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[Texone N. 29] L'orda Del Tramonto


Sam Stone
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67 utenti hanno votato

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Invece io come copertina la trovo definitivamente la peggiore dei Texoni!La copertina di una qualsiasi cosa dovrebbe essere attraente e far venir voglia comprare anche se la storia non si riveler? chissa cosa. Insolitamente io trovo che questa copertina faccia ribrezzo e che dietro invece nasconda una storia ottima, peccato!

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? una storia da brivido quindi è normale che faccia ribrezzo! :lol2:
Scherzi a parte secondo me non fa colpo subito, ma richiede un momento in più per apprezzarla, il che non esclude che in edicola possa giocare un ruolo penalizzante per un lettore non troppo "aficionado", io per esempio se non avessi conosciuto l'arte di Civitelli, basandomi solo sulla copertina di del suo Texone probabilmente non l'avrei acquistato, (ma mi sarei perso un capolavoro grafico!)
In ogni caso IMHO come detto le copertine brutte sono altre. Oppure ce ne sono altre bellissime come quella di Manfred Sommer dove poi le tavole si rivelano non all'altezza delle aspettative fornite dalla copertina.

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Letto. Divido in 2 parti il mio commento, per prima cosa voglio dire che la trama mi è piaciuta molto una storia veramente spettacolare, magnifico il duetto Tex-Carson, ottima caratterizzazione dei personaggi, magnifica suspance, e storia emozionante dalla prima all'ultima pagina, forse solo il finale un attimino troppo complicato ma nessun problema. Bravissimo Ruju. In secondo luogo i disegni, un tratto obrobrioso, veramente pessimi, ignorazione completa dei dettagli, molte faccie inespressive o con espressioni non idonee, questi disegni sembrano veramente una bozza, degli schizzi, altro che delle tavole finite da pubblicare. Alla trama e sceneggiatura darei 9 ma ai disegni 4 si meritano... è la prima volta in vita mia che mi trovo a valutare una storia con tale discrepanza tra trama/sceneggiatura e disegni... non saprei che voto dare sono allibito...

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Arrivato anche da me. Graficamente credo sarà un Texone che farà abbastanza discutere. Io purtroppo credo che la 'convocazione' di Roi sia arrivata fuori tempo massimo, se glielo avessero commissionato una quindici d'anni fa questo speciale il risultato sarebbe stato ben diverso...

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E'arrivato anche da me. Dovr? aspettare anch'io per un giudizio più articolato, ma anche IMHO i disegni di Roi non verranno probabilmente considerati uno dei punti di forza del ventinovesimo Texone: infatti, anche se accentuano l'atmosfera vagamente "horror - fantasy" della vicenda ( che di primo acchito mi è parsa molto "zagoriana", non senza qualche spruzzatina di elementi dampyriani e dylandoghiani ), li trovo spesso "sfocati" ( specialmente dopo la prima trentina di pagine ) e in parte anche squadrati.

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Io sono da sempre un grande fan di Roi, che è un artista vero. Un artista, soprattutto, che è eminentemente horror! Roi disegna l'horror; dagli altre cose e, in modo del tutto naturale, rende meno. Ora, se Ruju gli ha fatto - nei limiti di una storia di Tex - una sceneggiatura su misura, vedremo qualcosa di spettacolare. E dalle tavole in anteprima io sono molo ottimista: tra le altre cose, il suo Tex, che mi sembra anche abbastanza giovanile, mi piace e mi convince!

