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[606/607/608]Caccia Infernale


Sam Stone
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[606/607/608]Caccia infernale (di M. Boselli e Y. Ginosatis)  

96 utenti hanno votato

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Non posso dire che non mi sia piaciuto, ma semplicemente non ritengo sia stata una chiusura idonea alla storia. La presenza di un gran numero di personaggi - e non certo comparse - può creare grandi azioni corali, e su questo niente da obiettare, ma IMHO le stesse azioni rischiano anche di diventare confuse e affrettate, e questa ho l'impressione che ho avuto della battaglia finale. L'intervento all'ultimo momento di Kit non soddisfa più di tanto, perchè Piccolo Falco avrebbe potuto essere impiegato prima e meglio; per contro, mi è piaciuta molto la gestione di Tiger. Su Tex sono d'accordo con At The Rocks, forse una storia come questa lo porta a giocare il suo ruolo in modo più defilato; inutile dire che questo comunque costituisce un limite, anche se riconfermo che per me non è necessario vederlo ogni due tavole, ma piuttosto vedere che la sua presenza, anche dietro le quinte, significa qualcosa, e che il suo intervento è decisivo e risolutore. In questo caso - e qui invece mi unisco a Capelli d'Argento - l'uccisione di Revekti non ha sapore (molto più ne ha la morte eroica di Carver). Revekti stesso è una delusione, ci si aspettava qualcosa dal misterioso "profeta". Ultima considerazione: Laredo. Piacere di averlo rivisto, ma se questa è stata l'ultima volta non mi taglier? le vene per il dolore.

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Ad un certo punto anche a me è sembrato che Tex fosse un p? troppo estraneo alla vicenda, però poi alla fine è praticamente stato lui che ha chiuso i conti.

Ci mancava pure il contrario..!! :shock: :trapper:

Anche se, in effetti, considerati alcuni finali delle ultime storie boselliane dove Tex non "regolava" nemmeno i conti..... :fumo:
In ogni caso, due vignette ed il profeta ( non doveva essere il vero protagonista del trittico ?! )... puff !
Amen ! E così sia ! >:azz:
Sottolineo: Tex non fa quasi nulla anzi, non fa nulla e non si vede ( o quasi ) per 2/3 abbondanti della storia e ci accontentiamo lo stesso è Probabilmente Nizzi ci aveva talmente abituato male, negli ultimi tempi, che, diversi lettori, pur di non vedere slacciare i cinturoni al nostro, digeriscono, ormai, di tutto.... :_sigh
Mi vien da pensare che se Tex, alle origini, fosse stato presentato così, si sarebbe fermato proprio dove invece, ad un certo punto, spicco' il volo al posto di "Occhio Cupo" ( l'altro personaggio GLBonelliano )....
Tesi ucronica, la mia..? Qui?n sabe ? :trapper:

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Per adesso un giudizio sui disegni: non mi sono piaciuti. Belli tecnicamente, ma troppo uso del nero, e soprattutto troppa inespressivita' nei volti. Tex, in particolare, ha praticamente sempre la stessa espressione dall'inizio alla fine dell'albo. Per quanto concerne la storia, c'e di buono che c'e ' molta azione, ma anche troppa carne al fuoco, ma alla fin fine si quaglia ben poco...

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Su Tex sono d'accordo con At The Rocks, forse una storia come questa lo porta a giocare il suo ruolo in modo più defilato; inutile dire che questo comunque costituisce un limite, anche se riconfermo che per me non è necessario vederlo ogni due tavole, ma piuttosto vedere che la sua presenza, anche dietro le quinte, significa qualcosa, e che il suo intervento è decisivo e risolutore.

