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TWF - Tex Willer Forum

Cosa Vi Manca Di Pi? Del Vecchio Caro Tex?


Cheyenne
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Cosa vi manca, se vi manca qualcosa, nel Tex degli ultimi anni?  

29 utenti hanno votato

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Quotando praticamente in toto il messaggio di Tahzay, vorrei aggiungere: proprio perchè Tex è un fumetto, ed è fatto per passare mezzoretta di sacrosanto relax mentale, sicuramente non cerco occasioni per introdurmi nella psiche di personaggi di carta e giocare alla Freud di turno cercando vari complessi. In confidenza non mi interessa nemmeno analizzare se era il periodo della Colt Navy o del Winchester a settemila colpi (purch?, almeno, non si faccia impugnare a Tex un bazooka o pilotare un caccia), n° controllare il marchio originale dello Stetson. Non ho voglia di pensare, quando leggo un fumetto, ma unicamente di divertirmi. Quindi se trovo Franti voglio trovare l'infame che sorrise, non il povero ragazzo traviato dalle peripezie della vita ecc. ecc. E voglio rivedere Cochise, Geronimo, Ely Parker ecc., la cui vita e storia fumettistica si dilatino all'infinito nel tempo texiano. E, come Tahzay, voglio i riferimenti geografici. Voglio leggere "un caldo giorno d'estate, due miglia ad ovest di Abilene". Voglio vedere cartine geografiche e piantine tracciate in terra con un bastoncino, voglio vedere segni convenzionali indiani a definire il luogo del bivacco e la pista seguita.

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Quotando praticamente in toto il messaggio di Tahzay, vorrei aggiungere: proprio perchè Tex è un fumetto, ed è fatto per passare mezzoretta di sacrosanto relax mentale, sicuramente non cerco occasioni per introdurmi nella psiche di personaggi di carta e giocare alla Freud di turno cercando vari complessi. In confidenza non mi interessa nemmeno analizzare se era il periodo della Colt Navy o del Winchester a settemila colpi (purch?, almeno, non si faccia impugnare a Tex un bazooka o pilotare un caccia), n° controllare il marchio originale dello Stetson. Non ho voglia di pensare, quando leggo un fumetto, ma unicamente di divertirmi. Quindi se trovo Franti voglio trovare l'infame che sorrise, non il povero ragazzo traviato dalle peripezie della vita ecc. ecc.

Altri applausi clap clap clap Il problema è solo che noi "nostalgici" ci applaudiamo ma in cambio non riceviamo tanto.... Ma perchè la SBE non rif? un referendum simile a quello del 1981 è doubt Su internet, magari. Non sarebbe interessante è :trapper:
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Ovviamente quoto Tahzay e Capelli d'argento ... ma anche Cheyenne ... purtroppo siamo sempre gli stessi a pensarla così ... ma anche i nuovi utenti hanno idee su Tex che collimano con le nostre (almeno alcuni) ... Una cosa soltanto sulle didascalie: magari eviterei i colonnini di spiegazione che non mi piacevano nemmeno nelle vecchie storie, ma almeno scrivere "Frattanto" "Poco dopo" per i cambi di tempo. Il lettore non è idiota e capisce ma su Tex questo tipo di didascalia è STORIA. Infatti dopo GLB era mantenuta da Nolitta e Nizzi. I nuovi autori pure questo hanno tolto da Tex ... Aggiungo: in passato addirittura nell'ultima vignetta dell'ultima striscia di una tavola si cambiava scena. Ecco oggi la scena viene cambiata esclusivamente nella tavola successiva (fateci caso) e quindi si capisce quando uno allunga il brodo per arrivare alla fine della tavola ... ridicolo no?Discorso capolavori: chiaro che ogni autore ha scritto il suo capolavoro, e mica si stanno esaltando tutte le storie di GLB (anzi è bene criticarle pure), però affermare che si preferisce magari un Tex privo delle caratteristiche sopra citate a favore di sfaccettature di personaggi secondari mi viene da dire se questi utenti si ricordano le storie vecchie di Tex, la loro impostazione eccetera .. dai a chi non piaceva il Tex spaccone? Preferite il musone e ragionatore che è diventato?

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chi non piaceva il Tex spaccone? Preferite il musone e ragionatore che è diventato?

