Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[423/425] L'uomo Senza Passato


bressimar
 Share

Voto alla storia  

82 utenti hanno votato

Non sei abilitato/a a votare al sondaggio o a vederne i risultati. Si è pregati di collegarsi o iscriversi per poter votare in questo sondaggio.

Messaggi consigliati/raccomandati

1 minute ago, MacParland said:

Sarà... Eppure ricordo una quindicina di didascalie che tagliano corto per arrivare al duello e tre o quattro didascalie ad inizio e fine scontro. Il terzo albo (che terzo completo non è) ha ritmi moolto veloci, non penso che sia solo la didascalia per annullare la sparatoria.

 

Senti, finchè discutiamo della versione della storia che ti sei riscritto in testa e nei ricordi non ne usciamo più.

 

Fammi il favore di ANDARE A PRENDERE L'ALBO e RILEGGERE QUELLE PAGINE prima di negare l'evidenza facendomi perdere tempo, please.

 

La "sfida infernale" è da pagina 19 (prima azione di Kit contro Tex) a pagina 24 (Kit batte la testa). (alla faccia della "sfida infernale"...  Nizzi gli dedica solo 6 pagine, ma probabilmente qui influisce la sua immagine di Kit, l'ha sempre anche detto nelle interviste che lo considera un ragazzino inutile e preferisce non metterlo nelle storie, ovvio che qui Tex lo sconfigga con una facilità irrisoria).

 

CONTA quante delle "tante didascalie" ci sono. La "quindicina" che dici?

 

No. Il numero è ZERO.  Zero didascalie.

 

Possiamo parlare una buona volta della storia effettivamente pubblicata, senza inventarne altri che sono solo nella vostra fantasia?

 

P.S.: un'altro esempio della tipica sciatteria e ripetitività di Nizzi.

 

Nelle storie di Nizzi, gli agguati a Tex falliscono SEMPRE perché chi gli fa l'agguato è un ciecato, incapace di tenere in braccio un fucile, sbaglia il tiro anche da 2 metri.  Tex non se ne accorge MAI, sono sempre gli altri che sbagliano il tiro. La cosa è tanto palese, il fatto che scriva agguati-fotocopia e non voglia nemmeno sforzarsi di inventarsi un motivo per cui Tex si salva, da essere diventato un cliché ridicolo e irritante.

 

Qui, sceneggiando come al solito svogliatamente con il pilota automatico, mette la solita scena foto-copia (sospetto facesse proprio il copia-incolla di scene standard per far prima, cambiando solo i nomi).

 

Con il risultato di farci vedere Kit Willer che SPARA DUE VOLTE A TEX DA MENO DI DIECI METRI (e Tex ovviamente non si accorge di nulla prima del primo sparo) MANCANDOLO ENTRAMBE LE VOLTE.

 

L'unica discussione possibile su questo punto è: ha ridicolizzato di più Kit che manca un bersagli facile indifeso che non si nasconde nemmeno e non si è accorto di lui, o è più ridicolizzato Tex che non si accorge mai di nessuno prima che gli spari?

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Sceriffi
<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, Diablero dice:

Fammi il favore di ANDARE A PRENDERE L'ALBO e RILEGGERE QUELLE PAGINE prima di negare l'evidenza facendomi perdere tempo, please.

Da pagina 8 a pagina 25 conto 17 didascalie. Tra cui un paio con il duello. Ed in generale tutto troppo troppo veloce tutto di fretta. 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

16 minutes ago, MacParland said:

Da pagina 8 a pagina 25 conto 17 didascalie. Tra cui un paio con il duello. Ed in generale tutto troppo troppo veloce tutto di fretta. 

 

Ma NESSUNA di esse è durante "la sfida infernale". Quella, Nizzi l'ha fatta CORTA, BANALE E SBRIGATIVA di suo. RASSEGNATI ALLA REALTÀ EVIDENTE!

 

Poi, a beneficio di chi non ha voglia di rileggersi l'albo, ecco diverse delle didascalie citate da MacParland:

 

"una ventina di minuti più tardi" (qui Nizzi deve aver tagliato la scena in cui un indiano chiede l'ora ad un altro)

"poco dopo"

"infatti"

"nello stesso momento"

"poco dopo" (ancora)

"E poco dopo..."

