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TWF - Tex Willer Forum

Tex, Il Protagonista!


Cheyenne
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Quando penso a Tex come protagonista intendo dire che:  

14 utenti hanno votato

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Dato che ogni tanto - o meglio, ogni... poco - si parla della centralit? di Tex e del fatto che sia o meno appropriato che il Nostro abbia coprotagonisti o avversari degni di rispetto, presento un modesto sondaggio su cosa significhi un Tex protagonista delle proprie avventure. Io, texiana amante della tradizione bonelliana, ma non per questo contraria per principio alle cose buone apportate dagli altri autori, ritengo che un vero protagonista non sia per forza colui che riempie del suo bel faccione quattro quindi della storia, ma colui che emerge fosse anche da "quasi invisibile" (detto per esagerare, naturalmente, è chiaro che più si vede e meglio ?) e la cui importanza si nota da come gestisce gli eventi e magari anche le avversit?. E, aggiungo, il gruppo che opera con lui.

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Ho votato anch'io l'ultima opzione. Come ho già scritto nel topic della storia attualmente in edicola, non mi dispiace per niente vedere Tex un p? in ombra, se questo serve a concedere un p? più di spazio ai pards, o se è una situazione temporanea che viene usata per farci conoscere meglio i nemici che dovr? sconfiggere. La seconda e terza opzione mi sembrano in sostanza la stessa cosa, e nessuna delle due mi convince. Per prima cosa, perchè in questo modo i pards sarebbero praticamente inutili, relegati al ruolo di "aiutanti" qualunque. Se si preferisce questa opzione, non bisognerebbe lamentarsi se alcuni pards vengono utilizzati molto raramente oppure se vengono impiegati come semplici comparse. Cosè come non ci si dovrebbe lamentare se Tex affronta degli avversari di scarso spessore: credo che se a questi avversari non si conceda spazio, difficilmente si potrebbe far capire al lettore quanto siano effettivamente validi. L'opzione "deve sempre e comunque avere la meglio" è interessante: in fondo, Tex ha sempre la meglio, ma non credo mi andrebbero a genio delle storie in cui Tex non viene mai messo in difficolt?, o non riporta temporanee sconfitte. Ovviamente il Tex sconfitto e in palese difficolt? non dev'essere la regola, e nemmeno una situazione troppo ricorrente, ma di tanto in tanto ci sta assolutamente, altrimenti le storie diventerebbero tutte di una noia mortale!La prima opzione si ricollega alla seconda e alla terza, quindi la escludo!

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Deve gestire gli eventi, le azioni e le strategie e le eventuali temporanee sconfitte anche se la sua effettiva presenza non prende tutta la storia. Il protagonista è Tex, ma mi pare inutile una sua presenza in ogni singola scena, messo al centro di tutti gli eventi ed oscurando di conseguenza i vari coprimari.

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che dire ?Anch'io sono dell'idea che Tex debba essere il "deus ex machina" delle storie e che quindi sua deve essere la "regia". Ma cio' non necessariamente deve implicare una sua presenza in tutte le vignette. Ben vengano intermezzi in cui Tex non si vede per un po' e che servono per spiegare antefatti, avvenimenti paralleli, farci conoscere i cattivi o le mosse dei pards. Se di una avventura si vuole che abbia spessore e sia interessante, ci vuole un po' di complessita' e di intreccio di avvenimenti e personaggi, il che non sarebbe possibile se il protagonista fosse onnipresente.

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Io mi schiero con "i progressisti" :shock: e voto l'ultima opzione. Veramente le mie idee sarebbero ancora più estreme, ma visto che Tex è l'eroe di un fumetto non vi possono essere episodi della sua testata nei quali viene soltanto nominato o appare per una manciata di pagine giusto il tempo di radrizzare la situazione (in questo senso deus ex machina) e poi sparire di modo da lasciare spazio a personaggi più interessanti. Però, diamine, sarebbe ancora Tex? :DIn ogni caso, l'ultima opzione: per essere accattivante e non ripetitiva, la serie, oltre alle storie incentrate sul protagonista, deve presentare ANCHE storie che diano il giusto spazio ad altri personaggi, come ai tempi di GLBonelli. Se poi si va anche un poco oltre, come fa Boselli, per me non c'è nessun problema.

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Io mi schiero con "i progressisti" :shock: e voto l'ultima opzione. Veramente le mie idee sarebbero ancora più estreme, ma visto che Tex è l'eroe di un fumetto non vi possono essere episodi della sua testata nei quali viene soltanto nominato o appare per una manciata di pagine giusto il tempo di radrizzare la situazione (in questo senso deus ex machina) e poi sparire di modo da lasciare spazio a personaggi più interessanti.
Però, diamine, sarebbe ancora Tex? :D

In ogni caso, l'ultima opzione: per essere accattivante e non ripetitiva, la serie, oltre alle storie incentrate sul protagonista, deve presentare ANCHE storie che diano il giusto spazio ad altri personaggi, come ai tempi di GLBonelli. Se poi si va anche un poco oltre, come fa Boselli, per me non c'è nessun problema.

IHMO Virgin, questa tua non è necessariamente una posizione da progressista, ma è invece condivisibile dai veri tradizionalisti bonelliani. Che, sempre IMHO, non devono pretendere e non pretendono un Tex che caracolla in primissimo piano ogni tre vignette, ma piuttosto un Tex il cui protagonismo sia evidente a prescindere dal numero di pagine e dalla percentuale di storia in cui è manifestamente presente. Non solo: Bonelli aveva creato un quartetto di pards ognuno dei quali sarebbe stato in grado di affrontare da solo un'intera avventura, mentre Tex aveva il merito e l'abilità di gestirli facendo buon uso delle rispettive doti, e tuttavia facendo risaltare, senza che fosse necessario sottolinearlo sempre, il suo ruolo di "primus inter pares", se non vogliamo dire di capo vero e proprio del gruppo.

Allo stesso modo un buon Tex sa usare le risorse esterne, avvalendosene quando è necessario (certo, la cosa deve essere evidente, e non potrebbe esserlo se l'unico intervento del Ranger fosse quello di andare a parlare con lo sceriffo o bersi un quartino al saloon). In quanto ai nemici, ben vengano quelli che lo fanno sudare fino alla fine! Avrebbe potuto avere un successo simile un Ranger del Texas-Capo indiano-Agente governativo che si fosse trovato a confrontarsi ogni volta con la Banda Bassotti o con lo zio di Vilcoyote? Prendiamo la piccionaggine: un Tex co-piccione (nel senso che si fa "impiccionare" insieme al fu sergente Vattelapesca) che si ritrova in attesa di esecuzione nelle carceri di Tampico: da questa poco eroica figura prende il via un'avventura spettacolare. Ben vengano le figure intermedie da piccione, e lungi sia il supereroe con corazza elfica, purch? alla fine Tex risulti vincitore, e non solo ai punti se possibile!
Dico questo per precisare che non intendo allontanarmi dalla mia posizione di tradizionalista, che considero comunque soddisfatta da un Tex che agisca come sopra menzionato.

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