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TWF - Tex Willer Forum

[598/599] La Prova Del Fuoco


ymalpas
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avessero avuto un minimo di rispetto verso una testata prestigiosa come Tex, forse non saremo qui a discutere e a fare distinzioni tra un artista e l'altro. Ecco, cio' che manca a questi due artisti e' proprio il rispetto verso il personaggio e verso i lettori. Questo e' il mio pensiero!

Sul fatto che l' Ortiz attuale sia da buttare sono completamente d'accordo;su Font no.
D'accordo al 90%. Non ci piove che l'Ortiz attuale non sia che l'ombra di quello di qualche anno fa che ci ha regalato perle come "Sulla pista di Fort Apache", ma non lo definirei proprio da buttare... anche se tanto lontanio non ci siamo se continua su questa strada...

Quanto a Font, non sono un suo ammiratore sfegatato, ma lo apprezzo comunque molto e lo considero un ottimo acquisto.

Ma da qui a parlare, per i due spagnoli, di mancanza di rispetto e di mancanza di umilt?, credo che ce ne corra di strada!

Altroch? se ce ne corre.


Fuori le prove che i due disegnatori sono irrispettosi e non umili-ovviamente il gusto personale (il mio, come quello di Anthony e quello degli autori di "Baci e spari") non è una prova.

Precisamente. Il problema è tutto qui: ad Anthony i due autori spagnoli non piacciono perchè non seguono i dettami di un suo gusto estetico personale. Fosse tutto qui, non avrei niente da obiettare, ma nel suo furore il nostro amico giunge a giudizi di valore assolutamente gratuiti e non condivisibili che arrivano a coinvolgere gli autori personalmente. Dire, come fa Anthony Steffen, che Font disegna le figure umane alla maniera di Forattini significa, a mio parere, essere semplicemente accecati dal pregiudizio. Font avrà indubbiamente un certo gusto verso il grottesco, ma i suoi disegni, i suoi personaggi sono sicuramente realistici.


Quelli che si lamentano del Tex troppo magro di Font mi ricordano quelli che criticavano Fusco perchè faceva Tex troppo rubusto ed alto rispetto agli altri (e Galep in particolare)

Definire sia Font che Ortiz irrispettosi e non umili ?, a mio modestissimo parere profondamente errato. Fin da subito dopo il suo esordio, a d esempio, Ortiz ha modificato il suo approccio al volto di Tex rendendolo più simile al modello ticciano e lo stesso ha fatto anche Font. Questa sarebbe mancanza di rispetto e di umilt??
Che ad uno possano non piacere i tratti che rendono differente uin disegnatore da un altro ci può stare, certi giudizi ingenerosi, secondo me no.

Aggiungo che fin da bambino sono stato abituato a vedere Tex disegnato da una squadra di autori che ne dava un'interpretazione del tutto personale (Non ditemi che il Tex di Nicol' assomigliava a quello di Galep, Letteri o Fusco :colt:) e la cosa non scandalizzava affatto n° me, n° quelli della mia generazione.
Con tutto l'affetto e l'ammirazione che nutro per questi due grandi dsegnatori, io non vorrei mai che tutti coloro che lavorano oggi su Tex fossero cloni di Ticci o Villa, ma che mantengano intatto il loro stile personale. :colt:

Quanto ai giudizi di "Baci & spari", non li considero certo come la Bibbia. :colt:

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Ritornando IT, ho notato con piacere come tra i comprimari di questa storia ci sia anche lo stregone Nuvola Rossa che, grazie alle coincidenze della programmazione, appare per la seconda storia di seguito. Spero in nuove apparizioni quanto prima. haha

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E' vero,Carlo. E anche io spero in una maggior presenza dello stregone, che possa rappresentare l'occasione per storie che abbiano a che fare con la magia o le tradizioni indiane. Altro elemento che Ruju ha menzionato è quello di Fort White, il comando dei rangers-elemento che, se non ricordo male,? stato introdotto da Boselli.

Modificato da paco ordonez
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E' vero,Carlo. E anche io spero in una maggior presenza dello stregone, che possa rappresentare l'occasione per storie che abbiano a che fare con la magia o le tradizioni indiane.

Io mi accontenterei anche di vederlo apparire in un ruolo simile all'ultimo. In teoria alla Riserva dovrebbe esserci un mucchio di gente che dovremmo vedere più spesso e tra questi, oltre a Nuvola Rossa, che abita nello stesso villaggio di Tex, ci dovrebbe essere anche Sagua, che di Tex (e specialmente di Kit) è anche parente (affine, per essere precisi: è cognato di Tex e zio di Kit) e meriterebbe di essere usato anche in altri contesti che non siano legati ad eventuali ritorni di sua madre

Zhenda.
Vedrei anche di buon occhio il ritorno (o almeno una menzione) della figlia di Nuvola Rossa con il figlio mezzo Ute, visti per la prima ed ultima volta in "Vendetta indiana".

