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TWF - Tex Willer Forum

Tex vive o sopravvive?


Leo
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Ciao Pippo, tu parli di "grande quantit? di ristampe" ma se rifletti un secondo è fisiologico che una testata come Tex abbia più ristampe di un Dampyr o di un Martin Mystere.
E se ci pensi ancora meglio, non è poi così vero:fai il confronto con Dylan Dog.

ciao!

e perchè dovrebbe essere fisiologico, potresti motivare il tuo punto di vista?
forse perchè tex ha raggiunto una notevole quantit? di albi, quindi è più facile trovare materiale da ristampare?
non credo, in tal caso zagor dovrebbe avere la stessa quantit? di ristampe di tex.
allora forse è perchè tex vende, quindi può permettersi di avere tante ristampe in contemporanea?
il discorso sulla quantit? di ristampe vale anche per dylan dog, hai ragione.

quello che voglio dire io è che, se tex deve avere tutto questo successo, ben venga, ma preferirei che il successo fosse fondato su una effettiva questione di meriti, ponendosi allo stesso livello delle altre testate.
solo allora, a parit? di condizioni, sarà possibile vedere chi vende di più!
troppo comodo essere la testata più venduta d'italia, quando si hanno un sacco di ristampe a disposizione, e i nuovi lettori non devono nemmeno fare la fatica di andarsi a cercare nei mercatini, con il sudore, gli albi arretrati, perchè tanto si trovano già in edicola! :capoInguerra:
non lo trovo corretto nei confronti dei lettori, e mi d' la sensazione che tex è una testata raccomandata dalla stessa casa editrice che la pubblica.

qualcuno ha detto che non c'è nessun personaggio che si possa considerare finito, finch? ci sono autori capaci di raccontarne le gesta.
io invece sostengo che, quando una serie vende, l'editore ha tutto l'interesse di trovare nuovi autori che siano disposti a trovare nuovi spunti, ma questo non vuol dire che quel personaggio abbia ancora qualcosa da dire!
secondo me un fumetto che potrebbe ancora dire molto è mister no, ma purtroppo è stato vittima di una gestione editoriale molto discutibile, con lui ci si è accontentati di un'ultima storia scritta da nolitta dopo tantissimi episodi disastrosi di mignacco, perchè l'editore non ha pensato di affidare mister no a boselli, come ha fatto con tex, in modo che si riprendesse pure lui?

a volte penso che tex è come certi cantanti che compaiono spesso nei programmi RAI: i pooh, i matia bazar, mal, che vengono ospitati in memoria dei bei tempi, non perchè abbiano ancora qualcosa da dire.
i loro tempi sono finiti, e dovrebbero baciare i piedi dei dirigenti RAI ogni volta che li vedono passare, per ringraziarli di ricevere ancora tanta attenzione.

in quanto alla storia sei divise nella polvere, non l'ho letta, ho mollato tex un po' prima, dopo la storia di faraci & bruzzo.
ma come ho avuto modo di dire altre volte su altri forum, dopo la chiusura di magico vento non ho intenzione di leggere altre storie di manfredi che trattino argomenti western.
? una scelta personale, una delle motivazioni avanzate per giustificare la chiusura di MV fu il fatto che l'autore si era stancato di scrivere storie western, quindi non trovo coerente con questa affermazione che lo si debba ancora vedere sulle pagine di tex. :colt:

chiedo scusa se con questo mio intervento ho dato l'impressione di voler polemizzare, perchè non è nelle mie intenzioni.
come ho già chiarito in un mio messaggio precedente, accetto con rassegnazione il successo di tex, e mi accontento di leggere altro senza la pretesa di cambiare le cose.
anzi, avevo già detto che per me l'argomento è chiuso, ma gli ultimi post mi hanno convinto a riprovarci, non per convincervi della mia verità, ma solo per avanzare ulteriori elementi, spero concreti, e non campati per aria, a sostegno della mia tesi.
resta il fatto che siamo tutti liberi, sia io che voi, di leggere quello che più ci aggrada. ::evvai::

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  • Rangers

Sarebbe davvero interessante scoprire quanto vendono le ristampe, per esempio mi chiedo se abbia senso continuare col Tre Stelle e non cassarlo, considerato che la NR ormai veleggia abbondantemente oltre il numero 300.

Ecco, anch'io sarei curioso... E mi chiedo: non sarebbe meglio chiudere il 3Stelle e soprattutto il tuttoTex?La NuovaRistampa può interessare per la cartolina di Villa a fine albo, ma le altre?Per quel che mi riguarda chiudo con il tuttoTex col n.500 che sarà in edicola a novembre. Andare oltre non ha senso. Fossi la SBE metterei la parola fine al tuttoTex col n.500 e anche il 3stelle lo chiuderei ad un numero "tondo" preciso. E mi concentrerei di più sulla serie regolare e sulle altre uscite. Ormai con la edizione a colori di Repubblica 5 edizioni mi sembrano eccessive!
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  • Collaboratori

Zagor ha avuto due ristampe bonelliane che si sono fermate al n° 161 (serie scritta rossa ) e al n°237 ( serie Tutto Zagor ). Sono state interrotte all'improvviso perchè non c'erano più i numeri in termine di vendite per proseguire le ristampe.

I Tex costola bianca da 250, 300, 350, 400 è così via fino alle 1200 lire sono stati ristampati in continuazione nel corso di vent'anni per soddisfare le incessanti richieste delle edicole ( negli anni settanta non era raro trovare chioschi che avevano pile alte un metro di arretrati ).

Il numero delle ristampe non è dato dalla disparit? di condizioni ma dalle impietose leggi di mercato.

Magico Vento non assicurava più certe vendite, la ragione della chiusura che avevo sentito io era in primis questa.

Il discorso che Tex ha i migliori sceneggiatori e i migliori disegnatori è senz'altro vero. C'è da aggiungere anche che con le sue vendite, oggi sulle 215.000 copie, assicura anche la presenza in edicola di certe testate i cui margini di guadagno, per un colosso dell'editoria come la Bonelli, sono piuttosto ridotti e che altrimenti chiuderebbero i battenti.

Per quanto riguarda gli arretrati è vero che risultano esauriti per tante serie, come Zagor, e questo in assenza di ristampe in edicola. Ma anche in questo caso l'ostacolo maggiore è che non si rientra nei costi nel ristamparle perchè le richieste devono essere relativamente poche. E poi valutano che c'è un fiorente mercato dell'usato, c'è internet, insomma chi cerca qualcosa prima o poi la trova.