Modificato da paco ordonez
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Ho terminato di leggere questo Texone ed ecco le mie impressioni:Trama: molto bella ma con qualche difetto. Ruju inserisce Tex e Carson in una stupenda trama horror, con il personaggio di Vladar che sembra uscito da Dylan Dog ( o al limite da Zagor), ma che si dimostra un avversario convincente. Forse anche troppo, perchè il punto debole a mio avviso è rappresentato dal fatto che Carson non ci fa una bellissima figura negli scontri con Vladar ( la prima volta si salva in corner, la seconda gli va di lusso) e lo stesso Tex non riesce ad eliminare definitivamente il killer. La figura del principe è ben riuscita, anche se ricorda un po' lo Skondlerwitz de " L'uomo dipinto" in Zagor e pertanto lascia intuire fin dalla sua comparsa l'evoluzione della vicenda. Mi è piaciuta tanto invece la gestione del duetto Tex/ Carson, i dialoghi tra i pards e anche gli scontri a fuoco. Ruju in questo mi ricorda il miglior Nizzi Tutto sommato voto alla trama : 8Disegni: Le atmosfere sono belle, Roi è tagliato per l'horror, però... Tex non mi sembra lui. Il volto di Tex non è reso benissimo e, in alcune vignette, se non avessi saputo che quell'uomo era Tex lo avrei riconosciuto a fatica. Leggermente migliore , ma non troppo, la resa grafica di Kit Carson. Voto ai disegni 6In generale il voto alla storia è un 7.

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IMHO non si tratta tanto del fatto che, come dice Shane, "Carson non ci fa una bellissima figura" in determinati scontri quanto del fatto che

