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TWF - Tex Willer Forum

Claudio Villa A Romics 2010


West10
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Siamo sempre sullo stesso disegno, questa foto è un pochino più centrata, Claudio tra le altre cose ha sottolineato l'importanza di tener presente cosa l'occhio del lettore vedrà per primo. Ad esempio questo cambia fra un lettore italiano che legge da sinistra verso destra ed un lettore giapponese che fa esattamente il contrario.

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L'insieme degli schizzi che Claudio fa per le copertine viene inviato a SB per la scelta. Questo ad esempio è uno schizzo che non è stato scelto. Nel corso dell'incontro Claudio ha fatto vedere come per arrivare alla copertina definitiva possa preparare molti schizzi diversi. In particolare ha mostrato i 5 schizzi scartati della copertina in cui Tex entra in un locale dove c'è una mummia indiana. Ognuna di essi mostrava la stessa scena ma sotto diverse angolature che davano a chi le guardava impressioni diverse, ad esempio in una si aveva l'impresione che Tex stesse entrando nella stanza, in un altra Tex era già dentro la stanza... e così via.

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Altro schizzo che non è stato scelto, notare le tracce di sangue sulla neve ed il cappello della giubba rossa. Claudio ci ha spiegato come si è immaginato la scena e le sensazioni che voleva trasmettere al lettore "Tex vede le tracce di sangue ed il cappello, si rende conto che qualcosa di drammatico è accaduto e si accuccia sulla neve pronto ad affrontare il pericolo."
Nel disegno che poi è stato scelto per la copertina si vede anche la mano della giubba rossa morta.

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Vediamo ora un disegno che è un passo avanti rispetto allo schizzo nella strada verso la preparazione della copertina.
Avete notato?!?!... Claudio sta parlando del disegno ma il suo sguardo è rivolto verso la persona che lo sta fotografando con il telefonino.

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Ecco la foto del disegno in primo piano. Come già sapete anche questo disegno non è stato scelto per la copertina preferendone uno più tradizionale.
Claudio durante l'incontro si è espresso anche sulla linea editoriale per così dire "tradizionalista" e sui tentativi sia suoi sia di altri disegnatori e sceneggiatori di introdurre novità. Le novità riguardano le inquadrature delle copertine, le sfumature dei colori, gli stessi indumenti dei personaggi, le storie, il ruolo delle donne nelle storie e altro ancora. In tutto questo è vero che tutti loro un p? spingono per far accettare queste novità, a volte ci riescono a volte no, ma comunque rispettano l'idea tradizionalista di base che in parte condividono in quanto Tex ormai è una leggenda e come tutte le leggende anche chi lo disegna o ne scrive le storie mensilmente ha una sorta di timore reverenziale. Si corre sempre il rischio di rovinare il mito con una novità non buona o magari introdotta troppo affrettatamente.

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Non posso fare a meno di ringraziare ancora una volta West10 per questo splendido ed esauriente reportage. Amigo, ci stai rendendo partecipi di un evento, come se fossimo li' sul posto. Sei un grande!In quanto alle copertine con i colori originali, posso dire che non c'e' paragone rispetto ai colori computerizzati. Ma avete visto la cover de "I cacciatori di bisonti"?sembra un quadro, ragazzi. Impressionante!Spero con tutto il cuore che un giorno possiamo vedere questi capolavori di copertine, con la loro colorazione originale, raccolti in un volume.

