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TWF - Tex Willer Forum

[629/630] L'inseguimento


Sam Stone
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SPOILERUn solo appunto: ci sono diverse scene/disegni nei quali i volti di Tex e Tiger appaiono (immotivatamente) rilassati e sorridenti, si tratta di un'evidente forzatura e mi viene da chiedermi se, "dall'alto", non si sia imposto a Mastantuono (alla luce di talune critiche) di presentare un Tex meno serioso ed incupito di altre occasioni. Ma, se così fosse, rammento a chi di dovere che la celebre "leggerezza" ed ironia texiana non sta certo nei sorrisini buttati l' come capita..... anzi, questo contribuisce a creare quel clima di complessiva "artificiosit?" che percepisco tuttora nelle storie di Faraci, e che non vi è nelle storie di Ruju, per esempio. E parlo del "trinomio" sceneggiatura-dialoghi-disegni......... il soggetto, poi, ha delle incongruenze che andrebbero esaminate a parte, ma che qualcuno ha già individuato.

Devo dire che anche a me hanno dato fastidio i sorrisini (assolutamente gratuiti, date le circostanze) di questa storia: a furia di rimproverare a Mastantuono un Tex troppo cupo, ecco che ce lo fa immotivatamente allegro: occorre trovare il giusto equilibrio. Dissento totalmente invece sulla sensazione di artificiosit? che ha suscitato in te questa storia: io l'ho trovata fluida e scorrevole (a me è proprio piaciuta...).
Anche io l'ho trovata fluida e scorrevole, l'artificiosit? di cui parlavo risiede nei particolari che ho citato ;)
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POTREBBE CONTENERESPOILERLetta e devo dire che mi è piaciuta per quanto riguarda la trama, un p? meno per i disegni. Poi non ci vedo quel brodo allungato o filone sfruttato come qualcuno dichiara ma una storia ben architettata con intermezzi quali lupi, ponti, indiani e quant'altro ben inseriti nella trama stessa. Insomma una discreta storia che lascia sperare una qualche (piccola) sorpresa nella seconda parte, una storia che magari non lascer? il segno ma che ci permetter? di farci un commento sopra. Un'altra cosa sola, ma riferita a beneficio di Anatas:una volta hai puntualizzato una mia osservazione su un dettaglio di un winchester, ora parli anche tu di ''armi che appaiono troppo piccole e mancanti di tridimensionalit?'' (?)Magari nella prossima storia troveremo un '94 non ancora inventato a quei tempi o vedremo un bossolo a percussione anulare in primo piano, o perchè no, magari anche un giubbotto di foggia odierna indosso a qualche cowboy o magari un'ombra non proprio in linea col sole allo zenith...

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Devo dire che anche a me hanno dato fastidio i sorrisini (assolutamente gratuiti, date le circostanze) di questa storia: a furia di rimproverare a Mastantuono un Tex troppo cupo, ecco che ce lo fa immotivatamente allegro: occorre trovare il giusto equilibrio.

Al di la' del Tex imbronciato o con i sorrisini gratuiti, e' proprio il volto del ranger che Mastantuono non riesce proprio a disegnare. Troppo distante dai canoni. Malgrado in questa storia il suo tratto si e' un po' addolcito, e' uno stile che non riesco proprio a "codificare".
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A me il racconto è piaciuto molto, tanto che ho divorato l'albo in un batter d'occhio... ma fondamentalmente è questo che ci si aspetta da una lettura di evasione, essere avvincente, stimolante e, soprattutto, il "non vedere l'ora di come va a finire"... Leggendo in un secondo tempo le recensioni dei forumisti si può, e si deve, riprendere l'albo e notare ed annotare i particolari che lo rendono ottimo oppure no. A mio avviso, dopo attenta rilettura,Faraci ha confezionato una buonissima storia, proprio perchè ha soddisfatto l'incipit del mio post ; i disegni magari sono rivedibili in qualche passaggio(il volto di Tex, le armi), ma Mastantuono è questo, prendere o lasciare e non trovo nemmeno giusto far stravolgere ad un artista il suo stile@ Joe : Anatas ha scritto solo di armi che mancano di tridimensionalit? ed un po' piccole, n° di giubbotti, ombre,zenith, bossoli o nadir....