Ma no, ma no, cara Cheyenne...! -_nono :trapper:

Tex, il suo creatore, lo voleva in prima linea e così è sempre stato ( salvo inevitabili eccezioni ) e così è diventato il mito Tex.
Prima c'era Nizzi che l'aveva ridotto a macchietta meschina e fellona. Poi ti arriva il Boselli che ce lo nasconde. Siamo proprio a posto...! :_sigh >:azz:
Affermi che la storia porta il nostro amato Ranger a defilarsi.
Perdinci, ma chi ce l'ha messo in quelle "condizioni" è Lo Spirito Santo o lo sceneggiatore è E poi basta col dire che questa storia doveva essere per forza così, con un Tex "defilato". _thia-
Ma se Boselli ci presenta sempre lo stesso clich? da alcuni anni, dai..... :old: :malediz...

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concluso adesso di leggere l'ultimo albo, commento a caldo, (rilegger? tutti e 3 nei prossimi giorni), partiamo con i complimenti a Ginosatis per i disegni, mi sono piaciuti veramente un sacco! ben congegnati, ricchi di paarticolari con tanti giochi d'ombre! :)Ora per quanto riguarda la storia penso che a questo punto se fosse stata articolata in 4 albi il mio giudizio sarebeb stato piu positivo; dato che nei primi due albi l'azione era stata poca, tanti argomenti tanti personaggi la fine a mio avviso è stata troppo freddolosa, avrei approfondito magari il dialogo tra Reveckit e Tex ( che alla fine è risultato nullo), di sicuro avrei allungato la parte del rientro in gioco di Kit, troppo veloce e breve (va bene l'effetto sorpresa ma come detto prima da Tex "piu di 200 guerrieri di Reveckit" e detto dopo da Kit "ho raggruppato una trentina di guerrieri Navajo", gli avrei fatto incontrare piu resistenza, troppo facile!)Ora ammetto che tra tutti e tre gli albi questo è quello che mi è andato più a genio, Tex è stato già piu presente (anche se ancora troppo poco per i mie gusti) e di sicuro più incisivo. p. s. dato che alla fien Parkman decide di reintegrarsi nell'esercito e di ripartire dai ranghi mi sarebbe piaciuto un finale ambientato in un forte sulla frontiera qualche mese dopo, dove si vedeva questa scena con qualche scambio di battute tra Tex e Parkman (magari perchè no anche con Laredo :P )

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Per adesso un giudizio sui disegni: non mi sono piaciuti. Belli tecnicamente, ma troppo uso del nero.

per me esattamente in contrario per quanto riguarda i disegni, mi è piaciuto un sacco l'uso del Nero in questo modo, con la storia beh alla fine condivido... purtroppo :(
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Temo che, d'ora in avanti, con Boselli ai testi prima di acquistare l'albo ci pensero'. Mi sanguina il cuore scriverlo ma è così... :_sigh

@capelli io condivido con te sul giudizio della storia ( forse solo in modo piu pacato perchè Boselli cmq sta tirando avanti la barca) ma non mi è mai passato nell'anti camere del cervello di pensare se acquistare o no l'albo!!!! su questo proprio non condivido!!! continuerà a recarmi sempre a prendere Tex! :) magari piu avanti farà addirittura complimenti a Boselli, chi lo sa :)
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Fosse per i dialoghi, quest?ultima parte sarebbe un mattone terrificante, di una pesantezza più unica che rara. Come nel secondo albo, infatti, ci sono diverse pagine piene di ?cosa hanno fatto è cosa facciamo è facciamo questo è no, quest?altro?, abbastanza snervanti per come la vedo io. Meno male che c'è tanta azione, che risolleva le sorti della storia. Tex entra finalmente in partita, anche se in punta dei piedi e abbastanza defilato, ma la storia vuol essere corale e la cosa non m?infastidisce più di tanto, l'albo, è bene chiarirlo subito, mi è piaciuto abbastanza, più per il contesto e per altri personaggi che per Tex.

