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TWF - Tex Willer Forum

La Triste Sorte Delle Comparse Nelle Storie Di Tex


West10
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Una cosa che mi ha sempre sorpreso nelle storie di GLB, sia quando le leggevo da piccolo sia ora che con la collezione storica sto rileggendo tutte le storie a partire dalla prima, è la triste sorte delle comparse che stanno dalla parte di Tex. Ogniqualvolta GLB racconta una storia in cui Tex non combatte da solo o con l'aiuto dei suoi pard ma è aiutato da un gruppo più o meno folto di persone, se le cose si mettono male allora per quest'ultimi non c'è scampo, uno dopo l'altro vengono uccisi. Cito ad esempio due storie degli anni 70 di GLB ?Il ritorno di Montalesè e ?Il tiranno dell'isola? tutti gli uomini che stanno al seguito di Tex ossia dalla parte dei buoni, prima della fine della storia uno dopo l'altro vengono uccisi. Alla fine Tex vince ma salvo lui, i suoi pard e qualche coprotagonista principale quale può essere Montales o il capitano della nave capitan Bart, tutti gli altri soccombono. Teoricamente una comparsa dovrebbe pensare ?sto con Tex sono al sicuro? ed invece? tutto questo non sminuisce un po' la figura di Tex incapace di difendere chi sta dalla sua parte?Voi che ne pensate?

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Quanto dice West10 mi sembra parecchio interessante e non è affatto improbabile che se le vicende da lui citate ( ma il discorso potrebbe essere fatto anche in altre occasioni e per altri personaggi, come Ed in "Ken Logan il duellista" o Gentry in "La gola della morte" ) fossero state scritte da un autore diverso dal creatore di Tex le considerazioni da lui fatte sarebbero state largamente ripetute e condivise ( basta pensare alle numerose voci che si sono levate per rimproverare a Ruju il fatto che il suo Tex non sia riuscito a salvare il figlio di Loman ne "La prova del fuoco" ) . Certo, l'uso di comparse e di occasionali compagni d'avventura non dispiace agli sceneggiatori texiani più recenti perchè ( come ha detto di recente Tito Faraci in TWO ) permette soluzioni narrative che l'uso dei pards escluderebbe ( un pard non può muoversi in maniera imprevedibile, n° morire n° tradire Tex, mentre il compagno d'avventura occasionale sè );mi sembra però che le stragi di comprimari che si verificano nelle vicende scritte da GLB rispondano essenzialmente a un motivo ben più semplice: far risaltare la pericolosit? degli antagonisti del ranger ( ne "Il ritorno di Montales", Tex e Montales hanno contro una banda di desperados e decine e decine di soldati muniti di artiglieria, mentre ne "Il tiranno dell'isola" se la devono vedere con una intera tribù di canachi muniti di dardi avvelenati ) accrescendo la grandiosit? della sua vittoria senza che Tex, i pards e i loro "amici storici" ( Montales, El Morisco, Tom Devlin, Nat McKennet ecc. ) subiscano conseguenze irrimediabili ( e non perdonate dai lettori ). Il prestigio che Tex aveva guadagnato nelle precedenti avventure sarebbe poi servito ad evitare che i lettori gli attribuissero responsabilità in un epilogo del genere. Il calcolo si è generalmente rivelato vincente, visto che ben raramente il Tex bonelliano è stato accusato di incapacità ( anche in circostanze ben più scabrose di quelle citate da West10, come quelle presentate in "Apache Kid" o "Massacro" ); ciò non toglie che, soprattutto ne "Il tiranno dell'isola", qualche perplessit? possa essere legittima.

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Argomento interessante. Mi sento di condividere l' osservazione di Pedro, secondo la quale la morte dei comprimari serve a rendere la sensazione di un pericolo reale da parte degli antagonisti. C'è a mio giudizio una motivazione aggiuntiva, legata all' esigenza di raccontare eventi verosimili. In tal senso, la fine dei 'compagni d'assedio' in ' Il Ritorno Di Montales' o in 'I Diavoli Rossi' è necessaria proprio ai fini di una narrazione realistica ( sarebbe assurda la mancanza di vittime dopo svariati attacchi di soldati messicani o apache ribelli ). La perdita di elementi alleati a Tex drammatizza inoltre gli eventi, creando nuove ragioni valide per la risposta del nostro ranger. Quanto all' ultima domanda di West, a mio giudizio la grandezza di Tex non è affatto sminuita dal non aver salvato qualcuno. Forse c'è chi interpreta il personaggio come una badante, una chioccia ( vedasi le assurde critiche a Ruju sulla questione Michael Loman ) , ma non sono certo io. Ai miei occhi , viceversa, Tex è un comandante coraggioso per coraggiosi, mentre i pavidi sono sempre visti in cattiva luce ( penso, ad esempio, all' uxoricida - di cui non mi viene in mente il nome - in ' I Diavoli Rossi' ) . Il nostro Willer si fa 'capitano' di una squadra, in grado di guidare il gruppo nell'attacco e nella difesa, di organizzare le forze in campo, di sollevare gli animi affinch? trionfi la parte giusta; tornando a un discorso a me caro, non è un supereroe in grado di salvare tutti, bensì un eroe che consente a tutti di vivere e morire sempre con dignit?.

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Trovo molto interessanti le vostre osservazioni. Tra l'altro nel leggerle mi sono accorto di non essere stato abbastanza chiaro su alcuni punti nel mio primo post e su cui credo doveroso dover tornare per chiarire. Riguardo all'ultima domanda da me posta sul prestigio di Tex che potrebbe, attenzione uso il condizionale, essere sminuito non è in relazione al fatto che Tex non riesca a salvare uno o più persone che stanno al suo fianco, per me questo è un evento probabilissimo e che non sminuisce affatto la grandezza di Tex ne tantomeno chi scrive storie con questo genere di epilogo. Sergio Bonelli nella sua prima storia di Tex "Caccia all'uomo" faceva in modo che lo stesso non riuscisse a salvare il coprotagonista faccia d'angelo da un impiccagione e il suo amico sceriffo dal buscarsi due colpi di pistola in pieno petto ma io reputo quella storia bellissima e non ho mai pensato che quella storia sminuisse il valore di Tex o di chi l'ha scritta. Quel che mi sorprende è il fatto che TUTTI le comparse muoiono, e quel tutti che mi lascia perplesso, capisco ad esempio su un gruppo di dieci persone farne morire 5 o magari 7 ma che nemmeno uno si salvi... è questa forzatura a volte presente in alcune storie... Se ci fate caso nelle storie di Tex di quel periodo, ossia anni 60/70 GLB o faceva un ecatombe di comparse oppure ne uscivano tutti indenni come le storie ambientate a San Francisco in cui veniva richiesto l'aiuto dei frequentatori della palestra dell'ex poliziotto che allegramente andavano contro i cinesi e li facevano fuori tutti senza rimediare alcune perdita. E qui c'è l'altra forzatura ossia che a volte i nemici di turno di Tex per quanto "cattivi" sembrano degli sprovveduti. Non nego che a volte ci sta pure che in alcune storie si faccia così, statisticamente è pure possibile, però a me è sembrato un p? forzato, probabilmente anche per il modo in cui sono morti le comparse, in fondo con capitan Bart c'erano dei marinai esperti che durante una tempesta dovrebbero sapere come muoversi su una nave eppure cascano in mare al contrario di Tex che non è che sia un marinaio provetto, dopodich? arrivano su un isola sconosciuta e periscono tutti... si ci può stare però mi sembra un p? forzato.

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