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  • Sceriffi

Un'altra cosa sola, ma riferita a beneficio di Anatas:una volta hai puntualizzato una mia osservazione su un dettaglio di un winchester, ora parli anche tu di ''armi che appaiono troppo piccole e mancanti di tridimensionalit?'' (?)Magari nella prossima storia troveremo un '94 non ancora inventato a quei tempi o vedremo un bossolo a percussione anulare in primo piano, o perchè no, magari anche un giubbotto di foggia odierna indosso a qualche cowboy o magari un'ombra non proprio in linea col sole allo zenith...

Noto che godi di ottima memoria per andare a riprendere un mio intervento dello scorso gennaio, ma pecchi di scarsa attenzione nel non essere andato a leggere il mio intervento conclusivo di quel post in cui affermavo che ti ho solo preso ad esempio di un modo di fare eccessive pulci alle storie e non ce l'avevo personalmente con te. Ad ogni buon conto, tu tiravi in ballo un mirino in una unica tavola di un'intera avventura, io stavolta cito in generale le armi che si vedono parecchie volte nella sola prima parte e spesso appaiono "piatte", almeno a me. Facile sarcasmo a parte, ognuno ovviamente ha le proprie opinioni.
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Devo dire che anche a me hanno dato fastidio i sorrisini (assolutamente gratuiti, date le circostanze) di questa storia: a furia di rimproverare a Mastantuono un Tex troppo cupo, ecco che ce lo fa immotivatamente allegro: occorre trovare il giusto equilibrio.

Al di la' del Tex imbronciato o con i sorrisini gratuiti, e' proprio il volto del ranger che Mastantuono non riesce proprio a disegnare. Troppo distante dai canoni. Malgrado in questa storia il suo tratto si e' un po' addolcito, e' uno stile che non riesco proprio a "codificare".
E io la penso esattamente come te, Anthony. Nonostante i progressi e gli evidenti miglioramenti nel segno grafico, il suo stile rigido e decisamente affilato non sono mai riuscito a digerirlo... -_nono Chissà che col tempo, dopo molti tentativi, non riesca a cambiare idea al riguardo. Spero proprio di sè... :indianovestito:
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Devo dire che anche a me hanno dato fastidio i sorrisini (assolutamente gratuiti, date le circostanze) di questa storia: a furia di rimproverare a Mastantuono un Tex troppo cupo, ecco che ce lo fa immotivatamente allegro: occorre trovare il giusto equilibrio.

Però i momenti in cui il volto di Tex appare sorridente è sempre in situazioni in cui ciò è più che normale. Ad esempio, mentre parla con Tiger all'inizio della storia, o subito dopo aver arrestato la prima volta Stanton e sta salutando l'oste, tanto per citare i primi due casi, un volto sorridente ci sta tutto, anche per stemperare la tensione dello scontro appena concluso. Quindi le espressioni di Tex, sia dure sia rilassate, a me sembrano ben distribuite, e come ho già detto i primi piani che Mastantuono ha fatto sono i punti forti di questa sua prova.
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Quindi le espressioni di Tex, sia dure sia rilassate, a me sembrano ben distribuite, e come ho già detto i primi piani che Mastantuono ha fatto sono i punti forti di questa sua prova.

Mah, West, è una sensazione che ho provato a pelle, mentre leggevo, ma non escludo che sia un'impressione sbagliata. Sui primi piani sono d'accordo con te: Mastantuono è stato superlativo e, come ho detto in un mio precedente post, l'ottima resa grafica dei cattivi di questa storia (per dirla alla Paco "ceffi da togliere il sonno") ha contribuito non poco a farmela piacere, e a farmela piacere tanto.
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Un'altra cosa sola, ma riferita a beneficio di Anatas:una volta hai puntualizzato una mia osservazione su un dettaglio di un winchester, ora parli anche tu di ''armi che appaiono troppo piccole e mancanti di tridimensionalit?'' (?)Magari nella prossima storia troveremo un '94 non ancora inventato a quei tempi o vedremo un bossolo a percussione anulare in primo piano, o perchè no, magari anche un giubbotto di foggia odierna indosso a qualche cowboy o magari un'ombra non proprio in linea col sole allo zenith...

