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Tex È Un Fumetto Per Vecchi!


paco ordonez
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  • Rangers

Non capisco l'accostamento Tex "Fumetto per vecchi" con il fatto che non abbia una pagina ufficiale in Facebook. Per me anche se è assente un link ufficiale sui social network non implica necessariamente che il prodotto è vecchio. Chi ha detto che ogni cosa deve essere pubblicizzata su Facebook?A parte che imho quel luogo non durer? per sempre, perchè le mode cambiano e Facebook altro non è che una moda. Ho letto in giro che parecchi si stanno cancellando e sono giovani. Poi su Facebook sono iscritti anche cinquanta-sessantenni e questi sono parecchi e a differenza di quel che si pensa magari utilizzano il social network con fini migliori di noi giovani: mantenendo relazioni, amicizie lontante ecc. Per quanto riguarda la colorazione, non c'entra nulla con l'età anagrafica dei lettori!!Prova ne è che il Color Storie brevi ha una colorazione migliore. E non è neanche una questione di costi!Semplicemente secondo me si vuol mantenere quella tradizione cominciata con il numero 100 e non allontanarsi troppo da quei colori artigianali !Se restiamo su questo piano potremmo anche dire: " Tex è un fumetto per vecchi perchè ancora in bianco e nero, mentre la Marvel sforna i suoi albi a colori e in carta lucida quindi è per giovani"!La mia domanda ?: "Tex diventerebbe un fumetto per giovani se anche le uscite della regolare fossero tutte a colori?"Lo diventerebbe se uscisse solo in formato digitale e non più cartaceo?Se vogliamo dirla tutta i giovani preferiscono ormai utilizzare il pc e il tablet, quindi per mantenerlo giovane dovrebbe uscire in quei formati?Imho sono completamente in disaccordo con questo pensiero! :trapper:

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Sam penso che quando si parla di svecchiamento Paco parli d'intenzioni editoriali e di come la Bonelli si approcci con il suo fumetto di punta trascurandone alcuni lati che, da altre parti, invece, sono rafforzati. Come ha precisato Carlo c'e aria di novità anche su questo e io ci spero. La pagina ufficiale su Facebook potrebbe coivolgere di più i lettori e magari far avvicinare qualche giovane. Ma anche no. Il punto è (argomento con cui ho discusso animatamente anche da altre parti) che non c'è cambio generazionale o se c'è è lento. Molti leggono Tex o hanno cominciato a leggerlo grazie ai genitori o a uno zio. Forse un nonno. Comunque in famiglia. Pochi sono quelli convertiti sulla via dell'Ariziona dal fascino della copertina del tanto osannato Villa. E ciò è triste. Naturalmente l'approccio dei lettori odierni nei confronti di Tex è quello tipico di chi lo vede come un fumetto noioso e antico (che non ?!). Fu anche per questo che Dylan Dog ebbe tanto successo negli anni novanta, c'era voglia di qualcosa di forte e nuovo, di bello e poetico, di splatter ma d'autore. Ma poi Sclavi è purtroppo metaforicamente parlando morto e il sogno è finito... ma questa è un'altra storia. Quando c'era il cambio generazionale o meglio quando era evidente (non dimentichiamo che Tex ha ormai 66 anni di vita mica bau bau micio micio) si avvicinavano varie generazioni. Mio padre nato nel cinquanta ha fatto avvicinare me tipico adolescente cresciuto negli anni ottanta tra Prince, Michael Jackson e i primi videogiochi Nintendo. Difficile che io possa far avvicinare mio fratello nato e cresciuto nei novanta o mio nipote che è arrivato nel duemila inoltrato che del fumetto non ne vogliono sentir parlare. Tutto questo per dire che senza cambio generazionale ci saranno le emorragie dei lettori cicliche ma che sembrano inesorabili e si coltiveranno anche presupposti sbagliatissimi su <<Tex fumetto per adulti quindi vecchio>>. Beh provassero a leggere "Il Figlio di Mefisto" oppure "Il passato di Carson" ed "El Muerto" e vediamo cosa significa essere un prodotto pensato per vecchi! Il punto è anche, scusate lo sproloquio, legato alla letteratura e al leggere in generale: quanti delle nuove e ultime generazioni sono cresciuti con London, Salgari, Verne e Dumasè Pochissimi. Per questo i lettori più giovani ritengono Tex vecchio perchè questo fumetto è legato a quel tipo di narrazione (almeno al principio). Solo avendo un'adeguata preparazione per quei libri e per quelle storie si può apprezzare meglio il nostro fumetto preferito. Però io provo grande soddisfazione rileggendo "I Tre Moschettieri" lo voglio dire! Oggi maschietti e ragazzine pseudo vergini si lasciano affascinare da Twilight e 50 Sfumature di Grigio quindi per Tex snellire la sua nome di "antico" sarà davvero dura. Tablet o fumetto digitale il punto non cambia, non è il supporto ma la testa delle persone che dovrebbe modificarsi. Per noi, a questo punto, non resta che leggere belle storie: per le altre cose ci attrezzeremo.

