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TWF - Tex Willer Forum

[601/602] I Giustizieri Di Vegas


Sam Stone
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@Ym: la Vegas a cui si fa riferimento è una cittadina del New Mexico, diversa dalla più celebre Las Vegas in Nevada, che forse tu avevi in mente :)

Su Wikipedia ( italiano e inglese ) alla voce Hoodoo Browm è riportata la città di LAS VEGAS, forse erroneamente. Mauro Boselli potrebbe forse, a questo punto, svelarci l'arcano. Comunque poco importa, quello che mi secca parecchio è la contaminazione tra fumetto e Storia quando c'è una EVIDENTE distorsione della verità storica.

By the beginning of 1880 the tide of public opinion had turned against the gang. Webb was arrested after his involvement in a shooting that may well have been self defense, but much due to his association with the gang, he received a jail sentence. Rudabaugh was also jailed due to his involvement in criminal acts. Both he and Webb eventually escaped.

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serve a delineare ancora meglio la psiscologia di queste due canaglie, una coppia che riflette, in negativo, quella di Tex e Carson. Uno scontro tra il bene e il male dove il primo ha ovviamente la meglio.

Bellissima questa cosa!, non l'avevo pensata... chissà se era questo proprio l'intento di Boselli nel creare i due personaggi... Comunque il duello non lo vedo insensato perchè, credo,Brown e Mathers si devono essere fatti questo ragionamento:"Ormai Tex e pards ci hanno sgamati... ormai siamo nel loro mirino! Possiamo andare anche in capo al mondo, ma tanto ci prenderanno lo stesso... senza contare che, se ci denunciassero, ci troveremmo alle costole sceriffi e cacciatori di taglie!... dobbiamo farli fuori!".
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Letti i due albi d'un fiato.

La storia mi è piaciuta moltissimo, sono d'accordo praticamente su tutti i punti elencati da paco, in particolar modo sulla figura di Dave Mathers, che proprio per il suo aspetto "apparentemente innoquo" è ancor più inquietante di un cattivo a 360? e soprattutto sulla stupenda e drammatica "quiete prima della tempesta", ovvero ai dialoghi tra i pards che precedono il duello, la vignetta con Tex che dice "aspetteremo Mezzogiorno" sarebb? da farci un poster, e stupendamente freddo ed ironico in qualsiasi occasione Carson quando risponde sulla puntualit? della Morte, "la loro o la nostra?", queste sono le cose che mi hanno fatto innamorare di questo fumetto. Mi sono piaciuti molto anche i disegni di Corrado Mastantuono, un Tex più "oscuro" e minaccioso di quello che ho visto in altre storie. Anche gli altri pards sono molto ben realizzati secondo me. Non posso non encomiare con un "GRANDIOSO", Carson che si getta a "volo d'angelo" sul vicesceriffo bandito (che poi dir? "credevo che mi fosse crollata addosso la montagna" uh uh uh) colpendolo con una ginocchiata e scaraventandolo a terra (il dolore l'ho avvertito pure io, ahio!!!!)
Voto: 9Ciao :)
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  • Rangers

