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TWF - Tex Willer Forum

[621/622] Mezzosangue


Sam Stone
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Voto alla storia  

63 utenti hanno votato

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Questa seconda parte mantiene le promesse della prima, non cala d'intensit? neanche per un attimo e conclude un'ottima storia.

L'iniziazione di Makua alla carriera di pistolero trova qui la sua consacrazione, ascesa e declino, da reietto ad assassino temuto e rispettato il passo è stato veloce ed enorme al tempo stesso, la sua ascesa coincide con una scalata sociale nel mondo dei fuorilegge bianchi che gli permette di guardare dall'alto in basso i suoi ?fratelli? indiani che tanto lo avevano disprezzato e maltrattato. C?? anche una sorta di rivincita di Santos verso il boss locale, Roca, che gli permette di pensare in grande a un piccolo impero del crimine locale. E c'è anche una terza rivincita, quella del figlio di Roca, Juanito, la più pericolosa perchè rischia di ricalcare le orme di Makua se non fermato in tempo. Il rapporto Santos-Makua come quello di un padre verso il proprio figlio è vissuto in questo modo solo da quest?ultimo, Santos non ci pensa due volte a lasciarlo volentieri a Tex nello scontro finale. Tex è superbo dall'inizio alla fine, duro, deciso, spietato, poco incline all'ironia in questi frangenti, affiancato da un Carson degnissima spalla, stavolta non dorme sul più bello, anzi, è sveglissimo in ogni situazione, alla fine compie un atto di generosit? non uccidendo Piccolo Fucile e dandogli, una volta uscito di galera, una seconda opportunità di vita lontano dalla via dei pistoleri. Anche i personaggi minori sono ben delineati, su tutti la vedova di Roca, degna figura di moglie e madre che non vuol far ricalcare al figlio le orme criminali del padre. Ma anche i capi visti nel primo albo, Nocero, Bonito, e soprattutto Domingo, hanno la loro parte di rilievo, per non parlare di Cuchillo e della famiglia sterminata nel primo albo. Il tutto è condito da una narrazione asciutta, tesa e incalzante che tiene sempre ben alta la tensione e il ritmo, tanto che faccio fatica a riconoscerci lo stesso autore del Color Tex di qualche giorno fa, con un ottimo uso e dosaggio dei tanti personaggi incontrati e un'ottima caratterizzazione di Tex e degli antagonisti principali. Se proprio devo trovare qualche neo e pelo nell'uovo, forse si poteva fare a meno della comparsata di Kit e Tiger nell'assalto indiano alla città, in cui è strano trovare gente che se ne sta tranquilla nel saloon come se nulla fosse, un espediente, i carri saltati in aria, ripetuto due volte, o un Juanito un po' troppo esperto col fucile anche di notte con fuoco, fumo e fiamme alle prese con un Santos a cavallo sorpreso sè ma un po' troppo immobile per la sua abilità, ma sono dettagli quasi insignificanti che non tolgono nulla a una bella storia.
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Riprendo alcuni dei punti toccati da Jack. Il primo su Kit e Tiger: ammetto che avrei sperato di vederli in tutto il secondo albo, specie perchè, dopo averli visti anche nella scena