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Mi complimento innanzitutto con Paco per averci sottoposto questo argomento ricco di spunti di riflessione, e mi allineo a quanto è già stato detto in precedenza. In particolare ho apprezzato molto il tuo appunto (che poi Ulzana ha approfondito) sulla scarsa considerazione in cui finora la Bonelli ha tenuto le promozioni e le iniziative pubblicitarie a beneficio della testata. Credo sia divenuto davvero troppo comodo imputare a oltranza la persistenza del trend negativo delle vendite all'attuale crisi economica o alle divergenze degli interessi degli italiani, per quanto fondati essi siano. Si deve entrare nell'ottica di idee, come diceva qualcuno, che la situazione economico-sociale di oggi non è più paragonabile a quella sfocata realtà di Boom degli Anni '60 oggi ricordata con malinconia da tutti coloro che l'hanno vissuta; era un'epoca, come ben sapete, in cui il fumetto figurava nell'immaginario popolare come uno dei pochi passatempi che gli adolescenti potevano permettersi, e in cui un certo Ranger in camicia gialla di nostra conoscenza aveva buon gioco nel marciare tra le vie del successo e nel raggiungere cifre di vendita spasmodiche oramai non più raggiungibili. Al giorno d'oggi, purtroppo o per fortuna (chi lo sa?), la tecnologia moderna e la digitalizzazione hanno smantellato dalle fondamenta tutti i limiti comunicativi del passato e rivoluzionato l'assetto mondiale dell'informazione. Sono dati di fatto, realtà nude e crude. Non storielle da morti di sonno. E in un simile clima di cambiamento globale, la mossa migliore che la SBE possa fare per arginare l'erosione delle vendite di Tex, oltre che per svecchiare il personaggio, è sfruttare a proprio vantaggio e in maniera migliore la rete e i Social Network per promuovere progetti, nuove opere e iniziative, per dare il via ad un rilancio d'immagine del personaggio finalmente degno di questa definizione, rivolto sia ai lettori storici che alle nuove generazioni... In conclusione, mi sento di dare una ben chiara risposta alla affermazione provocatoria che fa da titolo alla discussione: Tex non è un fumetto prodotto e pubblicato a uso e consumo dei vecchi, e la presenza mia e di altri giovani tra i lettori del personaggio smentisce tale teoria, ma questo purtroppo, come diceva Ulzana, è il falso mito che da anni circola tra i non appassionati, e la Bonelli deve fare in modo che certe grosse cazzate affondino definitivamente. Non sarà semplice, questo è sicuro, ma ci dobbiamo provare. E un primo passo per riuscire in questa difficile missione potrebbe essere proprio quello di dare un'occhiata ai nostri saggi proponimenti. :trapper: Per il resto, confido nella gestione di Boselli, che IMHO ha già cominciato a dare i suoi buoni risultati, e nel futuro progresso di rinnovamento preannunciato da Monni, che a quanto pare, è il solito bene informato...

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fa piacere leggere interventi come quello di Thomas Warren soprattutto perchè mi sembra di capire che lui è uno dei lettori giovani e ciò non può essere che positivo. Io penso che Tex come personaggio vada benissimo com'? e guai a cambiarlo. Però le strategie editoriali, ma soprattutto certi pregiudizi da parte del grande pubblico, bisogna controvertirli. Almeno tentarci. Un conto è odiare il west e tutte le storie di questo tipo (come c'è chi non ama la fantascienza), un altro è non leggere Tex perchè ritenuto lettura per vecchi. In questo senso qualcosa si deve fare. Tutti: sceneggiatori, redattori, disegnatori ma anche noi lettori.

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bah non so la media d'età dei lettori texiani n° le convenienze editorialiper quanto mi riguarda i colori dei color (escluso appunto il 4) fanno ridere i pollimia figlia che ha tre anni farebbe di meglio;d'accordo anche sui Media, ridicolo tenere in soffitto Tex... immaginate di avere San Siro per una sera e potete scegliere di far esibire uno tra Bruce Springsteen(tex), Emis killa(dragonero) o Emma Marrone(orfani) il vostro criterio di scelta sarebbe la giovinezza?no perchè in caso cambiate spacciatore :colt:

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Sono i lettori che sono invecchiati non Tex . La Bonelli a mio avviso sta lavorando bene introducendo nuove iniziative editoriali come il color storie brevi e ciò dimostra la voglia di adeguarsi ai tempi di oggi. L'ipotesi è affiancare il digitale al cartaceo e attuare una vasta rete informativa per attirare nuovi lettori soprattutto tra i giovani e diminuire il declino di lettori. Si può attirare nuovi lettori ma penso che il problema sia più ampio. I giovani di oggi non leggono più e il fumetto diventer? sempre più un prodotto di nicchia e il problema si può estende anche agli altri prodotti editoriali. Ieri al TG si parlava di 8000 edicole chiuse negli ultimi anni...... che tristezza! Tex avrà comunque un elevato numero di lettori che gli garantir? di uscire per molti anni ancora ma commettiamo un errore a pensare di tornare alle 300 mila copie vendute. Il boom degli anni 70-80 non ci sarà più.