i due vilains di questo Texone, il principe Florian e il licantropo Vladar riescono in una impresa in cui nemmeno Mefisto, Yama o Zhenda erano mai riusciti: trasferire lo scontro con Tex e i pards ( nel caso nostro, il solo Carson ) su di un terreno completamente a loro favorevole, e questo sia per quanto riguarda i luoghi che le armi a disposizione. Nel primo caso, nonostante ci troviamo, come ci dice Ruju nella prima didascalia, nell'Arizona settentrionale, pare invece che la location della vicenda sia i la Bulgaria o la Romania, tanto Vladar & co. conoscono bene il terreno e sfruttano tutti i vantaggi che esso può offrire loro per masssacrare in maniera atroce i pionieri e gli indiani locali; le cose però ( e qui entrano in gioco i poteri paranormali -vista al buio - e le armi segrete - l'usbergo nascosto sotto le vesti - di cui Vladar dispone) non cambiano nel primo scontro tra Vladar e Tex, in cui, per quanto il nostro ranger ce la metta tutta sia sul piano tattico che su quello balistico, finisce per affrontare Vladar e i suoi tirapiedi nel luogo e nel momento scelto da quest'ultimo e si può legittimamente dubitare che sarebbe riuscito a prevalere anche se il vilain bulgaro non avesse beccato la cocuzza di Carson, costringendo Tex a uno spericolato tuffo nelle rapide per cercare di salvare la ghirba del suo pard. Non si può nemmeno trascurare il fatto che Tex e Carson riescono a risalire la china soprattutto grazie all'aiuto della zingara vanamente innamorata di Vladar, che ( con un flashback ampiamente reminiscente dei momenti di Dampyr in cui vengono illustrati al lettore e/o al protagonista gli antecedenti storici dei suoi avversari ) permette loro di inquadrare l'avversario che devono fronteggiare, consentendo a Tex di metterlo ko nel loro secondo confronto. Anche in questo caso, però , è un po' strana la scarsa sollecitudine di Tex nell'accertarsi della dipartita del suo temibile avversario ( non era andata così col folle Barrera de "La voce misteriosa" o, più recentemente, con la Sarita de "La cavalcata del morto ), col pretesto di dover mettere il sale sulla coda del principe Florian: come poteva pensare che un tizio come costui, semplice versione esotica dei tanti "dominatori della vallata" da lui affrontati nella sua carriera ( come Carson aveva capito fin dal principio ), potesse creargli grossi problemi o sfuggirgli? Sarà maligno, ma leggendo il Texone mi è balenata persino l'idea che Tex avesse paura di qualche tiro mancino da parte del presunto morto, se per caso lui o Carson gli si fossero avvicinati ( un po' come era capitato in precedenza all'innamorato della figlia del principe Florian dopo lo scontro simulato tra quest'ultimo e Vladar ) e fosse ben lieto di lasciare l' la patata bollente ( sistemata nell'epigrammatico epilogo dalla zingara - deus ex machina ). E' pur vero che, in contrapposizione a tutto ciò, i pards sono mostrati nel loro autentico carattere da Ruju; viene però da pensare che, se molte storie texiane di Nolitta sono parse a più di un lettore "storie in cui il protagonista sembra Zagor, non Tex", qui abbiamo invece l'autentico Tex immerso in un'atmosfera zagoriana in cui pena e fatica come un'aquila costretta a combattere uno squalo sott'acqua, talch? il lieto fine faticosamente conseguito lascia un retrogusto amaro paragonabile alla lontana con l'epilogo di "Patagonia", dove invece Tex, anche per i suoi errori di stampo nolittiano, viene battuto su tutta la linea sul proprio terreno dai tutt'altro che titanici ufficiali argentini.
. Quanto ai disegni, il discorso e IMHO alquanto più semplice ( e, dovessi fare anche per loro un paragone con "Patagonia", Frisenda batterebbe IMHO Roi senza discussione e senza merc? ): Roi, a parte che nei primissimi e in taluni primi piani, ha spesso dato il minimo di definizione possibile ai volti di Tex, di Carson e talora anche degli altri personaggi: in diverse vignette pare quasi che i nostri due rangers siano immersi in una nebbia che cancella i loro lineamenti ( o almeno parte di essi, come il naso, la bocca e le orecchie, cosa che d' loro in qualche caso un'aria vagamente reminiscente degli zombie o dei vampiri ); ciò qualche volta accentua felicemente le tinte gotiche della vicenda, ma spesso lascia una non piacevole impressione di "non finito" ( non certo in senso michelangiolesco ) o di "tirato via" ( non certo in senso tintorettesco ) che mi fanno, per contrasto, rivalutare l'Ortiz de "L'indomabile" o, per rimanere nel quadro dei Texoni, l'Ambrosini de "Il prezzo della vendetta", pur con tutte le ineguaglianze che la sua opera presenta. In sintesi, IMHO:soggetto 8,5sceneggiatura 8disegni 6,5
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Grazie dei complimenti, Shane :indianovestito: !Per quanto rigarda il tuo dubbio, penso che alla SBE non abbiano nemmeno considerato la possibilità di rifare i volti meno gradevoli di Tex e Carson: ciò che un tempo era considerato ammissibile e lecito con illustri disegnatori stranieri poco familiari con la saga texiana ( Wilson o anche De La Fuente ), sarebbe probabilmente stato preso per una mancanza di rispetto da Roi, che fa invece parte a pieno titolo della scuderia bonelliana.

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Storia molto bella, anche se il finale è stato trattato un p? troppo velocemente e mi dava un senso di incompiuto. Per i disegni: io non sono molto ferrato in materia, cmq a me non sono dispiaciuti e, a tal proposito, viene incontro l'intervista dell'autore nelle prime pagine del Texone. Ho votato "ottima" anche se ho qualche rammarico sul finale. La rilegger? a breve comunque.

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La valutazione dell' " Orda del tramonto " (a proposito, azzeccatissimo il titolo), va scissa, secondo me, tra sceneggiatura e disegni : la prima è complessivamente buona, il racconto scorre senza pause, risultando avvicente ed originale, con Tex e Carson in grande spolvero, decisi a farla pagare carissima agli assassini, pur risultando spesso un passino indietro rispetto a Vladar, antagonista con i controfiocchi. Mi spiace che Carson risulti quello più vulnerabile tra i due pards, ma i duetti tutti battute, sganassoni e piombo caldo sono imperdibili. Capitolo a parte i disegni : le ambientazioni notturne vagamente oniriche sono affascinanti e rendono assai bene, ma i tratti dei volti,Tex e Carson(con uno strano pizzo) e gli Utes sono da matita rossa. Armi sbagliate e veramente penose.9 alla sceneggiatura ,4 ai disegni , complessivamente 7 meno.

