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TWF - Tex Willer Forum

[618/620] Gli Schiavisti


ymalpas
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A me sinceramente i disegni piacciono molto....

Ciao. Questo è solo il tuo secondo messaggio, quindi mi limito a comunicarti in maniera informale che messaggi di questo genere costituiscono spam e non sono ammessi. E' gradita invece un'opinione espressa con maggiori dettagli: perchè ti piacciono i disegni? E della storia che ne pensi? ecc. ecc. Altri messaggi di questo tipo verranno cancellati.
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Ma si può esprimere un parere o no? Qui sembra che quando venga detta una cosa che v? contro il parere degli altri si dica una bestemmia. Mi sembra di essere stato chiaro nel messaggio di prima. Le figure delle persone a mio parere sono quasi delle caricature delle originali. Mi sembra quasi come quando vengono fatte caricature dei politici in tv. La storia non l'ho ancora letta e se avessi letto con attenzione te ne saresti accorta invece di rimproverare subito. Non capisco perchè in alcune discussioni c'è gente che risponde con una misera parola, una frase o un voto e non gli viene detto niente mentre ogni piccolo commento faccio io vengo subito mazziato. Ho visto che esiste gente che scrive cose del tipo "speriamo esca presto" o " non vedo l'ora di leggerlo". Ripeto il mio commento era solo sui disegni.

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Oops!?! Scusate vedendo il messaggio subito dopo il mio e vedendo che era il secondo ho pensato subito fosse rivolto a me e ho risposto senza prestare attenzione. Prometto di essere più attendo. Scusate ancora

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Dando una rapida occhiata agli albi ho notato i disegni. Non mi piacciono troppo. I disegni sono quasi stilizzati, Tex e Carson sembrano quasi un cartone animato.

Sono d'accordo solo in parte con il giudizio quotato sopra. Si', e' vero, nelle figure intere e soprattutto quelle in lontananza Sejas in questi due albi non sembra davvero il massimo. Stilizzazione magari non e' il termine giusto ma un po' di imprecisione si'.

Pero' il discorso cambia per quanto riguarda i primi piani, dove l'artista argentino mi sembra ancora in gran forma. Ne sono un esempio i tre pards sotto. Voi che ne dite?

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L'ho letta una settimana fa e la voglia di commentarla mi è venuta solo oggi. Non so, il primo albo mi aveva tutto sommato soddisfatto, il secondo mi ha fatto sbadigliare. E dire che 'anno scorso, di questi tempi, battevamo il record di pagine e messaggi dedicati ad una nuova storia in edicola, la tanto vituperata "Caccia infernale" che mi sembra più convincente di questa. La storia innanzitutto è troppo parlata. Ma è possibile che i personaggi parlino così tanto e debbano spiegarci proprio tutto è In quanti ballon troviamo una frase di troppo che se sforbiciata avrebbe reso più leggera e pimpante la lettura è Troppi. L'autore ci porta a spasso nel deserto ( e questo di per se non è male, se non ci si riduce a camparci sopra due albi), in compagnia di tanti personaggi tutto sommato inutili ( Il tenente Castillo, gli schiavisti e gli uomini del colonnello Ramos a cui i pards danno la caccia ) e poca sostanza lasciata ai veri antagonisti ( dieci pagine in due albi dedicati alle miniere e allo stesso colonnello ) e introduzione del secondo antagonista, Espectro, solo a pag. 97 del secondo albo. Praticamente ci trovianmo nella situazione che nelle prossime 110 pagine l'autore dovr? correre verso la soluzione dei due grattacapi e trovare un filo di collegamento tra Espectro e Ramos ( speriamo non troppo inverosimile come quello tra Revekti e il col. Cunningham ). Conseguenza è Storia sbilanciata, costruita come tante altre triple dell'autore ( Gli invincibili, Caccia infernale, I lupi rossi ) dove si furoreggia nelle ultime 110 pagine e magari ci si interroga nelle 220 precedenti. A me piacciono gli antagonisti subito identificabili intorno ai quali costruisci la storia, con Tex che dalle prime pagine si dedica a mazzolarli. Qui qualcuno ha goduto per uno sganassone rifilato in un momento di rabbia in cui gli si ricorda la fine della moglie o per la pletora di personaggi come Castillo che se non c'era manco te ne accorgevi ( altro che scervellarsi se c'è o ci fa! ). Disegni di Seijas in nettisimo calo. Come dice l'amico Steffen i primi piani si lasciano ancora apprezzare ma per il resto ho visto un autore in caduta libera ).

