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TWF - Tex Willer Forum

Tex vive o sopravvive?


Leo
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l'ultimo Nizzi ha venduto come Faraci, e dalle tue deduzioni la quasi totalita dei lettori che ha espresso un giudizio sul Nizzi degli ultimi dieci anni si è sbagliato e non aveva capito nulla. così va bene? tutto ok?

Non mi pare che comunque causa l'ultimo Nizzi,Tex abbia perso queste tonnellate di lettori, na abbiamo apprezzato la prima parte, come non siamo riamsti soddisfatti degli ultimi anni, ma non per questo ci scordiamo le belle storie di un tempo raccontate da Nizzi, lo stesso vale per quello che ci aspetta in futuro... poi è semplice.. Tex non è più come una volta?... Non importa smetto di comprarlo, anzich? parlare, criticare aspramente e continuare a comprarlo. Non lo comprerai più??... Rispettiamo la decisione... semplice.:)
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l'ultimo Nizzi ha venduto come Faraci, e dalle tue deduzioni la quasi totalita dei lettori che ha espresso un giudizio sul Nizzi degli ultimi dieci anni si è sbagliato e non aveva capito nulla. così va bene? tutto ok?


Non mi pare che comunque causa l'ultimo Nizzi,Tex abbia perso queste tonnellate di lettori, na abbiamo apprezzato la prima parte, come non siamo riamsti soddisfatti degli ultimi anni, ma non per questo ci scordiamo le belle storie di un tempo raccontate da Nizzi, lo stesso vale per quello che ci aspetta in futuro... poi è semplice.. Tex non è più come una volta?... Non importa smetto di comprarlo, anzich? parlare, criticare aspramente e continuare a comprarlo. Non lo comprerai più??... Rispettiamo la decisione... semplice.:)

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a te più che i maiuscoli servono un minimo di ragionamenti quando esprimi giudizi verso altri e meno sospetti

Non è affatto un giudizio,? un parere, mi pare che qu? chi affretta a giuducare le idee altrui siano ben altri membri..... un p? come parlare a vanvera ti pare?
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hai detto questo
ci saranno autori che faranno e hanno fatto belle storie...(Boselli on ti dice nulla?)
e questo
... ma pare che ultimamente tutti i maiuscoli del forum abbiano degli atteggiamenti aggressivi più o meno uguali

la seconda scusami non l'afferr?: che intendi insinuare? ho evidenziato col maiuscoli cose che a te erano sfuggite

per la prima Boselli mi dice molto non c'è bisogno che me lo suggerisci tu!!! ho una mia testa per pensare :indianovestito:

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1-Boselli non ti dice nulla?L'ho tratto in ballo perchè volevo ricordarti (anche se a te piace), che f? parte dell'era dopo Nizzi e come lui ha creato delle interessanti storie di Tex, anche Faraci che come vedo non ti piace molto, nell'ultimo albo "Braccato" ha scritto una storia che si f? leggere tutta di un fiato con un continuo di azione....,Boselli e Farci fanno parte di quel nuovo tanto contestato, e tanto indicato come probabile causa della decadenza di Tex o no?Altrimenti torneremmo a parlare da Nizzi all'indietro..... non so se mi spiego. Il fatto che a te Boselli piaccia e Faraci no, dimostra solo che anche nel nuovo corso è naturale che ci siano autori più apprezzati ed altri meno, e di conseguenza questo non vuol dire che Tex andr? in futuro male per queste diversit?. Per la seconda è solo un mio pensiero personale, e visto che bene o male seguo il forum, vedrà attentamente se il mio pensiero combacia con ciò che legger?, in caso affermativo avevo ragione, altrimenti no e non ti devo nessuna spiegazione... anche io ragiono con la mia testa... e non ci tengo affatto a farmi raggirare dai tuoi paroloni provocanti. Con questo chiudo la discussione con te perchè andiamo off-topic e perchè non ci tengo proprio a darti ulteriori agganci polemici...;)

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Questa discussione sta diventando un duello all'OK Corral...

Hai ragione Gabriele per questo non vado avanti, io e DOC siamo su due parti altamente contrapposte, che gnuno si tenga le sue idee...;)
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Per la seconda è solo un mio pensiero personale, e visto che bene o male seguo il forum, vedrà attentamente se il mio pensiero combacia con ciò che legger?, in caso affermativo avevo ragione, altrimenti no e non ti devo nessuna spiegazione...

:w00t:
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Non ci è voluto molto per capirlo..... dall'ultima risposta a faccina, vedo che non ti interessa la discussione principale, ma solo lo scontro.... C. V. D (come volevasi dimostrare)....:)