Tiger gli è nettamente superiore, silenzioso ed efficace, una grande prova, Carver è anche troppo importante, Goyaklee fa bene il suo, il colonnello è una figura di rilievo. Gli scontri a fuoco tutto sommato mi sono piaciuti, con due perplessit?: la morte di Revekti è anonima, in linea con il personaggio, niente duello, niente resa dei conti, e non riesco a percepire i 200 guerrieri al suo fianco, sembrano parecchi di meno, basti pensare che bastano 30 Navajos a dare battaglia e sbaragliare i superstiti che dovevano essere un bel numero. Dal punto di vista psicologico, invece, secondo me tante cose non vanno. Tex che aveva affermato di punire tutti i colpevoli del massacro e delle torture ora si allea con Carver che addirittura ha una parte importantissima nella sua azione finale, i conti si fanno alla fine, dice, e invece non dice, non fa nulla, anzi, perdona il Parkman coresponsabile di un massacro. Tex ha sempre punito le responsabilità individuali, anche all'interno di una causa giusta, salvo perdonare e offrire una via d'uscita ai colpevoli minori che volessero collaborare, questo è sempre stato un cardine del personaggio, qui c'è una situazione simile a quella di Raza e l'atteggiamento è uguale, Tex invecchia e non si può non accorgercene. Laredo è completamente insignificante, lo avevamo già visto, si fa notare solo quando canta e impreca, ci fosse stato Pinco Pallino al suo posto nessuno se ne sarebbe accorto. Insieme a Tex partecipa alla redenzione di Parkman, che non fa nulla per redimersi ma viene assolto dai due in un finale zuccherosissimo dove manca poco gli offrano una medaglia al merito e lo facciano generale seduta stante per i meriti conseguenti al massacro. Tutte le premesse dei due albi precedenti vanno a farsi friggere, il tenentino scatta come un grillo quando lo sfottono per l'ex fidanzata, pensa, o meglio, pensava a lei, ora invece si riconcilia con chi gliel'ha fregata. Becco e bastonato ma contento. Aveva detto che gl'importava più di Liz che della carriera. Anche bugiardo. Sorprendente l'abnegazione di Carver, chi glielo fa fare di sacrificarsi per Tex? Odia gl'indiani per ragioni sue, dice, ma forse non ricordo io o queste non ci vengono dette e il tutto è abbastanza forzato. Il rapporto fra Cunningham e Revekti per certi versi mi risulta del tutto incomprensibile. La situazione potrebbe essere esplosiva ma al contrario implode. Da quello che traspare il secondo è addirittura figlio del primo nonchè fratellastro di Ethan. Poi, che l'odio di Revekti derivi tutto dal fatto di essere stato cacciato con la madre da bambino, come sembra, ma posso sbagliarmi, è un po' fare psicologia da quattro soldi. Una volta a confronto, Cunningham, che finora era sempre stato un bel personaggio, un duro, uno spietato, cambia atteggiamento, diventa quasi un agnellino cercando un patto, per salvare le chiappe, si dice, ma di fatto questo cambiamento repentino è abbastanza sorprendente. Ancora più sorprendente è che Revekti sembra accettare l'accordo proposto in cambio della vita del figlio. Anche lui finge? Se invece avesse accettato sarebbe stato stupido a fidarsi di uno che lo ha abbandonato in passato e gli ha mosso guerra fino a cinque minuti prima. Insomma, un potenziale familiare veramente esplosivo si dissolve in un nonnulla. E? un peccato poi che non venga fatto vedere un primo piano del colonnello mentre cuoce a fuoco lento, magari imprecando contro il figlio degenere maledicendolo, sarebbe stato un po' come i cacciatori di taglie bruciati nel numero 175, mi pare, e avrebbe fatto un bell'effetto. Improbabilissimo è anche il figlio Ethan Cagasotto che alla fine vorrebbe diventare Ethan Cuordileone. E per ultimo Revekti, personaggio mancato. Sarà anche ispirato al famoso colonnello Kurtz, ma non ne ha minimamente il carisma, non gli lega nemmeno le scarpe, rimane un belloccio stronzo del reality ?La valle dei famosi? e nulla più. Non ha niente di tragico, niente dell'uomo diviso a cui alluderebbe il suo nome, che sembra in realtà rimandare al solo fatto di essere un mezzosangue, neanche un cenno di poteri magici, niente di niente. E? solo un guerriero che ha formato una cerchia di seguaci tenendoli in pugno con la forza e con la droga. L'enorme potenziale simbolico espresso dal nome e dal glifo che lo contraddistingue sono stati completamente sprecati, ed è un peccato. La sua morte è in linea con la sua insignificanza. Come succede spesso, troppa carne al fuoco, su dieci bistecche se ne sono cotte a puntino solo quattro o cinque, chiacchiere ed episodi tagliabili hanno fatto il resto. Per questo l'albo, ma penso anche l'intera storia, sono discreti, quasi buoni ma niente di più. I disegni mi sembrano molto inferiori agli altri due albi, mi danno una sensazione di una cosa tirata via. Per un giudizio complessivo sulla storia devo rileggermela tutta.
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Come succede spesso, troppa carne al fuoco, su dieci bistecche se ne sono cotte a puntino solo quattro o cinque

