Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[618/620] Gli Schiavisti


ymalpas
 Share

Voto alla storia?  

77 utenti hanno votato

Non sei abilitato/a a votare al sondaggio o a vederne i risultati. Si è pregati di collegarsi o iscriversi per poter votare in questo sondaggio.

Messaggi consigliati/raccomandati

@ per Paco : Mario, che c'entra Esmeralda è Recentemente ho perso mio padre e, nell'elogio funebre, ho rievocato? la prima volta in cui mi port? a casa Tex : era il 1965, l'albetto a striscia si intitolava "Il segreto di Esmeralda". Nonostante avessi 4 anni, con l'aiuto della mamma, riuscii a capire il raccontino, il sogno degli Atzechi, le brame di Fidel Romulio, uno strano personaggio chiamato El Morisco ecc. Ti racconto questo poich? le storie erano complesse ma semplici, sarà stato che il pubblico, come ho postato prima, non era attento ed esigente come adesso. Io seguo diverse serie televisive e cinematografiche... prendi solo Star Trek :piccoli sbagli, leggerezze nella narrazione dei fatti, incongruenze... i fans non ti perdonano niente, sono attentissimi ad ogni dettaglio. Noi lettori e collezionisti di Tex ci comportiamo nello stesso modo, non lasceremmo passare ormai sviste storiche, errori di consecutio temporale o altro. A Espectro è stato intitolato un albo, mica poco, e l'aspettativa per un personaggio simile ammetterai che è andata delusa.@ per Borden : a parte qualche particolare,? assodato che ai più non è andata già la gestione di Espectro. Punto e basta ! Salud a tutti .

Beh, qui, forse, assodiamo.. Vorr? dire che la prossima volta racconter? per filo e per segno come da piccolo i bambini indiani non lo facessero giocare con lui e di come il suo caratteraccio sia peggiorato quando ha avuto il vaiolo e non se la poteva certo prendere con quelli della sua razza! :indianovestito: Vedi... OGNI singolo membro del Ku-klux-klan o del partito nazista deve avere un serio e personale motivo di avercela con neri ed ebrei (?????) Comunque, a parte gli scherzi, mi spiace per tuo padre, che tra l'altro ti ha iniziato alla passione per Tex e per la lettura, proprio come il mio.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Risposte 352
  • Created
  • Ultima risposta

Top Posters In This Topic

  • Rangers

S? ragazzi (e senoritas) non scaldatevi eccessivamente!In effetti Borden ha ragione, se andiamo a rileggerci i numerosi messaggi precedenti (alcuni "infuocati"), troviamo una varietà impressionante di argomenti e gusti alquanto diversi l'uno dall'altro. C'è chi vuole più intrecci e chi vuole meno personaggi ... alla fin fine penso che sia difficile o comunque impossibile accontentarci tutti. Siamo troppo divisi su più fronti. Venendo alla storia, io l'ho trovata buona, non un capolavoro certo. Anch'io mi aspettavo qualcosa di più da Espectro, o meglio che avesse lui il ruolo di vero "cattivone" di questa tripla. Cosè non è stato (forse è stato eccessivo intitolare un albo solo a lui), ma amen. I cattivi del resto erano due e probabilmente non era così importante incentrarsi solo su un pazzoide che andava eliminato, distrutto, cancellato dalla faccia della Terra e rispedito nelle caldaie infernali insieme ad altri suoi simili. Ho apprezzato il richiamo al Signore degli Abissi (o signore dell'abisso o delle pietre verdi, come preferiamo chiamarlo), quando ho visto il rifugio di Espectro raccontato nel secondo albo dalla viva voce di Riago, la mia mente è subito corsa a quella fantastica avventura bonelliana (letta per la prima volta quindici - sedici anni fa ormai)!Certo il ritmo è completamente diverso a confronto, quella rimane una storia epica e ben difficilmente si riuscir? ad eguagliarla (e sono sicuro che Borden non ne avesse minimamente l'intenzione). Finale affrettato? Forse sè, forse no. Comunque durante la lettura non mi è mai passato per la mente di chiedermi il perchè dell'odio di Espectro nei confronti degli indiani. E' una cosa che trovavo naturale, che importa il saperlo?Borden poteva anche inventarsi un flashback dove si vedeva il tale Espectro infettato da qualche ragazza indiana col vaiolo (moglie, amante, boh), oppure aver avuto qualche grave lutto (genitori scalpati, figli torturati e uccisi da inferociti guerrieri, ecc.)!Ma a quel punto cosa sarebbe cambiato?Per quel che mi riguarda assolutamente nulla. Abbiamo già nella storia i cacciatori di scalpi e (soprattutto) di schiavi, che hanno un loro preciso scopo. Dell'altro non mi interessa sapere il suo motivo personale, anzi ne innalza l'inquietudine. Forse la pecca maggiore sta proprio nel finale troppo affrettato: sono il primo a desiderare una maggior "tranquillit?" (nel senso di più pagine per raccontare tutto al meglio), un ritmo migliore e quant'altro. Ma se andiamo a rileggerci veramente (e sottolineo VERAMENTE) le storie di Tex dal primo numero in poi (come io continuo a fare senza stancarmi) anche GLB scriveva finali affrettati dove spesso si arriva col fiato corto e ci si aspettavano sviluppi completamente diversi della storia e dei personaggi riguardando l'inizio dell'avventura. Poi sono strasicuro che esistono cattivi, che sono tali anche senza che GLB ne spiegasse i motivi per filo e per segno. _ahsisi

