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Tex vive o sopravvive?


Leo
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ma siccome i disegnatori a disposizione diminuivano e i lettori erano diventati "stanziali"

Ecco quello che mi preoccupa maggiormente è questo passaggio, ci sono ben 2 motivazioni, che hanno indotto a terminare la serie di MV... ma la seconda motivazione se non erro ci dice che i lettori erano diventati stabili, non aumentavano insomma, chi leggeva MV bene o male continuava a farlo... e MV anche per la prima motivazione è stato terminato. Cosa dobbiamo aspettarci se il seguito del Nostro amato Ranger, non rimanesse neanche "stanziale", ma andasse gradatamente diminuendo come comunque ha fatto nell'arco degli ultimi 30 anni?... Dobbiamo allora temere un graduale logoramento della serie?Certo il confronto tra MV e Tex non reggeva nel momento in cui li trovavamo entrambi in edicola, immagino che le quote di vendita fossero notevolmente diverse, e nel caso di Tex di certo non mancano i disegnatori accreditati a eseguirne le storie, ma il seguito dei lettori nel tempo quello si sarebbe un dato preoccupante se la "stanzialit?" o "stabilità" nel numero sia un motivo per concludre una serie...
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ma siccome i disegnatori a disposizione diminuivano e i lettori erano diventati "stanziali"

Ecco quello che mi preoccupa maggiormente è questo passaggio, ci sono ben 2 motivazioni, che hanno indotto a terminare la serie di MV... ma la seconda motivazione se non erro ci dice che i lettori erano diventati stabili, non aumentavano insomma, chi leggeva MV bene o male continuava a farlo... e MV anche per la prima motivazione è stato terminato. Cosa dobbiamo aspettarci se il seguito del Nostro amato Ranger, non rimanesse neanche "stanziale", ma andasse gradatamente diminuendo come comunque ha fatto nell'arco degli ultimi 30 anni?... Dobbiamo allora temere un graduale logoramento della serie?Certo il confronto tra MV e Tex non reggeva nel momento in cui li trovavamo entrambi in edicola, immagino che le quote di vendita fossero notevolmente diverse, e nel caso di Tex di certo non mancano i disegnatori accreditati a eseguirne le storie, ma il seguito dei lettori nel tempo quello si sarebbe un dato preoccupante se la "stanzialit?" o "stabilità" nel numero sia un motivo per concludre una serie...
Qui, a mio parere tu commetti un errore che chiamerei metodologico. La chiusura di una serie non è determinata dalla stabilità del numero dei suoi lettori. Per certi versi non è determinata nemmeno dalla diminuzione di quei lettori almeno sino ad una certa soglia. No: la chiusura di una serie si ha solo e soltanto quando i costi per produrla superano i ricavi. Pura e semplice logica di mercato. Magico Vento aveva lettori stanziali ma viaggiava sul limite del pareggio o sotto, in parole povere non dava guadagno.Zagor è stabile da diversi anni, ma vende almeno il doppio del punto di pareggio e non solo continua ad uscire ma sta anche acquisendo nuovi autori sia tra gli sceneggiatori che tra i disegnatori. Dampyr ha avuto una perdita secca di vendite ma visto che è ampiamente sopra il punto di pareggio non solo continua ma Boselli ha avviato anche una sorta di campagna acquisti di giovani disegnatori (che essendo giovani costano anche meno e quindi incidono meno sui costi). Nel caso di Zagor e Dampyr, comunque, questo dimostra che l'editore crede che valga la pena di investire sulla serie. Tex ha avuto una costante emorragia di lettori per parecchi anni (emorragia che sembra essersi arrestata a partire dal 2008 per dar luogo ad una sostanziale stabilità), ma visto che continuava a vendere molto più del triplo del suo punto di pareggio (che penso che per Tex sia più altro che per altre serie perchè i suoi autori sono pagati di più) ha anche visto aumentare il suo parco disegnatori e successivamente anche sceneggiatori. La diminuzione, se non il crollo, delle vendite può, però, essere vista dalla casa editrice come un campanello d'allarme che consenta di correre ai ripari. Se si va oltre una certa soglia di contrazione fisiologica del mercato in se e per se, infatti, si può decidere di usare certi accorgimenti (cambiare autori, introdurre elementi di novità, recuperare elementi del passato caduti in disuso ed altro ancora) per rilanciare la serie. Con Zagor ha funzionato alla grande salvandolo dalla chiusura e riportandolo a nuovi fasti. Con Mister No purtroppo no ed è andata com?? andata. Se MV ha chiuso, è perchè il suo parco lettori era sè stanziale, ma comunque non era sufficiente a garantirne la sopravvivenza nell'immediato futuro. Se a questo aggiungi il fatto che, presumibilmente, Manfredi non era disposto a continuare aggiungendo allo staff eventuali disegnatori che appartenessero alla categoria che lui chiama ?panchinari?, ovvero giovani esordienti o poco più dalle tariffe abbastanza basse da non fare andare in rosso il budget mensile, il gioco è fatto: piuttosto che vivacchiare, ha preferito chiudere le sue trame e terminare il percorso della sua creatura. Non preoccuparti, quindi, se il parco lettori di Tex è stanziale. Di questi tempi avere vendite stabili significa vitalit? della serie e che ogni eventuale perdita di lettori è compensata da nuovi acquisti. Certo, sarebbe meglio se le vendite aumentassero, ma su questo io rimango ottimista: chissà che il nuovo corso di Tex non sia capace di attirare nuovi lettori?
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Non preoccuparti, quindi, se il parco lettori di Tex è stanziale.