Ho letto anch'io la seconda parte! :)Concordo con chi ha scritto commenti positivi prima di me, anche se non grido al capolavoro come ha fatto l'amigo Paco! -_nono La seconda parte scorre benissimo, c'è tantissima azione e finalmente tutti e quattro i pards hanno il loro momento di gloria. Carson soprattutto è protagonista di parecchie scene grandiose, vedasi le pagine in cui agisce in solitaria! :inch: Mi ha preso particolarmente il finale con la "pseudo" sfida all'Ok Corrall, che come ha ricordato Paco sembra di essere l' ad assistere all'angoscia dei minuti che precedono lo scontro. E successivamente sembra di respirare l'odore della polvere da sparo! :DAnche i cattivi mi sono sembrati ben studiati. Nel gruppone quelli che spiccano di più sono sicuramente Mather e Brown. Brown mi sembra quello più viscido e calcolatore, mentre lo sceriffo Mather sembra comunque nascondere qualcosa. Infatti nonostante anche nel finale continua a stuzzicare Carson per appurare chi dei due è più veloce, mi domando se sia sempre stato cattivo o se lo è diventato in seguito a qualche avvenimento. Probabilmente è stato proprio Hoodoo a cambiarlo e a fargli assaporare il lato criminale, con i suoi facili guadagni e il subdolo nascondersi dietro la faccia della legge!Quindi in qualche modo, ho trovato una certa rassomiglianza tra il Dave Mather di questa storia e lo sceriffo Jack Loman de La Prova del Fuoco di Ruju. Del primo non ci viene mostrato il passato, quindi non sappiamo quando abbia superato il famoso confine che divide gli uomini di legge dai criminali. Appunto probabilmente ha sfruttato la situazione, capendo che nascondendosi dietro una stella poteva compiere anche azioni criminali (impiccando, uccidendo, derubando). Mentre il Loman "rujano" ha superato il confine, in seguito alla disgrazia che lpo ha colpito negli affetti più cari (la perdita del figlio)!Tornando alla storia in generale, sono rimasto soddisfatto perchè si respira davvero un clima di Western puro, l'azione è tanta e non ci sono intrecci che potrebbero far venire mal di testa ai più critici. Certo ci sono tanti personaggi e in qualche punto qualche nome ti scappa e devi tornare a ripassarteli, ma mi sono veramente divertito ad assistere a questa ennesima avventura!! Per quanto riguarda i disegni, devo dire che Mastantuono ha fatto un ottimo lavoro, sia per l'ambientazione perfetta, sia per la carrellata di personaggi. Avverto ancora qualche indecisione sui volti dei pards: ho notato che verso la fine del secondo albo, la faccia di Tex è tratteggiata in maniera diversa rispetto al primo albo. Forse Mastantuono sta ancora cercando una sua visione personale!! _ahsisi Anche il mio voto è sull'8! :trapper:

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anche se non grido al capolavoro come ha fatto l'amigo Paco! -_nono

Ok, cerco di spiegarvi il mio punto di vista... ovvero:cosa voglio quando compro l'albo nuovo di Tex?1)che la storia sia bella e avvincente;2)che i personaggi siano quantomeno interessanti;3)e soprattutto, la cosa fondamentale:che Tex e pards siano Tex e pards, cioè quei magnifici castigamatti sputapiombo che amo da quando avevo sette anni!Questi sono i tre criteri basilari per far si che una storia nuova mi piaccia. Se queste tre condizioni vengono soddisfatte, io sono felice come una bambino, e me ne strafotto di possibili sviste (che possono capitare a tutti, anche a Bonelli) o incongruenze, ecc-anzi, tendo a non vederle ( e non perchè non voglia, ma perchè proprio non ci riesco). Nello specifico, questa storia soddisfa tutti e tre i criteri-base, e in particolare l'ultimo!Quindi... non sarà un capolavoro... sarà piena zeppa di difetti... ci saranno miriadi di storie più belle... ma per me, anche questa storia-il cui finale lo sto rileggendo e rivedendo tanto mi è piaciuto- è un piccolo capolavoro.
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Beh, credo che queste tre cose siano quello che qualsiasi lettore di Tex cerca, quando compra l'albo, e sono d'accordo anche con il resto del tuo post! _ahsisi E nella storia in questione sono state di gran lunga rispettate, anche secondo me, e di difetti particolari non ne ho trovati neanch'io. In ogni caso, opinione mia, resta comunque una buonissima storia, considerando però che ultimamente il livello degli inediti è davvero molto elevato. Insomma, sono rimasto soddisfatto anche questo mese, e la cosa dura da un bel p?!

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@Ym: la Vegas a cui si fa riferimento è una cittadina del New Mexico, diversa dalla più celebre Las Vegas in Nevada, che forse tu avevi in mente :)

Su Wikipedia ( italiano e inglese ) alla voce Hoodoo Browm è riportata la città di LAS VEGAS, forse erroneamente. Mauro Boselli potrebbe forse, a questo punto, svelarci l'arcano.
Secondo me c'è poco da svelare: è molto probabile che Mauro abbia semplicemente voluto evitare sin dall'inizio possibili equivoci con l'altra e ben più famosa Las Vegas in Nevada (che, forse è il caso di ricordarlo, all'epoca era una cittadina non molto diversa da quella di questa storia. sarebbe diventata la metropoli attuale solo a partire da una cinquantina di anni dopo).

