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TWF - Tex Willer Forum

[640/642] Giovani Assassini


Sam Stone
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104 utenti hanno votato

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E' tempo che la SBE prenda la decisione coraggiosa di riproporre la ristampa (preferibilmente col formato originale costa bianca) dell'intera serie. Accontenterebbe così noi nostalgici affezionati alle origini, con tutte le incongruenze e inesattezze storiche e al contempo consentirebbe ai più giovani di conoscere la saga dall'inizio e seguirla nella sua evoluzione fino alla attuale, che rappresenta l'ultima versione del mondo di Tex nel segno di una continuity transgenerazionale.

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E' tempo che la SBE prenda la decisione coraggiosa di riproporre la ristampa (preferibilmente col formato originale costa bianca) dell'intera serie. Accontenterebbe così noi nostalgici affezionati alle origini, con tutte le incongruenze e inesattezze storiche e al contempo consentirebbe ai più giovani di conoscere la saga dall'inizio e seguirla nella sua evoluzione fino alla attuale, che rappresenta l'ultima versione del mondo di Tex nel segno di una continuity transgenerazionale.

Sarebbe tempo di una ristampa "filologica", non censurata, con i vari Tex Killer invece di Willer. Ma temo che un lavoro del genere non sia più possibile, causa perdita delle tavole originali.
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Non vorrei deludere le tue aspettative natural killer ma penso che una cosa del genere abbia poche se non nulle possibilità di realizzarsi. La SBE non è una fondazione senza scopi di lucro ma un'azienda che, giustamente, guarda al mercato. Con tre ristampe in b/n attualmente in edicola e la collezione storica a colori da poco terminata ed ancora disponibile che mercato credi possa avere un'altra ristampa?Anche col formato originale e senza censure i potenziali acquirenti, secondo me, sarebbero troppo pochi per rientrare dai costi.

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Storia che si mantiene bella, anche se non tutto mi è piaciuto.

S P O I L E R

1) Non mi è piaciuto il piano di Durango sull'attacco ai minatori che comportava lo spreco di tutto quell'oro. E' poco verosimile che dei fuorilegge, sia pure animati dallo scopo della vendetta e non solo da quello dell'arricchimento, concepiscano un piano che preveda un sacrificio (di oro) così grosso. Lo stesso Borden si sente in dovere di giustificarsi facendo apparire Kid e Dallas in disaccordo con il piano di Durango: si tratta però di spiegazioni postume che non mi convincono appieno.

2) Non mi è piaciuta l'esageratissima preveggenza di Tex riguardo al piano suddetto, tanto più perchè questo piano, nella sua "originalità", era troppo poco prevedibile. Tex intuisce che stavolta i ragazzi attaccheranno l'oro PRIMA che questo venga depositato in banca ed intuisce pure, nonostante la pioggia torrenziale, che la frana sia artificiale e non causata dalle avverse condizioni atmosferiche. Un'intuizione va bene se verosimile, Tex ha più fiuto del normale, d'accordo, ma qui mi pare esagerato.

3) Mi pare esagerata anche la preveggenza dei "giovani assassini" quando intuiscono, solo perchè hanno sentito una voce gridare "fuoco" dalla boscaglia, che ad inseguirli siano Tex e soci. Qui, come nel punto 2, mi sembra che manchino dei passaggi narrativi, che tutto sia iper accelerato con delle poco giustificabili scorciatoie che consentono agli uni di capire cosa sta per accadere e agli altri di sapere con chi hanno a che fare: scorciatoie, appunto, che mettono il lettore di fronte al fatto compiuto, ma che sono, a ben guardare e secondo il mio parere, ben poco verosimili.

4) La sparatoria coi buonties killer: come giustamente dice Havasu, una feritina a uno dei pards ci poteva stare: sotto quella grandine di piombo in quello spazio così circoscritto, è molto improbabile che il quartetto se la cavi senza nemmeno un graffio (che non sia quello della camicia di Kit)! In nome dello verosimiglianza (lo so che in Tex ce n'? sempre stata poca, da questo punto di vista, e che di questo tipo di situazioni ne abbiamo viste a iosa, però...), altre soluzioni potevano essere a mio avviso preferibili.


Sulla menomazione di Kid Rodelo: devo ammettere che anche a me è sembrato anomalo il braccio amputato di Kid, e certo non mi ha fatto piacere vederlo. Sicuramente è inconsueto, ma in definitiva ci può stare, è una scelta narrativa come un'altra.

