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TWF - Tex Willer Forum

[606/607/608]Caccia Infernale


Sam Stone
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[606/607/608]Caccia infernale (di M. Boselli e Y. Ginosatis)  

96 utenti hanno votato

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In altre parole, in Boselli vedo il dolo.

Suppongo che tu abbia volutamente esagerato Don Fabio, altrimenti sarebbe davvero un'espressione un po' forte ;)


@Carlo, se noi che rivorremmo il Tex che abbiamo conosciuto (anche ammettendone un minimo di evoluzione) siamo una ristretta minoranza, ok, vorr? dire che è finita l'epoca di quel Tex e o ce ne faremo una ragione, o provvederemo diversamente. Ma se non fossimo una ristretta minoranza? :colt:

non siamo un aristretta minoranza anzi, e che se sei fa solo riferimento alla votazione molti negativi non hanno votato, in piu penso che dare 6 o 7 ad una storia di tex sia negativo, la sufficienza per Tex non dovrebbe esistere, se un fan accanito(come tutti noi) da un 6 e solo perchè non se la sente di dare una insufficienza a Tex :generaleN:
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Non so come si faccia a dire che le ultime storie di Nizzi sono orribili e questa sia un'ottima storia! :shock: S?, le ultime di Nizzi sono scritte peggio, ma tanto per fare un esempio trovo che al momento sia meglio "Attacco alla diligenza" di questa: quantomeno quella fin quasi alla fine mi aveva blandamente divertito.

Sono completamente daccordo, solo ti consiglierei cmq di non smettere mai e poi mai Tex :)
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... per quanto riguarda una possibile disaffezione dei lettori verso Tex a causa della gestione Boselli, io credo che su una sola cosa dobbiamo basarci. Altro che forum o discussioni con amici:Boselli dice che Tex tiene, che non perde un solo lettore, e che quindi i dati di vendita sono buoni:questa è la realtà certa (e il fatto che ci siano sempre nuove iniziative riguardanti il ranger, come la nuova collana speciale a colori, vorr? pur dire qualcosa!).... e Boselli, ormai,? dal 2008 che è diventato lo sceneggiatore principale:se l'emorragia di lettori non c'è stata, vuol dire che la sua gestione, almeno fino a ora, funziona bene, e che le sue storie piacciono. Dopodich?:sinceramente, mettere sullo stesso piano il Tex di "Caccia infernale" con quello lassista di "Alto tradimento" per me è ridicolo. Mi sembra abissale la differenza che c'è tra i due Tex e le due storie.

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Altro che forum o discussioni con amici:Boselli dice che Tex tiene, che non perde un solo lettore, e che quindi i dati di vendita sono buoni:questa è la realtà certa (e il fatto che ci siano sempre nuove iniziative riguardanti il ranger, come la nuova collana speciale a colori, vorr? pur dire qualcosa!). ore principale:se l'emorragia di lettori non c'è stata, vuol dire che la sua gestione, almeno fino a ora, funziona bene, e che le sue storie piacciono.

qui si parla d i deriva boselliana degli ultimi tempi e non di tutto il suo lavoro , quindi per vedere le reazioni dei lettori e le vendite bisogner? aspettare un p? a valutarlo

Dopodich?:sinceramente, mettere sullo stesso piano il Tex di "Caccia infernale" con quello lassista di "Alto tradimento" per me è ridicolo. Mi sembra abissale la differenza che c'è tra i due Tex e le due storie.

appunto!! non c'è paragone tra le due storie ma nel senso contrario a quello che dici tu

Non so come si faccia a dire che le ultime storie di Nizzi sono orribili e questa sia un'ottima storia!  S?, le ultime di Nizzi sono scritte peggio, ma tanto per fare un esempio trovo che al momento sia meglio "Attacco alla diligenza" di questa: quantomeno quella fin quasi alla fine mi aveva blandamente divertito.

perfettamente d'accordo!!!!!!