Noto che godi di ottima memoria per andare a riprendere un mio intervento dello scorso gennaio, ma pecchi di scarsa attenzione nel non essere andato a leggere il mio intervento conclusivo di quel post in cui affermavo che ti ho solo preso ad esempio di un modo di fare eccessive pulci alle storie e non ce l'avevo personalmente con te. Ad ogni buon conto, tu tiravi in ballo un mirino in una unica tavola di un'intera avventura, io stavolta cito in generale le armi che si vedono parecchie volte nella sola prima parte e spesso appaiono "piatte", almeno a me. Facile sarcasmo a parte, ognuno ovviamente ha le proprie opinioni.
Giustappunto. Ora rileggi tu con calma i vari passaggi della discussione, rileggi pure quanto dettoti dall'attento Virgin. Per me finisce qui visto che siamo OT. Una buona giornata a te ed al tuo amico.
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Per adesso sembra una storia abbastanza discreta ( sicuramente meglio di "Braccato!"), vedremo se si farà più interessante nel prossimo numero.
Il Tex di Mastantuono continua a lasciarmi spiazzato. C'è poco da fare, evidentemente o ci si abitua o altrimenti niente. Eppure, a volte si vede un bel Tex, specie nei primi piani. Mah.

S
P
O
I
L
E
R
- Un piccolo appunto.
Non ci sono solo i cavalli, anche gli altri animali meritano di essere disegnati bene. Una rappresentazione di puma e lupi più naturale e meno da fumetto horror, io la gradirei.
Il lupo per esempio è un animale bellissimo, ha uno sguardo ineffabile e ipnotico, perchè mai deve essere disegnato con quella espressione da creatura appena vomitata dagli inferi è
E quel puma, quant'? brutto e sgraziato !
Magari qualche rivista o documentario naturalistico potrebbe far comodo, in archivio.

- Una cosa che non mi è piaciuta molto, questi indiani beccaccioni che quando scoprono di avere davanti Aquila della Notte:
"Oh, ci dispiace, non sapevamo, abbiamo sbagliato, non lo faremo più, promesso, grazie di tutto...". Un pochino noioso.

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Primo albo discreto.

Note positive:- storia leggera e scorrevole;- buona caratterizzazione dei personaggi. Note negative:- i disegni;- l'eccessiva docilit? degli indiani quando capiscono di avere a che fare con Tex. Inoltre ho notato alcune somiglianze con un'altra storia di Faraci, ?Evasione/Minuti contati?, dove Tex aiuta un evaso a tornare dai suoi complici, per poi scoprire che in realtà li aveva ingannati scappando con tutto il bottino.
Per ora voto 7.
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bella anche la scena del lupo, se non fosse che il lupo che si avvicina e i cavalli non nitriscono di paura è assolutamente inverosimile :io lo so per la mia esperienza di trekking, ma uno sceneggiatore queste cose le deve sapere.

Però, Zagrosky, con uno strappo alla verosimiglianza (peraltro abbastanza innocuo) lo sceneggiatore ci ha regalato una scena che tu stesso definisci bella e io ci aggiungo: molto bella...
Bella scena, infatti l'ho detto, peccato veniale quello a cui mi riferisco : è che mi piacerebbe sempre , nei limiti di una sceneggiatura, che chi scrive tenesse conto di questi particolari. A volte capita che proprio l'istinto o il fiuto del cavallo aiuta ad evitare guai peggiori, e spesso lo abbiamo visto anche su Tex : chiederei solo un po più d'attenzione a questi particolari, e non usarli solo quando la sceneggiatura lo richiede. :trapper:
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Disegni sufficienti, ma il viso di Tex non mi mostra Tex, ...............