SPOILEREsattamente la mia opinione. Tutti i possibili "dualismi" che parevano promettere parecchio, si risolvono in un mezzo flop (Cunningham - Revekti, Goyaklee - Mazay, Parkman - Laredo, Parkman - Reno). Proprio Reno (che appariva come un "duro") diventa pavido nella battaglia finale. Ethan acquista coraggio, Parkman passa dal ricordo dell'ex fidanzata ad una ritrovata voglia di intraprendere la carriera militare (??), Goyaklee riacquista fiducia negli uomini bianchi, Cunningham e Revekti - da nemici per la pelle - trattano una possibile alleanza (che fosse finto-strategico o meno, il siparietto risulta ben poco "calato" nel contesto, che voleva essere di tensione per le scottanti rivelazioni dello "zebrato", e che viene immediatamente smorzato dalle trattative). Carver, chi lo capisce..... Chi rimane fermo, dall'inizio alla fine, nella sua psicologia è Laredo, la cui principale funzione nella storia è tessere le lodi di Tex ed esaltarne le doti (personaggio-cassadarisonanza oramai classico, quasi quanto gli "origlioni" nizziani). Quanto al ruolo di Tex nella storia, emblematico il "chi sei?" riferito da Revekti a Tex che lo trafigge...... come a dire: "e tu da dove salti fuori? Chi ti conosce? Che c'entri?". Adesso qualcuno dir? che Tex è stato risolutore nella vicenda, perchè ha ucciso il nemico principale. Senza nemmeno riuscire a presentarsi, però (maleducato!)
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  • Collaboratori

Qualche domanda per Boselli.1 ) Revekti non è la figura jihadista che mi aspettavo. Profeta di che è 2 ) La metamorfosi di Reno da assassino a vile è stupefacente ma in sintonia con la canaglia di personaggio, la catarsi di Carver è invece meno convincente ma tutto sommato hai fatto in modo di presentarcelo come il personaggio dai lati oscuri. Quanto energie spese a caratterizzarli così bene se poi devono lasciarci le penne a sorpresa come Longway. Non me lo spiego come si possa fare una storia su di loro e falcidiarli così.3 ) Ce lo vogliamo rivedere "Soldato Blu" ?4 ) Aridacci i comprimari storici!5 ) Epico finale, molto concitato, un po' sulla falsariga di quello già visto nel texone cubano e di altre tue storie. Gli ingredienti della tua cucina sono sempre gli stessi. Le tue sceneggiature per me assomigliano sempre più a un compitino che a conti fatti poche frecce ha nella faretra.5 ) L'irritante vigliaccone Ethan Cunningham che ci sta a fare nella spedizione e negli albi è A dimostrare quant'? stronzo il padre che lo biasima alla prima occasione e poi sadicamente se lo trascina dietro in una pericolosa missione. Revekti non deve essersi perso molto di quello che rimpiange... o forse questo colonnello ha proprio generato due emeriti c*******! 6 ) Il dramma familiare così come l'ho vissuto in questo terzo albo non è un buon vaudeville. Vorrei essere smentito ma non hai seminato neppure un indizio all'inizio della storia che potesse permetterci di capire perchè diavolo Cunningham ha messo su la spedizione e il perchè dei suoi sospetti.

