanti altri, senza nessun segno distintivo o quasi. Di certo non lo ho mai annoverato tra i più grandi cattivi della serie!Questo è un altro motivo per cui accolsi con meraviglia la notizia del ritorno di questo personaggio. E forse, il fatto che Cane Giallo sia stato umiliato da Tex, che lo ha privato di ogni minima parvenza di rispettabilità agli occhi dei guerrieri utes, addirittura scalpandolo, potrebbe(sempre se Nizzi ha scritto in tal senso) aver fatto "evolvere" questo personaggio, che potrebbe presentarsi in questa nuova storia più disperato, tragico, crudele... un personaggio più tormentato, insomma. Vedremo..

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C'è da dire, comunque che spesso le ultime storie di Nizzi hanno avuto delle buone (per quanto non molto originali, a mio parere) idee di base con una realizzazione, però, che andava dallo sciapo al pessimo. Magari in mano ad uno come Borden potrebbe venirne fuori qualcosa di interessante da leggere. :colt:

Beh... Forse anche in mano a Faraci non sarebbe male. O a Manfredi. Perchè no è :inch: :w00t:
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Io di solito Nizzi (quello ultimo sia chiaro) l'ho sempre trovato pericolosamente tendnete al banalizzare tutto, da tex in poi. Ne ho ahimè avuto ulteriori ocnfemre nelle ultime due grandi storie che per me ha rovinato (sul sentiero dei ricordi e l'artiglio della tigre) ma non so perchè sul ritorno di Cane Giallo, indipendentemente da cosa dica Tiger su una vignetta sono piuttosto fiducioso...

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Speriamo di assistere ad una storia almeno dignitosa. Un punto penalizzante, potrebbe essere anche il fatto di venir publicata dopo la mano del morto e non reggerne il paragone. Speriamo bene. UN discorso a parte i disegni: Io ho sempre adorato Ortiz, ma non posso non ammettere il suo calo vertiginoso. Ma perchè non disegna meno tavole in un mese con una conseguente maggior cura e precisione?

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La cosa che mi auguro non avvenga è questa:che durante l'assedio a cui sono sottoposti Tex e Tiger, il navajo venga ferito. Non vorrei che, se questa cosa accadesse, la si prendesse come scusa buona per toglierlo dalla scena... insomma, non voglio che quello di Tiger sia solo un cammeo!!-soprattutto perchè è troppo tempo che lo sto/stiamo aspettando!

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Guest Gilbertfan

Mi incuriosiscono le tavole di Ortiz: non vedo l'ora di avere fra le mani l'albo per poter vedere se effettivamente il disegnatore preferisce la quantit? rispetto alla qualità, come si dice in giro, oppure se quest'anno è riuscito a realizzare un numero incredibile di tavole senza tralasciare elementi significativi...

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A proposito di Ortiz, fatemi capire una cosa:nell'ottobre del 2009 esce il maxi suo e di Segura, oltre 300 pagine!E a giugno 2010 esce una sua nuova storia da 220 pagine...? una media di 27 pagine al mese!Possibile che Ortiz sia così veloce??

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A proposito di Ortiz, fatemi capire una cosa:nell'ottobre del 2009 esce il maxi suo e di Segura, oltre 300 pagine!E a giugno 2010 esce una sua nuova storia da 220 pagine...? una media di 27 pagine al mese!Possibile che Ortiz sia così veloce??

Perchè no? In fondo è un disegnatore della vecchia scuola, e non ha mai avuto una media tavole bassa... Se poi ci aggiungiamo che è in fase calante, e la sua fase calante "prevede" disegni meno accurati di quelli di una volta è chiaro che sostanzialmente il numero di tavole disegnate mensilmente rimane alto! :indianovestito:
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