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quello che voglio dire io è che, se tex deve avere tutto questo successo, ben venga, ma preferirei che il successo fosse fondato su una effettiva questione di meriti, ponendosi allo stesso livello delle altre testate.
solo allora, a parit? di condizioni, sarà possibile vedere chi vende di più!
troppo comodo essere la testata più venduta d'italia, quando si hanno un sacco di ristampe a disposizione, e i nuovi lettori non devono nemmeno fare la fatica di andarsi a cercare nei mercatini, con il sudore, gli albi arretrati, perchè tanto si trovano già in edicola! :capoInguerra:
non lo trovo corretto nei confronti dei lettori, e mi d' la sensazione che tex è una testata raccomandata dalla stessa casa editrice che la pubblica.

Si, questo discorso te l'ho sentito fare anche su altri forum... e per me, sinceramente, è frutto di una specie di "odio" verso Tex che non capisco.

O meglio, lo posso anche capire, dato che ognuno ha i suoi gusti... ma quello che non accetto è il voler dare una parvenza di oggettivit? a un discorso soggettivo.
Per esempio: tu dici che Tex ha successo non per ragioni "di merito"... ecco, questo è un parere incondivisibile, per me. Soprattutto se viene da uno che dopo "L'uomo di Baltimora" (storia molto bella, tra l'altro) non ha più letto niente.
In pratica: che ne sai tu di com'? il Tex contemporaneo, se non lo leggià
Poi il discorso sulla "raccomandazione" per me non ha senso, sinceramente.
Se le altre testate non hanno ristampe è perchè non vendono. Punto. Non è Tex a essere raccomandato.

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quello che voglio dire io è che, se tex deve avere tutto questo successo, ben venga, ma preferirei che il successo fosse fondato su una effettiva questione di meriti, ponendosi allo stesso livello delle altre testate. solo allora, a parit? di condizioni, sarà possibile vedere chi vende di più!troppo comodo essere la testata più venduta d'italia, quando si hanno un sacco di ristampe a disposizione, e i nuovi lettori non devono nemmeno fare la fatica di andarsi a cercare nei mercatini, con il sudore, gli albi arretrati, perchè tanto si trovano già in edicola!

Scusa Pippo ma perchè Tex dovrebbe essere comodo nell'essere la testata che vende di più, ma senza ragionamenti difficili, mi pare che tutto sia giustificato dal fatto che se lo è ampliamente meritato, con una carriera lunga e spero mai a concludersi, di ben 64 anni se lo è guadagnato sul campo e a suo tempo in mezzo a mille difficolt?... quando Tex nacque nel '48 eravamo immediatamente dopo la 2 guerra mondiale, altro che tecnologia odierna, ma il pubblico gli ha dato un successo enorme, cosa deve farsene una colpa il fatto che vende, semmai se una serie è ottima dimostrer? da sola e senza confronti con nessun'altra il suo successo, perchè lo fanno i lettori. Rispetto il tuo pensiero Pippo ci mancherebbe, ma anche io che prediligo il Tex classico di GL Bonelli con tutte le tradizionali sfumature che conosciamo, devo dire che di ottime storie c'è ne sono state e c'è ne saranno comunque ed in questo sono d'accordo con Paco, che ha citato delle ottime avventure, tra serie inedita e Texoni e io aggiungo l'ultimo Color Tex ed anche l'ultima storia inedita "Mezzosangue", solo un p? intaccata dal non perfetto disegno di Font..(e snza offesa per Font). Il tempo giudicher? se una serie come NN sarà degna di avere lo stesso successo... decretato dai lettori...;)
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ciao!
e perchè dovrebbe essere fisiologico, potresti motivare il tuo punto di vista?
forse perchè tex ha raggiunto una notevole quantit? di albi, quindi è più facile trovare materiale da ristampare?
non credo, in tal caso zagor dovrebbe avere la stessa quantit? di ristampe di tex.
allora forse è perchè tex vende, quindi può permettersi di avere tante ristampe in contemporanea?
il discorso sulla quantit? di ristampe vale anche per dylan dog, hai ragione.

quello che voglio dire io è che, se tex deve avere tutto questo successo, ben venga, ma preferirei che il successo fosse fondato su una effettiva questione di meriti, ponendosi allo stesso livello delle altre testate.
solo allora, a parit? di condizioni, sarà possibile vedere chi vende di più!
troppo comodo essere la testata più venduta d'italia, quando si hanno un sacco di ristampe a disposizione, e i nuovi lettori non devono nemmeno fare la fatica di andarsi a cercare nei mercatini, con il sudore, gli albi arretrati, perchè tanto si trovano già in edicola! :capoInguerra:
non lo trovo corretto nei confronti dei lettori, e mi d' la sensazione che tex è una testata raccomandata dalla stessa casa editrice che la pubblica.

qualcuno ha detto che non c'è nessun personaggio che si possa considerare finito, finch? ci sono autori capaci di raccontarne le gesta.
io invece sostengo che, quando una serie vende, l'editore ha tutto l'interesse di trovare nuovi autori che siano disposti a trovare nuovi spunti, ma questo non vuol dire che quel personaggio abbia ancora qualcosa da dire!



in quanto alla storia sei divise nella polvere, non l'ho letta, ho mollato tex un po' prima, dopo la storia di faraci & bruzzo.
ma come ho avuto modo di dire altre volte su altri forum, dopo la chiusura di magico vento non ho intenzione di leggere altre storie di manfredi che trattino argomenti western.
? una scelta personale, una delle motivazioni avanzate per giustificare la chiusura di MV fu il fatto che l'autore si era stancato di scrivere storie western, quindi non trovo coerente con questa affermazione che lo si debba ancora vedere sulle pagine di tex. :colt:

Il mio "fisiologico" è motivato da una molteplicit? di fattori.

Innanzitutto, trattandosi della serie più venduta, mi sembra logico che la SBE ne assicuri una quantit? consona di ristampe.
Che poi in fondo sono tre, non tremila.

Non dimentichiamoci che in tempi di magra generale, il mercato editoriale in particolare non attraversa un buon momento.
Quindi la SBE fa un duplice ragionamento:di salvaguardia economica e di "rispetto" per i lettori, perchè essendo Tex il più venduto è logico che il pubblico desideri leggere anche vecchie storie.
Tu per i motivi che hai ben spiegato prima non sarai d'accordo, naturalmente rispetto il tuo punto di vista.

Sul discorso della correlazione tra vendite e "stato di salute" del personaggio mi trovi perfettamente d'accordo, ed infatti al di l' dell'eccezione di "Sei divise nella polvere" ed un'altra manciata di storie, le recenti avventure pubblicate su Tex confermano quanto dici. Almeno secondo il sottoscritto.

In ogni caso sono convinto che a parit? di ristampe tra le varie testate, il Ranger sarebbe comunque campione d'incassi.

Prendo atto anche della decisione di non leggere storie western sceneggiate da Manfredi, mi dispiace solo per te che ti perdi una grandissima avventura.