Per pura curiosità, ricordo che Tex è stato in quella Las Vegas due volte: la prima nei nn. 28/29 (le avventure: "un vile attentato" e "Un incarico pericoloso" e la seconda in "La valle infuocata" (nn° 254/256.).

Comunque poco importa, quello che mi secca parecchio è la contaminazione tra fumetto e Storia quando c'è una EVIDENTE distorsione della verità storica.

By the beginning of 1880 the tide of public opinion had turned against the gang. Webb was arrested after his involvement in a shooting that may well have been self defense, but much due to his association with the gang, he received a jail sentence. Rudabaugh was also jailed due to his involvement in criminal acts. Both he and Webb eventually escaped.

Usate il traduttore di google, se è necessario.
Non mi serve. :lol2:


In ogni caso, capisco il tuo punto di vista, nemmeno io sono entusiasta quando vedo alterare la realtà storica ed il destino di personaggi realmente esistiti.
Dopotutto sarebbe bastato che Borden alterasse leggermente i nomi e non ci sarebbero stati problemi, i due cattivi ed il loro seguito sarebbero stati solo ispirati a Hoodoo Brown e Dave Mather e non loro effettivamente. Dopotutto, visto che almeno in Italia (ma anche negli USA mi chiedo quanti se ne ricordino oggi) i due erano emeriti sconosciuti.
D'altro canto, questo tipo di operazione non è esattamente nuovo su Tex, che nei suoi anni giovanili ha addirittura sterminato la Banda Dalton, e nemmeno in altri media (in "Sfida infernalle" John Ford ci racconta una sfida all'OK Corral tutta inventata, dove c'è Old Man Clanton ancora vivo e Doc Holliday addirittura muore).
Alla fin fine, questo peccato veniale posso perdonarlo, perchè la storia mi è piaciuta parecchio. clap

Modificato da Carlo Monni
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  • Collaboratori

Alla fin fine, questo peccato veniale posso perdonarlo, perchè la storia mi è piaciuta parecchio. clap

Pienamente d'accordo. Non è nemmeno un peccato, sono due modi diversi di vedere le cose. Nell''avventura raccontata sulle pagine di Tex la distorsione della realtà storica da parte dell'autore non dovrebbe rappresentare un problema, tanto più che il fumetto che abbiamo tra le mani non ha mai avuto nessuna pretesa di veridicit? ( e GLB è stato il primo ad infischiarsene e Nizzi lo stesso ). Le migliaia di lettori certo non spulciano wikipedia alla ricerca di "incongruenze". Non lo faccio neppure io con quello scopo ovviamente, ma siamo in un forum e discutiamo di tutti gli aspetti della storia, compreso questo. Per fare un esempio, ne "Il colonnello Watson", storia che adoro, Nolitta nell'antagonista ricalca la figura storica di Albert Bothwell, l'istigatore del linciaggio di Cattle Kate, all'anagrafe Ella Watson. La Ella Watson di Nolitta diventa invece la candida fanciulla figlia di quel Watson che storicamente ne era stato il di lei carnefice!Questo avveniva nel novembre 1984, le possibilità per i lettori di documentarsi erano piuttosto scarse, l'autore poteva prendersi insomma tutte le libertà che voleva. Oggi non è più così, purtroppo. Comunque sarei curioso di leggere anche il punto di vista dell'autore, che comunque rispetto nelle sue scelte.
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La mia impressione sulla storia in questione e' piu' che buona. Superiore rispetto agli ultmi lavori di Boselli, che non mi hanno entusiasmato piu' di tanto("La mano del morto"in primis). Mi son piaciuti in particolar modo i dialoghi e alcune frasi ben azzeccate in certi momenti della storia. I brontolii di Kit Willer li ho graditi e non mi hanno scandalizzato, un Tiger ritrovato e finalmente parte integrante e funzionale del quartetto (a proposito, che bello vederlo insieme a Carson, costituendo quella classica "strana coppia")ed un Carson intrepido che prende letteralmente il posto a Tex. Si', perche' Tex non e' il protagonista assoluto, ma a differenza delle altre storie boselliane, dove il ranger e' troppo spesso relegato nel ruolo di comprimario, stavolta lascia spazio non al solito (insopportabile aggiungo io)personaggio dalla pistola infallibile, ma al pard piu' importante della serie, cioe' il vecchio Carson. E qui ci puo' stare. Quando in una storia si evidenzia in particolar modo le potenzialita' di uno dei pards di Tex, non ho mai storto il naso, anzi. Un bel lavoro, quello di Boselli, che avrei apprezzato ancor di piu' se ai disegni ci fosse stato un altro artista. Mi dispiace dirlo, ma a me Mastantuono non piace molto su Tex. Trovo la caratterizzazione dei personaggi, un potroppo caricaturali, in particolar modo i quattro pards. Ce' qualche primo piano di Carson poco decente. In definitiva, non un capolavoro, come e' solito gridare il nostro simpatico utente Paco, ma una buona storia che fa' ben sperare per i lavori futuri di Boselli.