Intanto non credo proprio che coloro che non gradiscono molto il Tex by Boselli siano in stretta minoranza. E' chiaro che non bisogna prendere in considerazione il mondo di internet con i suoi forum, ma tutti i lettori in generale, e personalmente ogni tanto scambio qualche chiacchera con i lettori di una vita e piu' o meno la pensano come il sottoscritto, ovvero, l'infelice gestione del personaggio di Tex da parte dell'autore milanese. Se e' questo il Tex del futuro o se e' questa l'alternativa all'ultimo Nizzi siamo davvero alla frutta piu' totale, altro che ricostruzione e innovazione.

semplicemente: PAROLE SANTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!io le penso , tu le scrivi!!!!infine una considerazione:leggendo il tabellone delle storie previste per il 2011, l'anno scorso ci preparavamo ad una grande annata per Tex; devo dire invece che questo primo semestre mi ha profondamente deluso. spero molto in una rivincita del secondo semestre , altrimenti ci sarà davvero di che preoccuparsi. Spero che Manfredi e lo stesso Boselli riescano ancora ad appassionarmi al mio Tex . :_sigh Modificato da Sam Stone
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  • Rangers

scusate ma l'ultimo messaggio mi è venuto un p? incasinato, spero riusciate a leggerlo lo stesso :rolleyes:

Ho provveduto a sistemare i vari "quote"! ;):trapper:
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  • Collaboratori

Ma no, è prematuro parlare di deriva boselliana solo per un certo numero di storie nella media o malriuscite che si voglia. Il Tex del 600 e quello dei due texoni sono solo due o tre degli esempi da citare per dimostrare che l'ultimo Boselli ha ancora tutte le carte giuste in mano. Leggevo su altri siti dedicati al fumetto il buon gradimento di questa storia da parte di lettori non legati ai vari forum. La storia ha un solido impianto se eccettuiamo la scarsa caratterizzazione di Revekti: è la scarsa texianit? a colpire e fare più impressione. Per me Boselli attualmente è il numero uno, solo che deve sacrificarsi, chinare il capo e adattarsi di più al personaggio. Con Tex non si è mai arrivati, nel momento in cui credi di essre padrone della materia, cioè di padroneggiarlo perfettamente, sei fregato! Questi messaggi che inneggiano al disfattismo non li condivido per niente. Certo che se ci fosse un curatore esterno certi peccatucci nelle storie si potrebbero evitare.

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In altre parole, in Boselli vedo il dolo.

Suppongo che tu abbia volutamente esagerato Don Fabio, altrimenti sarebbe davvero un'espressione un po' forte ;)
Non ho per nulla esagerato, Cheyenne. E' proprio quello che penso. E' una critica forte, ma non mi sembra n° astiosa n° irrispettosa.
Sono d'accordo quando usi il termine "scientemente", perchè non penso proprio che Borden si faccia imbeccare sul come scrivere; ma "dolo" fa pensare a un danno cercato e voluto, cosa a cui io non credo e penso che non ci creda nemmeno tu :)
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ebbene si ! di questa storia si potrebbe fare benissimo un gran film western ! paesaggi sconfinati, tre gruppi agguerriti di combattenti, indiani ribelli, bianchi anch'essi ribelli, sparatorie, agguati, splendido duello finale ! e' per me questa un' ottima storia !!!! :colt:

Potrebbe essere vero Lupo che corre, perchè la storia in sè presenta molti pregi (poi di qui a dire che sia una cosa eccelsa ce ne corre), ma forse quello che continua a sfuggire è che non siamo alla ricerca del soggetto di un western capolavoro, ma di una storia dove Tex sia Tex.
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ebbene si ! di questa storia si potrebbe fare benissimo un gran film western ! paesaggi sconfinati, tre gruppi agguerriti di combattenti, indiani ribelli, bianchi anch'essi ribelli, sparatorie, agguati, splendido duello finale  ! e' per me questa un' ottima storia !!!!  :colt:

Potrebbe essere vero Lupo che corre, perchè la storia in sè presenta molti pregi (poi di qui a dire che sia una cosa eccelsa ce ne corre), ma forse quello che continua a sfuggire è che non siamo alla ricerca del soggetto di un western capolavoro, ma di una storia dove Tex sia Tex.
ma forse quello che continua a sfuggire è che non siamo alla ricerca del soggetto di un western capolavoro, ma di una storia dove Tex sia Tex. COME SONO D'ACCORDO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! clap
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Ma no, è prematuro parlare di deriva boselliana solo per un certo numero di storie nella media o malriuscite che si voglia. Il Tex del 600 e quello dei due texoni sono solo due o tre degli esempi da citare per dimostrare che l'ultimo Boselli ha ancora tutte le carte giuste in mano.