Niente scuse per la presunta polemica, l'importante è scambiarsi idee con buona educazione. E noi lo stiamo facendo.

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Sarebbe davvero interessante scoprire quanto vendono le ristampe, per esempio mi chiedo se abbia senso continuare col Tre Stelle e non cassarlo, considerato che la NR ormai veleggia abbondantemente oltre il numero 300.

Ecco, anch'io sarei curioso... E mi chiedo: non sarebbe meglio chiudere il 3Stelle e soprattutto il tuttoTex?La NuovaRistampa può interessare per la cartolina di Villa a fine albo, ma le altre?Per quel che mi riguarda chiudo con il tuttoTex col n.500 che sarà in edicola a novembre. Andare oltre non ha senso. Fossi la SBE metterei la parola fine al tuttoTex col n.500 e anche il 3stelle lo chiuderei ad un numero "tondo" preciso. E mi concentrerei di più sulla serie regolare e sulle altre uscite. Ormai con la edizione a colori di Repubblica 5 edizioni mi sembrano eccessive!
Discorso Nuova Ristampa:beh, oltre alla cartolina di Villa considera quella fascia di lettori relativamente giovani come il sottoscritto che hanno cominciato a leggere l'inedito attorno al 460 dell'inedito. Ecco, la Nuova Ristampa per me e molti altri ha rappresentato l'occasione per gustarsi l'epoca d'oro di Tex. E per molti altri lettori storici il modo di rileggere nuovamente le vecchie avventure, senza andare a scomodare magari le vecchie copie consunte dell'inedito. Mi trovi d'accordo invece sulla chiusura di almeno una tra il Tre Stelle ed il Tutto Tex, con la pubblicazione di una nuova ristampa che preveda magari il ripristino dei dialoghi e delle copertine originali. Tanto più che ormai la NR è entrata in pieno nel quarto centinaio. In questo senso il numero 500 di Tutto Tex rappresenterebbe l'occasione perfetta per chiudere. Chissà quanto vendono le sopracitate. Evidentemente ancora abbastanza, anche se sarei davvero curioso di incrociare i dati di Tutto Tex relativi al pre e post 500. Tre Stelle:in questo caso più che al quanto sono interessato al perchè. In fondo si tratta di numeri piuttosto recenti, quindi se uno ha buchi nell'inedito può recuperarli facilmente tra fumetterie e mercatini, oppure richiederli direttamente come arretrati.
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  • Sceriffi

I precedenti interventi del topic hanno disquisito su quasi tutti gli aspetti del fumetto Tex, soggetti, sceneggiature, ambientazioni, personaggi, tematiche, classicit?, novità, linguaggio, filosofia fondante e futura, finanche le politiche editoriali e commerciali; ma a questo punto trovo curioso ed anche strano che nessuno abbia toccato un punto che invece a me sembra basilare ed essenziale: il disegno!Stiamo parlando di un fumetto, manufatto che io, come già più volte ribadito in altre discussioni, ritengo una vera e propria forma d'arte al pari della pittura, scultura, musica, ecc., ma che ovviamente ha la sua stessa ragione di esistere nel tratto disegnato di un artista. Ecco perchè io compro Tex da quasi quarant'anni, perchè in primo luogo mi piacciono i suoi disegni fatti dal maestro che lo ha creato e dai grandi artisti che ne hanno decretato la lunghissima carriera e che spero lo porteranno avanti ancora molti e molti anni. Tex lo vedo e lo leggo con gli occhi, nessuno me lo racconta, non canta egli stesso le sue gesta, non ha altri supporti multimediali; mi gusto ogni tratto, ogni particolare, vignetta dopo vignetta, tavola dopo tavola, albo dopo albo ed anche i suoi dialoghi vanno gustati parola dopo parola, io da lettore esigente voglio che anche i balloon siano fatti bene, prova ne sia che la pressapochezza del lettering dei primi cento e più albi mi dava enorme fastidio, come un disegno mal finito!Certo, anche io, ovviamente, mi rendo ben conto che il soggetto e la sceneggiatura abbiano una grande importanza, ma, come detto in un'altra discussione su questo Forum, preferisco di gran lunga una storia esile e poco interessante ma ben disegnata ad una storia eccezionale ma disegnata da cani! Poi, va da se, arrivano le storie capolavoro quando entrambe queste condizioni di eccellenza si realizzano. Io, dunque, spero che il grande successo che Tex ha sempre avuto ed il buon successo che sta avendo siano dovuti in buona parte al fatto che ai lettori piacciano in primo luogo i suoi disegni. A riprova di questa mia supposizione porto due ragioni:-il successo che ha avuto la ristampa a colori de La Repubblica, storie vecchie ma riproposte a colori per un doppio pubblico, una nuovo e giovane che è nato col colore ed ha più dimestichezza ed interesse con questo supporto ed uno vecchio ed affezionato che conoscendo già le storie in b/n è stato stimolato (come me) a rivederle colorate.- il genere "western" è quasi morto, non è sicuramente in cima alla lista delle preferenze letterarie delle nuove generazioni; basta vedere con quanta fatica si cerchi ogni tanto di proporre qualche novità (anche ottima, ultimamente) in campo cinematografico, bench? supportata da star del cinema, da belle sceneggiature e da dovizia di mezzi, per poi avere, nella maggioranza dei casi, incassi bassi o tuttalpiù normali e comunque un'accoglienza del pubblico nemmeno lontanamente uguale ai colossal fantascientifici, horror, fantasy o polizieschi. Quanto alla letteratura, alla pittura od alla musica western credo non esistano praticamente più neppure negli States, figuriamoci in Italia!Che quindi un fumetto puramente western, in bianco e nero, venda ancora oggi in Italia più di 200.000 copie mensili, molto più di altre serie di genere più attuale pur sempre ben fatte, dovrebbe far pensare che interessi maggiormente per il disegno che non per i contenuti. Tutto il resto, recupero di soggetti originali o nuovi schemi narrativi, dialoghi duri e puri o modernizzati, sfumature psicologiche del personaggio Tex e dei comprimari, presenza più o meno accentuata dell'universo femminile, ripresa di vecchie figure di nemico o creazione di nuove, ambientazioni classiche o alternative, quantit? e tipologie di ristampe, è molto interessante ed è stato ben analizzato nei numerosi ottimi interventi che mi hanno preceduto; ma, a mio avviso, se non si tiene centrale il tema del disegno e dei disegnatori si rischia di deragliare dai binari di un futuro roseo del nostro amato fumetto. Che poi, dall'importanza, dallo spazio e dall'energia che gli utenti di questo Forum dedicano quotidianamente ai disegnatori, al loro lavoro ed anche alla loro critica, devo necessariamente dedurre di non essere davvero il solo a pensarla così!!