... in effetti mostra Mastantuono....
Autoritratto è doubt
Beh, non è insolito che un personaggio dei fumetti assomigli al proprio disegnatore. Anche Galep, dopo essersi ispirato a Gary Cooper per la realizzazione grafica di Tex, prese a modello il proprio volto. Non c'è nulla di strano in questo... ::evvai:: Peccato che il volto di Mastantuono non si attagli molto bene al Ranger... -_nono _thia-
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Storia interessante ma debole finora ... Soggetto semplice ma che ricorda troppo la prima storia pubblicata di Faraci: la buona "Evasione" (grazie al grande Ortiz). Ci sono troppi cambi di scena, e infatti, almeno per me, è una pecca che non ti fa apprezzare pienamente le varie sequenze, che sono tra l'altro gestite bene. I dialoghi sono buoni, ma non brillanti, soprattutto fra i pards. Poco coinvolgenti. Poco divertenti. Come spesso detto da altri, formalmente non c'è niente di sbagliato, ma tutto ciò non la rende fin da subito una gran storia. Disegni: meglio rispetto alle precedenti prove, ma il tratto che ricorda Font proprio non lo digerisco. Non se ne può più di un tratto "stilizzato". Certo, alla fine uno deve scegliere i disegnatori che preferisce. Non sono uno che grido subito al "Capolavoro" per una pennellata :indianovestito: Vediamo il resto ...

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Questa prima parte a me è sembrata piuttosto promettente, i continui cambi di scena personalmente hanno l'effetto di rendere più avvincente tutto l'intreccio, per cui possono benissimo starci. Inizialmente ho pensato che a Tex e Tiger si sarebbe aggiunto almeno un altro dei pards, ma in fin dei conti questa coppia non ha mai molte chances di apparire, quindi anche questa scelta mi è sembrata molto buona. In generale ho visto una coppia ben affiatata, due pards alla pari e un Tiger anche piuttosto loquace, che non si limita a fare il guardaspalle di Tex. Per il resto non sono ancora ben riuscito ad inquadrare il personaggio di Stanton, ma sono sicuro (anche per la sequenza vista nel finale) che lui e la banda di Mitch Fraser renderanno tutto davvero molto interessante! I disegni mi sono piaciuti davvero tanto, ormai Mastantuono (dopo un primo periodo in cui in tutta onest? non mi piaceva) è diventato uno dei miei disegnatori preferiti, lo considero senza dubbio uno delle punte di diamante dell'intera squadra di disegnatori Texiani. Speriamo che le diverse parentesi che sono state aperte nel primo albo vengano chiuse con i giusti tempi nel secondo, perchè altrimenti l'intera storia credo potrebbe risultare compromessa.

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  • 3 settimane dopo...

Letta la seconda parte , lotta senza respiro S P O I L E R il respiro è mancato a me, dopo aver letto, mi è venuto sonno : un secondo albo che ha tradito le poche attese che avevo dopo il primo, la banda di fuorilegge sarebbe incapace di rubare in un pollaio, la gang di contadini è a dir poco esilarante, il bandito Vince Stanton è un'anguilla, Tex e Tiger appaiono alle spalle dei loro avversari come per incanto a seconda dell'esigenza , insomma, una delusione Anche un piccolo errore di lettering, nel riassuntinop iniziale c'è il nome di Carson anzich? quello di Tiger. fine spoiler Disegni bruttini, molti primi piani e visi veramente scadenti Bocciata in toto questa storia -_nono