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Nell'ultimo mio intervento avevo invitato tutti al dialogo e ora mi trovo una pagina di battibecchi. Ragazzi questa discussione sta prendendo veramente la parvenza di un duello all''ok corral come dice Gabriele tra due protagonisti che oltretutto mi par di capire appoggiano il nuovo corso boselliano e quindi non avrebbero nulla di cui discutere. Vista l'inutilit? di questo battibecco ai fini dell'interesse comune io sarei del parere di mettere sul tavolo altri argomenti piuttosto che discutere sui maiuscoli, ci sono ancora da chiarire se chi la pensa come me è una minoranza e se è giusto che questa eventuale minoranza non venga ascoltata, a questo proposito avevo invitato i vari utenti a partecipare e far sentire la propria idea al riguardo ma se ci riduciamo agli sterili scontri verbali per nervosismo non credo che andremo avanti. Un altro argomento che mi ha incuriosito è stato il parlare di molti della tiratura di Tex come esempio di stabilita' anzi di inversione di tendenza nell'ultimo periodo grazie al nuovo corso ( che veramente non è nuovo essendo presente da una quindicina di anni ) per giustificare le operazioni di svecchiamento e di modifica della testata, qui sicuramente sarà smentito e fatto di nuovo a pezzi ma signori miei non riesco a vedere niente di questo ossia Tex è passato dalla leggendaria tiratura delle 6-700000 copie durante il periodo GLB fino alla fine degli anni '80, ad una tiratura di 500000 copie del 1993 periodo nizziano, per poi passare alle 300000 del 2001, alle 240000 del 2006, alle 220000 del 2009 e infine alle 210000 di oggi; vogliamo parlare di zoccolo duro è Forse è il caso, ma se pensiamo che molti di noi scontenti del prodotto dovrebbero abbandonare la testata come qualcuno dei guru ha affermato in vari post quello zoccolo duro sarebbe destinato a ridursi a termini ancora più esigui il che darebbe forse aria di crisi alla Bonelli con i costi che ha Tex come testata, non illudiamoci che l'azienda sia un ente di beneficenza. Ora non sarebbe il caso di litigare di meno e mostrare un p? più di comprensione verso le famose " minoranze " texiane che lamentano grosso modo tutti a modo loro la stessa cosa ossia di non avere parola, di non essere ascoltati. Allarghiamo l'invito a tutti per capire cosa non va in questo Tex (anche se per chi dialoga frequentemente in questo forum va tutto bene, come al solito ) e cerchiamo di aprire gli occhi evitando contrapposizioni inutile e battibecchi sterili che porterebbero solo danni e non guadagni. Spero di vedere più gente partecipare ed esprimere apertamente il proprio parere in modo da capire le tendenze del popolo texiano. Grazie Gian.

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In questi giorni sto facendo dei lavori a casa mia, ragion per cui sono senza internet. Stamattina accedo in ufficio e mi trovo tre o quattro pagine piene di roba che, sinceramente, non sono riuscita a leggere completamente. Posso ribadire ciò che è già stato detto, ossia non è che tutti quelli che scrivono qui siano adolescenti appena approdati a Tex. Io stessa ho 53 anni e leggo Tex e altri fumetti da quando ne avevo 6, e come ho già detto più volte mi colloco tra i nostalgici, ma senza rifiutare a priori il nuovo. Amavo sicuramente di più l'artigianato di GLB dell'attuale tecnologia, e mi piacciono sempre le storie con ingredienti semplici, ma so gustare anche i prodotti attuali, e soprattutto mi rendo conto che volente o nolente ciò che almeno in parte si è appannato (non perduto, quello mai!) è il sentimento con cui, bambina, mi avvicinavo a queste letture. Certo sarebbe opportuno farsi qualche domanda e informarsi prima di affermare con tanta sicurezza che chi non la pensa come noi è un adolescente che legge Tex da pochi anni: come vedi, Gianbart, alcuni sono lettori ultradecennali (e purtroppo hanno anche un'età ultradecennale), e per quanto riguarda Monni... beh, ti hanno già detto tanto di lui come lettore e conoscitore di Tex e di fumetti in generale. Poi, come ho detto, non risponder? a tutto quello che si è scritto in questi giorni perchè c'è fin troppo materiale. Vorrei solo mettere in evidenza, e non per riprendere un discorso che spero terminato, ma perchè credo sia necessario, che la netiquette non è una cosa che "piace" o "non piace". Non la si osserva per bontà d'animo, per condiscendenza o per far piacere a qualcuno, ma perchè è un dovere di civilt? in qualunque comunit? virtuale. Come tra amici non si alza la voce, così non la si alza su un forum. Quindi, grazie per aver compreso che l'uso indiscriminato del maiuscolo è inaccettabile.

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Ora non sarebbe il caso di litigare di meno e mostrare un p? più di comprensione verso le famose " minoranze " texiane che lamentano grosso modo tutti a modo loro la stessa cosa ossia di non avere parola, di non essere ascoltati.

Se mi posso permettere, Gianbart, a me sembra che in questa frase ci sia dell'enorme vittimismo, come detto da Carlo Monni.

Premetto che sono un ragazzo di 21 anni e non voglio fare la morale a nessuno, specie se di vent'anni più grande di me, ma mi permetto di dire la mia come utente del forum, spero con il giusto rispetto verso di te e verso tutti gli altri.
Io non credo che in questo forum ci sia qualcuno che non possa esprimere liberamente la sua opinione; ognuno può criticare o lodare una storia, un disegnatore o qualsiasi altra cosa riguardi Tex e la SBE, sempre nel rispetto delle opinioni altrui. Tu parli di "non essere ascoltati" semplicemente, per come la vedo io, perchè è sbagliato il modo con cui tu cerchi di far valere la tua opinione. Se ti fai portatore della verità assoluta, e indichi come "ignorante" sul mondo di Tex chiunque porti avanti una tesi diversa dalla tua, allora è normale che si vada a finire come è andata, cioè come un duello all'ok corral! E il fatto che si continui a discutere sui maiuscoli, è perchè il modo in cui ti sei posto viola il rispetto delle regole e degli altri utenti, come ho detto in precedenza. Quindi tu sei liberissimo di dire quello che ti pare, a patto che accetti poi il dialogo costruttivo con chiunque voglia confrontarsi con te, senza lamentarti di non essere ascoltato, o di non avere parola, cosa che io non credo sia assolutamente avvenuta; dal momento che stai ancora portando avanti la tua idea. sisi