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Un momento Emanuele... spero che nessuno, contestando o criticando alcuni punti oppure esaltandone altri voglia pretendere che Boselli o qualunque altro sceneggiatore texiano gli imbandisca esattamente il piatto che desidera. Altrimenti avresti ragione: e io voglio gli indiani; e io voglio i free-for-all; e a me piacciono le tong cinesi; no, sono meglio i ricchi banchieri. Personalmente non mi aspetto che Borden si affretti ad accontentare tutti, e probabilmente non sarebbe nemmeno tanto facile, anche volendo. Ma dato che questa è una discussione su una storia, è fisiologico che ci siano alcune voci contrarie, oppure, come il mio caso, voci che hanno visto generalmente bene ma con qualche incrinatura che ha un po' guastato l'insieme. Non voglio dirlo perchè potrei essere in errore, ma forse perfino nelle storie riconosciute quasi universalmente come "capolavori" si sono trovate delle piccole pecche: cercando con il lanternino, certo, ma è successo. E questa è buona ma, come hai detto anche tu, non è un capolavoro.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Vorr? dire che la prossima volta racconter? per filo e per segno come da piccolo i bambini indiani non lo facessero giocare con lui e di come il suo caratteraccio sia peggiorato quando ha avuto il vaiolo e non se la poteva certo prendere con quelli della sua razza!  :indianovestito: Vedi... OGNI singolo membro del Ku-klux-klan o del partito nazista deve avere un serio e personale motivo di avercela con neri ed ebrei (?????)

Beh, Mauro, ognuno ha le sue motivazioni, e ce le avranno anche quelli del Ku Klux Klan o i nazisti. Non si possono conoscere le motivazioni di tutti, questo è vero, ma le motivazioni di UN personaggio di una storia, peraltro centrale come vorrebbe il titolo, penso che debbano essere spiegate. L'assenza di motivazioni rende questo personaggio, IMHO, debole, DEBOLISSIMO. E, ribadendo che non ricordo Il Signore dell'Abisso (e lo dico tranquillamente, senza crocifiggermi, perchè a me le storie con gli uomini verdi o comunque non verosimili non piacciono e poich? la lettura è svago quella lettura probabilmente non mi svagherebbe) e quindi non posso sapere se le motivazioni di Esmeralda fossero note oppure no, mi pongo dal punto di vista di chi NON HA MAI LETTO TEX, e quindi se ne infischia di Esmeralda e delle storie inspiegate GLBonelliane. Se uno non ha mai letto Tex, e legge questa storia, può restare preso dalla stessa, ma può anche (a molti è successo, è un dato di fatto) storcere il naso di fronte a un personaggio senza storia. E questo SOPRATTUTTO perchè non conosce Tex, appunto. Ymalpas parla di tradizione e di maturit?: sono d'accordo, se GLBonelli non spiegava le motivazioni dei personaggi che creava, non vuol dire che questa fosse una scelta felice, o replicabile ai nostri tempi. A mio parere ora il lettore vuole di più. E tra i "COLPEVOLI" di questo volere di più, ci sei proprio TU che in altre occasioni hai creato personaggi la cui storia e il cui retroterra, pur riassunti in pochissime vignette, ce li hanno resi cari. Quelli erano PERSONE, tangibili e con lo spessore conferitogli dal loro passato che il lettore ha potuto conoscere (ripeto, anche in pochissime vignette, non ci vuole necessariamente un albo in più), questo (Espectro) chi ?? Boh!
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Vorr? dire che la prossima volta racconter? per filo e per segno come da piccolo i bambini indiani non lo facessero giocare con lui e di come il suo caratteraccio sia peggiorato quando ha avuto il vaiolo e non se la poteva certo prendere con quelli della sua razza!? :indianovestito: Vedi... OGNI singolo membro del Ku-klux-klan o del partito nazista deve avere un serio e personale motivo di avercela con neri ed ebrei (?????)