Perfettamente d'accordo con Ymalpas, anche se con elementi diversi: certo, parlare di un crollo di Boselli è assurdo, ma un'involuzione o per lo meno un momentaneo appannamento secondo me c'è."Morte nella nebbia", "Missouri!", gli ultimi due texoni, "La mano del morto" e il numero seicento sono secondo me dei buoni esempi di quanto sia diventata fredda la scrittura di Boselli, quasi di maniera. "La mano del morto" e il numero seicento si salvano per opposti motivi: la brevit? l'una e la complessit? condita da qualche buon momento l'altra... ma non si può negare che, al di l' di un certo divertimento o di una trama lambiccata, siano storie ben poco emozionanti. Anche "Faccia di cuoio" e "La città del male" sono due storie un po' povere, ma la brevit? fa loro avere un ritmo ottimo e incalzante."I giustizieri di Vegas" sono invece un esempio di come una storia possa essere ben costruita e ben sceneggiata: riguardatevi gli stacchi e la gestione dei tempi... è semplicemente perfetta! Tutti pregi che invece non trovo in quest'ultima: tempi lenti appesantiti da dialoghi banalissimi che non approfondiscono nulla. Appena si comincia a scavare un po' in un personaggio... tac, cambio di scena, altre banalit?. Non nego che sono perplesso: sembra davvero una storia scritta e tirata in lungo soltanto per occupare pagine... sotto questo aspetto molto nolittiana. :DInoltre, continuano le citazioni di "Nei territori del Nord Ovest" (il capo misterioso, la capanna molto simile, vaghi accenni non soprannaturali, ma comunque inconsueti, il traditore che i nostri si tirano dietro... ma ho la vaga sensazione che stavolta NON farà un ultimo scherzetto come il prode Sekan del Maxi), e ciò non aiuta. L'ho già detto, ma lo ripeto: pare di trovarsi al cospetto di una versione intenzionalmente sciacquata e degradata della migliore storia di Boselli. Stasera mi dedicher? al terzo albo, speriamo bene. Ma dubito che anche una valangata di sparatorie ben fatte possano risollevare la situazione. Anzi, probabilmente il contrario... vedremo. Io rimango un po' speranzoso... un pochetto. -_- Modificato da virgin
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??? :blink: Devo dedurre che ti sei dedicato a leggere le varie critiche positive o negative che fossero e non avevi nemmeno finito di leggere la storia? :lol2: A parte gli scherzi vorrei far notare che la storia in sè presenta non poche qualità. Sarebbe buona e forse anche un pelino in più (non eccezionale) se fosse stata presentata come un racconto speciale senza collegamenti con Tex. Se magari al posto di Tex ci fosse stato un qualunque John Smith."Nei territori del Nord Ovest" si trova qualche pianeta più in l' :cowboy:

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Mettetevi il cuore in pace: nel caso siate, come io personalmente mi auguro, una ristretta minoranza, questo è il Tex che avete ora ed avrete in futuro. Il che a me va più che bene.

Francamente, trovo fastidiosa questa affermazione che tieni a ripetere ogni volta. Fastidiosa e inutile ai fini della discussione.
Bene, perchè io, da parte mia, è da tempo che sono infastidito ed irritato dalle continue giaculatorie di Capelli d'Argento. Ora sai come mi sento.

Chi se ne frega del fatto che tu potrai goderti Tex e noi no? Significa forse che per questo la tua posizione abbia maggiore valore di quella altrui?

