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TWF - Tex Willer Forum

[Texone N. 29] L'orda Del Tramonto


Sam Stone
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Voto alla storia?  

68 utenti hanno votato

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Una buona occasione sprecata per far tornare su Tex determinate atmosfere che, ahimè, da troppo tempo non si respirano più. Alla fin fine, un nemico così "tosto", con caratteristiche (non diciamo poteri) fuori dalla norma, con un partner ricco e facoltoso (nonchè ambizioso), si limita a far fuori, con un bel po' di complici peraltro, guardiani di vacche, pacifiche carovane e sparuti gruppi di cacciatori indiani (con un'efferatezza sproporzionata alla bisogna), il tutto per giungere alla conquista dell'amata Felicia e per permettere al conterraneo Florian di fare un figurone con una decina di Rancheros...... le cui terre, sulla base di quel che è dato intuire dalle spropositate finanze del bulgaro, potevano comodamente essere acquistate comunque, proponendo a costoro di restare al contempo come mezzadri...... insomma, uno spiegamento di "mezzi e risorse" un po' eccessivo, che mi ha ricordato un altro texone da "vorrei ma non posso", ossia "Ombre nella notte", in cui dei veri e propri mostri erano utilizzati per compiere comunissime rapine da pochi spiccioli. In definitiva, l'atmosfera di inquietudine e mistero, nonchè di sana crudeltà, che si respirava nella prima parte della storia lascia via via il posto ad un'avventura molto più classica e a tinte "gialle" di quanto possa sembrare di primo acchitto, con - in più - il "rosa" della donzella contesa tra il giovane Bruce e il losco Vladar che ha ancora più contribuito ad edulcorare la seconda parte della trama. In definitiva, il talento indubbio di Roi poteva essere "osato" con una trama ben più orrorifica e onirica, stile "I Demoni del nord" per intenderci (ma anche "La cavalcata del morto", al limite). Premesso ciò, la fluidità della sceneggiatura, il linguaggio, il giusto spazio riservato ai personaggi di contorno promuovono comunque il lavoro di Ruju, destinato indubbiamente ad un gran bel futuro su Tex.

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Altra prova positiva di Ruju su Tex, di tutto il racconto l'unica cosa che mi ha lasciato un po' perplesso e il nostro Carson che dopo la solita pallottola di striscio ed un bel volo con conseguente rischio di annegamento, si rialza come niente fosse e si sciroppa una bella camminata a tappe forzata. Ci vuole una bella fantasia per crederlo ma ricordandosi che in fondo è un fumetto si può andare avanti. Per il resto a me il finale riportato su cose reali e senza tirare in ballo licantropi o altro mi va benissimo. Disegni di Roi interessanti anche se su Tex non so come sarebbe andato con storie più classiche, sicuramente le ambientazioni horror sono più congeniali al tratto di Roi. Voto alla storia 8+

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Per il resto a me il finale riportato su cose reali e senza tirare in ballo licantropi o altro mi va benissimo.

Tra l'altro credo che sia una precisa linea editoriale il non sforare apertamente nel campo horror. Vedi i recenti casi di Ukasi in "Oltre il fiume" nella serie regolare o il cavaliere senza testa nel Texone "La cavalcata del morto". Sergio Bonelli che non era amante di queste tematiche su Tex, bene assecondato da Nizzi che non le amava altrettanto ( non dimentichiamo a questo proposito il fallimentare finale del primo ritorno della Tigre Nera ): in due hanno creato un solco profondo e invalicabile con le storie del passato. Credo che la gestione Boselli continuerà a giocare con il soprannaturale senza mai superare apertamente la linea di confine con il realismo. Unica eccezione saranno le storie con Mefisto. Ma potrei essere già smentito dalla prossima di Piccinelli.
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Per il resto a me il finale riportato su cose reali e senza tirare in ballo licantropi o altro mi va benissimo.