Assolutamente no!Questo del Tex musone e' un altra caratteristica del Tex "moderno" che non mi va' proprio giu' e negli anni passati in questo forum l'ho segnalato piu' di una volta. Ma questa peculiarita' che ha acquisito ultimamente il nostro ranger e' da attribuire soprattutto a tutti questi nuovi disegnatori cosi'"acclamati" da tutti e cioe', i vari Font,Mastantuono e adesso purtroppo anche gli ultimi Cestaro. E dai, ogni tanto facciamolo sorridere questo Tex invece di dargli un espressione perennemente da gufo notturno.
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Provo a sintetizzare e rispondere ad alcune questioni che sono state toccate.1) per Paco Ordonez: hai perfettamente ragione quando dici che le regole sono fatte per essere rispettate (e qualche volta anche violate... :trapper: ). Purtroppo confesso la mia ignoranza riguardo alla sottoscrizione del regolamento, di cui non ricordo più molte norme, tuttavia, ti prego non avertene a male, perchè il mio era solo un consiglio (magari non richiesto e come tale hai diritto di respingerlo al mittente); un consiglio appunto, ma non era affatto - non voleva assolutamente esserlo nelle intenzioni - una contestazione pubblica al moderatore. Ci mancherebbe, ad ognuno il suo ruolo e spero, senza rancore, di bere una birra con te al bancone, tanto offre Capelli d'argento laughing 2) per West10: intanto grazie per la tua risposta. E hai ragioni, ho frainteso il senso del tuo discorso perchè non ho letto con attezione. Per rispondere alle tue domande, quindi, direi che non desidero vincere facile (almeno non in questo caso) per il semplice fatto che non mi sento in competizione e, ovviamente, tra il passato di Carson e l'ultima storia di GLB con Yama preferisco la prima (anche se secondo me l'ultima di Yama andrebbe analizzata dividento il primo albo e mezzo e gli altri due e mezzo, perchè IMHO sono stati scritti in epoche diverse e IMHO si sente la differenza tra il migliore e il peggiore GLB). Per tornare a GLB devo confessare che non tutto GLB mi piace ma solo la golden age e in generale il suo modo di scrivere non è che mi faccia impazzire (a volte lo trovo prolisso). Però il suo Tex lo sentivo e lo sento vivo, vitale, anche se la sua scrittura non è la mia preferita. Viceversa alcuni dei nuovi autori (Faraci, Medda, l'ultimo Boselli) non mi toccano le corde. E non è solo una questione anagrafica di perdita di "sense of wonder" come dice l'amico Monni, anche se in parte è come dice lui. Perchè il Boselli prima maniera e Manfredi mi danno sensazioni di "meraviglia". Infine un bravo e un grazie a Thazay per il suo intervento, nonchè a Cheyenne, Capelli d'argento e Calvera, che quoto tutti in toto........

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Questo del Tex musone e' un altra caratteristica del Tex "moderno" che non mi va' proprio giu' e negli anni passati in questo forum l'ho segnalato piu' di una volta. Ma questa peculiarita' che ha acquisito ultimamente il nostro ranger e' da attribuire soprattutto a tutti questi nuovi disegnatori cosi'"acclamati" da tutti e cioe', i vari Font,Mastantuono e adesso purtroppo anche gli ultimi Cestaro. E dai, ogni tanto facciamolo sorridere questo Tex invece di dargli un espressione perennemente da gufo notturno.

Ancora un intervento da.... clap clap Validi professionisti, quelli citati da Anthony, per carit?. A me danno l'impressione, pero', di non riuscire ad essere in piena sintonia con il Personaggio. Sovente il Tex dei vari Cestaro, Mastantuono ( in alcune vignette di questi due ultimi albi, poi, il volto di Tex è davvero inguardabile! ), ecc. è monocorde e ricorda il primo Clint Eastwood cui Sergio Leone affibbio' la celebre citazione: "Clint aveva due espressioni: con il cappello e senza il cappello". Un mix amarognolo tra testi e disegni non sempre all'altezza. Soprattutto i testi, per quel che mi riguarda.
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A me piace il tex SPACCONE senza ombra di dubbio. Mi piace e mi esalta, non ci posso fare niente. Forse gli sceneggiatori attuali non sono spacconi? Eppure il Borden un po' spaccone mi sembra (in senso buono s'intende!). Faraci meno. Il Tex di Nizzi del primo periodo era molto più spaccone. Rileggendo le sue storie da "Una Valanga D'Acqua" a quella del numero quattrocento lo sceneggiatore modenese spesso usava un Tex molto più grintoso, totalmente l'opposto della caricatura delle sue ultime storie. Molta curiosità da parte mia è per la sua storia che uscir? mese prossimo. Per il resto stiamo parlando di un fumetto che rispecchiava il suo autore-creatore e che per forza di cose non torner? come era non perchè gli altri non sono bravi ma solo perchè gli altri non sono lui. Semplice no? Guai se gli sceneggiatori si limitassero a impartirci una sceneggiatura priva della loro visione di Tex! Rispettare il personaggio è una cosa, scimmiottare Bonelli un'altra. Forse chissà, in futuro arriver? un novello Bonelli e ci ridar? quel Tex spaccone che vogliamo. Ma dovr? farlo col cuore e non come un compitino, se no farà la fine del Nizzi ultimo periodo. Ora teniamoci il Borden e vediamo come uscir? il Tex secondo la sua "cura".

