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TWF - Tex Willer Forum

[Texone N. 26] Le Iene Di Lamont


ymalpas
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Al di l' del fatto che non c'è bisogno di alzare i toni, Capelli d'Argento (ti ho cancellato la parolaccia), l'hai ripetutto fino alla nausea che a te questa storia non è piaciuta!!

Scrivere rinc...... , nel contesto della frase, è una parolaccia addirittura da cancellare è :shock: Mahhh.... >:azz: Siamo al circolo del bridge è Inoltre non mi sembra di essere l'unico che ha scritto alcune volte che la storia non piace. Che male c'è ?Devo, forse, star zitto di fronte a quelli che, per me, sono autentici "obbrobri" è -_nonoHasta lu?go, Paco. grrr :trapper:
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Non fare la vittima perchè nessuno ti sta uccidendo, Capelli d'argento. Ti ripeto: non c'è bisogno di alzare i toni -cosa che tu, nel precedente messaggio, hai fatto. E non mettere in discussione i pareri altrui, come se i tuoi fossero il Vangelo. Chiaro?hasta luego a te!

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parlo, premetto, senza polemica... non voglio assolutamente dettare nessuna legge o cosa del genere visto che siamo in un forum di fumetti per svagarci: non stiamo andando verso una nostalgia di una cosidetta epoca d'oro texiana e non riusciamo a vedere neanche un buon risultato nei nuovi tempiù Io, ripeto, a questo Texone una cosa negativa che ho visto è stata la mancanza di espansione maggiore di alcuni personaggi, ma la storia in se' prende e porta fino alla fine, meglio (e non lo nego) di un ultimo maxi  che ho abbandonato a metà. Questo forse perchè non mi piace l'azione? (che è vero, in questo texone manca) NO! e sottolineo NO! Tex è nato come pura azione ed istinto, ma credo che comunque attualmente debba essere anche TRAMA, per ricevere uno spessore di un certo tipo. Forse io ragiono così perchè spazio con la mente a diversi generi e tipi di fumetti e questo mi influenza, ma non può stare una vita fine a se stesso in stile "ho fatto una nuova storia di TEx: arriva e ammazza tutti" (diceva così?) non credo che è quello che volete giusto?

Tex e' nato come "pura azione e istinto"?? Non c'era la trama??C'e molta più trama e intreccio in "El Diablo", "la banda del rosso", "il mistero dell'idolo d'oro", "Mefisto la spia", "l'eroe del messico" che nelle ultime storie pubblicate. Ma nettamente! Se poi la trama vuol dire "spiegazionismo" o ristoranti, allora quella e' la sceneggiatura: quella si che e' cambiata, una volta c'erano albetti da 32 paginette e se Tex andava al ristorante o spiegava un piano d'azione ai pards, il fascicoletto era bello che finito e addio lettori per la settimana seguente.... Ma affermare che una volta c'era un Tex ciclone-castigamatti e che le avventure non privilegiavano lo sviluppo della trama.... e' un po' ardito....
Ok non credo di essermi spiegata nel migliore dei modi, purtroppo è il male dello scrivere senza guardarsi in faccia... e della stanchezza di sto periodo Ho omesso i post che ho scritto prima, convinta di aver fatto capire quello che pensavo sulla questione trama. So anche io come sono i Tex dei primi tempi rispetto a questi, ma sto cercando di spiegare (forse a torto, ogni opinione è ascoltabile) che c'è stata una evoluzione del personaggio e che trovo più che giusta. Dovuta ai tempi, dovuta agli anni... mettetela come volete. Se non vi piace, è capibile, ma non si può farne una così pesante critica...
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L'evoluzione del personaggio c'e stata eccome, ma certamente non e' dipesa dalla questione delle trame, che erano articolate e variegate sin dall'inizio della saga. Tex e' diventato ranger, si e' sposato, ha avuto un figlio, e' diventato capo dei navajos, ha visto formarsi la squadra dei pards, ha visto "crescere" la rivalit? con nemici storici, si e' rivangato nel suo passato.... a questo punto, il passaggio successivo parrebbe essere: visto che di Tex si e' detto tutto, creiamo situazioni nuove, comprimari a gogo', intrecci mirabolanti, scenari improbabili, e poi.... infiliamoci Tex. Ed e' in questo modo che vien fuori una brutta storia di Tex: costruendo la trama non attorno, e in funzione del protagonista, ma A PRESCINDERE dal protagonista. Prendiamo questo texone: incipit gradevole sia nella parte con Katie, sia in quella con i pards. Ma poi la storia si spegne, le due parti non si "saldano". Perchè? Forse perchè nate non in funzione l'una dell'altra. La grande differenza con Bonelli e' questa. Con lui tutto, o quasi, era funzionale a Tex. C'erano anche cadute di stile, incongruenze, piccionaggini, ma gliele perdonavi per questo: la sua scrittura trasudava di amore per il personaggio, passione, partecipazione. Leggevi e avvertivi quasi il divertimento stesso dell'autore nello sceneggiare una scazzottata, nell'umiliare un nemico. Non avevi mai la sensazione del "compitino". Le storie di Bonelli erano come un abito da sartoria: cucite addosso al personaggio. Ora abbiamo tessuti pregiati, sotto forma di personaggi "moderni", sceneggiature "moderne", disegnatori "moderni".... ma tutto ciò si compenetra bene con il simbolo della testata? E' forse questa l' "Evoluzione"?