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Acquistato ed appena letto anche il secondo albo, per cui ora ho tutti gli elementi per trarre le mie conclusioni. Nel mio primo commento su questa storia avevo detto che, dopo la lettura del primo albo, c'erano tutte le premesse per un ottimo seguito, che devo dire non ritengo disattese: la storia mi è piaciuta moltissimo, pur nella sua classicit?, anche e soprattutto

per merito del rapporto tra il fuggitivo Stanton ed i suoi ex complici contraddistinto da un pesante conto in sospeso, o anche dell'intromissione nella vicenda di una banda di improvvisati cacciatori di taglie. Tutte fonti di colpi di scena e difficolt? impreviste per Tex e Tiger, che pur con qualche difficolt?ne escono brillantemente. Chicca finale, secondo me, la conclusione alquanto insolita, che ci lascia la curiosità del trattamento riservato da Tex all'uccel di bosco, riagguantato dopo l'ennesima fortunosa fuga.
Per dirla con un voto, mi sento di poter assegnare un bell'8,5 alla storia ed un 8 pieno a Mastantuono, che ha fatto bene ma sono sicuro possa fare molto meglio. P. S. Piccola curiosità: non so se è capitato o capiter? a tutti i lettori, poich? non conosco l'esatta modalit? di stampa delle copie, ma sulla mia, nel consueto riassunto sulla prima parte, il testo cita erroneamente Carson e non Tiger al fianco di Tex. Una piccolissima svista, che intendo far notare puramente per curiosità e non intacca in alcun modo il giudizio complessivo sulla storia.
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La prima parte della storia lasciava presagire qualche strano, quanto interessante, intreccio lasciando spazio ad inattesi colpi di scena, in realtà sono stati messi in campo troppi personaggi nel tentativo di mischiare la carte tentando di elevare la suspance, con il risultato di farne venir fuori un minestrone mal dosato. Ci sono diverse cose che non quadrano, ad esempio nella parte iniziale

Stanton viene riconosciuto da uno spione nel carcere in cui era stato relegato dando le false generalit? di John Smith, considerando che Stanton è un duro, e non c'è dubbio per non pensarlo visto che viene addirittura chiamato Tex per farlo parlare, non è chiaro quando sia stata rivelata la sua vera identit? poich? al momento della fuga le guardie sanno che si tratta di Stanton.
Poco plausibile anche il motivo che spinge il direttore del carcere a rivolgersi a Tex... scomodarlo solo per dare una ripassata ad un detenuto mi sembra eccessivo. Sfruttando meglio certe parti del soggetto, su Stanton si poteva nutrire il sospetto che fosse stato coinvolto in qualche faccenda che in passato aveva interessato i Rangers rendendo più verosimile la vicenda. Non è chiaro neanche il motivo per il quale ad esso debba essere rivolto un trattamento di favore, avevo pensato ad un coinvolgimento del direttore del carcere, che potesse tramare per qualche secondo fine, ma invece nulla di tutto ciò. Anche l'origine della storia presenta qualche forzatura: un rapinatore di banche, e con un discreto bottino anche, si lascia infinocchiare mentre compie un furtarello in uno sperduto trading post, ma su questo si può soprassedere, magari Stanton, in attesa che il terreno scottasse meno sotto i suoi piedi, cercava in qualche modo di sbarcare il lunario. Passando agli pseudo contadini, il loro ruolo è discutibile, così come banali sono le motivazioni che l'inducono a mettersi a caccia: Stanton aveva fatto una rapina, avrei trovato plausibile che i contadini si muovessero spinti dal desiderio di vendetta perchè in quella banca potevano essere depositati i loro soldi e quella rapina poteva essere stata causa della loro rovina. Non mi hanno dato invece fastidio i continui cambi di scena che dovrebbero avere l'effetto di rendere il ritmo incessante, non sempre riescono nell'intento anche perchè le didascalie sono troppo ripetitive e poco esplicative. Il finale è comunque interessante
con Stanton che va pavoneggiandosi di esser sfuggito a Tex che puntualmente si presenta alle sue spalle, magari un piccolo accenno ad un indizio seguito ci sarebbe stato bene,
ma qui siamo sui dettagli. Nel complesso positivi i disegni di Mastantuono a cui bisogna fare un po' l'occhio per abituarsi al suo stile. Alcuni paesaggi sono resi con grande maestria, come ad esempio la scena in cui Stanton attraversando il ponte ne causa il crollo, e la seguente in cui Tex e Tiger si gettano lungo il sentiero per non perderne le tracce. In definitiva giudico mediocre questa storia, un po' al di sotto della sufficienza.
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una grande storia !!!!!Faraci partendo da un ottimo soggetto, realizza una storia dalla sceneggiatura ben calibrata in ogni sua parte , tanto che riesce a tenere sempre alta la tensione. i dialoghi sono validissimi e molto bello è il rapporto di amicizia profonda e fratellanza di sangue che traspare tra Tex e TigerTiger . poi è caratterizzato benissimo( la scena col lupo è impagabile)tutto è dosato sapientemente , anche l'azionei nemici sono intriganti e davvero cattivi, anche questi resi molto benei disegni MERAVIGLIOSI... grandissimo Mastrantuono, bellissimo tutto quello che disegna , particolarmente Tiger(perfetto)i miei voti :soggetto : 9sceneggiatura : 10dialoghi : 9disegni : 10

