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TWF - Tex Willer Forum

[598/599] La Prova Del Fuoco


ymalpas
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Voto alla storia?  

83 utenti hanno votato

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Ho comprato oggi in edicola il secondo albo e ho dato subito un'occhiata alla fine ( non ho resistito). Indovinate un p? chi ha ucciso il giovane renger?

Lo stesso Jack Looman che sparando ai banditi ha colpito suo figlio. Chi di voi se lo sarebbe mai immaginato?A questo punto dico che la mia ipotesi non era poi così assurda visto come si è conclusa la storia.
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Appena letto. Nient'altro da dire se non spettacolare!Se la prima parte era bella e promettente, questo secondo albo è stato veramente una meraviglia!!Un Loman pazzo furioso con il cervello ormai fuso che ha le visioni e non ragiona più, eventi e combinazioni non banali e che accadono proprio al punto giusto, un Tex deciso e infallibile... E poi il finale è davvero qualcosa di soprendente!! Sarà un ingenuo, ma a me ha stupito e mi è piaciuto, soprattutto ho apprezzato come è stata gestita la resa dei conti finale: gli autori (perchè anche i disegni hanno avuto una parte importante in questo) sono riusciti a trasmettere veramente le emozioni che vivevano i personaggi, sembrava quasi di essere dentro la storia a vedere dal vivo quello che succedeva, le espressioni e le reazioni dei personaggi... Impeccabile, non c'è che dire! Non avrei potuto chiedere di meglio, credo che questa storia si farà ricordare a lungo!!

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Per commentare questa storia uso la frase citata da Tex a fine storia:UNA DANNATA TRAGEDIA.

E chi se lo aspettava? A uccidere il giovane ranger Michael Loman non è stato altri che suo padre, lo stesso padre che dopo la morte del figlio si trasforma in una belva assetata di sangue, lo stesso padre che giura davanti alla tomba del figlio di scovare gli assassini, quando alla fine era lui l'unico responsabile. Il ferimento di Kit willer è la goccia che fa traboccare il vaso, proprio in quel momento Tex capisce che Loman ha oltrepassato il sottile confine tra bene e male, e ora sa chi colpire e perchè, gli stessi indiani Navajo quando lo vedono uscire dalla tenda del figlio esprimono un parere destinato a diventare profezia: AQUILA DELLA NOTTE E' IN CACCIA. PRESTO I SUOI NEMICI SARANNO CIBO PER I VERMI. Fino ad allora Tex aveva lasciato mano libera a loman lasciandolo libero di vendicarsi come egli stesso fece anni prima quando venne a mancare sua moglie, ma quando si accorge che l'uomo ha perso la ragione interviene. D'altronde quando un uomo giusto comincia a commettere sanguinari omicidi, non importa perchè lo faccia, è ormai diventato un criminale, un ostacolo per la giustizia e va fermato.
In sintonia con la storia i disegni di Seijas che riescono a descriverne accuratamente il tono drammatico e folle.
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Letto questo fantastico esordio di Ruju sulla serie regolare.

ATTENTI ALLO

S

P

O

I

L

E

R







La storia è caratterizzata da una forte emotivit? fin dall'inizio, quando Jack Loman vede suo figlio morto.
Da l', inizia la caccia agli uccisori di suo figlio. Tutta la parte che precede il finale, scorre via molto velocemente, non essendoci quei dialoghi pesanti che annoiano.
Poi, si arriva al finale: finale che per me parte dalla scena in cui Loman spara Kit Willer.
Da quel momento in poi, la storia, da ottima, si trasforma a capolavoro. Da questa scena in avanti, inoltre, parte un'emotivit? molto intensa, che, forse, solo ?Il Giuramento? supera.
Molto toccante la scena in cui Tex prende tra le sue braccia il figlio quasi in fin di vita.
Ma la parte più bella sono le ultime 4-5 pagine.
Io, sinceramente, non me lo sarei mai aspettato che a uccidere Micheal sarebbe stato lo stesso Loman! Quando leggevo le pagine in cui McDarmond rivelava la verità, sono rimasto a bocca aperta, e, lo ammetto, anche un po' dispiaciuto per Loman, pur trattandosi di un semplice fumetto.
Però, pensare a come si sarebbe sentita una persona vera, nello scoprire quelle verità? mi vengono i brividi.

Anche i disegni sono davvero molto belli e curati. Seijas è riuscito a trasmettere molte emozioni con le sue vignette.
La quinta vignetta di pagina 109, è il giusto specchio dello stato d'animo di Loman in quel momento. In questa vignetta, Seijas ha fatto il massimo: vedere un ranger di quel calibro, distrutto dal dolore in quel modo, fa sicuramente effetto.

Solo ?Il Passato di Carson° e ?Il Giuramento? hanno suscitato in me tante emozioni, quante me ne ha suscitate questa storia.

Voti:
Soggetto: 9,5.

Sceneggiatura: 9,5.

Disegni: 8,5.

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Dal mio punto di vista questo secondo albo è tutto rivolto a salvare il culo di Tex, diventando in alcuni punti la sagra del cagasotto.