"nello stesso momento"

"intanto..."

 

Cosa rimane a parte queste? Rimane un "poco dopo Kit e gli altri guerrieri provenienti dal villaggio raggiungono quelli rimasti di guardia alla grotta" (che al massimo ha tagliato scene panoramiche di pagine e pagine di Kit che galoppa), un "dopo una breve ispezione della caverna" che al massimo ci ha risparmiato pagine e pagine di indiani che dicono "qui no", "qui non c'è nessuno" e "qui nemmeno" e un "mentre kit ha appena finito di spiegare agli Utes l'accaduto" che, sì, effettivamente questa deve essere pesata a Nizzi: non ha potuto mettere l'ennesima tediosa spiegazione di quello che avevamo già visto...  :laugh:

 

Insomma: se QUELLE didascalie sono state "imposte" a Nizzi... significa che qualcuno l'ha obbligato a scrivere meglio, tagliando pagine inutili. Ma tu pensi davvero che Nizzi, anche in piena crisi, sarebbe stato così SCARSO da mettere pagine e pagine di Kit che cavalca? Vuol dire che lo ritieni uno sceneggiatore peggiore di quello che ritengo io...

 

No, usa gli occhi e la testa: il "taglione" c'è, bello evidente, a pagina 31. Con i tempi di Villa, disegnati UN MESE DOPO, come minimo, alla "sfida infernale"...

 

MAGARI Nizzi fosse stato costretto DAVVERO, come dici, ad "asciugare" tutte le lungaggini che sparge a piene mani nella storia. Sarebbe stata una storia migliore. Purtroppo no, gli hanno solo detto di tagliare tot pagine, e lui le ha tolte in colpo solo da una lunga sparatoria totalmente inutile che aveva aggiunto per allungare il brodo sul finale...

Modificato da Diablero
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Diablero dice:

alle salme dei ragazzi portati di fronte a Tex in "vendetta indiana".

Credo ti sia sfuggito un refuso: la scena molto intensa, da te giustamente citata, è in "Sangue Navajo" ;)

Anche se, la sequenza finale di "Vendetta indiana" con Nashiya che depone lo scalpo del colonnello Arlington sulle spoglie del marito, non scherza a intensità emotiva! Non entro in merito nella diatriba, ma reputo un'eresia che si dica che G.L.Bonelli non fosse capace di scrivere scene ricche di pathos! 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Just now, Condor senza meta said:

Credo ti sia sfuggito un refuso: la scena molto intensa, da te giustamente citata, è in "Sangue Navajo" ;)

 

Oops!  :laugh:

 

Just now, Condor senza meta said:

Anche se, la sequenza finale di "Vendetta indiana" con Nashiya che depone lo scalpo del colonnello Arlington sulle spoglie del marito, non scherza a intensità emotiva! Non entro in merito nella diatriba, ma reputo un'eresia che si dica che G.L.Bonelli non fosse capace di scrivere scene ricche di pathos! 

 

Concordo. Ma qua quando si tocca Nizzi iniziano a dare di matto....

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Diablero dice:
Cita

Non entro in merito nella diatriba, ma reputo un'eresia che si dica che G.L.Bonelli non fosse capace di scrivere scene ricche di pathos! 

 

Concordo. Ma qua quando si tocca Nizzi iniziano a dare di matto....

 

Purtroppo Grande Tex è fatto così.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

A proposito di pathos, vogliamo parlare di come GLB ha sceneggiato tutta la sequenza dell'arresto di Tex fino al suo arrivo in carcere (mi riferisco alla celebrata storia "La trappola")? Dialoghi, montaggio, scene. Tutto perfetto. E quando il giovane Kit, arrivati al penitenziario di Vicksburg, tentenna e fa capire al padre che deve ripensarci, di non entrare in quel carcere, di scappare perché si è ancora in tempo! E Tex, da eroe giusto, affronta il suo destino. "Non dire niente, Kit, non dire niente!..." e i due si abbracciano.

