Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[600] I Demoni Del Nord


Sam Stone
 Share

Voto alla Storia?  

95 utenti hanno votato

Non sei abilitato/a a votare al sondaggio o a vederne i risultati. Si è pregati di collegarsi o iscriversi per poter votare in questo sondaggio.

Messaggi consigliati/raccomandati

Io personalmente al colore preferisco il bianco e nero, non so da ai disegni qualcosa che invece il colore toglie.

mi riferisco naturalmente alle vignette, la copertina va bene così.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Ma alla Bonelli non conoscono mezzi termini possibile che si deve passare dalla copertina del 300 tutta colorata a questa tutta bianca? Non se ne poteva realizzare una tipo quella del 500 più o meno a metà strada fra le due molto più evocativa e classica?Per quanto riguarda i disegni è comunque l'ultimo Ticci che a me lascia più di una perplessit? e mi chiedo se in fin dei conti, considerato che Villa è di fatto fuori da tutti i giochi, la Bonelli non sappia trovare di meglio. Badate bene, non è una critica al sommo Ticci, ma più una critica alla Bonelli che non sa scegliere i dsgnatori adatti alle storie che devono realizzare? Non era forse meglio il colore di Civitelli ne "Sul sentiero dei ricordi" a quello di Ticci de "Uomni in fuga"Son comunque pareri personali giustificati dal fatto che il tratto lineare ed essenziale di quest'ultimo Ticci, a mio parere, non si adatta per niente al colore.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Ma alla Bonelli non conoscono mezzi termini possibile che si deve passare dalla copertina del 300 tutta colorata a questa tutta bianca? Non se ne poteva realizzare una tipo quella del 500 più o meno a metà strada fra le due molto più evocativa e classica?Per quanto riguarda i disegni è comunque l'ultimo Ticci che a me lascia più di una perplessit? e mi chiedo se in fin dei conti, considerato che Villa è di fatto fuori da tutti i giochi, la Bonelli non sappia trovare di meglio. Badate bene, non è una critica al sommo Ticci, ma più una critica alla Bonelli che non sa scegliere i dsgnatori adatti alle storie che devono realizzare? Non era forse meglio il colore di Civitelli ne "Sul sentiero dei ricordi" a quello di Ticci de "Uomni in fuga"

Sulla questione dei "mezzi termini" tra la copertina multicolor del 300 e questa bianca del 600, io penso che entriamo nel campo del "pelouovismo"... anche perchè, dove sta scritto che dopo ben 300 numeri non si possa fare una copertina diversa da quella trecentesima, con uno sfondo totalmente bianco??... e se anche la cosa fosse davvero un difetto, non sarebbe un difetto della stessa grandezza di un, appunto, pelo nell'uovo? :rolleyes:E poi, cacchio, sta per uscire il numero 600 a colori!!-dico, il numero 600 a colori!!!Non ci facciamo troppe pippe mentali sulle piccole cose, dai! :trapper: Sono convinto che questa storia la annovereremo tra i capolavori grafici di Ticci!! Il suo stile sintetico e dinamico è perfetto per le scene d'azione con molti personaggi: mai prima Ticci le aveva saputo rendere così bene, nemmeno ai tempi -da qualche lettore rimpianti- di "Giubbe rosse" e Kento non perdona". E il colore, semplice semplice, si adatta benissimo alla sinteticit? di Ticci: il colore, in un contesto come quello dei disegni di Ticci, non deve disturbare, deve servire:non è lui il protagonista. Mi ripeto:non vedo l'ora! :trapper:
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

E poi, cacchio, sta per uscire il numero 600 a colori!!-dico, il numero 600 a colori!!!Non ci facciamo troppe pippe mentali sulle piccole cose, dai! :trapper:

E' chiaro che anch'io non sto nella pelle di leggere il numero 600 e la lettera che gli verr? dedicata da Sergio Bonelli, ma nonostante ciò, non posso astenermi da una critica che mi pare più che logica, almeno dal mio punto di vista;e poi, caro Paco, prima esalti, giustamente, il numero 600, i colori ecc... e poi di fronte a quella copertina parli di pelo nell'uovo grrr grrr :censura2: ?Caro Paco non puoi chiedermi di leggere questa storia con gli occhi foderati di prosciutto solo perchè è il numero 600!!! :indianovestito:
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

copertina stupenda evoca proprio un numero differente dal solito.. disegnato in maniera spettacolare e quel bianco fa proprio anni 60. sono davvero felice di quel tex e quindi tanti cari auguri a tutti noi passati e presenti che hanno seguito e comprato tex in tutti questi anni.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Rangers

e sperando che il tex a colori di repubblica vada oltre i 200 numeri .... ehehehe speriamo !