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Altro disegno di una copertina che non è stato scelto, l'ultima diligenza.
Da notare che per ogni disegno Claudio ha raccontato molto dettagliatamente come è arrivato a quel disegno, cosa voleva trasmettere al lettore, insomma come lo ha interpretato.
Sinteticamente in questo caso Tex deve prendere la diligenza ma lascia qualcosa, infatti lo sguardo è ancora proteso all'indietro e guarda verso l'alto anche se la porta della diligenza è aperta.
Il lettore è portato a chiedersi cosa è successo di tanto grave da costringere Tex a prendere quell'ultima diligenza e chi o cosa lascia. Gli uomini a cassetta sono neri a sottolineare la drammaticit? del momento.
Cosè il pathos e la suspence sono già presenti sin dalla copertina ancor prima di leggere la prima pagina! (NdR)

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In quanto alle copertine con i colori originali, posso dire che non c'e' paragone rispetto ai colori computerizzati. Ma avete visto la cover de "I cacciatori di bisonti"?sembra un quadro, ragazzi. Impressionante!Spero con tutto il cuore che un giorno possiamo vedere questi capolavori di copertine, con la loro colorazione originale, raccolti in un volume.

Concordo pienamente con te caro Anthony Steffen, e devi pensare una cosa, io stesso ed i fortunati presenti all'incontro hanno visto disegni proiettati tramite un pc, comunque qualcosa perdono tenendo presente anche l'illuminazione della stanza. Mi piacerebbe poter vedere un originale dal vivo.
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  • Collaboratori

Il magnifico reportage di West10 ho avuto la fortuna di vederlo e leggerlo in anteprima, rinnovo dunque anche qui i miei complimenti al nostro "inviato speciale". Concordo su tutta la linea con quanto detto da Anthony Steffen e rinnovo anche io l' invito al mitico Claudio Villa perchè dia finalmente alle stampe questi capolavori.

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Il magnifico reportage di West10 ho avuto la fortuna di vederlo e leggerlo in anteprima, rinnovo dunque anche qui i miei complimenti al nostro "inviato speciale". Concordo su tutta la linea con quanto detto da Anthony Steffen e rinnovo anche io l' invito al mitico Claudio Villa perchè dia finalmente alle stampe questi capolavori.

Naturalmente il desiderio di vedere dato alle stampe un libro con i disegni editi ed inediti di Claudio è stato uno degli argomenti sollecitato dai presenti all'incontro. Claudio si è detto disponibilissimo ma ha fatto notare che è necessario che un editore gli faccia una proposta.
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E' veniamo ad un simpatico aneddoto. Questo è il disegno finale di una copertina. Il disegno superò tutto il processo di selezione ma nonostante questo venne scartato all'ultimo momento dopo che era stato già approvato.
Claudio Villa mentre era tranquillamente a casa intento a dedicarsi ad altri disegni ricevette una telefonata di Sergio Bonelli:
"Claudio devi fare un'altra copertina, quella non va bene".
Era successo che il buon Sergio si era resa conto che questo disegno somigliava troppo ad una copertina già edita in passato ed ovviamente questo era in contrasto con la prima regola di Sergio Bonelli. Ogni copertina nuova deve essere diversa da tutte le precedenti, il rispetto per il lettore viene innanzi a tutto ed anche per un bel disegno come questo non si poteva fare un eccezione anche se questo comport? a Claudio una lotta contro il tempo per consegnare un'altra copertina.

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Andando a memoria mi pare che questa copertina sia abbastanza simile a quella di "Sfida Selvaggia", o sbaglio?Comunque, visto che pare che la maggior parte delle copertine che preferiamo sono quelle scartate, credo che in SBE dovrebbero farsi qualche domanda! Certamente non siamo la maggioranza dei lettori, però penso che se questi "scarti" potessero essere visti da più persone, sarebbero forse d'accordo con noi!

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A tal proposito posso lanciare un miniquiz. Vediamo chi è il primo tra di voi che riesce a postare qui la copertina già edita che somigliava a questo disegno e che indusse Sergio Bonelli a scartare questo disegno.

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Andando a memoria mi pare che questa copertina sia abbastanza simile a quella di "Sfida Selvaggia", o sbaglio?Comunque, visto che pare che la maggior parte delle copertine che preferiamo sono quelle scartate, credo che in SBE dovrebbero farsi qualche domanda! Certamente non siamo la maggioranza dei lettori, però penso che se questi "scarti" potessero essere visti da più persone, sarebbero forse d'accordo con noi!