dell'interrogatorio al prigioniero
, mi ero illuso che la loro non sarebbe stata una semplice comparsata. Ma devo aggiungere che la loro assenza questa volta non mi ha turbato affatto: perchè i Tex e Carson di Ruju funzionano meravigliosamente, e davvero è stato una goduria vederli agire!Questione esplosioni: Ruju deve avere una vera passione per dinamite e derivati! Già ne "La prova del fuoco" i banditi prendono Tex e Carson a dinamite, poi nel Color lo stesso fanno i banditi nell'assalto al villaggio indiano; dopodich?, in "Mezzosangue", riecco i Nostri a doversi salvare dai candelotti di Santos, prima dell'esplosione del carro. Insomma, questo sembra davvero un pallino di Ruju, una cosa ricorrente- di cui io, comunque, non riesco proprio a lamentarmi!Poi, sempre per fare un parallelo con "La prova del fuoco", si può dire che anche in questa storia assistiamo alla prova del fuoco di un giovane: in questo caso si conclude in modo meno drammatico- anche se la scena finale
col rifiuto del soprannome secondo me è molto "emotiva"!
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Mah, la storia nel complesso non mi ha entusiasmato granch?,"Mezzosangue" decisamente meglio del seguito, dal quale parto dalla copertina : Villa è impeccabile come al solito, però, visto il titolo dell'albo, secondo me ci poteva stare la presenza di Makua ed un po' meno l'assalto degli Apaches al villaggio. Makua.... maturazione in due anni, vestito come un dandy con tanto di bandana molto cool, fondina portata come il colonnello Douglas Mortimer, calcio della colt cesellato e poi è Campione, come dice West, di bottiglie fracassate, alla prima, vera, dura "prova del fuoco" è veramente penoso, sarebbe stato fatto a fettine anche da Raza,Arno Drake,Maxwell,Ruby Scott,Mondego,Kelly, non parliamo di El Muerto... Finale imbarazzante, si salvano Tex e Carson, soliti, implacabili ammazzasette, autori di un'indagine poliziesca approfondita e particolareggiata. Capitolo disegni : beh, stavolta mi allineo con Ymalpas, il volto di Tex a pag.37 è osceno e chi monta a cavallo a pag.63 non è il nostro ranger bensì il gobbo di Notre-Dame ! 6 di stima a tutti.

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Non lo so Jack... credo che quello sia un modo come un altro, anche se meno comune, di portare la pistola. Wild Bill Hickok portava le pistole a questa maniera, e quando estraeva incrociava le braccia, addirittura!

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Paco ha ragione. L'estrarre a quel modo la pistola, non impediva certo di essere tiratori micidiali e temuti. Sui vari modi, tra l'altro, si veda la rubrica sull'argomento, scritta da Albertarelli, proprio nel volume dedicato a Wild Bill, nella serie I protagonisti. Però, anche l'osservazione sulla velocit? - che sarebbe tutto secondo Jack65 (ma anche secondo la maggior parte dei film, romanzi e fumetti wester) - merita un commento. In realtà, caro Jack65, la realtà era proprio opposta. Nessuno dei grandi gunfighter - a cominciare da Wil Bill (probabilmente il migliore e certo il più temuto) - riponeva tanta importanza sull'estrazione veloce. Era molto più importante avere i nervi saldi, la mira sicura e sapere dove colpire. Sull'argomento sono illuminanti i saggi scritti da J. Rosa (alcuni anche tradotti in italiano). Ciò detto, mi rendo conto che oramai, l'estrazione rapida è diventata un aspetto così sottolineato, a cominciare dai film, che è quasi un requisito indispensabile per un eroe western che si rispetti, come Tex e Carson. Per cui, sarei il primo a dolermi se in un'avventura facesse la sua comparsa un avversario più veloce dei nostri due eroi!

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una curiosità: non è strano che un giovane pistolero tenga la fondina sulla gamba opposta alla mano di estrazione, a scapito della velocit? che nei duelli è tutto?