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Parkman passa dal ricordo dell'ex fidanzata ad una ritrovata voglia di intraprendere la carriera militare (??)

Tra l'altro lui è un "capo". Da soldato semplice la sua vita la vedo dura.

Adesso qualcuno dir? che Tex è stato risolutore nella vicenda, perchè ha ucciso il nemico principale. Senza nemmeno riuscire a presentarsi, però (maleducato!)  laughing

Risolutore però il lavoro glielo fa Carver e lui glielo lascia fare. Il bello è questo.
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Letta questa terza ed ultima parte della storia in questione. Hanno detto gia' tutto Jack65 e Tahzay nei loro post in maniera impeccabile. Io mi limito solo a dire che e' una delle peggiori storie di Boselli mai lette finora. Secondo i miei gusti naturalmente. Una confusione totale di personaggi e solita esaltazione di quest'ultimi, soliti ed insopportabili complimenti per tutti, un Laredo messo li' tanto per far vedere che e' ritornato (il sottoscritto e' contrarissimo al ritorno di questi eroi/boselliani che affiancano sempre Tex), dei cattivi che si sciolgono come neve al sole, la solita redenzione di alcuni comprimari e per ultimo un Tex che non c'e' e lontano anni luce dal personaggio che ho sempre conosciuto. Si salva un Tiger in forma e dei disegni tutto sommato positivi per un esordiente. Per il resto nulla piu'.

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Si salva un Tiger in forma e dei disegni tutto sommato positivi per un esordiente. Per il resto nulla piu'.

Non esageriamo adesso, la storia mi pare comunque più che sufficiente! :indianovestito: Ci fosse stato qualche personaggio "coreografico" in meno (i devotissimi ed inutilissimi gemelli, l'altrettanto fedelissimo nero, il mezzo scalpato), forse si sarebbe potuta approfondire di più la psicologia di quei personaggi che - a mio parere - erano potenzialmente interessanti (l'enigmatico Carver, il bastardissimo Reno, l'appena abbozzato Minnesota, lo stesso Revekti).
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4 ) Aridacci i comprimari storici!

Non posso che unirmi a questa fervida "invocazione"! :inch: Ne sentiamo davvero troppo la mancanza :deserto Il fatto è che Laredo avrebbe potuto benissimo essere accolto, dopo un rientro più dignitoso del qui presente, nel novero degli amici se non storici almeno ciclici. Invece, forse per la lontananza della donna che in precedenza lo aveva ispirato, l'ho visto molto più comparsa che comprimario, ruolo che ha ricoperto molto più seriamente Mazay. Il confronto tra Revekti e Cunningham lascia molti dubbi su chi sia il più bastardo dei due; Cunningham poi sembrerebbe la brutta copia del Parkman di Fort Apache, se non fosse che l'ex ufficiale torna in sè e riconosce i suoi errori mentre Cunningham reagisce schiaffeggiando il figlio punendolo per l'unico sussulto di dignit?. Non c'è epica nella morte di questo terribile cacciatore di indiani che arrostisce urlando. Sulla storia in generale niente da dire, forse per i primi due albi e per i disegni supera la sufficienza ma non me la sentirei di dare un sette pieno (infatti non dar? un voto). Forse, con tre albi a disposizione, Boselli ha perso una grande occasione di gestire meglio il grande numero di personaggi. Che non è sempre e comunque un handicap, cito un capolavoro come "Il passato di Carson" dove tutti i personaggi, chi più chi meno, hanno carattere e identit?. Storia, per inciso, su tre albi.
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Qualche domanda per Boselli.