Purtroppo sono fatto così: se una storia mi piace ma vi sono dei punti che considero negativi, non riesco a non parlarne e a non sottolinearli. Per questi motivi non sono d'accordo con Waco Dolan quando definisce questa storia all'altezza delle marcelliane.

A parte la sequenza dell'attacco ai minatori (tre dei quattro punti da me menzionati si riferiscono unicamente a quella sequenza), la storia si mantiene bella, come già era stata nei primi due albi. I dialoghi fra i fratelli e il finale adrenalinico sono memorabili, nella migliore tradizione boselliana.

Su Font mi ripeto per ribadire la mia completa dissonanza con la maggioranza del forum: alcune proporzioni nei personaggi non saranno il massimo, ma io trovo il disegnatore spagnolo molto efficace nella resa delle scene e soprattutto nelle espressioni dei personaggi. Mi piace il suo Tex, duro e ironico, ma mi piace anche il Vecchio Cammello, che forse appare più vecchio del solito, ma anche più tosto.

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Sulla menomazione di Kid Rodelo: devo ammettere che anche a me è sembrato anomalo il braccio amputato di Kid, e certo non mi ha fatto piacere vederlo. Sicuramente è inconsueto, ma in definitiva ci può stare, è una scelta narrativa come un'altra.

L'amputazione di un arto può apparire anomala su Tex, ma sul piano storico era purtroppo la norma. Le ferite da arma da fuoco andavano spesso e volentieri in suppurazione e, se nel frattempo il ferito non era morto dissanguato, l'unico sistema per salvarlo dall'infezione era l'amputazione. Per evitarla era necessario sterilizzare la ferita prima della suppurazione e i presidi disponibili erano alquanto scarsi. Per non parlar delle condizioni igieniche... La maggior parte dei reduci di guerra che avevano subito ferite riportava a casa qualche pezzo in meno. Sicuramente vedere questo non è piacevole, ma qualche volta ci può stare anche in un fumetto come Tex che, tra l'altro, cerca di essere il più possibile aderente alla realtà, anche per prevenire le critiche sempre in agguato
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SPOILER SPOILER SPOILERAnche a me è piaciuta molto questa storia. Oltre per i motivi già detti anche per come Boselli è riuscito a gestire il risolvimento dei conti per i pards con i fratelli Rainey. Entrambi risparmiati in passato per la loro giovane età poteva fra vedere un po' crudele la loro morte per mano di Tex e Carson, cosa che non è avvenuta. Un po' come avevo previsto i litigi nell'albo precedente tra i fratelli anticipavano in qualche modo lo svolgimento della storia anche se non nella maniera pessimista che avevo io. Durango che aveva abbandonato il fratello e la sorella muore per salvare Dallas e le sue ultime parole sono di pentimento per averla coinvolta nella sua personale vendetta. Anche per Kid Rodelo con un braccio in meno (dopo la donna nuda dell'albo precedente, altra scena inconsueta per il fumetto Tex). La sua sorte finale mi ricorda per contrasto quella del bandito Link Walker nella nizziana "Il tesoro della miniera" anche lui ormai paralitico viene lasciato andare da Tex che dice che con le sue condizioni ha già pagato; il contrario di questa storia dove invece il Ranger è perplesso all'idea di lasciar libero Rodelo anche se mutilato. Certo le circostanze erano un po' diverse (nella storia di Nizzi, Tex lascia libero Walker su richiesta della moglie morente del bandito). Per i disegni, sarà vero che Font ha lasciato un po' a desiderare ma alcune cose come la resa delle scene di paesaggi vengono ancora molto bene. Oltretutto penso che il declino grafico di Galep sia stato ben peggiore.

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Storia che si mantiene bella, anche se non tutto mi è piaciuto. S P O I L E R