Beh, Mauro, ognuno ha le sue motivazioni, e ce le avranno anche quelli del Ku Klux Klan o i nazisti. Non si possono conoscere le motivazioni di tutti, questo è vero, ma le motivazioni di UN personaggio di una storia, peraltro centrale come vorrebbe il titolo, penso che debbano essere spiegate. L'assenza di motivazioni rende questo personaggio, IMHO, debole, DEBOLISSIMO. E, ribadendo che non ricordo Il Signore dell'Abisso (e lo dico tranquillamente, senza crocifiggermi, perchè a me le storie con gli uomini verdi o comunque non verosimili non piacciono e poich? la lettura è svago quella lettura probabilmente non mi svagherebbe) e quindi non posso sapere se le motivazioni di Esmeralda fossero note oppure no, mi pongo dal punto di vista di chi NON HA MAI LETTO TEX, e quindi se ne infischia di Esmeralda e delle storie inspiegate GLBonelliane. Se uno non ha mai letto Tex, e legge questa storia, può restare preso dalla stessa, ma può anche (a molti è successo, è un dato di fatto) storcere il naso di fronte a un personaggio senza storia. E questo SOPRATTUTTO perchè non conosce Tex, appunto. Ymalpas parla di tradizione e di maturit?: sono d'accordo, se GLBonelli non spiegava le motivazioni dei personaggi che creava, non vuol dire che questa fosse una scelta felice, o replicabile ai nostri tempi. A mio parere ora il lettore vuole di più. E tra i "COLPEVOLI" di questo volere di più, ci sei proprio TU che in altre occasioni hai creato personaggi la cui storia e il cui retroterra, pur riassunti in pochissime vignette, ce li hanno resi cari. Quelli erano PERSONE, tangibili e con lo spessore conferitogli dal loro passato che il lettore ha potuto conoscere (ripeto, anche in pochissime vignette, non ci vuole necessariamente un albo in più), questo (Espectro) chi ?? Boh!
Ma sè, ho capito il punto. Per me in questo caso, non è stato importante. Espectro per Tex è solo un mascalzone che va spazzato via e chissenefrega delle motivazioni. Questo è il MIO punto (Cheyenne, come si fa il sotttolineato se non si usa il maiuscolo?). Ma evidentemente da parte di alcuni c'erano altre aspettative. La cosa mi era chiara anche da prima. L'intervento polemicuccio era nato per chi non ammetteva come possibili texianamente battaglie rapide e finali frettolosi (come ce ne sono decine nelle storie di GLB) o complimenti (idem- quanti ragazzini, quante pupe in adorazione nei primi numeri di Tex, quanti sceriffi etc che ne decantano le imprese) e simili stilemi narrativi. Volevo dimostrare che le percezioni dei lettori non corrispondono sempre alla realtà dei fatti. Probabilmente, da un po', non riesco sempre (o quasi mai) a soddisfare le vostre percezioni, che, però, sono diverse, molto diverse tra loro, e la storia che piace a tutti non mi riesce (mi è mai riuscita?) o non esiste.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Rangers

E, ribadendo che non ricordo Il Signore dell'Abisso (e lo dico tranquillamente, senza crocifiggermi, perchè a me le storie con gli uomini verdi o comunque non verosimili non piacciono e poich? la lettura è svago quella lettura probabilmente non mi svagherebbe)

Ehm Leo, fossi in te riprenderei in mano quella storia.... perchè gli omini verdi di cui parli sono apparsi in un'altra avventura e non in quella.


Tu confondi questa: LE TERRE DELL'ABISSO (n.47-48) con questa: IL SIGNORE DELL'ABISSO (101/103)

Devi rileggerti i numeri 101-102-103 è un ordine! laughing _thia- , non ci sono omini verdi, al massimo pietre verdi _ahsisi

Collegamento al commento
Condividi su altri siti


E, ribadendo che non ricordo Il Signore dell'Abisso (e lo dico tranquillamente, senza crocifiggermi, perchè a me le storie con gli uomini verdi o comunque non verosimili non piacciono e poich? la lettura è svago quella lettura probabilmente non mi svagherebbe)

Ehm Leo, fossi in te riprenderei in mano quella storia.... perchè gli omini verdi di cui parli sono apparsi in un'altra avventura e non in quella.


Tu confondi questa: LE TERRE DELL'ABISSO (n.47-48) con questa: IL SIGNORE DELL'ABISSO (101/103)

Devi rileggerti i numeri 101-102-103 è un ordine! laughing _thia- , non ci sono omini verdi, al massimo pietre verdi _ahsisi

Omini? :shock: :o

Verdi sè, questo è certo :D

A rileggere Le terre dell'abisso, avanti... marsch! :generaleN: haha

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

(Cheyenne, come si fa il sotttolineato se non si usa il maiuscolo?).

Sottolineando? doubt :DScherzi a parte, qui c'è la possibilità di grassettare, sottolineare, corsivare (non so se esiste), o di fare tutte le cose insieme. Tempo fa in un forum dove non c'erano queste opzioni usai il maiuscolo per il tuo stesso scopo, e mi spiegarono che piuttosto si possono s e p a r a r e con uno spazio i caratteri della parola da evidenziare, oppure chiuderla tra *due asterischi* o due altri segni, <questi> ad esempio. Pur di non urlare nel linguaggio di internet.

L'intervento polemicuccio era nato per chi non ammetteva come possibili texianamente battaglie rapide e finali frettolosi (come ce ne sono decine nelle storie di GLB)

E' vero, ma di solito le storie di GLB scorrevano via più rapidamente, senza troppi risvolti psicologici, e a quel punto il finale poteva benissimo essere rapido, essendo davvero tutta azione. Io, sinceramente, preferivo quel modo di raccontare, ma non vuol dire che non apprezzi anche il tuo, anzi ho detto tante volte che ci hai regalato autentiche perle. Ma credo che Gli schiavisti, dato che di questa storia si parla, avrebbe meritato diverse pagine in più. Magari mi dirai che per esigenze di redazione non ne avevi a disposizione, e lo capisco, ma questa è la mia opinione di lettrice.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Allora, visto che qui si parla di QUESTA storia, perchè OGNI VOLTA allargare il discorso ai solito luoghi comuni?