Bhe se il parco lettori di Tex è "stanziale" con una quantit? di tre volte superiore al punto di pareggio, sono molto più ottimista......;)
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Mi sento quasi in colpa per essere un lettore... che non compra Tex! Almeno non in edicola. Stasera mi sono comprato una decina di numeri 1 euro l'uno in un mercatino... Ho 32 anni e molte storie arretrate di tex da leggere... oltre che pochi soldi in tasca ;)Non credo comunque che la serie abbia terminato gli spunti. In fondo io non leggo Tex solo per la sceneggiatura, ma anche per rilassarmi un'oretta e respirare quell'aria di vecchio west e tempi andati che solo questo fumetto sa darmi. A me Tex piace così. Non lo leggo da sempre, prima ho letto molti altri fumetti (di tutti i tipi, eccetto i manga) ma crescendo mi è piaciuto sempre di più, a differenza di altri che ho trovato sempre più banali (es. Diabolik, per dirne uno).

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per carit?, io non dico mica che non sia giusto che alla bonelli siano tanto contenti e tanto orgogliosi del fatto che tex vende così tanto, lo sono e si vede.
io discuto solo sui modi in cui il successo viene ottenuto: preferirei che ci fossero meno ristampe e meno volont? di far apparire tex come un prodotto che sta sopra a tutti gli altri.
per me una serie come nathan never è molto più coerente di tex, sarà come dici tu che non si rinnova più di tanto, ma almeno non ha bisogno di vivere del riflesso di se stessa, anche perchè, a mio parere, è meglio raccontare sempre la stessa storia in episodi nuovi, che dover riproporre le solite storie che già sanno tutti a memoria, mettendo i lettori davanti ad un confronto continuo fra presente e passato.
ad esempio: perchè si deve sempre parlare di com'erano straordinarie e mitiche le storie di GLB rispetto a quelle degli autori attuali, ma nessuno parla mai abbastanza delle differenze fra il nathan never dei 3 sardi e quello di oggià

Pippo mi sembra che nei discorsi che fai tu dimentichi che la SBE è innanzitutto un azienda. Ogni azienda che si rispetti deve avere alcuni obiettivi ben precisi tra cui ad esempio la bontà e la qualità del prodotto che commercializza e sicuramente l'obiettivo di ottenere un profitto dalla sua attività.

Ora mi spieghi perchè mai alla SBE dovrebbero smettere di pubblicare le ristampe di Tex quando queste ristampe riscuotono ancora un buon successo di vendita?

Tex vende mensilmente circa duecentomila copie dell'inedito, e da questa vendita arriva la maggior parte del profitto, inoltre riesce ancore a vendere un discreto numero di ristampe che contribuiscono ad aumentare tale profitto. Finch? i ricavi saranno maggiori dei costi è sicuro che continueranno a fare le ristampe. E' solamente questo il motivo per cui lo fanno, è la legge del mercato. Non lo fanno sicuramente per riempire le edicole con Tex...
Lo hanno fatto anche con Zagor finch? ha dato dei profitti poi hanno smesso per un semplice motivo, vendevano poche ristampe.
Non lo fanno con Nathan Never o con altri personaggi solo perchè si rendono conto di non avere un mercato di potenziali lettori interessati alle ristampe tali da generare un guadagno. La questione sta tutta qua, stai certo che se sapessero di poter vendere abbastanza ristampe da quadagnarci su lo farebbero anche con altri personaggi e non solo con Tex.

Se a te non piace più il Tex degli attuali autori fai bene a non comprarlo più, ma sul come e perchè Tex riscuota tanto successo ancor oggi mi sembra che sei fuori strada.

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Però di giovani lettori (anche dal punto di vista anagrafico) ce ne sono parecchi, addirittura minorenni e sicuramente la Collezione Storica a Colori, pur con tutti i suoi difetti, è servita ad attirare una buona parte di questi.

Beh... Sam, per quel che può valere io ho ricominciato a leggere l'inedito Tex della serie mensile, ed anche i Texoni i Maxi e tutto il resto, grazie alla collezione storica a colori che mi ha fatto riscoprire le storie di Tex che ormai da tempo leggevo solo saltuariamente su qualche Oscar Mondadori. Faccio numero lo stesso anche se non sono minorenne? ;):rolleyes::P
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- collezione storica a colori, che anche se ormai è finita ha avuto una portata immensa, arrivando a mostrare qualcosa di assurdo e surreale nel panorama fumettistico italiano, cioè una ristampa che riesce a raggiungere l'inedito, una cosa che io ho visto solo con tex, e che reputo molto scorretta, perchè così non si fa neppure distinzione fra passato e presente di una testata.
secondo me una ristampa integrale è accettabile solo per una serie che ormai ha chiuso i battenti, come mister no o il piccolo ranger, ma non per tex che ancora propone storie nuove -_nono ;
- i cartonati e gli oscar mondadori, che sebbene escano solo in libreria e non in edicola, solo nel caso di tex e dylan dog godono di una certa regolarit?, se non sbaglio ne esce uno ogni anno;

Scusa Pippo ma con tutto il rispetto faccio fatica a seguire in alcuni casi il tuo ragionamento!