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Non fare la vittima perchè nessuno ti sta uccidendo, Capelli d'argento. Ti ripeto: non c'è bisogno di alzare i toni -cosa che tu, nel precedente messaggio, hai fatto. E non mettere in discussione i pareri altrui, come se i tuoi fossero il Vangelo. Chiaro?hasta luego a te!

Chiedo venia se sono stato un po' fumantino, ma quando uno ne ha le scatole ( si puo' dire ?! _ahsisi ) piene.... _thia- Le opinioni di tutti le ho sempre rispettate e le rispetto. :old: Di fronte, pero', a certi comportamenti e/o atteggiamenti di Tex, in questo albo, così palesemente in antitesi con quelli del "modello originale" di GLB, mi chiedevo e Vi chiedo, solo, come sia possibile non definirli oggettivi. :old: O, secondo te, è tutto nella "norma" ?Tutto qua.
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Di fronte, pero', a certi comportamenti e/o atteggiamenti di Tex, in questo albo, così palesemente in antitesi con quelli del "modello originale" di GLB, mi chiedevo e Vi chiedo, solo, come sia possibile non definirli oggettivi. :old:
O, secondo te, è tutto nella "norma" ?
Tutto qua.

Il problema, Capelli d'Argento, è che per alcuni il comportamento di Tex in questa storia è precisamente "nella norma", e tutt'altro che in antitesi col modello bonelliano (ciò, almeno per me, non vuol dire che il Tex di questa storia sia uguale a quello bonelliano)- e questo vale anche per me!

Per te non è così? Va benissimo, per carit?! E' giusto che tu abbia le tue sacrosante opinioni!!
Però non pretendere che le tue opinioni siano giuste anche per me o per chiunque altro!
Io, giudicando secondo i miei gusti e i miei canoni, nel comportamento di Tex non vedo tutto il dramma che ci vedi tu- ripeto, secondo me (ovvero: ognuno è libero di pensarla come meglio crede!) il problema è solo uno: la totale mancanza di azione, e un finale troppo facile per i nostri.
Tutto qui! :trapper:

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KATIE E VERA


Per anni si è parlato di loro, delle donnine del texone di Seijas, che ne impedivano la pubblicazione. Sergio Bonelli ha fatto ridisegnare undici pagine a Seijas, ma non è riuscito a cancellarne la presenza indelebile. Questo Texone, con due fatine come queste due, non si pubblica, disse. Dimentico delle pupette di letteriana memoria, l'editore sembra che propendesse ormai per delle sbiadite figure femminili, ovviamente questo solo sulle pagine di Tex. Ciò che Boselli ha definito il "lato rosa" della storia, rovina la reputazione maschilista e misogina che la testata, per merito delle incredibili scelte editoriali, è andata costruendosi negli anni, ma non nuoce al piacere della lettura, che nelle due eroine trova due preziose alleate. E' uno S. C. A. N. D. A. L. O. che nelle tre storie disegnate dal maestro argentino dopo questo Texone non si sia sfruttata la possibilità di dar libero sfogo all'arte di questo splendido interprete della figura femminile. Sappiamo che Nizzi, correva l'anno 2000, affidando le pagine di sceneggiatura a Seijas, la pensava come noi. Cioè NIZZI 1 - SERGIO BONELLI 0. Vedremo se tra i futuri sceneggiatori che si avvicenderanno nelle storie di Seijas si continuerà ad operare con questa vergognosa censura.


