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TWF - Tex Willer Forum

[Maxi Tex N. 18] L'avamposto Dell'infamia


Sam Stone
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33 utenti hanno votato

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Appena comprato(dalla mia Signora),sfogliato e richiuso......La Marvel non potrebbe fare a Diso "...un offerta che non può rifiutare.???...". Se ripenso a "Fort Sahara",allora sì che c'era da leccarsi i baffi !!!  E' riuscito a peggiorarsi...veramente complimenti per l'impegno e l'abnegazione ! Però adesso basta !!!!

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a una prima impressione, stendendo un velo pietoso sui disegni, questo maxi mi sembra una lunga cavalcata con situazioni e/o personaggi ricavati da altre storie, soprattutto da altri maxi, rielaborati in modo da ottenere una storia anche troppo lunga e non troppo soddisfacente, pur rimanendo nella sufficienza, e meno male, visto che dopo Ammazza era sicuramente difficile fare peggio.

Qualche episodio in meno ma più approfondito mi sarebbe sicuramente piaciuto di più. Aspetto comunque una seconda lettura per giudicarlo meglio

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 mi rattrista dover ricomprare in futuro un altro albo con i disegni di Diso solo per collezione.

 

Ecco, questo è il "problema": la fedeltà estrema dei lettori di Tex.

Una fedeltà tale che permette alla Bonelli di mandare in edicola certe robacce con la certezza di guadagnarci comunque.

In barba al rispetto per il personaggio, e per il lettore pagante.

 

Una buona notizia? Un'emorragia di lettori, almeno per il Maxi Tex, che portasse la Bonelli a darsi una regolata.

  • +1 1
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Jack il tuo commento rispecchia le mie sensazioni. Anch'io l ho trovato inutilmente lungo e ripetitivo in molte situazioni. L emorragia di lettori (che comunque non auguro nemmeno al maxi) sarebbe giustificata, più che dai disegni, da storie troppo spesso insufficienti. Nonostante quello che continuo a reputare un ottimo formato, il maxi si conferma pubblicazione di serie b, e la cosa non può non indispettire obiettivamente...

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  • Sceriffi

Vado contro la più parte dei commenti fin qui espressi dai pards, ma a me questa avventura è piaciuta poco nella sua parte scritta, meno che nulla nella sua parte disegnata!

La storia si presenta come già vissuta parecchie volte, pur essendo ben consapevole che sia difficile trovare sempre nuove idee dopo oltre sessant'anni di sceneggiature, Ruju fa poco per reinventare la situazione.

I militari sono stereotipati, a mio avviso anche eccessivamente brutali e crudeli soprattutto nelle due figure dei fedelissimi del Cap. Spencer, lui stesso poco convincente nell'alternanza fra lucidità ed efficenza da una parte e fra paranoia delle sue allucinazioni dall'altra. Gli Indiani sono sempre la solita carne da macello, le figure dei capi non emergono più di tanto, i nostri eroi vagano nell'ombra dell'azione, Carson e Kit tirati in ballo alla fine senza avere un vero e proprio scopo solo per accontentare chi li voleva vedere tutti e quattro insieme.

Insomma, la zuppa si allunga in una brodaglia senza gusto bevuta la quale, con lungo sforzo e fatica, mi rimane in bocca poco e niente ed un sapore amarognolo che non mi lascia alcun piacere....

Poco chiari nella loro funzione e logica anche alcuni passaggi, sopra tutto il fatto che Tex creda il forte abbandonato pur vedendo gli esplosivi in bella mostra che però avrebbe dovuto capire dover essere fatti esplodere da qualcuno..?!?

I disegni questa volta non li commento nemmeno, chi mi legge sa già quanto niente io apprezzi Diso, oggi non li trovo ne peggiorati ne tanto meno migliorati essendo il fatto che a fatica riesco a considerarli tali!

Concludendo, un Maxi da non ricordare a partire stavolta dalla copertina e da metter nella collezione a riposare in degna compagnia di Alaska e qualche altro poco degno compare.