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@paco ordonez

In pratica: che ne sai tu di com'? il Tex contemporaneo, se non lo leggià

scusami, ma come puoi affermare che io non conosco il tex contemporaneo?

dopotutto ho smesso con l'uomo di baltimora, una storia che risale a solo un paio di anni fa, mica ho smesso di leggere tex negli anni '70, cosa peraltro impossibile visto che non ero nemmeno nato. :D
di questo non mi puoi accusare, anzi ritengo di essere un lettore sempre pronto a mettersi in discussione, concedendo ad ogni serie ben più di una o 2 possibilità.
lo dimostra il caso di dylan dog, che avevo smesso di leggere da un po' di tempo perchè non mi convinceva più, ma questo mese ho voluto riprovarci, acquistando sia l'albo normale scritto da recchioni, sia il color fest.
non conosco il tex degli ultimi 2 anni, è vero, ma il concetto di contemporaneo è molto vasto, o mi vuoi dire che, in questi 2 anni, tex è cambiato in maniera epocale? :D

@Gatecrasher

Innanzitutto, trattandosi della serie più venduta, mi sembra logico che la SBE ne assicuri una quantit? consona di ristampe.
Che poi in fondo sono tre, non tremila.

beh, direi che sono un po' più di 3, infatti abbiamo:


- tex 3 stelle;
- tutto tex;
- tex nuova ristampa;
- tex stella d'oro;
- collezione storica a colori, che anche se ormai è finita ha avuto una portata immensa, arrivando a mostrare qualcosa di assurdo e surreale nel panorama fumettistico italiano, cioè una ristampa che riesce a raggiungere l'inedito, una cosa che io ho visto solo con tex, e che reputo molto scorretta, perchè così non si fa neppure distinzione fra passato e presente di una testata.
secondo me una ristampa integrale è accettabile solo per una serie che ormai ha chiuso i battenti, come mister no o il piccolo ranger, ma non per tex che ancora propone storie nuove -_nono ;
- i cartonati e gli oscar mondadori, che sebbene escano solo in libreria e non in edicola, solo nel caso di tex e dylan dog godono di una certa regolarit?, se non sbaglio ne esce uno ogni anno;
- le ristampe occasionali, come quella recente sulla saga di mefisto.

come vedi le ristampe sono parecchie, altroch?. :P

fascia di lettori relativamente giovani come il sottoscritto che hanno cominciato a leggere l'inedito attorno al 460 dell'inedito

io ho cominciato un po' prima, con il #415, ma all'inizio non era una lettura costante, quindi credo di poter affermare con ragionevole sicurezza che la prima storia inedita che ho letto in modo completo, senza buchi di albi, sia stata i lupi del colorado. :lupod:
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Dopo "L'uomo di Baltimora" sono uscite, tra regolare e speciali, un'altra ventina di storie: non è poco. Magari prima di esprimere un giudizio di condanna dovresti leggerle- poi non ho mica capito il motivo per cui non vuoi leggere il Tex di Manfredi. Non vedo nemmeno cosa ci sia di scandaloso nel fatto che la collezione di Repubblica abbia raggiunto la regolare: cioè, non riesco proprio a capire i tuoi criteri di valutazione! :)

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in questi 2 anni, tex è cambiato in maniera epocale?

Quindi Pippo vorresti dire che tu non leggi più Tex perchè da 2 anni a questa parte Tex,? rimasto come storie omogeneo?... Quindi tutte storie da buttar via, oppure perchè ritieni che le sceneggiature siano tutte uguali e senza alcun tipo di novità?Poi scusa ma perchè dovrebbe esserci un cambiamento addirittura epocale, cosa che mi sembra non si pretenda da altri fumetti conosciuti, magari la parola rinnovamento nel tuo caso era più adatta...
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Ognuno ha diritto alle sue idee lo dico sempre ed in non pochi casi queste idee significano una presa di posizione molto netta. Se a uno il Tex contemporaneo non piace, c'è poco da fare. Si può dire quel che si vuole, ma alla fine rimane una sola indiscutibile verità: se le storie attuali non gli piacciono, non li si può costringere a farsele piacere. Sarebbe come se qualcuno cercasse di convincere me di quanto sono belle le storie di Brendon, personaggio che non mi ha mai detto nulla e con cui non ho mai provato sintonia (e questo anche se la fantascienza post apocalittica rientra tra el mie sfere d'interesse) o mi decantasse le meraviglie di Julia, personaggio che, invece, mi piaceva parecchio e che secondo me avrebbe tuttora grandi potenzialità, ma le cui sceneggiature, troppo legate ad uno schema o formula che dir si voglia, hanno cessato di interessarmi da tempo. Insomma non ci provo neppure. Se Gatecrasher o Pippo ritengono che il Tex contemporaneo sia per loro insoddisfacente (se non addirittura finito) non c'è nulla che gli si possa davvero dire. Contestare certe affermazioni che giudico errate invece lo posso fare. Tex nasce e si sviluppa in un periodo in cui le vendite dei fumetti si misuravano in grandi numeri, centinai di migliaia di copie, in qualche raro caso anche milioni. A quei tempi (e parliamo di 30/40 anni fa) un fumetto che avesse venduto 100.000 copie era a serio rischio chiusura, oggi uno che ne vende 30.000 è considerato un moderato successo. Negli Stati Uniti, che hanno una popolazione quintupla della nostra e dove una volta i fumetti vendevano in proporzione, se un albo raggiunge le 100.000 copie vendute in casa editrice stappano lo champagne e ne parlano i media specializzati, che un tempo per meno di un milione di copie non si sarebbero smossi. In questo contesto, Tex, caso quasi unico nel suo genere, vende più di 200.000 copie (che siano 220.000 o 215.000 importa poco in fondo). Vorr? dire qualcosa o no?In questo contesto Tex è una delle pochissime serie che ha visto arrestarsi l'emorragia di lettori (le altre sono Zagor e Diabolik a quanto ne so), il che vuol dire che se perde lettori, ne guadagna altrettanti. Quello che fu un fenomeno editoriale come Dylan Dog pare non possa dire altrettanto. Serie storiche come Zagor o, per uscire dall'ambito bonelliano, Diabolik hanno seriamente rischiato la chiusura e sono state salvate solo dall'arrivo di sceneggiatori motivati (e nel caso di Diabolik almeno da uno sforzo editoriale non indifferente per promuovere l'immagine del personaggio) che hanno saputo rinvigorire la serie e non solo impedirne la chiusura ma farne risalire le vendite. Tex non è stato immune da questo rischio, solo diluito da una base di partenza molto alta, ma anche qui l'emorragia di lettori si è arrestata. Pure questo vorr? dire qualcosa o no?Discorso ristampe. Pippo accomuna, facendo, a mio parere, un errore metodologico, due fenomeni distinti: le ristampe cronologiche proposte perlopiù dalla SBE e la ristampa, più o meno periodica, di certe storie fatta da altre case editrici (come i Cartonati o gli Oscar Mondadori). Si tratta di due fenomeni distinti e che dovrebbero essere trattati distintamente. Se Tex ha ben tre collane di ristampe per la serie regolare ed una per i Texoni, vuol dire che c'è una domanda da parte del pubblico. Sergio Bonelli aveva pensato più di una volta di chiudere la ?Tre Stelle?, visto che ristampa storie di poco più di tre anni fa, poi dati alla mano, ha constatato che, visti i bassissimi costi di produzione (pressappoco tra il 60 ed il 70% in meno di un albo inedito), le copie vendute garantivano un buon margine di profitto, quindi aveva ed ha poco senso chiuderla almeno dal suo punto di vista. Le altre ristampe hanno forse un costo maggiore (la Nuova Ristampa ce l'ha di sicuro, vista l'allegata cartolina di Villa), ma hanno anche vendite maggiori. La presenza di tutte queste ristampe è giustificata anche dal fatto che eventuali nuovi lettori potrebbero essere interessati a storie di tre anni fa così come a quelle di 10 o 20. Chi altri ha un così alto numero di ristampe? Mi vengono in mente solo due nomi: Dylan Dog e Diabolik, guarda caso gli altri due fumetti italiani più venduti. E veniamo al discorso ristampe da altri editori. Fondamentalmente la logica non è molto dissimile: se Mondadori decide di editare un volume cartonato ed almeno un Oscar all'anno, lo fa perchè sa che ne vender? un numero di copie tale da garantire un buon guadagno. La SBE è ben contenta perchè a fronte del compenso che riceve per la licenza dei diritti il suo sforzo produttivo è praticamente dimezzato (l'assemblaggio del volume ed i redazionali, ma non sempre, mentre il licenziatario si accolla stampa, distribuzione e pubblicit?). Diversamente dalle ristampe bonelliane, però, i cartonati e gli Oscar sono trattati come libri a tutti gli effetti: non vengono ritirati dopo un mese (o 15 giorni per la Nuova Ristampa), rimangono sugli scaffali per un periodo indefinito, mesi, se non anni, restano visibili, pronti per essere acquistati in ogni tempo finch? non escono di catalogo, come si dice. Gli Oscar, poi, sono soggetti perfino ad una periodica ristampa. Trattamento di favore? Raccomandazione? Sintomo di successo direi. Ci sarebbe, forse altro da dire, ma per ora mi fermo qui.