 

La trovo una sequenza molto "sentita" e umana potrei dire. Ogni volta che la rileggo, ho i brividi. Eppure GLB è praticamente essenziale, con poche parole fa dire tutto a Tex, perché i suoi eroi sono uomini veri. Altri sceneggiatori avrebbero forse rimarcato il momento, si sarebbero soffermati (Nolitta di sicuro) ma lui no. Ripeto, GLB è sempre essenziale, diretto e pratico. Come un proiettile calibro .45

  • Mi piace (+1) 2
  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

11 ore fa, Diablero dice:

e poi aveva in programma DECINE DI PAGINE di bang bang ah bang ah ah bang con Tex che faceva fuori anonimi avversari (pagine che gli riuscivano tranquillamente con il pilota automatico, certo che scrivere Tex contro Kit era più difficile)

questo non puoi saperlo? avrà tagliato entrambe le cose, no? 

11 ore fa, Diablero dice:

effettivamente questa deve essere pesata a Nizzi: non ha potuto mettere l'ennesima tediosa spiegazione di quello che avevamo già visto... 

per favore...:rolleyes: 

 

concordo solo sugli agguati, anche se non in questo caso, perchè che kit non si sia fatto vedere è a suo vantaggio: poi avrà mancato Tex, certo, ma non è che i pards possomo sempre centrare ogni bersaglio che mirano

 

Per quanto riguarda il pathos in" La cella della morte"... Tex e Kit si abbracciano" Non dire niente... nom

ndire niente..." Questo sì che sa di telenovela, e mi ha sempre sorpreso che Glb abbia scritto una cosa così. Cioè Tex che dice al figlio " Non dire niente" sembra roba di un posto al sole. Molto meglio, per dire, il loro saluto in L' uomo con la frusta.

Modificato da Grande Tex
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Invece è un dialogo giusto e pertinente. Tex non vuole perdere tempo in chiacchiere perché la situazione è di per sé drammatica e intuisce lo stato d'animo del figlio. Insomma si comporta da padre e tu ci vedi Un posto al Sole. Ooook

 

Beh se per te è da telenovela che ti devo dire... per fortuna tu, Grande Tex, non sei uno sceneggiatore! :P

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Storia letta e riletta molte volte - l'inizio, e forse l'intero primo albo, e' da manuale. Quel veloce scambio di domanda e risposta "C'e'?" - "C'e'", fino al momento in cui Tex si accorge che Kit e' stato ferito e quinidi al duello con Tex gia' ferito. Per non dire di Tiger torturato...
Il secondo e' piu 'normale amministrazione, anche se con punte eccelse, a mio parere, come tutta la fase di Fiore di Luna che si prende cura di Kit - Il terzo, ahime', la nota dolente e' proprio la non sfida infernale. Un'occasionissima sprecata: fu Villa lento? fu Nizzi svogliato? Amen, purtroppo dal secondo albo in poi si smorza pian piano e rimane il rammarico per qualcosa che poteva ma non e' stato.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">10 ore fa</span>, shidra dice:

Storia letta e riletta molte volte - l'inizio, e forse l'intero primo albo, e' da manuale. Quel veloce scambio di domanda e risposta "C'e'?" - "C'e'", fino al momento in cui Tex si accorge che Kit e' stato ferito e quinidi al duello con Tex gia' ferito. Per non dire di Tiger torturato...
Il secondo e' piu 'normale amministrazione, anche se con punte eccelse, a mio parere, come tutta la fase di Fiore di Luna che si prende cura di Kit - Il terzo, ahime', la nota dolente e' proprio la non sfida infernale. Un'occasionissima sprecata: fu Villa lento? fu Nizzi svogliato? Amen, purtroppo dal secondo albo in poi si smorza pian piano e rimane il rammarico per qualcosa che poteva ma non e' stato.

Non potrei essere più d'accordo...ottima storia, ma capolavoro mancato.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 2 anni dopo...