Modificato da Anatas
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ormai ho smesso di prendere i maxi, non solo quello di tex ma tutti i maxi bonelli, perchè il problema è proprio quello, troppo spesso si assomigliano fra loro, specialmente quando ricompare un disegnatore già visto sulla collana, allora sembra proprio di avere fra le mani un doppione  :(

 

per fortuna non ho manie di collezionismo  :P

Modificato da pippo
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Mi associo in toto ai commenti di Anatas,Jack e Paco...un po' di "Squadrone infernale",un pizzico di "Sei divise nella polvere",qualche goccia di "I predoni del deserto",una julienne di "Massacro ! ".....Ruiu segue il tracollo "disiano" e confeziona un racconto che non vedevo l'ora che finisse,io che amo dannatamente tanto le storie lunghe. E' ora di invertire la rotta,questi prodotti allontanano anche il lettore ed il collezionista più accanito.

 

Sceneggiatura : 4

 

Disegni : impubblicabili

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Questa storia ha un particolare sapore per me, perché è la prima che ho letto.

All'epoca mi disorientò il tratto di Fusco, così diverso da quello di Galep, anche se con il tempo ho imparato ad apprezzarlo.

La storia è buona.

Il NIzzi dell'epoca scriveva ottime sceneggiature, che tra l'altro uscivano ancora a firma di G.L. Bonelli, e ciò avverrà se non erro, sino al N. 340.

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Questa storia ha un particolare sapore per me, perché è la prima che ho letto.

All'epoca mi disorientò il tratto di Fusco, così diverso da quello di Galep, anche se con il tempo ho imparato ad apprezzarlo.

La storia è buona.

Il NIzzi dell'epoca scriveva ottime sceneggiature, che tra l'altro uscivano ancora a firma di G.L. Bonelli, e ciò avverrà se non erro, sino al N. 340.

 

Forse hai sbagliato topic..............

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STUPENDO ALBO...

IL MIGLIOR MAXI

DISEGNI 8

STORIA 9,5

Argomenti classici rimescolati tra loro in maniera magistra

 

 

 

Allora che voto daresti a "Sei divise nella polvere" o,per rimanere ad un Maxi, a "Oklahoma" ?  20 ? 25 ? Facciamo un bel 30 e lode ?

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  • Sceriffi

STUPENDO ALBO...

IL MIGLIOR MAXI

DISEGNI 8

STORIA 9,5

Argomenti classici rimescolati tra loro in maniera magistrale

Decisamente mi sa che abbiamo letto due storie diverse.......pur nel rispetto dei relativi gusti!

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Vorrei dare il mio contributo alla discussione (ma è una mia opinione, non un modo di aizzare i texofili.. ^_^)

 

Ero molto in dubbio se acquistare l'albo (infatti ho aspettato sino a 2 giorni fa). Ma ho letto i vostri commenti, ed essendo molto contrastanti mi sono deciso all'acquisto.

 

Devo anche dire che essendo un vecchio lettore misternoiano, ho sempre adorato Diso. Quindi ero tentato a comprarlo anche per quello.

 

Ora, l'albone l'ho letto d'un fiato. I disegni sono effettivamente, specialmente all'inizio, in parte "tirati via", quasi, talvolta, da apparire incompleti. 

Diso, però, lo saprete certamente, è del '32. Fatevi 2 conti.

A parte questa... non so neppure come definirla... manchevolezza?, personalmente ho trovato ancora una potenza di segno e di azione (guardatevi le pose dei personaggi, plastiche e potenti, oltre che originali) che manca in molti disegnatori.

Qualcuno mi pare criticasse il disegno del volto di Tex. A me è sembrato piuttosto buono, e con gli occhi espressivi e duri quanto basta.

Idem per i pards, a mio parere "centrati".

 

Non so cosa aspettarsi di più. Certo, i fondali erano raffazzonati, a volte solo tratteggiati.

Però non so in che condizioni lavorasse Diso (80 e passa anni!), perché ricordiamoci sempre che - malgrado spesso ci sfugga - anche i disegnatori sono persone come noi, che non lavorano sempre alla stessa maniera ogni giorno.

E se pensiamo a quanti giorni possano esserci voluti per completare la storia...