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@paco ordonez

Magari prima di esprimere un giudizio di condanna dovresti leggerle- poi non ho mica capito il motivo per cui non vuoi leggere il Tex di Manfredi.
Non vedo nemmeno cosa ci sia di scandaloso nel fatto che la collezione di Repubblica abbia raggiunto la regolare: cioè, non riesco proprio a capire i tuoi criteri di valutazione!

secondo me una ristampa porta con sè il concetto di valorizzazione di un determinato periodo storico di una serie.

quale debba essere questo periodo è una scelta variabile, basta decidersi in base ad un criterio, possono essere i primi 100 numeri, oppure le storie pubblicate fino agli anni '60, o ancora tutte le storie scritte dal creatore, quello che conta è che sia sempre chiara la distinzione fra il presente attuale e il passato di quella testata, senn° che ristampa sarebbe? doubt
ora che è zagor ad avere la collezione storica, ho sentito commenti di molti zagoriani che sperano che l'iniziativa possa raggiungere l'inedito come è accaduto con tex, si tratta perlopiù di lettori che non seguono lo zagor inedito, quindi sperano che la ristampa raggiunga l'inedito in modo da mettersi in pari con i lettori della serie, godendo di una edizione deluxe a colori.
senza volermi mettere in mezzo, ho espresso il mio punto di vista anche su un forum di zagor, dicendo che non sono d'accordo.
ripeto: se la serie ha chiuso i battenti non ci vedo niente di male a proporre una ristampa integrale, ma quando escono ancora gli inediti no, per i motivi che spero di aver chiarito. ;)

e veniamo a manfredi.
quando è stato chiuso magico vento, sono state avanzate varie motivazioni per giustificare la chiusura della serie, una di queste era che manfredi si fosse stancato di scrivere western.
ora, fermo restando che un autore è liberissimo di cambiare idea quando gli pare e piace, limportante è che metta al corrente anche gli altri di questi cambiamenti.
se manfredi si è reso conto di avere ancora qualcosa da dire sul western, perchè non riprende il filo narrativo di magico vento, anzich? scrivere tex?
non capisco perchè ci deve sempre essere una serie che viene sacrificata per garantire la sopravvivenza continua e imperterrita di tex. :rolleyes:

un'ultima cosa.
io non mi sono mai permesso di esprimere giudizi di condanna, ho solo detto che, a mio parere, tex non è un personaggio attuale, credo che sia giunto il momento di spiegare perchè.
cerchiamo di analizzare la questione, quali sono le caratteristiche del tex originario, quello di GLB?
beh, lo sappiamo bene, è un personaggio abbastanza violento, che non esita a prendere a pugni i criminali senza aspettare di avere prove contro di loro, che è disposto a mettere un fiammifero fra le dita dei piedi dei cattivi per farli cantare.
comportamenti che mi sembrano un po' fascisti, in quanto sono dettati dalla convinzione che basti prendere a pugni la gente per risolvere i problemi.
una ideologia del genere poteva andare bene negli anni '40 e '50, ma già dopo, nel '68, con la diffusione della filosofia del peace & love, l'approccio di tex è cominciato a diventare anacronistico, infatti sono arrivati nuovi personaggi che sono riusciti ad esprimere meglio le nuove tendenze: mister no, ken parker, dylan dog...
d'accordo, è pure vero che il tex attuale è molto diverso da quello di GLB, nel corso degli anni quel tipo di violenza di cui faceva sfogo nelle vecchie storie è stata attenuata, ma io ritengo che un personaggio non debba modificare le proprie caratteristiche per adattarsi ai cambiamenti sociali. -_nono
quando i tempi cambiano, bisogna creare personaggi nuovi che esprimano meglio le nuove esigenze, non serve a niente modificare personaggi già esistenti.
queste le ragioni per cui considero tex un personaggio finito e non più attuale, ma è solo il mio punto di vista.