Cose del genere, secondo me, aiutano a dare un piacevole senso di continuit?

Altro elemento che Ruju ha menzionato è quello di Fort White, il comando dei rangers-elemento che, se non ricordo male,? stato introdotto da Boselli.

Qui fai un p? di confusione, direi. Boselli ha inventato il capitano White, che sta al Comando dei Rangers di Austin (o era Houston°), vistp per l'ultima volta in "Vendetta per Montales". Fort White, menzionato in quesrta storia, ?, invece, si capisce chiaramente, una postazione della Cavalleria nei pressi di Tucson, peraltro quasi sicuramente inventata da Ruju stesso.


Incidentalemente, sono il solo ad aver avuto l'impressione che Ruju, almeno all'inizio, non avesse le idee del tutto chiare su dove siano esattamente posti come Austin (che è in Texas) e Tucson (in Arizona) e sulla loro vicinanza alla Riserva Navajo?

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  • Rangers

Beh, che dire? Delle storie degli ultimi anni, questa, entra di diritto tra quelle "memorabili"! Sia come soggetto/sceneggiatura che, soprattutto come disegni. Onore al merito a Ruju e a Seijas. Di quello che penso di questa storia è già stato scritto dai colleghi e mi trova daccordo più o meno su tutto. L'unico punto dolente e un p? debole lo trovo solo nel "come" è morto il figlio di Loman: secondo me è alquanto poco probabile che un colpo di fucile deviato accidentalmente riesca a conficcarsi nel petto del ragazzo. Per il resto mi piace tutto, il Tex duro che cambia atteggiamento verso l'ormai ex amico a cui è saltato il cervello, al jack Loman stesso, duro, cattivo e spietato come pochi. I disegni di Ernesto e soprattutto alcuni primi piani ed espressioni dei personaggi sino da :inch: come anche le caratterizzazioni dei comprimari. Alla fine: 9 a Ruju e 9 a Seijas.

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Altro elemento che Ruju ha menzionato è quello di Fort White, il comando dei rangers-elemento che, se non ricordo male,? stato introdotto da Boselli.

Qui fai un p? di confusione, direi. Boselli ha inventato il capitano White, che sta al Comando dei Rangers di Austin (o era Houston°), vistp per l'ultima volta in "Vendetta per Montales". Fort White, menzionato in quesrta storia, ?, invece, si capisce chiaramente, una postazione della Cavalleria nei pressi di Tucson, peraltro quasi sicuramente inventata da Ruju stesso.


ups


In merito all'ultima domanda,Carlo, risondo di no. Sinceramente, non ho fatto molto caso alle coordinate geografiche-cosa che mi succede ancora di più quando leggo una storia avvincente come questa :trapper:

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  • Collaboratori

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Ho letto con un certo ritardo questa storia e trovo finalmente il tempo di lasciare un piccolo commento. Innanzitutto il mio voto è stato - 9 - cioè appena un gradino sotto i grandi classici di Tex, ma dico subito che sono stato tentato dall'attribuire il massimo dei voti. Servir? tempo per stabilire se può rientare nel rango dei capolavori assoluti di Tex, posso però già adesso parlare di scelte azzeccate da parte dell'autore, che ha portato una copiosa ventata di novità sulla serie, non ce lo aspettavamo, ne siamo sorpresi e compiaciuti, perchè si sono rivelate tutte azzeccate.

Non voglio dilungarmi a ripetere cose che sono state già dette prima di questo mio intervento, del ruolo di Carson nella storia, del cattivo di spessore Loman ( finalmente un'antagonista di cui potremo ricordarci a lungo ) che si pone nelle vesti di - doppio - di Tex, di come in seguito al ferimento di Kit che lo lascia in fin di vita e in sospeso con la morte, la reazione di Tex sia totalmente diversa da quella di Loman, che è trattato alla fine della storia come forse non merita, ovvero con giustizia, e non con desiderio di vendetta perchè Tex non è mai assetato di sangue, insomma caratteri texiani al 100%.