Ma tu credi veramente che la Mondadori pubblichi Tex sugli Oscar così frequentemente solo perchè la SBE glielo raccomanda? Guarda che la Mondadori non è mica un'opera pia di beneficenza... se lo fa è perchè ci guadagna e pure bene.

Poi non capisco queste dicktat. E' scorretto che una ristampa, ossia la collezione storica a colori, raggiuga la serie inedita. Ma cosa ti importa, se non la vuoi comprare nessuno ti obbliga ma perchè non devi permettere ad altri di avere una collezione completa sia pure in ristampa a colori. A me piaceva e l'ho comprata, l'anno scorso comprai per curiosità un numero di Dylan Dog, non mi è piaciuto e non l'ho più comprato ma mica desidero che non venga più stampato solo perchè a me non piace.

Poi continui a dire che Tex è raccomandato dalla SBE ma guarda che Tex vende oltre 200.000 copie al mese solo con l'inedito, senza contare le ristampe. Quindi è il fumetto più venduto della SBE contando solo sulle storie inedite. A te potranno non piacere più, parere rispettabilissimo, ma non credo che gli altri duecentomila che lo comprano ogni mese siano costretti dalla SBE. A me le nuove storie piacciono, se così non fosse non lo comprerei neanche se l'edicola fosse tappezzata di manifesti di Tex.

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Io non credo affatto che la collezione oscar di Repubblica si sia sovrapposta indebitamente alla regolare stampa - e ristampa - di Tex. Perchè? Ma semplicemente perchè si è trattato di una produzione a colori e quindi completamente fuori dall'ordinaria politica della Bonelli, che a colori stampa solo alcuni speciali o in occasioni di determinate scadenze o di anniversari. Di conseguenza ci sarà stato chi li ha voluti affiancare alla propria collezione (che già aveva, quindi l'attaccamento alla serie non è discutibile), altri avranno iniziato la raccolta con quegli albi, forse attratti proprio dai colori (ma ci saranno pure altre produzioni, da Topolino in avanti, con quelle caratteristiche), e altri, come me, che a parte due o tre numeri acquistati per curiosità alle bancarelle non si sono curati di acquistarli perchè sono attaccati al b/n tradizionale e del colore si accontentano quando viene e non fanno una malattia se non viene.

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Pippo mi sembra che nei discorsi che fai tu dimentichi che la SBE è innanzitutto un azienda. Ogni azienda che si rispetti deve avere alcuni obiettivi ben precisi tra cui ad esempio la bontà e la qualità del prodotto che commercializza e sicuramente l'obiettivo di ottenere un profitto dalla sua attività.
Ora mi spieghi perchè mai alla SBE dovrebbero smettere di pubblicare le ristampe di Tex quando queste ristampe riscuotono ancora un buon successo di vendita?

so che sono una mosca bianca a pensarla così, ma continuo a pensare che le cose debbano essere fatte anzitutto in nome di un criterio, anche a costo di rinunciare ad un guadagno facile.


Poi non capisco queste dicktat. E' scorretto che una ristampa, ossia la collezione storica a colori, raggiuga la serie inedita

? una questione di principio.

soprattutto da parte di una ristampa che si chiama collezione storica.
credo che lo scopo di ogni ristampa sia di valorizzare il passato della serie a cui è dedicata, cosa che non avviene più mettendo insieme, in un'unica minestra, storie di un'epoca passata e storie dell'altroieri.

Ma cosa ti importa, se non la vuoi comprare nessuno ti obbliga ma perchè non devi permettere ad altri di avere una collezione completa sia pure in ristampa a colori

non voglio limitare la libertà di nessuno.

non criticher? mai la scelta di chi ha voluto comprare la collezione storica di tex, n° mi interessa indagare più di tanto sul perchè lo abbia fatto.
volevo solo comunicare il mio punto di vista.

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  • Rangers

? una questione di principio.
soprattutto da parte di una ristampa che si chiama collezione storica.
credo che lo scopo di ogni ristampa sia di valorizzare il passato della serie a cui è dedicata, cosa che non avviene più mettendo insieme, in un'unica minestra, storie di un'epoca passata e storie dell'altroieri.

Forse "Collezione Storica" è intesa non in senso storico (passato) del termine, ma molto più probabimente una ristampa che farà la Storia! :)


Con tutti i difetti della ristampa di Repubblica - L'espresso (colorazione magari non eccelsa, ristampa di storie già da tempo censurate e riviste e quindi in molti casi non fedeli alle storie originali così come uscivano dalla penna di GLB), c'è da dire che ha avuto comunque un ottimo successo e ha attirato anche persone che di Tex non avevano mai sentito parlare!