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Invece io credo che il discorso di Tazhay sul fumetto "che è un prodotto che va letto" sia molto riduttivo per questo medium: il fumetto non è solo un'opera letteraria, non è un romanzo; se voglio leggere e nient'altro, non compro fumetti.
Infatti il fumetto va anche visto, non solo letto; il fumetto ha, tra le sue componenti prime, anche il disegno . E proprio per questo i disegni spesso possono sostituire del tutto i balloons - e sè, perchè il fumetto non si è fermato agli anni '50, ma si è evoluto in questi ultimi decenni, e di parecchio.
Ora, non sto dicendo che anche in Tex ci devono essere albi senza vignette, per carit?: dico però che pretendere di nuovo le didascalie è un collocarsi fuori dalla realtà, realtà del 2013 che non è quella degli anni '50 con gli albi a strisce - e mi dispiace per le vecchie mummie, ma purtroppo è così.

Per il resto: ma come, riferimenti storiciò Io ricordo che i "veri texiani" arrivarono poco tempo fa a lamentarsi anche di questo! :mellow:
E come, riferimenti geograficiò Non mi ero mica accorto che in Tex non ci fossero più! Leggiamo due fumetti diversi...
Nemici misteriosi e satanici: Revetky, Rayado, i demoni del nord, cos'erano?
Nemici lineari: "La grande sete", "I trappers di Yellowstone", "Sei divise nella polvere", "Una donna in ostaggio","Braccato"... continuo?
Sui disegni: vabb?, qui rientriamo, temo, nella grande palla, anzi, grande mito delle vecchie mummie, che lo "stile texiano" classico sia quello di cui parla Tazhay. Non è più così almeno dai tempi di Fusco - e comunque, non è che oggi non ci siano quei disegnatori di cui parla lui.
Il bere, il fumare, parlare al cavallo: facezie, a mio avviso - e comuqnue le prime due cose Tex le fa ancora!
Poi sulle sparatorie: boh, non so che dire. Io a questo punto voglio lamentarmi perchè Tex non usa mai il cannone! :D

In definitiva, a me sembra che come al solito basta la prima brutta storia che esce (e di brutte storie ne sono sempre uscite e sempre ne usciranno) per dare il LA a intonazioni funebri fini a se stesse: questo topic ne è espressione paradigmatica :)

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Invece io credo che il discorso di Tazhay sul fumetto "che è un prodotto che va letto" sia molto riduttivo per questo medium: il fumetto non è solo un'opera letteraria, non è un romanzo; se voglio leggere e nient'altro, non compro fumetti.
Infatti il fumetto va anche visto, non solo letto; il fumetto ha, tra le sue componenti prime, anche il disegno . E proprio per questo i disegni spesso possono sostituire del tutto i balloons - e sè, perchè il fumetto non si è fermato agli anni '50, ma si è evoluto in questi ultimi decenni, e di parecchio.
Ora, non sto dicendo che anche in Tex ci devono essere albi senza vignette, per carit?: dico però che pretendere di nuovo le didascalie è un collocarsi fuori dalla realtà, realtà del 2013 che non è quella degli anni '50 con gli albi a strisce - e mi dispiace per le vecchie mummie, ma purtroppo è così.