Premessa: Tex la tiene in un modo che chiameremo fast draw, e Makua cross draw. Nel far west vero, quello storico, la pistola la tenevano quasi tutti come Makua (almeno quelli che la tenevano esposta), per svariati motivi:1- siccome con la pistola devono viverci, in quella posizione è meno fastidiosa (provati a sedere con una fondina sulla coscia destra), e questo da solo è un ottimo motivo.2- il modo in cui la tiene è disegnato male, in realtà era ancora più a sinistra ma sbieca sul fianco e non dritta lungo la gamba. 3- non è affatto vero che l'estrazione in cross draw è più lenta del fast draw , personalmente col mio revolver a singola azione in cross draw batto un amico che estrae in fast draw con una semiatuomatica. 4- di contro se in cross draw estrai in maniera nervosa rischi di spararti sullo stomaco da solo (specie se estrai male). 4.1- in compenso hai meno rischi che in fast draw che il mirino si impigli alla fondina. Personalmente in fast draw la tenevo solo in servizio di piantonamento a piedi (quindi dove non fai nulla di diverso da camminare) ma se devo sedermi, girarmi, guidare insomma, avere una vita, sempre e comunque in cross draw.
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Purtroppo non riesco ad accodarmi ai giudizi positivi su questa seconda parte di storia. Mentre Mezzosangue mi era piaciuta parecchio, e mi aveva fatto crescere le attese per questo secondo albo, La rivincita di Makua mi ha invece deluso. Mi sembra tutto troppo veloce, e ho trovato molte cose scontate. Sarà che ho letto senza soluzione di continuit? Golden Pass, I Sabotatori e Puerta del Diablo (la prima e la terza abbastanza classiche ma ricche d'azione e colpi di scena e con personaggi perfettamente caratterizzati, la seconda aggiunge alle altre caratteristiche anche l'originalità), e questa Rivincita al loro cospetto non regge proprio il confronto... Forse dovrei aspettare un p? e rileggermela... ma questo Makua, che nel primo albo mi aveva convinto, mi pare essersi sciolto come neve al sole:

è diventato un banale killer, uno spietato assassino che uccide a sangue freddo, un noiosissimo trafficante di armi e whiskey. Tutto 'sto pistolero non d' minimamente filo da torcere a Tex, ed anzi si mette letteralmente a piangere! quando Tex gli buca la mano, dimostrando la propria incosistenza di avversario e la sua nulla maturazione nel corso di quei ovviamente troppo brevi due anni
Insomma, voglio considerare questa storia come due storie di Ruju separate: la prima è ottima, e tanto di cappello all'autore, la seconda è passabile, ma non mi ha scaldato il cuore. Lo stesso Font mi è parso nettamente in calo, e qui mi è più facile dare ragione a Ymalpas (ma Font resta tra i miei preferiti).
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... da quando mi sono iscritto a questo forum, nn ritenendomi all'altezza delle Vs. competenze riguardo il Mondo di Tex, ho cercato di fare qualcosa di diverso ... "guardare dentro" i disegni, ovvero cercare eventuali errori di sceneggiatura, di grafica insomma di situazioni "strane o paradossali".

Ho iniziato con i Texoni ... e ora, piano piano, visto che le temperature estive mi fanno solo imbrattare di sudore le mie Alhambra ... meglio starsene all'ombra o meglio ancora all'aria condizionata ... provo quindi a descrivere alcune situazioni "particolari" riscontrate in questo ultimo albo (n.622 - La Rivincita di Makua):

Pag.8 Makua scende ca cavallo ...

ma si scende così da cavallo? Nn vado a cavallo ma la gamba destra ... secondo me dovrebbe essere ben più piegata in alto


Pag.12 e segg. Sempre Makua sparacchia cinque colpi

e ripone nel fodero la pistola senza ricaricare?

A parte che ben poche sono le scene in cui i Nostri e gli altri si aggingono a tale operazione ...


Pag.16 e segg. I Nostri aspettano i "cattivi"in una ventosa Coldflag

dove ognuno si fa i fatti propri e dove nessuno spara un colpo, vedasi il barman che addirittura imbraccia il fucile solo dopo l'irruzione nel saloon ... e ci resta secco


Pag.27 e segg. Quattro Chiricauas allo scoperto

fanno più danni che tre persone (abituate a sparare: sceriffo e vice) al coperto


Pag.35 Bellina la sequenza del Cane del Deserto

ammesso che lo sia ...vista la coda sembrerebbe uno "scoiattolo del deserto" ... peccato che solo un 747 provoca a terra un'ombra così evidente da quell'altezza ...