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DIALOGHI


Nel forum di Baci&Spari l'amministratore Francesco Bosco, a proposito del Texone, parla della capacità di Nizzi di scrivere bene, cioè con leggerezza e fluidità. A dire il vero è una caratteristica che l'accompagna, in queste 224 pagine, solo a tratti. Quando vuole strapparci un sorriso, l'autore modenese, sa bene comunque come accontentare i suoi lettori. E in queste prime pagine, a iniziare dalla cavalcata verso la cittadina di Lamont, di battute ad effetto se ne contano diverse. L'autoironia di cui è prova la vignetta inserita poco sopra, è da manuale antologico.


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SULLA TEXIANITA' DELLE BISTECCHE E PATATINE


A pagina 38, nel ristorante "Il Paradiso delle bistecche", nell'ultima vignetta Nizzi non manca di rievocare le bistecche ( per l'appunto ), le patatine, la birra e la torta di mele. Da lettori stiamo pregustando la scena che verr?, quando il razzista signor Muller, padrone del locale, ritorner? al ristorante. Prima che si inneschi il gigantesco free for all, si contano ben otto pagine in cui i quattro pards stanno comodamente seduti a tavola a discorrere della bontà delle pietanze che sono state servite e della missione che li ha portati in città. Potremo stare a discutere a lungo se queste tavole hanno reminiscenze glbonelliane oppure se costituiscono una componente della scrittura nizziana, continuamente ripresa e ripetuta dallo scrittore fiumalbino in ossequio a una regola fondante che vuole nella cadenzata reiterazione di luoghi comuni texiani un elemento di familiarit? in cui i lettori amano riconoscersi. Chi scrive oggi Tex, al di la del numero delle volte che le patatine ricorrono negli albi di G. L. Bonelli, dovrebbe ricordarsi che esiste anche una tradizione "nizziana", che ci ha accompagnato negli ultimi trent'anni, di cui è troppo comodo liberarsi dicendo di fare riferimento alle prime duecento storie in cui campeggia quello che probabilmente è un non senso definire il "vero Tex". Se un' opera letteraria deve rispondere ai gusti dei tempi moderni, mi chiedo come sia possibile ottenere risultati soddisfacenti operando una rottura con il recente passato per riagganciarsi un certo tipo di storie in voga decenni fa. Ben vengano dunque le patatine e le bistecche, anche se temo che d'ora in poi dovremo scordarcele.


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UNA SPRUZZATA DI PSICOLOGIA SPICCIOLA DELL'EROE


Se la testata col passare degli anni non può e non deve assolutamente assumere una forma cristallizata, penso che si possa essere d'accordo tutti nel dire che il protagonista non deve perdere o comunque cambiare la propria psicologia, cioè l'atteggiamento davanti alla realtà e i modi di porsi davanti a questa. In un ristorante in cui non sono ammessi gli indiani, Tex ce li fa entrare e dopo un avvertimento, sbatacchia il razzista, padrone o avventore, di turno. Questo ci dice il manuale di texianit?. E tutti gli sceneggiatori se non vogliono screditarsi, devono dare questo tipo di risposta. Certo Tex e Tiger hanno sempre meno a che fare con razzisti che pure dovevavo essere più numerosi delle pulci addosso a un cane, e quindi meno occasioni di menare le mani. Ovvero quella razione di pugni, sedie che volano, finestre infrante si sta facendo merce sempre più rara, perchè la narrazione è spesso sempre più assorbita da altro e non da quella che dovrebbe essere la materia prima di ogni albo. Comunque negli ultimi anni abbiamo comunque assistito a diverse risse, ma nessuna di queste ci ha mai sufficientemente appagato. Oltre alla consistenza numerica delle otto/dieci pagine, è sempre utile (malgrado i detrattori) rifarsi ai numeri, c'è anche in Nizzi un modo di condurre le danze diverso. Non ci presenta, in primis, un Tex "musone", ma un uomo baldanzosamente sicuro di se, che sa dove vuole arrivare e che prepara col sorriso sulle labbra e delle battute assolutamente ironiche che fanno deliziosamente a pugni con l'atmosfera che precede il precipitare degli eventi, la "battaglia" da condurre in nome della giustizia. Guardate, questo è texianamente il limite che si deve raggiungere e sorpassare se vogliamo che la rissa abbia quei connotati di riconoscibilit? texiana. G. L. Bonelli parlava proprio della fame dei lettori di vedere Tex che le suona col sorriso sulle labbra agli arroganti, agli approfittatori, ai disonesti, ai cattivi tout court. Le pagine fino alla 58, quella con i cinturoni slacciati, soddisfano le attese di un albo di Tex. Le tavole che vengono dopo mostreranno invece gli alti e i bassi di un autore che mi è sembrato a sprazzi con le idee confuse. Ne riparler? in un secondo momento.