1 ) Revekti non è la figura jihadista che mi aspettavo. Profeta di che è

2 ) La metamorfosi di Reno da assassino a vile è stupefacente ma in sintonia con la canaglia di personaggio, la catarsi di Carver è invece meno convincente ma tutto sommato hai fatto in modo di presentarcelo come il personaggio dai lati oscuri. Quanto energie spese a caratterizzarli così bene se poi devono lasciarci le penne a sorpresa come Longway. Non me lo spiego come si possa fare una storia su di loro e falcidiarli così.

3 ) Ce lo vogliamo rivedere "Soldato Blu" ?

4 ) Aridacci i comprimari storici!

5 ) Epico finale, molto concitato, un po' sulla falsariga di quello già visto nel texone cubano e di altre tue storie. Gli ingredienti della tua cucina sono sempre gli stessi. Le tue sceneggiature per me assomigliano sempre più a un compitino che a conti fatti poche frecce ha nella faretra.

5 ) L'irritante vigliaccone Ethan Cunningham che ci sta a fare nella spedizione e negli albi è A dimostrare quant'? stronzo il padre che lo biasima alla prima occasione e poi sadicamente se lo trascina dietro in una pericolosa missione. Revekti non deve essersi perso molto di quello che rimpiange... o forse questo colonnello ha proprio generato due emeriti c*******!

6 ) Il dramma familiare così come l'ho vissuto in questo terzo albo non è un buon vaudeville. Vorrei essere smentito ma non hai seminato neppure un indizio all'inizio della storia che potesse permetterci di capire perchè diavolo Cunningham ha messo su la spedizione e il perchè dei suoi sospetti.

Quanto scritto da Ymalpas ( comunque condivisibile ) la dice lunga sul "clima" cui i lettori di Tex devono ( dovrebbero ) adattarsi con queste storie boselliane: ci si pone tutta una serie di domande "psicologiche" su ripetitivi e, financo, noiosi comprimari che ci dimenticheremo già il giorno dopo e Tex non lo si menziona manco piu'! :shock:

Chissà perchè.....? :malediz...

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giudizio finale sulla storia :davvero la più brutta storia di Boselli , e forse una delle peggiori di TexTex si conferma il grande assente e pure i pards (eccetto Tiger)gli indiani sono trattati come dei fessi o come carne da macelloParkman , feroce assassino di donne e bambini, diventa un eroe (pazzesco e inpensabile per il vero Tex)Tex che si allea con degli assassini ; ma dov? aquila della notte???????????insomma in questa storia non riesco a trovare davvero niente di buono. e pensare che proprio su questa storia in tre parti si erano create molte attese : CHE DELUSIONE!!!!!!!!!!abbiamo sprecato tre mesiin più mi pare che Boselli si muova meglio in storie con banditi , città corrotte, sette ecc. ma con gli indiani proprio non ci sa fare. ora punto tutto sulle prossime due storie di Manfredi perchè le ultime storie Boselliane non mi hanno convinto :huh:

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giudizio finale sulla storia :

davvero la più brutta storia di Boselli , e forse una delle peggiori di Tex
Tex si conferma il grande assente e pure i pards (eccetto Tiger)
gli indiani sono trattati come dei fessi o come carne da macello
Parkman , feroce assassino di donne e bambini, diventa un eroe (pazzesco e inpensabile per il vero Tex)
Tex che si allea con degli assassini ; ma dov? aquila della notte???????????
insomma in questa storia non riesco a trovare davvero niente di buono.
e pensare che proprio su questa storia in tre parti si erano create molte attese : CHE DELUSIONE!!!!!!!!!!
abbiamo sprecato tre mesi
in più mi pare che Boselli si muova meglio in storie con banditi , città corrotte, sette ecc. ma con gli indiani proprio non ci sa fare.
ora punto tutto sulle prossime due storie di Manfredi perchè le ultime storie Boselliane non mi hanno convinto :huh:

A me pare che Boselli scriva sempre allo stesso modo: sia che si tratti di banditi, di indiani, di città corrotte Tex è sempre uno dei tanti ed i tanti sono troppi. A cio' si aggiunge il linguaggio, davvero per nulla "texiano" e un certo tono "algido" che sembra pervadere il Ranger.