Impossibile non lasciarsi prendere dall'emozione e da una certa dose di magone nel leggere o rileggere questa storia, di impostazione così tipicamente western ma al tempo stesso così toccante ed emozionale, frutto di un sapiente mix orchestrato da Nizzi in sede di sceneggiatura, a sua volta ispirata da un'idea di Claudio Villa, per di più autore di una prova ottima per quanto riguarda copertine, ed a dir poco superlativa per quanto invece concerne i disegni. Tante, se non addirittura troppe, le sequenze memorabili contenute nei due albi e mezzo di questa storia, scaturite dall'inventiva del Nizzi dei bei tempi, a partire dall'epocale e divertente scazzottata collettiva presso il saloon di Tuba City, alla storica resistenza di Tiger Jack mentre viene torturato dagli sgherri al comando di Simon Gentry.

 

E' tuttavia nel corso della sparatoria presso il covo della banda, quando Kit Willer viene colpito alla testa e cade nelle acque del Little Colorado, che abbiamo la prima sequenza davvero densa di pathos: Tex, da padre apprensivo quale in fondo è, perde per un attimo il suo proverbiale sangue freddo, si scopre troppo e viene colpito alla spalla da Joe Galvez, lo stesso uomo che poco prima ha colpito il figlio; pur ferito in maniera non lieve, Tex trova la forza di rialzarsi ed uccidere Galvez in duello, prima di perdere i sensi a sua volta. Da questo momento, il Ranger ed il giovane Kit diventano i protagonisti assoluti della vicenda: in un'altra scena memorabile, Tex giura sulla tomba della moglie di non lasciare nulla di intentato pur di ritrovare il figlio e, contestualmente, farla pagare all'ultimo superstite della banda che ne ha causato la scomparsa, mettendosi immediatamente sulle tracce di Gentry con il fido Carson; Kit, invece, ha perso la memoria a causa del colpo in testa ed è giunto trascinato dal fiume presso il villaggio ute di cui è a capo il saggio Naso Piatto, raccolto dalla bella figlia di costui, Fiore di Luna, nel cui cuore non tarda a fare breccia.

 

Proprio l'informazione tra i due giovani, opportunamente "strumentalizzata" da Nizzi, consente alla storia di assumere una piega tanto avvincente quanto drammatica: preso a pretesto il fatto di essere stato scaricato a causa di Piccolo Falco (nel frattempo ribattezzato Tonkawa, "portato dalle acque" mano fosse una sorta di novello Mosè :P), il bellicoso Falco Nero ordisce per eliminare il Pacifico Naso Piatto ed usurparne in tal modo il bastone del comando, contestualmente convinto dal rinnegato Orso in Piedi e dallo stesso Gentry (i due sono in affari) ad attirare con l'inganno Tex ed i pards nella terra degli Utes. Se lo scontro tra i tre pards e gli uomini di Falco Nero ha in sé poca storia, di ben altro tenore sono gli eventi successivi, a partire dell'incredibile duello tra Tex e Kit, con quest'ultimo che - un po' ossimoricamente, direi - perde ma riacquista la memoria, per poi precipitarsi ad affrontare Falco Nero una volta scoperti il grande inganno.

 

In un continuo crescendo di emozioni, Kit raggiunge Falco Nero e, osservati con apprensione da Fiore di Luna, i due intraprendono un duello che si conclude velocemente con la morte del subdolo ute, ma non vi è tempo di gioirne poiché giunge sul luogo anche Gentry, che spara a bruciapelo all'indirizzo di Kit: il colpo lo centrerebbe in pieno, non fosse per Fiore di Luna che, in un estremo atto di amore, fa letteralmente da scudo all'ambito col suo corpo e muore al posto suo; se il destino toglie, è però subito pronto a restituire in parte con il tempestivo sopraggiungere di Tex che uccide Gentry appena prima che questi spari di nuovo a colpo sicuro su un inerme Kit, sconvolto per la perdita dell' amata. Il culmine della commozione si manifesta nell'ultima sequenza della storia, a dir poco da pelle d'oca, nella quale si svolge il funerale di Fiore di Luna. Quasi nessuna parola, molto silenzio, moltissimo dolore, soprattutto per Piccolo Falco: uno dei momenti più impregnati di pathos dell'intera lunga saga texiana.

  • Haha (0) 1
  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.