@Pallino

Quindi Pippo vorresti dire che tu non leggi più Tex perchè da 2 anni a questa parte Tex,? rimasto come storie omogeneo?

la mia era una battuta a quanto affermato da paco ordonez.

ho spiegato qui sopra le ragioni per cui non leggo più tex. ;)

@Carlo Monni

Sarebbe come se qualcuno cercasse di convincere me di quanto sono belle le storie di Brendon, personaggio che non mi ha mai detto nulla e con cui non ho mai provato sintonia

il personaggio di brendon non piace molto nemmeno a me, però adoro la serie di cui è protagonista! :trapper:

ma tranquillo, non cercher? in alcun modo di convincerti. :D

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cerchiamo di analizzare la questione, quali sono le caratteristiche del tex originario, quello di GLB?beh, lo sappiamo bene, è un personaggio abbastanza violento, che non esita a prendere a pugni i criminali senza aspettare di avere prove contro di loro, che è disposto a mettere un fiammifero fra le dita dei piedi dei cattivi per farli cantare. comportamenti che mi sembrano un po' fascisti, in quanto sono dettati dalla convinzione che basti prendere a pugni la gente per risolvere i problemi. una ideologia del genere poteva andare bene negli anni '40 e '50, ma già dopo, nel '68, con la diffusione della filosofia del peace & love, l'approccio di tex è cominciato a diventare anacronistico, infatti sono arrivati nuovi personaggi che sono riusciti ad esprimere meglio le nuove tendenze: mister no, ken parker, dylan dog... d'accordo, è pure vero che il tex attuale è molto diverso da quello di GLB, nel corso degli anni quel tipo di violenza di cui faceva sfogo nelle vecchie storie è stata attenuata, ma io ritengo che un personaggio non debba modificare le proprie caratteristiche per adattarsi ai cambiamenti sociali

Mi pare, caro Pippo, che con quest'ultima tua precisazione, sia proprio tu ad assumere una posizione anacronistica. Lasciamo stare la banalizzazione dell'aggettivo "fascista", che ricorda il linguaggio degli anni '70 (secondo te basta essere violenti per essere fascisti? un po' poco, non ti pare? guarda un po', il maestro di Predappio si illudeva di aver fondato un nuovo movimento e non si era accorto che al di l' dell'Atlantico, mentre lui giocava nell'aia, i rudi uomini del far west ne applicavano già i principi!A parte l'amenit? littoria, non credi che sia sbagliato pretendere da un fumetto ambientato nel vecchio west - immaginario, mitizzato, fantasioso o fantastico, fin che si vuole, ma pur sempre collocato, direi "inchiodato", grosso modo, al "ventennio" (passami l'accostamento, non voluto ,,,) 1860 - 1880 - dicevo, non credi sia sbagliato pretendere da un tale fumetto che rispecchi esattamente e solamente la sensibilit? e la mentalit? diffusa nel XXI secolo? Io ho letto molti albi di Ken Parker e devo dire che mi son pure piaciuti. Però ho sempre visto con fastidio l'ostentata sensibilit? da progressista anni '70 affibbiata al povero sig. Parker. In certe situazioni, direi che si sfior? anche il ridicolo, per l'inverosimiglianza dei rovelli parkeriani (che comunque, sia detto per inciso, non impedivano al nostro di collezionare una ragguardevole lista di morti ammazzati; beninteso, sempre dolorosamente, problematicamente, nella misura in cui ....). Ora tu potrai anche pensare che io ami un Tex spaccamontagne, spietato massacratore e picchiatore. In realtà, Tex non è solo questo. Tex e Carson, soprattutto, sono due cavalieri indomiti in perenne lotta per la giustizia - a volte, molto realisticamente, soltanto per la minore ingiustizia possibilie - nel caso concreto (e non per massimi sistemi) e che in ciò esibiscono anche straordinarie capacità di combattenti. Dunque, cuore e azione (e non "libro e moschetto"). Verrebbe, poi, anche voglia di ricordare - ma è stato fatto così tante volte! - l'estrema "modernit?" della rappresentazione degli indiano nel fumeto Tex. Attenzione, però, in Tex si è addirittura riusciti ad evitare i due clich? estremi (indiano-feroce selvaggio / indiano-nobile essere incontaminato), evitando accuratamente di presentare i nativi sempre e comunque come vittime innocenti. Tex e pards combattono, pestano e uccidono (se necessario) le "carogne" di ogni razza: con ciò sono forse multiculti? Tex e pards combattono, pestano e uccidono (se necessario) le carogne altolocate: con ciò son forse dei socialisti rivoluzionari? Tex e pards combattono, pestano e uccidono (se necessario) le carogne violente da strada (oggi è di moda parlare di "piccola criminalit?" o di "criminalit? comune"): con ciò son forse dei violenti reazionari?Io credo che il nucleo ideale di Tex e compagni non sia mai cambiato ed è ciò che i suoi lettori amano. Ai gusti dei tempi devono certamente adattarsi gli stili, il modo in cui si racconta una storia, il modo in cui la si disegna, il tipo di personaggi, anche le tecniche e gli accorgimenti narrativi, ma il resto è sempra la granitica forza e volonta di quattro paladini della giustizia nel far west. Ed è ancora più incredibile il successo di Tex, se si pensa a quanto poco successo abbiano oramai i film western. Forse Tex è letto dagli ultimo nostalgici del cinema western° forse i suoi lettori sono in prevalenza over 40 (e anche very very over!!!), che dispongono oramai di sufficienti risorse per acquistare le varie stampe e ristampe?Non lo so. Però so che moltissime storie degli ultimi anni sono delle gran belle storie. Modificato da TexFanatico
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Tex "fascista"? Vabb?, dopo questa, Pippo, con tutto il rispetto per le tue opinioni, credo che non abbiamo più niente da dirci, perchè di tutta la tua idea di Tex non c'è una cosa che condivida :) E comunque anche sulla motivazione della chiusura di Magico Vento sei fuori strada: MV non vendeva. E Manfredi non lo ha abbandonato per Tex: infatti questo sceneggiatore su Tex è solo una guest star, purtroppo-al limite ha abbandonato MV per "Volto Nascosto", "Shangai Devil" e i suoi tanti altri progetti...

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@james
secondo me è inevitabile che un personaggio dei fumetti sia il riflesso delle idee dell'autore, idee che vanno comprese contestualizzandole nel periodo in cui quell'autore è vissuto.
capisco che certe situazioni progressiste di ken parker possano apparire ridicole, ma non ha nessuna importanza il periodo storico in cui si svolgono le vicende, può essere il medio-evo, il risorgimento, il far west, ogni autore ci proietter? se stesso.
pensa ai flintstones, che vivono nella preistoria ma usano gli stessi oggetti dei giorni nostri.
? tanto per estremizzare il concetto, lo so che gli antenati di hanna & barbera sono un'opera umoristica. :D

in quanto al fascismo, io non posso dire che cosa è stato davvero, che cosa ha significato per chi lo ha vissuto, visto che io a quei tempi non c'ero, sono nato molto tempo dopo, e anche qui il mio giudizio è condizionato dalla veduta del fascismo che si ha nella nostra epoca.
ho riscontrato nel tex originale di GLB atteggiamenti fascisti, ma posso benissimo sbagliarmi.