Qui siamo OT, ma dico solo questo:Io invece spero che si fermino al numero 200. Penso che anche tu, caro andromeda, non vedi l'ora di rivedere il mitico Villa in qualche nuova storia!!Fine OT. Rientrando nella discussione, ho modificato il titolo, che dovrebbe essere (anzi senza il dovrebbe) stando alle informazioni di Carlo Monni il super informato e infiltrato delle legioni dei Texofili: "I Demoni del Nord". Qualche altra info sulla trama dal topic delle anteprime:"Una storia a carattere misterioso, ambientata in Canada, in una zona inesplorata della tundra, con tutti e quattro i pards e la partecipazione di Jim Brandon. Gli avversari saranno una misteriosissima tribù di indiani antropofagi... gli spietati "guerrieri della nebbia"!"
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

e poi, caro Paco, prima esalti, giustamente, il numero 600, i colori ecc... e poi di fronte a quella copertina parli di pelo nell'uovo grrr grrr :censura2: ?Caro Paco non puoi chiedermi di leggere questa storia con gli occhi foderati di prosciutto solo perchè è il numero 600!!! :indianovestito:

Per carit?,Pard 06, io non chiedo niente a nessuno! :trapper: D'altronde, se la storia si rivelasse una schifezza (non credo proprio!), sarei il primo a dirlo! :soldaton: Quando parlo di "pelo nell'uovo" non mi riferisco mica alla copertina!, mi riferisco a quello che dicevi nel tuo post riguardo alle "mezze misure" :trapper: ... quello che hai scritto l' è perfettamente legittimo!, solo che per me è cercare il pelo nell'uovo :indianovestito:
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

La colorazione degli interni è in linea con quella della collezione storica di Repubblica. Un po scolastica, ma non mi dispiace.
Certo, pensando ad alcuni recenti lavori sui Color Fest di Dylan Dog (o a quelli di questa straordinaria colorista italiana, Barbara Ciardo), ti scende un po il latte alle ginocchia.
Immagine postata


Ad ogni modo, la cover è sublime!
MAGARI Villa le colorasse tutte così! :inch:

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

La qualità di questa colorazione è indiscutibile. Ma io ce la vedo benissimo per fumetti dalle ambientazioni modern, non per Tex;voglio dire, mi piace il fatto che Tex sia un prodotto con meno fronzoli, frutto di un lavoro artigianale:quegli "effetti speciali di movimento" che si vedono nelle colombe, e che si sono visti anche in alcuni Dylan Dog a colori, su Tex non mi piacerebbero neanche un p?.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Da quel poco che vedo, spero si tratti di una storia tutta azione: l'ideale, per borden, per riscattarsi dai passi falsi compiuti negli ultimi due anni con "Missouri", "Patagonia" e "I ribelli di Cuba". Se questa storia non dovesse deludere, complice la buona "La mano del morto" si potrebbe quasi parlare di un borden tornato a livelli dignitosi. haha

Modificato da virgin
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Da quel poco che vedo, spero si tratti di una storia tutta azione: l'ideale, per borden, per riscattarsi dai passi falsi compiuti negli ultimi due anni con "Missouri", "Patagonia" e "I ribelli di Cuba". Se questa storia non dovesse deludere, complice la buona "La mano del morto" si potrebbe quasi parlare di un borden tornato a livelli dignitosi. haha

Rispetto la tua opinione ma le tre storie citate da te sopra a me sono piaciute moltissimo mentre un p? meno la mano del morto.. Quindi come sempre, de gustibus! :trapper:
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Da quel poco che vedo, spero si tratti di una storia tutta azione: l'ideale, per borden, per riscattarsi dai passi falsi compiuti negli ultimi due anni con "Missouri", "Patagonia" e "I ribelli di Cuba". Se questa storia non dovesse deludere, complice la buona "La mano del morto" si potrebbe quasi parlare di un borden tornato a livelli dignitosi. haha

Quando m'intervisterai a fine mese, ricordami che definisci Patagonia e I ribelli di Cuba dei passi falsi... Cosè risponder? che di fumetti e di Tex IMHO non capisci una verza, parleremo un po' di Gongora e Lope de Vega (o se preferisci di Eschilo e Bacchilide) e resteremo lo stesso buoni amici. haha haha haha Borden
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Non ti preoccupare, mi diverte difendere le mie idee. Più sono strampalate e più è divertente. P. S.: scorgo con preoccupazione una qual certa vena sarcastica nelle tue parole. P. S.2: rispetto ad Eschilo preferirei Sofocle, mentre a Bacchilide antepongo Pindaro, ma faccia lei. Preferirei Ipponatte e Archiloco, però. Su Lope de Vega sarei capace di sostenere un'interrogazione, purch? la durata non superi i trenta secondi. :D