Per il resto: ma come, riferimenti storiciò Io ricordo che i "veri texiani" arrivarono poco tempo fa a lamentarsi anche di questo!  :mellow:
E come, riferimenti geograficiò Non mi ero mica accorto che in Tex non ci fossero più! Leggiamo due fumetti diversi...
Nemici misteriosi e satanici: Revetky, Rayado, i demoni del nord, cos'erano?
Nemici lineari: "La grande sete", "I trappers di Yellowstone", "Sei divise nella polvere", "Una donna in ostaggio","Braccato"... continuo?
Sui disegni: vabb?, qui rientriamo, temo, nella grande palla, anzi, grande mito delle vecchie mummie, che lo "stile texiano" classico sia quello di cui parla Tazhay. Non è più così almeno dai tempi di Fusco - e comunque, non è che oggi non ci siano quei disegnatori di cui parla lui.
Il bere, il fumare, parlare al cavallo: facezie, a mio avviso - e comuqnue le prime due cose Tex le fa ancora!
Poi sulle sparatorie: boh, non so che dire. Io a questo punto voglio lamentarmi perchè Tex non usa mai il cannone!  :D

In definitiva, a me sembra che come al solito basta la prima brutta storia che esce (e di brutte storie ne sono sempre uscite e sempre ne usciranno) per dare il LA a intonazioni funebri fini a se stesse: questo topic ne è espressione paradigmatica :)

QUOTO IN TOTO..


Solo nel numero di gennaio, tanto per dire. c'erano le "didascalie geografiche" e alcuni di voi hanno anche applaudito un siparietto umoristico. Va bene che la memoria scarseggia, ma insomma...

E di risse nei saloon (A VENIRE!!!) ne ho scritte almeno dodici, e anche fiammiferi tra le dita dei piedi e interrogatori a cazzotti... E Morisco e Brandon e Lefty... Arriveranno, abbiate pazienza, corpo di un bisonte orbo! Le storie non sono tutte uguali! E la prossima storia di Nizzi è OTTIMA! E ci sono gli indiani da difendere...

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Ora, non sto dicendo che anche in Tex ci devono essere albi senza vignette, per carit?: dico però che pretendere di nuovo le didascalie è un collocarsi fuori dalla realtà, realtà del 2013 che non è quella degli anni '50 con gli albi a strisce - e mi dispiace per le vecchie mummie, ma purtroppo è così.

E' stato emanato un decreto-legge in proposito? Se sè, dammi cortesemente i riferimenti, così ne leggo il testo (me lo sono perso....).
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Va bene che la memoria scarseggia, ma insomma...

Forse la memoria scarseggia per senilit? incombente, o forse perchè gran parte delle storie degli ultimi anni non restano tanto impresse nella mente. Chissà?
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Ora, non sto dicendo che anche in Tex ci devono essere albi senza vignette, per carit?: dico però che pretendere di nuovo le didascalie è un collocarsi fuori dalla realtà, realtà del 2013 che non è quella degli anni '50 con gli albi a strisce - e mi dispiace per le vecchie mummie, ma purtroppo è così.

E' stato emanato un decreto-legge in proposito? Se sè, dammi cortesemente i riferimenti, così ne leggo il testo (me lo sono perso....).
Nessun decreto legge, solo il calendario impietoso. Siamo nel 2013, e le didascalie (tranne quelle in cui è il protagonista a raccontare le vicende in prima persona) sono pura archeologia. Bisogna farsene una ragione :)
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Purtroppo noto come al solito che quando si alza il tono del disappunto sulle discussioni si segue sempre il solito modello, smontare il tutto andando a cercare nelle frasi dette mezze verità o verità opinabili.
Non voglio fare una dissertazione in difesa di Tahzay che sa difendersi benissimo da solo ma torno a ripetere che ha detto delle verità sacrosante che molti hanno condiviso e che sono inoppugnabili.

PACO ORDONEZ Infatti il fumetto va anche visto, non solo letto; il fumetto ha, tra le sue componenti prime, anche il disegno . E proprio per questo i disegni spesso possono sostituire del tutto i balloons - e sè, perchè il fumetto non si è fermato agli anni '50, ma si è evoluto in questi ultimi decenni, e di parecchio.

Stiamo parlando di quadri o di vignette è Perchè mi pare che la vignetta debba esprimere un concetto, un azione afferrabili subito, non esaltare i colori e le forme, eppoi questa considerazione che il fumetto con i ballons sia anni '50 lascia il tempo che trova, un Tex con la faccia da spaccone che fa volare il solito merlo per farlo confessare ha una validit? senza vignette, ma non puoi fare un albo solo con questo.