Avendolo fortemente messo in imbarazzo il mese scorso, il culo di Tex viene salvato facendoci dimenticare la sua responsabilità nella morte del figlio di Loman e attribuendo tutto al padre, anche la pallottola che, pur balisticamente improbabile, gli toglie la vita. In questo modo Loman viene considerato l'unico responsabile della morte del figlio, mettendo a tacere ogni possibile dubbio o voce contraria. Questa seconda parte sembra fatta apposta per distogliere l'attenzione da Tex: è vero che non c'è nessun vincitore, ma il vero sconfitto è lui, che aveva già perso all'inizio.

Se non fosse stato tirato in ballo così pesantemente nel numero scorso, tutta la rivelazione di Mc Dormand, il colpo di scena finale, pur molto bello, mi avrebbe fatto ben altro effetto. Invece non solo si attribuisce tutto al vecchio ranger, ma improvvisamente un manipolo di spietati banditi in fuga diventa un mucchio di cagasotto che messi di fronte ad un solo avversario che li ha a tiro, cagasotto anche quello, ci mancherebbe, non sanno far di meglio che sparare in aria (forse perchè il loro prezioso culo sobbalza così pesantemente sul cavallo in assenza di sella tanto da non poter mirare? Ma quando mai? Mi fa un po' ridere.) A pagina 105 si vede benissimo il sudore anche sulla fronte del capo, cagasotto anche lui per non essere da meno, che sembra perdere la sua spietatezza, ma guarda un po', di fronte al temerario ragazzino pietrificato, e in seguito suda di brutto anche di fronte al padre.
Da notare per contrasto l'assoluta indifferenza, se non menefreghismo vero e proprio, di Tex verso il figlio dell'ex amico da una parte, e l'espressione di dolore, di terrore, di disperazione, verso Kit ferito, anche forse più intensa ed espressiva di quella avuta con la morte di Lilith, dall'altra, e forse anche eccessiva per il carattere del ranger.
Notare poi come di fronte a due eventi molto simili se non proprio uguali, il proprio figlio in fin di vita, il Tex della storia col lord reagisca in modo molto più composto di questo.
Senza il coinvolgimento diretto di Tex nella morte del ragazzo sarebbe forse stata anche una bella storia, io ho tifato senza alcun dubbio per Loman, personaggio tragico e molto più dignitoso di questo Tex.
?Perdonami, figliolo. E? stata colpa mia?. Anche se è questo che si vuole far passare, non è così, o per lo meno è vero solo in parte. Assumersi in pieno responsabilità anche se non si hanno totalmente a carico è il segno distintivo di un vero uomo, ancor prima che di un eroe. In punto di morte Loman d' una lezione di dignit? a Tex, anche se sta dalla parte sbagliata, anche se è un assassino, e lo sconfigge moralmente.
Quello che avrei voluto dal secondo me l'ha dato il primo.

Dimenticavo: Carson e l'indianina? La MIGNATTA e la MIG###TA.


Jack usa aggettivi un p? più fini!!

Modificato da Sam Stone
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  • Rangers

Ragazzi che storia!!!
Ruju con questa storia è riuscito ad emozionarmi come non mi succedeva da tanto, tantissimo tempo.
Forse qualcuno mi prender? in giro per quanto ho scritto, ma non mi importa.
Ognuno di noi può rimanere colpito in modo diverso nei confronti di una storia.

Certo di storie ottime negli ultimi anni ce ne sono state regalate diverse (tanto per citare le ultime, imho, "Patagonia", "Sui Sentieri del West", "L'uomo di Baltimora" e "La Mano del Morto"), ma questa veramente mi ha coinvolto dalla prima all'ultima pagina.
Soprattutto nel secondo albo, in diverse situazioni ero letteralmente incollato alle pagine per leggere cosa sarebbe successo.

Occhio allo
S
P
O
I
L
E
R

Una storia Western ispiratissima, quella che Pasquale ci ha regalato.
Con personaggi azzeccati, cattivi ben piazzati, alcune sequenze memorabili e degne di quelle regalateci da GLB, ma soprattutto Tex!
Il nostro Tex nelle ultime sequenze è da applausi.
Il dialogo nella resa dei conti finali a Jackals Creek è da incorniciare.... non ho mai letto con tanto entusiasmo quelle parole.
Un Tex implacabile fino alla fine, disposto a tutto pur di fermare iul suo vecchio amico ormai completamente impazzito.
Alcune sequenze del secondo albo, hanno un impatto emotivo fortissimo, forse mai viste nell'intera serie.
Oh certo, di storie drammatiche e tragiche ne abbiamo lette a bizzeffe, e non voglio toglere nulla al lavoro svolto dagli altri mitici autori.
Ma qui Pasquale è riuscito alla perfezione a creare ottime scene: su tutte la sequenza di Due Corvi è impressionante tanto è bella.
Poi il finale, con echi Nolittiani, amarissimo.
Almeno a me ha lasciato un p? di magone.

Che storia, da non perdere!!
Spero che Ruju continui su questi livelli, se fosse così ne vedremo delle belle!! :D

Non commento ulteriormente, primo perchè non voglio spoilerare troppo, secondo perchè una mia recensione la leggerete sul nuovo numero della rivista del forum!!! :D

Voto: 10 e lode.

Seijas come al solito è stato molto bravo.
L'unica pecca che ho riscontrato è un p? di indecisione sul volto di Kit Willer, sul quale dovrebbe lavorarci meglio!! :trapper:


Grazie Pasquale!!!