Pag.56 Il corpulento Senor Roca freddato

da proiettili che trapassano il tavolo (lo si vede dai fori sulla tovaglia), tavolo che normalmente funge da riparo in altre storie ...


Pag.96 e segg. Le esplosioni

nn quadrano molto con i danni, i morti e i feriti causati ...


ilbor

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Ciao ilbor, hai ragione su molti punti

anche a me le esplosioni (e le loro conseguenze) non convincono del tutto. Carson con la dinamite fa un finimondo ma lui Tex Santos e Makua sono tutti illesi. Mah! Mi sembra tutto forzato e troppo veloce, come se si volesse concludere in fretta per arrivare al (comunque deludentissimo) duello finale. E poi dicono che è Borden ad accelerare nel finale...
Non ho capito bene la storia del 747...
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La storia si mantiene su livelli buoni anche con questa seconda parte, ma onestamente mi aspettavo molto di più. Praticamente questo Makua fa davvero poco nella vicenda, a parte un insipido duello finale, e addirittura Santos viene giustiziato (se così si può dire) dal figlio di un suo "concorrente" che è solo una comparsa... L'intera risoluzione della vicenda mi lascia un p? disorientato. Mi sarei aspettato qualcosa di più da Makua, soprattutto a livello di caratterizzazione psicologica, mentre invece non si capisce molto del perchè non abbia tenuto in considerazione la lezione che gli ha dato Tex sul finire del primo albo; non si capisce se alla fin fine Santos è suo padre; non sembra poi tanto diverso (a parte un p? più di spavalderia e di bravura con la pistola) dal Makua visto nel flashback, mi pare anzi che resti comunque una mezza cartuccia (come Santos, del resto). Invece mi sarei aspettato che sviluppasse una personalit? da assassino sanguinario con l'aggiunta di qualche rotella fuori posto, e questo perchè non ha vacillato un attimo (sul finire della prima parte) a darsi l'obiettivo di battere Tex in futuro... Ma tra lui e Santos mi sembra quasi di ritrovarmi davanti degli inoffensivi paciocconi. Sicuramente a togliermi un bel p? di gusto per la lettura hanno contribuito in maniera enorme i disegni scandalosamente impubblicabili di Font: è la prima volta che mi sento derubato dei soldi che ho speso per un albo di Tex, ma questi disegni sono davvero inguardabili. Voto 6, credo sia la prova peggiore di Ruju su Tex, purtroppo! Però è anche vero che non tutte le ciambelle riescono col buco!

Modificato da AtTheRocks
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non si capisce se alla fin fine Santos è suo padre;

Mi chiedo da dove nasca questo dubbio, dato che la storia del padre di Makua è spiegata chiaramente nel primo albo :trapper: Santos, alla fin fine, è soprattutto un approfittatore che ha usato ai suoi scopi la voglia di riscatto del ragazzo, che, a mio avviso, rispetto al primo albo si evolve sensibilmente: tra l'altro, per me le scene dove ammazza gli indiana e poi il concorrente di Santos coi suoi sgherri, dimostrano che Makua è tutt'altro che una mezza calzetta!
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Per la faccenda del padre mi aspettavo un approfondimento nel secondo albo: credo che sia uno di quegli aspetti promettenti che però non sono riusciti a decollare, e che hanno mantenuto la storia su livelli decisamente non eccelsi. D'accordo, Makua in quello scontro se la cava bene, ma non ci ho visto granch?... E' uno scontro come tantissimi altri!Non lo percepisco mai come una minaccia, ecco! E tantomeno Santos! Gli elementi per una buonissima storia c'erano tutti, e ce n'erano molti, ma alla fine si è risolto come la solita storia di un contrabbandiere e del suo scagnozzo che vengono eliminati nientemeno che da un bambino... Primo albo promettente, ma conclusione (e per conclusione intento tutto il secondo albo, non solo le pagine finali) decisamente non all'altezza delle premesse, secondo me! ;)