AtTheRocks, hai scritto il tuo messaggio mentre scrivevo il mio in cui proponevo il miniquiz, praticamente mi hai letto nel pensiero. Non so se sia "Sfida selvaggia", se hai l'immagine a portata di mano postala così vediamo la somiglianza.
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Claudio si è intrattenuto sul mestiere del disegnatore. Un buon disegnatore deve avere innanzitutto il dono dell'umilt?, sia agli inizi evitando di pensare ?adesso arrivo io e gli faccio vedere cosa so fare? sia quando si è già affermati, inutile pensare ?sono alla Bonelli sono arrivato? un buon disegnatore ogni giorno impara qualcosa. Le sue giornate le trascorre al tavolo di disegno, ci sono giorni in cui tutto viene semplice, l'ispirazione ti aiuta e la matita scorre leggera sul foglio, altri in cui il disegno proprio non viene e i fogli vengono accartocciati uno dietro l'altro. Poi dietro l'angolo c'è sempre il pericolo dell'errore che fino all'ultimo non scorgi. Tu pensi di aver fatto un buon disegno, ne sei convinto, lo rifinisci, lo riguardi e pensi che sia perfetto ma l'errore è li di fronte a te ma il tuo occhio non lo scorge, fino a quando arriva il giorno in cui guardi il disegno con occhio diverso e lo vedi e ti chiedi come hai fatto a non scorgerlo prima. In questi casi devi sperare che questo accada quando il disegno non è già stato stampato e puoi ancora porre rimedio.

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Tornando all'aneddoto della copertina Claudio ha sottolineato come non sia facile evitare di fare una copertina simile ad una già pubblicata. Per cominciare considerando i 600 numeri della serie mensile, i 200 della serie storica a colori e tutti quelli extra serie ci avviciniamo al migliaio di copertine. Inoltre per variare il tema delle copertine alla fin fine si hanno poche alternative: Tex con il fucile, con la pistola, a cavallo, a piedi, in diligenza? ma le situazioni nel west si ripetono e così a volte può succedere fare qualche copertina simile.

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Vediamo adesso come vengono preparate le copertine della serie storica a colori di Repubblica, Sergio invia a Claudio la pagina contenente la vignetta da cui trarre la copertina, la vediamo nella foto evidenziata con un cerchietto, nel caso gli allega anche un suo schizzo in cui gli fa presente una sua idea.

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A questo punto Claudio si mette all'opera e interpreta la nuova copertina. In questo caso ha ritenuto opportuno variare il modo in cui Tex imbraccia il fucile.
Nella foto Claudio è stato colto proprio mentre spiega questo passaggio e mima con le mani uno dei modi possibili di impugnare il fucile.

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Un grazie enorme a West10 per il reportage, STREPITOSO!Alcune considerazioni. La somiglianza tra la copertina di Villa e quella addotta da Sergio Bonelli come troppo simile era veramente esigua!!Ragazzi, parliamo di 600 copertine, 200 cartoline, 200 Repubblica!Un uomo con un coltello in mano a petto nudo è un uomo a petto nudo con un coltello in mano!Mamma mia che lavoro difficile deve essere il tuo Claudio a volte :DUna domanda che magari è stata spiegata durante l'incontro. Quando vedo gli "schizzi" (come detto da altri, chiamarli schizzi è una offesa ma vabbeh :D) e poi la versione definitiva mi domando come si passi da una all'altra. Nel senso, guardando lo schizzo riproduci da ZERO su un altro foglio la versione definitiva o cancelli pezzo a pezzo lo schizzo disegnandoci sopra la versione definitiva? O ancora ricalchi in trasparenza i contorni dello schizzo su uno di quei tavolinetti in vetro con luce sotto e poi definisciò O cos'altro? Grazie:D

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