 

Storia che peraltro ho trovato parecchio buona, e avvincente q.b. (altrimenti non l'avrei letta d'un colpo). Almeno per i miei gusti.

Per dire, mi è piaciuta più questa dell'ultima del mensile... (Slade)

 

Un'ultima considerazione: per un caso, subito dopo (avevo tempo), ho letto una storia DC Vertigo (mica pizza e fichi!), di ambientazione - guarda un po' - western. Ma... insomma, mi veniva da pensare "Accidenti, se contestano l'opera di un Diso, questo lo farebbero a pezzi!".

 

So long (per dire...)

Gianpaolo.

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Un buon Maxi, con una storia coinvolgente e ricca di colpi di scena. I personaggi hanno sempre una posa dinamica e Tex resta sempre il vecchio satanasso che risolve la situazione. Ben tratteggiati anche gli indiani, e la crudeltà dei soldati disertori è efferata (in certi punti ricorda "Lo squadrone infernale" di Nizzi e Cossu). Comunque, diciamo 6 euro e rotti spesi bene, anche se tutti questi fumetti costano veramente tanto, purtroppo, normali o maxi che siano. E' la stampa, bellezza...

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dopo lo "studio fernandez" era difficile fare peggio ma dalla testata mensile più letta in Italia mi aspetto molto meglio

 

visto che sugli altri titoli bonelli che vendono 1/10 di Tex ci sono dei signori disegnatori

 

non capisco davvero la strategia suicida della Bonelli boh

 

fate crollare le vendite di Tex poi il carrozzone lo manda avanti mastro don gesualdo e i suoi sorapis

 

sottolineo che adoro il Diso di MisterNo e non mi è dispiaciuto neanche sulle prove precendenti di Tex ma qui è insufficiente

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Storia discreta, parte molto bene e continua interessante per la prima metà dell'albo poi un pò si perde ma si mantiene discreta fino all'ultimo. 

Non raggiunge l'otto ma un buon sette e mezzo sicuramente. 

 

Non voglio entrare nelle polemiche di chi contesta Diso, che ricordo è del 32, però la settimana scorsa per curiosità, non avendo mai letto John Doe, ho aderito alla bella iniziativa di Recchioni per ricordare Bartoli e scaricato gratis "Morte di un piccolo dio" disegnato da Burchielli che mi sembra un disegnatore molto più giovane... se quelli son disegni... altro che paesaggi appena stilizzati, li sono appena stilizzati anche i personaggi! Di che vogliamo parlare?!?!

Che poi Diso non è mai riuscito a staccarsi da Mister No è un fatto che riconosce lui stesso.

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E allora? John Doe non è Tex, non è un fumetto glorioso come Tex, e non è prodotto dalla casa editrice più importante d'Italia.

Quindi, se può essere giustificato il fatto che su John Doe ci sia qualche disegnatore mediocre, non lo può essere quando il disegnatore mediocre è su Tex.

Ribadisco: il paragone che fai - che sembra fatto apposta per una difesa d'ufficio a Diso - non ha senso, perché mette insieme la zuppa e il pan bagnato (e no, nessuno dice che serie non prodotte dalla SBE non siano buone: non mettermi in bocca cose che non ho mai pensato).

 

tra l'altro... ho scaricato il John Doe, e secondo me questo Burchielli non è affatto male.

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Devo dire che sono molto insicura, non sul giudizio da dare ma proprio sull'opportunità di comprarlo.

Diso non mi piace, inutile negarlo. Il che non implica che sia un incapace, e io non sono certo in condizione di insegnargli alcunchè. Non saprei nemmeno spiegare perchè non mi piace, ma d'altra parte non so nemmeno spiegare perchè invece mi piace Ticci. Diciamo che per una profana come me non può essere che questione di pelle: o ti prende, o non ti prende. E Diso, sfortunatamente per lui (si fa per dire, non credo che mediterà il suicidio leggendo queste mie parole ;)  ), sfortunatamente per lui dicevo è un disegnatore che proprio non mi ha mai preso.