Sul punto 2 non son d'accordo, visto che Tex spiega a Carson il perchè del suo dubbio: la pista è considerata la "più sicura in direzione di Boulder", quindi probabilmente anche quella a minor rischio frane. Altrimenti, se la zona fosse stata così pericolosa, i minatori avrebbero rischiato il loro oro? Il ragionamento secondo me fila. In quanto al 3, Durango dice di aver riconosciuto la voce di Tex. La cosa è abbastanza credibile, in fondo. Invece concordo in pieno con il tuo parere su Font, in particolare per le scene d'azione. Per quanto mi riguarda, questa avventura gli calza a pennello. Anche a me la storia è piaciuta molto. Il Kid è un personaggio che ha ancora molto da raccontare. Sono davvero curiosa di scoprire cosa combineranno in Canada i due gemelli!
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A me viene spontaneo chiedere a Capelli d'Argento e Matusalemme Ballerino se secondo loro i vari SpiderMan Batman Xman Mandreke e compagnia sono rimasti gli stessi dai tempi delle loro prime pubblicazioni. La risposta è NO. Mandrake è nato negli anni '30 e nei '60 era diversissimo, BatMan nel 1966 era rappresentato da Adam West con la pancetta e le mutande sopra i pantaloni oggi è Christian Bale giusto un attimino più gotico e figo, il Joker era un attoruncolo di terza categoria e sembrava un idiota in preda a continue crisi epilettiche, poi è diventato Jack Nicholson ed infine Heat Ledger. I tempi cambiano, i personaggi pure. Oggi Ombre Rosse sarebbe un film noioso. Capolavoro è e rester? sempre, ma oggi non puoi fare un western come Ombre Rosse. Lo fai come Django Unchained.

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A me viene spontaneo chiedere a Capelli d'Argento e Matusalemme Ballerino se secondo loro i vari SpiderMan Batman Xman Mandreke e compagnia sono rimasti gli stessi dai tempi delle loro prime pubblicazioni. La risposta è NO. Mandrake è nato negli anni '30 e nei '60 era diversissimo, BatMan nel 1966 era rappresentato da Adam West con la pancetta e le mutande sopra i pantaloni oggi è Christian Bale giusto un attimino più gotico e figo, il Joker era un attoruncolo di terza categoria e sembrava un idiota in preda a continue crisi epilettiche, poi è diventato Jack Nicholson ed infine Heat Ledger. I tempi cambiano, i personaggi pure. Oggi Ombre Rosse sarebbe un film noioso. Capolavoro è e rester? sempre, ma oggi non puoi fare un western come Ombre Rosse. Lo fai come Django Unchained.

Ma Tex è ovviamente molto cambiato dal 1948... e questo è un conto. Ma ERA GIA' molto cambiato, addirittura dai tempi di G. L. Bonelli... certe ingenuità degli esordi non erano già presenti diciamo verso il numero 30 della serie. E questo è un conto. Ma il cambiamento del personaggio, della sua centralit? e del suo carattere credo siano un altro paio di maniche... E non dico di disprezzare certe storie, ma le reputo più dovute ad un certo timbro (Boselli ovviamente) che a una certa epoca... Boselli che io sappia scriveva storie con questo taglio, su altre serie, già diversi annetti fa....
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Storia che si mantiene bella, anche se non tutto mi è piaciuto. S P O I L E R

Sul punto 2 non son d'accordo, visto che Tex spiega a Carson il perchè del suo dubbio: la pista è considerata la "più sicura in direzione di Boulder", quindi probabilmente anche quella a minor rischio frane. Altrimenti, se la zona fosse stata così pericolosa, i minatori avrebbero rischiato il loro oro? Il ragionamento secondo me fila. In quanto al 3, Durango dice di aver riconosciuto la voce di Tex. La cosa è abbastanza credibile, in fondo. Invece concordo in pieno con il tuo parere su Font, in particolare per le scene d'azione. Per quanto mi riguarda, questa avventura gli calza a pennello. Anche a me la storia è piaciuta molto. Il Kid è un personaggio che ha ancora molto da raccontare. Sono davvero curiosa di scoprire cosa combineranno in Canada i due gemelli!
Ma nel punto 2 dico soprattutto che non mi piace il fatto che Tex riesca ad intuire un piano ben poco prevedibile: al di l' della sicurezza della pista, per me non dovevano proprio arrivarci, a quella pista, perchè è esagerato proprio il fatto che Tex capisca le intenzioni (ben poco intuibili) dei giovani assassini. Sul punto 3: uno da lontano urla: "Fuoco" e tu capisci subito di chi si tratta? E' forzato, dai... Su Font sono contento che tu, John o Paco ne parliate bene: quello che francamente mi dispiace è che molti dei forumisti rimproverino alla Casa Editrice di non rendersi conto dell'impresentabilità di Font. Se questo fosse un dato oggettivo, nulla da dire, ma poich? oggettivo non è (gli interventi miei, di John, di Paco, di Atha e di altri lo confermano), allora non mi arrischierei ad affermare con forza e come verità assoluta ciò che è solo un'opinione. Cheyenne, ad esempio (alla quale rivolgo un saluto di solidarietà per il suo menisco, sperando che possa ritornare presto ad essere efficiente), esprime il suo parere (lo faceva anche per Ortiz) dicendo che A LEI non piace, che LEI non lo apprezza, non dice che la SBE è cieca (e con essa tutti coloro che apprezzano Font). Un'ultima cosa: ho molto apprezzato la scena della votazione per decidere il destino di Kid Rodelo; mi è piaciuto il modo in cui Borden rivela al lettore chi ha votato a favore e chi contro. Mi è piaciuto anche che per una volta Tex fosse in minoranza :D
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certe ingenuità degli esordi non erano già presenti diciamo verso il numero 30 della serie. E questo è un conto.