No: significa solo che molto probabilmente nel prossimo futuro io mi godr? le storie di Tex e tu invece no. Mi pare ovvio che non ci sia da parte mia alcuna pretesa di maggior valore delle mie opinioni, tanto ovvio che non perder? nemmeno tempo a discuterne.

In ogni caso, detto con tutta onest?, sarei curioso di sapere se avresti espresso questa soddisfazione se "Caccia infernale" l'avesse scritta (identica) Nizzi. Io penso che avresti lanciato i soliti strali. Magari mi sbaglio.

Certo che ti sbagli e parecchio anche. Mettiamo in chiaro una cosa che tu non sembri voler capire: io giudico la storia e non l'autore. Se questa storia, così com?? l'avesse scritta Nizzi, avrei dato, parola per parola lo stesso identico giudizio, comprese le perplessit? sul finale e sulla caratterizzazione di Revekti (ma a proposito: tu l'hai letta davvero la mia breve recensione? In questo caso avresti dovuto accorgerti che era tutt?altro che entusiastica, bench? positiva). Giacomo, ti ho conosciuto e so che sei un bravo ragazzo e mi sei risultato davvero simpatico, ma qui tu mi stai accusando di malafede e questo, detto chiaro e tondo, mi offende e non poco
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??? :blink: Devo dedurre che ti sei dedicato a leggere le varie critiche positive o negative che fossero e non avevi nemmeno finito di leggere la storia? :lol2:

Be', leggo un albo al giorno, perciò dopo aver cominciato a leggere la storia intervengo sul forum e guardo un po' i commenti... sempre pronto a saltarli se sento puzza di spoiler! :D

In ogni caso, detto con tutta onest?, sarei curioso di sapere se avresti espresso questa soddisfazione se "Caccia infernale" l'avesse scritta (identica) Nizzi. Io penso che avresti lanciato i soliti strali. Magari mi sbaglio.

Don Fabio, questa tua illuministica tendenza ad accusare di malafede chiunque non si sottometta alle tue idee non è per nulla piacevole.
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Non ti sto assolutamente accusando di malafede, Carlo! Semplicemente ho la sensazione che quando la firma è di Borden ormai tu non riesca a vedere i pur lampantissimi difetti bensì solo i rarissimi ( qui) pregi, mentre tendi a fare il contrario con Nizzi. Non è malafede. Sto rileggendo "Sulla pista di Fort Apache" (non perchè volessi fare un confronto ma perchè è una delle storie che leggo con più piacere). Ha un enorme pregio: i personaggi si sviluppano con la storia. Le figure (poche e buone) sono tutte funzionali alla narrazione, che non può prescindere da alcuna di esse ( Quincannon a parte, che è solo un omaggioal western classico di Ford ). Dicesi coralità d'azione. In "Caccia infernale", a parte le totali assurdit? (alleanza con la banda Cunningham con tanto di complimenti al prode Parkman; assurda metamorfosi dello stesso Parkman da ufficiale supponente e incapace in massacratore di indiani) e le clamorose debolezze nella caratterizzazione dei personaggi ( ma Revekti, tanto evocato, che ?? Laredo è pervenuto? Eppure era stato un bel personaggio), succede l'esatto opposto: quanti personaggi non hanno alcuna funzione narrativa? Quanti personaggi sono privi di una reale caratterizzazione psicologica, sostituita con una facile ed esagerata caratterizzazione fisica? E Tex, che nella storia di Ortiz era il re dell' Arizona, duro, combattivo, stratega, qui esiste? Chi ?? Si può definire protagonista solo perchè uccide un (nullo) nemico? No, il protagonismo è ben altro. E sè che gli ingredienti per una storia da film ( a proposito di quanto scrive Lupo Che Corre: son d'accordo sul soggetto-base. Totalmente in disaccordo sulla sceneggiatura.) c'erano tutti. Non so se avete letto "Cuore di tenebra" di Conrad e visto "Apocalypse Now" di Coppola, ma poteva essere un grande modello su cui sviluppare il rapporto Tex/Revekti. Borden ha scelto diversamente, inserendo un milione di personaggi macchiettistici senza esplorare quelli che potevano ( e dovevano ) essere interessanti: Tex, Revekti, Laredo, Tiger, Parkman, Mazay e Goyaklee. Punto. Peraltro, bella coincidenza che Tex, Laredo e Parkman si ritrovino esattamente sullo stesso campo di battaglia. Unico pregio, un bel Tiger.