Ma voglio soffermarmi sulla tavola postata più in alto. Ruju ha finalmente portato sulla serie scene di vita quotidiana, che sono quelle di cui ho rimproverato spesso la mancanza a Boselli, tavole praticamente inutili ai fini della trama, ma che permetttono l'immedesimazione con i personaggi e che soddisfano tante curiosità dei lettori in merito alla vita privata dei suoi eroi. L'alto numero di indianine presenti, che verranno sicuramente censurate in un'edizione successiva di questa storia, devono essere sfuggite a qualcuno l' in alto :indianovestito: e lasciano riflettere parecchio sulla presunta "castit?" dei 4 pards! Bravi Ruju & Seijas a suggerire ma anche a non svelare!

Complimenti per la storia e per le tavole magnifiche!

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Dopo aver sentito un po' di pareri, mi sento di intervenire anch'io su questa storia, che coincide con l'esordio di Pasquale Ruju sulla serie regolare. Il mio giudizio è molto positivo: storia solida, dura, texiana al 100%. Tex centralissimo, assoluto protagonista; Loman, figura caratterizzatissima ( splendida la scena in cui, apparsogli il figlio, si rende conto della sua pazzia) , è un vero antagonista, così come lo sono stati, in passato, memorabili personaggi come Lucero ed El Muerto. Interessanti personalit? anche il taciturno mezzosangue Due Corvi e McDormand, figura violenta, sgradevole già nell'aspetto. Di fondo, è un'apologia di una Giustizia che si pone agli antipodi della Vendetta. La caccia di Loman si rivela insensata ( difficile capire se il ranger sappia la realtà sull'uccisione del figlio, se stia dando la caccia a chi ritiene i colpevoli o a sè stesso: propendo per la seconda ipotesi) , la scia di sangue è stata inutile, come inutile è la Vendetta. Fortissima l'analogia con 'Bravados' , film del 1958 di Henry King. Il protagonista, interpretato da un grande Gregory Peck, si mette alla caccia di un quartetto di criminali che crede responsabili dell'omicidio della moglie. Dopo averne catturato e barbaramente ucciso tre, scopre dal quarto bandito l'innocenza riguardo l'assassinio della moglie, rendendosi conto di come la sua sete di vendetta fosse insensata. E' un monumentale Tex che dichiara: 'C'è un confine che ci divide dai fuorilegge a cui diamo la caccia. Un confine sottile, a volte. Ma quel confine non deve essere mai superato!' (pagina112 del primo albo). E' la summa de 'La Prova Del Fuoco': puro Tex. Laddove Loman rappresenta l'uscita dai binari, il nostro Willer è il baluardo della Giustizia : comprende lo stato d'animo dell' amico (che rimane tale per tutta la storia, come l'epilogo dimostra), ma non può accettarne il comportamento. Mentre Loman è divorato dai sentimenti , Tex è il campione della lucidit? e della freddezza: si può, a mio giudizio, ravvisare dunque una certa similitudine con il rapporto tra Tex ed El Muerto: il primo impassibile, il secondo, come scrive nel bellissimo intervento sugli albi di 'La Repubblica' Luca Raffaelli, conscio di essere comunque sconfitto, anche in caso di una vittoria nel duello, e per questo divorato dall'angoscia. Tutta la storia fila che è un piacere: dialoghi veloci ma sostanziosi, presenza breve ma significativa di Carson, sensazione di un clima familiare ( grazie anche, come sottolineato da Ymalpas, alle belle scene di vita quotidiana nella riserva) . Non manca qualche stranezza, a dire il vero. La vacanza di Carson ( è andato a sciare ad Aspen° ) ; la banda di McDormand che spara in aria perchè non riesce a cavalcare; la traiettoria impossibile della fucilata di Loman al figlio; Mc Dormand che comincia a tremare di fronte a Loman; Due Corvi che va a rifugiarsi nella riserva Navajo, a casa di uno dei suoi inseguitori. Ok, tutto vero, ma per me son dettagli irrilevanti su una storia di altissimo livello. Capitolo Garcia Sejias, che non avevo visto in precedenza su Tex. Prova maestosa: disegni pieni di movimento senza essere sintetici, caldi, con una resa perfetta dei personaggi. McDormand sembra lo Sceriffo di Nottingham del Robin Hood disneyano!Ed è perfetto Tex, eroe duro ma non superuomo, secondo il modello cui mi sento vicino. Mi sono pure innamorato dell'indianina che porta da mangiare a Carson!In definitiva... Soggetto: 9Sceneggiatura: 9Disegni: 9