Su questo hai ragione, il post è dedicato all'ultima avventura per cui io non avendola conclusa mi sono allargato come esempio su un altra,.. ma in fondo mi sembra che il nocciolo del discorso non cambia....., e non è detto che alla fine di questa storia non sia soddisfatto....:)
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Uno non può andarsene per un'intera giornata per dedicarsi al lavoro che ecco che al ritorno si ritrova con tre pagine di accanita discussione. :capoInguerra: A questo punto, permettetemi di dire sommessamente la mia. Punto numero 1. Caro Ymalpas bisognerebbe riconoscere che alcune questioni da te ed altri sollevate, i quali la prolissit? dei dialoghi, la non texianit? degli stessi, l'eccesso di comprimari o di antagonisti non sono fatti ma opinioni che altri potrebbero non condividere. Io, per esempio, gradisco molto le storie che qualcuno chiama complicate, con comprimari e nemici fortemente e bene carattarizzati. Chiaro che altri la vedranno in modo diverso, ma fa parte del gioco a mio parere. L'importante è non scambiare la propria opinione per un fatto. A questo proposito, la mia opinione è che Boselli, sia pure con il suo stile personale e sia pure inserendo nelle storie temi e sviluppi a lui cari (ma credete forse che gli altri autori non abbiano fatto e facciano lo stesso?), prova a ricatturare il Tex dei vecchi tempi di quando lui ed io eravamo bambini e/o ragazzini. Talvolta ci riesce bene, altre volte (come questa) il risultato è decisamente meno soddisfacente. Non gli chieder? mai, però, di rinunciare a scrivere come gli viene naturale solo per inseguire un chimerico consenso. Punto numero 2. A Don Fabio Esqueda voglio dire innanzitutto che secondo me la parfetta consocenza della saga texiana, ed in particolare delle storie di G. L. Bonelli nessuna esclusa, è assolutamente indispendsabile per chi voglia scrivere Tex professionalmente. Il lettore può anche non sapere o non ricordare certe cose, può perfino permettersi di saltare storie che non incontrino il suo gusto (per esempio: se non ama il fantastico), uno sceneggiatore non può farlo. Il Nizzi degli esordi e dei tempi migliori lo sapeva benissimo. Non era un lettore abituale di Tex ma se lo era studiato e la cosa era evidente. Vorrei anche dire a Don Fabio di cercare, se può, di cambiare atteggiamento. Troppo spesso gli capita di mostrare irritazione (diciamo così) se i suoi interlocutori non sono d'accordo con quanto espone, talvolta giungendo all'estremo di accusarli di malafede (e qualcuno mi dir?: te lasei proprio legata al dito. Ebbene, devo confessare che in parte è così). Punto numero 3. Cara Cheyenne, devo dirti che gli esempi da te citati non li ritengo validi perchè estratti da differenti storie di Tex sia pure vicine nel tempo e finiscono per essere, loro malgrado, la prova che nemmeno GLB metteva tutti gli elementi in una sola storia. Punto numero 4. Mi è capitato di dirlo più di una volta anche in tempi recenti e mi ha fatto piacere vederlo rimarcato proprio da Borden: ogni albo può essere (e si spera che sia) il primo per qualcuno. Compito dello scrittore è anche introdurre i personaggi a questo ipotetico nuovo lettore trovando un buon pretesto perchè ne sia detto il nome e le motivazioni. Lo scrittore bravo ha mille modi per riuscirci (per esempio quello scelto da Boselli nelal prima parte della storia quando spiega a Riago come lo hanno sorpreso). Il lettore abituale potr? anche ritenere evidente e superfluo il richiamo a Lilyth, ma perl'ipotetico lettore per cui "Le miniere di Canaan" era il primo albo, queste informazioni erano indispensabili. Per ora mi fermo qui, che la stanchezza si va facendo sentire.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Punto numero 3. Cara Cheyenne, devo dirti che gli esempi da te citati non li ritengo validi perchè estratti da differenti storie di Tex sia pure vicine nel tempo e finiscono per essere, loro malgrado, la prova che nemmeno GLB metteva tutti gli elementi in una sola storia.

Veramente tutti gli esempi che ho fatto erano tratti proprio da una sola storia :rolleyes: Ma dato che mi hai chiamata cara, sei perdonato :DRitornando - visto che ne hai parlato - al caso Lylith: io qui insisto nel dire che Mauro ha fatto non bene, strabene! E non tanto per il neo-lettore, ma per coloro che conoscono la storia di Tex; io non mi sarei capacitata di non leggere qualche riferimento al dramma umano e familiare dei Willer!
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Probabilmente, da un po', non riesco sempre (o quasi mai) a soddisfare le vostre percezioni, che, però, sono diverse, molto diverse tra loro, e la storia che piace a tutti non mi riesce (mi è mai riuscita?) o non esiste.