Ho appena finito di leggere una storia sul numero 60 e rotti in cui Tex e Carson sconfiggono l'Orda Selvaggia di Cassidy (1913). In quella successiva vengono mandati a mettere ordine a S. Francisco e assistono alla nascita del comitato dei vigilantes della stessa città (1859). SInceramente preferisco un Tex un po' più psicologico e con nemici degni di nota (in fondo i vari Dalton e Cassidy che affronta sono anonimi e piatti come qualsiasi altro cattivo a parte che si chiamano come famosi fuorilegge del west) a degli errori così... assurdi.
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Per una volta non mi trovo d'accordo con te, Leo. Secondo me ci può stare. Tieni presente che i due fratelli si aspettano che Tex gli dia la caccia, entrambi conoscono la sua voce... a questo punto è quasi automatico per loro pensare che la persona che grida fuoco sia Tex.

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  • Collaboratori

Su Font sono contento che tu, John o Paco ne parliate bene: quello che francamente mi dispiace è che molti dei forumisti rimproverino alla Casa Editrice di non rendersi conto dell'impresentabilità di Font.

E io molto oggettivamente mi chiedo quanti di quei tredici che nel sondaggio hanno votato 9 ( tra cui il mio voto ) non hanno dato 10 alla storia solo per i disegni di Font. :fumo:
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certe ingenuità degli esordi non erano già presenti diciamo verso il numero 30 della serie. E questo è un conto.

Ho appena finito di leggere una storia sul numero 60 e rotti in cui Tex e Carson sconfiggono l'Orda Selvaggia di Cassidy (1913). In quella successiva vengono mandati a mettere ordine a S. Francisco e assistono alla nascita del comitato dei vigilantes della stessa città (1859). SInceramente preferisco un Tex un po' più psicologico e con nemici degni di nota (in fondo i vari Dalton e Cassidy che affronta sono anonimi e piatti come qualsiasi altro cattivo a parte che si chiamano come famosi fuorilegge del west) a degli errori così... assurdi.
:snif: :shock: Giudicare assurda una storia come quella di Butch Cassidy e Sundance Kid, pur con l'anacronismo evidente, oppure quella con i Dalton è pura blasfemia! :deserto
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Per una volta non mi trovo d'accordo con te, Leo. Secondo me ci può stare. Tieni presente che i due fratelli si aspettano che Tex gli dia la caccia, entrambi conoscono la sua voce... a questo punto è quasi automatico per loro pensare che la persona che grida fuoco sia Tex.

Dovrei rileggere la storia per intero, West, ma mi pare, però, che i tre fratelli si aspettino piuttosto di essere braccati dai bounty hunters del banchiere, non da Tex e pards. Alla fine, il particolare non è decisivo, ai fini della storia, ma continua a stonarmi un po'.


Ymalpas

Su Font sono contento che tu, John o Paco ne parliate bene: quello che francamente mi dispiace è che molti dei forumisti rimproverino alla Casa Editrice di non rendersi conto dell'impresentabilità di Font.

E io molto oggettivamente mi chiedo quanti di quei tredici che nel sondaggio hanno votato 9 ( tra cui il mio voto ) non hanno dato 10 alla storia solo per i disegni di Font. :fumo:
Probabilmente tutti, lo avete detto anche nei commenti. Ma una cosa è mettere in discussione lo stile del disegnatore (che si può odiare visceralmente), un'altra è metterne in discussione la professionalità sua e della Casa Editrice che lo sceglie.