Tra l'altro credo che sia una precisa linea editoriale il non sforare apertamente nel campo horror. Vedi i recenti casi di Ukasi in "Oltre il fiume" nella serie regolare o il cavaliere senza testa nel Texone "La cavalcata del morto". Sergio Bonelli che non era amante di queste tematiche su Tex, bene assecondato da Nizzi che non le amava altrettanto ( non dimentichiamo a questo proposito il fallimentare finale del primo ritorno della Tigre Nera ): in due hanno creato un solco profondo e invalicabile con le storie del passato. Credo che la gestione Boselli continuerà a giocare con il soprannaturale senza mai superare apertamente la linea di confine con il realismo. Unica eccezione saranno le storie con Mefisto. Ma potrei essere già smentito dalla prossima di Piccinelli.
Potresti. :lol2:
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Infatti... e vogliamo dimenticare "Omicidio in Bourbon Street" con un comprimario che si mantiene immortale grazie ad un filtro? Alchimia, magia e fantascienza sono tutte componenti fantastiche.?

Posso smentire Yamlpas con molta sicurezza: non esiste più alcuna politica contro l'uso di elementi fantastici e soprannaturali in particolar modo) nelle storie di Tex. Quella di Yama non è affatto un'eccezione ad una presunta regola.
Chiaramente queste storie saranno sempre una minoranza, nell'ordine più o meno, del 20% del totale anche se non è escluso che nel prossimo futuro ne possiamo vedere di più dopo anni di stecchetto.

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Infatti... e vogliamo dimenticare "Omicidio in Bourbon Street" con un comprimario che si mantiene immortale grazie ad un filtro? Alchimia, magia e fantascienza sono tutte componenti fantastiche.?

Posso smentire Yamlpas con molta sicurezza: non esiste più alcuna politica contro l'uso di elementi fantastici e soprannaturali in particolar modo) nelle storie di Tex. Quella di Yama non è affatto un'eccezione ad una presunta regola.
Chiaramente queste storie saranno sempre una minoranza, nell'ordine più o meno, del 20% del totale anche se non è escluso che nel prossimo futuro ne possiamo vedere di più dopo anni di stecchetto.

io sono a favore di storie con elementi horror e di magia... con parsimonia, certo, ma ci devono stare. Per Tex è sempre stato così e nell'epoca d'oro quando, insieme a storie come Vendetta Indiana ti leggevi capolavori indiscutibili come El Morisco, Diablero e Il Fiore della Morte.
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Posso smentire Yamlpas con molta sicurezza: non esiste più alcuna politica contro l'uso di elementi fantastici e soprannaturali in particolar modo) nelle storie di Tex.

Se non esiste una politica, c'è pur sempre una preponderante componente razionalistica che prevale alla fine negli autori. L'Ukasi di "Oltre il fiume" non uccide a distanza con la magia, ma il trucco che usa rende ridicola la storia e il personaggio. Con un po' di coraggio si sarebbe potuto fare di lui un mago e un signor personaggio, e di conseguenza una signora storia. Che poi ci siano state anche di recente storie che hanno sfociato direttamente nel soprannaturale (e le avete citate), nulla toglie alla bontà dell'idea che ho espresso: gli autori ci vanno con i piedi di piombo. Comunque le storie horror in lavorazione sono diverse, vediamo dove pender? l'ago della bilancia... Se sarà a favore dell'horror, ben vengano storie così, sono il primo a volerle leggere e a rimanerne spiazzato... dopo anni che stavo a lamentarmi di storie e storie in puro stile western senza alcuna variazione al tema!
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io sono a favore di storie con elementi horror e di magia... con parsimonia, certo, ma ci devono stare. Per Tex è sempre stato così e nell'epoca d'oro quando, insieme a storie come Vendetta Indiana ti leggevi capolavori indiscutibili come El Morisco, Diablero e Il Fiore della Morte.

Sono del tutto d'accordo. Lo sconfinamento su Tex del genere horror e dei vari elementi magico-soprannaturali non dovrebbe mai diventare una prassi abituale, ma ritrovare una volta ogni tanto quelle atmosfere cupe e gotiche, tipiche delle storie che hai elencato, non guasta certo la lettura... In attesa della storia di Piccinelli, che si prennuncia molto piccante in questo senso (o almeno così ha lasciato intendere Monni), ci godremo in santa pace "Furia comanche" e il suo seguito... :trapper:
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Vedere ripetere il trucco (irrealistico per inciso) della cotta di maglia in due storie horror filate mi ha distrutto il mito... Videla doveva essere un fantasma o Vladar un vampiro (il dubbio sarebbe rimasto anche solo con lei che alla fine lo uccide definitivamente col paletto invece che a pistolettate: lo era o lei era convinta lo fosse?)... invece no, via il giubbino di kevlar (sick) e bang bang steso il cattivone... per me si sta abusando dei giubbini antiproiettile gente... anche perchè ripeto, salvano la vita, ma non le costole ed il resto.