Mi sembra invece che le ultime due (I Trappers di Yellowstonre e i Sabotatori) abbiano avuto riscontri positivi (tra cui i miei). La storia che piace a tutti forse è una chimera, ma credo che proprio a te, in "PASSATO", sia riuscita questa impossibile impresa :inch: Purtroppo le parole scritte, diverse dal confronto verbale, di sicuro non aiutano a capire appieno lo stato d'animo di chi abbiamo di fronte, e più volte quello che tu definisci un tono "polemicuccio" può essere sembrato qualcosa di più...(anche) da qui le reazioni accese della giornata odierna. Sul maisucolo, lungi da me gridare, io volevo sottolineare. Scusandomi per la mia ignoranza netiquettiana, porr? rimedio le prossime volte, anche se non nascondo che il grassetto mi piace meno del maiuscolo sisi Infine, sul Signore dell'Abisso: la rilegger?, ormai l'ho promesso... ma, omini verdi a parte, la ricordo come una storia non verosimile, e questo proprio non mi va già in Tex. Le uniche due che oggi ricordo con piacere (ma sono proprio le uniche, forse perchè l'elemento inverosimile è comunque discreto) sono la bellissima Colorado Belle e l'avvincente Omicidio in Bourbon Street. Per il resto (UDITE UDITE, e qui urlo) io non ho mai più riletto (e quindi neanche ricordo) le storie di Mefisto (non espelletemi dal forum, vi prego :_sigh ). Sempre per la stessa ragione. Leggo Dylan Dog, leggo Dampyr, e li leggo per i loro temi. Ma in Tex, voglio trovarci il West, non l'horror West!Comunque la legger?: vi farà sapere... :D
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Io non ho mai detto che si tratta di una storia brutta. Il 7.5 glielo do e senza problemi. Mi permetto di dire che Tex alleato dei rurales non mi convince, per carit?, lo avrà pure messo anche GL Bonelli (si conoscevo anche io le eccezioni di cui si è già parlato) ma in generale un'alleanza così stona, e l'imamgine data dei rurales è diversa da quella vista in moltissime altre storie: troppo eroici, troppo perfetti, il tenentino mi sta antipatico di suo, ma è un personaggi con pregi e difetti, i suoi uomini sono invece degli eroi, non mi convince. Preferivo i rurales sullo stile de Gli Invincibili: peraltro molto più vicini alla realtà di quelli delle miniere di Canaan, carogne, assassini, sarà limitato io ma della guardia rur?l ho questa immagine (Magico Vento ha sicuramente aiutato così come i film di Sergio Sollima). Espectro invece mi è parso e lo ripeto un personaggio sprecato, danto cielo, poteva essere il nuovo Mefisto, il fratello di cattivo di Jack Thunder o anche solo un cattivo da storia singola, ma doveva esserne il protagonista, era un personaggio troppo bello per chiuderlo così (anche se la scena di Tex giustiziere che lo fulmina è un CAPOLAVORO) in poche pagine, motivazioni o meno che potesse avere per fare quel che faceva. Vederlo andare in sedondo piano per un cattivo comunque generico come Ramos mi ha lasciato l'amaro in bocca, e sapere che non torner? più (ovvio è morto e sepolto) mi dispiace tantissimo.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Per passare ad altro, sempre però rimanendo in tema, provo a parlare un po' di Sejas. Come dicevo, contrariamente alla stragrande maggioranza dei texiani internettiani, io considero questa come la sua prova migliore su Tex (fin°ora), tanto buona, anzi, eccelsa, che non ho problemi a considerarla il suo ?capolavoro grafico? (fin°ora!). Per quali motivi?A mio avviso bisogna partire da un presupposto: e cioè che lo stile di Sejas non è cambiato affatto, è lo stesso dai tempi dell'almanacco del 2007. Se quindi questa è la sua prova migliore, non lo è per questioni stilistiche e formali, ma puramente iconografiche. Ovvero: questa volta Sejas ha potuto dimostrare quanto la sua arte sia adattabile, pronta per le occasioni più diverse; quanto il suo stile sia capace di disegnare tutto, dalle ambientazioni moderne (qui mi riferisco al suo bell'albo di Julia, per esempio) a quelle puramente western fino, addirittura, ad ambientazioni cupe, ?claustrofobiche?, quasi da thriller o da romanzo gotico. In questi tre albi, Sejas ci ha fatto vedere queste cose, più un'altra non meno importante: la sua straordinaria capacità di disegnare numerose e dinamiche scene di massa con scontri e battaglie. E in più, ci ha mostrato quanto sia bravo nel rendere al meglio una galleria di volti e personaggi multiformi, diversissimi. Veniamo a quest?ultimo punto. I suoi personaggi sono tutti estremamente credibili, riescono ad esprimere al meglio le loro caratteristiche basilari. Prendete Espectro: solo a guardarlo in faccia, solo a vederne le ciglia folte, gli occhi incavati nell'ombra delle sopracciglia, il naso largo, la calvizie attenuata dai pochi capelli in basso, d' l'idea di un essere malvagio, cattivo. In più le espressioni: quella dell'ultima vignetta del secondo albo, quel ghigno crudele e furbo, dimostra quanto Sejas sia bravo nella caratterizzazione e nella ?recitazione? dei personaggi. Stesso dicasi per Riago, forse il suo capolavoro, in questo senso. Nella vignetta in cui parla di Lilith Sejas calca l'ombra sulla fronte -lasciando però vedere appena le sopracciglia aggrottate- gli dipinge un sorrisetto quasi sarcastico, e rende così l'idea di un farabutto furbo, che sa bene che quella storia colpisce il suo nemico, e sembra quasi provar piacere a raccontarla. Oltre a questo, i tre pards: se li si confronta con quelli del Texone, qui il miglioramento è impressionante, specie Carson, un po' meno ?barbogio?- il Kit di Sejas mi piace moltissimo. Veniamo alle scene di massa e di battaglia, di cui questa storia è piena. Prima, scene di questo tipo in un numero così elevato Sejas non le aveva mai disegnate. Qualcuno dice che proprio queste scene non sono chiare, che proprio da qui si nota la ?decadenza? di Sejas. A questa conclusione, io sinceramente non sono nemmeno come controbattere: perchè secondo me, invece, è evidente il contrario. Due delle cose più belle dello stile di questo disegnatore, la chiarezza e l'estrema eleganza, sono evidentissime, anzi, addirittura esaltate proprio dal disordine di corpi e movimenti di questo tipo di scene. Questione di occhi, evidentemente: i miei trovano le scene di massa e battaglia di questa tripla estremamente chiare, eleganti, e non meno dinamiche, convulse. E infine, la maestria nel rendere ambientazioni e situazioni diverse. Tutta la parte riguardante Espectro è un crescendo, narrativo e grafico: l'entrata di Kit e Tiger nel villaggio distrutto è spettacolare, in quanto i disegni riescono a rendere alla perfezione l'atmosfera di desolazione e morte; il ritrovamento dei superstiti è inquietante: Sejas calca le ombre, aumentando così la carica espressionista del suo tratto (vedasi la magnifica ombra resa con una serie di linee sul volto di Kit in primo piano- tra l'altro, è molto letteriano come espediente grafico). Insomma, la storia si oscura di colpo, e con essa i disegni di Sejas: ecco come un disegnatore dimostra di saper interpretare la sceneggiatura. Tutto questo discorso vale per ciò che avviene nel covo di Espectro- e qui Sejas non fa nemmeno mancare le vignettone panoramiche in cui prima rende l'antico pueblo in tutto il suo fascino, e poi si sbizzarrisce nell'incendio distruttivo nel covo del pazzo. Tolto di mezzo Espectro, la storia si schiarisce nuovamente, tutto torna razionale e più sereno: e il tratto di Sejas si adegua al cambiamento, assecondandolo: e così ecco i bellissimi scenari desertici, il fortino abbandonato del primo albo, le miniere e il villaggio di Canaan, tutto puramente western. Ecco, in breve, i motivi per cui questa è la miglior prova di Sejas, il suo capolavoro grafico. Motivi iconografici, dicevo. Ma è chiaro che se il suo stile non piace, non si sarà d'accordo con me. Ma il suo stile, ripeto, per me è sempre uguale, senza nessuna ombra di decadimento- anzi, come sempre dall'almanacco di cui dicevo prima, è addirittura progredito.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Punto numero 2. A Don Fabio Esqueda voglio dire innanzitutto che secondo me la parfetta consocenza della saga texiana, ed in particolare delle storie di G. L. Bonelli nessuna esclusa, è assolutamente indispendsabile per chi voglia scrivere Tex professionalmente. Il lettore può anche non sapere o non ricordare certe cose, può perfino permettersi di saltare storie che non incontrino il suo gusto (per esempio: se non ama il fantastico), uno sceneggiatore non può farlo. Il Nizzi degli esordi e dei tempi migliori lo sapeva benissimo. Non era un lettore abituale di Tex ma se lo era studiato e la cosa era evidente. Vorrei anche dire a Don Fabio di cercare, se può, di cambiare atteggiamento. Troppo spesso gli capita di mostrare irritazione (diciamo così)  se i suoi interlocutori non sono d'accordo con quanto espone, talvolta giungendo all'estremo di accusarli di malafede (e qualcuno mi dir?: te lasei proprio legata al dito. Ebbene, devo confessare che in parte è così).