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L'ho letta una settimana fa e la voglia di commentarla mi è venuta solo oggi. Non so, il primo albo mi aveva tutto sommato soddisfatto, il secondo mi ha fatto sbadigliare. E dire che 'anno scorso, di questi tempi, battevamo il record di pagine e messaggi dedicati ad una nuova storia in edicola, la tanto vituperata "Caccia infernale" che mi sembra più convincente di questa. La storia innanzitutto è troppo parlata. Ma è possibile che i personaggi parlino così tanto e debbano spiegarci proprio tutto è In quanti ballon troviamo una frase di troppo che se sforbiciata avrebbe reso più leggera e pimpante la lettura è Troppi. L'autore ci porta a spasso nel deserto ( e questo di per se non è male, se non ci si riduce a camparci sopra due albi), in compagnia di tanti personaggi tutto sommato inutili ( Il tenente Castillo, gli schiavisti e gli uomini del colonnello Ramos a cui i pards danno la caccia ) e poca sostanza lasciata ai veri antagonisti ( dieci pagine in due albi dedicati alle miniere e allo stesso colonnello ) e introduzione del secondo antagonista, Espectro, solo a pag. 97 del secondo albo. Praticamente ci trovianmo nella situazione che nelle prossime 110 pagine l'autore dovr? correre verso la soluzione dei due grattacapi e trovare un filo di collegamento tra Espectro e Ramos ( speriamo non troppo inverosimile come quello tra Revekti e il col. Cunningham ). Conseguenza è Storia sbilanciata, costruita come tante altre triple dell'autore ( Gli invincibili, Caccia infernale, I lupi rossi ) dove si furoreggia nelle ultime 110 pagine e magari ci si interroga nelle 220 precedenti. A me piacciono gli antagonisti subito identificabili intorno ai quali costruisci la storia, con Tex che dalle prime pagine si dedica a mazzolarli. Qui qualcuno ha goduto per uno sganassone rifilato in un momento di rabbia in cui gli si ricorda la fine della moglie o per la pletora di personaggi come Castillo che se non c'era manco te ne accorgevi ( altro che scervellarsi se c'è o ci fa! ). Disegni di Seijas in nettisimo calo. Come dice l'amico Steffen i primi piani si lasciano ancora apprezzare ma per il resto ho visto un autore in caduta libera ).

Quoto Ymalpas per dirmi d'accordo con lui su molti aspetti, anche se continuo a ritenere, come ho scritto nel mio precedente post, che la storia tutto sommato sia buona e si faccia leggere bene. Lo quoto su singoli aspetti, in particolare quando sottolinea l'inutilit? dell'inseguimento nel deserto degli uomini del colonnello (in particolare l'inseguimento di cui è protagonista Kit Willer) e il fatto che in generale si vada troppo "a spasso" per il deserto. Non mi sono annoiato, questo no, anche perchè le miniere "lager" e il villaggio indiano infestato dal vaiolo, uniti all'aspettativa per Espectro, a mio parere rendono la storia comunque intrigante e costituiscono un'adeguata premessa alla parte finale. Tu hai citato (anche) Gli Invincibili, ed è vero che Boselli spesso affretta i propri finali (d'altronde, lo ha dichiarato lui stesso): io credo che questo a volte gli riesca e a volte no, ma le volte che gli riesce (come ne Gli Invincibili) non vedo nulla di sbilanciato nel furoreggiare finale che chiude degnamente una storia "accuratamente" preparata nei due albi precedenti. Anche qui, pur con qualche lungaggine di troppo, vedo "accuratezza" nell'allestimento dello scenario in cui si consumer? l'atto finale, e spero di non essere smentito/deluso dal finale.
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Per quanto riguarda Sejas, mi chiedo quali siano gli elementi precisi che vi fanno dire che è in caduta libera. Io non ci vedo nessuna differenza col Sejas delle ultime storie, a livello stilistico come di interpretazione dei personaggi- anzi, la bellezza deli scenari, le numerose scene d'azione, la grande varietà di personaggi, a me fanno pensare a questa come (fin'ora) la sua miglior prova texiana.