Su Fernandez eravamo più o meno tutti d'accordo, perchè, al di l' dello stile, anche ai non addetti ai lavori come noi saltavano subito agli occhi le carenze del lavoro proposto dal disegnatore argentino, e la stessa SBE non si sognerebbe più di richiamarlo, visti gli esiti.

Font invece è un collaboratore abituale della serie, e secondo me non è un caso (come ha già detto qualcuno), che Borden gli abbia affidato alcune sue storie tra le più belle: non solo quest'ultima, ma anche Tornado, Colorado Belle, La Mano del Morto. A differenza di Fernandez, la Casa Editrice gli d' fiducia, e a molti lettori continua a piacere.

Metterne in discussione lo stile, ok (capisco la tua rabbia nel leggere una bella storia che non riesci ad apprezzare per via dei disegni...); la professionalità (sua e della SBE) e la cecit? (della SBE, mia e degli altri a cui piace), no.

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certe ingenuità degli esordi non erano già presenti diciamo verso il numero 30 della serie. E questo è un conto.

Ho appena finito di leggere una storia sul numero 60 e rotti in cui Tex e Carson sconfiggono l'Orda Selvaggia di Cassidy (1913). In quella successiva vengono mandati a mettere ordine a S. Francisco e assistono alla nascita del comitato dei vigilantes della stessa città (1859). SInceramente preferisco un Tex un po' più psicologico e con nemici degni di nota (in fondo i vari Dalton e Cassidy che affronta sono anonimi e piatti come qualsiasi altro cattivo a parte che si chiamano come famosi fuorilegge del west) a degli errori così... assurdi.
:snif: :shock: Giudicare assurda una storia come quella di Butch Cassidy e Sundance Kid, pur con l'anacronismo evidente, oppure quella con i Dalton è pura blasfemia! :deserto
Solo perchè le ha scritte lo stesso Bonelli di Avventura a Cedar Minesè O quella è una porcheria? Si può dirlo? La storia di Butch Cassidy è un bellissimo esercizio di stile -infilare personaggi inventati nelle vicende reali - con tutti i limiti però che ha questo gioco letterario - i protagonisti sono sottomessi alle vicende storiche - succede anche in Apache Kid ma in questa storia la cosa è lampante, tanto che di moltissimi personaggi (Flat Nose Charlie, Kid Curry eccetera) vengono spiegate semplicemente le morti senza nemmeno infilarci in mezzo Tex e Carson i quali, dove presenti, fanno praticamente da spettatori. Per chi si lamenta, oggi, del non protagonismo di Tex, quella storia deve essere considerata mostruosa. La storia dei Dalton è una storia piacevole sulla caccia ad una banda di fuorilegge omonima alla più famosa storica, con totale divergenza di ruoli, luoghi, colpi... non c'è una cosa che sia andata come Tex la dipinge, il che va benissimo, ma non mi si venga a dire che quelli sono i Dalton, tanto vale convincermi che lo sono quelli di Lucky Luke.
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Personalmente giudico una storia senza guardare il disegnatore, nella mia classifica personale nemmeno Galep è ai primi posti, ma molte delle sue storie sono ai vertici, e ognuno dei disegnatori ha pregi e difetti, cioè uno magari lo apprezzi più per i volti, l'altro per i dettagli degli ambienti, altri per la caratterizzazione dei vari luoghi, per esempio le scene nella boscaglia sotto la pioggia di questo albo sono belle, quelle foglie viste da lontano a pag 19! Però non critico la SBE se utilizza un disegnatore invece di un altro, alla fine anche noi lettori ci adeguiamo allo stile di ognuno e storia dopo storia magari lo apprezziamo di più.

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Per una volta non mi trovo d'accordo con te, Leo. Secondo me ci può stare. Tieni presente che i due fratelli si aspettano che Tex gli dia la caccia, entrambi conoscono la sua voce... a questo punto è quasi automatico per loro pensare che la persona che grida fuoco sia Tex.