Scusa Carlo, io penso che si possa apprezzare qualunque autore, che sia Nizzi, Boselli, Segura o perfino un analfabeta. E io non contesto i gusti altrui. Ad ogni modo, con calma, tocco i tre punti che hai toccato tu.1) Ci mancherebbe altro che un autore professionista non conosca bene la saga. Non si potrebbe in alcun modo scrivere "Tex" senza conoscerne la vicenda umana, il mondo in cui vive, i tempi narrativi, etc. etc. Dovrei essere un babbeo per pensare il contrario. Ciò che ho detto è che non è possibile ricordare ogni minimo dettaglio della saga, a meno di chiamarsi non Nizzi o Boselli ma Deep Blue (che comunque Kasparov ha fatto secco); lo stesso Boselli ha scritto recentemente di non ricordare "Il figlio di Cochise", e non per questo credo non possa scrivere Tex! Chiarisco, con una tautologia, che quando parlo di dettagli parlo di dettagli: è chiaro che non si possono non conoscere le architravi della serie (Ken, Sam, Mae Willer, Gunny Bill, Lilyth, etc. etc.).2) Ripeto, ognuno ha i suoi gusti. Tu adori Boselli, io lo apprezzo meno (e lo dico in modo schietto, nonostante sia stato squisito a omaggiarmi della sua sceneggiatura originale di "Montagne maledette"). Apprezzare uno stile però non deve significare ragionare in modo acritico. Sarei io a dover cambiare atteggiamento? Io ho detto - in modo civilissimo - di non aver apprezzato alcune parole di Boselli, il quale ha IMHO implicitamente delegittimato la critica altrui. Capisco bene la difficolt? di essere insieme utente e autore: si vive un doppio ruolo, di critico e oggetto di critica (nel senso etimologico del termine, che non ha un'accezione negativa). Tuttavia, lo si deve accettare. Incapace di farlo, è stato Borden a partire all'attacco, con toni IMHO in alcuni casi decisamente sgradevoli. Che, ora, si accusi me di mancanza di rispetto, ebbene, lo trovo profondamente ingiusto e parziale.3) Continua, a distanza di più di un anno, l'antica questione dell'accusa di malafede. Io ho ventinove anni, tu cinquantaquattro: posso parlare da adulto a adulto, o devo farlo da bambino a bambino? Io non ti ho mai accusato di malafede, ma di cieco (e inconsapevole) partito preso. Anzi, specifico: non è stata neppure un'accusa. Ho solo espresso una mia convinzione: non abbiamo controprove. Non ho nulla - nulla - di cui scusarmi, ma, se questo serve a pacificare gli animi, lo faccio lo stesso. Per quanto, lo sottolieo, tra adulti non sarei voluto arrivare a tal punto. Modificato da Don Fabio Esqueda
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Don Fabio, contesto! Non ho usato toni sgradevoli (pensa un po,' a me pare che li abbia usati tu). Ho usato toni "secchi", "concisi", In una parola, ho poco tempo e sono stato rapido, tanto rapido che un certo punto ho detto Ordonez per dire te... !La verità è che tu (come altri, in questo e in altri forum) non accetti la mia libertà di replicare -sempre in modo civile e circostanziato- alle critiche e, ogni volta che lo faccio, ti irriti.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Don Fabio, contesto! Non ho usato toni sgradevoli (pensa un po,' a me pare che li abbia usati tu). Ho usato toni "secchi", "concisi", In una parola, ho poco tempo e sono stato rapido, tanto rapido che un certo punto ho detto Ordonez per dire te... !La verità è che tu (come altri, in questo e in altri forum) non accetti la mia libertà di replicare -sempre in modo civile e circostanziato- alle critiche e, ogni volta che lo faccio, ti irriti.