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La vicenda di questo Texone può essere datata con una certa precisione: a pag. 77 il principe Florian dice di essere stato costretto all'esilio due anni prima dall'attuale principe di Bulgaria, Alessandro. Si tratta di Alessandro di Battemberg, nominato principe di Bulgaria dalle grandi potenze europee nel 1879 dopo il congresso di Berlino del 1878 e rimasto sul trono fino al 1886, quando venne costretto ad abdicare. Florian precisa che ciò è avvenuto a causa di vecchi rancori. Di conseguenza, la vicenda non può essere datata a prima del 1881 - 82 o dopo il 1886.

Modificato da Pedro Galindez
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Storia nel complesso più che buona. Il mio voto è 8. La sceneggiatura risulta ben costruita anche se la prima apparizione del principe Florian induce a sospettarne un coinvolgimento diretto. Abile comunque Pasquale a introdurre la possibile alternativa a vittima. Apprezzabile la variazione sul tema del prepotente che vuole impossessarsi di tutte le terre intorno con l'introduzione della personalit? psicopatica caratterizzata dalla nevrosi ossessiva di ricostruire un perduto principato in terra straniera. Riuscita a mio vedere anche la figura della zingara che sovrasta nettamente l'altra figura femminile della giovane nipote di Florian. Relativamente ai disegni, da Roi mi aspettavo molto di più, vista anche l'ambientazione che Ruju ha messo su per lui. Ha voluto invece attenersi alla tradizione rinunciando a osare e inserire qualche elemento onirico con il suo ben noto chiaroscuro.

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La vicenda di questo Texone può essere datata con una certa precisione: a pag. 77 il principe Florian dice di essere stato costretto all'esilio due anni prima dall'attuale principe di Bulgaria, Alessandro. Si tratta di Alessandro di Battemberg, nominato principe di Bulgaria dalle grandi potenze europee nel 1879 dopo il congresso di Berlino del 1878 e rimasto sul trono fino al 1886, quando venne costretto ad abdicare. Florian precisa che ciò è avvenuto a causa di vecchi rancori. Di conseguenza, la vicenda non può essere datata a prima del 1881 - 82 o dopo il 1884.

Datazione perfettamente in linea con quella di tutte le attuali vicende texiane che con qualche licenza temporale sono in genere ambientate nella seconda metà degli anni 80 del XIX secolo.
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io forse non saro'bravo come voi che rendete questo splendido sito ricco di notizie, aneddoti, curiosita'e riuscite a cogliere quel minimo particolare che fa la differenza. Il texone l'ho ritirato stasera dal mio edicolante e non l'ho letto perche'devo gustarmelo:sono stanco e potrei addormentarmi quindi la lettura scivolerebbe senza storia. Invece no:voglio gustralo pagina per pagina. ma da ammiratore di Roi ho sfogliato molte vignette e devo dire che i disegni mi piacciano parecchio. Ho amato Roy da subito, non appena l'ho notato sulle pagine del dylan dogLle copertine della "grande ristampa" di dylan dog, che colleziono da sole valgono i soldi che si spendono. Ho comprato anche i giorni della maschera di nathan never per lui e non vedo l'ora di vederlo su un texone. Gia', uno speciale in pefetta sintonia sulle regole dello speciale... appunto. Forse ha tralasciato(roy)un po'i suoi splendidi scuri nei disegni, ma quella angoscia dei volti io la riconosco. Roy magari non e'perfetto nella ricostruzione delle armi e "sfuma"gli scenari ma e'il solo che a mio parere disegna benissimo l'anima, i pensieri piu'nascosti. E su tex le tavole che ho guardato portano la sua indiscutibile firma. Non vedo l'ora di leggerlo.

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