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Per quanto riguarda Sejas, mi chiedo quali siano gli elementi precisi che vi fanno dire che è in caduta libera. Io non ci vedo nessuna differenza col Sejas delle ultime storie, a livello stilistico come di interpretazione dei personaggi- anzi, la bellezza deli scenari, le numerose scene d'azione, la grande varietà di personaggi, a me fanno pensare a questa come (fin'ora) la sua miglior prova texiana.

Difetti dell'ultimo Seijas ?a ) Scarsa leggibilità di molte vignette, specie quelle con campi lunnghi e con concitate scene d'azione che vedono la presenza di parecchi avversari. b ) Abbondanza di neri. c ) Accenni di stilizzazione delle linee; in generale pennellate, tratto non fluido, disegni poco "eleganti". d ) Tratto del pennello troppo "robusto". e ) Anatomia umana non sempre precisa, in qualche vignetta appena abbozzata. d ) Vignette troppo sovraccariche di segni e particolari. e ) Scenografia dei paesaggi, inquadrature dei personaggi e le "riprese" dei movimenti quasi elementari, come in un lavoro fatto in tutta fretta e senza studio dei particolari. Poi è vero che in certe vignette fa ancora un buonissimo lavoro, cosa che compensa con i difetti precedenti. Ma per me il calo è evidente e le sue tavole si prestano a un'ampia discussione. Fuori gli ispanici da Tex e lavoro ai giovani che non saranno vecchie glorie del fumetto, ma qualcosa di meglio saranno in grado di offrirci. Di vecchi matusalemme non più in grado di fare un buon lavoro ne abbiamo le scatole piene.
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Per quanto riguarda Sejas, mi chiedo quali siano gli elementi precisi che vi fanno dire che è in caduta libera. Io non ci vedo nessuna differenza col Sejas delle ultime storie, a livello stilistico come di interpretazione dei personaggi- anzi, la bellezza deli scenari, le numerose scene d'azione, la grande varietà di personaggi, a me fanno pensare a questa come (fin'ora) la sua miglior prova texiana.

Difetti dell'ultimo Seijas ?a ) Scarsa leggibilità di molte vignette, specie quelle con campi lunnghi e con concitate scene d'azione che vedono la presenza di parecchi avversari. b ) Abbondanza di neri. c ) Accenni di stilizzazione delle linee; in generale pennellate, tratto non fluido, disegni poco "eleganti". d ) Tratto del pennello troppo "robusto". e ) Anatomia umana non sempre precisa, in qualche vignetta appena abbozzata. d ) Vignette troppo sovraccariche di segni e particolari. e ) Scenografia dei paesaggi, inquadrature dei personaggi e le "riprese" dei movimenti quasi elementari, come in un lavoro fatto in tutta fretta e senza studio dei particolari. Poi è vero che in certe vignette fa ancora un buonissimo lavoro, cosa che compensa con i difetti precedenti. Ma per me il calo è evidente e le sue tavole si prestano a un'ampia discussione. Fuori gli ispanici da Tex e lavoro ai giovani che non saranno vecchie glorie del fumetto, ma qualcosa di meglio saranno in grado di offrirci. Di vecchi matusalemme non più in grado di fare un buon lavoro ne abbiamo le scatole piene.
Sejas è uno straordinario disegnatore apprezzato da tutti i suoi colleghi, innanzitutto. Il che vuol dire moltissimo. Giusto l'altro giorno in Redazione io e Marcheselli notavamo come il suo segno, a dispetto degli anni, è sempre fantastico e non subisce appannamenti. Ma forse, evidentemente, se Ymalpas e altri vi vedono un così evidente declino (??!!! :huh::huh:) noi non siamo più in grado di capire i fumetti e Ymalpas e soci dovrebbero prendere il nostro posto... ^_^
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  • Rangers

Boh, anch'io non capisco cosa ci sia di sbagliato nel tratto di Seijas!A parte che non mi sembra un "vecchio matusalemme non in grado di svolgere il proprio lavoro"!Avessi io una mano come la sua... e penso che molti suoi colleghi lo invidino un p?!Imho è stato un ottimo acquisto su Tex e spero continui a disegnare ancora a lungo!Ma probabilmente come dice Borden va a gusti personali... per quel che mi riguarda: mi piace!!!