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Ciao Leo,
era un pochino ironica la storia del 747 ... o meglio di un Boeing 747 ...
:rolleyes:

... guardando l'altezza da cui ha iniziato la picchiata il falco verso il famoso "scoiattolo del deserto" (ma abbiamo capito quale animale sia?) è impossibile che possa creare un'ombra così nitida e grossa come quella disegnata... un aereo sicuramente potrebbe farlo


Comunque, come ho già scritto, ci sono un po' di punti che andavano "gestiti meglio" ... peccato!

ilbor

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Ciao a tutti, e anche se in anticipo Buon Ferragosto !La storia complessivamente non mi è spiaciuta, ma per me non passa il 7 perchè è stata chiusa troppo frettolosamente. Avrei preferito un 3° albo. Era da qualche albo che non si vedeva un Tex così deciso che però nel finale con il duello di Makua si è mostrato anche molto umano. I disegni invece non mi hanno convinto in particolare i volti dei personaggi mi sono sembrati a volte sproporzionati, troppo grandi, voto 6. Le copertine le trovo decisamente belle, in particolare quella dell'albo 621, voto 8.

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Per la faccenda del padre mi aspettavo un approfondimento nel secondo albo: credo che sia uno di quegli aspetti promettenti che però non sono riusciti a decollare, e che hanno mantenuto la storia su livelli decisamente non eccelsi.

Beh, Makua è ancora tra i vivi... non è escluso che possa tornare in futuro in un albo nel quale potrebbe essere approfondito anche questo aspetto. Magari nel frattempo impara a sparare con la sinistra, e al rientro fa una strage...
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Sicuramente a togliermi un bel p? di gusto per la lettura hanno contribuito in maniera enorme i disegni scandalosamente impubblicabili di Font: è la prima volta che mi sento derubato dei soldi che ho speso per un albo di Tex, ma questi disegni sono davvero inguardabili.

Mi trovi d'accordo riguardo il giudizio sui disegni. :old: Ma che sia la prima volta che ti senti "derubato" dei soldi spesi per l'acquisto di un albo di Tex, beh... ho qualche perplessit?! doubt Se è per i disegni credo che, onestamente, ce ne siano stati di peggiori ( il compianto Jesus Blasco ti dice niente è ) e se è per la storia, forse ti sei perso per strada un ( bel ) po' di albi di Nizzi... :shock: >:azz::trapper:
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FInita e passata alla morosa la storia :)Indipendentemnte da come Makua tenga la pistola, non mi posso certo lamentare, anche se la seconda parte scivola via un po' meno liscia della prima e in alcuni punti si perda un po' di pathos: in sostanza sia makua che santos potevano essere sfruttati meglio, e l'omicida/vendicatore ragazzino non mi piace proprio. Bello invece il discorso di Tex e Makua dopo averlo disarmato. per chi trova strano che Makua sia già così veloce e preciso in così poco tempo beh... non è impossibile a dire il vero. Makua è sicuramente veloce (bastano pochi mesi di pratica) e preciso ma lo è a distanza molto brevi: spara a bottiglie e uomini da massimo 5 metri, e quando uccide scarica l'intero tamburo usando più e più colpi sugli avversari, peraltro dritti al tronco, non fa nessun tecnicismo del tipo sparare alla testa o alla mano, cosa che il fuoriclasse Tex può ovviamente permettersi. In sostanza sa estrarre, ma non sa sparare in modo preciso. Questo fa la differenza tra un tiratore veloce (makua) ma di scarsa mira, che punta tutto sulla breve distanza e la velocit? di fuoco, e un Tex Willer pistolero che sa fare quello che fa Makua, più veloce e con più precisione, tanto da potersi permettere il lusso del tempo di mirare a una mano invece che al petto. Tex ne esce superiore da ogni punto di vista. DIsegni di Font in chiaro calo rispetto altri suoi lavori: già i Banditi della città Fantasma (riletta ieri sera) è davvero un altro pianeta.

