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TWF - Tex Willer Forum

Intervista Del Forum A Tito!


TexFanatico
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Ecco per voi, un'intervista fatta a Tito dopo la sua prima storia.

Ancora un grandissimo grazie a Tito per il tempo concessoci, ma ora, ecco domande e risposte di questa piccola intervista.

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1) La prima domanda che vorrei porti a nome del "Tex Willer Space" (nostro sito in costruzione) è d'obbligo... Il primo albo è uscito, subito seguito dalle opinioni dei lettori, il secondo doveva uscire e te eri, per così dire, nel mezzo (un po' come Clint Eastwood ne "Per un pugno di Dollari"). Come ti sentivi?


In realtà, avevo già ricevuto diverse opinioni sulla storia nel suo insieme. Opinioni importanti: quelle di Sergio Bonelli, di Decio Cazio e di chi in casa editrice si era già (ovviamente) letto tutto. Erano opinioni confortanti. Però in effetti l'ansia non è mai svanita del tutto, nemmeno adesso. Tex ha la "fortuna" che lo leggono davvero in tanti. Sei circondato da lettori, a volte insospettabili. Cosè è capitato che a esprimermi pareri siano stati genitori di compagni di scuola di mia figlia, per esempio. Gente che legge soltanto un fumetto: Tex. Finora mi era capitato solo per Topolino e, un po' meno, con Diabolik.
Ero un po' impaziente, fremevo, fra il primo e il secondo albo perchè io sapevo che certi... dubbi si sarebbero chiariti da soli, nel secondo (vedi "messicani della botta in testa").


2) In un'altra intervista (ayaaaak.net) ti è stato chiesto come avresti utilizzato gli altri pard, specialmente Kit Carson -definito come spalla comica-. Parliamo di lui dunque. Tu hai scelto di togliergli un po' questa comicit?, rendendogli un ruolo più dinamico per "allontanarlo" da Tex, personaggio sul quale ti vuoi concentrare maggiormente in questi tuoi inizi. Sembrerebbe però che questo tuo uso di Carson sia piaciuto. Te lo saresti immaginato e, soprattutto, ciò ti suggerisce un utilizzo diverso di tale personaggio rispetto a quello attuale?


Per la verità, questo uso mi è venuto molto naturale. Vedo Kit Carson come un osso duro. Uno che si porta addosso parecchi anni di polvere, sangue e sudore con leggerezza. Certo, tende a essere più cauto di Tex. Ma cauto non significa vigliacco. Chi affronta un pericolo sapendo che è tale, dimostra coraggio. Non ho nessuna intenzione di stravolgere il personaggio. Non credo di averlo fatto. E in ogni caso sto ancora prendendo le misure. Su cinque storie scritte (in tutto o in parte) finora, lui è presente soltanto in due. Però, quando c'è, si fa notare. Ha un peso.


3) Passiamo a farne una breve... perchè volevi cimentarti con Tex?


Perchè... è un personaggio immenso, così immenso che c'è ancora da scavare, da esplorare. E perchè è un amico. Un vecchio amico a cui voglio bene. Che credo di conoscere. Ciò non toglie che scrivere una storia di Tex sia un lavoro duro, difficile. Richiede una miscela delicata di istinto e buon senso, passione e mestiere. Ogni tavola a suo modo è una sfida.


4) Come giudichi la possibilità d'essere "valutato" direttamente dai alcuni lettori (penso alla discussione sul forum)?


Interessante, utile. Ma da prendere con le molle. Giustamente dici "alcuni". Bisogna SEMPRE ricordarsi che si tratta di un campione molto particolare, comunque ristretto, con caratteristiche troppo omogenee per essere considerato statisticamente rappresentativo. I forum non rappresentano tutti i lettori di Tex, ma soltanto una parte. Una "minoranza rumorosa", come ha detto non ricordo più chi. Ho deciso di accettare il confronto, e finora è stato molto stimolante. Tuttavia so di dovere essere prudente. Critiche e lodi vanno pesate e valutate con attenzione. Mantenendo sangue freddo e mente lucida. Non è facile.


5) Per concludere, dato che Tex è legato comunque alla realtà storica, conosci farwest. it?


S?, conosco il sito. Credo che il primo a parlarmene sia stato Claudio Villa. Me ne sono anche servito per scrivere Tex. Documentarsi è fondamentale.




Grazie per il tempo che mi (ci) hai concesso e, in attesa di rileggerti sul forum ^_^, buona continuazione!

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  • 1 anno dopo...

E rieccoci con qualche piccola domanda a Tito, in vista della nuova uscita

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TF

Ciao Tito.

? da un po' che non ti scrivevo più, onde evitare di disturbare la tua ferv? creativa e per evitare di farti domande alle quali probabilmente non avresti ancora potuto rispondere. Dato che, ormai, manca un mesetto alla comparsa in edicola di "Lo Sceriffo Indiano" (click), la tua seconda storia di Tex che verr? pubblicata.

Sono quasi passati due anni dall'uscita di "Evasione!" (click) e, se la scaletta sarà rispettata, quest'anno dovremmo poter leggere anche "In corsa con la morte" (titolo suggestivo) e magari due Maxi: "La legge di Starkey" ed un altro disegnato da Diso, il cui titolo non è ancora conosciuto... oppure puoi sciogliere questo mistero?


Tito:

Caro amico,

grazie della lunga e interessante mail, che mi fa molto piacere.
Purtroppo, sono a letto con l'influenza.
Ti chiedo scusa, quindi, se ti sto rispondere un po' telegraficamente.
Vorr?...

Confido che potrete leggere In corsa con la morte (che però è solo un titolo di lavorazione), e il maxi disegnato da Diso.
Ma non conosco l'esatta programmazione fatta dalla casa editrice.