Inoltre tanto per informazione il fumetto ha subito credo più una involuzione negli ultimi anni visto quello che legge la maggioranza dei ragazzi, conta che una casa editrice che fonda il suo parco pubblicazioni su maestri e autori famosi ( PRATT - MOEBIUS - TOPPI - BATTAGLIA - JODOROWSKY ) al giorno d'oggi rischia di chiudere in 2 giorni proprio perchè non hanno più seguito nel lettore di oggi ( se volete vi d' anche i riferimenti ).
Di che evoluzione parliamo quando la gente compra ancora il solito Tex trito e ritrito soprattutto perchè piace alla maggioranza proprio per la sua sfacciataggine, la sua spacconeria e il suo senso di giustizia ( anni '50 ) è Lo noto solo io ?

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Purtroppo noto come al solito che quando si alza il tono del disappunto sulle discussioni si segue sempre il solito modello, smontare il tutto andando a cercare nelle frasi dette mezze verità o verità opinabili. Non voglio fare una dissertazione in difesa di Tahzay che sa difendersi benissimo da solo ma torno a ripetere che ha detto delle verità sacrosante che molti hanno condiviso e che sono inoppugnabili.

Ok, dopo queste due perle di saggezza, caro Gianbart, non stupirti se tutto quello che scriverai d'ora in poi per me non esister?! Come si può parlare con uno che scrive 'ste cose? -ave_
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Ho scelto "avventure in flashback" (anche se potevano starci pure "amici/nemici storici" ed "incursioni nella magia/fantastico"), poich? sempre e comunque affascinato dalle prime indagini di Tex e Carson(il vecchio cammello giovane uno spettacolo ! ), oppure da stralci di vita familiare con Lilith e Kit . Ho seguito la querelle precedente, trovandomi d'accordo con entrambe le posizioni. Moltissime sceneggiature e personaggi di GLB sono indimenticabili, cito a random "L'Orma della paura","Gli sciacalli del Kansas", il filotto che va dalle "Terre dell'abisso" a "Tradimento","La sconfitta", i numeri dal 101 al 156,Mefisto, il Coyote nero,Vindex,Proteus,El Morisco & Eusebio,Devlin,Brandon etc, etc, etc, così il post GLB è stato caratterizzato da storie e personaggi altrettanto avvincenti, i già citati "Il passato di Carson" e "Caccia all'uomo", poi "Buffalo soldiers","La mano del morto","I giustizieri di Vegas","Sei divise nella polvere","Gli uomini giaguaro","Furia rossa","L'uomo con la frusta", il Maestro, la Tigre nera,Raza, etc, etc, etc. La verità è che gli anni sono trascorsi per noi come per Tex ed il Western, o quel poco che ne rimane, ma la vita stessa e la percezione della realtà che ci sta intorno sono cambiate:ad esempio il poter interagire attraverso il Forum con le menti pensanti ed i realizzatori di Tex era impensabile ai tempi di GLB. L'abilità degli autori e dei disegnatori di oggi è quella di cercare il più possibile di "vedere" Tex come lo immaginavano i Bonelli, con uno stile ed un'interpretazione ovviamente personali. Noi lettori esigenti saremo sempre i loro implacabili censori o entusiasti ammiratori.

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Gianbart, qui a mio parere nessuno deve difendersi da nulla.
In primo luogo, il simpatico appellativo "vecchie mummie" mi fa molto sorridere ed aiuta a vivacizzare discussioni altrimenti piatte ed autoreferenziali; in secondo luogo, la forza delle opinioni si difende da sè.
Per non andare troppo lontano, prendo una serie di didascalie degli anni '70 (quindi NON anni '50, NON tratte dalle strisce e NON di G. L. Bonelli) e, per fare un omaggio al nostro "futuristico" amico del 2013, posto di seguito la pagina, chiedendo agli amici del Forum: preferireste la versione muta (come, al 100%, ci verrebbe proposta dai soggettisti/sceneggiatori "cinematografici" di oggi), o quella originale?