@paco ordonez
mi spiace che tu non voglia più discutere con me! :snif:

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no pippo, non è che non voglia discutere: è che sarebbe un dialogo tra sordi perfettamente inutile :)

E perchè mai? :rolleyes:


Se tutti fossimo sempre disposti a sperticate lodi per il ranger dove starebbe il divertimento?
Vabb? che questo è un forum texiano, ma anche qui ci sono critiche, anche se premetto subito che non sono d'accordo con Pippo, e non tanto quando parla di Tex "fascista", ma quando pensa che il Tex delle origini debba cambiare ed evolversi "nella misura in cui" (non è una citazione di Pippo, ma passatemi un'espressione tipica di un tempo passato) nella misura in cui, dicevo, cambiano atteggiamenti e mentalit?. Quando leggevo Tex non ero sicuramente fascista, ma sapevo distinguere il mondo della realtà da quello fantastico in cui la violenza non solo non era fine a se stessa, ma sicuramente preludeva alla giustizia. Naturalmente non porterei mai i metodi texiani nel mondo reale, e credo che la Giustizia con la G maiuscola non appartenga a tale mondo. Ma a Tex sè.
Il cambiamento radicale nella mentalit? ci ha regalato, dice Pippo, personaggi che sanno esprimere meglio questa filosofia peace&love. Si uscirebbe O. T., e peggio ancora si rischierebbe di urtare coscienze e sentimenti, se si dovesse veramente sviscerare quanto c'è di vero e quanto c'è di ipocrita in questo romantico motto, ma io non uscir? dal topic perchè non intendo urtare nessuno. Il punto ?: questi personaggi, sullo stile di Mr. No, sono più consoni allo stile pacifista e magari hippy? Bene, vuol dire che c'è da leggere per tutti. Anzi, meglio, c'è da leggere per ogni momento. Perchè c'è il momento in cui vuoi vedere l'uomo che affronta di petto l'iniquit? e c'è il momento in cui preferisci accompagnare Mister No o Ken Parker. A ciascuno il suo, a ciascun momento il suo, senza pretendere che un personaggio che è nato ed è stato amato con una certa personalit? l'annulli e la cambi in omaggio ai tempi. Altrimenti era inutile aggiungervi il Ken Parker di turno, bastava passare da "Tex il duro" a "Tex il pacifista" a "Tex il figlio dei fiori"... e magari a "Tex e lo spleen" (e in certi numeri di tempi abbastanza recenti ci siamo pure arrivati <_< ).
Tutto questo senza considerare che l'etichetta di fascista-perchè-tirapugni è un tantino limitata. Pensare che la violenza sia stata solo di un colore e di un lato è decisamente contrario alla storia, storia che abbiamo vissuto per poco che negli anni '70-80 fossimo almeno adolescenti.

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beh, direi che sono un po' più di 3, infatti abbiamo:

- tex 3 stelle;
- tutto tex;
- tex nuova ristampa;
- tex stella d'oro;
- collezione storica a colori, che anche se ormai è finita ha avuto una portata immensa, arrivando a mostrare qualcosa di assurdo e surreale nel panorama fumettistico italiano, cioè una ristampa che riesce a raggiungere l'inedito, una cosa che io ho visto solo con tex, e che reputo molto scorretta, perchè così non si fa neppure distinzione fra passato e presente di una testata.
secondo me una ristampa integrale è accettabile solo per una serie che ormai ha chiuso i battenti, come mister no o il piccolo ranger, ma non per tex che ancora propone storie nuove -_nono ;
- i cartonati e gli oscar mondadori, che sebbene escano solo in libreria e non in edicola, solo nel caso di tex e dylan dog godono di una certa regolarit?, se non sbaglio ne esce uno ogni anno;
- le ristampe occasionali, come quella recente sulla saga di mefisto.

come vedi le ristampe sono parecchie, altroch?. :P

Beh, mi sembrava chiaro che si parlasse della 'dimensione edicola', in un'ottica di visibilit? e vendite che hai fatto tu per primo.

Ho dimenticato la ristampa Stella D'oro, del resto esce due volte l'anno quindi è anche comprensibile.
Ok, non sono tre, bensì quattro. Il discorso di fondo rimane lo stesso.

Cartonati ed Oscar Mondadori rappresentano un discorso totalmente a parte per i motivi ben esposti da Carlo Monni, così come la collezione storica a colori, sulla quale ho non ho mancato di esprimere le mie perplessit?.

Tu parli di scorrettezza, però-lo ribadisco-in tempi a dir poco complicati per il mercato dell'editoria (non solo fumetti eh, si va dai quotidiani ai libri) si può fare una colpa alla SBE ed al gruppo Repubblica - L'Espresso se hanno deciso di pubblicare un prodotto che ha incontrato vastissimi favori del pubblico e di conseguenza una notevolissima fonte di introiti?

Senza contare che, come ha sottolineato ymalpas, questi introiti tra le altre cose permettono a molte serie minori di sopravvivere.

Discorso Manfredi:tu scrivi "non capisco perchè ci deve sempre essere una serie che viene sacrificata per garantire la sopravvivenza continua e imperterrita di tex", ma è un discorso senza senso secondo me.
La faccenda è molto più prosaica,Manfredi ha ritenuto che non ci fossero più le condizioni per proseguire Magico Vento.
Credo che se lo contatti non mancher? certo di farti avere tutte le delucidazioni del caso al riguardo.

Sulla questione "Tex finito" affermi "quando i tempi cambiano, bisogna creare personaggi nuovi che esprimano meglio le nuove esigenze, non serve a niente modificare personaggi già esistenti.
queste le ragioni per cui considero tex un personaggio finito e non più attuale, ma è solo il mio punto di vista", ma la convinzione che i personaggi dei fumetti debbano adeguarsi ai tempi od esprimere meglio le nuove esigenze la trovo concettualmente sbagliata.
Si tratta proprio di una contraddizione intrinseca che investe il concetto di fumetto.
Uno li legge proprio per fuggire dalla realtà, non a caso qui in molti si augurano un ritorno allo stile del vecchio Tex di GLB.

Carlo Monni,Tex finito? Mai detto. Troppo spesso mi capita di trovarlo insoddisfacente, questo sè. Gli ultimi due inediti al contrario li ho promossi a pieni voti.