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Sono d'accordo con te, Ymalpas, per l'eccellente lavoro svolto da Ruju e Seijas su questa bella storia, alla quale, però (per una semplice qusetione di gusti), hopreferito dare 8. Vorrei solo esprimere una mia impressione riguardo la reazione di Tex di fronte alla gravit? della situazione del figlio, ferito in maniera quasi mortale da Loman. Intendiamoci, non c'è nulla di sbagliato nel suo comportamento, ma a parte la drammatica scena in cui il nostro prende Kit in braccio gridando "Non ti lascer? morire. Mi senti, Kit? NON LO PERMETTER?!" mi è sembrato di vedere un Tex forse un po' troppo pacato nelle espressioni del volto, non eccessivamente angosciato, gettarsi sulle tracce di Loman come se stesse braccando un qualsiasi furfante, eppure... Nuvola Rossa gli aveva detto chiaramente che la vita di Kit era nelle mani del Grande Spirito, oltre al fatto che Loman, come giustamente hai sottolineato, è stato rappresentato come una sorta di "doppio Tex", quindi... temibile al mille per mille. Ripeto, trovo non ci sia nulla di sbagliato da parte di entrambi gli autori, ma a me Tex in questo frangente è riuscito a trasmettermi pochissima tensione. So per certo che non sarai per nulla d'accordo su questo punto, probabilmente nessuno di voi lo sarà, ma non posso farci niente, ho riletto la storia una seconda volta, ricavandone la stessa impressione e volevo semplicemente condividerla con tutti voi. Chissà... può darsi che sia al momento della lettura che della rilettura, fossi io (perennemente in preda allo stress da lavoro) ad essere meno ricettivo del solito. Il finale, seppur facilmente intuibile, è veramente molto toccante; naturalmente non mi riferisco al bel colpo di scena di quando McDormand rivela a Loman che a colpire suo figlio Michael, per ironia della sorte, sia stato lo stesso Loman, ma al faccia a faccia che questi ha con Tex e alla sua sconfitta. "Intuibile", perchè ormai s'era capito a chiare lettere che Loman fosse destinato a morire. L'odio lo aveva reso talmente cieco da indurlo a compiere una serie di gravissimi errori e a trasformarlo in un feroce assassino a sangue freddo. Forse Loman, come afferma McDormand, aveva sempre saputo di essere lui il responsabile della morte del figlio, ma che non lo avrebbe mai ammesso neanche a se stesso. Quando si trova davanti Tex, Loman non apre il fuoco per ucciderlo, ma per farsi uccidere, sache la cosa è inevitabile, in fondo è sempre convinto che, seppur per un tragico errore, abbia ucciso Kit. Per lui la morte appare quindi come l'unica soluzione possibile, l'unica maniera, per un tpo come lui, di espiare le proprie colpe, poich? sa benissimo che nulla potra mai tornare ad essere come prima. Veramente da brividi il Primo Piano di Loman con le lacrime agli occhi (quinta vignetta di pagina 109), quando prima di sparare dice a Tex: "Ti serviva un motivo per ammazzarmi, WIller? ECCOTELO!" Bravo, Ruju e tanto di cappello (Stetson, naturalmente) a Seijas. Concordo anche con le stranezze ravvisate da Don Fabio Esqueda, soprattutto riguardo la traiettoria impossibile della fucilata di Loman al figlio. Ma Nonostante tutto, non vedo l'ora di poter leggere una nuova storia firmata da Ruju, magari disegnata ancora da Seijas. La trovo una coppia molto ben azzeccata.

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Ho letto con un certo ritardo questa storia e trovo finalmente il tempo di lasciare un piccolo commento. Innanzitutto il mio voto è stato - 9 - cioè appena un gradino sotto i grandi classici di Tex, ma dico subito che sono stato tentato dall'attribuire il massimo dei voti. Servir? tempo per stabilire se può rientare nel rango dei capolavori assoluti di Tex, posso però già adesso parlare di scelte azzeccate da parte dell'autore, che ha portato una copiosa ventata di novità sulla serie, non ce lo aspettavamo, ne siamo sorpresi e compiaciuti, perchè si sono rivelate tutte azzeccate.

Non voglio dilungarmi a ripetere cose che sono state già dette prima di questo mio intervento, del ruolo di Carson nella storia, del cattivo di spessore Loman ( finalmente un'antagonista di cui potremo ricordarci a lungo ) che si pone nelle vesti di - doppio - di Tex, di come in seguito al ferimento di Kit che lo lascia in fin di vita e in sospeso con la morte, la reazione di Tex sia totalmente diversa da quella di Loman, che è trattato alla fine della storia come forse non merita, ovvero con giustizia, e non con desiderio di vendetta perchè  Tex non è mai assetato di sangue, insomma caratteri texiani al 100%.