Detto ciò, sono d'accordo con la distinzione che è stata fatta tra il vecchio e il nuovo Tex; ma non sono d'accordo con chi dice che il nuovo corso fa finta di non conoscere il vecchio tex; semplicemente adesso Tex Willer è scritto da persone che non sono Gianluigi Bonelli, è normale che le storie siano diverse, che Tex agisca in modo diverso; pensa che per me il bello è proprio questo!! Anche perchè non mi sembra che siano state "cancellate le caratteristiche del vecchio Tex", come dici proprio tu precedentemente, forse ti riferisci al fatto che mangia meno patatine o litiga di meno con Carson, ma perdonami, in una storia fatta come si deve a me non me ne frega niente se questi piccoli particolari ci siano o meno, e se non ti riferisci a ciò, allora non capisco veramente di cosa stai parlando!
Inolte io penso che sia fisiologico che un fumetto dopo tutti questi anni subisca una sorta di evoluzione, i tempi cambiano, adesso la gente vuole leggere qualcosa di più impegnativo, sceneggiato bene, e non storielle per ragazzi dove tex arriva uccide tutti e se ne va (perdonatemi per l'eresia, ma per me ce ne sono di storie di questo tipo fra quelle scritte da bonelli) e non capisco perchè sceneggiature più contorte e ricche di comprimari non facciano più di Tex il vero Tex! :malediz... :huh:

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Non vorrei monopolizzare la discussione ma ripeto io non faccio la vittima quando mi riferisco all'essere una minoranza bensì trascrivo quello di cui sono stato tacciato, di far parte una minoranza, che peraltro non credo essere vero.
Scusami Stefano-tex ma io non credo di essere portatore della verità assoluta, bensì di esprimere solo il mio parere che credo condiviso da molti, non ho mai dato dell'ignorante a nessuno ma ho controbattuto e sono stato travisato in alcune frasi come ho spiegato, inoltre la discussione per maiuscoli a cui mi riferivo era di altri due utenti che non mi pare c'è l'avessero con me ma giudicavano Boselli e Faraci e anzi invitavo tutti ad un dialogo costruttivo evitando inutile diatribe sterili, mi pare che in questo siamo d'accordo.

Stefano-tex
Inolte io penso che sia fisiologico che un fumetto dopo tutti questi anni subisca una sorta di evoluzione, i tempi cambiano, adesso la gente vuole leggere qualcosa di più impegnativo, sceneggiato bene, e non storielle per ragazzi dove tex arriva uccide tutti e se ne va (perdonatemi per l'eresia, ma per me ce ne sono di storie di questo tipo fra quelle scritte da bonelli) e non capisco perchè sceneggiature più contorte e ricche di comprimari non facciano più di Tex il vero Tex!

Ed è proprio questo il fattore che scatena a mio parere la discussione, dei 210000 lettori di Tex rimanenti quanti sono per il vecchio corso e quanti per il nuovo? Rispettando il fatto che non saremo comunque noi 30 che abbiamo interagito in questa discussione a fare la maggioranza mi pare difficile a questo punto stabilirlo.

Inoltre ti posso dire caro Stefano-tex che io credo che come molti personaggi della letteratura classica anche Tex ha una sua connotazione storica e delle caratteristiche che lo definiscono come TEX e cambiare questo vuol dire creare un personaggio diverso non più come lo si conosce, cambieresti ad esempio lo Sherlock Holmes di Conan Doyle, il Sandokan di Salgari, il Tarzan di Rice Burroughs ?
Io sarei più per un mantenimento delle sue caratteristiche primarie e non per lo stravolgimento anche perchè di altri personaggi western con le caratteristiche che mi hai enunciato c'è ne sono stati alcuni in passato ma senza grande successo, certo bellissime opere ma sempre di nicchia.
Mi sono di nuovo dilungato troppo per discolparmi da attribuzioni errate per cui chiudo qua con un saluto ed un ulteriore invito alla partecipazione.
Grazie Gian.

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Ed è proprio questo il fattore che scatena a mio parere la discussione, dei 210000 lettori di Tex rimanenti quanti sono per il vecchio corso e quanti per il nuovo? Rispettando il fatto che non saremo comunque noi 30 che abbiamo interagito in questa discussione a fare la maggioranza mi pare difficile a questo punto stabilirlo. Inoltre ti posso dire caro Stefano-tex che io credo che come molti personaggi della letteratura classica anche Tex ha una sua connotazione storica e delle caratteristiche che lo definiscono come TEX e cambiare questo vuol dire creare un personaggio diverso non più come lo si conosce, cambieresti ad esempio lo Sherlock Holmes di Conan Doyle, il Sandokan di Salgari, il Tarzan di Rice Burroughs ?Io sarei più per un mantenimento delle sue caratteristiche primarie e non per lo stravolgimento anche perchè di altri personaggi western con le caratteristiche che mi hai enunciato c'è ne sono stati alcuni in passato ma senza grande successo, certo bellissime opere ma sempre di nicchia. Mi sono di nuovo dilungato troppo per discolparmi da attribuzioni errate per cui chiudo qua con un saluto ed un ulteriore invito alla partecipazione. Grazie Gian.