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bah ! tutto questo astio verso le ristampe di Tex e non solo, non lo capisco proprio per niente e non lo condivido affatto. ritengo che la Bonelli faccia benissimo a ristampare tex in tutte le salse che vuole visto che vendono e visto che i lettori le richiedonole ristampe sono importanti perchè permettono a tutti di leggere splendide storie , anche a chi ha scoperto una serie dopo anni che esiste;sono importanti perchè permettono di rimpiazzare vecchi albi ormai logori( la carta non dura in eterno , i miti si), si possono vedere inoltre diverse edizioni ( colorate , di lusso, da libreria , ecc.)esempio Zagor: io avevo la serie completa che poi si è rovinata col tempo, ho perso alcuni albi; quando mi è venuta voglia di ricostruirmela , anche girando le varie fumetterie trovavo solo albi sciupati e logori(anche le ristampe), poi finalmente è arrivata repubblica che ha ripotato in vita storie che sono a dire poco meravigliose e che altrimenti si sarebbero pian piano perse ( un terribile delitto per ogni vero amante del buon fumetto)ovviamente non mi sto perdendo neanche un numero, e spero la ristampa vada avanti il più possibilevorrei dire , anzi, che continuo a non capire perchè la Bonelli non ristampa anche i maxi e gli almanacchiio vorrei anche ristampe di ken parker e magico vento non è questa un p? la mania del collezionista?della serie io ho gli originali e ci devono essere in giro solo quelli così valgono di più ?per me certi miti devono durare nel tempo , per generazioni e le ristampe servono proprio a questo

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voglio dire solo una cosa a paco ordonez: ho letto con piacere i tuoi interventi, e mi dispiace tanto che tu te la sia presa in questo modo, non avrei voluto che si arrivasse a questo punto, credimi, le mie intenzioni erano ben altre, mi spiace solo non essere riuscito a farle arrivare come avrei voluto.
ma ormai basta così, non entrer? più nel merito della questione.
mi piacerebbe solo che in questa discussione intervenisse qualcuno degli autori che frequentano il forum, giusto per conoscere anche il loro punto di vista, in particolare mi interesserebbe quello di boselli.
un caro saluto. :generaleN:

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Sulla questione delle ristampe, è chiaro che chi si prende la briga di comprarle è perchè vuole gli arretrati, se vuole gli arretrati gradisce il prodotto (e lo gradisce come tale, dalle origini, non solo perchè un bel giorno gli ha colpito l'immaginazione in edicola). Ad esempio ho i miei dubbi sul fatto che Nuova Ristampa venga acquistato solo o soprattutto in funzione della cartolina di Villa, chi si riempirebbe la casa di giornaletti per un gadgetà E non credo che una casa editrice sosterrebbe le spese di stampa e ristampa se non ne avesse un sicuro rientro economico. Poi, io sono tra quelli che gli albi - inediti a parte - non li acquista in edicola bensì li cerca pazientemente in bancarella ;):cowboy:

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e veniamo a manfredi. quando è stato chiuso magico vento, sono state avanzate varie motivazioni per giustificare la chiusura della serie, una di queste era che manfredi si fosse stancato di scrivere western. ora, fermo restando che un autore è liberissimo di cambiare idea quando gli pare e piace, limportante è che metta al corrente anche gli altri di questi cambiamenti. se manfredi si è reso conto di avere ancora qualcosa da dire sul western, perchè non riprende il filo narrativo di magico vento, anzich? scrivere tex?non capisco perchè ci deve sempre essere una serie che viene sacrificata per garantire la sopravvivenza continua e imperterrita di tex. rolleyes.gif

Non discuto su questo ragionamento, anche perchè a mia conoscenza non posso ipotizzare nulla, ma per dovere di cronca posto la risposta che mi ha dato lo stesso Manfredi e che mi ha autorizzato a postare:Domanda:Ma Magico Vento è finito perchè è finita la saga in se stessa o perchè tu volevi sceneggiare altri personaggià?Manfredi:Entrambe le cose. Per andare avanti, bisognava "svoltare" arricchendo la saga con altre situazioni e personaggi, ma siccome i disegnatori a disposizione diminuivano e i lettori erano diventati "stanziali" , questo non si poteva fare, ergo la mia voglia di scrivere di altre cose ha prevalso. resta il fatto che MV non è finito, nel senso che ogni anno ricomincia dal principio in qualche paese estero, il che significa quanto meno che la serie non è invecchiata e che attrae ancora lettori. Sicuramente non sono ferrato nel fare le domande ma penso comunque che la spiegazione sia chiara... A noi le considerazioni del caso...:)
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e veniamo a manfredi. quando è stato chiuso magico vento, sono state avanzate varie motivazioni per giustificare la chiusura della serie, una di queste era che manfredi si fosse stancato di scrivere western. ora, fermo restando che un autore è liberissimo di cambiare idea quando gli pare e piace, limportante è che metta al corrente anche gli altri di questi cambiamenti. se manfredi si è reso conto di avere ancora qualcosa da dire sul western, perchè non riprende il filo narrativo di magico vento, anzich? scrivere tex?non capisco perchè ci deve sempre essere una serie che viene sacrificata per garantire la sopravvivenza continua e imperterrita di tex. rolleyes.gif

Non discuto su questo ragionamento, anche perchè a mia conoscenza non posso ipotizzare nulla, ma per dovere di cronca posto la risposta che mi ha dato lo stesso Manfredi e che mi ha autorizzato a postare:Domanda:Ma Magico Vento è finito perchè è finita la saga in se stessa o perchè tu volevi sceneggiare altri personaggià?Manfredi:Entrambe le cose. Per andare avanti, bisognava "svoltare" arricchendo la saga con altre situazioni e personaggi, ma siccome i disegnatori a disposizione diminuivano e i lettori erano diventati "stanziali" , questo non si poteva fare, ergo la mia voglia di scrivere di altre cose ha prevalso. resta il fatto che MV non è finito, nel senso che ogni anno ricomincia dal principio in qualche paese estero, il che significa quanto meno che la serie non è invecchiata e che attrae ancora lettori. Sicuramente non sono ferrato nel fare le domande ma penso comunque che la spiegazione sia chiara... A noi le considerazioni del caso...:)
Traduzione: la serie vendeva poco, il budget non consentiva l'inserimento di nuovi disegnatori (e difatti per gli ultimi albi si è fatto ricorso a prestiti da altre serie come Della Monica) così Manfredi ha preferito terminarla alle sue condizioni, dandole un finale compiuto, piuttosto che essere costretto ad interromperla quando le vendite fossero state così scarse da imporre la chiusura immediata. La voglia di scrivere altro oltre al western, insomma, è stata un fattore solo marginale. Se avesse potuto Manfredi avrebbe continuato Magico Vento all'infinito o quasi.
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