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assolutamente in disaccordo con le critiche fatte a Sejas, che ritengo semplicemente un grande disegnatore, addirittura io lo trovo migliorato negli anni. sul confronto tra questa storia e caccia infernale fatto da ymalpas sono pure in disaccordo : secondo me questa è per ora un'ottima storia, caccia infernale la ritengo invece la peggiore di Boselli

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Sejas è uno straordinario disegnatore apprezzato da tutti i suoi colleghi, innanzitutto. Il che vuol dire moltissimo.

Parliamo di un autore che finora lodavo anche io. Non troverai commenti negativi miei nei topics relativi alle due precedenti storie sulla serie regolare, ne sul texone di recente pubblicazione. Però è un dato di fatto che non solo il solo forumista a parlare di involuzione, ne mi ritengo uno che critica a prescindere e in questo caso ho pure motivato le ragioni della mia rabbia nel vedere Tex trattato così. Seijas era in edicola nel settembre del 2010 e, con una tripla, è in edicola venti mesi dopo. Caspita! Veloci questi maestri internazionali! Hanno il vento in poppa e la sicurezza della loro nomea. Tanto basta. Cosè, a occhio e croce, più di 15 tavole mensili, senza cedimenti, ne pause! Vabb? se dite che le sue tavole reggono e i suoi colleghi, 7 / 8 tavole al mese, lo apprezzano e andrebbero fustigati per la loro incredibile lentezza, non mi posso certo candidare a un posto in via B. a Milano. Quello che non capisco, sfogliando le tavole dell'albo e confrontandole con quelle degli artigiani nostrani, parlo degli Andreucci, dei Frisenda, dei Leomacs, dei Cestaro, dei Filippucci per citarne solo alcuni, mi chiedo come possa - io che per loro ho la bava alla bocca, dei maestri internazionali come Seijas, Ortiz e Font, non riuscire ad apprezzare l'arte!!! Stai a vedere che mi vengono i sensi di colpa per le cazz**e che scrivo e che un sacco di gente leggiucchia. Uno che era in edicola nel 2008 e che uscir? il mese prossimo col Texone, che sembrava essersi perso nelle sue tavole tra i puntini del suo pennino, forse riuscir? a farmelo piacere, incomincio a dubitarne, ma dai... quello si che è un maestro, non internazionale, ma universale.
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Fuori gli ispanici da Tex e lavoro ai giovani che non saranno vecchie glorie del fumetto, ma qualcosa di meglio saranno in grado di offrirci. Di vecchi matusalemme non più in grado di fare un buon lavoro ne abbiamo le scatole piene.

Beh, se per vecchie glorie ti riferisci a Font e a Ortiz (e anche se non e' un ispanico ci metterei anche Diso), caro Ymalpas, mi trovi d'accordissimo. Tuttavia, malgrado il nettissimo calo di Sejas in questi albi, mi dispiacerebbe se lasciasse Tex. Mi e' sempre piaciuto il suo stile e chissa', magari disegnando con piu' calma potrebbe ritornare quello di qualche anno fa'.
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Sinceramente le argomentazioni di Ymalpas mi trovano in netto disaccordo. Proprio la resa delle scene di massa sono invece, secondo me, uno dei punti di forza principali di questa sua nuova fatica. Su tutto il resto non aggiungo niente, perchè la vedo proprio all'opposto. Poi ripeto, forse sbaglio, ma io a livello stilistico non vedo niente di diverso dai suoi albi precedenti: tutto ottimo come sempre.

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Io non ho la pretesa di essere competente in disegno, ma una cosa posso dirla: Sejias mi piace. Certo non mi piace come mi piacciono Ticci, Civitelli, Villa, Venturi e i Cestaro, ma comunque mi piace e non noto alcun calo evidente nel suo tratto.

Continuo francamente a non capire l'insofferenza, se non proprio l'astio verso i disegnatori ispanici, che io trovo molto validi. L'unico che potrei criticare è Ortiz, che è in calo evidente da alcuni anni.