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Incredibile, ma le mie impressioni sono totalmente opposte alle tue. Il soggetto non l'ho trovato così ottimo, normale routine texiana. Nemmeno la sceneggiatura mi è sembrata molto intrigante e non ho avvertito molta tensione. Faraci inserisce più colpi di scena e cambiamenti di situazione che può. Purtroppo non mi coinvolgo tanto perchè ho l'impressione che la storia vada avanti semplicemente perchè deve. I dialoghi mi sono sembrati normali e a tratti pure scialbi; non ho percepito molto del legame tra Tex e Tiger : qualche parola l' ma niente di che. Tiger fa semplicemente il suo, è in forma lo ammetto ma non spicca particolarmente più che altro per via della normalit? della storia. Il punto in cui mi trovo più in disaccordo è sugli antagonisti che sono decisamente inconsistenti. La banda della famiglia mi sembra più che altro un tentativo di insaporire il brodo, peccato però che manchi il sale. Insomma tentano di essere qualcosa ma si fanno continuamente fregare e fanno la figura dei fessi. Oltretutto forse un po inutile l'idea di presentarli come famiglia; se fossero stati normali complici l'effetto sarebbe stato lo stesso. Mitch Fraser e i suoi banditi non sono meglio visto che non emergono affatto ma sono normalissimi banditi che non fanno altro che essere impallinati da Tex e Tiger. L'unico che si salva un po' è Stanton visto che è l'unico che mette almeno un pochino di sapore alla storia e nel contempo mette in risalto ancora di più la piattezza degli altri antagonisti. La scena finale è l'unica che mi è piaciuta davvero un po'

Stanton che si vanta di essere sfuggito a Tex; appena si volta si accorge di avere il ranger alle spalle e qui finisce la storia. Bella maniera di chiudere, peccato che il resto della storia non sia altrettanto soddisfacente.
Riguardo a Mastantuono, ho già detto varie volte come la penso. :fumo: VOTO: 6
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Mi dispiace doverlo dire, ma non ci siamo affatto.
Io credo che un autore nuovo dovrebbe essere, proprio in quanto nuovo, stimolato a far bene, a farsi apprezzare dai suoi nuovi lettori: dovrebbe volerli sorprendere, e rassicurarli; dirgli :?vedete, nelle mie mani il vostro fumetto preferito è al sicuro!?.
Io, lo ammetto, avevo pensato che tutte queste cose Faraci le potesse garantire: ma ora, dopo aver letto, dopo ?Braccato?, questa nuova storiella quasi altrettanto insignificante, mi vengono davvero molti dubbi. Se questo è il massimo che Faraci può dare, se queste sono le sue idee per le storie di Tex, allora siamo messi davvero male!