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Sono completamente d'accordo con te, Satan. La tua analisi, semplice ma assolutamente corretta, è la stessa che sta utilizzando la nuova SBE. Non dobbiamo dimenticare che, con la scomparsa improvvisa di Sergio, quasi tutto è cambiato nella Casa Editrice. Tutto, tranne l'andamento del mercato , dell'economia e delle abitudini dei giovani. E sono certo che la SBE di oggi sia assolutamente conscia di questo andamento e si stia attrezzando per rispondere alle nuove situazioni: minori numeri del "venduto", necessit? di utilizzare nuovi strumenti di diffusione, ecc. ecc. Le prospettive future, comunque, sono tutt'altro che rosa......

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Le tue parole sono la voce della verità, Satan. clap E' chiaro che Tex non potr? più vivere un boom come quello del 1970, così come è altrettanto chiaro il fatto che ogni anno nel nostro Paese un numero consistente di edicole chiudano per sempre i battenti... Purtroppo è una tragica realtà dei nostri giorni, e sarà tale anche nei tempi futuri. Una realtà amara come il fiele. Questa è una ulteriore prova che anche l'editoria nostrana, al pari degli altri Paesi, sta colando a picco in men che non si dica, in particolare per quanto riguarda la pubblicazione di riviste, di quotidiani e dei nostri amati albi a fumetti. Non esiste cura in grado di sconfiggere questa cancrena che sta seriamente minacciando di divorare l'intero mondo della carta stampata, ma, come dicevo nel mio precendente intervento, l'unico rimedio atto a inibire questo inesorabile declino è quello di investire nei propri prodotti, rilanciando la loro immagine presso il pubblico pubblicizzandoli e promuovendo nuove iniziative. Un significativo passo avanti per Tex la SBE lo ha senz'altro fatto, con l'introduzione delle Storie Brevi e con la nuova gestione targata "Boselli", ma non basta ancora. Io ho quindici anni, e da quando ho iniziato a leggere regolarmente le avventure di Tex, vale a dire dal 2007 a oggi, la testata ha perso ben 40.000 copie mensili. Un p? troppe per rimanere indifferenti, non trovate?

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@Burning: si può interpretare come si vuole, ma Civitelli ha detto:

Ha fatto bene Mauro a sperimentare
con il Color storie brevi. Non tutte le
sperimentazioni mi sono piaciute, la colorazione
della storia di Genzianella, che è disegnata benissimo,
l'ho trovata con un effetto un po' troppo
?acido?. Quelle di Biglia e di Scascitelli mi son
piaciute di più. Però è una buona palestra per
sperimentare. Per il color storie lunghe preferisco
la colorazione tradizionale, l'unica cosa che si può
fare, e un po' l'ha fatta Ticci e la sto facendo io, ?:
avere un rapporto con il colorista, dare delle indicazioni.


... e non è che dietro ad una frase si debba sempre cercare significati reconditi :-)

Dato che Fabio Civitelli ha parlato direttamente con il sottoscritto posso confermarti che hai ragione.

Fabio, come tu ben dici, è stato sin troppo chiaro in proposito, e non c'è bisogno di aggiungere altre conferme da parte mia.
Poi ognuno è libero di travisare quanto scritto e dare l'interpretazione che meglio gli si aggrada. E' ovvio che a questo punto non sta più portando avanti il pensiero del disegnatore ma il pensiero che lui vorrebbe mettere in bocca al disegnatore (che non è la stessa cosa)

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  • 10 mesi dopo...
  • Sceriffi

.... Io non leggo Tex da moltissimo però mi piacerebbe vedere una pagina Facebook ufficiale.....

Ed infatti c'è, da tempo ed è anche ben curata! Cercala....

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Visto da me che non ho ancora vent'anni Tex non mi sembra un fumetto da vecchi. Io non leggo Tex da moltissimo però mi piacerebbe vedere una pagina Facebook ufficiale.....

 Facilissimo

 

https://www.facebook.com/TexSergioBonelliEditore

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Ho risposto contemporaneamente ad Anatas che mi ha preceduto di un soffio

 

Perchè Anatas pur essendo un "vecchio" lettore di Tex ha ancora i riflessi di un giovanotto  :colt:;)  :)  

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Concordo con molti post passati

Io ho solo 17 anni ma non per questo non mi piace Tex, anzi lo seguo con costanza ed entusiasmo.