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Non ti preoccupare, mi diverte difendere le mie idee. Più sono strampalate e più è divertente. P. S.: scorgo con preoccupazione una qual certa vena sarcastica nelle tue parole. P. S.2: rispetto ad Eschilo preferirei Sofocle, mentre a Bacchilide antepongo Pindaro, ma faccia lei. Preferirei Ipponatte e Archiloco, però. Su Lope de Vega sarei capace di sostenere un'interrogazione, purch? la durata non superi i trenta secondi. :D

Ti piacciono i "giambici", eh? Sono d'accordo. Sbagli a sottovalutare Bacchilide, di cui ti consiglio l'eccellente volume degli "Epinici", curato da Roberta Sevieri (ed. La Vita Felice). BordenPS Conosci gli equivalenti medioevali francesi dei "giambografi" (Villon, Rutebeuf)?
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

No, non sottovaluto Bacchilide, ma non conoscendolo come Pindaro mi baso su quello che credo essere il parere comune. D'altronde anche Orazio quando scelse di imitare la lirica corale greca, prefer? Pindaro a Bacchilide... ma dubito di essere in grado di fornire un mio parere personale con adeguate conoscenze critiche a suffragarlo. Conosco Villon, che apprezzo particolarmente (e non sono il solo, per una volta... De Andr? mi tiene compagnia), mentre Rutebeuf solo di nome. Cosa vuoi, sono solo un pischello... :trapper:

Modificato da virgin
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Sottoscrivo pienamente il punto di vista di Paco circa la colorazione del Tex di Repubblica. Tex è un "prodotto classico" nato artigianalmente e deve continuare a mantenere, a grandi linee, tale tendenza :)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Dalle tavole di Ticci pubblicate in antemprima la colorazione mi sembra buona, rispecchia a mio parere un buon rapporto qualità/prezzo. Niente da dire alla vignetta della Ciardo postata da Fab, anche se l'effetto mosso delle colombe a me da un p? fastidio, ma quanto costerebbe fare il nr. 600 con quelle tecniche?

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Dalle tavole di Ticci pubblicate in antemprima la colorazione mi sembra buona, rispecchia a mio parere un buon rapporto qualità/prezzo.

Il problema, secondo me, non sta nella colorazione (certo essa potrebbe essere piu' curata) ma nello stile dell'artista senese che mal si sposa con il colore. Quel tratto ormai super sintetico, essenziale e confusionario dell'artista senese e' il meno adatto per albi di questo tipo. Capisco che Ticci e' ormai una leggenda vivente su Tex, essendo ormai l'unico supertstite del cosiddetto "periodo d'oro" e quindi quello di mettere la sua firma negli albi celebrativi costituisce il giusto omaggio ad un artista che ha dato moltissimo alla serie, ma io avrei preferito un altro disegnatore con un tratto piu' morbido e piu' adattabile al technicolor.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

La colorazione degli interni è in linea con quella della collezione storica di Repubblica. Un po scolastica, ma non mi dispiace.
Certo, pensando ad alcuni recenti lavori sui Color Fest di Dylan Dog (o a quelli di questa straordinaria colorista italiana, Barbara Ciardo),

E' vero, la colorazione , immagino sempre della GFB Comics, è un p? povera di sfumature, ma questo è sempre stato lo stile "Tex a colori".

Niente da ridire su ciò.
Eppure, mi piacerebbe vedere la Ciardo all'opera su qualche tavola di tex, chissà, potrebbe aprire gli occhi a quelli di casa bonelli, e magari tentare uno special a colori con questi effetti "più moderni".

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Ecco la cover ingrandita:

Immagine postata

E la trama che compare sul sito della SBE:

Fort Hope, un solitario avamposto delle Giubbe Rosse nel desolato Territorio del NordOvest, è stato attaccato da una tribù sconosciuta che indossa pelli di lupo e si nutre di carne umana. Per scoprire la sorte di due giovani ufficiali suoi amici, il colonnello Jim Brandon organizza una spedizione di soccorso, alla quale partecipano anche Tex, Carson, Kit e Tiger. Nella regione, dove esiste un'inimicizia secolare tra i fieri, bellicosi Dogrib e i pacifici Yellowknife, la comparsa del nuovo, spietato nemico ha gettato tutti nel terrore. Ma, mentre infuria la battaglia e Fort Hope rischia di essere conquistato e distrutto una seconda volta, Tex concepisce l'audace piano di portare la sfida nel cuore stesso delle ?colline della nebbia?, regno dei demoniaci ?guerrieri lupo'!...


Promette davvero bene, no?

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.