Probabilmente ora dovranno passare parecchi altri anni perchè venga riproposta con successo una nuova ristampa dell'intera serie di Tex, per questo io se fossi nella SBE penserei ad una ristampa VERA e FEDELE degli originali , senza censure di intere frasi e vignette! :trapper:

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[La diminuzione, se non il crollo, delle vendite può, però, essere vista dalla casa editrice come un campanello d'allarme che consenta di correre ai ripari. Se si va oltre una certa soglia di contrazione fisiologica del mercato in se e per se, infatti, si può decidere di usare certi accorgimenti (cambiare autori, introdurre elementi di novità, recuperare elementi del passato caduti in disuso ed altro ancora) per rilanciare la serie. Con Zagor ha funzionato alla grande salvandolo dalla chiusura e riportandolo a nuovi fasti. Con Mister No purtroppo no ed è andata com?? andata. Se MV ha chiuso, è perchè il suo parco lettori era sè stanziale, ma comunque non era sufficiente a garantirne la sopravvivenza nell'immediato futuro. Se a questo aggiungi il fatto che, presumibilmente, Manfredi non era disposto a continuare aggiungendo allo staff eventuali disegnatori che appartenessero alla categoria che lui chiama ?panchinari?, ovvero giovani esordienti o poco più dalle tariffe abbastanza basse da non fare andare in rosso il budget mensile, il gioco è fatto: piuttosto che vivacchiare, ha preferito chiudere le sue trame e terminare il percorso della sua creatura. Non preoccuparti, quindi, se il parco lettori di Tex è stanziale. Di questi tempi avere vendite stabili significa vitalit? della serie e che ogni eventuale perdita di lettori è compensata da nuovi acquisti. Certo, sarebbe meglio se le vendite aumentassero, ma su questo io rimango ottimista: chissà che il nuovo corso di Tex non sia capace di attirare nuovi lettori?

Sono sostanzialmente d'accordo con quanto sopra, con l'eccezione che il nuovo corso di Tex possa attrarre nuovi lettori. Io lo spero vivamente, però, ora come ora, non riesco ad essere altrettanto ottimista. Provo a spiegare il perchè: personalmente gli ultimi due anni della serie regolare non mi hanno appassionato. Se ho continuato a leggere Tex è stato solo per la fedelt? che mi lega al personaggio ed al suo mondo e, ad onor del vero, devo confessare che alcune aspettative (forse eccessive) che mi ero costruito intorno ad alcune storie (in particolare quelle delle coppie Boselli/Ginosatis e Boselli/Piccinelli) sono state profondamente disattese. E potrei poi dire anche che la storia di Boselli/Garcia Sejas e quelle di Faraci avrebbero potuto essere gestite diversamente. Ma non voglio andare OT. Voglio far notare che, certamente, il nuovo corso è meglio di quello che abbiamo avuto nell'ultimo periodo di Nizzi (e lo dice un grande estimatore del Nizzi prima maniera). Quello che voglio far notare, tuttavia, è che il Tex attuale, IMHO, non riesce a trovare lo smalto che ci si aspettava (pur danado doverosamente atto del fatto che questo nuovo corso ha probabilmente fermato una emoraggia di lettori dovuta presumibilmente alle storie poco presentabili che l'hanno preceduto). Il punto è questo: se io, vecchio lettore, provo queste sensazioni di incompiutezza, di aspettative non riscontrate, di macchinosit? nello scorrere della serie, mi chiedo, se sia possibile che giovani leve (che magari non sono cresciute con i miti del West e dell'avventura) riescano ad appassionarsi ad un fumetto come il Tex di oggià Io rifletterei anche sul fatto che la collezione storica di Repubblica con Tex abbia avuto così tanto successo. Mi chiedo che target di lettori ha attratto? Sono i vecchi lettori che hanno voluto rileggere le storie passate in un formato diverso o sono nuovi acquisti? Io penso (spero di sbagliarmi) che si sia trattato di lettori già affezionati a Tex che magari lo avevano abbandonato. Se così è le previsioni mi inducono a non essere troppo ottimista. Concludo, dicendo che queste mie cpnsiderazioni non vogliono essere una critica fine a se stessa. Se di critica possono essere tacciate allora sia una critica positiva e propositiva. Dal canto mio ho voluto solo formalizzare alcune riflessioni che mi vengono in mente da un p? di tempo. Spero davvero che il nuovo corso possa prendere il largo a gonfie vele, tuttavia io, nei panni degli autori, rifletteri un p? sull'opportunità o meno di effettuare qualche aggiustamento di rotta. Grazie per l'attenzione
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Forse "Collezione Storica" è intesa non in senso storico (passato) del termine, ma molto più probabimente una ristampa che farà la Storia! :)

non credo sia così, e per un motivo molto semplice: all'inizio si era detto che la collezione storica doveva comprendere 50 volumi, per cui nell'intenzione originaria non c'era niente che facesse capire l'uso del termine storico da te suggerito. ;)

poi hanno visto il successo, e hanno deciso di andare avanti, senza peraltro nemmeno rispettare i limiti indicati dopo.
? soltanto questo che discuto, mi aspetto che certe iniziative vengano gestite con un minimo di criterio, non credo che un simile approccio, pur nella bontà di riproporre le mitiche storie di tex, possa far bene al fumetto. :capoInguerra:

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Ma penso che sia normale eh: come altri hanno scritto, la Bonelli è un'azienda. Hanno avuto questo progetto INIZIALE di 50 volumi e probabilmente (anzi sicuramente) non si aspettavano un successo tale da giustifiare l'uscita di 200 e passa volumi. Non si tratta di mancanza di criterio o serietà, anzi... Non sono stati i primi a farlo e non saranno gli ultimi. Tante riviste/testate vedo che durano inizialmente un tot numero e poi proseguono ( o addirittura si arrestano prima)Quello che sbagli secondo me è nel vedere questo proseguimento della raccolta come un tradimento morale di qualche genere. Ti vedo un po' troppo catastrofista quando dici che queste iniziative non possono far bene al fumetto: e in che modo lo danneggerebbero, esattamente? Occupando uno slot in un'edicola è Io ho seguito la raccolta di Tex di repubblica fino a quando non ho raggiunto la mia "nuova ristampa" e poi ho deciso di continuare con quella perchè preferivo gli albetti in b/n, per questioni di spazio e perchè avrei dovuto svendere tutti gli albi della N. R. I fumetti si comprano se piacciono o se interessano: finch? la raccolta di repubblica mi interessava per i suoi contenuti l'ho presa, quando si è trattato di sovrapporla a storie che avevo già, l'ho semplicemente abbandonata.

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Pippo, dalle tue risposte mi sembra di capire che tu continui a ragionare con un tocco di ingenuità senza peraltro fare i conti con quel che è la realtà di tutti i giorni. Questo per intenderci non lo considero una tua mancanza, considerata anche la tua giovane età mi sembra del tutto normale. Però vorrei un p? farti capire che alla SBE non è che non abbiamo adottato un criterio anzi è proprio il contrario. Chi dirige una società per azioni e lo vuole fare bene non può permettersi scelte azzardate... in ballo oltre al suo personale guadagno, sacrosanto perchè quando una persona dirige una società come la SBE che da lavoro ad un sacco di persone e produce fumetti anche molto belli è sacrosanto che abbia un bel guadagno frutto del suo lavoro, deve pensare anche a tutte le persone che per lui lavorano e che in lui hanno riposto la loro fiducia per garantire a se stessi e alle proprie famiglie un futuro tranquillo. Se un editore è lungimirante quando lancia una nuova proposta fa in modo che non comprometta quanto fatto e che porti guadagno, in tal senso va vista la scelta di limitarsi a 50 numeri e di continuare poi un p? per volta. Se la collana fosse andata male a 50 numeri si interrompeva e ne la SBE ne il gruppo di Repubblica ci avrebbero perso, ma dato che ha avuto successo, in un periodo di crisi come questo perchè sputare su un guadagno sicuro? Se tu vendi un prodotto buono, e Tex lo ?, perchè devi smettere di farlo? Tu pensi che alla SBE abbiamo pensato solo al guadagno? sicuramente lo hanno fatto ed hanno fatto bene, ma hanno pensato anche alle migliaia di lettori che volevano avere una collezione completa. Ed hanno pensato che col guadagno che si aveva dalla SBE si potevano mettere da parte un bel p? di soldi per lanciare altri prodotti, tenere in vita serie in affanno o altro ancora... questo per me è dirigere bene una società cosa che in Italia se ti guardi in giro non è roba da poco...

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  • Rangers

Prima di tutto permettemi di scrivere che mi fa piacere sentire l'opinione di Pippo, nonostante sia diversa da quelle avute finora... e proprio per questo motivo spero che il nostro amico Alessandro non se la prenda a cuore, perchè questo è un forum e finch? ci manteniamo su questo dialogo "civile" è il luogo giusto su cui discutere (anzi questo spazio continua a rimanere vivo proprio per questo scopo)!Venendo alla Collezione Storica a Colori, come più volte ho scritto in passato, io non ne ho mai preso neppure un numero. Questo non per qualche oscuro motivo, ma per ragioni economiche e di spazio. Anche perchè le stesse storie già le avevo in formato bianco e nero (che comunque continuo a preferire)!Però non nego che mi piacerebbe averla completa, sia per le copertine di Villa sia per il formato che attira davvero. Sulla questione durata e prolungamento della serie: tutto quello che gira sul mercato è in prova. Sia che parliamo di un prodotto alimentare sia che parliamo di una serie a fumetti (ma stesso identico discorso va rivolto anche a romanzi, libri e quant'altro vogliamo metterci)!Mi sembra normalissimo che dopo i primi 50 volumi, visto il buonissimo riscontro in termine di vendite, si sia deciso di proseguire!E questo Pippo non mi sembra che abbia arrecato danni in campo fumettistico, anzi se ci pensi bene è stato quasi un miracolo che un fumetto nato nel 1948 di genere western abbia avuto ancora un ottimo successo di vendita dopo il 2000 (e non sembra ma già nel 2007 eravamo in crisi economica). Se poi mi tiri fuori che Tex faccia ombra ad altre serie a fumetti, mi sembra un p? "magro" come discorso, perchè nessuno obbliga ad un nuovo lettore di comprare l'inedito di Tex anzich? Saguaro o qualsiasi altra serie che attende in edicola!E la Collezione Storica a Colori, so per certo avendo visto di prima persona in più occasioni e in svariate città in cui mi trovavo, non è stata acquistata soltanto dai soliti lettori del cosidetto "zoccolo duro", quelli che comprano tutto e di più di Tex anche se possiedono l'intera serie in tutte le salse e ristampe (anche in aramaico antico)! :DQuesta ennesima ristampa ha avuto successo anche e soprattutto perchè è riuscita ad attirare svariati lettori giovanissimi (addirittura sotto i 15 anni). Sul forum moltissimi iscritti che son passati negli ultimi anni ne sono una prova... Ora non so se continueranno a leggere Tex anche in futuro, ma non hanno di sicuro portato danni ai fumetti scegliendo questa ristampa, che rimane comunque un ottimo prodotto! :trapper:

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Forse il discorso di Pippo è leggibile così: mi avevano detto che avrebbero fatto una raccolta di 50 volumi e mi sono ritrovato con una raccolta molto piu longeva e non sono riuscito a completarla---> poca serietà della SBE. Quindi può essere vista negativamente solo da un punto di vista meramente collezionistico: perchè altri aspetti negativi veramente non ne trovo. Magari un lettore che già aveva tex voleva aggiungere una raccolta completa alla sua collezione e si era prefissato un budget che poi è stato sforato. Per il resto, se avessi avuto lo spazio, me li sarei presi volentieri tutti :)

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Capisco il punto Night, ma in ogni caso una raccolta di soli 50 numeri sarebbe stata "monca". A meno di non essere a tema, come le edizioni specifiche su Mefisto, sul grande Nord ecc. Se dopo il numero cinquanta si pensa che il resto sia di troppo, perchè non fermarsi?

Concordo con Cheyenne, se poi si considera il successo avuto dalla collezione non regge neanche l'ipotetico discorso del valore collezionistico della stessa. C'è da dire anche che la pubblicazione è stata fatta dal gruppo Repubblica che non è nuovo a queste iniziative, quindi semmai la "colpa" del proseguimento andrebbe equamente suddivisa, e c'era da aspettarselo che sarebbe proseguita. Per altre collezioni il gruppo Repubblica si era comportato in passato in modo analogo. Come ha sottolineato Cheyenne è più giusto dire che una collezione limitata a 50 numeri sarebbe stata monca ed è più giusto che sia proseguita fino a quasi eguagliare l'inedito in modo da essere più completa.
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  • Sceriffi

A mio avviso è bene sgombrare il campo della discussione da equivoci o idealismi o falsi moralismi: al di la di tutto l'amore (grande, enorme, per quanto mi riguarda), la passione, l'affetto o anche solo l'interesse che nutriamo per Tex, il fumetto è prima di tutto un prodotto commerciale per la casa editrice, è la sua unica fonte d'introito, è la base stessa della sua esistenza. Poi vengono il valore artistico, quello artigianale, quello collezionistico, quello affettivo che per noi lettori possono anche essere primari (ed è bene che lo siano, io aggiungo!). State pur certi che nel momento in cui l'inedito smettesse di vendere al di sopra del punto di pareggio dei costi per tenere in piedi la baracca, la SBE smetterebbe di pubblicarlo. Magari tirerebbe avanti ancora qualche mese per tentare di salvarlo, per non licenziare i dipendenti di punto in bianco o addirittura per L'orgoglio di non chiudere una azienda storica ed unica nel panorama imprenditoriale italiano, ma poi, se il proprietario è serio ed onesto, non resterebbe altra strada che chiudere se non si vuole fallire. Questa è la realtà, se si vuole anche cruda e spietata, ma è la realtà di un mondo capitalista e finanziario dove le leggi e le regole funzionano così e lo vediamo ogni giorno sulla pelle di decine di aziende in difficolt?. Le collane collaterali, gli speciali, gli extra e quant'altro volete non sfuggono a questa logica, anzi probabilmente nascono principalmente per tentare di garantire un aumento delle entrate e quindi si allungano o si accorciano a seconda della convenienza, come giustamente altri prima di me hanno ben puntualizzato. Punto e basta. Io non ci vedo altro da dire, il resto sono ingenuità, per quanto assolutamente legittime, e lo dico da vecchio lettore e collezionista, di quelli che comprerebbero quasi tutto di Tex!di tutto e di più di Tex anche se possiedono l'intera serie in tutte le salse e ristampe (anche in aramaico antico)! :DGran putifarre, certo che per averlo in aramaico antico............. non so cosa farei........! :rolleyes:

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Premetto che sono entrato in questo forum soprattutto per avere notizie e mi sono appassionato a questa discussione avendo alcune idee chiare di base essendo un lettore di Tex da oltre trent'anni. Il Tex come lo conoscevamo noi ragazzi con gli anta sulle spalle è al giorno d'oggi morto come qualcuno ha affermato nella discussione ma è anche vero che gli assassini sono ancora in libertà. Ovvero a qualcuno la voglia di creare un personaggio più adatto ai npstri giorni ha dato l'idea, e qui non voglio fare nomi perchè ognuno ha le sue convinzioni, di poter stravolgere e cambiare radicalmente con alcune mosse astute il personaggio di Tex e la sua linea di costruzione, a discapito di ciò che contraddistingueva il Tex da noi amato. Togliendo un linguaggio colorito, togliendo i duetti saporiti tra Tex e Carson, togliendo carattere e caratteristiche al personaggio di Tex, ingigantendo invece quelli di comprimari e non, snellendo le storie a scapito di sequenze temporali che pretenderebbero una esposizione più larga e chi più ne ha più ne metta, non si è fatto altro che dare modo a chi di dovere di crearsi un suo personaggio che collega il tutto ma non si distingue più dalla massa, il Tex di oggi non è mai preponderante, si fa beccare alla sprovvista spesso, diventa comprimario a sua volta, per chi come me lo segue da anni è diventato in molte occasioni quasi inguardabile, non ho ancora smesso di leggere il mitico Aquila della Notte ma mi sembra quasi di rivedere la parte finale di Magico Vento e non è un complimento. Certo il lavoro di sceneggiatura in questa maniera diventa più facile gestendo più personaggi non legati ad una continuity temporale tra loro tramite uno staff di disegnatori che lavora sequenzialmente a diversi aspetti dell'universo texiano, ma di questo risente in modo demotivante il nostro Tex, quel ranger che affrontava a testa bassa miriadi di pelandroni e di politicanti, di sceriffi corrotti e di tagliagole incalliti, di belve indiane e di mostri spaventosi, non esiste più o meglio esiste nella nostra fantasia come un ricordo che ci affiora ogni volta che vediamo una copertina con sopra il nome di Tex. Penso che ormai il travaso sia irreversibile, ha vinto la linea di chi ha ucciso il vecchio Tex e quindi noi nostalgici prima o poi dovremo arrenderci e metterci da parte, gioendo solo dei nostri ricordi con le belle storie di Bonelli e Galleppini.

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Aggiungo questo post trovato su: " http://fumettologicamente. wordpress.com/20... i-bonelli-oggi/ " dove pubblicano i dati di vendita delle testate bonelli ( non ci metterei la mano sul fuoco ). I dati sono relativi alle uscite tra dicembre 2011 e gennaio 2012:Le serie regolari (mensili, bimestrali, semestrali, miniserie):Tex: 210.000 copieDylan Dog: 140.000Nathan Never: 45.000Julia: 42.000Zagor: 38.000Dampyr: 34.000Lilith: 34.000Shanghai Devil: 27.000Martin Myst?re: 26.000Brendon: 22.000Alcune delle collane ?annuali?:Dylan Dog color fest (estivo): 86.000Dylan Dog color fest (invernale): 80.000Maxi Dylan Dog: 77.000Almanacco del West: 56.000Almanacco della Paura: 50.000Almanacco della Fantascienza: 23.000Almanacco del Giallo: 21.000Romanzi Bonelli (?Linea di sangue?): 20.000Almanacco dell'Avventura: 14.000Fra le tendenze generali, alcune sono particolarmente significative:l'erosione media (annuale) dei lettori è intorno al -4/6%la serie che gode della maggiore stabilità è ZagorIn tutto ciò, il risultato di bilancio di Bonelli Editore Spa (inclusi novità, ristampe, licenze) per il 2011 si dovrebbe aggirare intorno ai 34 mln è di fatturato.

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no, le mie critiche alla collezione storica non derivano dal fatto che non ho potuto completare la collana, in realtà ho preso pochissimi volumi, senza mai avere l'intenzione di seguirla tutta.
non capisco perchè una ristampa che si interrompa in un punto del passato si deve considerare monca. doubt
vuol dire forse che la tutto-zagor, la tutto-mister no e la tutto-martin myst?re sono tutte ristampe sbagliate, e che l'unico modello di ristampa accettabile è la collezione storica di tex, in quanto è l'unica ad aver raggiunto l'inedito?
perdonatemi, ma non riesco a condividere questa mentalit? di accettare qualsiasi cosa si riceve, per il solo fatto che ti è stata data!
se non approvo un'iniziativa dal punto di vista ideologico, mi sento in dovere di dirlo.
per me è scorrettissimo che una ristampa raggiunga l'inedito, se ciò avviene è solo per una operazione commerciale, e tex che si è trovato coinvolto nella cosa, secondo me non ne esce tanto bene, vendite a parte.
ma di questo non rimprovero certo la SBE, semmai quelli di repubblica & l'espresso, specie ora che mi confermate che già altre volte hanno agito così. -_nono
forse però ha ragione west, sono ingenuo e non capisco questi meccanismi, perchè ho un modo tutto mio di vedere le cose.

quoto GIANBART, perchè ha espresso molto bene quello che volevo dire a proposito del tex finito.