Dovrei rileggere la storia per intero, West, ma mi pare, però, che i tre fratelli si aspettino piuttosto di essere braccati dai bounty hunters del banchiere, non da Tex e pards. Alla fine, il particolare non è decisivo, ai fini della storia, ma continua a stonarmi un po'.
Capisco le tue ragioni sul famoso punto 2, ma qui concordo con West: il Kid dice chiaramente che si aspettava che prima o poi i quattro pards sarebbero capitati sulla loro pista, mentre Durango afferma che il ricordo di Tex è "incancellabile". Magari anche lui lo vede nei suoi incubi, come il fratello vede Carson. Se poi ci aggiungi che dalla boscaglia sparavano in quattro... Ok, la pianto d'intestardirmi sulle sfumature. :indianovestito: E, comunque, io sono fra quelli che non ha dato 10 alla storia, e non certo per i disegni di Font. Capisco che il suo modo di interpretare i pards possa non piacere, ma, come dice Leo, siamo comunque davanti a un professionista, che ha disegnato alcune delle storie più belle degli ultimi anni e che, almeno per me, è capace di trasmettere dinamismo ed emozione allo stesso tempo, come nella scena della frana.
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Una storia per essere apprezzata in pieno deve suscitare il gradimento di tre elementi fondamentali: soggetto, sceneggiatura e disegni. Venendo a mancare uno dei tre non è sminuito il valore della storia in sè, ma viene sicuramente a mancare una certa dose di fascino e suggestione. Questo mi è capitato leggendo quest'avventura. Non apprezzando i disegni di Font è come se non l'avessi gustata fino in fondo... Per me se questa storia l'avesse disegnata non dico uno dei mostri sacri, ma uno appartenente alle nuove leve di disegnatori che si sono cimentate col nostro ranger e che apprezzo molto (tipo Ginnosatis o Rossi per fare un esempio) l'avrei sicuramente definita capolavoro. Questa naturalmente è e resta un'opinione molto personale e non pretende certamente di essere un dogma. Di Font contesto il tratto che come ho detto in qualche precedente post trovo troppo caricaturale, non mi sognerei mai di metterne in dubbio la professionalità. Sicuramente è molto apprezzato alla SBE e da Boselli in particolare che gli ha affidato e gli affider? alcune delle sue storie più riuscite, così come sono certo che il disegnatore spagnolo goda i favori di molti lettori. La mia opinione sul suo lavoro resta divergente ma ripeto è strettamente personale e come tale deve essere vista, nulla di p??.

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Su Font sono contento che tu, John o Paco ne parliate bene: quello che francamente mi dispiace è che molti dei forumisti rimproverino alla Casa Editrice di non rendersi conto dell'impresentabilità di Font.

E io molto oggettivamente mi chiedo quanti di quei tredici che nel sondaggio hanno votato 9 ( tra cui il mio voto ) non hanno dato 10 alla storia solo per i disegni di Font. :fumo:
Però francamente qui si vota la storia, tuttalpiù si esprime un doppio voto sceneggiatura e disegni ma il voto principale io l'ho sempre dato alla storia inteso come soggetto e sceneggiatura, nei casi in cui ho particolarmente apprezzato i disegni l'ho esplicitato dando un 9, un 10 un 10 e lode ai disegni, lo stesso dicasi quando i disegni erano non all'altezza (vedi alaska) ovviamente con ben altro voto!
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Su Font sono contento che tu, John o Paco ne parliate bene: quello che francamente mi dispiace è che molti dei forumisti rimproverino alla Casa Editrice di non rendersi conto dell'impresentabilità di Font.

E io molto oggettivamente mi chiedo quanti di quei tredici che nel sondaggio hanno votato 9 ( tra cui il mio voto ) non hanno dato 10 alla storia solo per i disegni di Font. :fumo:
Però francamente qui si vota la storia, tuttalpiù si esprime un doppio voto sceneggiatura e disegni ma il voto principale io l'ho sempre dato alla storia inteso come soggetto e sceneggiatura, nei casi in cui ho particolarmente apprezzato i disegni l'ho esplicitato dando un 9, un 10 un 10 e lode ai disegni, lo stesso dicasi quando i disegni erano non all'altezza (vedi alaska) ovviamente con ben altro voto!
A mio parere l'opera va giudicata complessivamente per il risultato di tutte le sue componenti:1. SOGGETTO E' fondamentale perchè rappresenta l'anima della storia2. SCENEGGIATURA Deve assicurare tempi narrativi, equilibrio di azione, efficacia di dialoghi3. MATITE La rappresentazione grafica deve riprodurre i luoghi dell'azione dove si muovono i personaggi che devono essere riconoscibili e realistici (ricordando che anche l'occhio vuole la sua parte e che il troppo storpia) nel rispetto dei principi di anatomia e movimento inseriti in un contesto che tenga conto di dimensioni e prospettiva4. INCHIOSTRAZIONE D' l'impronta definitiva al disegno caratterizzandone il tratto e assicurando il rispetto di luci e ombre e l'equilibrio tra bianchi e neri e il dinamismo dell'azione5. LETTERINGll posizionamento dei baloon l'assenza di errori e la nitidezza dei caratteri di scrittura hanno anch'essi un ruolo determinante nell'estetica finale della tavolaTutti questi elementi devono armonizzarsi e ognuno di essi ha un ruolo importante:una buona storia può essere penalizzata da disegni non all'altezza, così come ottimi disegni non trasformano una storia mediocre in un capolavoro.
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Però francamente qui si vota la storia, tuttalpiù si esprime un doppio voto sceneggiatura e disegni ma il voto principale io l'ho sempre dato alla storia inteso come soggetto e sceneggiatura...