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Don Fabio, questa tua illuministica tendenza ad accusare di malafede chiunque non si sottometta alle tue idee non è per nulla piacevole.

Non ho proprio accusato nessuno di malafede. Tanto meno chi non la pensa come me. Giusto per farti un esempio, la recensione che mi avevi proposto di "I berretti verdi" l'avevo definita spazzatura non perchè esprimesse un giudizio opposto al mio, ma perchè semplicemente non parlava del film. Era fuori tema.
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Devo dire che Capelli d'argento, Don Fabio, Texas Kid, Anthony Steffen, crazy horse, è scrivono quello che io ho sempre pensato del Tex di Boselli. Tranquilli, non siamo una minoranza. Se le vendite di Tex sono costanti è grazie al Tex di Repubblica. Il lettore che compra la ristampa è invogliato a comperare anche l'inedito mensile. Mica ci sono impennate nelle vendite perchè è Boselli che scrive Tex!Scrivere una storia western e scrivere Tex sono cose completamente diverse. Boselli scrive storie western. Mettere Tex in disparte per lasciare spazio a personaggi secondari è una delle cose più irritanti. Perlomeno su Tex. Chiaro, poi, che se per alcuni questo è un pregio, beh, per coerenza dovrebbero criticare praticamente tutte le storie di GLB, visto che in esse abbiamo un Tex centrale e personaggi secondari di poco rilievo per la maggior parte dei casi (poco caratterizzati). Abbiamo il villain di turno che si circonda di tirapiedi di cui si conosce il nome solo del capoccia. Ma andava bene così.? anche chiaro che un confronto con il Tex di GLB è da fare. Se un autore ci mette la sua interpretazione, il personaggio viene snaturato. Un po' come fa Boselli. Gli ha cambiato pure il carattere. Da spaccone a musone. I dialoghi risultano poco texiani e poco brillanti. C?? da dire però che Boselli ha sempre scritto Tex su questa falsa riga. Devo ammettere, però, che ?Il passato di Carson° è una buona storia, originale. Il fatto di mettere da parte Tex in quel caso aveva un senso, visto che si parlava di Carson. Ma Carson è uno dei pard, non un comprimario qualsiasi. Paradossalmente Boselli esalta molto i pards di Tex, e non Tex. Un Carson spesso supereroe, un Tiger grintoso e un Kit?beh lasciamo stare Kit Willer laughing Salvare questa storia usando paragoni con le storie di Nizzi è un'idea poco originale, direi sciocca. Nizzi scriveva rimanendo fedele alla figura di Tex. Preferisco anche io le storie degli anni ottanta e anni novanta, ma trovo buoni spunti anche nelle ultime storie dell'autore. I dialoghi spumeggianti fra i pards, un Tex spaccone. Nolitta è molto più ?texiano? di Boselli. Tex è a dir poco arrogante, però è al centro dell'azione con dei comprimari che spesso sono dei poveri diavoli, e alla fine è Tex che deve agire per conto suo. Le esclamazioni del suo Tex, a volte, mi fanno però sobbalzare dalla sedia (tipo le urla ?No, non è possibile!? davanti ai cadaveri di due impiccati dai vigilantes). Effettivamente in questa storia si sono caratterizzati personaggi inutili senza dare spicco al cattivo principale, il quale di misterioso non ha praticamente niente. Ciao.

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Paco, rispetto ovviamente i tuoi gusti, così come di tutti coloro che apprezzano questo (non)Tex. Secondo me una storia del genere merita 3 (tre).....
E poi, diciamocelo: questo Tex tiene compagnia? Io sono abituato a quattro amici che scherzano tra loro e col lettore. Ne ho le scatole di questo Tex gelido e barocco, in nime della sceneggiatura che deve sorprendere.