A Ymalpas dico che non può trarre alcun indizio dal fatto che due storie di Sejas per un totale di 5 albi sono state pubblicate nell'arco di 22 mesi e le conclusioni che ne trae neanche tanto implictamente (e cioè estrema velocit? e conseguente poca cura delle tavole) sono errate. Infatti, all'epoca della pubblciazione de "la prova del fuoco", Sejias era già da tempo al lavoro sulla tripla attualmente in pubblicazione (peraltro nata come doppia e modificata in corso d'opera) e credo che fosse già all'opera sulle prime pagine del secondo albo.
Per la cronaca, la sua media mensile dovrebbe essere tra le 12 e le 14 tavole, la stessa di Civitelli, che le tavole le cura (qualcuno dice: fin troppo) con precisione maniacale e che era in edicola sia nel 2008 che nel 2009 (o ci dimentichiamo "La grande sete"?)e l'ironia è evidentemente sprecata., :malediz...

P. S. Chi pensa che Boselli abbia messo troppi personaggi in questa storia, sarà lieto di sapere che per un certo tempo il suddetto autore si era baloccato con l'idea di far comparire a sorpresa anche Juan Raza, ma vi ha poi rinunciato, rimandando il suo ritorno ad una storia futura. :lol2:
Ah... questa vorrebbe essere ironia o forse sarcasmo, chissà se mi è riuscito di comunicarlo? _ahsisi laughing

Modificato da Carlo Monni
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Se posso, da ignorante e da esterno, consiglierei a Borden di essere meno permaloso, anche perchè in assenza di offese o di contestazioni estreme, alla fin fine la speranza comune è quella di un prodotto sempre all'altezza della tradizione.

Permaloso?! A che ti riferisci, pilgrim? Difendere l'operato di un Maestro come Seijas dalle critiche è essere permaloso!?! Cerca di interpretare meglio ciò che leggi. :indianovestito:Oltre a me, altri forumisti hanno apprezzato i disegni di Seijas in questa storia. Sono permalosi anche loro?Parliamoci chiaro, visto che forse hai proprio bisogno di chiarimenti. Io sono iscritto al forum quanto te e se ho un'opinione la dico esattamente quanto te. La mia opinione, COME MINIMO :D vale la tua. Mettitelo in testa. Robe da pazzi! :rolleyes:
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Mi aggiungo alla lista dei lettori a cui piace Seijas. Ammetto che a volte sembra approssimativo, ma il suo tratto morbidoe i suoi primi piani sono spettacolari, per non parlare del volto di Tex che io trovo allo stesso tempo personalissimo e vicino alla tradizione(vedi il primi Galep e Uggeri).

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... alla fin fine la speranza comune è quella di un prodotto sempre all'altezza della tradizione.

Quoto questa parte del messaggio perchè esprime bene l'ottica in cui si muovono certe nostre critiche. Rivedendo le tavole dell'almanacco del 2007, "Polizia indiana", ho fatto tra me e me le stesse identiche considerazioni sulla tenuta attuale di Seijas. Devo dire che quei nostri disegnatori italianissimi, che da quanto si racconta temono il confronto con le 330 tavole a causa della loro lentezza, non mi riempiono d'entusiasmo, io che amo le storie lunghe tre albi e passa. Ben vengano dunque disegnatori veloci, purch? le loro tavole siano all'altezza della tradizione. Se i disegni di Seijas, ne "Gli schiavisti", tutto sommato reggono ancora, la paura è che sin dalla prossima storia si possa avere qualcosa in più su cui obiettare. Poi è chiaro che avrei potuto scrivere le stesse cose utilizzando un tono e parole più soft ed evitarmi il sarcasmo. Però la sostanza del discorso è quella ( parto ovviamente dal presupposto di avere io la ragione ).
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dopo aver letto la seconda parte ecco le mie impresioni:sui disegni mi sono già espresso positivamente, aggiungo solo che nella seconda parte mi sono piaciuti particolarmente alcuni primi piani dei nostri eroi e alcune espressioni davvero azzeccatela storia rallenta un p? il ritmo , ma contnua ad essere interessante. buona la gestione di tutti i pards, in particolare mi è piaciuta l'importanza data a Kit Willer rispetto agli standard abitualisperiamo ora nel finale che sia all'altezza di quanto visto fin'ora

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