Quest'albo, per me, è la "summa" di tutti gli "orrori" boselliani messi insieme. Tex era un fumetto "lineare". Sta diventando "tortuoso" per opera di uno sceneggiatore che crede di scrivere Dampyr, sua creatura, anche quando si cimenta con Tex. Leggete gli albi del mezzo vampiro e vi accorgerete delle lampanti similitudini.
Nelle maggior parte delle storie di Boselli il protagonista, Dampyr, non compare quasi mai. Non vi dice niente questo...? :old:
Qui non si puo' nemmeno parlare di un Tex al passo con i tempi perchè se è vero che, per tante ragioni ( piu' o meno valide ), non lo vediamo piu' "pestare" cinesi, neri, ecc. con il contorno di certi epiteti, non per questo dobbiamo sorbirci albi in cui il nostro si guarda bene dall' agire ed, anzi, scompare per decine e decine di pagine. E' un fatto questo o basta solo la sua "presenza" nell'aere ( ma dove poi è Sul fatto che, in copertina, campeggia il nome TEX è ) è _thia-
Piuttosto rifacciamo una nuova "Storia del West" con la famiglia Willer alla prese con profeti, tenenti assassini e redenti ( fa pure rima ), figli "scapestrati, ecc.
Forse è meglio..... >:azz:

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Inizio dicendo che, sinceramente,Capelli d'Argento ha giusto un minimo annoiato con la sua tiritera: sono 25 pagine (solo in questo topic) che la leggo, e già nella prossima storia l'hai ricominciata. Il tuo parere l'abbiamo capito: è inutile ripeterlo ogni 5 post perchè tranquillo non lo dimentichiamo. Per quanto riguarda la storia, ahio, ma veramente ahio, perchè, a seconda lettura, il terzo capitolo mette chiaramente in mostra una serie di difetti- già ben segnalati da tutti o quasi - che cancellano quanto di buono visto nei primi due albi (e si che di roba buona ce n'era tanta, con o senza Tex presente). Il terzo albo sembra tirato velocemente, sia a livello di sceneggiatura che ai disegni (che comunque trovo stupendi e caratterizzanti al massimo, in ogni pagina), e ci sono, oltre a morti estremamente rapide (Carver, ma anche gli stessi piuttosto inutili gemelli e il quasi coprotagonista Mahzay) dei voltafaccia abbastanza inaccettabili per un personaggio come Tex. A porposito del buon Parkman: tutti a dire che "Non lo vedono" sterminare donne e bambini, ma si sono dimenticati che il baldo tenente, quando "arresta Tex per tradimento" lo fa per avergli impedito di sparare personalmente a sangue freddo su vecchi e bambini parenti dei guerrieri di Chunz, con tanto di "ribellione" del mitico Sgt QUincannon e degli scout ("non possiamo stare a guardare mentre uccidono i nostri fratelli- dice uno scout, e QUincannon si trova la pistola spianata in faccia e la minaccia "in guerra l'insubordinazione si paga con la morte!")? Questa è una svista che lo stesso Boselli si poteva risparmiare. E qui c'è il problema: Tex perdona. Perdona Carver che si vanta di aver torturato un uomo a morte (indiano, soldato... uomo ?) e addirittura se lo porta dietro nella fase finale dello scontro, perdona Parkman (e con lui i superstiti del gruppo di Cunningham) di aver preso parte al massacro e addirittura si batter? per reintegrarlo nei ranghi (cosa piuttosto difficile da immaginare). E c'è la storia del pane degli dei, centrale ma allo stesso tempo messa da parte, l'abbozzo della psicologia di Revekti (figlio di Cunningham? E sistemi le cose in 2 pagine?), Parkman che, pur non aspettandomi un duello mortale con Laredo, ci fa la peggio figura della sua storia (ben peggiore di quella di Fort Apache) diventando amico dell'uomo che gli ha portato via la fidanzata (e la carriera e tutto il resto). Non lo so, forse in 4 albi invece che 3 sarebbe uscito qualcosa di buono, mai al livello de Gli Invincibili o del Passato di Carson, ma nemmeno quella che, a conti fatti, è una storia che alla fin fine delude. Anche se nell'ultimo albo Tex appare sempre e comunque, dipendendo forse un po' troppo prima da Tiger (e passi) e poi da un assassino psicopatico (e questo passa molto meno). Laredo... c'è un personaggio di nome Laredo? Mah...? la prima volta che do un 6 risicato a Boselli, e me ne spiace molto: fino al secondo albo era un 8 pieno.