Questa nuova storiella, tutta BANG BANG e poco altro, ha il potere, insieme a ?Braccato?, di gettare una luce negativa anche su altre storie faraciane che mi erano piaciute: ?Sotto scorta?, ?Il ciarlatano?, ?La legge di Starker?. Perchè tutte queste storie, viste insieme, mostrano alcuni fatti:
1) l'estrema povert? dei soggetti di Faraci, che sono privi, soprattutto, un'idea forte alla base;
2)l'estrema ripetitivit? delle storie di Faraci: il canovaccio è sempre quello: la rapina o tentata rapina iniziale (qui trading post, l' fattoria isolata), con Tex che arriva subito dopo a sparare ai cattivi (a volte salva le vittime, altre no); poi abbiamo l'inseguimento, sempre, praticamente in quasi tutte le storie uscite finora; e ancora, Tex che prende alle spalle i nemici perchè ?? più furbo?. E infine, una serie di imprevisti messi l' di continuo per allungare il brodo e nascondere l'inconsistenza della trama, che rendono Tex un video game.
3) Di questa ripetitivit? fanno parte anche i cattivi: non ce n°? uno, e dico uno, che sia anche vagamente ricordabile (forse il solo cattivo del maxi ?La belva umana?): sono fatti tutti con lo stampino, invariabilmente tutti spietati e crudeli anche coi loro compagni. E sono tutti rapinatori, o banditi comuni: davvero regna la monotonia.
4) Se i cattivi principali sono questa roba, figuriamoci i personaggi di contorno: i cattivi secondari sono semplicemente carne da macello, pupazzi senz?anima, senza spessore, messi l' per far fare "bella figura" a Tex che li impiomba senza problemi è tra gli altri, in questa storia, la ridicola combriccola della famiglia Farrell, messa l' senza capo n° coda solo per aggiungere un po' di BANG BANG e qualche pagina. E i comprimari occasionali? Qui andiamo già un po' meglio, ma certo, se ripenso ai due beoti di ?Braccato?, e al vizio faraciano di preferire questa gente ai veri pards di Tex, mi trovo di nuovo a rabbrividire.

Questo secondo albo, di quanto appena detto, è paradigmatico: è tutta una ripetizione di sparatorie. Nient?altro. Niente di più niente di meno.
Faraci deve capire che non basta far fare ?belle figure? a Tex e Tiger per risollevare una storia, per accontentare il giustamente esigente lettore texiano, abituato a narrazioni strutturalmente eccelse è senza tirare in ballo i classici, il confronto con la contemporanea new entry Ruju sarebbe per Faraci estremamente umiliante. Le ?belle figure?, se fatte con nemici indegni di Tex, non aggiungono niente al suo mito, non lasciano a bocca aperta il lettore, che è abituato a vedere il ranger alle prese con gente del calibro (anche qui, non vado sui mostri sacri della saga) di Mondego.

Insomma, se Faraci non si impegna nel costruire soggetti degni di questo nome, che portino ad avventure che non siano semplici BANG BANG (Tex non è un videogame!), e se non da una bella risvegliata alla sua fantasia di creativo (Tex può girare in lungo e il largo per il West, ha tanti comprimari, può includere tanti generi narrativi: possibile che dabbano esistere solo inseguimenti ed evasioni?), beh, allora mi sa che comincer? a piacermi sempre meno.
Una roba semplice semplice come ?Il ciarlatano? ci può stare, una volta ogni tanto; ma se poi ?Il ciarlatano? diventa il modello tipico delle storie, allora non va affatto bene!

Quindi a questa storia voto 5.
Preciso che alcune cose buone ci sono: continuo a ritenere che Faraci il personaggio Tex l'abbia azzeccato è e con lui anche Kit e Tiger (anche se una sola storia è troppo poco per dirlo con certezza!): ma questa cosa non è affatto sufficiente.

Su Mastantuono non mi soffermo troppo. Io lo adoro, e credo che questo albo sia fantastico, anche migliore del precedente: se a disegnare la storia fosse stato un altro, il mio voto sarebbe stato decisamente più basso.