Continuo a non capire quali siano le caratteristiche del personaggio di cui parli!! Io non credo che Tex sia stato stravolto con l'avvento dei nuovi sceneggiatori, semplicemente cambia il modo di scrivere, ma è normale, perchè si tratta di persone diverse, con altre idee ed altre personalit? che sicuramente si rispecchiano nelle storie. Io non ci trovo niente di male, anzi ti ripeto la cosa più interessante per me è proprio vedere come i nuovi autori si interfacciano con il personaggio! Purtroppo Bonelli non c'è più, quindi pretendere di leggere storie come le scriveva lui è un qualcosa di assurdo e deleterio, come ci ha dimostrato l'ultimo Nizzi.
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vogliamo parlare di zoccolo duro è Forse è il caso, ma se pensiamo che molti di noi scontenti del prodotto dovrebbero abbandonare la testata come qualcuno dei guru ha affermato in vari post quello zoccolo duro sarebbe destinato a ridursi a termini ancora più esigui il che darebbe forse aria di crisi alla Bonelli con i costi che ha Tex come testata, non illudiamoci che l'azienda sia un ente di beneficenza.

Ecco perchè i dialoghi si inaspriscono, e di questo me ne scuso con tutto il forum per quelle che sono le colpe che mi competono,... ma leggere che qualcuno dei "guru", parola senza senso che ha molto l'aria di provocazione polemica, non facilita di certo il dialogo stesso.... praticamente e visto che siamo tutti grandi e vaccinati, sa molto di presa in giro bella e buona ed ulteriore mancanaza di rispetto verso gli altri. E continuo a ripetere al di l' della discussione principale.... Come Volevasi Dimostrare. L'abbandonare la lettura di Tex se uno ne è scontento, non è una forzatura che qualche "guru" vuole imporre, ma è la naturale conseguenza che si ha quando una lettura non piace più. Questo è un parere. E per parlare di pareri non condivido affatto che la possibile conseguenza di questi "abbandoni",... insignificanti sia la riduzione in termini esigui della schiera dei lettori, anche perchè se la statistica, in questo forum,? dimostrata, mi pare che gli oppositori al nuovo corso texiano siano ben pochi.... grazie anche al fatto che i "vecchi" lettori hanno colto con intelligenza il nuovo corso pur rimanendo affezionati al Tex di un tempo.
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Gianbart secondo me, parere personale ovviamente ma basato sui fatti, se tu pensi che la crisi di Tex si veda dal fatto che negli anni 70 con GLB vendeva 700.000 copie ed ora ne vende 210.000 sbagli di grosso. Non puoi fare un ragionamento del genere. Negli anni 70 i ragazzi per divertirsi dopo la partita a pallone avevano i fumetti ora hanno internet, telefonini, playstation, Xbox, Wii, computer, un'offerta televisa che ai nostri tempi ci sognavamo... come vuoi che corrano dietro ai fumetti... le copie vendute sono scese perchè non c'è più ricambio generazionale. I ragazzi nella stragrande maggioranza non leggono più i fumetti mentre negli anni 70 era esattamente il contrario. Non voler tenere in conto questo fattore e attribuire la perdita di copie invece al nuovo corso vuol dire ragionare senza basarsi sui fatti... non voler tenere conto di un mutamento dei gusti dei ragazzi per avvalorare a tutti i costi una propria idea. Se tu pensi che con GLB a scrivere storie oggi Tex venderebbe 700.000 copie vuol dire che non segui proprio i gusti dei ragazzi di oggi. Guarda che molti dei fumetti degli anni 70 sono ai minimi storici se non hanno chiuso del tutto e numeri come quelli di Tex in giro a parte Topolino non li vedi più. Invece il fatto che Tex e Topolino continuino a vendere molto è indice del fatto che gli attuali sceneggiatori stanno lavorando bene. Inoltre son d'accordo con quanto detto da Stefano-Tex... i tempi cambiano ed i gusti pure e gli sceneggiatori attuali ne hanno saputo tenere bene conto.

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  • Sceriffi

Mi trovo molto d'accordo con gli ultimi interventi di Stefano-tex e West10: sono trascorsi 64 anni da quando è stata scritta la prima pagina di Tex, quale altro prodotto artigianal/industriale può vantare una così longeva vita attraverso i cambiamenti epocali del nostro paese con una buona tenuta di vendite e ben al di la da vedere la sua fine commerciale, anzi avendo avuto un ruolo di forza e traino per la nascita di molti altri validi prodotti editoriali e di sviluppo e radicamento della propria casa editrice?Come ho avuto già modo di dire, c'è di che essere fieri di un fumetto di un genere pressoch? dimenticato in un epoca di forte crisi della lettura in generale e del fumetto in particolare, per di più in bianco e nero, che regge ancora simili numeri di vendita!Oggi Giovanni Luigi Bonelli avrebbe 104 anni e Sergio Bonelli 80; ammesso, per puro esercizio intellettuale, che potessero ancora scrivere le storie di Tex, pensate davvero, voi nostalgici, che le scriverebbero con lo stesso stile di quando hanno cominciato o non, piuttosto, adeguerebbero naturalmente le sceneggiature ai gusti, alle aspettative contemporanee, facendo tesoro delle esperienze dirette ed indirette vissute negli anni?Io credo che ognuno di noi sia, chi più chi meno, chi in modo più evidente chi più inconsapevolmente, nostalgico nel cuore e nell'animo, se non nel cervello: chi, di coloro che hanno superato una certa età, in fondo non rimpiange almeno un po gli anni e gli oggetti della giovent?? E lo stesso accade ai più giovani quando si ritrovano fra le mani prodotti di un'epoca lontana e fascinosa per tanti aspetti, gli stessi giovani che ammirano le auto e le moto d'epoca, i film d'antan o il modernariato, che riscoprono la musica degli anni 70/80, l'abbigliamento dei fricchettoni e così via... E' un processo di maturazione umana del tutto naturale a cui io penso nessuno possa essere totalmente esente. Con tutto ciò, e proprio a causa di tutto ciò, è impensabile, secondo me, pretendere che un personaggio della fantasia, bench? stereotipato nel suo ruolo e nel suo mondo, non risenta del cambio generazionale di coloro che lo scrivono, lo fanno vivere; oggi non ci sono più i Bonelli, ci sono i Boselli, i Manfredi, i Faraci, i Ruju, non sono migliori o peggiori, sono solo altri, sono diversi, perchè semplicemente sono posteriori e quindi vedono e scrivono Tex alla loro maniera, con le loro sensazioni, la loro esperienza e la propria formazione culturale, seguendo, ovviamente, il solco della tradizione. In questo io non riesco a preferire i pionieri rispetto alle ultime leve, non vedo uno stravolgimento del personaggio come sembrano avvertire altri, non rimpiango il Tex degli esordi, semplicemente leggo e critico storie più belle o meno belle, soggetti e sceneggiature più riuscite o meno, così come non riesco a dire se erano più belli i disegni di Galep o quelli dei Cestaro, sono solo diversi ma favolosi entrambi. Infatti, com'? che a nessuno viene in mente di chiedere se erano meglio i vecchi disegnatori o questi ultimi? E' una questione meramente estetica, attiene ai gusti ed alle preferenze artistiche di ognuno di noi, ed io penso si debba applicare lo stesso criterio di giudizio anche alla scrittura.