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Chi scrive oggi Tex, al di la del numero delle volte che le patatine ricorrono negli albi di G. L. Bonelli, dovrebbe ricordarsi che esiste anche una tradizione "nizziana", che ci ha accompagnato negli ultimi trent'anni, di cui è troppo comodo liberarsi dicendo di fare riferimento alle prime duecento storie in cui campeggia quello che probabilmente è un non senso definire il "vero Tex".

Tutto il tuo post è magistrale, Ymalpas, e soprattutto la parte quotata la straquoto!Sono del tutto d'accordo: sul "vero Tex", innanzitutto, sulla cui definizione sollevo molti dubbi da tempo; e poi sulla "tradizione nizziana": quella che va dai suoi esordi fino (almeno) alla metà del quinto centinaio è tutto oro colato; quel Tex nizziano non è meno "vero Tex" di quello di Bonelli. E il "condimento" di questo Texone (battibecchi, bistecche, linguaggio) è pura texianit?.
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Ho finito di leggerla, e onestamente di storie come queste ne sentivo la mancanza. Forse sarà una frase che farà saltare dalla sedia parecchie persone, ma è esattamente quello che penso. Il ritmo è lento, non ci sono colpi di scena clamorosi, le scene d'azione sono poche, ma a me piace, e non poco. Leggendolo mi d' proprio la sensazione di "essere a casa". Scorre piacevolmente, magari ogni tanto c'è qualche buco, però niente di grave. L'unica cosa che avrei voluto sarebbe stata un maggior coinvolgimento di Katie, e anche della matrigna, ma è andata com'? andata. Oltre al fatto che avrebbero esaltato le doti di Seijas, sicuramente avrebbero aggiunto un p? di aria fresca alle solite storie dove di donne non se ne vede neanche l'ombra, contribuendo a creare qualcosa di diverso dal solito. Io un bel 7,5 me la sento di darglielo tranquillamente!

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"Le iene di Lamont", come Texone, ed aggiungo come secondo Texone annuale, secondo me ha floppato in un modo pauroso : storia francamente mediocre, da un albo solo, come direbbe il mio amico Anatas, della serie regolare, in cui un "ring" ben consolidato viene fatto fuori con un calcio e uno sputo, dove il disegnatore non interpreta granch? bene i pards, ed in particolare Tex, dove le NOTEVOLISSIME presenze femminili vengono un po' buttate via, dove non c'è pathos alcuno, dove NON mi sento a casa, bensì in una triste casa di riposo. Salvo la figura del vicesceriffo Glenn, personaggio che mi piacerebbe rivedere nel futuro.

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Anche io, dopo aver letto il texone, ho avuto la sensazione di "essere a casa". Di un altro, però.

Le pagine fino alla 58, quella con i cinturoni slacciati, soddisfano le attese di un albo di Tex. Le tavole che vengono dopo mostreranno invece gli alti e i bassi di un autore che mi è sembrato a sprazzi con le idee confuse. Ne riparler? in un secondo momento.

Quoto in toto! L'inizio era stato promettente ed anche ben scritto; è dopo "quella" scena che cominciano i problemi.
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Di fronte, pero', a certi comportamenti e/o atteggiamenti di Tex, in questo albo, così palesemente in antitesi con quelli del "modello originale" di GLB, mi chiedevo e Vi chiedo, solo, come sia possibile non definirli oggettivi. :old:
O, secondo te, è tutto nella "norma" ?
Tutto qua.