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Una storia che mi ha riportato indietro di diversi anni. Nonostante le molte differenze, ho trovato un po' de "Il giuramento" e di "Massacro". Nei confronti di Jack Loman il lettore si trova in bilico tra la compassione per il padre impazzito dal dolore e

la repulsione per l'uomo che dopo aver ucciso un innocente e ferito gravemente il figlio di chi fu suo amico, anche quando incontra il vero Due Corvi non si mostra nemmeno minimamente contrariato per il tragico errore.
Di contro, abbiamo un Tex che
per quanto angosciato dal ritrovamento del figlio (indimenticabile l'espressione mentre gli dice "Non ti lascer? morire! Mi senti, Kit?"), non scorda nemmeno un attimo i suoi principi di giustizia, e quando incontra Jack negli ultimi atti del dramma gli dice che dovr? pagare non solo per Kit, ancora in pericolo di vita, ma anche per il navajo Dente di Volpe.
La verità sulle cause della morte di Michael è una sorpresa, bench? il sospetto non possa non farsi strada
prima ancora che McDormand comincia a rievocare quei tragici momenti. Ma a me è apparsa come un'incredibile nemesi texiana: l'uomo che voleva diventare giustiziere, come fu Tex per la morte della moglie, finisce con l'essere tutto sommato nulla più che uno spietato e inutile assassino. Come se solo a Tex, solo al Protagonista con la P maiuscola, fosse stato riservato il compito della vendetta
Un ultimo commento per alleggerire
era un pezzo che il compagno d'azione di Piccolo Gufo non ci rimetteva la pelle! :ph34r:
Ah, giusto, dimenticavo: 10 tondo tondo, senza esitazioni.
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ci voleva proprio una storia cosi dopo il fiasco de oltre il fiume e il ponte di roccia, questo centenario di Tex non poteva concludersi con una storia migliore. Grazie Seijas e Ruju, per la magnifica storia.

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Scusatemi se posto due messaggi di seguito. Ci tenevo a dire con molta pacatezza una cosa a Jack, e non sapevo se si può quotare nello stesso messaggio già inviato.

Dimenticavo: Carson e l'indianina? La MIGNATTA e la MIGNOTTA.
Jack, la tua opinione sulla storia è valida tanto quanto la mia o quella di chiunque altro. A me è piaciuta, a te a quanto pare molto meno, ma il mondo è bello perchè è vario. Ma posso chiedere perchè se a Carson riservi un'espressione magari non piacevole ma non lesiva della sua dignit?, all'indianina, che forse ha dato il suo piccolo contribuito alla fama del nostro DonGiovanni dell'Arizona, dedichi tutt'altro epiteto? Peccato che certi termini non esistano al maschile! <_<Con tanta simpatia, credimi :)
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Era da molto tempo che una storia non mi coinvolgeva cosi', divorando praticamente le ultime drammatiche fasi di questa bellissima e tragica vicenda che ha visto un Tex immerso in una situazione difficile da gestire. Insomma mi ha appassionato e non poco. Anch'io sono stato sorpreso dalle rivelazioni di McDormick circa l'uccisione del figlio di Jack Loman e rimasto entusiasta da un finale con toni altamente drammatici. Una storia questa, che coinvolge il lettore fino alla fine, caratterizzata da un ritmo frenetico e con pochissime pause. Essenziale e ottima la caratterizzazione dei personaggi, ma ovviamente spicca piu' di tutti quella di Jack Loman, un uomo onesto che si trasforma in una belva sanguinaria in seguito alla perdita del figlio. Tex comprende lo stato d'animo del suo ormai ex collega, ma non giustifica e non accetta il modo con cui quest'ultimo si getta sul sentiero della vendetta. La resa dei conti finale e' da antologia.
I miei complimenti a Ruju per averci offerto una bella storia davvero, di quelle che ti riavvicinano a Tex.

Sejas ha fatto veramente un bel lavoro, anche se qualche espressione di Tex non e' azzeccata in certe scene, come le due strisce finali di pagina 48, con un ranger sorridente mentre parla di cose molto serie, o come l'espressione corrucciata quasi comica a pag.71, nella striscia di mezzo.

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Ottima prova del duo Ruju-Sejas. Storia che conclude in maniera eccezionale la fascia 500 di Tex. Azione e risvolti psicologici sono dosati in misura perfetta tra di loro e il risultato finale risulta saporito e gustoso sopprattutto in questo secondo albo. SPOILERPartiamo subito con il dire, che ho trovato molto ben riuscito il tutto. I disegni supportano in maniera buona la trama(anche io ho trovato non molto riuscite alcune espressioni di Tex ). L'albo mi ha appasionato dall'inizio alla fine tenendomi incollato dalla prima all'ultima pagina. Mi ha sorpreso la rivelazione di McDormick, pensavo che ha uccidere il figlio di Loman fosse stato Due Corvi essendo l'unico abituato a cavalcare a pelo i cavalli. Epici e da pelle d'oca due momenti della storia: il ritrovamento di Kit Willer ferito con il grido di dolore del padre, e l'uscita di Tex dal villaggio indiano alle pagine 70-71. Grande momento. I soli due punti che non mi hanno convinto come il resto della storia sono:1) Tex non riesce a fermare Loman prima che uccida McDormick, forse doveva aspettarselo e agire prima. Ormai doveva aver capito che Loman era pazzo e non avrebbe esitato ad ucciderlo.2) A mio giudizio Tex non è il vero protagonista della storia ma lo è Loman con la sua pazzia. Il vero motore della storia è il ranger impazzito di dolore. Ma queste due pagliuzze nell'occhio non rovinano la storia... anzi. Forse era giusto che Loman uccidesse anche l'ultimo responsabile a piede libero, altrimenti non ci sarebbe stato neanche il finale epico e il duello da batticuore con Tex. Il tutto sarebbe stato poco realisticoVOTO 10 senza lode altrimenti l'autore si adagia sugli allori ;)