La storia invece non sembrerebbe da buttar via. Storia da Maxi, sicuramente, di una serie cioè dove gli albi da rileggere si contano sulle dita di una mano. E probabilmente se ne avanzano anche: io annovererei tra quelli giusto Oklahoma e forse Nei territori del Nord Ovest, mentre gli altri che possiedo (e non sono tutti) il più delle volte li prendo e li rileggo per: A) bisogno di passare il tempo; B) bisogno di capire cosa mi aveva spinto a comprarli.

Entro quei limiti, la storia sembra potabile. Dirò di più: forse anche del mio genere. Se mantiene le promesse sa di rustico e robusto, senza troppe sdolcinatezze psicologiche.

Ma la domanda, fatta più che altro a me stessa, è: varrà la pena di comprare l'albo a prezzo pieno, o tutto sommato anche se aspetto un po' per trovarlo a costo ridotto sulle bancarelle non mi consumerò nell'attesa di leggerlo?

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Devo dire che sono molto insicura, non sul giudizio da dare ma proprio sull'opportunità di comprarlo.

Diso non mi piace, inutile negarlo. Il che non implica che sia un incapace, e io non sono certo in condizione di insegnargli alcunchè. Non saprei nemmeno spiegare perchè non mi piace, ma d'altra parte non so nemmeno spiegare perchè invece mi piace Ticci. Diciamo che per una profana come me non può essere che questione di pelle: o ti prende, o non ti prende. E Diso, sfortunatamente per lui (si fa per dire, non credo che mediterà il suicidio leggendo queste mie parole ;)  ), sfortunatamente per lui dicevo è un disegnatore che proprio non mi ha mai preso.

La storia invece non sembrerebbe da buttar via. Storia da Maxi, sicuramente, di una serie cioè dove gli albi da rileggere si contano sulle dita di una mano. E probabilmente se ne avanzano anche: io annovererei tra quelli giusto Oklahoma e forse Nei territori del Nord Ovest, mentre gli altri che possiedo (e non sono tutti) il più delle volte li prendo e li rileggo per: A) bisogno di passare il tempo; B) bisogno di capire cosa mi aveva spinto a comprarli.

Entro quei limiti, la storia sembra potabile. Dirò di più: forse anche del mio genere. Se mantiene le promesse sa di rustico e robusto, senza troppe sdolcinatezze psicologiche.

Ma la domanda, fatta più che altro a me stessa, è: varrà la pena di comprare l'albo a prezzo pieno, o tutto sommato anche se aspetto un po' per trovarlo a costo ridotto sulle bancarelle non mi consumerò nell'attesa di leggerlo?

 

Mi permetto di consigliarla : se è una collezionista,aspetti e lo acquisti a metà prezzo,se no....desista !

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  • Collaboratori

 

Devo dire che sono molto insicura, non sul giudizio da dare ma proprio sull'opportunità di comprarlo.

Diso non mi piace, inutile negarlo. Il che non implica che sia un incapace, e io non sono certo in condizione di insegnargli alcunchè. Non saprei nemmeno spiegare perchè non mi piace, ma d'altra parte non so nemmeno spiegare perchè invece mi piace Ticci. Diciamo che per una profana come me non può essere che questione di pelle: o ti prende, o non ti prende. E Diso, sfortunatamente per lui (si fa per dire, non credo che mediterà il suicidio leggendo queste mie parole ;)  ), sfortunatamente per lui dicevo è un disegnatore che proprio non mi ha mai preso.

La storia invece non sembrerebbe da buttar via. Storia da Maxi, sicuramente, di una serie cioè dove gli albi da rileggere si contano sulle dita di una mano. E probabilmente se ne avanzano anche: io annovererei tra quelli giusto Oklahoma e forse Nei territori del Nord Ovest, mentre gli altri che possiedo (e non sono tutti) il più delle volte li prendo e li rileggo per: A) bisogno di passare il tempo; B) bisogno di capire cosa mi aveva spinto a comprarli.

Entro quei limiti, la storia sembra potabile. Dirò di più: forse anche del mio genere. Se mantiene le promesse sa di rustico e robusto, senza troppe sdolcinatezze psicologiche.