Non è assolutamente la verità, Borden. Ci mancherebbe altro che tu non ti possa difendere dalle critiche (per quanto, ripeto, io penso che abbia più senso ascoltarle che difendersene: la critica non è sempre un attacco, soprattutto se riguarda un fumetto). Quel che ho contestato è un'altra cosa: che tu abbia delegittimato, implicitamente, il valore della critica stessa, attribuendo a chi la ha attuata una scarsa conoscenza della saga e, dunque, una bassa validit? della critica stessa. Quanto ai toni, mi sono parsi sgarbati (e questo anche a causa del maiuscolo, per quanto tu non l'abbia pensato come un urlo): se mi son sbagliato, sono il primo a esserne contento. P. S. Tutta questa pappardella per una storia che non ho ancora neppure letto!
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

secondo me su certi argomenti si potrebbe discutere all'infinito. ognuno ha le sue idee e probabilmente la ragione non sta mai da nessuna parte. resta il fatto che mauro boselli è uno sceneggiatore di tex che si impegna, studia cerca pensa e tira fuori nuove storie. non è un essere perfetto e ovviamente ha il suo stile e modo di scrivere; ogni tanto farà storie più belle ogni tanto storie meno belle( non mi riferisco a questa che ancora non ho finito di leggere). fatto sta che il suo impegno si nota, la sua dedizione nel lavoro e infatti i risultati ci sono ( non mi dite che il passato di carson gli invicibili o altre non vi sono piaciute), poi se a uno non piace il suo stile dice che scrive male e vorrebbe qualcun altro non so perchè compra ancora tex. e se invece quela di alcuni di voi è solo una critica su alcune storie b? io penso che tutti sappiamo che la vita in generale non è sempre perfetta, che tutto non scorre sempre liscio, che dietro la nostra porta non ci sonon sempre belle donne e cavalli bianchi ad aspettarci e che quindi è logico che qualche storia ci piaccia meno. non vedo dov'? il problema. credo lo sappia anche mauro boselli che non scriver? sempre storie una migliore dell'altra, è umanamente impossibile e forse non esiste manco "la migliore". invece ciò che conta è che lui ci metta la passione, la voglia, lo studio e il piacere nelle sue storie e questo forse sarà un'opinione personale ma mi sembra proprio che le abbia. quindi il mio consiglio personale è lascia stare insomma queste critiche spesso contradditorie l'una con l'altra, scrivi come sai scrivere. un saluto da un fan di tex e degli scrittori innovativi nel solco della tradizione:)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