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Comunque all'inizio dell'albo c'è scritto che la location è Vegas nel New Mexico. Personalmente, giuro che preferisco un Tex meno rispettoso di nomi, luoghi ed eventi ma più "texiano", e questa volta Boselli, seppure non completamente, ci è andato davvero molto vicino. Forse, per essere proprio pignoli, sarebbe stato meglio (come diceva Ymalpas) usare altri nomi, ma dopotutto abbiamo un Kit Carson totalmente estraneo alla storia, quindi nemmeno questo è un problema :colt:

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SPOILERPaco oramai lo conoscono tutti, ma il suo frequente gridare al "capolavoro" ha una spontaneit? ed un entusiasmo coinvolgente...... per cui gli perdoniamo al 100% certi eccessi! :indianovestito: La storia è lineare? Mica tanto....^_^ ..... il primo albo è piuttosto intricato: cambi di scena continui, personaggi su personaggi che ci vengono presentati, flash-back, vigilantes misteriosi, indagini parallele su più fronti.... se è lineare il primo albo, lo è anche il cerchio di Giotto....:DIl solo secondo albo è "lineare", e diviene anche un po' scontato a partire da pag. 65 circa, per via della copertina e del titolo che "spoilereggiano" il finale, dove si sa già che avverr? uno showdown "tutti contro tutti" (con ovvio esito conclusivo, ossia la vittoria dei pards). Nulla di male ovviamente in questo, ai tempi del Tex a striscia TUTTE le copertine e quasi tutti i titoli costituivano degli spoiler (.... a volte, mortiferi per la suspence!). Come spesso accade, l'ottimo Boselli esagera un tantino con i comprimari, con il risultato di riuscire bene nella caratterizzazione solo di alcuni di essi (penso a Webb), mentre per altri.... occorrono frequenti "riepiloghi", a beneficio della memoria del lettore: emblematiche le ultime vignette di pag. 37 e pag. 81, dove Carson e Tex - rispettivamente - pensano e parlano in maniera del tutto innaturale, rispolverando chiaramente nomi e volti ad esclusivo beneficio del lettore, altrimenti certe precisazioni non si spiegherebbero (baloon "riepilogativi" di questo genere ne abbiamo trovati spesso anche nella trilogia de "La mano del morto", personalmente non mi fanno impazzire perchè rendono ancor più palese il difetto di base di cui sopra). Con 2-3 vicesceriffi in meno (... ammazza che squadra "stanziale", per una cittadina relativamente di poche anime, ed oramai tranquilla!), credo che la storia non ne avrebbe perso in fascino, la trama sarebbe rimasta inalterata ed anche il duello finale avrebbe acquisito - paradossalmente - più pathos: personalmente, avrei preferito vedere i soli "capoccia" venire avanti e sfidare Tex e Carson (con la copertura "sleale" dei complici, ovviamente), mentre quel conclamato "6 contro 2" a distanza di dieci metri (con i nostri che ne escono - incredibilmente - "solo" feriti) mi è parso un filino troppo enfatizzato: certo, non è la prima volta che Tex affronta decine di avversari e li stende, ma non ricordo un duello "a freddo", faccia a faccia così impari dai tempi dello sceriffo Wess Benis in "Fuorilegge" (allora era un 1 vs 3, stavolta 2 vs 6). So che non c'entra nulla, ma ho rivisto la scena di Juan Raza che abbatteva da solo 7 bandidos che gli sparavano da 4/5 metri di distanza nell'inizio dell'albo "A sud del rio grande".... un po' troppo, insomma. Riassumendo, attribuisco anche io un bell'8 all'albo, caratterizzato da battute taglienti, spirito di gruppo ritrovato tra i 4 pards, nemici marci fino al midollo ed un tema relativamente nuovo su Tex, vale a dire usare la copertura della legge per compiere malefatte prima, scovando falsi colpevoli poi al fine di "chiudere il caso" di fronte ad eventuali inchieste ufficiali. Mi è piaciuto moltissimo il finale molto politically (in)correct :inch: ed anche l'ottimo ruolo di Carson (anche se non è ben chiaro perchè il "temibile" Ice ed il suo complice decidano di battersela all'apparire di un altro solo avversario. In sintesi). Soggetto: 7,5 (buono lo spunto iniziale, voto ribassato dai troppi nemici inseriti)Sceneggiatura: 8,5 (il primo albo poteva essere un filino meno intricato)Disegni: 8 (adattissimi al tipo di storia ed all'ambientazione).