Immagine postata

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Ma Tazhai, per me quella scena è letteratura, non scherziamo!!
Il fatto però è che non è l'unico modo di scrivere una sequanza memorabile: le pagine mute di "Patagonia" per me sono altrettanto memorabili!
Il punto però è che didascalie usate in quel modo sono una cosa, quelle che invece si usavano negli albi a striscia sono un altro: non si può pretendere che oggi ci siano didascalie del tipo :"Tex scende da cavallo", "Tex si gira di scatto e impugna la colt, poi fa fuoco".
E non lo dico io, ma lo diceva Sergio Bonelli, una ventina d'anni fa, in qualche TuttoTex :)

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Ho votato altro, quindi devo commentare.
A me manca il Tex che UMILIA gli avversari, non solo i classici bulli o prepotenti. Mi piacerebbe rivedere scene come quelle di "Sulle tracce di Tom Foster" dove Tex e Carson distruggono un saloon tra lo sgomento dell'agente pinkerton e delle persone che guardano -ave_
Fantastico il tipo che scappa via pensando "fossi matto!" quando Tex gli dice "ehi tu, aspetta!" :lol2:
Infine, il dialogo tra Tex e Rick: alla domanda "era proprio necessario?" Tex risponde con un discorso che secondo me è l'essenza di Tex, lo potremmo definire "Texismo" :indianovestito:
Mi manca quindi quella miscela tra durezza e sorrisi, violenza e ironia che caratterizzava le storie di GL Bonelli.
Nelle storie attuali trovo un eccesso di retorica, buonismo e personaggi che sembrano degli stereotipi :fumo:

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Cacchio, quella scena di Mastantuono è spettacolare!Idem il primo piano di Sejas. No, hai proprio sbagliato esempio, per me. Poi io penso che lamentarsi dei disegni è proprio un lamentarsi del grasso che cola (a parte Ortiz e Diso, che a me non piacciono). Edit: mi riferivo al secondo disegno, di Mastantuono! ;)Ri-edit: "gusti affinati dal trapasso di millennio"... e se anche fosse? Lo volete capire che il mondo va avanti, che siamo nel 2013, che i gusti cambiano, che gli stili artistici (e quindi anche fumettistici) evolvono?

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Ma Tazhai, per me quella scena è letteratura, non scherziamo!!
Il fatto però è che non è l'unico modo di scrivere una sequanza memorabile: le pagine mute di "Patagonia" per me sono altrettanto memorabili!
Il punto però è che didascalie usate in quel modo sono una cosa, quelle che invece si usavano negli albi a striscia sono un altro: non si può pretendere che oggi ci siano didascalie del tipo :"Tex scende da cavallo", "Tex si gira di scatto e impugna la colt, poi fa fuoco".
E non lo dico io, ma lo diceva Sergio Bonelli, una ventina d'anni fa, in qualche TuttoTex :)

Quelle a cui tu ti riferisci sono le didascalie connaturate al formato a striscia, che descrivevano ogni singola vignetta, ed è ovvio che non possono più essere riproposte, con il formato più ad ampio respiro.

Poi ci sono le didascalie che arricchiscono, o che descrivono un'emozione, una sensazione, un luogo, una fase del tempo.
Per cui, per arrivare all'eliminazione totale delle didascalie, ce ne passa. Prova a leggere un qualunque albo di "Storia del West", capolavoro assoluto, e avrai un esempio di qual è il giusto mix tra sequenze "descritte" e sequenze "cinematografiche".

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Quelle a cui tu ti riferisci sono le didascalie connaturate al formato a striscia, che descrivevano ogni singola vignetta, ed è ovvio che non possono più essere riproposte, con il formato più ad ampio respiro. Poi ci sono le didascalie che arricchiscono, o che descrivono un'emozione, una sensazione, un luogo, una fase del tempo.

Ok, allora siamo d'accordo!... e se questa cosa l'avessi specificata prima ci saremmo capiti prima! :trapper:
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Quelle a cui tu ti riferisci sono le didascalie connaturate al formato a striscia, che descrivevano ogni singola vignetta, ed è ovvio che non possono più essere riproposte, con il formato più ad ampio respiro. Poi ci sono le didascalie che arricchiscono, o che descrivono un'emozione, una sensazione, un luogo, una fase del tempo.

Ok, allora siamo d'accordo!... e se questa cosa l'avessi specificata prima ci saremmo capiti prima! :trapper:
Ok, stabilito questo........ dove sono finite QUELLE didascalie? In quale dimenticatoio?Tipiche didascalie "moderne": ^_^ di tempo e di luogo: "Arizona, un mattino di primavera...."di stacco-scena: "altrove..."di arricchimento/emozionali: N. P. (non pervenute).
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