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Vedere ripetere il trucco (irrealistico per inciso) della cotta di maglia in due storie horror filate mi ha distrutto il mito... Videla doveva essere un fantasma o Vladar un vampiro (il dubbio sarebbe rimasto anche solo con lei che alla fine lo uccide definitivamente col paletto invece che a pistolettate: lo era o lei era convinta lo fosse?)... invece no, via il giubbino di kevlar (sick) e bang bang steso il cattivone... per me si sta abusando dei giubbini antiproiettile gente... anche perchè ripeto, salvano la vita, ma non le costole ed il resto.

Sono storie appartenenti a due autori diversi che lavoravano per conto loro senza conoscere nulla dei lavori dell'altro, in assenza di un vero e proprio curatore della serie, gap che su Tex ha prodotto danni irreparabili negli ultimi quindici anni. Ora questo che tu rimproveri non dovrebbe fortunatamente più accadere. E comunque due costole rotte Vladar se le era comunque ritrovate, prima di finire i suoi giorni sotto il fuoco dell'amante tradita.
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Ho sempre amato il fumetto di Corrado Roi, il suo stile inconfondibile, la sua capacità di graffiare in qualche modo il disegno, di "soffiare" inchiostro, di ripassare espressioni... si questo texone è un'opera d'arte, un grande esperimento riuscito, un bel omaggio. Mi fermo qui. Il resto di quello che penso è da lettrice di Tex, sempre curiosa di novità, ma stavolta, scusate la negativit? che è solo oggettiva, non sono molto favorevole. Un caro saluto a tutti.

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Trovo che l'esperimento di Roi in Tex sia ben riuscito, la storia ha elementi di horror, infatti Vladar vede benissimo nel buio, molto meglio degli indiani, il suo sguardo fa paura, non mi piacerebbe di sicuro incontrare un tipo simile. Vedo anch'io di buon occhio storie che spaziano nel puro fantastico con esseri non umani, stregoni, mummie, immortali.

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Vedo anch'io di buon occhio storie che spaziano nel puro fantastico con esseri non umani, stregoni, mummie, immortali.

Condivido in pieno. Questo è il motivo per cui da oltre quarantanni continuo a seguire Tex e Zagor. Su Tex l'elemento misterioso, magico, fantastico e sovrannaturale rappresenta un filone (non limitato alle storie con Mefisto, Yama e El Morisco) ben collaudato e gradevole con i suoi canoni definiti e limiti che gli autori finora sono sempre riusciti a rispettare.
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Letto il Texone. Soggetto e sceneggiatura piu' che sufficienti, atmosfera e disegni un po' troppo DyD ( specialmente i disegni che ho trovato, in alcune fasi, approssimativi e "tirati via" come nella resa dei volti ) ma pards in gran spolvero ( centralit?, dialoghi, ironia, ecc. ). Ruju, per il momento, si sta rivelando ( a sorpresa ) molto attento nel "tratteggiare" il nostro Tex in maniera GlBonelliana e lo fa in maniera discreta. Si puo' fare di piu' ( parafrasando una vecchia canzone sanremese )..... :old: Finale un poco affrettato, senza i nostri pards a "chiudere" almeno l' albo, visto che a "liquidare" Vladar ci aveva già pensato qualcun altro ( e qui siamo all'ennesima conclusione dove Tex non mette lui la parola "fine", ormai un vizio non proprio positivo considerata, soprattutto, la ripetitivit? di tale soluzione narrativa )...... :malediz... In conclusione:Storia: 6,5Disegni: 6Tex e Carson: 7

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Devo ammettere che, a dispetto delle attese, dell'ambientazione e del contesto iediti e di quanto mi ero personalmente prefigurato, questo Texone mi ha un po' deluso. A mio avviso, la trama si è sviluppata in maniera sin troppo fiacca e prevedibile, specie in confronto alle abituali scorribande texiane, forse anche per effetto del trato di Roi, senza dubbio suggestivo ma forse troppo oniricheggiante per una storia western.