La storia che piace a tutti forse è una chimera, ma credo che proprio a te, in "PASSATO", sia riuscita questa impossibile impresa :inch:

Ed è comunque significativo il fatto che proprio nel topic relativo alla storia di cui parli (ma chssè mai quale potr? essere? :D ) vengono comunque segnalati piccoli difetti, pur in una meritatissima girandola di lodi. Per esempio sulla morte di Clemmons, che toglierebbe la possibilità di recuperarlo in futuro (a meno di non avvalersi delle prestazioni del tizio che fa risuscitare i morti <_< ). Eh sè, è proprio impossibile accontentare tutti! Ed è di conseguenza impossibile che a tutti piaccia tutto quello che facciamo ;)
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

P. S. Tutta questa pappardella per una storia che non ho ancora neppure letto!

Infatti, tutto un mare di discussioni per dire cosa ?Che è una bella storia, un pizzico noiosa nella sua parte centrale ma con un terzo albo superbo per azione e avventura. Poi stiamo a discutere di singoli particolari, di elementi o situazioni che potevano essere sviluppati meglio e che penalizzano la storia. D'altronde lo stesso Boselli non ne parla come del suo personale capolavoro. Anzi, dal momento che qualche domanda gliela avevo fatta mesi ( anni è ) addietro perchè ero incuriosito da questa storia, già allora - cioè in tempi decisamente non sospetti - ne aveva dato un giudizio di qualità media. Che poi è quello che tutti, penso, vogliamo riconoscergli. Piuttosto, devo dire che nella mia lettura sono condizionato da pregiudizi e posso farci poco ( mi rendo conto che sto un po' a rompere con questa litania dei troppi personaggi ecc ), ma le risposte dell'autore mi aiutano, quando le accetto positivamente, a rivedere parzialmente o totalmente il mio giudizio su determinati aspetti ( giacch?, date alcune sue risposte, un mare di volte non ho replicato e stop ). Credo che d'ora in pioi legger? le sue storie alla fine, una volta avuto in mano anche l'albo conclusivo, perchè indubbiamente questa lettura mensile non aiuta ad apprezzare nella maniera dovuta la storia ( tanto che capita sempre che a una seconda rilettura, il giudizio ci guadagna ). Vorrei alimentare il dibattito chiedendo all'autore, per quanto gli è possibile, se può dirci quali elementi della storia secondo la sua opinione - in qualità di autore - lui non considera sufficientemente sviluppati per dare a quest'avventura il giudizio di capolavoro. E' una domanda "tecnica" che raramente mi sono fatto... cioè a leggere le nostre critiche, Borden che pensa: "ma guarda, mi criticano queste cose e non fanno caso a questo o a quello"!!!
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Sceriffi

Cerco di dare la mia lettura a questa accesa discussione non certo per porvi un sigillo definitivo (anzi, mi ha fatto piacere un po' di movimento nel Forum dopo un periodo di relativa tranquillit?) ma per analizzare un aspetto che mi sembra non sia stato ancora sottolineato. Qui mi interessa il tono, la forma e non la sostanza, in pratica cerco di vedere la persona Boselli e non il professionista. Non ho ancora avuto il piacere di conoscere di persona Boselli (spero mi capiti presto l'occasione), ma da quello e, soprattutto, da come lo scrive desumo abbia una personalit? forte, decisa, un modo di fare e di parlare diretto, schietto, immediato e poco o nulla incline alla diplomazia e al compromesso. Forte della sua superiorit? nella conoscenza della materia e del suo vantaggio derivati dal fatto che il mondo di Tex è il suo lavoro mentre per tutti noi è solo passione ed hobby (per quanto possa essere più o meno profondo), talvolta in numerose sue risposte in questa ed in altre discussioni sembra trasparire una certa qual altezzosit?, supponenza, arroganza, quasi volesse (come fa spesso il suo personaggio!) prendere a pugni il suo interlocutore, metaforicamente parlando (l'ho provato personalmente!). L'uso di questi aggettivi non vuole essere assolutamente una critica e ancor meno assolutamente un insulto a Boselli, ci tengo a sottolinearlo per non essere frainteso (anzi io preferisco le persone schiette che ti dicono le cose in faccia, pur se negative), però questa è la sensazione che ho provato talvolta leggendo le sue risposte e mi par di poter dire che non sono il solo. Immagino non sia facile per il principale scrittore di Tex districarsi fra le mille osservazioni e richieste e puntualizzazioni ed anche svariate castronerie che noi appassionati gli proponiamo ogni giorno, però visto che da persona intelligente e professionale qual'? Boselli frequenta il Forum non certo perchè glielo ha ordinato il medico ma per sentire il polso dei suoi lettori, quegli stessi che amano e comprano regolarmente quello che scrive e che in definitiva gli permettono di guadagnarsi lo stipendio, forse potrebbe sforzarsi di mostrarsi meno aggressivo, come parimenti anche noi dobbiamo stare attenti a non andare mai sopra le righe e anche a non fare troppa dietrologia letteraria, che mi sembra un difettuccio abbastanza presente nel Forum. Questo è il mio pensiero, per il resto buona discussione a tutti.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.

×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.