Il problema, Capelli d'Argento, è che per alcuni il comportamento di Tex in questa storia è precisamente "nella norma", e tutt'altro che in antitesi col modello bonelliano (ciò, almeno per me, non vuol dire che il Tex di questa storia sia uguale a quello bonelliano)- e questo vale anche per me!

Per te non è così? Va benissimo, per carit?! E' giusto che tu abbia le tue sacrosante opinioni!!
Però non pretendere che le tue opinioni siano giuste anche per me o per chiunque altro!
Io, giudicando secondo i miei gusti e i miei canoni, nel comportamento di Tex non vedo tutto il dramma che ci vedi tu- ripeto, secondo me (ovvero: ognuno è libero di pensarla come meglio crede!) il problema è solo uno: la totale mancanza di azione, e un finale troppo facile per i nostri.
Tutto qui! :trapper:

Dunque, andiamo nei particolari, caro Paco.

Per te questo Tex, che scende a patti col vice sceriffo bamboccio che gli chiede di restituire i soldi ( se no resteranno dentro ) al padrone razzista, per il locale sfasciato, è nella norma è :shock:
Tex che non "spazzola" a dovere sempre il sopra nominato padrone del saloon, il quale, ringalluzzito dalla presenza del vice sceriffo, richiede immediatemente i danni, è nella norma è :shock:
Tex che volta le spalle agli sgherri del notaio col fucile spianato, cui va a fare visita, e se ne va dicendo: "andiamo Kit, che qui non siamo ben accetti" è nella norma è :shock:
Boh... ?
Mi sa che, per qualcuno, Nizzi dovrebbe rientrare dalla ( meritata ) pensione...... >:azz:

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Tex che volta le spalle agli sgherri del notaio col fucile spianato, cui va a fare visita, e se ne va dicendo: "andiamo Kit, che qui non siamo ben accetti" è nella norma è :shock:

Sui primi due punti ho già detto la mia qualche post fa.

Ti rispondo su quello quotato chiedendoti: cosa ha fatto Tex prima? Ha sonoramente e gianluigibonellianamente scazzottato lo sgherro col fucile!
Quindi, la sua superiorit? l'ha già dimostrata.
Tanto se ne va perchè ormai il suo "messaggio", a suon di pugni e "parlar chiaro", lo ha già dato: non c'è quindi vigliaccheria o piccionaggine nella sua ritirata.

Ripeto: per me il problema non è la caratterizzazione di Tex e pards, ma il modo in cui la vicenda viene sceneggiata.

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Le cose sono due:da una parte c'e' un Tex sempre al centro dell'attenzione, sbruffone, ironico, con dialoghi brillanti e con caratteristiche ben riconoscibili. Ma le ultime trame nizziane, onestamente, sono un collage di tante storie. Insomma, tutto e' stato gia' visto e rivisto. Dall'altra parte abbiamo un Tex boselliano fantasma, poco simpatico e poco riconoscibile, quando gli va bene ha un ruolo da coprotagonista, dal muso lungo, che difficilmente mangia bistecche e ancor piu' raro lo vediamo sbattacchiare qualcuno, con dialoghi prolissi e a volte anche noiosi da leggere. Ma c'e' una trama piu' complessa, piu' originale e piu' avvincente. Due modi diversi di scrivere e intendere Tex, naturalmente. Personalmente, io sono cresciuto col Tex versione Nizzi e G. L. Bonelli e faccio fatica a riconoscere quello boselliano. A volte mi sembra un altro personaggio. Si', possono essere delle belle storie, ma deve essere Tex la star, non il solito comprimario di turno. Per questo motivo anch'io, quando ho letto questo texone, in un certo senso mi sono sentito a "casa"Anche se, ripeto, la trama e' molto esile. Basta come spiegazione o devo ancora sorbirmi montagne di post tutti uguali che parlano di cinturioni slacciati e critiche rivolte ai gusti altrui?

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Il titolo corretto del texone doveva essere:

LE IENE DI LAMONT BANCHETTANO CON I RESTI DI IL FU TEX WILLER.