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Ciao Pippo, voglio spiegarti meglio cosa intendo per "monca". Sperando di essere chiara, perchè io so cosa voglio dire ma ho qualche problema a essere chiara. Il numero 50 della raccolta di Repubblica contiene l'avventura di Frazer (lo leggo su internet), ma mi pare che già in quell'albo inizi quella con la setta del Drago Nero, che continua poi sul 51. Ammetterai quindi che fermandosi un numero prima il lettore si sarebbe trovato spiazzato a chiedersi: "O adesso come va a finire?". A parte questo, io non considero quella di Repubblica come una ristampa propriamente detta, ma come un'iniziativa del tutto nuova. E infatti mi pare che dopo aver raggiunto l'inedito, cosa che a te suona così negativa, si sia comunque fermata. Personalmente non amo i discorsi di cassetta, ma forse questo accade perchè non gestisco una casa editrice. Perchè, mi chiedo, la Bonelli non avrebbe dovuto cavalcare il successo di questa iniziativa? Mentre uscivano i volumi di Repubblica è forse cessata la produzione dell'inedito? O forse i lettori hanno iniziato a comprare solo i volumi a colori snobbando il tradizionale b/n° A me non sembra proprio, caro Pippo, e ribadisco che al di l' del mondo dei collezionisti, che magari comprano tutti i tipi di originali e ristampe perchè ognuno ha una caratteristica per cui conservarlo, c'è il mondo dei semplici lettori (come la sottoscritta) che ha semplicemente la mira di completare una serie tra edicole e bancarelle e senza preoccuparsi di avere una sequenza di coste sciaguratamente mescolate. O può esserci anche il lettore più nuovo che guarda caso ha conosciuto Tex perchè ha letto uno dei volumi di Repubblica ed è rimasto affascinato sia dal soggetto che dal colore: se così fosse, e se alla Bonelli convenisse, mi dici perchè non potrebbero darsi da fare con la produzione?:trapper:

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Oltre a quanto detto da Cheyenne, e su cui sono d'accordo, permettimi Pippo di aggiungere una cosa. Lo avevo già scritto ma forse non in modo abbastanza chiaro. Tu parli di operazione commerciale per la collezione storica a colori, dando a quel "commerciale" una connotazone negativa... io mi chiedo: Perchè?Cosa ci trovi di disonesto? Hanno riproposto tutte le storie di Tex in modo anche nuovo (ossia colorate) al pubblico, il pubblico ha risposto in modo entusiasta, chi le ha comprate ne è rimasto contento e chi le ha prodotte ne ha tratto un ricavo che oltre ad assicurare un guadagno ai rispettivi padroni dei due gruppi coinvolti nell'operazione ha dato del lavoro ad un sacco di persone. Cosa ci trovi di tanto negativo in questo? Sarebbe stato meglio interrompere dopo 50 uscite la collezione lasciando scontenti migliaia di lettori, rischiando di far perdere il posto di lavoro a tante persone. In un periodo di crisi economica non credi che creare occupazione sia importante? Le tavole sono state colorate, delle persone hanno lavorato per questo, persone che forse sarebbero state a spasso... sarebbe stato meglio così? Guarda che il commercio non è di per se negativo in assoluto. Io trovo negativa un operazione commerciale che ad esempio approfittando di un film di successo appena uscito ti vende un gadget associato prodotto a pochi euro a 100 euro solo perchè sfrutta l'effetto richiamo sui bambini e costringe poveri genitori a fare i salti mortali per non deludere i propri figli o peggio li fa sentire male perchè non si può permettere la spesa... quella si è una bieca operazione commerciale!Tu sei d'accordo con Gianbart, io un p? meno... io amo anche le storie scritte dagli sceneggiatori attuali, anzi probabilmente le storie che amo di più sono state scritte da Boselli, da Nizzi, da Sergio Bonelli e non da GLB. Ogni sceneggiattore ha una sua forma espressiva e non gli si può chiedere di ripetere ossessivamente copiandolo le storie di GLB, l'importante è che non stravolga il personaggio e questo nessun sceneggiatore attuale lo ha fatto. Io sono convinto che gli sceneggiatori attuali abbiamo invece salvato Tex che se avesse ripetuto le stesse storie anni 60 probabilmente oggi venderebbe molto meno copie. E sono convinto che lo stesso GLB oggi avrebbe scritto storie diverse per Tex perchè ogni sceneggiatore che si rispetti, e GLB lo era, riesce ad evolversi e ad evolvere i suoi personaggi.

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Io sono convinto che gli sceneggiatori attuali abbiamo invece salvato Tex che se avesse ripetuto le stesse storie anni 60 probabilmente oggi venderebbe molto meno copie. E sono convinto che lo stesso GLB oggi avrebbe scritto storie diverse per Tex perchè ogni sceneggiatore che si rispetti, e GLB lo era, riesce ad evolversi e ad evolvere i suoi personaggi.

Tra l'altro, Gianluigi Bonelli disse, rispondendo ad una domanda rivoltagli in merito al successo delle primissimissime storie di Tex (cioè gli albi a striscia, fatti con gli scarti della carta usata per le altre pubblicazioni), che lui non poteva n° voleva continuare a scrivere storie con lo stesso stile che andava bene per gli anni quaranta (più o meno disse: "era roba fatta in modo sbrigativo, ma eravamo negli anni quaranta... oggi [non mi ricordo di quando fosse l'intervista, n. d. r.] non piacerebbero più storie così"). Più chiaro di così... e poi ogni sceneggiatore deve essere libero di adoperare come meglio crede (sempre in funzione del personaggio, sia chiaro) il proprio stile narrativo: non ce lo vedo proprio Boselli a dover impazzire per rimanere fedele a tutti i costi al modo di scrivere di "pap?" Bonelli... Per quanto riguarda la Collezione Storica, l'ho trovata un'iniziativa ben riuscita e che ha fornito un prodotto curato (non ha sfruttato il richiamo di Tex per fare solo soldi, dando al consumatore un obbrobrio, come giustamente dice West).
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