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In una parola:C-A-P-O-L-a-V-O-R-O!!!SPOILERNon so da dove cominciare:questa storia è talmente bella e ricca di spunti e significati, che le parole direbbero comunque poco!Ruju scrive una storia meravigliosa per troppi motivi;uno di questi è la caratterizzazione dei personaggi:1)Jack Loman:questo personaggio entra di diritto tra i più memorabili della saga texiana, accanto a El Muerto e alla Tigre Nera. E' in assoluto una delle figure più tragiche mai viste su Tex- forse la più tragica.2)Mac Dormand:un figlio di p... del genere si è visto poche volte!! Ammazza a sangue freddo, gioca con la vita degli altri nella maniera più subdola e fredda, accetta la morte con il ghigno sulle labbra!3)Tutti gli altri personaggi:Due Corvi, assassino freddo e spietato che, dopo aver seminato la morte in modo quasi gratuito, muore dopo un'agonia lunga e penosa (dramma nel dramma);il giovane e sfortunato Michael, la cui morte diventer? l'ossessione del padre, la causa della sua follia. Inoltre Carson e Kit Willer sono tratteggiati in maniera a dir poco esemplare, e anche la breve comparsata di Nuvola Rossa è narrata nel migliore dei modi. Davvero, durante la lettura si ha l'impressione che Ruju Tex lo scriva da anni e anni!!Inoltre ci sono alcune scene da antologia (e per non dilungarmi troppo cito solo quelle del secondo albo):1)L'entrata in scena di Tex a El Paso, improvvisa e micidiale.2)lo scontro tra Due Corvi e gli apache (a proposito,Ruju riesce a far rientrare i predoni nel vivo della storia), narrata in maniera a dir poco magistrale;ad essa si collegano le altre scene, molto drammatiche, dell'agonia del mezzosangue:addirittura, quasi ho dimenticato quanto verme sia Due Corvi, tanta è la pietà che Ruju mi ha suscitato!3)Il primo dramma:la pazzia di Loman che fa due vittime eccellenti:Kit e l'altro navajo... mamma mia, che sequenza!!-e non c'è bisogno di aggiungere altro!4)Tex che prende in braccio il figlio:questa scena è già entrata nell'antologia texiana... BRIVIDI!!5)da pag.82 in poi... quando il dramma diventa incontrollabile!Che dire del racconto di Mac Dormand'.. ancora una volta:BRIVIDI!!-e aggiungo:genialit? di Ruju!E che dire della sua faccia che diventa una maschera di dolore folle, tanto che comincia a piangere?... BRIVIDISSIMI!!-e aggiungo:Sejas è un artista!E poi lo scontro finale, e Tex triste che se ne esce con la miglior "frase storica" di tutto il centinaio, e Loman che morendo vede ancora il figlio e capisce le sue colpe.... Insomma:tutto questo lo riassumo in una parola:INDIMENTICABILE. Se la storia è un capolavoro narrativo,? anche un capolavoro grafico;lo ?, secondo me, per i seguenti motivi:1)in primis, le espressioni dei personaggi, la cui buona resa, in una storia emotiva come questa,? indispensabile. Sejas, semplicemente, si supera:si vedano i primi piani della scena in cui muore Michael;quelli in cui Tex trova il figlio ferito;quelli della scena finale, in particolare quelli di Loman!2)Le scene d'azione-che in questa storia abbondano;anche in questo caso,Sejas è un vero maestro:riesce a renderle dinamiche pur garantendone una leggibilità chiara e immediata. Inoltre è uno dei più bravi a rendere lo sparo di pistole e fucili:stupenda la vignetta in cui Mac Dormand spara il primo colpo a Loman.3)La caratterizzazione grafica dei personaggi:se Loman e Mac Dormand entrano alla grande nell'olimpo dei personaggi texiani, il merito è anche dell'artsita spagnolo ( o è argentino? Boh!).4) le caratterizzazioni dei pards:anche Tiger, presente in due pagine scarse, sembra davvero molto buono;Kit e Carson sono spettacolari;idem Tex-che a me ricorda un p? quello di Giolitti-duro, statuario, ironico...vero!Dopo tutto questo spreco di parole, che voto dare a questo CAPOLAVORO? 11 e lode!!Questa era forse la storia del 2010 che attendevo con più ansia;e Ruju, nei miei gusti personali, condivide il destino di Faraci:entrambi su Dylan Dog mi hanno convinto poche volte (Faraci pochissime), su Tex invece tutto il contrario!-tra l'altro, se l'onest? intellettuale fosse di questo mondo, dovrebbero essere in tanti a scusarsi con Ruju, e, soprattutto, ad ammettere che dopo una storia del genere non c'è più nessunissimo motivo per continuare ad avere riserve nei suoi confronti!Per questo autentico CAPOLAVORO, i miei ringraziamenti "complimentosi" a Ruju e Sejas!!! :inch:

Modificato da paco ordonez
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Edit:altra scena-capolavoro che non ho menzionato:pag.70 e 71... da brividi!!!@Jack: non è che hai la fobia dei cagasotto e li vedi ovunque? :D Comunque la reazione di Tex, in "Destini incrociati", è diversa per un motivo semplice:in quella storia Tex non si ritrova, improvvisamente, il figlio ferito ai bordi della strada;inoltre qualcun'altro (Hodson°Lo sceriffo?)lo ha già preparato all'evento:una cosa è se qualcuno ti viene a dire:"vedi che tuo figlio oggi è stato investito ed è in pericolo di vita", un'altra e se tuo figlio lo trovi TU in mezzo alla strada, pieno di sangue, più morto che vivo. Sicuramente è un paragone troppo estremo, ma spero che abbia reso l'idea.

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La storia è fatta per incollare i lettori alle pagine: ritmo rapido, capovolgimenti di fronte, piste che si incrociano, storie che si intrecciano. Schematicamente:Cosa "va":1) la caratterizzazione grafica e psicologica dei personaggi. Geniale davvero.2) Tex: esce molto bene dai due albi, ed anche i dubbi dell'ultima pagina ci stanno in pieno, chi può dire come reagirebbe se fosse colpito in prima persona da una sciagura simile?3) il ritmo narrativo, perfetto, n° troppo annacquato (come ci ha abituato l'ultimo Nizzi), n° troppo serrato ed "incastrato" (a mo' di Boselli). Cosa non va:1) il "fantasmino". Francamente, l'apparizione di Michael poteva essere limitata alla prima durante il bivacco notturno, e magari all'epilogo. Viceversa, ne vien fuori una specie di "grillo parlante" fastidioso e dal ruolo ambiguo (perchè il figlio, dall'aldil', sobilla il padre a far vendetta di tutto e di tutti, sino ad aizzarlo addirittura contro Tex?);2) alcuni passaggi poco credibili: se Due Corvi ha davvero la schiena spezzata, è quasi sovrumano quel che riesce a fare, e quanto riesce a resistere. Del tutto poco credibile che, moribondo, chiacchieri con Mc Dormand circa chi aveva sparato a Michael. Alla fine pare quasi la barzelletta del "sai come è morto mio nonno? E' caduto dal balcone ma si è salvato (...) e alla fine ho dovuto sparargli!"Meglio, forse, che si fosse spezzato le gambe, e se fosse perito (orrendamente) dilaniato dagli avvoltoi.2 bis) Tex, in caccia di banditi e di un potenziale assassino, incrocia per caso suo figlio, che anzich? proporsi di seguirlo gli dice tipo "che fai di bello domattina? Ah vai a caccia di assassini? Peccato che ho già un impegno, ma magari non faccio tardi e non mi allontano, casomai avessi bisogno di una mano in serata... Comunque, un bel 7,5 soggetto-sceneggiatura + 8 disegni ci sta appieno.

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Mi ero dimenticato: un caloroso bentornato al caro, vecchio SANGUE che viene finalmente mostrato di nuovo, anche se con il dovuto tatto, ed ai volti sofferenti e tumefatti di chi sta per morire. Con l'avventura precedente sembrava di leggere un fumetto per i più piccini, con questa ritorniamo ad una dimensione più adulta, cruda, realistica anche dal punto di vista grafico, oltre che emozionale.

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1) il "fantasmino". Francamente, l'apparizione di Michael poteva essere limitata alla prima durante il bivacco notturno, e magari all'epilogo. Viceversa, ne vien fuori una specie di "grillo parlante" fastidioso e dal ruolo ambiguo (perchè il figlio, dall'aldil', sobilla il padre a far vendetta di tutto e di tutti, sino ad aizzarlo addirittura contro Tex?);