  • +1 1
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Non ne contiene molto, quasi per niente a dire il vero, ma fate comunque attenzione alloSPOILERNon per insistere sull'errore di lettering iniziale (che alla fine è doppio, vedasi ranger al plurale) ma è davvero scritto in modo "strano"... ci rivela che i contadini sono interessati alla taglia invece che ad altro in maniera del tutto naturale come se lo sapessimo già... boh!?Avventura che non verr? ricordata per i colpi di scena, si sfoglia l'albo di pagina in pagina in attesa della sparatoria finale che puntualmente arriva come da copione (lungi da me il criticare le sparatorie naturalmente). Sebbene non sia un capolavoro, non mi sento di affossarla totalmente per qualche sbavatura e per qualche cattivo "ruba galline", anche se mi hanno lasciato un po' perplesso (vedasi i miei messaggi precedenti). Mi sento infatti di salvare aspetti come:-L'inizio-L'accoppiata ambientazione più pioggia (che avrei lasciato anche nello scontro finale).-Finale alternativo (stile non propriamente texiano)-Disegni, che si mantengono su livelli alti-altissimi. Forse è poco, forse no lo dimostra la grande differenza di valutazione dei precedenti interventi. Personalmente mi sento molto mercoledì in questo caso:Storia: 6.5/7Disegni:8 (Il viso di Tex e dei pard non proprio eccezionali continua a rimanere un dettaglio da non trascurare purtroppo). P. S quanta è buffa la sequenza di pagina 80? hahaP. S 2 Per favore qualcuno vada a dire ai soldati del new mexico che bastavano due pistolettate a fil di orecchie per far cantare il duro Stanton :lol:

Modificato da carson00
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Sono un tantino più comprensiva di Paco e quindi non nego la sufficienza, ma già dopo averla letta questa storia mi ha lasciato preda di una leggera amnesia... cos'è successo di importante?A dire il vero, per me non costituisce affatto un problema il fatto che le storie di un autore si reggano tutte sullo stesso, o sugli stessi pochi canovacci. Anzi, quando trama e ordito sono belli solidi, e quando l'autore riesce a infilarci qualche ricamo qua e l' per diversificare i vari lavori, lo trovo anche positivo. Il problema è che qui il ricamo non c'è, e quando c'è è confuso come i lavori che facevo io a scuola, dove non si distingueva il retro dal diritto perchè erano tutto un caos di fili. Mi associo al tenente Cordoba nel dire che un finale così rapido avrebbe potuto essere interessante, se solo prima di far cicciare Tex e Tiger nel saloon come due ectoplasmi che si allenano a passare i muri Faraci ci avesse offerto almeno un iniizio di ricerca di pista. :deserto

P. S 2 Per favore qualcuno vada a dire ai soldati del new mexico che bastavano due pistolettate a fil di orecchie per far cantare il duro Stanton  :lol:

Basta molto meno di due pistolettate. Vedi pag. 75: basta la "promessa" di Tex, che non ha nemmeno bisogno di spellarsi le nocche delle dita! haha
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A dire il vero, per me non costituisce affatto un problema il fatto che le storie di un autore si reggano tutte sullo stesso, o sugli stessi pochi canovacci.

Non ho ancora letto tutte le storie di Faraci (ho ripreso a leggere Tex da qualche mese dopo una quindicinadi anni di latitanza e sto facendo incetta dei numeri che mi mancano nelle fumetterie) però devo dire che Braccato, al contrario di altri, non mi era dispiaciuta. In quest'ultima storia dopo il primo albo mi si erano aperti una serie di scenari plausibili, però nessuno di essi si è verificato ed è andata avanti nella maniera più scontata possibile. Credo che uno sceneggiatore se resta sempre legato allo stesso schema, anche aggiungendo tutte le variazioni possibili, scriver? storie scontate. Comunque sono fiducioso perchè nella sezione dedicata alle storie in lavorazione dalle poche informazioni disponibili sembra che le storie affidate a Bruzzo e Rossi si svilupperanno in maniera differente, mentre quella disegnata da Nespolino segue il canovaccio di Braccato e L'inseguimento.
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