Oltretutto, si era sin da subito lasciato intendere che tra l'assassino ed il principe c'era un rapporto assai più complice e profondo di quanto il nobiluomo (di nascita ma non di animo) sostenesse. Personalmente, avrei apprezzato che esso fosse mascherato meglio, magari anche facendo prendere un granchio ai pards (che del resto in quanto uomini hanno il permesso ogni tanto di sbagliare)
Per dirla in voti, non mi sento di dare più di 7 sia alla storia che ai disegni
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Finito ieri. Sceneggiatura che mi ha convinto, ricacciandomi in gola il disappunto per

la fine di Vladar che trovavo molto affrettata. Un semplice proiettile piazzato dal Principe e fine del gioco... no no, proprio non mi avrebbe convinto. Invece la ripresa è stata notevole dal mio punto di vista. Un po' meno convincenti altri aspetti: Burke potrebbe essere un po' più approfondito e alcuni capitoli rimangono aperti oppure fini a se stessi. Mi riferisco al dialogo tra Burke e il collega lascia presagire qualcosa che non viene sviluppato dopo. L'incontro tra Vladar e il lupo non ha nessun seguito. Qualche volta insomma spunta un po' un "e quindi?".
. Nel complesso un bel 7,5 ci sta tutto secondo me. Meno positivo il discorso disegni: li trovo a volte davvero troppo abbozzati.
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Letto e rimasto entusiasta per una storia stupenda nella trama e nella sceneggiatura . I dialoghi poi sono azzeccatissimi ,Tex e Carson sono rappresentati da Ruju in maniera fedele come l' vorrei vedere sempre. L atmosfera è coinvolgente , grazie alla splendida sceneggiatura e ai magistrali disegni di un grande Roi, bravo a disegnare anche il western !!!! Vorrei rivedere Roi su Tex , magari un maxi o un colorRuju sempre più in sintonia col nostro ranger, le sue sceneggiature crescono sempre più, spero presenti presto altre storieI miei voti:Soggetto 9Sceneggiatura 9Dialoghi. 10Tex e Carson 10Disegni 9Complessivo 9

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  • 2 settimane dopo...

Secondo me l'incontro fra Vladar e il lupo contraddistingue l'atipicità di Vladar: Non è un uomo comune (stazza a parte), malgrado che non sia un mago, una mummia o un diablero. Infatti vede benissimo nelle tenebre. L'incontro è a mio modo di vedere funzionale nella caratterizzazione del personaggio.

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  • 4 mesi dopo...

Nel votare, vedo che mi allineo alla maggioranza dando 8 a questo bellissimo texone. Forse darei qualcosa di più in virtù dell'angoscia che Ruju e Roi sono riusciti a farmi provare in alcuni frangenti, facendomi davvero pensare, contro ogni logica, che Tex e Carson potessero essere soverchiati. Mi dilungherei anche di più, ma purtroppo i commenti che ho da fare riguardano alcune parti a rischio spoiler, ragion per cui fino a quando non capirò come inserire le tendine sul nuovo sito preferisco astenermi. Mi riservo di tornarci poi... ;)

 

Per ora mi limito a dire che la sceneggiatura permane presso che impeccabile per tutte le 224 pagine e che trovo assai suggestiva l'ambientazione, che vive di rimandi glbonelliani, ma poi si risolve in maniera più moderna, fortunatamente in modo sempre convincente. Belli e credibili tutti i personaggi, su tutti Zaira, inquietante e incantevole come solo i disegni di Roi avrebbero potuto renderla.

 

In particolare sul versante dei disegni mi dichiaro soddisfatto: sulla serie regolare il segno di Roi apparirebbe quasi eretico (ma forse le minori dimensioni aiuterebbero, rendendo meno evidente il fatto che Corrado tira via. Egregiamente sì, ma rispetto ai suoi vecchi Dylan Dog la differenza di cura si vede...), ma sul texone ha un senso, dando corpo a una storia dalle caratteristiche uniche, che si farà ricordare a lungo, quantomeno per me.