Io l'ho interpretata in modo diversa, questa cosa del "fantasmino":non credo che si tratti dell'apparizione di un fantasma dall'aldil'; penso che sia la "materializzazione" della follia di Loman. Cioè, il fantasma non esiste;lo vede solo lui, perchè è solamente il frutto della sua mente malata. Comunque potrebbe anche essere come dici tu, amigo Tazhai... e in ogni caso lo si potrebbe chiedere a Ruju :trapper:
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Be', mi pare abbastanza ovvio che il fantasma sia soltanto un epifenomeno connesso con l'interiorit? mentale di Loman, e che nulla abbia a che fare con l'anima di Michael tornata dall'oltretomba. Se fosse davvero il fantsma di Michael, come potremmo provare pietà per lui, se si mostra così meschino, sebbene dopo la propria morte?Ma lasciatemi un attimo commentare questo episodio grandioso!Ci sono momenti nei quali sono fiero di leggere Tex. Negli ultimi tempi mi accadeva sempre più raramente, per anni interi non mi è mai accaduto. Da quando è iniziato quest'anno di grazia 2010, invece, mi è accaduto tre volte: -la prima con Faraci, che ci ha regalato la divertentissima e dinamica "L'uomo di Baltimora" arricchita da spunti metanarrativi e da una chiusura toccante e umana;-la seconda con Mauro Boselli, che ha riscattato le incertezze degli ultimi tempi con l'entusiasmante "La mano del morto";-la terza (e per il momento ultima) volta con Ruju, grazie a questa indimenticabile avventura. Il che è strano: nutrivo fiducia per Ruju, avendo apprezzato le sue prime due storie sull'almanacco, ma mi aspettavo "soltanto" una buona avventura. E invece, cosa ti tira fuori dal cilindro questo magnifico sardo? Un concentrato puro di emozioni, di sentimenti violenti, senza rinunciare al ritmo e all'azione presenti in quantit? soverchianti. Ma non soltanto: similmente a quanto aveva fatto Manfredi con "La guerra dell'acqua", Ruju si dedica ad un po' di sana archeologia texiana, bruciando Gianfranco alla partenza e tagliando il traguardo prima che il creatore di Magico Vento riesca a staccare le mani da terra. Anzitutto, Ruju sembra quasi giocare con i propri detrattori: in apertura del primo albo ci consegna un Carson bonariamente lamentoso, simpaticamente sbugiardato da Tex, usando senza vergogna gli sterotipi della serie circa bistecche e patatine fritte. Ciò mi ha divertito moltissimo, mi ricordava molto la vignetta pubblicata su Baci e spari, con Carson che diceva: "Tex, possiamo ancora parlare di bistecche senza che qualcuno si arrabbi?"Proseguendo nella storia, Ruju recupera molti elementi tipici della serie: da quanto tempo non si vedeva la riserva indiana? Benissimo, qui è presente come elemento narrativo, non soltanto come casa-base. Da quanto tempo non si vedeva lo stregone Nuvola Rossa? C'è anche quello, alla sua prima apparizione dopo il memorabile siparietto che Nizzi ci aveva regalato facendolo vedere che gioca a poker con Tex ("Peste, è la quarta volta di fila che lo stregone del villaggio mi batte a poker. Cosa mi sta succedendo?"). Inoltre, torna l'elemento bonelliano della riserva arricchita di nuovi comprimari come Dente di volpe e la squaw ingiustamente insultata dal nostro Jack65. Ci sono molti elementi che rendono questa avventura indimenticabile: uno dei tanti è l'arrivo di Carson al villaggio navajo sotto la pioggia, una scena secondaria che dimostra come Ruju curi l'atmosfera. In questa storia nulla è fatto a caso, si procede per scene madri senza un calo di ritmo o di tensione: Ruju stupisce ad ogni curva, pennellando le traiettorie. Qualche difetto c'è: ad esempio, il comportamente dei personaggi nelle sparatorie è sempre incredibilmente suicida, e il comportamento di Michael a Jackal's Creek è di una stupidit? memorabile perfino per un ranger inesperto. Ma che importa se ci viene regalata la sequenza di pag. 44-45° Leggendola, mi sono venuti i brividi. Da quanto tempo una scena non mi emozionava così?Qualcuno si è lamentato di una tendenza all'eroismo e all'esagerazione, nella parte in cui Tex raccoglie Kit ferito, ma si tratta di esagerazione perfettamente glbonelliana. Questo Tex è lo stesso Tex che, in un giorno ventoso, giur? vendetta sulla tomba di Lilyth: non è l'investigatore ironico e sornione di Nizzi, n° il monolite di indifferenza che ci ha regalato Boselli. A Ruju va il merito di avercelo ricordato. Con una storia che, pur essendo molto violenta, si mantiene sempre nei limiti del texiano buongusto, con un Seijas che non esagera nel mostrare sangue e ferite, al punto di mostrare ferite che si rimarginano perfettamente nel giro di poche pagine, come nella prima sparatoria, col ranger amico di Loman che viene colpito al braccio sinistro e poche pagine dopo ha la spalla e la giacca perfettamente ricuciti. Ho notato un certo isporchimento nel suo stile, tanto che alcune vignette sembravano disegnate da un Ortiz insolitamente preciso, ma devo dire che si mantiene sempre nell'eccellenza, regalando un West selvaggio come pochi. VOTO: sono un po' indeciso... una storia ottima o eccellente? Insomma... non leggevo una storia così dai tempi di "Nei territori del Nord Ovest"... ma sè, crepi l'avarizia: un bel 10 suggella perfettamente il significato della fatica di un Ruju in stato di grazia e di un Seijas ottimo gregario. La miglior storia del sesto centinaio, indubbiamente. Il tempo ci dir? se questa storia sarà un capolavoro, ma io sono pronto a scommettere a favore. Non avevo mai visto tante spontanee esclamazioni di giubilo in shoutbox!