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  • Collaboratori

... ma dopotutto abbiamo un Kit Carson totalmente estraneo alla storia, quindi nemmeno questo è un problema  :colt:

Eh eh esempio più calzante non potevi trovarlo cara Cheyenne! Però resto della mia idea, con altri nomi mi sarei tolto di dosso quella fastidiosa sensazione di "falso". Fa niente!Boselli è sempre più attratto ormai da temi storici e di questo potremo discuterne anche in un' altra discussione ad hoc. Comunque oggi ne ho avuto l'ennesima prova aggiungendo qualche nuova informazione nel tabellone delle storie in lavorazione: anche quella di Venturi ( dopo quella di Piccinelli ) affonda le sue radici nella storia dell'ottocento americano, l'Oregon trail infatti era una famosissima pista verso l'ovest percorsa da migliaia di pionieri e carovane, vittime spesso di attacchi di indiani, omicidi, freddo, morsi di serpente, alluvioni improvvise, annegamenti, cadute di alberi... ecco insomma un campo in cui la fantasia dell'autore può facilmente vagare in territori fertili senza fare danno. Non so se mi sono spiegato.
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S? certo Ym, ti sei spiegato benissimo e non ti d' torto, ma come tu stesso hai riconosciuto è un peccato veniale e accettabile in un prodotto di fantasia. Purtroppo la Storia con la S maiuscola tarpa le ali all'immaginazione, e d'altra parte a volte è bello poter "giocare" con gli eventi diventandone quasi padroni.

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All'esito della consueta rilettura, devo parzialmente rettificare quanto scritto nel messaggio sopra: in effetti, Tex e Carson non accettano spavaldamente un (impossibile) scontro due contro sei, sono Kit e Tiger che all'ultimo momento sono costretti a defilarsi per far fronte al gruppo di Ice e Dowd, lasciando i loro pards nei pasticci. Confermo che la cosa che mi è più piaciuta della storia è la ritrovata, sana ferocia di Tex e i suoi contro gli avversari di turno: in altri tempi avremmo letto frasi del tipo "peccato non averli potuti assicurare alla Giustizia", o "mi ci ha costretto", ecc. ecc...... basta leggere invece l'ultimo baloon della storia per capire che i "nostri" erano assolutamente determinati a spedire tutti quanti all'inferno (Cady si è salvato, però..... :P).

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So che non c'entra nulla, ma ho rivisto la scena di Juan Raza che abbatteva da solo 7 bandidos che gli sparavano da 4/5 metri di distanza nell'inizio dell'albo "A sud del rio grande".... un po' troppo, insomma.

Ho pensato anch'io a quella scena, e al modo più indolore con cui Raza fa fuori i sette bandoleros (uno lo ferisce soltanto). Ribadendo il fatto che quella scena è esagerata e, almeno per me, fastidiosa, c'è da dire che è molto diversa da quella di "Duello nel corral":l' Raza prende i sette di sorpresa, spianando le colt quando loro gli voltano le spalle e non si aspettano la sparatoria, mentre qui Tex e Carson non prendono di sorpresa gli avversari ma li affrontano a viso aperto, chiaramente:gli avversari sono quindi preparati alla sparatoria. E soprattutto, quelli affrontati da i due pards sono la "Dodge City gang" al gran completo!, mentre quelli affrontati da Raza al confronto sono dei rubagalline! _ahsisi
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  • Rangers

L'unica cosa che mi pare inverosimile è quella che una banda di assassini feroci e senza scrupoli non riesca a colpire a morte due avversari da distanza quasi ravvicinata, ma riesca solamente a ferirli di striscio, o quasi. Non era un agguato ma un regolamento di conti a viso aperto, dove la velocit? ad estrarre fa la differenza, qui decisamente molto.