Ma voglio soffermarmi sulla tavola postata più in alto. Ruju ha finalmente portato sulla serie scene di vita quotidiana, che sono quelle di cui ho rimproverato spesso la mancanza  a Boselli, tavole praticamente inutili ai fini della trama, ma che permetttono l'immedesimazione con i personaggi e che soddisfano tante curiosità dei lettori in merito alla vita privata dei suoi eroi.

Sul fatto che scene di vita quotidiana dovrebbero essercene più spesso ti do ragione, ma che in Boselli manchino del tutto direi che è esagerato. Vero è anche che quando il buon Borden ha inserito un buon numero di queste scene in "I sette assassini" c'è stato un certo numero di lettori che si è lamentato del vedere Tex a tavola discutere di biscotti, il vecchio Kit ad ascoiltare canzoni ed il giovane Kit a sbaciucchiarsi al chiaro di luna con Donna.

Personalmente apprezzai quelle scene proprio perchè mostravano un lato "umano" dei personaggi che raramente ci era dato di vedere e ci vidi molto meno sdolcinatezza di quanto certi severi critici vi videro

L'alto numero di indianine presenti, che verranno
sicuramente censurate in un'edizione successiva

Non essere pessimista: io ho la sensazione che le cose siano cambiate ultimamente. Che a qualcuno questi cambiamenti possano anche non piacere è nell'ordine delle cose, ma io credo che l'aria sia cambiata.


di questa storia, devono essere sfuggite a qualcuno l' in alto  :indianovestito:

Vedi sopra. :indianovestito:


e lasciano riflettere parecchio sulla presunta "castit?" dei 4 pards! Bravi Ruju & Seijas a suggerire ma anche a non svelare!

Che i quattro pards siano casti ormai sono solo quattro gatti a crederlo. :indianovestito:

Che Carson si dia da fare oggi come in passato è ormai assodato. Lo stesso può dirsi di Kit Willer, che, come abbiamo visto in più di un'occasione in passato e vedremo ancora in futuro (e qui scusate se abuso delle mie conoscenze di storie ancora da pubblicare, se non addirittura da terminare :indianovestito:), non disdegan di certo il gentil sesso (non dimentichiamo che è andato vicino a sposarsi per ben due volte ed ha una ragazza semifissa in Nevada :trapper:). Quanto a Tiger, ammettiamolo: di quel che combina alla Riserva sappiamo ben poco. Magari ha trovato qualche ragazza che gli tiene in caldo il giaciglio. :indiano:
Su Tex c'è poco da dire: per definizione è fedele alla moglie. Nel modo in cui si è evoluta la serie nel corso dei decenni, è l'unico di tutti i pards che non potrebeb mai trovarsi una donna fissa e la convenzione si estende anche al fattoc eh non lo si possa mostrare nemeno in una situazione percepita come allusiva. Personalmente sono convinto che all'occorrenza non disdegni qualche avventura con discreszione, ma vedo che non mancano i fan duri e puri che sembrano convinti che perfino ipotizzare una cosa simile sia una sorta di reato di alto tradimento.

Quanto al suggerire e non mostrare, il mio pensiero è ben lontano dall'impostazione che considero bacchettona, per cui in Tex il sesso non deve essere nemmeno menzionato e vede, per esempio, come anatema scene in cui compaiono bordelli, prostitute e simili. Per quello che mi riguarda ritengo che non ci debbano essere scene esplicite (sono un fan dell'effetto dissolvenza :trapper:) , ma di certo non mi scandalizzerei per qualche centimetro di pelle nuda in più o per qualche scena in cui un personaggio (e ci metto perfino i protagonisti) si risveglasse a letto con una donna al fianco o comunque si lasciasse intendere che c'è stato del sesso tra loro. L'importante è che tutto sia funzionale alla trama o comunqeu sia fatto con garbo I film western anni 50 e 60 al cui stile Tex si ispira erano maestri in questo gioco, ad esempio.

Complimenti per la storia e per le tavole magnifiche!