Modificato da virgin
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ATTENZIONE! POTREBBE CONTENERE

S

P

O

I

L

E

R


Il "fantasma" (fantasma, bah!) è ovviamente una proiezione dell'angoscia di Jack. Basti considerare quando gli dice che esiste solo nella sua mente e gli dice ciò che lui stesso pensa.
Kit che va a caccia di cervi o longhorns mentre pap? si dedica a tutt'altra arte venatoria potrebbe sembrare incongruo, ma permette di realizzare una delle scene più drammatiche e coinvolgenti dell'albo, quella di Tex che scopre il figlio a terra. Se i due fossero stati insieme e Tex avesse "semplicemente" assistito, probabilmente non avremmo avuto tanto impatto emotivo.
Due Corvi che recita la sceneggiata napoletana con la schiena a pezzi? Non più strano di Tiger Jack in "Mescaleros" (o era "All'ultimo sangue"?) dispensa battute sotto tortura. Se veramente gli indiani consideravano un punto d'onore resistere al dolore e quasi scherzarci sopra, non è così assurdo immaginarne uno - meticcio, d'accordo, ma sempre con sangue indiano - che si sforza con tutte le sue energie per morire con dignit?. Oltretutto, Jack gli aveva promesso una morte rapida, comunque ambita da chi si trova in simili situazioni, e subito dopo ha cinicamente ritirato la promessa (mi ha ricordato il "e cortesia fu lui esser villano" di Dante con Frate Alberigo).

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Letta anche questa seconda parte. Grande storia, avvincente, dai toni anche altamente drammatici ed epici. La sequenza iniziale, con l'entrata in scena di Tex ad El Paso, vale, come si dice il prezzo del biglietto. E poi, quell'espressione del bandito che, uscito dall' ufficio postale esclama stupito e sorpreso " Willer " ed il nostro con le due colt in pugno: memorabile, che goduria ! Eccezionale la "sorpresa" finale: un vero colpo di scena magnificamente reso da Sejias. Forse la presenza di Tex è piu' " diluita " in questo albo ma, su questo aspetto, il sottoscritto è particolarmente " esigente ". Certo mi sarebbe piaciuto vedere in azione il vecchio cammello, soprattutto dopo aver il ferimento di Kit. Comunque, di fronte ad una eccellente caratterizzazione del nostro ranger, dopo le prime due prove un po' così così, ci chiudo un occhio..... :trapper:

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1) il "fantasmino". Francamente, l'apparizione di Michael poteva essere limitata alla prima durante il bivacco notturno, e magari all'epilogo. Viceversa, ne vien fuori una specie di "grillo parlante" fastidioso e dal ruolo ambiguo (perchè il figlio, dall'aldil', sobilla il padre a far vendetta di tutto e di tutti, sino ad aizzarlo addirittura contro Tex?);

Io l'ho interpretata in modo diversa, questa cosa del "fantasmino":non credo che si tratti dell'apparizione di un fantasma dall'aldil'; penso che sia la "materializzazione" della follia di Loman. Cioè, il fantasma non esiste;lo vede solo lui, perchè è solamente il frutto della sua mente malata. Comunque potrebbe anche essere come dici tu, amigo Tazhai... e in ogni caso lo si potrebbe chiedere a Ruju :trapper:
Io sono d'accordo con Paco: i ragionamenti folli di Loman ci vengono mostrati non tramite dei semplici "pensirei", ma utilizzando la figura del figlio... Loman, anzich? parlare al figlio, parla a e con se stesso! Uno stratagemma fantastico quello usato da Ruju, che ha come risultato quello di coinvolgere ancora di più il lettore!!A me è sembrato che due corvi ipotizzasse di avere la schiena spezzata, comunque si sa che gli indiani avevano una resistenza fuori dal comune (pensiamo, per esempio, a quanto riuscivano a resistere nel deserto senz'acqua e via dicendo), inoltre Due Corvi ci viene mostrato da Seijas tutt'altro che in piena forma, si vede che è rantolante e ormai ha i minuti contati!Tra poco mi rilegger? tutto insieme, ed è la prima volta che mi viene voglia di rileggere una storia appena uscita da un tempo immemorabile!Voto 10 anche per me: storia straordinaria, niente da aggiungere!
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Effettivamente, il senso dell'apparizione di Michael - rileggendo l'albo - è esattamente una proiezione del subconscio oramai "tarato" di Loman. Tuttavia, mi resta invariato il fastidio per l'espediente narrativo sin troppo "abusato" nell'arco di poche pagine, fino a diventare un po' kitsch; sarebbe stato di maggiore impatto - imho - con un diverso dosaggio (inizio e fine storia). Ciò non inficia, comunque, la validit? della storia.

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Inoltre, torna l'elemento bonelliano della riserva arricchita di nuovi comprimari come Dente di volpe e la squaw ingiustamente insultata dal nostro Jack65.