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  • 1 anno dopo...

Contiene Spoiler

 

Letto e digerito questo Texone che mi era sfuggito a suo tempo, come quello di Civitelli.

I disegni di un Tex senza occhi e di un carson con la barba mi hanno fatto storcere il naso, devo dire, anche perché non sono un grande fan di Roi neanche nelle altre collane, mi sembra che "gratti" i disegni e che alcuni disegni siano maschere viste attraverso l'acqua. Andrà bene su Dylan Dog, non ricordo perché non lo leggo da tempo pur avendo suoi lavori, ma su Tex non mi ha convinto molto. Devo dire però che non mi è spiaciuto vederlo in azione e che ho speso bene i miei soldi.

La storia di un gigantone che tratta Carson come se non avesse il midollo e che para i cazzotti con una cotta di maglia (cosa che si viene a scoprire dopo, quando la stessa ferma per ben due volte una pallottola, tanto varrebbe usare una carta velina, ci vuole ben altro) direi che mi è sembrata un poco forzata, non capisco a che pro sterminare una carovana per comprare le terre di chi si è terrorizzato, l'inizio è insensato. Ad uno lo mollano così com'è, ad un altro gli cavano gli occhi secondo umore, peraltro.

Tex non sente puzza di bruciato quando lo speculatore terriero e il terrorizzatore esibiscono lo stesso accento, e si fa uccellare da una bella gitana che poi sistema il cattivo al posto suo, dopo che Tex non controlla se è defunto. Ha ragione Tex, il giubbotto antiproiettile di Kevlar ancora non esisteva, quindi è colpa di Ruju.

Una trama che complessivamente non funziona ed è piena di pecche, con disegni stranissimi per Tex. In fondo un buon lavoro, coinvolgente, nonostante tutto.

Una larga sufficienza ad entrambi gli autori di questo scempio ben riuscito.

Modificato da Wasted Years
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  • 4 anni dopo...

Un Tex molto buio, immerso in una atmosfera cupa e quasi onirica. La trama è interessante, un po' diversa dal solito, con uno sguardo che si spinge al confine con l'est Europa, prendendo un po' del materiale letterario vampiresco. Lo stesso villain della storia, che vede nel buio e pare invulnerabile, è un tratto da quell'immaginario. Forse non c'è un grande approfondimento dei personaggi, che restano tutti poco sviluppati seppur funzionali alla trama. Tex e Carson funzionano bene insieme, con ottimi dialoghi che rivelano la grande complicità tra i due pards. Una sceneggiatura di mestiere, solida, che avvince e non delude pur non appassionandomi. 

 

I disegni sono secondo me tra i peggiori di tutti i Texoni, rivaleggiando forse con l'albo di Ambrosini. Anche qui è forte l'impressione di tirato via, di non completato, di tirato via. In alcune tavole le facce dei pards sono prive totalmente di lineamenti. In altre, in cui i personaggi sono in piedi, sembrano impala ti, immobili e rigidi, senza alcuna naturalezza. Insomma, una prova secondo me non convincente. 

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  • 2 anni dopo...

Storia che a me è piaciuta molto, con una solida sceneggiatura “dark” di Ruju e personaggi interessanti, sostenuta alla grande dal tratto graffiato e dalle atmosfere oniriche di Corrado Roi.

 

Personalmente ho sempre apprezzato il Texone come occasione per vedere cimentarsi su Tex disegnatori differenti da quelli impegnati sulla regolare.

 

In questa occasione mi sembra di ricordare di aver letto qualcosa relativamente a tempi stretti di lavorazione, che costrinsero Roi a lavorare molto velocemente, e risalendo lungo il thread è evidente che all’epoca l’albo fece discutere.

 

D’altra parte Roi è un disegnatore divisivo per definizione, che si basa molto più sui chiaroscuri e sulle atmosfere che sulla perfezione del dettaglio.

 

Io però sono di parte e quindi questo albo me lo sono davvero goduto.

Modificato da Augustus McCrae
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