Concordo. Se Ruju si manterr? a questi livelli, sarà davvero un buon acquisto, quanto a Seijas, è un maestro e tanto basta. :trapper:
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Lo stesso può dirsi di Kit Willer, che, come abbiamo visto in più di un'occasione in passato e vedremo ancora in futuro (e qui scusate se abuso delle mie conoscenze di storie ancora da pubblicare, se non addirittura da terminare :indianovestito:),

... e scusarti di cosa, Carlo? :trapper: ... anzi, con queste piccole frasi mi hai fatto venire una salutare acquolina in bocca!! :cowboy: ps. per me Tex non ha più visto una donna dal n.9, poveretto :D
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  • Collaboratori

Sul fatto che scene di vita quotidiana dovrebbero essercene più spesso ti do ragione, ma che in Boselli manchino del tutto direi che è esagerato. Vero è anche che quando il buon Borden ha inserito un buon numero di queste scene in "I sette assassini" c'è stato un certo numero di lettori che si è lamentato del vedere Tex a tavola discutere di biscotti, il vecchio Kit ad ascoiltare canzoni ed il giovane Kit a sbaciucchiarsi al chiaro di luna con Donna.
Personalmente apprezzai quelle scene proprio perchè mostravano un lato "umano" dei personaggi che raramente ci era dato di vedere e ci vidi molto meno sdolcinatezza di quanto certi severi critici vi videro.

Sergio Bonelli queste scenette troppo familiari è il primo a vederle col fumo negli occhi, non so se sia un fatto legato a quelle famose lettere di protesta ricevute negli anni novanta o a una sua personale idiosincrasia. Sta di fatto che come al solito predica bene e razzola male, come sceneggiatore, Nolitta, ha scritto pagine che sono anche tra le sue più belle, dove tocca le corde dell'animo con scene toccanti.


Quanto alla tavola postata sopra, si noti come lo sguardo di tutti i personaggi comprinmari siano rivolti verso Tex e Carson, dai bambini che guardano ammirati il capo alle due fanciulle, che mi sembrano invece piene di malizia.

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ma di certo non mi scandalizzerei............. per qualche scena in cui un personaggio (e ci metto perfino i protagonisti) si risveglasse a letto con una donna al fianco o comunque si lasciasse intendere che c'è stato del sesso tra loro.

Caro Carlo, permettimi di dissentire. Passi per "qualche personaggio" ma i protagonisti no ! :capoInguerra: Mica siamo su "Dylan Dog"....... :colt: :fumo: In questo, il sottoscritto è "ultraortodosso" ( come sulla "centralit? di Tex nelle storie ) :bisonte::trapper:
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ma di certo non  mi scandalizzerei............. per qualche scena in cui un personaggio (e ci metto perfino i protagonisti) si risveglasse a letto con una donna al fianco o comunque si lasciasse intendere che c'è stato del sesso tra loro.

Caro Carlo, permettimi di dissentire. Passi per "qualche personaggio" ma i protagonisti no ! :capoInguerra: Mica siamo su "Dylan Dog"....... :colt: :fumo:
Ma infatti, se rileggi bene il mio intervento, capirai che io intendevo proprio dire che secondo me scene alla Dylan Dog anch'io le trovo fuori posto. Quelle a cui mi riferivo erano simili a quelle tra il bandito "pentito" e la ballerina in "Quel treno a mezzogiono o comunque a scene coem se ne sono viste spesso nella "Storia del West" di D'Antonio (uno dei miei pallini quanto a riferimenti :generaleN:). Insomma se, tanto par fare un esempio concreto, in una prossima storia ci fosse una scena in cui Kit Willer (ma andrebbe bene anche Kit Carson :indianovestito: ) si sta rimettendo la camicia mentre vicino a lui una ragazza in camicia da notte si sta aggiustando i capelli davanti ad una specchio da toeletta, il tutto in una camera da letto, non griderei certo allo scandalo. Quello che troverei nettamente fuori posto nelle storie di Tex (che almeno secondo me devono avere un'impostazione classica, dove certe cose avvengono sè, ma fuori scena) sono scene più esplicite, come si vedono, appunto in Dylan Dog, o nudi gratuiti.

In questo, il sottoscritto è "ultraortodosso" ( come sulla "centralit? di Tex nelle storie ) :bisonte:  :trapper:

Tu sei molto peggio che ultraortodosso, sei addirittura talebano, visto che vedi l'assenza di questa centralit? anche in storie in cui secondo me c'è... :indianovestito: ma non rivanghiamo vecchie polemiche, che tu ed io siamo stati soprattutto protagonisti di comuni battaglie che finalmente stanno per dare i loro frutti. :colt: P. S. Se non si fosse capito, l'epiteto di talebano voleva essere scherzoso. Non mi sognerei mai di paragonarti davvero a quei tipi l'. Possiamo avere idee diverse su alcune cose e magari accalorarci talvolta, ma è indubbio che tra le tue doti (diversamente che per altri che non nomino perchè è sbagliato parlar male degli assenti) c'è anche l'elasticit? mentale. :indianovestito:
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Ma infatti, se rileggi bene il mio intervento, capirai che io intendevo proprio dire che secondo me scene alla Dylan Dog anch'io le trovo fuori posto. Quelle a cui mi riferivo erano simili a quelle tra il bandito "pentito" e la ballerina in "Quel treno a mezzogiono o comunque a scene coem se ne sono viste spesso nella "Storia del West" di D'Antonio (uno dei miei pallini quanto a riferimenti :generaleN:). Insomma se, tanto par fare un esempio concreto, in una prossima storia ci fosse una scena in cui Kit Willer (ma andrebbe bene anche Kit Carson :indianovestito: ) si sta rimettendo la camicia mentre vicino a lui una ragazza in camicia da notte si sta aggiustando i capelli davanti ad una specchio da toeletta, il tutto in una camera da letto, non griderei certo allo scandalo.

No, no, avevo letto bene: confermo il mio inderogabile no. Neanche un bottone si deve sistemare.... Ho detto ! :capoInguerra: :lupod: ;) Da piu' di 60 anni in edicola, 600 numeri inediti all' attivo, 250.000 copie ogni mese: va bene così, credimi. :inch: Per i miei gusti sei un po' troppo "rivoluzionario"... :D:trapper:
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Io sono d'accordo con te, Capelli d'Argento. Secondo me non si tratta ne di essere "ortodossi (come dici) ne "talebani" (come afferma, scherzosamente, Carlo Monni). In 60 anni di avventure nessuno si è mai lamentato per l'assenza di scene dove vi fosse un qualsiasi riferimento, velato o meno, al sesso. Per me Tex va benissimo così, quello che i 4 pards fanno nella loro intimit? sono affari loro, a noi lettori non deve interessare minimamente. In un'intervista a G. L Bonelli pe il TG che ho visto di recente su youtube, il pap? di Tex dice "Io non vado a raccontare con chi vado a donne. L'avventura è l'avventura e nient'altro che l'avventura." Questa è sempre stata la filosofia vincente del suo creatore che io sposo in pieno, anche se trovo buffo, da parte mia, affermare una cosa del genere, soprattutto pensando al tipo di professione che ho svolto per circa vent'anni.

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Io sono d'accordo con te, Capelli d'Argento. Secondo me non si tratta ne di essere "ortodossi (come dici) ne "talebani" (come afferma, scherzosamente, Carlo Monni). In 60 anni di avventure nessuno si è mai lamentato per l'assenza di scene dove vi fosse un qualsiasi riferimento, velato o meno, al sesso. Per me Tex va benissimo così, quello che i 4 pards fanno nella loro intimit? sono affari loro, a noi lettori non deve interessare minimamente. In un'intervista a G. L Bonelli pe il TG che ho visto di recente su youtube, il pap? di Tex dice "Io non vado a raccontare con chi vado a donne. L'avventura è l'avventura e nient'altro che l'avventura." Questa è sempre stata la filosofia vincente del suo creatore che io sposo in pieno, anche se trovo buffo, da parte mia, affermare una cosa del genere, soprattutto pensando al tipo di professione che ho svolto per circa vent'anni.

Conosco anch'io quella spassosa intervista ( credo che l'intervistatore fosse un giovane Vincenzo Mollica) . Concordo con Winsor e Capelli D'Argento su tutto: benissimo qualche allusione in stile- Mamie, malissimo vedere uno dei pards appena uscito da una trombata. Malissimo. In un mondo senza pudore, Tex si è sempre distinto in tal senso: ben vengano le tradizioni, quando son positive. E datemi pure del calvinista !
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In un mondo senza pudore, Tex si è sempre distinto in tal senso: ben vengano le tradizioni, quando son positive. E datemi pure del calvinista !