A proposito, si può sapere che ha fatto di tanto eclatante quell'anonima pellerossa, a parte sorridere e portare un vassoio di cibo in una tenda? :D
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Letta anche questa seconda parte. Grande storia, avvincente, dai toni anche altamente drammatici ed epici. La sequenza iniziale, con l'entrata in scena di Tex ad El Paso, vale, come si dice il prezzo del biglietto. E poi, quell'espressione del bandito che, uscito dall' ufficio postale esclama stupito e sorpreso " Willer " ed il nostro con le due colt in pugno: memorabile, che goduria ! Eccezionale la "sorpresa" finale: un vero colpo di scena magnificamente reso da Sejias. Forse la presenza di Tex è piu' " diluita " in questo albo ma, su questo aspetto, il sottoscritto è particolarmente " esigente ". Certo mi sarebbe piaciuto vedere in azione il vecchio cammello, soprattutto dopo aver il ferimento di Kit. Comunque, di fronte ad una eccellente caratterizzazione del nostro ranger, dopo le prime due prove un po' così così, ci chiudo un occhio..... :trapper:

Mi scuso per "l'autocitazione" ma, quest'oggi, avendo avuto problemi con il mio PC non ho potuto completare il commento. Ebbene, per finire, debbo ammettere che Ruju, in questa occasione, ha fatto proprio centro ( Tex non certo " piccione " ma abile cercatore di piste, castigamatti con la colt, ironico nel linguaggio quando occorre, ecc. ), condendo il tutto con una storia dal ritmo incalzante e frequenti cambi di scena degna, insomma, di tale testata. Prova in crescendo per Seijas rispetto al primo albo dove, secondo me, qualche indecisione, ad es. nel tratteggiare il volto di Tex, ce l'aveva avuta. Voto: 8,5 alla storia; 7/8 ai disegni:D :italia:
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Altro motivo per cui elogiare Ruju:il modo in cui si è comportato con Tex. Pensiamoci bene:lui in questa storia crea due personaggi molto carismatici,Mac Dormand e soprattutto Loman. Di entrambi delinea la personalit? in maniera eccelsa, tanto che quella di Loman diventa una delle psicologie più complesse mai viste nella serie. Inoltre Ruju non rinuncia a presentare numerosi personaggi di contorno, tra cui spicca Due Corvi, protagonista di una lunga e drammaticissima scena. Come se non bastasse, lo sceneggiatore inserisce, pur se non stabilmente, due pards su tre, rendendoli entrambi tra i protagonisti di due dei momenti più "al cardiopalma" dell'intera storia (o abbiamo già dimenticato Carson che salta in aria?). Eppure Ruju, nonostante questa abbondanza di personaggi, non si dimentica di star scrivendo una storia di Tex!... una storia, cioè, dove il ruolo di Tex deve emergere, dove le sue azioni devono essere sempre le più eclatanti- in realtà potrebbero essere anche TRA le più eclatanti:l'importante è che non ci siano perfetti sconosciuti a fare cose migliori di quelle che fa lui. In pratica Ruju non cade in quello che ?, ai miei occhi, il difetto di Boselli. Ruju non antepone l'amore (o semplicemente l'interesse) che prova per i personaggi da lui creati al rispetto per Tex;Loman è uno che ci sa fare, ma non fa nulla che ci lasci pensare:"Cacchio, forse Loman è più bravo di Tex, forse è anche lui un pistolero-superman!";e questo perchè le azioni migliori vengono lasciate a Tex! E' lui quello che affronta quattro banditi in strada e non so quanti altri nel saloon, sempre a viso scoperto e senza sprecare un colpo:non c'è, in questa storia, il Juan Raza qualunque che la spunta senza batter ciglio contro 10 bandoleros, allo scoperto!Le scene più esaltanti e avventurose sono quelle con Tex:l'attacco degli indiani, le sparatorie nel saloon e in strada;e in quella in cui muore Michael l'attenzione è puntata anche su di lui, non solo su Loman. E vogliamo mettere la scena in cui ritrova Kit? E quella in cui esce dal villaggio con l'aria di che stia per provocare una strage?Insomma,Ruju, pur spostandosi spesso su altri personaggi, punta comunque il suo obiettivo prinicipalmente su Tex!Vi propongo un confronto:i duelli finali di "Tornado" e di "Un ranger per nemico";nel duello di Boselli Tex, secondo me, fa la figura del fesso, e soprattutto (e sicuramente) non è in alcun modo decisivo:fanno tutto gli altri. Poco importa che Tex sarebbe dovuto essere il protagonista della storia:la vendetta appartiene all'ex sceriffo,Tex deve farsi i fatti suoi!Ruju si comporta diversamente:lascia il tempo a Loman di scaricare le colt su Mac Dormand... ma subito dopo, come è giusto che sia, tocca nuovamente a Tex!

Modificato da paco ordonez
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Nel duello di Boselli Tex, secondo me, fa la figura del fesso, e soprattutto (e sicuramente) non è in alcun modo decisivo:fanno tutto gli altri. Poco importa che Tex sarebbe dovuto essere il protagonista della storia:la vendetta appartiene all'ex sceriffo,Tex deve farsi i fatti suoi!

Per dire se sono del tutto d'accordo, bisognerebbe che mi ricordassi la storia. Purtroppo, le storie di Boselli degli ultimi tre anni mi escono di mente dopo pochi giorni, e se devo essere sincero de "Le terre maledette" ricordo ben poco, ma non mi era dispiaciuta affatto. Mi sembra che il suo difetto più grave, come le altre storie più recenti di borden, risiedesse soprattutto nell'inverosimile accelerazione finale, come accade solitamente nei suoi texoni e nelle sue doppie. Però, ripeto, per essere più preciso dovrei rileggermi la storia, cosa che non farà a breve, perchè dopo aver terminato "Un buon giorno per morire" di Jim Harrison ho già pianificato la rilettura de "La lunga pista". B)
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