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Bene. Mi pare che la discussione si stia incanalando su un giusto binario, depurandosi da personalismi e piccole incomprensioni; anche se, secondo me, sarebbe bello se fosse arricchita da più voci. Pu? darsi che alcuni degli utenti più vecchi del forum abbiano già discusso in passato di questi argomenti e non abbiano più voglia di ripetersi; in questo caso sarebbe legittimo da parte loro e lo capisco. Io da parte mia vorrei provare a sintetizzare ed anche a chiarire alcuni punti che mi sono sembrati interessanti:1) Piccole premesse: Io ho 43 anni, leggo Tex da quando ho imparato a leggere, sono un grandissimo appassionato di fumetti della Bonelli (e da bambino anche della Marvel e di Topolino). Adoro Nolitta e Mister No (quello nolittiano) è il mio fumetto preferito. Scontate queste notizie che sintetizzano i miei gusti personali, penso che nessuno di noi possiede la verità assoluta, ma ciascuno di noi ha i suoi gusti nonchè il diritto (se vuole esercitarlo) e il dovere (in certi casi) di esprimere la sua opinione nel rispetto del ns prossimo.2) Nel merito della questione vorrei riflettere su un dato di natura statistica. Generalmente si parla di 210.000 albi di Tex inedito mensile venduti in media (il che vuol dire almeno 210.000 lettori o forse anche di più se immaginiamo l'acquisto dell'albo effettuato come nucleo famigliare anzich? come singolo individuo). In questo forum mi pare di aver letto ci sono circa 1.700 iscritti molti dei quali sarebbero utenti non attivi. In sostanza, tutta questa virtuale comunit? texiana di cui facciamo parte rappresenta circa lo 0,8 per cento del pubblico texiano. Anche volendo scontare un certo peso specifico superiore alla media in capo ad alcuni utenti di questo forum (vuoi perchè si tratta di addetti ai lavori, vuoi perchè si tratta di persone con comprovata esperienza e cultura fumettistica), non si può non riconoscere che tutti insieme rappresentiamo - statisticamente parlando - un campione estremamente esiguo e non rappresentativo dell'universo texiano.3) Sul piano personale conosco circa 25/30 persone che sono lettori ed acquirenti di Tex. Si tratta di persone diverse per estrazione sociale, interessi, attività. Il ns comune denominatore è l'età, non proprio giovanisssima. Bene, discorrendo talvolta con alcuni di loro, incontrandoci a qualche mercatino o scambiandoci qualche albo, ho riscontrato in molti di loro un certo malcontento verso l'attuale conduzione della serie. Anche in questo caso il campione non è certo rappresentativo, e forse si tratta davvero di una minoranza. Tuttavia, questo esempio dovrebbe far riflettere sul fatto che i social network ed internet, bench? di moda in questi tempi, non sono in grado di registrare e opinioni di tutti e sopratutto di fornire delle informazioni complete. In conclusione, qui non si tratta di stabilire se qualcuno ha ragione o meno. E nemmeno di dare giudizi sulle scelte o sull'attività di professionisti il cui impengo e le cui capacità non sono in discussione. Si tratta, piuttosto, di fermarsi un attimo a riflettere prima che sia troppo tardi. Cosa voglio dire lo chiarisco meglio lasciandovi con 2 esempi e con un punto interrogativo:1) Da grande appassionato di Mister No ho sofferto molto per la piega che ha preso la serie negli anni successivi alla completa uscita di scena di Nolitta come sceneggiatore (All'inizio Nolitta è stato sostituito degnamente dai vari Castelli, Sclavi, Ongaro e anche Nizzi). Poi il nuovo corso che fu avviato non riusci nel compito che si era prefissato di arrestare l'emorragia di lettori e di riconquistarne di nuovi e Mister No arriv? alla chiusura. Ma fatto curioso, l'ultima lunghissima storia di Mister No (quella conclusiva) che fu scritta proprio da Nolitta per l'occasione e fu pubblicata da settembre 2005 a dicembre 2006, dimostr? IMHO che il personaggio avrebbe avuto ancora molto da dare se solo fosse stato trattato in altro modo.2) Zagor, che sembrava destinato al tracollo, fu invece salvato con un'ottima azione a quattro mani di Boselli-Burattini ce con la benedizione del Sergione Nazionale. Qu? IMHO, bisogna però scontare il fatto che Zagor è una serie molto più aperta all'innovazione di Mister No (e anche di Tex). Infatti Darkwood, i variegati personaggi dell'universo zagoriano e le collocazioni temporali e geografiche piuttosto indefinite o comunque non rigide della serie, hanno agevolato non poco il rinnovamento zagoriano (che cmq è stato eccellente, lo ribadisco). Ma il nuovo corso di Tex riuscir? a contenere l'erosione (fisiologia secondo me ed inoltre in gran parte dipendente da tanti altri motivi che adesso non mi è possibile star qui ad elencare perchè rischio di andare troppo OT) dei suoi lettori ed eventualmente ad acquistare nuove leve? Io lo spero, ma non ne sono tanto convinto. Ecco perchè secondo me sarebbe meglio attenuare un p? una certa IMHO eccessiva autoreferenzialit? che sembra emergere in certi commenti o interviste nonchè una certa euforia che talora traspare in certi commenti sul futuro del ns eroe. Lo dico senza voler essere pessimista. Qui non siamo come Tex e Carson (ottimisti e pessimisti) anche perchè sarebbe troppo facile dire che alla fine avrà ragione Tex (evviva gli ottimisti). Qui si tratta di essere il più realisti possibile. Grazie a tutti per l'attenzione. Forse sono stato un p? troppo lungo, vi prego di scusarmi.