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Inizio dicendo che, sinceramente,Capelli d'Argento ha giusto un minimo annoiato con la sua tiritera: sono 25 pagine (solo in questo topic) che la leggo, e già nella prossima storia l'hai ricominciata. Il tuo parere l'abbiamo capito: è inutile ripeterlo ogni 5 post perchè tranquillo non lo dimentichiamo.

Puoi anche aver ragione sulla "ripetitivit?" di certe mie argomentazioni. Vorr? dire che, bontà tua, provero' a ridurle. Non assicurandoti sul risultato. Contento è :trapper: Cio' non toglie che anche tu convieni con le mie ragioni su certo modo ( deleterio ) di presentarci il nostro Tex da parte di Boselli. :old:
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Cio' non toglie che anche tu convieni con le mie ragioni su certo modo ( deleterio ) di presentarci il nostro Tex da parte di Boselli. :old:

Beh, veramente... no. Io ritengo che Boselli sia il miglior sceneggiatore di Tex degli ultimi 10 anni, l'unico in grado di fare storie mediamente da 7 in su., e la sua fame di personaggi e comprimari mi è sempre piaciuta. Stavolta ne ha messi troppi in troppo poco spazio, e ne ha sfruttati male alcuni, amen...
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Commento a caldo:storia semplicemente stupenda!Intensa, drammatica, realistica, in alcuni punti addirittura crudele -e indubbiamente cruda. Tra l'altro, la morte "affrettata" di Revetki (nonchè quelle altrettanto affrettate di altri personaggi come Minnesota e Longway)? una delle cose migliori della sceneggiatura di Boselli:poca epicit? (tranne che, ovviamente, nell'azione suicida di Tex e Carver), molto realismo. Una galleria di personaggi da ricordare, e su tutti un Tiger assolutamente straordinario (Boselli si conferma come il miglior sceneggiatore del post Bonelli, per quanto riguarda l'utilizzo del navajo)e un Tex maiuscolo, che capisce tutto prima di tutti (a farne le spese è Laredo, messo costantemente in ombra dal ranger- e a me sta benissimo!), sempre in testa nelle azioni più pericolose, e protagonista insieme a Carver di una azione suicida finale del tutto degna di lui. Capitolo disegni:pur se qualche incertezza ogni tanto emerge, sono stati assolutamente magnifici. Un grandissimo acquisto quello di Ginosatis, che in futuro ci offrir? cose ancor più grandiose!-ne riparliamo, comunque, sul prossimo numero del TexWiller Magazine!Una valutazione?... il voto è il più alto possibile. ?Sulla pista di Fort Apache? è considerata un capolavoro, e io sono d'accordo:questa ?Caccia infernale? mi è piaciuta molto di più.

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