Intervengo da moderatore per ricordare a tutti che messaggi come questo di Marvin the Marvelous (spam e del tutto inutile alla discussione- nonchè tutt'altro che divertente) su questo forum non sono accetti.

I prossimi su questo genere li cancello senza pietà.

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Paco sei amministratore e puoicancellare i messaggi che ritieni opportuno cancellare. A volte, per esprimere un giudizio su una storia non sono necessarie molte parole. A mio giudizio lo spessore di questo texone non meritava di più di una frase, a mio parere divertente. Come sottolineate i pareri sono personali, A me fa ridere a te no. Fine. Texone lentissimo, senza tensione senza azione. I pard non fanno altro per le prime 200 pagine di aggirarsi a piedi senza sosta per il paese senza fare niente se non parlare parlare parlare. in più sono andati a Lamont alla ricerca di due fuggiaschi, il capo del ranch dice che non ci sono e prendono per oro colato qullo che viene loro detto. E questa è una delle tante chicche. Alla faccia del Tex tutto di un pezzo che si butta a testa bassa nei pericoli scherzando ridendo e facendo battute. Come tante volte viene rimproverato al Tex di Boselli di non fare.

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Texone lentissimo, senza tensione senza azione. I pard non fanno altro per le prime 200 pagine di aggirarsi a piedi senza sosta per il paese senza fare niente se non parlare parlare parlare. in più sono andati a Lamont alla ricerca di due fuggiaschi, il capo del ranch dice che non ci sono e prendono per oro colato qullo che viene loro detto. E questa è una delle tante chicche. Alla faccia del Tex tutto di un pezzo che si butta a testa bassa nei pericoli scherzando ridendo e facendo battute. Come tante volte viene rimproverato al Tex di Boselli di non fare.

Bravo, questi sono i messaggi che ci piacciono- messaggi argomentati e su cui si possa discutere! :trapper:
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Le pagine fino alla 58, quella con i cinturoni slacciati, soddisfano le attese di un albo di Tex. Le tavole che vengono dopo mostreranno invece gli alti e i bassi di un autore che mi è sembrato a sprazzi con le idee confuse. Ne riparler? in un secondo momento.

cavolo, forse è la prima volta che sono d'accordo con ym su qualcosa. Ho goduto come un maiale, come non facevo da tempo, per la scazzottata, un sano free for all come non se ne vedevano da anni, e per l'ironia. Arrivato fin qui, non potevo credere ai miei occhi. da ora in poi, dal cinturone slacciato, cominciano i guai. Nel complesso la storia è scarsina, ma nonostante le numerose ingenuità, la noia e un Tex quanto meno discutibile in certi atteggiamenti, preferisco Lamont a Yellowstone, che non mi ha interessato per nulla dall'inizio alla fine. Se questa è una storia per bambini, cos'è quella sui trappers per gran parte della narrazione?volete mettere la coppia di donnine con la coppia Toro Fesso - Lord brunello?Via, non c'è paragone, nemmeno fra cent'anni. Forse in futuro Lamont me la rilegger?, ma sicuramente Yellowstone no, a meno che non mi voglia fare quattro risate con una storia del comandante mark
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Una cosa: ma perchè continuate a parlare tutti, o quasi, di "donnine di Seijas" e non di "donne"? Anche senza che ciò rimandi forzatamente a una definizione usata come equivalente di "ragazze da saloon", mi sembra comunque un termine vagamente, velatamente offensivo o comunque declassante nei confronti del genere femminile...... quasi come si trattasse di soprammobili, o elementi decorativi..... -_nono

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Questo texone merita 5. E sono generoso. Le iene sono insulse. Quando viene il momento di mostrare la cattiveria, si smosciano. La donna che ha ucciso il marito mostra i denti ma non morde mai. Il suo arresto è così banale, neanche una reazione. Le altre iene si sgonfiano senza fare alcuna resistenza, non ci provano nemmeno. Si lasciano catturare come se ciò fosse ineluttabile. Tra l'altro abbastanza patetico si rivela il piano per attirare i rangers in trappola. Chi mai ci sarebbe cascato?La conclusione che traggo è che 16 Tex all'anno sono troppi. Le storie perdono di forza, non sono avvincenti e pur di concludere si ci arrangia, lasciando nel letture un sapore di occasione persa. D'altronde, come ho scritto altrove, personaggi insulsi rendono le storie insulse.