Chiaramente il mio nove l'ho dato anche io al soggetto + sceneggiatura di Boselli. Avrei dato dieci con i disegni di Frisenda, Andreucci, Civitelli, solo per citare tre nomi. Se invece dovessi valutare alla pari sceneggiatura e disegni, il voto scenderebbe a sette. Perchè Boselli affidi una delle sue migliori avventure a un disegnatore che è indigesto, stilisticamente, a una larga fetta dei lettori (fate voi quanto larga), è incomprensibile.
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Però francamente qui si vota la storia, tuttalpiù si esprime un doppio voto sceneggiatura e disegni ma il voto principale io l'ho sempre dato alla storia inteso come soggetto e sceneggiatura...

Chiaramente il mio nove l'ho dato anche io al soggetto + sceneggiatura di Boselli. Avrei dato dieci con i disegni di Frisenda, Andreucci, Civitelli, solo per citare tre nomi. Se invece dovessi valutare alla pari sceneggiatura e disegni, il voto scenderebbe a sette. Perchè Boselli affidi una delle sue migliori avventure a un disegnatore che è indigesto, stilisticamente, a una larga fetta dei lettori (fate voi quanto larga), è incomprensibile.
A me è incomprensibile come tu non riesca ad accettare che c'è gente (e da quanto ne so è la maggioranza) a cui Font piace e che tra questi c'è evidentemente anche Boselli, per tacere di Manfredi, che non vede l'ora di lavorare con lui, e Civitelli. _ahsisi Che a te non piaccia Font è legittimo ma non oggettivizzare quello che è un parere personale. :malediz...
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La storia di Butch Cassidy è un bellissimo esercizio di stile -infilare personaggi inventati nelle vicende reali - con tutti i limiti però che ha questo gioco letterario - i protagonisti sono sottomessi alle vicende storiche - succede anche in Apache Kid ma in questa storia la cosa è lampante, tanto che di moltissimi personaggi (Flat Nose Charlie, Kid Curry eccetera) vengono spiegate semplicemente le morti senza nemmeno infilarci in mezzo Tex e Carson i quali, dove presenti, fanno praticamente da spettatori. Per chi si lamenta, oggi, del non protagonismo di Tex, quella storia deve essere considerata mostruosa. La storia dei Dalton è una storia piacevole sulla caccia ad una banda di fuorilegge omonima alla più famosa storica, con totale divergenza di ruoli, luoghi, colpi... non c'è una cosa che sia andata come Tex la dipinge, il che va benissimo, ma non mi si venga a dire che quelli sono i Dalton, tanto vale convincermi che lo sono quelli di Lucky Luke.

Concordo: la storia dell' Orda Selvaggia è un bellissimo esercizio di stile.. una "chicca", storia diversa dalle usuali di Tex e badate io non ho MAI detto che non si possa fare... però credo che un conto sia un' eccezionale "gioco letterario" come quello, un altro conto sia quando il non protagonismo diventa la regola delle serie...
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... che c'è gente (e da quanto ne so è la maggioranza) a cui Font piace

Mi piacerebbe conoscerli questi numeri. Abbiamo una marea di disegnatori che raggiungono sicuramente un indice di gradimento vicino al 100 %. Mettendo che tu abbia ragione, anche abbassando la soglia di lettori che non gradiscono il suo stile al 30%, tre lettori su dieci sono una percentuale che come editore mi farebbe riflettere. Specie che, se non fosse che sono anche collezionista di Tex, gli albi disegnati da Font che compro regolarmente l'edicolante li rispedirebbe al mittente.
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