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Finalmente ho letto questa storia a pochi giorni dalla sua uscita in edicola. La storia mi è sembrata molto buona, come le altre scritte da Ruju, lineare e di piacevole lettura. Anche il soggetto è originale e insolito. Interessante vedere un indiano che impara a utilizzare la pistola e diventare un abile pistolero. Lode a Ruju che finora con le sue storie è stato in grado di portare una ventata di freschezza negli albi di Tex. Ma torniamo alla storia... il ritmo è incalzante e non lascia respiro e a dire tutta la verità forse il finale è un po affrettato e magari questa storia avrebbe meritato ancora qualche pagina per essere conclusa in tutta calma. Capitolo disegni: non ho prestato particolare attenzione ai disegni ma lo stile di Font non mi è parso particolarmente diverso dal solito. Comunque urge un confronto con altri lavori per notare la differenza. Voto 8 alla tramaVoto 7 ai disegni

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letta! storia discreta , non mi ha entusiasmato , ma non è nemmeno maleil soggetto è buono e la sceneggiatura pure, anche se siamo lontani da "la prova del fuoco", storia nettamente superiorei disegni sono sostanzialmente discreti , ma molto altalenanti :alcune vignette sono disegnate bene , altre un p? bruttineSOGGETTO: 7SCENEGGIATURA: 7DISEGNI: 7VOTO: 7

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  • Rangers

Per me è stata una piacevolissima lettura (anche se a questa ho preferito quella "contemporanea" uscita sul Color Tex n. 2, sempre di Pasquale)!Restando sul discorso "attuale" di questi giorni sul rinnovamento della serie, beh questo è un perfetto esempio. Il lettore si trova davanti ad una storia che di nuovo all'apparenza non ha nulla: Tex vs trafficanti di armi e indiani ribelli pronti a sfogare la propria violenza contro i bianchi del territorio selvaggio. Ma un personaggio abbastanza originale come Makua, che da "sbarbatello" indiano diventa un (abbastanza) temuto pistolero, fa sè che la storia non sia una copia di centinaia e centinaia di altre precedenti a questa!Poi la caratterizzazione dei pards, il linguaggio utilizzato e il saper dosare certe scene piuttosto che altre ..... per me Pasquale è promosso a pieni voti!Spero rimanga ancora a lungo su Tex, perchè da come ha iniziato direi che sta facendo un gran bene alla serie!Voto: 8 :trapper:

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Salve a tutti, è la mia prima vol, ta in questo forum, anche se praticamente texiano dalla nascita... a me la cosa che più ha lasciato perplesso è che improvvisamente da Mescaleros, come anche dal sito Bonelli:"Il giovane meticcio Makua è cresciuto in fretta. Ormai è un vero mago, con la Colt. I Mescaleros, che un tempo lo disprezzavano, pronunciano il suo nome con timore e rispetto. Edward Santos gli ha insegnato a uccidere, e ora si serve di lui per riprendere con successo i suoi loschi traffici lungo il confine con il Messico." siano tutti diventati Chiricahuas... dov'? finita la proverbiale meticolosit? della SBE??? Per un attimo sono rimasto disorientato....

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Storia godibile, soprattutto per come viene sviluppata la vicenda di Makua, il vero protagonista della vicenda; per un attimo ho temuto che si volesse far ruotare la storia su Domingo, decisamente pericoloso solo a parole e che già aveva stufato appena comparso. Bene sia Tex che Carson, attivi e con pochi fronzoli. In generale, Ruju fornisce una buona prova, anche se i margini di miglioramento rimangono, comunque, alti. Sui disegni di Font: peccato, perchè le ottime capacità di questo disegnatore le conosciamo tutti, ma su Tex esse non sono individuabili, nella maggioranza delle volte. Copertine molto belle: soprattutto quella de "Mezzosangue!", molto evocativa. Voto complessivo 7

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