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Sui primi due punti ho già detto la mia qualche post fa.
Ti rispondo su quello quotato chiedendoti: cosa ha fatto Tex prima? Ha sonoramente e gianluigibonellianamente scazzottato lo sgherro col fucile!
Quindi, la sua superiorit? l'ha già dimostrata.
Tanto se ne va perchè ormai il suo "messaggio", a suon di pugni e "parlar chiaro", lo ha già dato: non c'è quindi vigliaccheria o piccionaggine nella sua ritirata.

Ripeto: per me il problema non è la caratterizzazione di Tex e pards, ma il modo in cui la vicenda viene sceneggiata.

Non mi hai risposto. -_nono

Secondo te, allora, è una caratterizzazione fedele al Personaggio quella che ci propina Nizzi allorquando fa voltare le spalle al Nostro proprio quando c'è uno sgherro che gli sta puntando un fucile alla schiena è :shock:
Insomma, son bastate un po' di classiche battute ( che ho apprezzato ), due mini ripassate e una mezza rissa al saloon dove Tex manco sfiora il padrone razzista ma cala le braghe ripagandogli i danni, tutto questo in un mare di noia e ZERO azione, per far gridare al ritorno ( ?! ) del vecchio Tex è :shock:

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Le cose sono due:da una parte c'e' un Tex sempre al centro dell'attenzione, sbruffone, ironico, con dialoghi brillanti e con caratteristiche ben riconoscibili. Ma le ultime trame nizziane, onestamente, sono un collage di tante storie. Insomma, tutto e' stato gia' visto e rivisto.

Dall'altra parte abbiamo un Tex boselliano fantasma, poco simpatico e poco riconoscibile, quando gli va bene ha un ruolo da coprotagonista, dal muso lungo, che difficilmente mangia bistecche e ancor piu' raro lo vediamo sbattacchiare qualcuno, con dialoghi prolissi e a volte anche noiosi da leggere. Ma c'e' una trama piu' complessa, piu' originale e piu' avvincente.

Due modi diversi di scrivere e intendere Tex, naturalmente.

Personalmente, io sono cresciuto col Tex versione Nizzi e G. L. Bonelli e faccio fatica a riconoscere quello boselliano. A volte mi sembra un altro personaggio. Si', possono essere delle belle storie, ma deve essere Tex la star, non il solito comprimario di turno. Per questo motivo anch'io, quando ho letto questo texone, in un certo senso mi sono sentito a "casa"Anche se, ripeto, la trama e' molto esile.

Basta come spiegazione o devo ancora sorbirmi montagne di post tutti uguali che parlano di cinturioni slacciati e critiche rivolte ai gusti altrui?

Caro Anthony, spesso ho condiviso le tue opinioni e viceversa, almeno credo.

Ed anche ora sono d'accordo su quanto affermi. Ma c'è un ma....
Anch'io sono cresciuto con il Tex di GLB e con quello di Nizzi prima maniera.
Ho anche scritto, di recente, che tra il primo Nizzi ed il Boselli attuale sceglierei, senza esitazioni, Nizzi. Pero' il paragone andrebbe fatto ( se si vuole fare ) tra due periodi concomitanti. Ebbene, io scelgo, pur fra mille riserve e incavolature, il Tex boselliano perchè, almeno, a Tex, Carson e gli altri pards non gli ha fatti sprofondare nel ridicolo o nel rinc....( mi fermo se no mi censurano ). Perchè ci siamo già dimenticati di quante volte, in questo ultimo decennio, Nizzi ha ritratto un Carson vecchio rimbecillito ( si puo' dire è ) e Tex come uno con un "sedere" grosso così, sempre salvato dal primo ( animale, uomo, ecc, ) che passava o, a volte, quasi vile ( Do you remember "Fort Sahara"..? ) ?
Dati oggettivi, mi pare. Se poi a tanti piace questo Tex pazienza. Come disse quello è Ah sè: non capisco ma mi adeguo ( a fatica _ahsisi ).
E con questo, per la gioia di alcuni, ho finito di dire la mia su questa ciofeca di storia. _ahsisi
Alla prossima.
Hasta lu?go, amigos...

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