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Personalmente, e non c'è contraddizione in quanto dico:1) condivido molte delle cose dette da GianBart (magari non nella forma in cui sono state espresse).  Io non sono contento del nuovo corso, anche se riconosco che siamo migliorati rispetto agli ultimi anni contrassegnati da brutte storie.  E, inoltre, affermo che il malcontento che si insinua tra i lettori texiani - IMHO - è molto più diffuso di quanto si voglia riconoscere in questa sede.2) Allo stesso tempo, però,  riconosco che Monni ha profondamente ragione e dice il vero a proposito della necessit? di staccarsi dal passato e di guardare al presente e al futuro. Il problema è proprio questo.

Negli ultimi giorni avete messo tanta carne al fuoco che sinceramente ho fatto fatica a leggere per intero le ultime pagine della discussione. Tuttavia mi sembra che solo Ted Hawkins abbia colto quello che secondo me è un aspetto da non sottovalutare della discussione scaturita dal dibattito tra Carlo Monni e GIANBART. Anch'io condivido molte delle considerazioni espresse da quest'ultimo a proposito del cosiddetto "nuovo corso", identificabile nel Tex che leggiamo a partire dal numero 570 più o meno. E' un Tex che trovo spesso freddo, distante, a volte anche antipatico. E' un Tex verso il quale non riesco a provare quell'empatia che me ne ha fatto innamorare. Ma proprio come Ted, riconosco le buone ragioni di Carlo quando afferma che il ranger del periodo d'oro (così come quello della fascia 301 - 400 di Nizzi) non torner? più, ed è quindi necessario guardare al presente ed all'avvenire. In quale modo però? Se il futuro è rappresentato dall'ultimo Faraci stiamo freschi. Le due posizioni di cui sopra, apparentemente inconciliabili, lo sono in realtà meno di quanto possa sembrare. Boselli è solo da elogiare per aver raccolto il testimone dell'esausto Nizzi, secondo me il suo problema è l'altalenanza delle sceneggiature. Ha alternato capolavori a storielline annacquate, e la piega che ha preso dopo il 600 non è delle più brillanti.
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Intervengo in questa discussione per dire poche, semplici, cose che spero possano essere utili al dibattito, ribadendo che non ho la pretesa di dare verità assolute: parlo solo per me stesso non pretendo di rappresentare maggioranze o minoranze di qualsiasi fatta. Comincio innanzitutto col dire che il fatto che Tex vendesse 700.000 copie al mese negli anni 70 ed ora ne vende 210.000 non è di per se indice di decadenza della serie. La verità è che negli ultimi 20/30 anni tutto il mercato editoriale (e non solo quello a dire il vero) ha subito una contrazione spaventosa non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Negli anni 70 e buona parte 80, se una qualunque testata italiana vendeva 40.000 copie era una candidata sicura alla chiusura entro breve, oggi quella cifra rappresenta il doppio del punto di pareggio, una cifra da far danzare di gioia la Redazione intera. Negli USA se nel 1983 una testava vendeva solo 100.000 copie la si chiudeva, oggi Amazing Spider Man ne vende 37.000 ed è considerato un successo. Se una testata raggiunge le 100.000 copie, di solito trainata da qualche evento speciale, alla Marvel tirano fuori lo champagne della riserva speciale. :malediz... Quando ero ragazzo Topolino 700.000 copie (e forse di più) le vendeva alla settimana. Oggi quali sono le sue tirature? Ho ragione nel sospettare che si siano più che dimezzate? :snif: Non che in altri campi vada tanto meglio: oggi il disco di platino si da con numeri di vendita che negli anni 70 avrebbero fatto di quel brano un flop senza rimedio. Nemmeno la TV se la passa meglio, se è vero, com?? vero, che oggi certi programmi sono considerati un successo avendo un numero di spettatori che non molti anni fa ne avrebbe decretato la chiusura dopo la prima puntata. Non sto ad indagare i perchè del fenomeno, mi limito a prenderne atto ed invito a non trarne conclusioni affrettate, al più affrettata ed erronea delle quali sarebbe: ?Visto che una volta Tex vendeva 700.000 copie ed ora ne vende 200.000, vuol dire che ha perso 500.000 lettori perchè gli autori attuali hanno tradito il personaggio". -_nono Da quel che ne so, i vertici della SBE ribadiscono ad ogni occasione pubblica che Tex e Zagor sono i soli due personaggi che hanno arrestato la corsa al ribasso. Da parte mia di lettori giovani o di sesso femminile ne incontro abbastanza spesso alle mostre a cui vado. Molti di loro (i giovani, intendo) non fanno testo coi numeri perchè Tex lo acquista il loro padre od il loro nonno o entrambi, ma in un futuro non si sa quanto lontano, saranno acquirenti anche loro e contribuiranno a non far scendere quei numeri. Altra questione: chi ha detto