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TWF - Tex Willer Forum

[640/642] Giovani Assassini


Sam Stone
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Ma secondo me Diablero si diverte a mettere per iscritto ragionamenti che non fa solo lui e che un po' tutti fanno - chi più chi meno - quando leggono una storia. (A meno che uno legga una storia spegnendo il cervello.) Solo che non tutti hanno voglia di scrivere quello che pensano. Oppure magari si soffermano maggiormente su altri aspetti.

 

C' è chi fa le pulci alla copertina perché Tex ha un braccio più corto e uno lungo, chi si lamenta che un fucile non è disegnato come richiederebbe l'epoca, chi si tormenta per una tazza di caffè, chi si indigna perché quel personaggio non è disegnato bene o perché Tex è più serio rispetto al passato, chi non si capacita degli anacronismi della serie, chi vorrebbe sapere esattamente quanti anni ha un personaggio, chi  analizza nei dettagli la poca texianità del tal sceneggiatore rispetto a una volta, ecc.

Diablero si sofferma soprattutto sui meccanismi narrativi e sulla coerenza interna della vicenda e dei personaggi, sul significato della storia. E spiega i suoi giudizi con esempi concreti. Secondo me se la spassa, perché evidentemente la storia se la rilegge più volte (o almeno le parti fondamentali) e rileggendola penso che finisca per apprezzarla maggiormente (o disprezzarla maggiormente...).

 

Nel caso specifico, le osservazioni su "Giovani assassini" sono in gran parte condivisibili e sono più utili del tormentone infinito (e palloso) di coloro che a suo tempo contestarono le famigerate votazioni finali (a mio parere per nulla scandalose). D'altra parte "Giovani assassini" è una storia più complessa di altre, e che inevitabilmente fa più riflettere.

 

Modificato da Poe
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Quoto Valerio Angelo e Poe. 

Sicuramente quello che fa Diablero, e anche nelle ore che lo fa, a lui non pesa e gli piace. 

Quello che non capisco è perché da tanto (troppo a mio avviso) peso a quei due/tre che gli danno contro a prescindere. 

 

Che poi uno non sia d'accordo su tutto e' più che ovvio. 

Modificato da Loriano Lorenzutti
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  • 10 mesi dopo...

A conferma della mia opinione riguardo il valore del “centinaio-600”, ecco che a El Supremo segue senza soluzione di continuità quest’altra bellissima storia, a cui ho assegnato un 9.

Terminata la lettura, spulciare le pagine dei commenti (molti dei quali ormai vecchi di 8 anni) è stato davvero divertente, tra scandalizzate proteste per le scene in piscina e accuse di lesa maestà per il Tex “non dittatore” e la mutilazione esplicita di Kid Rodelo.

Diciamo che ogni volta che dimentico i motivi per cui per 30 anni ho abbandonato Tex arriva qualche “integralista” a ricordarmeli… :lol2:

 

E sempre a proposito dei commenti, un’altra cosa che ho trovato divertente è che la maggioranza di quelli più “vicini temporalmente" all’uscita della storia erano tutto sommato positivi, con qualche “bastian contrario duro e puro”, mentre diversi degli ultimi interventi la criticano e ne danno un giudizio negativo.

E’ forse colpa di Winnipeg? Io non l’ho ancora letta, ma è possibile che il “seguito” abbia deluso così tanto i lettori?

E’ cambiato il “popolo del forum”? Sono arrivati "quelli bravi", che non si fanno "gabbare" da Boselli come gli ingenui forumisti precedenti? Oppure l’ormai ventennale uso dei social, tra cui i forum e i blog, ha incarognito tutti e/o ci ha reso degli insopportabili nerd incapaci di godersi qualcosa senza analizzare qualsiasi minimo, spesso insignificante, dettaglio?

Mah, ai post(ers) l’ardua sentenza… :rolleyes:

 

Passiamo alle mie valutazioni.

Soggetto e sceneggiatura ottimi, un west sporco e cattivo molto realistico, popolato di personaggi sfaccettati e “umani”, anche nella loro crudeltà. :bandito:

La violenza può esplodere in qualsiasi momento così come gli stessi personaggi negativi possono avere sentimenti e slanci di umanità (sotto questo aspetto Durango, con il dolore e il senso di colpa per la morte della madre e l’affetto “istintivo” verso la sorella che lo porta alla morte è un esempio lampante).

Tutto molto realistico, molto umano, assolutamente non manicheo, moderno e classico allo stesso tempo, tra l’altro ho davvero apprezzato molto che il finale si sia “preso i suoi tempi” (contrariamente ad una certa fretta che avevo rilevato nella storia di El Supremo).

Certo non tutto è perfetto, anche io ho trovato curiosa l’ammirazione ripetuta di Kit versi i due fratelli e irrealistico che nella sparatoria finale i pards se la siano cavata senza danni nonostante una elevata densità di “pistole per metro quadrato”, ma sono piccolezze, questa per me resta una bellissima storia con ottimi personaggi e un bel finale.

Aggiungo che la rapina in banca con sparatoria mi ha rimandato a “I cavalieri dalle lunghe ombre”, la morte di Durango mi ha portato alla mente “Butch Cassidy” (questa era facile), addirittura la fuga da Yuma mi ha fatto pensare a “48 ore” (da molti critici definito un “western cinematografico”) e da cinefilo non posso che gradire questo tipo di rimandi. B)

Capitolo disegni: i gusti son gusti e Font è sicuramente un disegnatore che divide.

Personalmente lo apprezzo, anche se posso capire che a qualcuno non piacciano i suoi “primi piani” o le sproporzioni, e trovo che nell’arco della storia ci siano delle vignette davvero molto belle (ne elenco qualcuna più sotto***), di conseguenza la sua presenza non ha assolutamente inficiato il mio piacere nel leggere la storia.

 

P.S.

Nella marea di post spicca un intervento di Borden da applausi, se non erro a pagina 12, che descrive benissimo il “mondo” di riferimento di GLB (e di conseguenza di Tex).

 

*** Alcuni esempi "Fontiani":

 

  • Le sequenze, molto cinematografiche, dell’ingresso in scena di Durango e della successiva fuga da Yuma, all’inizio della storia nell’albo 640;
  • Sempre nel numero 640, la bellissima Ghost Town del sogno di Kid Rodelo;
  • La vignetta centrale “in negativo” a pagina 19 dell’albo 641;  
  • L’ultima a pagina 20 nello stesso albo, con Durango in silenzio davanti alla bara della madre e il percepibile dolore del becchino;
  • l’ultima a pagina 24 del numero 642 con i pards che si allontanano a cavallo;
  • l’ultima a pagina 27 dello stesso numero, cielo tempestoso e terreno gonfio d’acqua;
  • Tutte le sequenze sotto la pioggia.

 

 

Modificato da Augustus McCrae
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