Sono perfettamente d'accordo con te, Don Fabio. Ma perchè dici "datemi pure del calvinista" come se si trattasse di un insulto? Secondo me è il più bel complimento che si possa fare! Purtroppo nessuno me l'ha mai detto: si sono fermati a "bacchettone" (sul quale non ho niente da ridire), "sessuofobo" (ehi, un attimo... :D) e "misogino" (che mi sono sempre chiesto cosa c'entri... :rolleyes:). Modificato da virgin
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Curiosando in giro per la rete ho notato che questa storia di Ruju ha suscitato pareri discostanti. Insomma, se ne' parlato e se ne parla tuttora abbastanza. In questo forum (che altri giudicano un forum di "texiani puristi" e un po' ermetici alle storie eversive stile Boselli) credo che la maggior parte ha apprezzato quest'avventura, mente in altri luoghi hanno messo in discussione soprattutto il comportamento di Tex in certe situazioni. Non essendo io il tipo che cerca il pelo nell'uovo in ogni storia, confrontando il Tex di G. L. Bonelli con quello di Ruju o di Boselli, o soffermandomi in ogni singola vignetta, al di la' della trama (che ho giudicato coinvolgente e interessante), cio' che mi ha spinto a dare un parere positivo sono stati alcuni elementi che Ruju ha saputo sapientemente inserire nel corso della storia. Mi riferisco ad alcuni spezzoni nella riserva Navajo (Ymalpas dixit), il ritorno di Nuvola Rossa, l'impiego dei personaggi secondari, la linearita' della vicenda, e soprattutto l'ottimo aspetto psicologico che Ruju ha saputo imprimere alla storia. In piu' io ho visto un ottimo Tex, in certi momenti da pelle d'oca e ben caratterizzato da Ruju. Senza scomodare ogni volta G. L. Bonelli, credo che l'autore abbia fatto un ottimo lavoro per il suo debutto nella serie regolare. Adesso sono proprio curioso di leggere la recensione che Ubc fara' di questa storia. Ruju subira' lo stesso trattamento che quel sito ha sempre avuto nei confronti di tutti quegli autori di Tex che non siano Boselli?Son proprio curioso.... B)

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Curiosità più che legittima,Anthony:ed è anche la mia B) ... ma chissà per quale strano motivo, non mi attendo molte sorprese al riguardo... In ogni modo, alcune volte leggendo i commenti in rete mi convinco del fatto che la Bonelli distribuisce due versioni differenti degli albi di Tex... so che è una idea assurda, ma quando sento dire che il Tex di questa storia è poco deciso & poco incisivo... beh, l'unica spiegazione razionale non può che essere che quella di cui sopra. A meno che la sparatoria contro gli indiani -col Tex più scatenato degli ultimi anni- quella nel saloon e quella in mezzo alla strada (allo scoperto e contro 4 nemici), non me le sia immaginate io B)

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In ogni modo, alcune volte leggendo i commenti in rete mi convinco del fatto che la Bonelli distribuisce due versioni differenti degli albi di Tex... so che è una idea assurda, ma quando sento dire che il Tex di questa storia è poco deciso & poco incisivo... beh, l'unica spiegazione razionale non può che essere che quella di cui sopra. A meno che la sparatoria contro gli indiani -col Tex più scatenato degli ultimi anni- quella nel saloon e quella in mezzo alla strada (allo scoperto e contro 4 nemici), non me le sia immaginate io B)

le sparatorie non te le sei inventate, e non è che la Bonelli pubblichi due Tex diversi, è lo stesso autore a fornircene differenti versioni, in cui quella spavalda va a coprirne una molto meno incisiva che forse vedo solamente io.
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? lo stesso autore a fornircene differenti versioni, in cui quella spavalda va a coprirne una molto meno incisiva che forse vedo solamente io.

Io credo che il Tex di questa storia mostri la stessa durezza e determinazione caratteriale dall'inizio alla fine. Quello che cambia non è la durezza del ranger, ma le situazioni in cui si trova ad agire:se nel primo albo e nel secondo fino alla sparatoria per strada,Tex si è trovato in prima persona ad affrontare il pericolo, successivamente non affronta più situazioni simili:nella morte di Due Corvi lui non ha ruolo;e nello scontro tra Loman e Mac Dormand arriva in ritardo per cause di forza maggiore-le cure prestate al figlio ferito. Quindi, secondo me, non ci sono due Tex, ma alcune scene che gli permettono di mettere in mostra le sue "potenzialità" e altre che non lo permettono. Ma Tex sempre duro rimane. Se poi nello scontro finale mostra un p? di esitazione, ciò non avviene per debolezza, ma perchè lui non è un robot:davanti al mirino ha comunque un vecchio amico, uno che era stato un uomo giusto;uno che è "diventato cattivo" per una tragedia troppo grande da sopportare-come Tex può immaginare.
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Storia molto appassionante, molto coinvolgente soprattutto sul piano emotivo [quando ho letto la didascalia del n°599, dal retro del n°598, mi sono venuti i sudori freddi.. accidenti]. Beh, che dire:un'affascinante quanto struggente caccia all'uomo, dichiaratamente tragica e drammatica. Disegni veramente fatti bene, soggetto centratissimo. Finalmente una storia degna di questo nome, dopo mesi e mesi di attesa [da parte mia, almeno].

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