che apprezzare le attuali storie di Tex significa disprezzare quelle dei vecchi tempiù Non si possono apprezzare entrambe?Ho un'età abbastanza avanzata (forse troppo per i miei gusti :snif::lol2:) da cedere al fascino della nostalgia e da lasciarmi scappare troppo spesso che i fumetti, i film, le canzoni, le trasmissioni TV di quando ero bambino o ragazzo erano un'altra cosa (intendendo che erano meglio, ovviamente) e quando qualcuno nato dagli anni 80 in avanti mi fa notare che le trame dei fumetti di allora erano ingenue o scicche o sono datate mi vien voglia di risponderli per le rime. Detto questo, però, mi rendo conto che il passato è passato e che invece di restare aggrappato ad unno sterile rimpianto, devo giudicare il Tex di oggi. Ebbene per me il Tex di oggi non sopravvive, ma vive e questo grazie all'opera di persone (in primis Mauro Boselli nella sua veste di curatore) che fanno del loro meglio per preservare l'eredit? che hanno ricevuto, che magari possono anche sbagliare una storia una storia ogni tanto, che hanno un loro stile personale diverso da quello di G. L. Bonelli ma che comunque non ne hanno snaturato le caratteristiche. Tex non è più quello di quando ero bambino? Forse ma nemmeno io sono più lo stesso in fondo e forse è (anche) questo a fare la differenza. Se voglio posso sempre rileggermi il Tex di GLB & Galep quando mi va, ma bisogna accettare che oggi ci sono nuovi sceneggiatori e disegnatori bravi in modo diverso. Questa è la mia umile opinione. :old: P. S. Peraltro, chissà che in futuro non si possano vedere anche storie firmate Bonelli & Galleppini. Nel senso che ho sempre la speranza che almeno uno dei figli di Davide Bonelli abbia ereditato il talento narrativo del nonno e del bisnonno, che ha saltato l'attuale generazione, e che la nipote di Aurelio Galleppini (che credo abbia 19 anni adesso) abbia visto sbocciare il talento di disegnatrice che sembrava manifestare quando l'ho conosciuta 5 anni fa a Casal di Pari e sapeva rifare in maniera ottima le copertine del nonno e le sarebbe piaciuto disegnare. Un sogno? Forse si, ma a me piace sognare. _ahsisi :old::lol2:

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P. S. Peraltro, chissà che in futuro non si possano vedere anche storie firmate Bonelli & Galleppini. Nel senso che ho sempre la speranza che almeno uno dei figli di Davide Bonelli abbia ereditato il talento narrativo del nonno e del bisnonno, che ha saltato l'attuale generazione, e che la nipote di Aurelio Galleppini (che credo abbia 19 anni adesso) abbia visto sbocciare il talento di disegnatrice che sembrava manifestare quando l'ho conosciuta 5 anni fa a Casal di Pari e sapeva rifare in maniera ottima le copertine del nonno e le sarebbe piaciuto disegnare. Un sogno? Forse si, ma a me piace sognare. _ahsisi :old::lol2:

Anche a me, Carlo; anche a me..... ::evvai:: zzzz :italia:
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Approvo in pieno la disamina che ha esposto Ted Hawkins e comunque ho trovato interessante tutti gli interventi perchè ognuno ha aggiunto un qualcosa alla discussione, come dovrebbe essere nella normalit?. Ci sono però delle cose che vorrei chiarire: 1) non mi auspico un ritorno della mitica coppia Bonelli-Galep perchè so benissimo che è impossibile ma d'altronde questo non implica una accettazione parziale o totale di tutto ciò che gira in casa Bonelli.2) so benissimo che le 700000 copie degli anni 70 sono irraggiungibili con l'attuale tasso di lettori nei fumetti non manga; e qui apro una postilla per spiegare ch? secondo me il famoso ricambio generazionale, tanto temuto da qualcuno, c'è già stato varie volte ma purtroppo sempre in perdita a favore del temuto manga, introdotto in Italia negli anni '80, e che oggi assorbe una fetta di mercato fumettistico elevata circa il 40 % ( credo ). La causa sta nel fatto che questo tipo di fumetto ha saputo intercettare commercialmente i gusti degli adolescenti e dei ragazzi di oggi assecondandoli e dandogli un prodotto confezionato su misura per loro, cosa che il prodotto italiano non ha potuto fare impostato come ?, da qui soprattutto la perdita continua di questi anni, perchè se non ve ne siete accorti non mancano le persone mature o la mezza età a leggere Tex ma i giovani e i giovanissimi, a parte qualche caso raro, che hanno perlopiù spostato i loro interessi altrove.3) ribadisco che non voglio creare contrapposizione nel forum ma aprire una discussione civile sui malesseri interni al popolo texiano perchè come ha scritto Ted Hawkins noi rappresentiamo una minima parte di questo popolo ma a nostra volta portiamo dentro tramite amicizie e conoscenze il parere condensato di altre decine di persone che leggono Tex, quindi perchè non approfittare di ciò ?Grazie a tutti Gian.