Ma non iniziamo subito a perdere la via... Personalmente nella trama che la SBE ha pubblicato per presentare ai lettori "Lo sceriffo indiano", ho visto una qualche similitudine con il texone di Nizzi e Capitanio (Il soldato Comanche), e quindi la prima domanda è proprio la seguente: com'? nata l'idea di questa storia? C'è effettivamente un collegamento a quella storia, oppure è un puro caso?

Puro caso. Il tema è classico.
Lo sviluppo, credo (spero), originale.

Non avevo minimamente in testa quella storia, quando ho scritto la mia, bench? naturalmente l'avessi letta. Quindi non mi ha influenzato.

Dicevi di voler scrivere un po' di storie per conoscere Tex. Come abbiamo visto, non sono poche quelle in attesa d'uscire in edicola e quindi, presumo, già terminate o ad ottimo punto. "Lo sceriffo indiano" lo consideri ancora come un albo di prova o ormai pensi di aver inquadrato il personaggio? La storia ci viene presentata come un "western puro" e tu avevi promesso di rimettere in bocca a Tex espressioni tipiche, come detto dai Cestaro "Tito ha confessato di voler riportare il personaggio agli albori, anticipandoci di volergli mettere in bocca qualche espressione tipica gergale degli inizi e restituirgli una certa ?scanzonatura? e sbruffoneria che aveva in passato figlia dell'autore Bonelli padre. Contiamo di divertirci molto nel realizzarla perchè è una storia con molto ritmo". Sei riuscito a raggiungere il tuo intento oppure ti sei trovato costretto a tenere una linea gergale più soft, forse maggiormente in tema a quanto ci vien presentato attualmente?

Devo dire di avere scritto questa storia con grande libertà e serenit?.
Non capisco cosa intendi con linea "soft"... non credo sia quella di Boselli, per esempio, attuale autore leader della serie.

Dopo questa storia dovremmo poterne avere una con padre e figlio, mentre nel maxi con Diso, ricco di flashback secondo le anticipazioni, probabilmente sarà nuovamente Tex il protagonista unico (non preoccuparti a contraddirmi in caso ). Mistero assoluto per "La legge di Starkey" invece. Puoi rilasciare qualche newsè Almeno in grandi linee: vedremo solo Tex o ci sarà anche qualche altro pard' In "Evasione!" si era in Texas; in "Lo sceriffo indiano", dai disegni dei fratelli Cestaro, si direbbe che ci si trova al Nord o nelle rocky mountains, passando quindi da un territorio brullo ad uno fitto di vegetazione... per il texone e le altre storie in lavorazione ti sei cimentato con altre realtà, al fine di abituarti anche a storie cittadine o magari fluviali, oppure questo cambio d'ambientazione non aveva niente a che vedere con il tuo lavoro di avvicinamento a Tex?

Finora non ho fatto storie cittadine. Semplicemente perchè non mi è venuta un'idea giusta al riguardo.
Per il resto, dopo una primissima fase caratterizzata da storie con Tex "solista", ora sto allargando il raggio.
Me ne manca un con tutti e quattro i pards... ma ci arriver?.

Hai anche un blog (click) e alcuni utenti del forum lo seguono, io compreso. Tempo fa, più precisamente il 10/12/2008, pubblicasti un intervento intitolato "Seduti al bar". Come hai già notato sul tuo stesso blog, è stato un po' come gettare un sasso in uno specchio d'acqua... Ebbene, anche sul nostro forum se ne è parlato un po' (click). è vero, chi scrive su un forum è solo una piccola parte e, di solito, composta da quelli un po' più "sfegatati". La domanda che ti pongo è la seguente però: fermo restando che, come detto, si è tra gente con una fissa, non è proprio per questo motivo che il partecipare ad un forum, da parte di un autore, potrebbe risultare comunque interessante sedersi a chiacchierare? Mi spiego meglio: su un forum sicuramente troverai degli interventi inutili, ma è anche vero che ci saranno tanti interventi scritti da qualcuno che, malgrado tutto, conosce l'argomento.

Io ogni tanto - per la verità, sempre più di rado - mi siedo al bancone, ordino un caff?.. Scambio quattro chiacchiere con il tizio al mio fianco, o con il barista.
Ma poi torno a casa. Perchè ho da lavorare.

Questo è quello che avevi scritto in conclusione all'articolo sopracitato... Bhè, c'è un saloon del west che rimane sempre aperto e lo troverai sicuramente pieno di gente curiosa, pronta ad offrirti qualche birra o una montagna di patatine con una bistecca alta tre dita, pur di aver la possibilità di discutere con te, specialmente in vista di tutte queste storie che stanno aspettando da un bel po'.

Volente o nolente, in un qualche modo sarai sempre presente in quel saloon di frontiera, specialmente in occasioni quali l'uscita delle tue storie, a te scegliere se risederti al bancone con noi, per scambiare quattro chiacchiere..

E infatti sono appena intervenuto, con piacere! (ndr.: click)

Prima di salutarti, avrei una piccola domanda: personalmente tra le storie che hai scritto o che hai in scaletta, qual'? quella che preferisci e, se puoi sbilanciarti, perchè?

La mia preferita è Lo sceriffo indiano. Perchè è stata la prima. E i Cestaro hanno lavorato splendidamente.

Bhè, penso d'averti rubato anche troppo tempo, e se sei arrivato sin qui probabilmente avrai dovuto berti un caff?.

Ti ringrazio e, lo dico sinceramente, spero di poter nuovamente discutere con te.

Saluti

Ciao
Tito

<hr>

Nuovamente grazie a Tito per la sempre cortese disponibilit?, il quale ci lascia ancora barcollare nel buio per quanto riguarda il titolo del Maxi di Disio... vedremo in seguito :indianovestito:

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