Io non ho votato ma, alla storia, rifilo un sonoro 4 per l'indegna "comparsata" che Boselli fa fare al nostro Tex. -_nono

Quanto al Tex "gelido" concordo in pieno. Purtroppo. _thia- :_sigh
Ho come l'impressione di perdere, progressivamente, un amico. Non c'è naturalezza nei dialoghi, quella complicità tra lettore ed Eroe ( con la E maiuscola ) che Bonelli padre aveva instaurato e che è alla base del successo di Tex.
Il Tex di Boselli sta diventando ( o già lo è ) uno dei tanti. Qui, alcuni che lodano queste storie hanno ragione nell'affermare che è sufficiente immaginarsi di come agisca il nostro e che negli albi si "senta" la sua "presenza": ormai di Tex è rimasto l'aura del mito che fu. Stop.
Ormai, tanti ( chissà per quanto è ) si accontentano di un Tex che "agisce" in circa 20/25 pagine complessive di un albo che ne contiene 330 ! >:azz:
Io lo trovo "pazzesco". :old: :shock:

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Mettere Tex in disparte per lasciare spazio a personaggi secondari è una delle cose più irritanti. Perlomeno su Tex. Chiaro, poi, che se per alcuni questo è un pregio, beh, per coerenza dovrebbero criticare praticamente tutte le storie di GLB, visto che in esse abbiamo un Tex centrale e personaggi secondari di poco rilievo per la maggior parte dei casi (poco caratterizzati). Abbiamo il villain di turno che si circonda di tirapiedi di cui si conosce il nome solo del capoccia. Ma andava bene così.? anche chiaro che un confronto con il Tex di GLB è da fare. Se un autore ci mette la sua interpretazione, il personaggio viene snaturato. Un po' come fa Boselli. Gli ha cambiato pure il carattere. Da spaccone a musone. I dialoghi risultano poco texiani e poco brillanti.

Davvero una lucida analisi, la tua, che mette a nudo le contraddizioni di quei lettori che hanno certezza del rispetto, da parte di Boselli, dei classici canoni texiani di GLB. :old: :malediz...
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Devo dire che Capelli d'argento, Don Fabio, Texas Kid, Anthony Steffen, crazy horse, è scrivono quello che io ho sempre pensato del Tex di Boselli. Tranquilli, non siamo una minoranza. Se le vendite di Tex sono costanti è grazie al Tex di Repubblica. Il lettore che compra la ristampa è invogliato a comperare anche l'inedito mensile. Mica ci sono impennate nelle vendite perchè è Boselli che scrive Tex!

Che granitiche certezze che hai, ti invidio. :colt: :malediz...
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Se le vendite di Tex sono costanti è grazie al Tex di Repubblica. Il lettore che compra la ristampa è invogliato a comperare anche l'inedito mensile. Mica ci sono impennate nelle vendite perchè è Boselli che scrive Tex!

Se questo Tex è così illeggibile, allora la ristampa di Repubblica, anzich? consolidare le vendite, avrebbe dovuto fare esattamente il contrario: i lettori di quest ristampa, che contemporaneamente leggono anche l'inedito, non dovrebbero essere tra coloro che invece o comprano, se questa differenza tra il "vecchio" e il "nuovo" è così come la percepite voi!
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Se le vendite di Tex sono costanti è grazie al Tex di Repubblica. Il lettore che compra la ristampa è invogliato a comperare anche l'inedito mensile. Mica ci sono impennate nelle vendite perchè è Boselli che scrive Tex!

Se questo Tex è così illeggibile, allora la ristampa di Repubblica, anzich? consolidare le vendite, avrebbe dovuto fare esattamente il contrario: i lettori di quest ristampa, che contemporaneamente leggono anche l'inedito, non dovrebbero essere tra coloro che invece o comprano, se questa differenza tra il "vecchio" e il "nuovo" è così come la percepite voi!
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