Poi ovvio alcune iniziative o manovre editoriale possono non piacere ma credo che ogni singola azione della SBE sia finalizzata al conoscimento del personaggio (parlo solo di Tex)

Penso che per "svecchiare" Tex, che tra le altre cose secondo me si è svecchiato parecchio con il passaggio di testimone GLB - Claudio Nizzi, servirebbero, più che la pubblicità, iniziative che vorrebbero davvero i lettori. Per esempio si potrebbero fare dei sondaggi sul sito per varare nuove collane...

Se poi mi hanno stufato le colorazioni piatte o le rubriche di Frediani (povero, le sue rubriche si prendono tanti di quegli insulti...  :D )sono gusti miei personali e l'unica cosa che la SBE potrebbe fare per dare ascolto ai lettori sarebbero i già citati sondaggi.

Un'ultima cosa dico che non conosco nessuno della mia età appassionato a Tex. Si, lo conosce, lo legge ogni tanto ma niente di più. Purtroppo, come è avvenuto negli anni '80 con le moto, il mercato italiano è stato battuto da quello statunitense e nipponico e non possiamo farci niente. Ai giovani di oggi attira tutto quello che non è italiano. 

Vorrei sapere cosa ne pensa mr.B a riguardo, dato che è il curatore di questo personaggio.

Io continuo a dire che invece delle rubriche di Frediani sarebbe meglio avere(magari curate ancora da Frediani  ;) )delle rubriche che raccontano il dietro le quinte della storia.

 

Punti da cambiare per il rilancio di Tex (in ordine):

-Un miglior rapporto SBE e lettore

-Meno pubblicità di altre serie su Tex ma più pub. di Tex su altre serie

-Apertura al multimedia: primo fra tutti il Cinema

-Rubrica Frediani

-Colorazioni Copertine/Color/Centenari

  • +1 1
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  • Sceriffi

 

Ho risposto contemporaneamente ad Anatas che mi ha preceduto di un soffio

 

Perchè Anatas pur essendo un "vecchio" lettore di Tex ha ancora i riflessi di un giovanotto  :colt:;)  :)  

 

Birra pagata alla prima occasione d'incontro, compadre!!  :D

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-Meno pubblicità di altre serie su Tex ma più pub. di Tex su altre serie

 

 

Pensa che sulle altre serie, cito ad esempio Zagor, chiedono l'esatto contrario ed anzi lamentano un'invadenza di Tex su tutto, cosa che tra l'altro rimproverano anche a Luca Raffaelli nei suoi articoli per la CSAC di Zagor dove cita spesso Tex e ovviamente agli Zagoriani duri e puri la cosa non va giù.

Morale della favola, ogni lettore che predilige un solo fumetto vorrebbe l'attenzione della casa editrice tutta calamitata sul suo fumetto preferito ma ovviamente ciò non è possibile!  :rolleyes:  :)

Modificato da West10
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Solo una cosa, dato che questo topic l'ho aperto io.

Spero sia chiaro che il titolo è una provocazione, e che dunque per capire il senso del topic bisogna leggere almeno il messaggio iniziale e non fermarsi al titolo.

Saluti :)

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Solo una cosa, dato che questo topic l'ho aperto io.
Spero sia chiaro che il titolo è una provocazione, e che dunque per capire il senso del topic bisogna leggere almeno il messaggio iniziale e non fermarsi al titolo.
Saluti :)

No certo é ovvio
Io ho letto tutti i messaggi ma ho voluto dir la mia sull'argomento

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Noto che negli ultimi interventi si dà per acquisita la crisi del fumetto in Italia, il calo di vendite, ecc. Però in diverse uscite SBE nega che ci sia tutta questa crisi. Gli ultimi dati che abbiamo dicono in sostanza che diverse testate sono in difficoltà ma non Tex -si parla di lieve flessione, inn linea con la contingenza dell'editoria. In attesa di eventuali nuovi dati ufficiali io accetterei la versione SBE e direi: forse Tex sarà un prodotto per adulti ma la crisi vera riguarda i prodotti per giovani. Quindi concludo: Tex deve andare avanti così e mantenere il suo pubblico, senza tante innovazioni -a parte la orribile pagina di Frediani o altri ritocchi minori- e se e quando qualcuno troverà la formula magica per far leggere abbondantemente i fumetti ai giovani poi vedremo come applicarla anche a Tex. E del resto il piano di recupero -o salvataggio?- della SBE riguarda Dylan Dog, mica il ranger. E le serie in bilico sono quelle più recenti. Capisco e approvo la politica SBE per Tex: "quieta non movere."

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