Ma la domanda, fatta più che altro a me stessa, è: varrà la pena di comprare l'albo a prezzo pieno, o tutto sommato anche se aspetto un po' per trovarlo a costo ridotto sulle bancarelle non mi consumerò nell'attesa di leggerlo?

 

Mi permetto di consigliarla : se è una collezionista,aspetti e lo acquisti a metà prezzo,se no....desista !

 

 

Su ebay dove il maxi è regolarmente in vendita i prezzi variano da 7,50 € a 3,00 €. Chi furbescamente cerca di trarne un dubbio guadagno vendendolo sovraprezzo  a appassionati residenti all'esterno (?), chi tranquillamente lo svende dopo una prima lettura in condizioni da edicola.  :old:

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Devo dire che sono molto insicura, non sul giudizio da dare ma proprio sull'opportunità di comprarlo.

Diso non mi piace, inutile negarlo. Il che non implica che sia un incapace, e io non sono certo in condizione di insegnargli alcunchè. Non saprei nemmeno spiegare perchè non mi piace, ma d'altra parte non so nemmeno spiegare perchè invece mi piace Ticci. Diciamo che per una profana come me non può essere che questione di pelle: o ti prende, o non ti prende. E Diso, sfortunatamente per lui (si fa per dire, non credo che mediterà il suicidio leggendo queste mie parole ;)  ), sfortunatamente per lui dicevo è un disegnatore che proprio non mi ha mai preso.

La storia invece non sembrerebbe da buttar via. Storia da Maxi, sicuramente, di una serie cioè dove gli albi da rileggere si contano sulle dita di una mano. E probabilmente se ne avanzano anche: io annovererei tra quelli giusto Oklahoma e forse Nei territori del Nord Ovest, mentre gli altri che possiedo (e non sono tutti) il più delle volte li prendo e li rileggo per: A) bisogno di passare il tempo; B) bisogno di capire cosa mi aveva spinto a comprarli.

Entro quei limiti, la storia sembra potabile. Dirò di più: forse anche del mio genere. Se mantiene le promesse sa di rustico e robusto, senza troppe sdolcinatezze psicologiche.

Ma la domanda, fatta più che altro a me stessa, è: varrà la pena di comprare l'albo a prezzo pieno, o tutto sommato anche se aspetto un po' per trovarlo a costo ridotto sulle bancarelle non mi consumerò nell'attesa di leggerlo?

 

Mi permetto di consigliarla : se è una collezionista,aspetti e lo acquisti a metà prezzo,se no....desista !

 

 

Su ebay dove il maxi è regolarmente in vendita i prezzi variano da 7,50 € a 3,00 €. Chi furbescamente cerca di trarne un dubbio guadagno vendendolo sovraprezzo  a appassionati residenti all'esterno (?), chi tranquillamente lo svende dopo una prima lettura in condizioni da edicola.  :old:

 

Non sono una collezionista ma una lettrice. Nel senso che per quanto riguarda il mensile ho naturalmente piacere di leggerlo all'uscita dall'edicola, salvo che per qualche motivo non l'abbia perso, ma per gli speciali non ho questo problema. Ad ebay manco ci penso, intendo proprio andare alle bancarelle dell'usato quando il prezzo sarà sceso.

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Io per natura non riesco a resistere e mi fiondo in edicola alle date di uscita di qualsiasi Tex e Zagor inedito.

 

Per questo motivo, quando vado in visita alle bancarelle dell'usato, che hanno per me un fascino assai superiore alla baia del web, devo sempre ripiegare su altre pubblicazioni.

 

Relativamente all'ultimo Maxi ritengo che meriti di essere letto non appena ne avrai l'occasione.

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  • Rangers

Parli della sceneggiatura, NatKiller, o in generale? 

 

La storia è bella, il giudizio sui disegni è soggettivo ed è giusto così, ma l'avventura è molto ben realizzata. Peccato non leggerlo solo per il fattore disegni :)

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Parli della sceneggiatura, NatKiller, o in generale? 

 

La storia è bella, il giudizio sui disegni è soggettivo ed è giusto così, ma l'avventura è molto ben realizzata. Peccato non leggerlo solo per il fattore disegni :)

 

 

 

Ti ha risposto Sam esattamente come ti avrei risposto io

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