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P. S. Peraltro, chissà che in futuro non si possano vedere anche storie firmate Bonelli & Galleppini. Nel senso che ho sempre la speranza che almeno uno dei figli di Davide Bonelli abbia ereditato il talento narrativo del nonno e del bisnonno, che ha saltato l'attuale generazione, e che la nipote di Aurelio Galleppini (che credo abbia 19 anni adesso) abbia visto sbocciare il talento di disegnatrice che sembrava manifestare quando l'ho conosciuta 5 anni fa a Casal di Pari e sapeva rifare in maniera ottima le copertine del nonno e le sarebbe piaciuto disegnare. Un sogno? Forse si, ma a me piace sognare. _ahsisi  :old:  :lol2:

Anche a me, Carlo; anche a me..... ::evvai:: zzzz :italia:
Mi stai davvero dando ragione su qualcosa? :shock: Devo mettermi a piangere? :snif::lol2: Scherzi a parte, ne approfitto per una breve digressione sul ricambio generazionale nel mondo non dei lettori di fumetti ma in quello degli autori. Cosè su due piedi confesso che di esempi di sceneggiatori e/o disegnatori di fumetti che siano figli o nipoti di altri del mestiere me ne vengono in mente pochi sia in Italia che all'estero. Per gli USA i figli di Joe Kubert, Adam e Andy, e John Romita Jr. Per l'Italia Pier Lorenzo e Massimo De Vita e naturalmente G. L. Bonelli e Guido Nolitta. A parte il citato due Bonelli/Nolitta, nessuno degli autori succedutisi su Tex ha avuto discendenti interessati alle carriere dei loro padri. Peraltro non sempre il talento, quando c'è, si trasferisce allo stesso modo. G. L. Bonelli e Guido Nolitta erano entrambi bravissimi ma in maniera diversa e se chiedete a qualcuno chi dei due fosse il migliore, la risposta dipender? molto dalle inclinazioni e preferenze del vostro interlocutore in fatto di narrativa. Tutto questo per dire che anche se Matteo Bonelli (ma perchè essere sessisti, includiamo anche Martina e la piccola Matilde _ahsisi) mostrasse velleit? di scrittore non è detto che il suo eventuale talento si manifesterebbe nello stesso modo del suo bisnonno o del nonno. Non è detto insomma che sarebbe un nuovo G. L. Bonelli o anche un nuovo Guido Nolitta. Allo stesso modo, se anche le velleit? di disegnatrice di Valeria Galleppini fossero sopravvissute a cinque anni di liceo artistico e le sue qualità si fossero sviluppate al punto da convincerla a tentare la carriera professionalmente, non è detto che il suo stile sarebbe uguale a quello del nono, magari subirebbe altre influenze e ne verrebbe fuori qualcosa di comunque valido ma diverso. Resta il fatto che sono abbastanza sentimentale da poter dire che mi incuriosirebbe e mi farebbe anche piacere se un giorno vedessi spuntare di nuovo i nomi Bonelli e Galleppini tra i credits di un albo SBE. ::evvai::
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2) so benissimo che le 700000 copie degli anni 70 sono irraggiungibili con l'attuale tasso di lettori nei fumetti non manga; e qui apro una postilla per spiegare ch? secondo me il famoso ricambio generazionale, tanto temuto da qualcuno, c'è già stato varie volte ma purtroppo sempre in perdita a favore del temuto manga, introdotto in Italia negli anni '80, e che oggi assorbe una fetta di mercato fumettistico elevata circa il 40 % ( credo ). La causa sta nel fatto che questo tipo di fumetto ha saputo intercettare commercialmente i gusti degli adolescenti e dei ragazzi di oggi assecondandoli e dandogli un prodotto confezionato su misura per loro, cosa che il prodotto italiano non ha potuto fare impostato come ?, da qui soprattutto la perdita continua di questi anni, perchè se non ve ne siete accorti non mancano le persone mature o la mezza età a leggere Tex ma i giovani e i giovanissimi, a parte qualche caso raro, che hanno perlopiù spostato i loro interessi altrove.

Ecco, ora hai centrato la questione e sono d'accordo con te. Questo è il vero motivo del calo di lettori, da 700000 a 210000, secondo me. Non capisco allora perchè parli di caratteristiche snaturate del personaggio! se così fosse, allora più nessuno avrebbe continuato a comprare il fumetto, anche perchè mi rifiuto di credere che 210000 persone lo comprino per puro collezionismo. Il fatto è che al giorno d'oggi un fumetto di carta per i ragazzi non vale più niente: cosa può essere di fronte alle diavolerie dei compagni quali playstation, iphone, wii e chi può ne ha più ne metta? Mica è come una volta che si compravano gli albi, poi il mese dopo si rivendevano per comprarne un altro (almeno da come mi raccontava il nonno laughing ) !!! I tempi sono cambiati, i gusti delle persone sono cambiati (vedete più film western al cinema????? :deserto ), ecco che vendere 700000 copie adesso è pura utopia.
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