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SPOILER!sono d'accordissimo con i criteri di giudizio di Paco e d' voto 10 a questo capolavoro di Boselli e Mastantuono che va letto tutto d'un fiato! la storia è puramente coinvolgente fino alla fine e piena di grandi scene d'azione.. tutte4 i pards sono protagonisti della scena e assistiamo senza tregua a sparatorie e agguati nei canyon, tra le rocce, nei vicoli bui di Vegas fino all'attesissimo duello a mezzogiorno nel Sunset corral.. il Super Kit Carson d' prova di non essere per niente il "nonno", uscendo sempre a testa più che alta da mirabolanti eroiche imprese solitarie e non!!!grande opera davvero!!! una storia perfetta con tavole perfette!!! per me INDELEBILE!!! -ave_ -ave_ -ave_ clap clap

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La mia impressione sulla storia in questione e' piu' che buona. Superiore rispetto agli ultmi lavori di Boselli, che non mi hanno entusiasmato piu' di tanto("La mano del morto"in primis). Mi son piaciuti in particolar modo i dialoghi e alcune frasi ben azzeccate in certi momenti della storia. I brontolii di Kit Willer li ho graditi e non mi hanno scandalizzato, un Tiger ritrovato e finalmente parte integrante e funzionale del quartetto (a proposito, che bello vederlo insieme a Carson, costituendo quella classica "strana coppia")ed un Carson intrepido che prende letteralmente il posto a Tex. Si', perche' Tex non e' il protagonista assoluto, ma a differenza delle altre storie boselliane, dove il ranger e' troppo spesso relegato nel ruolo di comprimario, stavolta lascia spazio non al solito (insopportabile aggiungo io)personaggio dalla pistola infallibile, ma al pard piu' importante della serie, cioe' il vecchio Carson. E qui ci puo' stare. Quando in una storia si evidenzia in particolar modo le potenzialita' di uno dei pards di Tex, non ho mai storto il naso, anzi..... In definitiva, non un capolavoro, come e' solito gridare il nostro simpatico utente Paco, ma una buona storia che fa' ben sperare per i lavori futuri di Boselli.

Faccio mio il commento di Anthony poich? rispecchia, come meglio non si potrebbe, la mia opinione su questa storia. :trapper:P. S.: di mio aggiungo soltanto che, come nel primo albo, anche in questa seconda parte Tex mena un fendente ed un calcione al malcapitato di turno ma il resto della "ripassata" rimane "criptato". Uno dei soliti difetti boselliani...... :malediz... _thia-
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diavolo ! me la sono gustata proprio tanto questa storia ! per quanto riguarda i disegni ancora un'ottima conferma da mastantuono a dimostrazione che di carne da cuocere ce n'e' veramente tanta , l'importante e' non farla bruciare .......... storia ricca di momenti di tensione , in particolare il momento della sfida tra tex e i nostri contro la dodge city gang sembra ricalcare la scena piu' importante del mezzogiorno di fuoco ! il ruolo piu' importante ( almeno per mio modesto parere ) viene svolto da carson inutile dire che e' proprio il vecchio ranger a indirizzare le indagini nel verso giiusto , forse quindi dopo alcune storie in cui ha svolto un ruolo solo di assoluta comparsa per l'occasione ( tex 600) o di assente giustificato , si puo' certamente affermare che il vecchio cammello sia assoluto protagonista di questa storia !leggendo tra i post di questa discussione mi ha colpito molto l'ampio battibecco ( pacifico e chiarificatore ovviamente ) che riguardava tex e il poker ebbene io voglio soltanto dire che tex insiste molto sullo sceriffo mather solo perche' lui i manigoldi li fiuta anche ad un miglio di distanza ! non voglio assolutamente credere che il mio eroe si rechi a vegas solo perche' fu sconfitto a poker ! infine voglio complimentarmi con i protagonisti della creazione di questa storia ovvero mauro boselli e mastantuono !!!!!!davvero bravi !!! complimenti davvero sinceri ! :indianovestito:

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Ragazzi, qu? le ipotesi possibili sono sono tre: 1) o sono diventato di gusti troppo difficili 2) o con l'eta mi sono rimbambito 3) oppure penso di capirne di fumetti ed invece dopo oltre 30 anni che li leggo... in realtà non ne capisco un tubo. Per questioni di tempo non posso buttare già una vera e propria recensione, ma posso dire che questi primi tre numeri della nuova numerazione mi hanno molto deluso. Sul n. 600 mi sono già espresso a suo tempo, mentre la storia iniziata nel n. 601 che tanto mi aveva preso, si è rivelata in questo "Duello nel Corral" (che ho terminato di leggere pochi minuti fa) piatta, prevedibile e scontata. Dopo aver letto "I Giustizieri di Vegas" ero straconvinto di una cosa, mi ero detto: "Sicuramente nulla è come sembra, scommetto che Boselli ci sorprender? tutti tirando fuori un autentico colpo di genio." E invece... fin dall'inizio si gioca a carte scoperte e così si prosegue fino alla fine. Non c'è emozione perchè non c'è un susseguirsi di situazioni veramente eclatanti, ma tutte ampiamente prevedibili, non c'è tensione perchè pur presagendo lo scontro diretto finale, non è difficile immaginare come andr? a finire. Da Boselli, che magari si incavoler? pure se avrà modo di leggere questo commento, mi aspetto molto di più. Se uno scrive da Dio le storie di un personaggio complesso come Dampyr, non vedo perchè non possa fare la stessa cosa con Tex, un personaggio che conosce come le sue tasche. Cmq, con ogni probabilità sarà valida almeno una delle tre opzioni riportate all'inizio. Decidete voi quale, pards.

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Dovrei spremere un p? le meningi, ma una scena simile a questa l'ho già letta in almeno un'altra storia del passato. Chissà se mi torna in mente! _thia- :trapper:

Sam, forse finalmete ci sono:l'inizio de "La mesa degli scheletri", quando Tex, dopo aver disperso i Navajos e reso ormai inoffensivo il vecchio Johnny, sta per costringerlo ad accettare un duello-che sarebbe impari anche questa volta e che, si badi bene, si sarebbe avuto contro un vecchio!!Tex:"... ti dar? ancora una possibilità, bastardo. Non di sopravvivere... ma di morire con un'arma in pugno!".
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Se uno scrive da Dio le storie di un personaggio complesso come Dampyr, non vedo perchè non possa fare la stessa cosa con Tex, un personaggio che conosce come le sue tasche.

Curiose a volte le opinioni: pensa che invece il sottoscritto la vede esattamente al contrario. Infatti piu' volte, a Boselli, ho imputato ed imputo di scrivere Tex come scrive Dampyr: una pletora di personaggi, il protagonista poco protagonista, ecc., ecc. :malediz... :_sigh

E le storie le scrive bene, molto bene sia su Tex che su Dampyr. Su questo proprio non credo ci piova..... :trapper:
Semmai è come "gestisce" il personaggio Tex che ci sarebbe qualcosa da ridire... :rolleyes:

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Tornando a parlare della sparatoria finale, in effetti

anche a me è sembrato assurdo che da quella distanza nessuno della banda sia riuscito a ferire gravemente Tex e Carson, vabb?, mi direte, mica possono morire i protagonisti, però il sapore di inverosimile un p? rimane... basta non farci troppo caso!
Ciao :indianovestito:
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una pletora di personaggi, il protagonista poco protagonista,

Fammi capire,Capelli D'Argento... questo difetto lo riscontri anche ne "I giustizieri di Vegas"?
Beh... Paco, non si puo' dire che di personaggi ne manchino in questa storia, conditi con tutti quei nomignoli che un po' di confusione, a me, l'hanno creata.

Sulla questione protagonista, certamente non posso affermare che Tex lo è al 100% o al 90% Il tutto è certamente "mitigato" dalla presenza, ottimamente resa, del buon vechio cammello: questo, sicuramente, mi ha fatto piacere e non mi ha fatto arrabbiare come altre volte ( troppe ) causa la presenza del fastidioso co-protagonista/comprimario di turno. :malediz...
Insomma, se Boselli continuerà su questa strada, meglio il "protagonismo" dei pards che quello di oscuri personaggi buoni per una storia. :old:
Hasta lu?go, amigo :trapper:

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